Creare una rete solida e permanente con associazioni del territorio, per sensibilizzare gli allievi su temi fondamentali per lo sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva: questo è lo scopo che ha indotto il Liceo Scientifico “Luigi Einaudi” di Siracusa a supportare, in occasione delle celebrazioni della 16esima Giornata Nazionale del Braille (istituita con legge 126 del 3 agosto 2007), un’iniziativa incentrata sulle specificità della disabilità visiva e sulle molteplici esigenze legate allo studio, alla mobilità e all’accessibilità dei non vedenti.
Promotori della stessa sono stati la prof.ssa Alessia Sicuso, docente dell’Istituto, insieme al dottor Antonino Amore, delegato all’istruzione della sezione territoriale UICI di Siracusa, alla dott.ssa Martina Cannata, volontaria del servizio civile universale presso l’UICI di Siracusa e psicologa, al dott. Leonardo Sutera Sardo, tiflologo della Biblioteca Italiana per i Ciechi, Centro di Consulenza Tiflodidattica della Sicilia Orientale, con la collaborazione dei docenti in servizio e del dott. Alberto Scarrozza, ASACOM.
Il laboratorio interattivo si è svolto venerdì 17 febbraio e ha previsto la partecipazione di una classe del Liceo con la finalità di sensibilizzare gli studenti sulle problematiche che le persone con deficit visivo e le loro famiglie si trovano ad affrontare nel corso del lungo percorso scolastico, dalla scuola d’infanzia alle scuole superiori. L’incontro è stato realizzato mediante discussioni guidate, contributi personali, la visione di un video a scopo educativo-didattico sulla figura del tiflologo, ma soprattutto mediante il coinvolgimento attivo da parte degli allievi, opportunamente bendati, a tre proposte inerenti l’orientamento spaziale, la mobilità e il riconoscimento di oggetti, cibi e bevande.
Tutti, studenti e docenti, hanno dimostrato un senso spiccato di partecipazione e coinvolgimento emotivo rispetto alle attività proposte: “Questa esperienza mi è piaciuta perché mi ha fatto capire il disagio nel perdere la vista, ma anche come persone con deficit visivo riescono a compiere facilmente delle azioni che a noi sono risultate difficili” – “Finalmente i miei compagni hanno capito come ci si sente a non vedere…” – “L’attività di riconoscimento mi ha permesso di comprendere come utilizzare gli altri sensi, che solitamente sono sopraffatti dalla vista”.
La fiducia riposta negli operatori è stata tale da accogliere con entusiasmo anche la proposta del dott. Antonino Amore, persona non vedente, a farsi guidare, dopo essere stati bendati, lungo un percorso ad ostacoli all’interno dell’attività di orientamento e mobilità.
Maggior conoscenza delle barriere che un contesto fisico e sociale “handicappante” può creare, ma anche maggior consapevolezza delle infinite opportunità e possibilità che possono scaturire da una condizione di cecità: tutto ciò costituisce l’antidoto più efficace al pregiudizio nei confronti delle persone con disabilità visiva.
L’esperienza intrapresa proseguirà, sempre in collaborazione con la sezione territoriale UICI di Siracusa, con altri significativi momenti di conoscenza e sperimentazione durante la visita al Polo Tattile Multimediale di Catania e al Centro di Consulenza Tiflodidattica.
Pubblicato il 01/03/2023.