Catanzaro – XIV Giornata Nazionale del Braille

Autore: Annamaria Palummo

Simposio “Il Braille tra le mani … le mani che esplorano, ricordano, raccontano e trasmettono le emozioni che l’occhio non vede”

Relazione sul tema “Il braille e l’ipovisione:  sublimazione di conoscenza e interazioni di percezioni”

A cura della

Dottoressa ANNAMARIA PALUMMO

Consigliere Nazionale UICI

Buonasera a tutti!

L’emergenza pandemica che stiamo vivendo ha, momentaneamente, modificato le nostre abitudini e anche il nostro modo di relazionarci. In altri tempi questo simposio sarebbe stato condito dai nostri abbracci, dalla reciproca prossimità, dal calore che solo essa può dare. Per ora dobbiamo accontentarci di ascoltarci e sentirci vicini attraverso questo mezzo virtuale, attraverso il solo senso dell’udito, ovvero una delle finestre in cui si sostanzia la nostra relazione col mondo, attraverso cui soffia la brezza della conoscenza. Oggi io parlerò di altri sensi, di altre finestre sul mondo, sulla realtà, sulla conoscenza, nella sua più ampia accezione, sperando di adoperare al meglio lo spazio che gli amici di Catanzaro hanno affidato alle mie riflessioni; spazio che mi offre l’opportunità di focalizzare l’attenzione su alcuni punti di una tematica che mi appassiona da sempre … Già, i punti: il punto di partenza di questo breve contributo sono proprio (chiedo venia per il gioco di parole)  i punti, o meglio i puntini, quelli che il genio di Louis Braille ci ha regalato; sono i puntini del suo sistema di letto-scrittura le pietre miliari che, dagli anni ’20 del diciannovesimo secolo, hanno guidato e tuttora guidano i non vedenti sulla strada della conoscenza, la medesima in cui germoglia l’autonomia, da cui, a sua volta trovano respiro l’integrazione, l’opportunità di personale realizzazione, insomma, la possibilità di inseguire e realizzare i propri sogni e, in definitiva, la piena libertà.  Il braille è, dunque, la bussola che apre l’orizzonte della libertà all’esistenza dei non vedenti. E non solo a loro … Ecco, siamo arrivati al fulcro della tematica che voglio brevemente affrontare insieme a voi: la funzione, l’importanza del braille, di tale coreografia vitale, afferentemente alla dimensione dell’ipovisione, quella che da tanti lustri accompagna la mia quotidianità, il mio lavoro, le mie passioni. Diciamolo subito: l’ipovisione è una condizione particolare, sia rispetto all’universo della cecità, sia riguardo al firmamento della normodotazione; in altre parole, l’ipovedente se nel primo caso, quello concernente la cecità, è, soprattutto, il cieco che vede, dall’altra prospettiva, quella della normale capacità visiva, egli è preminentemente il vedente che non vede. Insomma, in un ogni caso, gli ipovedenti vivono una sorta di limbo esistenziale dovuto a tali ossimoriche connotazioni in cui, va sottolineato, si annidano potenziali e, sovente, poco considerati ostacoli nel percorso, già di per sé arduo, dell’autonomia e dell’integrazione predette. Ma di questo oggi non voglio e non devo parlare: oggi voglio parlare di opportunità inerenti alla categoria dell’ipovisione. Opportunità come quelle che schiude il sistema braille; opportunità che aprono prospettive sorprendenti, anche per gli ipovedenti; prospettive che trovano genesi nell’interazione fenomenica di due mondi sensoriali diversi, seppur complementari: il tatto e la vista. Come evidenzia Enzo Tioli in uno dei suoi tanti illuminanti scritti, pur esistendo leggi comuni riguardo alla percezione, il mondo sensoriale del tatto risulta autonomo relativamente a quello della vista e degli altri sensi. Questo significa che se da un versante il mondo percepito con il tatto è lo stesso, con lo stesso ordine, del mondo percepito da chi vede, dall’altro lato ogni organo di senso percepisce qualità specifiche. In altre parole, laddove nel non vedente la percezione aptica è, per così dire, allo stato puro, in coloro che vedono, essa “collabora” sempre con la vista. Da tale “collaborazione”, praticamente inconsapevole in chi vede, hanno avuto origine, evidenzia Tioli, “gli errori di coloro che credono di trovare corrispondenze fra fenomeni appartenenti ai due mondi sensoriali”.  Ebbene, nell’ipovedente tale collaborazione è, a differenza che nel non vedente, una realtà quotidiana e, differentemente rispetto al vedente, decisamente consapevole, per ragioni legate, ovviamente, al deficit visivo presente, il quale alza quella sorta di soglia di attenzione che una normale capacità visiva tende, invece, ad abbassare. Una collaborazione completa, potremmo dire, quella riguardante l’ipovedente, in grado, se non proprio di definire una precisa corrispondenza fenomenica tra sensi, quanto meno di rendere, in certi casi, non solo congruenti presupposti ed “esiti” sensoriali differenti, ma anche più definita, più precisa, più esaustiva la capacità conoscitiva soggettiva. Ecco, uno di questi casi è il braille: tale collaborazione sensoriale trova, infatti, la sua apoteosi allorché l’ipovedente va a confrontarsi con i puntini; un’apoteosi che si sprigiona nell’interazione individuale delle percezioni poco fa tratteggiate, in cui trova linfa una vera, profonda appagante sublimazione di conoscenza. Conoscenza multiforme dal punto di vista tecnico, dovuta alla capacità di affrontare l’appropinquamento alla sfera dei puntini in forma diversa rispetto al non vedente, consolidando l’apprendimento e ottimizzando la capacità di lettura oltre che con una percezione tattile più sviluppata, tipica del disabile della vista, anche attraverso il residuo visivo, che risulta sottoposto a un minore sforzo in rapporto alla lettura effettuata soltanto per mezzo di esso, oppure compensando, grazie al residuo medesimo, l’eventuale difficoltà di rapportarsi esclusivamente tattilmente con i puntini (esercizio decisamente complicato dopo una certa età, come evidenziato da tanti esperti del settore tiflologico, come Vincenzo Bizzi, che ritroveremo più avanti); e, poi, sopratutto nell’ambito scolastico e accademico, conoscenza dei contenuti, delle idee, delle scienze, della cultura, del sapere, insomma, adoperando le opzioni sensoriali congiuntamente, oppure prediligendo, di volta in volta, una rispetto a un’altra, a seconda del contesto con cui ci si deve rapportare o della materia che si deve trattare. Conoscenza resa più agevole e immediata dalla collaborazione sensoriale, quella che ogni qualvolta poggio i polpastrelli su un foglio vergato dai puntini in rilievo, riempie il mio cuore e i miei pensieri di emozione, di voglia, di gioia: emozione di conoscere, voglia di crescere, gioia di avere sempre nuove opportunità. Quella conoscenza, quella crescita, quelle opportunità che  rendono tutti noi, ciechi e ipovedenti, parte del mondo, parte della Storia, parte del nostro destino, quello che è nelle nostre mani, nei nostri polpastrelli, in quei puntini che gli ipovedenti sono capaci di vedere, oltre che di toccare, trovandosi nelle condizioni di veicolare nel vissuto delle sorelle e dei fratelli, a cui i contorni visivi del reale sono sensorialmente preclusi, il racconto delle esperienze disegnate dalla luce, ricevendo in cambio il sospiro interiore che permette a chi non vede di disegnare una prospettiva di realtà originale, forse più vera, sicuramente più bella. Ecco spiegato il plurale: “interazioni” e non “interazione” di percezioni. Già, perché le percezioni in cui, non solo attraverso il braille, si sublimano la conoscenza, anzi, le conoscenze, sono quelle che si fondono nell’incontro delle individualità, delle esperienze e delle evoluzioni che connotano la vita e la formazione di ogni singolo individuo, trovando sintesi in tale incontro, cogliendo la luce nella capacità di volare, insieme, ognuno sorretto dalle proprie specificità, abilità e attitudini, oltre la coltre delle ombre, quelle in cui la solitudine può precipitare ogni essere umano e che è doveroso fugare. Un dovere che deve essere anche un fattore a cui educare, fin dall’infanzia. Un ambito questo, ove utilissime sono le considerazioni del già citato Vincenzo Bizzi, il quale ha dedicato tante pagine alla relazione tra la condizione dell’ipovisione e il sistema braille, ponendo l’accento sull’opportunità e sulle modalità di introdurre il bambino ipovedente allo studio e all’uso del braille, in particolare laddove il  quadro oculistico risulti severo e variamente caratterizzato da ridottissima acutezza visiva, alterazioni campimetriche, disturbi della sensibilità cromatica e luminosa, disturbi della motilità, evoluzione della patologia difficilmente controllabile. In questi casi, evidenzia Bizzi, pur “senza scomodare importanti teorie sulla valenza compensativa offerta dalla sinergia intersensoriale, penso che un po’ di buon senso potrebbe già orientare le scelte di strumentalità verso una completa valorizzazione nel bambino di ogni sua risorsa senso-percettiva disponibile: tattile, visiva, uditiva, motoria… Cerchiamo di andare oltre il primo impulso di aiutarlo per forza a vedere. Rendiamoci conto che questo anelito comprensibilissimo, rischia però di andare ad insistere proprio sull’ambito sensoriale più vulnerato, mentre ben altre sorprendenti risorse potrebbero sostenere il suo gioco, la sua corsa, il suo studio… Incoraggiamo il bambino a essere protagonista di se stesso e a saper scegliere, di volta in volta, le modalità sensoriali più convenienti per conoscere con piacere. Anche a scuola avrebbe bisogno di una metodologia aperta. Potrebbe  con vantaggio utilizzare la scrittura e la lettura Braille, soprattutto in quelle materie che richiedono un’analisi attenta del testo: matematica, grammatica, lingue straniere, ma poi ancora filosofia, latino… Potrebbe valorizzare il piccolo residuo visivo per apporre  con la penna le risposte ai questionari o per il piacere di saper scrivere qualcosa come i compagni. Ma anche per il piacere di osservare, disegnare, giocare, o per leggere qualche breve brano o un articolo di argomento coinvolgente, o per sfogliare un fumetto o una rivista, magari con l’aiuto di un videoingranditore o di una lente. Altre materie infine si apprendono discretamente potenziando pian piano  nel bambino la capacità di ascolto, anche di testi registrati”.  Del resto, conclude Bizzi, incoraggiare “i bambini ad usare anche le mani per conoscere e per fare è un indirizzo pedagogico indiscusso e affermato, da Platone a Piaget. Nel bambino con disabilità visiva ha addirittura una valenza compensativa e promuove un potenziamento integrato e concreto della sua conoscenza più significativa e vivace, con risultati sorprendenti. Permettere, anzi incoraggiare in famiglia l’azione esplorativa aptica ad un bambino ipovedente grave, promuoverà in lui un effetto liberatorio perché gli farà intuire di essere amato e rispettato proprio così come è, e non come avremmo voluto che fosse”.

Vado a concludere … Sarebbero ancora tante le parole da pronunciare, le riflessioni da proporre, le emozioni da condividere in merito al tema che ho cercato di sviluppare in questo spazio temporale, ma preferisco fermarmi qui, lasciando al vostro cuore e ai vostri pensieri l’elaborazione di ulteriori considerazioni, da condividere magari in altre occasioni, quando sarà possibile abbracciarci, quando potremo riaffacciarci, sfiorarci attraverso le altre finestre sensoriali, che la pandemia ha solo socchiuso e da cui una nuova brezza inizia a fare capolino.

19 febbraio 2021

Catania – XIV Giornata Nazionale del Braille

Autore: Simonetta Cormaci

Il braille tra gioco e inclusione

Fare o non fare? E come la mettiamo con la pandemia e con la sicurezza?E pensare
solo un anno fa…
Proprio così, un anno fa, da Catania partivano gli eventi per il centenario dell’UICI in
occasione della Giornata del braille, la grande invenzione rivoluzionaria che ha
cambiato le vite di tante persone cieche nel mondo.
Poi è arrivato il covid – ancora non debellato. “Ma non possiamo fermarci davanti alla
paura del fare, piuttosto dobbiamo raccogliere la Sfida”. Così ha pensato la Presidente
Rita Puglisi e dal bisogno di reagire , di recuperare in qualche modo la vicinanza fisica
negata dal covid è venuta fuori un’idea luminosa realizzata grazie al lavoro congiunto
di tante persone che si sono spese, a vario titolo, per la realizzazione della Giornata
che vi raccontiamo in cronaca.
L’idea parte dal pensiero di ricominciare dai bambini e le bambine ipo e non vedenti o
anche pluridisabili, sicuramente fra le categorie più colpite e danneggiate
dall’immobilismo causato dal covid e dal conseguenziale blocco di qualsiasi attività.
Si riparte allora dal gioco,dal divertimento dall’inclusione invitando oltre ad un piccolo
gruppo di nostri bambini anche qualche bimba e bimbo normodotati.
Oltre che dal personale, il servizio civile e i tanti assistenti, i bambini hanno trovato
all’ingresso l’omino con il carretto dello zucchero filato che ha distribuito bacchette
con il soffice vaporoso zucchero. A seguire un gruppo di clown circensi che hanno
eseguito degli scherzi a suon di musica, dopo questo gioioso e divertente inizio i
bambini, sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza, sono stati accompagnati ai
tavoli dei laboratori e precisamente:
Dall’aptica al braille
La musica tra suono e silenzio
Conosciamo l’arte manipolando l’argilla
Scopriamo la cucina con sapori e profumi
Un libro tattile da realizzare insieme.
Mentre i bambini si esercitavano nei vari laboratori giocando, in mansarda si è svolto
un momento di incontro e scambio. Avendo realizzato un gemellaggio con la Sezione
di Oristano e, grazie alla tecnologia, ci si è collegati con Oristano dove era in
svolgimento ugualmente la giornata braille. E ancora, grazie ad una piattaforma web,
abbiamo ricevuto i calorosi e sentiti saluti di Presidente e vice Presidente nazionale
Mario Barbuto e Linda Legname rammaricati di non poter essere presenti ma
apprezzando calorosamente l’iniziativa. Dopo i saluti delle autorità cittadine delle due
sezioni gemellate,i saluti della Presidente e Presidenti sezionali, la Direttrice della
Biblioteca ha descritto il progetto che vede un partenariato tra l’UICI di Catania e la
Biblioteca Comunale Vincenzo Bellini affinché si costruisca un percorso accessibile e
inclusivo all’interno della stessa e, per sottolineare il grande valore della lettura,un
reading di una fiaba dello scrittore siciliano Luigi Capuana grazie all’attrice Chiaraluce
Fiorito. Non sono mancati i saluti della Presidenza e Consiglio regionale espressi dalla
consigliera Rosy Lattuga e del nostro concittadino neo Consigliere nazionale Stefano
Salmeri. Sono seguiti altri interventi da parte di operatrici specializzate, una mamma a
nome di tutti i genitori di bambini della nostra Sezione, il tutto condotto e scandito
dalla conduttrice la giornalista Sarah Donzuso da sempre vicina alla nostra UICI e al
mondo del volontariato.
Ieri abbiamo abbattuto barriere fisiche e lanciato ponti collegando due isole,
facilitando nel gioco l’incontro tra bambini con disabilità e non, provocando menti e
cuori su come ripartire anche con il covid ma in sicurezza e senza lasciare indietro
nessuno. E non è forse questo il grande messaggio e valore insuperato che un giorno
ha lanciato Louis Braille con il suo codice? Non è stato ed è ancora così che riusciamo,
pure con tanta volontà e impegno, a metterci in pari e studiare, conoscere la realtà,
integrarci, recuperare dignità e diritti di cittadinanza? Pensiamo proprio di si e per
questo ringraziamo il braille di esserci.
Doveroso ma sinceramente grato il ringraziamento della Presidente a quanti,
numerosissimi, si sono spesi per la riuscita della giornata dando la migliore
testimonianza di come lavorando insieme con entusiasmo e passione si possano
realizzare cose buone e belle.

Foto scattata durante il laboratorio creativo

Mantova – XIV Giornata Nazionale del Braille

21 Febbraio 2021

IL CODICE PREZIOSO DEI CIECHI DIVENTA UN GIOIELLO DA INDOSSARE E VEDERE CON LE DITA

SABATO 20 FEBBRAIO 2021

presso la Gioielleria Oreficeria Tosoni, Via Roma, 7 a Mantova

Si terrà l’inaugurazione del progetto “Il tuo gioiello che BRAILLA”

a cura della Presidente dell’U.I.C.I. di Mantova Mirella Gavioli e di Gaia Tosoni della storica Gioielleria Oreficeria Tosoni

“Il tuo gioiello che BRAILLA” questo è il nome che, la locale sezione U.I.C.I. di Mantova, in collaborazione con la Gioielleria Tosoni, ha scelto per celebrare la preziosità del codice di letto scrittura inventato dal geniale Louis Braille nel 1827 e che, da quasi 200 anni, garantisce a tutte le persone cieche del mondo, di accedere alla cultura, alla conoscenza e all’autonomia quotidiana.

Il 21 febbraio, oltre alla Giornata Nazionale del Braille, si celebra la giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco. Il Braille, nella sua evoluzione storica e tecnologica, è un sistema sempre attuale e adattabile a tutti gli usi, da quelli scolastici, a quelli musicali, passando per tutte le materie di interesse personale, linguistico, fino ad arrivare all’uso comune riportato sulle confezioni dei medicinali o sui prodotti alimentari, sugli ascensori, nei musei e luoghi della cultura, quali indicatori per l’orientamento nelle stazioni ferroviarie e per gli usi più vari che andrebbero sempre più potenziati a beneficio dell’autonomia e delle pari opportunità che anche le persone con disabilità visiva debbono potersi vedere garantite. Per dare seguito alle celebrazioni del centenario di costituzione dell’Associazione, si è voluto rendere omaggio a questo codice così prezioso, dedicando una linea artigianale ed esclusiva di gioielli personalizzati che riportino una iniziale scelta da chi vorrà regalarsi o regalare questo prestigioso monile che può contribuire a sensibilizzare e a “vedere un gioiello, con altri occhi”. Il progetto mira a far conoscere all’opinione pubblica questo codice straordinario grazie al quale bambini, giovani, adulti ed anziani, possono vivere e gioire di esperienze sempre più inclusive, offrendo anche a chi non è abituato a “vedere con le dita”, un’esperienza di sensibilità tattile ma soprattutto culturale volta a concepire questo, come un linguaggio universale, altamente performante ed adattabile alle tante forme di arte.

La Gioielleria Tosoni, grazie alla creatività delle proprietarie Gaia e Laura, che hanno accolto con sensibile entusiasmo questa originale visione proposta dalla Presidente UICI Mirella Gavioli, hanno realizzato una linea di gioielli che possano rappresentare tutto ciò. I manufatti realizzabili in argento e oro sono un prezioso connubio tra chi vede con gli occhi e chi con le dita, in un gesto unico di solidarietà. Il ricavato sarà devoluto alla sezione di Mantova dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti onlus-aps a sostegno delle attività di assistenza, autonomia e inclusione delle persone con disabilità visiva.

Si può aderire al progetto recandosi presso la Gioielleria Tosoni o contattando telefonicamente o via e-mail per prenotare “Il tuo gioiello che BRAILLA” … Scegli l’iniziale che ti rende davvero speciale.

Contatti:

U.I.C.I. Sezione Territoriale di Mantova

Via della Conciliazione n.37 – Mantova

Tel. 0376 323317

uicmn@uici.it

Gioielleria Oreficeria Tosoni

Via Roma, 7 – Mantova

Tel. 0376 364895

info@tosonigioielli.com

Il Presidente Mario Barbuto sui canali Rai

Il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mario Barbuto, per celebrare la XIV Giornata Nazionale del Braille, sarà presente il giorno 19 febbraio alle ore 07,30 nella trasmissione UNO Mattina e alle ore 13,20 su Rai News 24. Sarà presente, inoltre, sui canali social di Rai per il Sociale ai seguenti indirizzi:

Twitter: https://twitter.com/RaiperilSociale

Facebook: https://www.facebook.com/raiperilsociale

Roma – Giornata Nazionale del Braille

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, sezione territoriale di Roma in collaborazione con Irifor e il patrocinio di Roma Capitale, Municipio V – Assessorato alle Politiche sociali e Assessorato alle politiche educative e scolastiche, per celebrare la XIV Giornata Nazionale del Braille organizza “BRAILLE: PAROLIAMONE”, l’evento ludico didattico, formativo sul braille che si svolgerà presso alcune scuole primarie del V Municipio.

26 FEBBRAIO 2021 ORE 10:00

Locandina dell’evento

Torino – Quei puntini in rilievo che hanno cambiato la storia

Autore: Giovanni Laiolo

Riflessioni per la Giornata Nazionale del Braille (21 febbraio)

Siamo a un passo dalla Giornata Nazionale del Braille, che si celebra ogni anno il 21 febbraio: è l’occasione per ricordare, ancora una volta, l’importanza e l’attualità di un codice che da sempre è sinonimo di inclusione.

Quando, nel diciannovesimo secolo, la genialità di Louis Braille diede vita al sistema di lettura e scrittura a sei punti in rilievo, prese avvio una rivoluzione culturale senza precedenti per la comunità delle persone cieche. Fino a quel momento, infatti, i ciechi non avevano alcuna possibilità di leggere e scrivere in autonomia: serviva qualcuno che lo facesse per loro. Di conseguenza non potevano accedere, se non per interposta persona, al patrimonio librario, né potevano ambire a quella preparazione culturale indispensabile per svolgere incarichi di responsabilità e interagire compiutamente con l’ambiente circostante.

Da quando esiste, la scrittura Braille ha permesso a centinaia di migliaia di disabili visivi in tutto il mondo di studiare, di inserirsi nel tessuto sociale, di contribuire al progresso, alle arti, allo sviluppo di un pensiero critico. Generazioni di lavoratori (fisioterapisti e centralinisti telefonici, ma anche insegnanti, avvocati, musicisti ed esperti in molti altri ambiti) hanno potuto formarsi e conseguire i titoli di studio necessari usando questo codice e continuando a utilizzarlo nello svolgimento della loro professione.

Con l’avvento dell’informatica e con gli straordinari progressi nelle nuove tecnologie, qualcuno potrebbe pensare che la scrittura in rilievo, ormai superata, sia da mandare in soffitta. Personalmente credo che, al contrario, il mondo digitale sia un’occasione di rilancio per l’alfabeto tattile: infatti i dispositivi braille collegati con i pc o con gli smartphone permettono di accedere all’universo della rete: siti di informazione, giornali, ma anche libri e contenuti su qualsiasi argomento diventano, letteralmente, a portata di mano.

Credo anche che il solo dato sonoro, pur utilissimo, non sia sufficiente alla conoscenza profonda della realtà: fin dalla scuola primaria, i bambini hanno bisogno di confrontarsi con il testo scritto per imparare la grammatica. E per apprendere una lingua straniera è fondamentale capire come sono scritte le parole e come è costruita la frase.  Ecco perché il codice braille ha un ruolo insostituibile nel percorso formativo. Dire a un ragazzo cieco che può fare a meno del braille significa privarlo di uno strumento cognitivo di fondamentale importanza, negargli un’opportunità di inclusione e autonomia che non ha eguali.  

Da questa consapevolezza deriva l’impegno dell’Unione Ciechi per una didattica a tutto campo, che includa braille e nuove tecnologie, strumenti, come abbiamo visto, perfettamente compatibili. Grazie a possibilità che fino a un ventennio fa erano del tutto inimmaginabili, oggi, per chi non vede, il mondo della cultura è senz’altro più accessibile rispetto al passato e abbiamo ragione di sperare che il futuro sarà ancora più inclusivo. Ma gli strumenti, da soli, non bastano. Ciò che serve, prima di tutto, è una grande preparazione, ottenuta con percorsi coerenti e impegno quotidiano.  Ragazzi, ora la palla è nel vostro campo. E noi, come associazione, faremo di tutto per essere al vostro fianco, anche con il braille.

Giovanni Laiolo

Presidente UICI Torino  

Foto del Presidente Giovanni Laiolo

XIV Giornata Nazionale del Braille

Care amiche e cari amici,

siete invitati tutti a partecipare alla XIV Giornata Nazionale del Braille organizzata dalla Presidenza Nazionale UICI e dal Club Italiano del Braille che si terrà il 19 febbraio prossimo alle ore 10:00.

Di seguito il link per partecipare all’evento

https://zoom.us/j/98188967093?pwd=YXJYQTNWdUd1MUxnZ1FIakxLVUc4Zz09

Passcode: 910125

O con un solo tocco sull’iPhone:

Italia: +3902124128823,,98188967093#,,,,*910125# o +390694806488,,98188967093#,,,,*910125#

O telefonicamente:

Componi (per una qualità migliore, componi un numero basato sulla tua posizione corrente):

Italia: +39 021 241 28 823 o +39 069 480 6488 o +39 020 066 7245

ID webinar: 981 8896 7093

Passcode: 910125

Sarà possibile anche seguire l’evento su:

– Slash Radio Web (http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp)

– sulla pagina ufficiale FB della Presidenza Nazionale, (https://www.facebook.com/UnioneItalianaCiechieIpovedenti/)

In allegato, il programma della Giornata.

Vi aspettiamo numerosi per vivere insieme un evento ricco di contributi, presenze e testimonianze.

Marche – Giornata nazionale del Braille 2021

Tutti gli eventi Uici delle Marche

Il 21 febbraio la XIV edizione: in programma incontri nelle scuole e momenti divulgativi. Il presidente Uici Marche, Cristiano Vittori: “Una ricorrenza molto importante perché celebra il linguaggio che ha cambiato la vita a milioni di persone”

Incontri con le scuole, momenti divulgativi ed eventi in collaborazione con il Museo Tattile Omero caratterizzeranno le celebrazioni promosse dalle sezioni territoriali dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici) delle Marche per la XIV Giornata Nazionale del Braille. Pensata per far conoscere il linguaggio che ha cambiato la vita a milioni di persone con disabilità visiva, la ricorrenza è fissata per il 21 febbraio e coincide con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco.

“E’ un momento molto importante per tutte le persone con deficit visivo – sottolinea il presidente Uici Marche, Cristiano Vittori – perché l’adozione di questo linguaggio è la nostra chiave d’accesso alla cultura, leva indispensabile per una piena integrazione. Il Braille è lo strumento che ci consente di leggere, di studiare, di lavorare e di accedere all’immenso patrimonio culturale scritto, a disposizione di tutti gli altri cittadini. Soprattutto, è uno dei mezzi più importanti attraverso il quale i nostri ragazzi riescono a costruire il proprio futuro”.

Ecco tutti gli appuntamenti organizzati dalle sedi territoriali.

Ancona – L’Uici di Ancona e il Museo Omero organizzano per domenica 21 febbraio un viaggio online alla scoperta di Louis Braille, dalle origini ai giorni nostri, per scoprire quello che è possibile fare con la percezione tattile, dall’arte alla musica, fino alla tecnologia. L’appuntamento è su Zoom dalle 10.30 alle 12.00 e vedrà la partecipazione del presidente Uici di Ancona, Andrea Cionna, di Aldo Grassini, presidente del Museo Omero, e intermezzi musicali a cura di Sauro Cesaretti e Marco Rossini. Non occorre prenotare. Per collegarsi: http://www.uican.it/zoom oppure http://www.uican.it/live

Ascoli Piceno – Fiabe sensoriali lette a bambini bendati, tavolette personalizzate e punteruoli per ‘imparare i puntini’ attraverso l’esperienza diretta e poi il racconto della storia di Louis Braille sotto forma di fiaba: l’Uici di Ascoli Piceno e Fermo promuove una giornata all’insegna della conoscenza e dell’integrazione nella Scuola d’Infanzia della vicina Villa Lempa (Te), dedicata ai bambini di 5 anni, compagni di una piccola alunna non vedente. La giornata ha lo scopo di avvicinare i giovanissimi studenti alla scoperta dei sensi che aiutano la loro amica ad approcciarsi con il mondo esterno. L’appuntamento è per lunedì 22 febbraio. Saranno presenti la presidente Uici di Ascoli e Fermo, Gigliola Chiappini, la coordinatrice del servizio di riabilitazione del Centro Officina dei Sensi, Chiara Mastantuono, e le volontarie del servizio civile, Sara Amanini e Giulia Schiavi.

Macerata – La presidente dell’Uici territoriale, Bruna Giampieri, incontrerà una troupe di Tele Macerata per un servizio speciale dedicato alla Giornata del Braille. Durante la registrazione dell’intervista saranno presenti anche due bambine non vedenti che leggeranno la storia di Louis Braille da un testo scritto col suo codice. L’intervento sarà trasmesso all’interno del Tg di venerdì 19 febbraio.

Pesaro e Urbino – La presidente dell’Uici territoriale, Maria Mencarini, prenderà parte a una trasmissione radiofonica su Radio Incontro. Partendo dal Braille e dalla Giornata nazionale, saranno toccati i temi più importanti su cui l’Unione ciechi e ipovedenti si batte da sempre. Non ultimi, l’integrazione e l’accesso alla cultura.

A livello nazionale sarà possibile seguire online, sulla pagina Facebook ufficiale della Presidenza Nazionale, su Slash Radio Web e sul canale Youtube Uici l’evento promosso dal Club Italiano del Braille in collaborazione con l’Uici. L’appuntamento è per venerdì 19 febbraio. L’incontro, dal titolo “Braille: via maestra per l’inclusione e l’accesso alla cultura”, si terrà a Roma, a Palazzo Giustiniani, con inizio alle ore 10.00.

Puglia – XIV Giornata Nazionale del Braille

COMUNICATO STAMPA

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS – Consiglio regionale pugliese

Presenta:

XIV GIORNATA NAZIONALE DEL BRAILLE

22 febbraio 2021

STRAORDINARI I NOSTRI PUNTINI!

UN LUNGO CAMMINO, TANTE TAPPE,

IN VISTA DI TRAGUARDI SEMPRE PIÙ AMBIZIOSI

Organizzata con il Patrocinio del Presidente della Giunta Regionale, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dell’Università di Foggia, dell’Università del Salento e della Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA).

Il Parlamento Italiano ha inteso rendere merito all’illustre inventore del Codice di scrittura e di lettura, utilizzato da tutti i ciechi del mondo sin dalla metà del Milleottocento, istituendo, il 21 febbraio, con la Legge n. 126 del 03/08/2007, la Giornata nazionale del Braille, sia per non avvolgere nell’oblio il metodo, straordinario ed insostituibile frutto della brillante intuizione e della vivace intelligenza del giovane Louis Braille, sia per sensibilizzare i cittadini di ogni età e condizione nella presa di coscienza di un Sistema, tanto diverso, quanto inclusivo. La data è stata scelta perché coincide con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica, promossa dall’Unesco.

L’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti – Consiglio Regionale della Puglia intende onorare il Suo impegno di commemorazione e di sensibilizzazione il 22 febbraio 2021 organizzando il convegno “Straordinari i nostri puntini! Un lungo cammino tante tappe in vista di traguardi sempre più ambiziosi.”

Al convegno, che si svolgerà in conferenza audio-video su piattaforma Zoom e sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’UICI Puglia https://www.facebook.com/UICIPUGLIA interverranno il Presidente della Giunta, l’Assessore al Welfare, l’Assessore alla Formazione e l’Assessore alla Cultura della Regione Puglia, il Dirigente vicario, il Coordinatore degli Ispettori e il Referente per l’inclusione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, i rappresentanti delle Università di Bari, Foggia, Lecce e LUMSA di Taranto.

Apriranno i lavori il Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Mario Barbuto, il Presidente Regionale, Paolo Lacorte ed il Presidente del Club Italiano del Braille, Nicola Stilla. Relazioneranno i Professori Giancarlo Abba e Giuseppe Lapietra.

Durante la manifestazione, che sarà moderata dal dott. Antonio Giampietro, verranno illustrati gli strumenti manuali e tecnologici che attraverso l’uso del Braille permettono alle persone con disabilità visiva una piena accessibilità al mondo della conoscenza.

L’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti della Puglia, da oltre cento anni in sinergia con l’UICI Nazionale, tutela gli interessi morali e materiali delle persone con disabilità visiva, impegnandosi, altresì, con ogni mezzo nel favorire l’emancipazione culturale e sociale delle stesse al fine di renderle principali protagoniste della loro esistenza.

Nonostante le grandi conquiste nel campo dell’educazione dei ciechi e degli ipovedenti nella scuola, il percorso di integrazione non è ancora concluso, ma ha davanti a sé un lungo cammino: la scuola non sempre garantisce ancora, ai giovani ciechi e ipovedenti pari opportunità di apprendimento, di accesso alla cultura e all’informazione.

A titolo di esempio: i testi scolastici arrivano in ritardo, l’assistenza scolastica domiciliare è talvolta carente, così come la consulenza ai genitori ed agli insegnanti di sostegno, i quali, spesso, non hanno una preparazione specifica e conoscono poco il sistema di lettura e di scrittura Braille, condizione essenziale per il non vedente che deve conseguire una piena autonomia ed una efficace integrazione nel tessuto sociale, scolastico, lavorativo e culturale.

La Responsabile della Commissione Istruzione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Consiglio regionale pugliese

Chiara CALISI

Il Presidente Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Consiglio regionale pugliese

Paolo LACORTE

Segue il programma:

XIV GIORNATA NAZIONALE DEL BRAILLE

22 febbraio 2021

STRAORDINARI I NOSTRI PUNTINI!

UN LUNGO CAMMINO, TANTE TAPPE,

IN VISTA DI TRAGUARDI SEMPRE PIÙ AMBIZIOSI

Ore 09:00: “Presentazione dell’iniziativa e apertura dei lavori”; – Prof. Antonio Giampietro, Moderatore, docente e Responsabile per la comunicazione dell’UICI Puglia.

Saluto delle autorità (Presidente Regionale UICI Puglia; Presidente nazionale UICI; Presidente Nazionale Club del Braille; Autorità della Regione Puglia, dell’Ufficio Scolastico Regionale e delle Università pugliesi)

Ore 10:00: “Braille, tra riconoscimento e identità”; Prof. Giancarlo Abba, docente, tiflopedagogista, già Direttore Scientifico dell’Istituto dei ciechi di Milano.

Ore 10:15: “Il Braille nell’era digitale”; – Prof. Giuseppe Lapietra, Componente della Direzione Nazionale UICI, Direttore dei Corsi di Formazione e di Aggiornamento, organizzati dall’IRIFOR NAZIONALE.

Ore 10:30: Testimonianze dal territorio – “Il Braille come strumento di inclusione”.

Ore 12:00: “Dibattito”. 

Ore 12:30: “Riflessioni conclusive”; Chiara Calisi, Insegnante Specializzata, Consigliere Nazionale UICI, Responsabile Settore Istruzione UICI Puglia.

Per ulteriori informazioni e interviste: Antonio Giampietro

Per l’Unione dei ciechi e degli ipovedenti della Puglia

Cell. 3472972864

Email: antoniogiampietro1980@gmail.com

Locandina dell’evento

XIV Giornata Nazionale del Braille

“Braille: via maestra per l’inclusione e l’accesso alla cultura”

Sala Zuccari

Palazzo Giustiniani

via della Dogana Vecchia, 29 Roma

19 FEBBRAIO 2021 – 10.30 – 12.00

PROGRAMMA

Proiezione video
dal Musical “Vivere contatto” la storia di Louis Braille

Presentazione e significato della Giornata Nazionale del Braille
Moderatore Nicola Stilla, Presidente del Club Italiano del Braille

Saluti istituzionali
Matteo Piantedosi, Prefetto di Roma

“Lettura a due voci”
Lo scrittore Maurizio De Giovanni e Flavia Tozzi
leggeranno un brano tratto dal Libro “Il concerto dei destini fragili”

Alessandra Locatelli
Assessore alla Famiglia, Solidarietà Sociale,
Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia

“Braille: per giocare insieme”
Paola Torcolini, insegnante Scuola Primaria
Direzione Didattica “Iole Orsini” di Amelia (TR)
Progetto di inclusione con i bambini della classe V: “Puntini puntini ora tocca a me”

Farida Saïdi-Hamid
Direttrice del Museo Casa natale di Louis Braille di Coupvray (Francia)

“Io, la Musica e il Braille”
Francesco Pio Licandro, primo anno liceo musicale, suonerà il Flauto traverso

Proiezione video: LEGO® Braille Bricks
“Imparare giocando insieme a Nicole, Emiliano e Sara”
Beatrice Ferrazzano, Centro di Consulenza Tiflodidattica di Foggia

Museo Italiano del Braille
Istituto dei Ciechi di Milano

Esecuzione musicale al pianoforte di Gianluca Casalino

Proiezione video
a cura del Coordinamento dei Centri di Consulenza Tiflodidattica

Conclusioni
Mario Barbuto, Presidente Nazionale U.I.C.I.

Sarà possibile seguire l’evento su Slash Radio Web: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

sulla pagina ufficiale FB della Presidenza Nazionale: https://www.facebook.com/UnioneItalianaCiechieIpovedenti/

e sul canale Youtube UICI: https://www.youtube.com/channel/UCJWTIy5DjSFrxo6y1E2JG-Q