Irifor – Resoconto riunione CdAN Irifor del 21 settembre 2017, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Il Consiglio di Amministrazione Nazionale dell’I.Ri.Fo.R., riunitosi a Roma il 21 settembre u.s., ha preso alcune importanti decisioni.
Abbiamo accolto la proposta del NIS network sull’inclusione scolastica per la realizzazione di un Corso di formazione per docenti e assistenti alla comunicazione e per questo è stato costituito un gruppo tecnico che predisporrà il piano operativo dei corsi per farli partire all’inizio del nuovo anno.
Abbiamo voluto ascoltare le richieste del territorio e impegnare delle risorse per corsi di orientamento e mobilità su tutto il territorio nazionale, escludendo solo le zone che hanno già questo servizio assicurato dagli enti pubblici.
Sarà emesso un bando per consentire l’individuazione dei soggetti che potranno frequentare questi corsi.
Abbiamo poi deliberato la partecipazione ad Handimatica, al Convegno Erickson di Rimini, alla Mostra “Abilitando”, nella Provincia di Alessandria e disposto alcune verifiche su progetti in corso di realizzazione o già realizzati, al fine di sostenere le strutture territoriali.
Il CdAN ha approvato la I variazione di Bilancio, che potrà essere visionata sul sito a partire dalla settimana prossima.
Abbiamo concesso alcuni patrocini per iniziative territoriali e abbiamo approvato le linee guida per il personale in conformità con il contratto integrativo aziendale.
Ci siamo, inoltre, impegnati a sostenere il raduno invernale delle persone con cane guida e quello dei sordo ciechi ma abbiamo anche dato il via ad un progetto sulle pari opportunità, propostoci dalla competente Commissione dell’Uici.
Il CdAN ha programmato una riflessione sui campi riabilitativi che sono stati realizzati in questi ultimi mesi per predisporre i prossimi bandi in modo sempre più chiaro ed incisivo.
Abbiamo approvato il nuovo Regolamento per l’Albo degli esperti in materia tiflologica.
Infine, ma non per importanza ,abbiamo preso atto dei lavori delle Commissioni tecniche sul servizio di intervento precoce e ci siamo impegnati a decidere in merito entro il prossimo mese di novembre.
Massimo Vita Vice Presidente Nazionale

Irifor – Attività formative anno 2017/2018 – Master in Pedagogia e didattica inclusiva per gli alunni con disabilità sensoriali

Sono aperte le iscrizioni alla II edizione del Master di I livello in Pedagogia e didattica inclusiva per gli alunni con Disabilità Sensoriale dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo. Il Master è realizzato in collaborazione con l’I.Ri.Fo.R. che mette in palio 2 borse di studio per corsisti disabili visivi ed è riservato a 25 studenti.
Il Master costituisce un’ottima possibilità formativa per insegnanti, educatori, operatori del settore  e per chi intende avvicinarsi alla disabilità sensoriale.
Per maggiori informazioni https://www.uniurb.it/corsi/1680277

 

Torino – La chiesa di San Lorenzo a Torino: un racconto da toccare con mano, di Gianni Laiolo e Chiara Pipino   

Autore: Gianni Laiolo e Chiara Pipino

Tra le numerose attività che animano il panorama culturale torinese è interessante, per l’attenzione dedicata ad ogni singolo turista, una delle proposte offerte dalla chiesa di San Lorenzo. La volontà di rendere nota ai cittadini e agli altri visitatori la storia dell’edificio ha sempre trovato ampia disponibilità in differenti gruppi di volontari e grande risonanza negli studi sul barocco piemontese. Proprio all’interno di questo fortunato contesto opera un piccolo gruppo di volontari, le Pietre Vive, una comunità di ispirazione ignaziana che, oltre all’accoglienza di quanti desiderano conoscere la chiesa, si propone di garantire un accompagnamento alla visita per persone cieche e ipovedenti. L’idea nasce in seguito ad una collaborazione col settore cultura dell’Unione Ciechi e Ipovedenti di Torino, col quale è stato possibile confrontarsi sui temi di cultura e accessibilità, e dal desiderio di valorizzare la chiesa con un approccio completo. In quest’ottica è stata riconsiderata la finalità del servizio: rendere l’edificio “pietra viva” raccontandone i significati cristiani e la storia celati dietro la sua architettura.

L’esperienza con Pietre Vive è interessante per scoprire qualche dato storico su San Lorenzo e su una Torino di fine 1600. La chiesa, uno dei capolavori del barocco piemontese, costituisce il riflesso di una politica di rinnovamento e ampliamento urbano intrapresa dai Savoia per lo spostamento nel 1568 della capitale dello stato sabaudo da Chambery a Torino. Eretta per il voto del duca Emanuele Filiberto in occasione della battaglia di San Quintino (10 agosto 1557), celebra la vittoria delle truppe di Filippo II di Spagna, alleate dei piemontesi, contro l’esercito francese. I lavori di costruzione, intrapresi tra il 1563-64, prevedevano la ristrutturazione della chiesetta romanica di Santa Maria del Presepe o Santa Maria della Neve. Di questo ambiente non rimane ormai nulla, ma le fonti sono concordi nel testimoniare che fu il primo luogo ad ospitare la reliquia della Sindone, trasporata qui nel 1578 da Chambery in occasione del pellegrinaggio di Carlo Borromeo. La chiesa come la vediamo oggi è documentata a parire dal 1634, probabilmente su progetto di Carlo Castellamonte e commissione di Vittorio Amedeo I; tuttavia, l’intervento guariniano risale agli anni 1666-1680, periodo in cui è affidata all’ordine dei Teatini sotto Carlo Emanuele II. Infine l’edificio, dopo essere stato abbandonato nel corso del 1800 a causa dell’occupazione francese e aver subito danneggiamenti alla cupola durante il secondo conflitto mondiale, torna al suo rinnovato splendore con la campagna di restauri del 1997-1999,

Per fornire una visita esaustiva e coinvolgente il gruppo delle Pietre Vive, oltre a un approfondito studio storico-artistico, ha ipotizzato l’utilizzo di strumenti utili a un approccio che solleciti diversi sensi. Proprio per questo, oltre all’ascolto delle informazioni fornite dai volontari, è prevista anche l’esplorazione tattile di disegni a rilievo (della pianta e della facciata) e di alcuni particolari architettonici al fine di sottolineare i punti di principale interesse. Una delle prime necessità è quella di far comprendere l’orientamento e la dislocazione dei due diversi ambienti che compongono la chiesa: l’Oratorio dell’Addolorata, dall’assetto longitudinale e con affreschi che rappresentano scene del martirio di Cristo, e la chiesa, a pianta ottagonale e ricca di dettagli decorativi, com’è tipico del barocco. Il disegno a rilievo della pianta assolve a questa necessità e permette di introdurre altri aspetti per cui San Lorenzo appare unica riassumibili in tre caratteristiche: struttura della cupola, rapporto tra architettura e cultura religiosa, forte legame con la committenza ducale. La cupola costituisce senza dubbio l’elemento più rivoluzionario e all’avanguardia: non più la sfera compatta dell’antica cupola, in cui trovavano spazio gli affreschi simboleggianti la volta celeste, ma una struttura scavata da aperture, derivata da suggestioni ispano-moresche e gotiche, in cui la luce allude all’infinito e alla divinità e dove l’architettura stessa si fa portatrice di significati religiosi. Ne deriva dunque uno stretto legame tra contenuti spirituali ed elementi costruiti, dato non trascurabile se si tiene presente che Guarino Guarini era un padre teatino e possedeva una formazione religiosa. Inoltre è importante considerare il legame dell’edificio con la committenza ducale per il forte condizionamento che ha comportato nell’aspetto definitivo della chiesa, di cui sono alcuni esempi il paliotto d’altare con la decorazione in rilievo della battaglia di San Quintino, la presenza di statue di santi legati alla dinastia dei Savoia, infine la facciata sobria e in armonia col resto degli edifici di Piazza Castello, in rispetto delle ordinanze emesse dai Savoia.

Il percoso di visita è ancora in fase di sperimentazione sia perché alcune delle strumentazioni di cui vorrebbe avvalersi il gruppo, tra cui il modellino della cupola, non sono ancora state realizzate sia perché la verifica del lavoro svolto nasce anche dall’incontro con i turisti. Forse proprio grazie al suo carattere sperimentale e al piccolo contesto in cui operano le Pietre Vive,  l’esperienza presenta un duplice valore: sia promuovere la conoscenza dell’architettura e dei significati religiosi e spirituali di uno dei gioielli del panorama torinese e sia essere occasione di socialità. Grazie a questa dimensione viene sottolineata l’importanza di una conoscenza del patrimonio condivisa, in cui le peculiarità del gruppo di visitatori sono colte come una ricchezza di prospettive con cui porsi nei confronti dell’altro.

 

Irifor – Attività formative anno 2017: Corso di formazione “Riflessioni sulle esperienze di lavoro con i disabili visivi – II Edizione”

L’Irifor Presidenza Nazionale, realizzerà la seconda edizione del corso di formazione dal titolo “Riflessioni sulle esperienze di lavoro con i disabili visivi.”
L’iniziativa, rivolta a coloro che lavorano con i disabili visivi, prevede un gruppo di minimo 5 partecipanti e massimo di 15 partecipanti, sarà svolta nella giornata del 26 Ottobre 2017 per una durata complessiva di 8 ore e sarà condotta dalla psicologa/psicoterapeuta dell’Istituto, dott.ssa Maura Paladino.
Il corso è gratuito ed è riconosciuto tra le attività di aggiornamento degli iscritti agli albi del nostro Istituto con l’attribuzione di 3 crediti formativi ai fini del mantenimento dell’iscrizione.
Ai partecipanti che avranno frequentato almeno l’80% del monte orario previsto e avranno partecipato alla verifica finale, sarà rilasciato attestato di frequenza da utilizzarsi ai sensi della normativa vigente.
Struttura del Corso
Le attività didattiche si svolgeranno nella giornata del 26 Ottobre 2017 con orario
9.00 – 13.00 e 14-18 nella sede dell’Istituto sita in Roma – Via Borgognona 38, terzo piano.
Il corso prevede la discussione di situazioni di lavoro con i disabili visivi e vuole fornire delle linee guida da seguire per migliorare la comunicazione tra gli operatori, gli utenti, le loro famiglie, e le istituzioni in cui si lavora.

Domande di partecipazione
Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro il 20 Ottobre 2017, utilizzando il modulo di iscrizione consultabile sul sito dell’Irifor link: http://www.irifor.eu/comunicato-n-31-attivita-formative-anno-2017-corso-di-formazione-riflessioni-sulle-esperienze-di-lavoro-con-i-disabili-visivi-ii-edizione/.
L’indirizzo per l’invio delle iscrizioni è il seguente: archivio@irifor.eu

Note organizzative
Per ogni informazione è possibile contattare l’ufficio di segreteria dell’Istituto al numero telefonico 06/69988600 oppure è possibile inviare una e-mail all’indirizzo segreteria.paladino@irifor.eu.

Barletta – Apertura centro di ipovisione presso l’Ospedale di Barletta

Convenzione tra Asl Bat e Irifor Bat

La Regione Puglia è tra quelle Regioni che hanno il piano di rientro finanziario della Sanità, per cui all’interno delle ASL non sono possibili assunzioni, pertanto appare ancora più importante il traguardo che è stato appena raggiunto.
Infatti siamo orgogliosi di annunciare l’apertura del Centro di Ipovisione presso l’Unità Operativa di Oculistica dell’Ospedale di Barletta.
Questo è stato possibile grazie all’azione dell’UICI e dell’IRIFOR, che in particolar modo si è fatto carico per 2 anni di impegnare una propria ortottista specializzata nel campo dell’ipovisione che lavorerà nel predetto Centro.
A fronte di questa apertura, l’agenda delle prenotazioni è stata già avviata per cui dal giorno 02 ottobre inizieranno le visite oculistiche.
Questo servizio rappresenterà per il territorio un riferimento importante non solo per i nostri soci ma per tutta la Provincia (come ben ha detto nell’apprendere questo avvenimento il Presidente Nazionale Barbuto: “Cosi si va oltre l’Unione”).
La considerazione che nasce è che quando riusciamo ad incontrare delle istituzioni pubbliche, in questo caso l’ASL BAT, responsabili e capaci di recepire i bisogni del territorio, con la cooperazione di tutti, si riescono ad avere importantissimi risultati.

Irifor – Non c’è più tempo, di Giuseppe Bilotti

Autore: Giuseppe Bilotti

Si parla spesso di “persone con particolari necessità”, con questo non si vuole intendere particolari necessità di comunicazione, bensì necessità di speciali mezzi, strumentazioni, servizi e conoscenze per colmare i normali bisogni di comunicazione tra strutture che tutelino le persone.
Il nostro tempo si sta delineando sempre più come il tempo della comunicazione globale: le risorse tecnologiche a disposizione sembrano azzerare i limiti tradizionali delle attività umane.
E’ assolutamente necessario, però, che i vantaggi arrivino a tutti e che tutti possano usufruire dell’abbattimento di tali barriere, e affinché ciò si verifichi occorre uno sforzo di carattere culturale che riconosca pari opportunità per tutti.
E’ dunque necessario definire, in termini operativi, il rapporto tra alcuni tipi di svantaggi ed il possibile aiuto che può derivare da opportuni ausili e azioni, al fine che tutti possano essere raggiunti dall’informazione e dalla formazione. In tal senso vale la pena ricordare il concetto di svantaggio.
Uno svantaggio insorge qualora la disabilità interferisca nelle aspettative della persona condizionando qualche aspetto della vita quotidiana. Nella prevenzione degli svantaggi conseguenti all’anzianità od alla disabilità visiva nel nostro caso, concorrono in modo determinante due fattori esterni:
il miglioramento dell’accessibilità alla cultura della sicurezza e della protezione civile e dell’informazione, tenendo conto delle esigenze imposte dalla disabilità;
l’adozione di appositi strumenti, detti di transcodifica, come la formazione e la conoscenza, che sono concepiti per consentire alla persona che non vede o che vede poco di fare ciò che altrimenti non potrebbe, o di farlo con minore sforzo o dispendio di energia, oppure di farlo in modo più immediato o psicologicamente più accettabile.
Entrambi i fattori offrono un contributo determinante al recupero dell’autonomia intesa come capacità di svolgere attività corrispondenti alle proprie aspettative, aumentando la propria libertà decisionale.
Di conseguenza avendo una chiara conoscenza dei gradi di limitazione funzionale, e quindi delle patologie ad essi riconducibili, occorre esaminare le azioni richieste per gestire determinati azioni in casi di trasformazione del territorio in caso di calamità per la sicurezza individuale.
Gli strumenti di formazione e di nuove ricerche nel settore della protezione civile sono
fondamentali al raggiungimento di due aspetti dell’autonomia personale:
1. la comunicazione tramite la formazione, ossia la possibilità di recepire da altre fonti di informazione;
2. il controllo dei propri strumenti di conoscenza culturale, ossia la possibilità di gestire in base alle proprie decisioni i mezzi d’informazione che occorrono per svolgere determinate attività e per utilizzare il tempo in modo corrispondente alle proprie azioni.
Spesso non è possibile operare una divisione rigida tra i sistemi d’informazione e di comunicazione: in molti casi le due funzioni si integrano ed in ogni caso l’approccio alla conoscenza è identico.
Mettere un soggetto svantaggiato in condizione di integrarsi nella realtà sociale trasformata da una calamità significa non soltanto contrastare una situazione negativa in atto, ma evitare il suo incremento.
Abilitare significa eliminare barriere, semplificare procedure, facilitare, porre il soggetto, con tutti i suoi esiti minorativi, in condizione di espletare un compito che le sue sole forze non saprebbero condurre a termine.
Abilitare non equivale a guarire: la situazione resta qual è ma i suoi deficit possono essere, più o meno brillantemente, aggirati e così superati.
In questo campo della protezione civile per persone con difficoltà qualcosa è già stato fatto ed ancora più verrà realizzato: si tratta infatti di una questione puramente di ricerca ed un sistema di formazione globale che offre, la presenza di un numero cospicuo di questi strumenti conoscitivi.
E’ evidente che, in questo caso non si tratta di “abilitare”, ma bensì di “riabilitare”, ossia di modificare la linea di sviluppo attivando certe competenze da un lato ed evitando la cascata di conseguenze negative dall’altro.
Per questo motivo l’I.Ri.Fo.R. Nazionale ha creduto e puntato sulla ricerca e sulla conoscenza di nuove prassi con il progetto di Protezione civile “Noi e 2.0 e la protezione civile e la natura interattiva” al fine che tali studi e ricerche diventino strumenti attivi per la protezione delle persone che non vedono, dove la loro sicurezza e la loro persona sono tutelati nella piena autonomia e le strutture pubbliche abbiano la conoscenza di buone prassi in un mondo sempre più globalizzato e al passo del nostro tempo.

Attività formative anno 2017 – Corso di formazione per operatori di ausilioteca.

L’stituto dei Ciechi F. Cavazza realizzerà un corso di formazione per operatori di ausilioteca che si svolgerà fra il 24 Novembre 2017 e il 25 Febbraio 2018 per un totale di 100 ore formative.
L’operatore, all’interno dell’Ausilioteca, deve essere in possesso di tutte le competenze basilari che gli permettano da un lato di comprendere le necessità dell’utente e dall’altro di avere una profonda conoscenza degli strumenti che la tecnologia mette attualmente a disposizione.
Scopo del corso è di formare il personale che in base alle proprie competenze già opera o che troverà impiego in futuro all’interno dei servizi di ausilioteca. Il corso si rivolge inoltre ai professionisti del settore che desiderano semplicemente ampliare le proprie conoscenze nell’ambito degli ausili.
Il corso è aperto a: personale specializzato già operante all’interno dell’UICI, dell’Irifor o degli Enti/Associazioni collegati, ortottisti, oculisti, psicologi, pedagogisti, educatori professionali, terapisti occupazionali, tiflo-informatici e ottici.
Il corso si terrà presso l’Istituto dei ciechi F Cavazza a Bologna in via Castiglione 71, avrà un costo di 300 euro a partecipante e riconoscerà ai corsisti  50 crediti ECM.
Le iscrizioni possono essere effettuate direttamente sul sito www.cavazza.it
Per eventuali informazioni scrivere a formazione@cavazza.it
Di seguito il programma del corso.

PROGRAMMA

I MODULO
VENERDÌ 24 NOVEMBRE
14.00-18.00 Patologie oculari causa di ipovisione nell’adulto e nel bambino. Diagnosi prognosi e timing di intervento
SABATO 25 NOVEMBRE
9.00-13.00 – Plasticità cerebrale e apprendimento
– La disabilità visiva nel contesto del plurihandicap
14.00-18.00 – La consulenza psicologica e tiflopedagogica
DOMENICA 26 NOVEMBRE
9.00-13.00 – Il codice Braille
14.00-18.00 – Rappresentazione delle immagini e l’uso vicariante dei sensi
– Ausili per l’orientamento e mobilità

II MODULO
VENERDÌ 19 GENNAIO
14.00-18.00 – La quantificazione del residuo visivo e delle abilità residue nel bambino e nell’adulto
SABATO 20 GENNAIO
9.00-13.00 – Ausili ottici: individuazione, applicazione, costruzione
14.00-18.00 – Ausili elettronici, hardware e software: screen reader, sintesi vocali, terminali e stampanti Braille, smartphone- tablet, videoingranditori
DOMENICA 21 GENNAIO
9.00-13.00 e 14.00-18.00 Addestramento pratico all’utilizzo degli ausili

III MODULO
VENERDÌ 23 FEBBRAIO
14.00-18.00 – Ausili per la riabilitazione visiva e la stimolazione dell’apparato visivo
SABATO 24 FEBBRAIO
9.00-12.00 e 14.00-18.00 Make visual aids: laboratorio pratico per realizzazione degli strumenti per la stimolazione visiva nella prima infanzia
DOMENICA 25 FEBBRAIO
9.00-12.00 – La comunicazione all’interno dell’equipe
– La comunicazione all’interno della rete dei servizi
14.00-18.00 – Aspetti medici legali della disabilità
– Verifiche di apprendimento
– Pianificazione del tirocinio nelle varie sedi

IV MODULO
Tirocinio pratico di 20 ore che potrà essere svolto presso le strutture aderenti al progetto e consultabili sul sito www.cavazza.it  Area Scuola e Formazione.
Al termine del percorso formativo sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

 

Concorso di Lettura “Louis Braille” (Firenze, Circolo Ricreativo e Culturale “G. Baragli”, venerdì 22 settembre 2017, ore 15,30)

Anche quest’anno la Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” di Monza bandisce il Concorso di Lettura ”Louis Braille”. L’iniziativa, destinata agli alunni con disabilità visiva, agli studenti universitari e ai lettori maggiorenni non studenti, si pone la finalità di evidenziare l’importanza di questo strumento, ancora oggi insostituibile, per l’accesso all’istruzione e alla cultura; si prefigge inoltre l’obiettivo di valorizzare la competenza di quanti abitualmente utilizzano il Braille e di sostenere la motivazione di coloro che lo stanno apprendendo, particolarmente nei casi in cui la condizione di ipovisione e la presenza di disabilità aggiuntive rendono l’applicazione più difficoltosa.
Come sempre, nella nostra realtà locale il concorso rappresenta per gli organizzatori (Centro di Consulenza Tiflodidattica, Stamperia Braille della Regione Toscana, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) un’occasione di festa e di condivisione di qualcosa di prezioso: il codice Braille, l’amore per la lettura, l’impegno di ciascuno, la gioia di stare insieme. La competizione diventa dunque lo spunto e il pretesto per sperimentarsi ed essere comunque gratificati.
Ciascun partecipante potrà iniziare leggendo un brano a sua scelta (un pensiero, una poesia, un testo preferito), che gli permetterà di “rompere il ghiaccio” e di rivelare doti interpretative e sfumature più difficilmente evidenziabili attraverso la lettura all’impronta; successivamente gli sarà proposto di leggere un breve brano in Braille, commisurato all’età e al livello di competenza.
Al termine saranno consegnati a tutti un attestato di partecipazione e un dono preparato dalla Stamperia Braille; sarà infine offerta una merenda.
La commissione eleggerà in seguito coloro che avranno diritto ad accedere alle prove nazionali e alla possibile conquista dei premi illustrati nel regolamento allegato  alla presente.
Il Concorso di lettura si svolgerà venerdì 22 settembre 2017, alle ore 15,30, presso il Circolo Ricreativo e Culturale “G. Baragli”, via Antonio Cocchi n.17, Firenze (zona Stadio, raggiungibile dalla Stazione S. Maria Novella con la linea bus n.17).
Le Sezioni sono pregate di dare la massima diffusione all’iniziativa: in particolare si richiede la loro cortese collaborazione nella divulgazione del concorso agli studenti universitari e agli adulti che potrebbero essere interessati.
Fiduciosi che vorrete accogliere numerosi questo invito, attendiamo le conferme di partecipazione, telefonicamente (055.577777), tramite fax (055.5529320) o tramite e-mail (cdtfi@bibciechi.it), entro e non oltre il prossimo mercoledì 13 settembre.

 

CONCORSO DI LETTURA “LOUIS BRAILLE”
R E G O L A M E N T O

Articolo 1
La Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” ONLUS con sede in Monza promuove il concorso nazionale di lettura “Louis Braille” al fine di incoraggiare e potenziare l’apprendimento, la diffusione e l’utilizzazione del sistema di lettura e di scrittura braille.

Articolo 2
Il concorso si articola nelle seguenti categorie:
Scuola Primaria primo ciclo
Scuola Primaria secondo ciclo
Scuola Secondaria di I grado
Scuola Secondaria e II grado (biennio)
Scuola Secondaria di II grado (triennio)
Studenti universitari nonché maggiorenni non studenti.
I partecipanti dovranno dimostrare sicurezza e disinvoltura nella lettura di testi in scrittura braille di difficoltà commisurata alla categoria di appartenenza.

Articolo 3
Sono ammessi al concorso di lettura, per l’assegnazione dei rispettivi premi, gli alunni non vedenti frequentanti le classi ordinarie della Suola pubblica e privata nonché gli studenti universitari ed i maggiorenni non studenti.
Sono altresì ammessi gli alunni minorati della vista frequentanti i corsi speciali di formazione professionale per i ciechi. I partecipanti dovranno certificare la loro condizione di cecità e l’iscrizione al corso di studi di appartenenza.
Sono esclusi dalla partecipazione i vincitori di una delle precedenti edizioni del concorso.

Articolo 4
Il concorso di lettura si svolgerà su tre livelli:
LIVELLO “A” Provinciale – La Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” invierà il bando del presente concorso a tutte le Sezioni Provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che ne cureranno la diffusione sul territorio di competenza e forniranno la loro assistenza per la presentazione delle domande di iscrizione.
Presso ciascuna Sezione Provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sarà opportunamente costituita una Commissione giudicatrice nella quale si auspica possa essere rappresentata la componente genitoriale.
La Commissione procederà allo svolgimento delle prove differenziate per le sei categorie di partecipanti. I candidati che risulteranno primi nelle rispettive graduatorie di merito saranno ammessi al livello regionale. La prova dovrà accertare la capacità di lettura ad alta voce, la fluidità, l’espressività e la correttezza della stessa su un testo di carattere non scolastico sconosciuto al lettore.
Limitatamente al primo ciclo della Scuola Primaria il testo potrà essere scritto a righe distanziate.
Le graduatorie provinciali dovranno essere espresse in trentesimi e le selezioni dovranno concludersi entro il 30.06.2017
LIVELLO “B” Regionale – Presso ciascun Consiglio Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti verrà costituita una Commissione giudicatrice regionale con almeno un componente non vedente esperto in sistema braille.
La Commissione procederà allo svolgimento delle prove differenziate per le sei categorie di partecipanti. I candidati che risulteranno primi nelle rispettive graduatorie di merito saranno ammessi al livello nazionale.
Le graduatorie regionali dovranno essere espresse in trentesimi e le selezioni dovranno concludersi entro il 30.09.2017.
LIVELLO “C” Nazionale – La Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” costituirà una Commissione giudicatrice nazionale che sarà così composta: dal Presidente della Biblioteca o da un suo delegato che la presiede, un docente, un componente della Commissione Nazionale Giovani dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e il Presidente del Club del Braille o un suo delegato.
La Commissione, nello svolgimento delle prove concorsuali, seguirà i medesimi criteri indicati per le Commissioni provinciali e regionali. La Commissione, con proprio insindacabile giudizio, proclamerà un vincitore per ciascuna delle sei categorie di partecipanti. La fase nazionale si concluderà entro il 30.11.2017.

Articolo 5
Le spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute dai partecipanti e preventivamente autorizzate, nonché gli oneri relativi al funzionamento delle Commissioni giudicatrici per i livelli “A” e “B” sono a totale carico rispettivamente delle Sezioni e dei Consigli Regionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti; per il livello “C” saranno a totale carico della Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”.
I vincitori delle due sezioni di Scuola Primaria riceveranno un bonus del valore di 500,00 (cinquecento/00) Euro da utilizzare per l’acquisto di materiali ed ausili tiflologici.
I vincitori della sezioni di Scuola Secondaria di I° grado e di Scuola Secondaria di II° grado (biennio) riceveranno un bonus del valore di 750,00 (settecentocinquanta/00) Euro da utilizzare per l’acquisto di materiali ed ausili tiflologici.
I vincitori delle restanti due sezioni riceveranno un bonus del valore di 1.000,00 (mille/00) Euro da utilizzare per l’acquisto di materiali ed ausili tiflologici.
Inoltre, ai Consigli Regionali dell’UICI che partecipano per la prima volta al concorso con concorrenti in almeno 3 (tre) categorie sarà riconosciuto un premio del valore di 500,00 (cinquecento/00) Euro.

Articolo 6
È istituito un premio speciale di Euro 500,00 (cinquecento/00) per le Istituzioni Scolastiche che ospitano alunni di scuola Primaria minorati della vista nelle quali il braille sia stato insegnato ed appreso dall’intera classe.
Il premio sarà assegnato, anche con la modalità del sorteggio, tra le Istituzioni Scolastiche segnalate dai Consigli Regionali o dalle Sezioni Territoriali dell’U.I.C.I. e dai Centri di Consulenza Tiflodidattica.
Articolo 7
I giudizi e le valutazioni relativi ai singoli candidati, come qualsiasi altro elemento del concorso, correlato alle persone, sono soggetti al vincolo della riservatezza, in analogia a quanto previsto per gli esami di stato.

 

Iapb – Vent’anni fa, di Michele Corcio

Autore: Michele Corcio

Con servizi e interviste, i media di oggi ricordano la tragica scomparsa di Lady Diana, avvenuta la notte fra il 30 e il 31 agosto del 1997 a Parigi. Inevitabile, l’ondata di sgomento e di emozioni suscitata in tanti da quel tragico episodio. Emozioni che, sia pure temporaneamente, presero il posto dell’emozione suscitata in tanti di noi proprio qualche giorno prima, il 28 agosto, dall’approvazione della Legge n. 284 “Disposizioni per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva degli ipovedenti e per l’integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati”. Una Legge per la quale tutta l’Unione Italiana dei Ciechi si spese con grande entusiasmo e convinzione e della quale dobbiamo essere grati ai Dirigenti dell’epoca: Daniele, Di Maio, Tomatis, Castronovo, Tioli, Mombelli, Zito e altri.
Mi perdoni la povera Lady Diana se colgo l’occasione del ventennale della sua morte, per ricordare a tutti noi i vent’anni della Legge che ha, di fatto, con opportuni finanziamenti, dato vita alle molteplici attività della Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, dei Centri per l’Educazione e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti, della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi e delle attività per i pluriminorati adulti. Per ovvie ragioni, essendone io l’attuale Vice Presidente Nazionale, ricorderò con queste poche righe lo sviluppo dell’Agenzia.
Seppure costituita vent’anni prima, il 9 febbraio 1977, dall’Unione Italiana dei Ciechi e dalla Società Oftalmologica Italiana, la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità non aveva ancora una sua precisa identità organizzativa e strutturale, ma solo l’angusto spazio di una stanza in via Borgognona e il fermo proposito del suo Presidente, Giuseppe Castronovo, di farne una realtà dinamica, operosa e di efficace incidenza nelle politiche sanitarie del nostro Paese.
Con l’annuale contributo di funzionamento della Legge 28 agosto 1997, n. 284, e l’autorevole Presidenza Castronovo, l’Agenzia è cresciuta a vista d’occhio e nel volgere di pochi anni è divenuta una vera organizzazione, con propri uffici e dipendenti, acquisendo un indiscusso profilo di alto valore scientifico e sociale, riconosciuto da tutte le Pubbliche Istituzioni e da diversi organismi internazionali. In vent’anni, l’Agenzia (oggi IAPB Italia onlus) è divenuta non solo un’organizzazione che gode di grande considerazione, ma anche una reale presenza sul territorio con i propri Comitati regionali e provinciali. Grazie all’operosità di quasi tutte le Sezioni provinciali UICI ed agli specifici contributi economici ad esse erogati da IAPB Italia Onlus, le iniziative di prevenzione primaria e secondaria si svolgono regolarmente in vari momenti dell’anno: in marzo, con la Settimana Mondiale del Glaucoma; il secondo giovedì di ottobre, con la Giornata Mondiale della Vista; in novembre, con la Giornata Mondiale del Diabete; nelle scuole, con “Occhio ai bambini”, “Apri gli occhi” e diverse altre iniziative. In vent’anni è cresciuto nella popolazione italiana il livello di conoscenza e di consapevolezza delle patologie oculari; sono cambiati alcuni comportamenti e la salute visiva è maggiormente considerata nei piani nazionale e regionali di prevenzione.
Con la Legge n. 284 del 1997, anche la riabilitazione visiva degli ipovedenti è divenuta una realtà in molte parti d’Italia e una speranza in tante altre; molti passi avanti sono stati fatti nel campo della ricerca e dei protocolli riabilitativi, con notevoli benefici per la riabilitazione globale e non solo funzionale dell’ipovedente. Ma anche in tale settore, IAPB Italia onlus non ha mancato di dare il proprio decisivo contributo, creando a Roma, nel 2007, il Polo Nazionale di servizi e ricerca per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva: appena sei anni dopo, organizzazione e professionalità degli Operatori sono stati i presupposti che hanno permesso al Polo di essere riconosciuto Centro di Collaborazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, unico al mondo nella riabilitazione visiva, di recente riconfermato per il triennio 2017-2020.
In questi vent’anni non sono mancati tanti altri successi e riconoscimenti istituzionali, ma soprattutto non è mai venuta meno la fiducia di istituzioni, professionisti e semplici cittadini, che a decine telefonano quotidianamente alla linea verde 800068506 e a migliaia consultano il sito iapb.it.
Come cittadino, un grazie al Parlamento italiano per avere approvato il 28 agosto di vent’anni fa una Legge di civiltà e di progresso; come non vedente e Socio UICI, la mia personale riconoscenza ai Dirigenti associativi dell’epoca, per aver saputo convincere il Legislatore a destinare risorse importanti per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva degli ipovedenti.
Vent’anni trascorsi rapidamente e vissuti intensamente da ognuno di noi, Dirigente UICI o Oculista SOI. E ognuno, come ha saputo e potuto, ha dato il proprio contributo alla costruzione di un percorso che ha portato a importanti realizzazioni per il bene comune e alle quali ho appena accennato.
Ed allora, valorizziamo la preziosa e fruttuosa esperienza maturata in questi venti anni, piuttosto che sprecare il nostro poco tempo in amarezze.

Irifor del Trentino – Settembre 2017: Dark a Mattarello

Sabato 2 (dalle 17 alle 21) e domenica 3 settembre (dalle 15 alle 21) Dark on the Road Tiflosystem vi aspetta alla Sagra dei Santi Anzoi per provare l’esperienza del bar al buio!

Dal 02/09/2017 al 03/09/2017
Sagra dei Santi Anzoi
Sabato dalle 17.00 alle 21.00 e domenica dalle 15.00 alle 21.00 il bar al buio Dark on the Road della Cooperativa Irifor del Trentino vi aspetta al parco di Mattarello in occasione della Sagra dei Santi Anzoi.
Entrare nella più completa oscurità, guidati da camerieri ciechi e ipovedenti, per conoscere la disabilità visiva e riscoprire il potere degli altri sensi.