Irifor – Non c’è più tempo, di Giuseppe Bilotti

Autore: Giuseppe Bilotti

Si parla spesso di “persone con particolari necessità”, con questo non si vuole intendere particolari necessità di comunicazione, bensì necessità di speciali mezzi, strumentazioni, servizi e conoscenze per colmare i normali bisogni di comunicazione tra strutture che tutelino le persone.
Il nostro tempo si sta delineando sempre più come il tempo della comunicazione globale: le risorse tecnologiche a disposizione sembrano azzerare i limiti tradizionali delle attività umane.
E’ assolutamente necessario, però, che i vantaggi arrivino a tutti e che tutti possano usufruire dell’abbattimento di tali barriere, e affinché ciò si verifichi occorre uno sforzo di carattere culturale che riconosca pari opportunità per tutti.
E’ dunque necessario definire, in termini operativi, il rapporto tra alcuni tipi di svantaggi ed il possibile aiuto che può derivare da opportuni ausili e azioni, al fine che tutti possano essere raggiunti dall’informazione e dalla formazione. In tal senso vale la pena ricordare il concetto di svantaggio.
Uno svantaggio insorge qualora la disabilità interferisca nelle aspettative della persona condizionando qualche aspetto della vita quotidiana. Nella prevenzione degli svantaggi conseguenti all’anzianità od alla disabilità visiva nel nostro caso, concorrono in modo determinante due fattori esterni:
il miglioramento dell’accessibilità alla cultura della sicurezza e della protezione civile e dell’informazione, tenendo conto delle esigenze imposte dalla disabilità;
l’adozione di appositi strumenti, detti di transcodifica, come la formazione e la conoscenza, che sono concepiti per consentire alla persona che non vede o che vede poco di fare ciò che altrimenti non potrebbe, o di farlo con minore sforzo o dispendio di energia, oppure di farlo in modo più immediato o psicologicamente più accettabile.
Entrambi i fattori offrono un contributo determinante al recupero dell’autonomia intesa come capacità di svolgere attività corrispondenti alle proprie aspettative, aumentando la propria libertà decisionale.
Di conseguenza avendo una chiara conoscenza dei gradi di limitazione funzionale, e quindi delle patologie ad essi riconducibili, occorre esaminare le azioni richieste per gestire determinati azioni in casi di trasformazione del territorio in caso di calamità per la sicurezza individuale.
Gli strumenti di formazione e di nuove ricerche nel settore della protezione civile sono
fondamentali al raggiungimento di due aspetti dell’autonomia personale:
1. la comunicazione tramite la formazione, ossia la possibilità di recepire da altre fonti di informazione;
2. il controllo dei propri strumenti di conoscenza culturale, ossia la possibilità di gestire in base alle proprie decisioni i mezzi d’informazione che occorrono per svolgere determinate attività e per utilizzare il tempo in modo corrispondente alle proprie azioni.
Spesso non è possibile operare una divisione rigida tra i sistemi d’informazione e di comunicazione: in molti casi le due funzioni si integrano ed in ogni caso l’approccio alla conoscenza è identico.
Mettere un soggetto svantaggiato in condizione di integrarsi nella realtà sociale trasformata da una calamità significa non soltanto contrastare una situazione negativa in atto, ma evitare il suo incremento.
Abilitare significa eliminare barriere, semplificare procedure, facilitare, porre il soggetto, con tutti i suoi esiti minorativi, in condizione di espletare un compito che le sue sole forze non saprebbero condurre a termine.
Abilitare non equivale a guarire: la situazione resta qual è ma i suoi deficit possono essere, più o meno brillantemente, aggirati e così superati.
In questo campo della protezione civile per persone con difficoltà qualcosa è già stato fatto ed ancora più verrà realizzato: si tratta infatti di una questione puramente di ricerca ed un sistema di formazione globale che offre, la presenza di un numero cospicuo di questi strumenti conoscitivi.
E’ evidente che, in questo caso non si tratta di “abilitare”, ma bensì di “riabilitare”, ossia di modificare la linea di sviluppo attivando certe competenze da un lato ed evitando la cascata di conseguenze negative dall’altro.
Per questo motivo l’I.Ri.Fo.R. Nazionale ha creduto e puntato sulla ricerca e sulla conoscenza di nuove prassi con il progetto di Protezione civile “Noi e 2.0 e la protezione civile e la natura interattiva” al fine che tali studi e ricerche diventino strumenti attivi per la protezione delle persone che non vedono, dove la loro sicurezza e la loro persona sono tutelati nella piena autonomia e le strutture pubbliche abbiano la conoscenza di buone prassi in un mondo sempre più globalizzato e al passo del nostro tempo.

Attività formative anno 2017 – Corso di formazione per operatori di ausilioteca.

L’stituto dei Ciechi F. Cavazza realizzerà un corso di formazione per operatori di ausilioteca che si svolgerà fra il 24 Novembre 2017 e il 25 Febbraio 2018 per un totale di 100 ore formative.
L’operatore, all’interno dell’Ausilioteca, deve essere in possesso di tutte le competenze basilari che gli permettano da un lato di comprendere le necessità dell’utente e dall’altro di avere una profonda conoscenza degli strumenti che la tecnologia mette attualmente a disposizione.
Scopo del corso è di formare il personale che in base alle proprie competenze già opera o che troverà impiego in futuro all’interno dei servizi di ausilioteca. Il corso si rivolge inoltre ai professionisti del settore che desiderano semplicemente ampliare le proprie conoscenze nell’ambito degli ausili.
Il corso è aperto a: personale specializzato già operante all’interno dell’UICI, dell’Irifor o degli Enti/Associazioni collegati, ortottisti, oculisti, psicologi, pedagogisti, educatori professionali, terapisti occupazionali, tiflo-informatici e ottici.
Il corso si terrà presso l’Istituto dei ciechi F Cavazza a Bologna in via Castiglione 71, avrà un costo di 300 euro a partecipante e riconoscerà ai corsisti  50 crediti ECM.
Le iscrizioni possono essere effettuate direttamente sul sito www.cavazza.it
Per eventuali informazioni scrivere a formazione@cavazza.it
Di seguito il programma del corso.

PROGRAMMA

I MODULO
VENERDÌ 24 NOVEMBRE
14.00-18.00 Patologie oculari causa di ipovisione nell’adulto e nel bambino. Diagnosi prognosi e timing di intervento
SABATO 25 NOVEMBRE
9.00-13.00 – Plasticità cerebrale e apprendimento
– La disabilità visiva nel contesto del plurihandicap
14.00-18.00 – La consulenza psicologica e tiflopedagogica
DOMENICA 26 NOVEMBRE
9.00-13.00 – Il codice Braille
14.00-18.00 – Rappresentazione delle immagini e l’uso vicariante dei sensi
– Ausili per l’orientamento e mobilità

II MODULO
VENERDÌ 19 GENNAIO
14.00-18.00 – La quantificazione del residuo visivo e delle abilità residue nel bambino e nell’adulto
SABATO 20 GENNAIO
9.00-13.00 – Ausili ottici: individuazione, applicazione, costruzione
14.00-18.00 – Ausili elettronici, hardware e software: screen reader, sintesi vocali, terminali e stampanti Braille, smartphone- tablet, videoingranditori
DOMENICA 21 GENNAIO
9.00-13.00 e 14.00-18.00 Addestramento pratico all’utilizzo degli ausili

III MODULO
VENERDÌ 23 FEBBRAIO
14.00-18.00 – Ausili per la riabilitazione visiva e la stimolazione dell’apparato visivo
SABATO 24 FEBBRAIO
9.00-12.00 e 14.00-18.00 Make visual aids: laboratorio pratico per realizzazione degli strumenti per la stimolazione visiva nella prima infanzia
DOMENICA 25 FEBBRAIO
9.00-12.00 – La comunicazione all’interno dell’equipe
– La comunicazione all’interno della rete dei servizi
14.00-18.00 – Aspetti medici legali della disabilità
– Verifiche di apprendimento
– Pianificazione del tirocinio nelle varie sedi

IV MODULO
Tirocinio pratico di 20 ore che potrà essere svolto presso le strutture aderenti al progetto e consultabili sul sito www.cavazza.it  Area Scuola e Formazione.
Al termine del percorso formativo sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

 

Concorso di Lettura “Louis Braille” (Firenze, Circolo Ricreativo e Culturale “G. Baragli”, venerdì 22 settembre 2017, ore 15,30)

Anche quest’anno la Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” di Monza bandisce il Concorso di Lettura ”Louis Braille”. L’iniziativa, destinata agli alunni con disabilità visiva, agli studenti universitari e ai lettori maggiorenni non studenti, si pone la finalità di evidenziare l’importanza di questo strumento, ancora oggi insostituibile, per l’accesso all’istruzione e alla cultura; si prefigge inoltre l’obiettivo di valorizzare la competenza di quanti abitualmente utilizzano il Braille e di sostenere la motivazione di coloro che lo stanno apprendendo, particolarmente nei casi in cui la condizione di ipovisione e la presenza di disabilità aggiuntive rendono l’applicazione più difficoltosa.
Come sempre, nella nostra realtà locale il concorso rappresenta per gli organizzatori (Centro di Consulenza Tiflodidattica, Stamperia Braille della Regione Toscana, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) un’occasione di festa e di condivisione di qualcosa di prezioso: il codice Braille, l’amore per la lettura, l’impegno di ciascuno, la gioia di stare insieme. La competizione diventa dunque lo spunto e il pretesto per sperimentarsi ed essere comunque gratificati.
Ciascun partecipante potrà iniziare leggendo un brano a sua scelta (un pensiero, una poesia, un testo preferito), che gli permetterà di “rompere il ghiaccio” e di rivelare doti interpretative e sfumature più difficilmente evidenziabili attraverso la lettura all’impronta; successivamente gli sarà proposto di leggere un breve brano in Braille, commisurato all’età e al livello di competenza.
Al termine saranno consegnati a tutti un attestato di partecipazione e un dono preparato dalla Stamperia Braille; sarà infine offerta una merenda.
La commissione eleggerà in seguito coloro che avranno diritto ad accedere alle prove nazionali e alla possibile conquista dei premi illustrati nel regolamento allegato  alla presente.
Il Concorso di lettura si svolgerà venerdì 22 settembre 2017, alle ore 15,30, presso il Circolo Ricreativo e Culturale “G. Baragli”, via Antonio Cocchi n.17, Firenze (zona Stadio, raggiungibile dalla Stazione S. Maria Novella con la linea bus n.17).
Le Sezioni sono pregate di dare la massima diffusione all’iniziativa: in particolare si richiede la loro cortese collaborazione nella divulgazione del concorso agli studenti universitari e agli adulti che potrebbero essere interessati.
Fiduciosi che vorrete accogliere numerosi questo invito, attendiamo le conferme di partecipazione, telefonicamente (055.577777), tramite fax (055.5529320) o tramite e-mail (cdtfi@bibciechi.it), entro e non oltre il prossimo mercoledì 13 settembre.

 

CONCORSO DI LETTURA “LOUIS BRAILLE”
R E G O L A M E N T O

Articolo 1
La Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” ONLUS con sede in Monza promuove il concorso nazionale di lettura “Louis Braille” al fine di incoraggiare e potenziare l’apprendimento, la diffusione e l’utilizzazione del sistema di lettura e di scrittura braille.

Articolo 2
Il concorso si articola nelle seguenti categorie:
Scuola Primaria primo ciclo
Scuola Primaria secondo ciclo
Scuola Secondaria di I grado
Scuola Secondaria e II grado (biennio)
Scuola Secondaria di II grado (triennio)
Studenti universitari nonché maggiorenni non studenti.
I partecipanti dovranno dimostrare sicurezza e disinvoltura nella lettura di testi in scrittura braille di difficoltà commisurata alla categoria di appartenenza.

Articolo 3
Sono ammessi al concorso di lettura, per l’assegnazione dei rispettivi premi, gli alunni non vedenti frequentanti le classi ordinarie della Suola pubblica e privata nonché gli studenti universitari ed i maggiorenni non studenti.
Sono altresì ammessi gli alunni minorati della vista frequentanti i corsi speciali di formazione professionale per i ciechi. I partecipanti dovranno certificare la loro condizione di cecità e l’iscrizione al corso di studi di appartenenza.
Sono esclusi dalla partecipazione i vincitori di una delle precedenti edizioni del concorso.

Articolo 4
Il concorso di lettura si svolgerà su tre livelli:
LIVELLO “A” Provinciale – La Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” invierà il bando del presente concorso a tutte le Sezioni Provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti che ne cureranno la diffusione sul territorio di competenza e forniranno la loro assistenza per la presentazione delle domande di iscrizione.
Presso ciascuna Sezione Provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sarà opportunamente costituita una Commissione giudicatrice nella quale si auspica possa essere rappresentata la componente genitoriale.
La Commissione procederà allo svolgimento delle prove differenziate per le sei categorie di partecipanti. I candidati che risulteranno primi nelle rispettive graduatorie di merito saranno ammessi al livello regionale. La prova dovrà accertare la capacità di lettura ad alta voce, la fluidità, l’espressività e la correttezza della stessa su un testo di carattere non scolastico sconosciuto al lettore.
Limitatamente al primo ciclo della Scuola Primaria il testo potrà essere scritto a righe distanziate.
Le graduatorie provinciali dovranno essere espresse in trentesimi e le selezioni dovranno concludersi entro il 30.06.2017
LIVELLO “B” Regionale – Presso ciascun Consiglio Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti verrà costituita una Commissione giudicatrice regionale con almeno un componente non vedente esperto in sistema braille.
La Commissione procederà allo svolgimento delle prove differenziate per le sei categorie di partecipanti. I candidati che risulteranno primi nelle rispettive graduatorie di merito saranno ammessi al livello nazionale.
Le graduatorie regionali dovranno essere espresse in trentesimi e le selezioni dovranno concludersi entro il 30.09.2017.
LIVELLO “C” Nazionale – La Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” costituirà una Commissione giudicatrice nazionale che sarà così composta: dal Presidente della Biblioteca o da un suo delegato che la presiede, un docente, un componente della Commissione Nazionale Giovani dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e il Presidente del Club del Braille o un suo delegato.
La Commissione, nello svolgimento delle prove concorsuali, seguirà i medesimi criteri indicati per le Commissioni provinciali e regionali. La Commissione, con proprio insindacabile giudizio, proclamerà un vincitore per ciascuna delle sei categorie di partecipanti. La fase nazionale si concluderà entro il 30.11.2017.

Articolo 5
Le spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute dai partecipanti e preventivamente autorizzate, nonché gli oneri relativi al funzionamento delle Commissioni giudicatrici per i livelli “A” e “B” sono a totale carico rispettivamente delle Sezioni e dei Consigli Regionali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti; per il livello “C” saranno a totale carico della Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”.
I vincitori delle due sezioni di Scuola Primaria riceveranno un bonus del valore di 500,00 (cinquecento/00) Euro da utilizzare per l’acquisto di materiali ed ausili tiflologici.
I vincitori della sezioni di Scuola Secondaria di I° grado e di Scuola Secondaria di II° grado (biennio) riceveranno un bonus del valore di 750,00 (settecentocinquanta/00) Euro da utilizzare per l’acquisto di materiali ed ausili tiflologici.
I vincitori delle restanti due sezioni riceveranno un bonus del valore di 1.000,00 (mille/00) Euro da utilizzare per l’acquisto di materiali ed ausili tiflologici.
Inoltre, ai Consigli Regionali dell’UICI che partecipano per la prima volta al concorso con concorrenti in almeno 3 (tre) categorie sarà riconosciuto un premio del valore di 500,00 (cinquecento/00) Euro.

Articolo 6
È istituito un premio speciale di Euro 500,00 (cinquecento/00) per le Istituzioni Scolastiche che ospitano alunni di scuola Primaria minorati della vista nelle quali il braille sia stato insegnato ed appreso dall’intera classe.
Il premio sarà assegnato, anche con la modalità del sorteggio, tra le Istituzioni Scolastiche segnalate dai Consigli Regionali o dalle Sezioni Territoriali dell’U.I.C.I. e dai Centri di Consulenza Tiflodidattica.
Articolo 7
I giudizi e le valutazioni relativi ai singoli candidati, come qualsiasi altro elemento del concorso, correlato alle persone, sono soggetti al vincolo della riservatezza, in analogia a quanto previsto per gli esami di stato.

 

Iapb – Vent’anni fa, di Michele Corcio

Autore: Michele Corcio

Con servizi e interviste, i media di oggi ricordano la tragica scomparsa di Lady Diana, avvenuta la notte fra il 30 e il 31 agosto del 1997 a Parigi. Inevitabile, l’ondata di sgomento e di emozioni suscitata in tanti da quel tragico episodio. Emozioni che, sia pure temporaneamente, presero il posto dell’emozione suscitata in tanti di noi proprio qualche giorno prima, il 28 agosto, dall’approvazione della Legge n. 284 “Disposizioni per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva degli ipovedenti e per l’integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati”. Una Legge per la quale tutta l’Unione Italiana dei Ciechi si spese con grande entusiasmo e convinzione e della quale dobbiamo essere grati ai Dirigenti dell’epoca: Daniele, Di Maio, Tomatis, Castronovo, Tioli, Mombelli, Zito e altri.
Mi perdoni la povera Lady Diana se colgo l’occasione del ventennale della sua morte, per ricordare a tutti noi i vent’anni della Legge che ha, di fatto, con opportuni finanziamenti, dato vita alle molteplici attività della Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, dei Centri per l’Educazione e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti, della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi e delle attività per i pluriminorati adulti. Per ovvie ragioni, essendone io l’attuale Vice Presidente Nazionale, ricorderò con queste poche righe lo sviluppo dell’Agenzia.
Seppure costituita vent’anni prima, il 9 febbraio 1977, dall’Unione Italiana dei Ciechi e dalla Società Oftalmologica Italiana, la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità non aveva ancora una sua precisa identità organizzativa e strutturale, ma solo l’angusto spazio di una stanza in via Borgognona e il fermo proposito del suo Presidente, Giuseppe Castronovo, di farne una realtà dinamica, operosa e di efficace incidenza nelle politiche sanitarie del nostro Paese.
Con l’annuale contributo di funzionamento della Legge 28 agosto 1997, n. 284, e l’autorevole Presidenza Castronovo, l’Agenzia è cresciuta a vista d’occhio e nel volgere di pochi anni è divenuta una vera organizzazione, con propri uffici e dipendenti, acquisendo un indiscusso profilo di alto valore scientifico e sociale, riconosciuto da tutte le Pubbliche Istituzioni e da diversi organismi internazionali. In vent’anni, l’Agenzia (oggi IAPB Italia onlus) è divenuta non solo un’organizzazione che gode di grande considerazione, ma anche una reale presenza sul territorio con i propri Comitati regionali e provinciali. Grazie all’operosità di quasi tutte le Sezioni provinciali UICI ed agli specifici contributi economici ad esse erogati da IAPB Italia Onlus, le iniziative di prevenzione primaria e secondaria si svolgono regolarmente in vari momenti dell’anno: in marzo, con la Settimana Mondiale del Glaucoma; il secondo giovedì di ottobre, con la Giornata Mondiale della Vista; in novembre, con la Giornata Mondiale del Diabete; nelle scuole, con “Occhio ai bambini”, “Apri gli occhi” e diverse altre iniziative. In vent’anni è cresciuto nella popolazione italiana il livello di conoscenza e di consapevolezza delle patologie oculari; sono cambiati alcuni comportamenti e la salute visiva è maggiormente considerata nei piani nazionale e regionali di prevenzione.
Con la Legge n. 284 del 1997, anche la riabilitazione visiva degli ipovedenti è divenuta una realtà in molte parti d’Italia e una speranza in tante altre; molti passi avanti sono stati fatti nel campo della ricerca e dei protocolli riabilitativi, con notevoli benefici per la riabilitazione globale e non solo funzionale dell’ipovedente. Ma anche in tale settore, IAPB Italia onlus non ha mancato di dare il proprio decisivo contributo, creando a Roma, nel 2007, il Polo Nazionale di servizi e ricerca per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva: appena sei anni dopo, organizzazione e professionalità degli Operatori sono stati i presupposti che hanno permesso al Polo di essere riconosciuto Centro di Collaborazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, unico al mondo nella riabilitazione visiva, di recente riconfermato per il triennio 2017-2020.
In questi vent’anni non sono mancati tanti altri successi e riconoscimenti istituzionali, ma soprattutto non è mai venuta meno la fiducia di istituzioni, professionisti e semplici cittadini, che a decine telefonano quotidianamente alla linea verde 800068506 e a migliaia consultano il sito iapb.it.
Come cittadino, un grazie al Parlamento italiano per avere approvato il 28 agosto di vent’anni fa una Legge di civiltà e di progresso; come non vedente e Socio UICI, la mia personale riconoscenza ai Dirigenti associativi dell’epoca, per aver saputo convincere il Legislatore a destinare risorse importanti per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva degli ipovedenti.
Vent’anni trascorsi rapidamente e vissuti intensamente da ognuno di noi, Dirigente UICI o Oculista SOI. E ognuno, come ha saputo e potuto, ha dato il proprio contributo alla costruzione di un percorso che ha portato a importanti realizzazioni per il bene comune e alle quali ho appena accennato.
Ed allora, valorizziamo la preziosa e fruttuosa esperienza maturata in questi venti anni, piuttosto che sprecare il nostro poco tempo in amarezze.

Irifor del Trentino – Settembre 2017: Dark a Mattarello

Sabato 2 (dalle 17 alle 21) e domenica 3 settembre (dalle 15 alle 21) Dark on the Road Tiflosystem vi aspetta alla Sagra dei Santi Anzoi per provare l’esperienza del bar al buio!

Dal 02/09/2017 al 03/09/2017
Sagra dei Santi Anzoi
Sabato dalle 17.00 alle 21.00 e domenica dalle 15.00 alle 21.00 il bar al buio Dark on the Road della Cooperativa Irifor del Trentino vi aspetta al parco di Mattarello in occasione della Sagra dei Santi Anzoi.
Entrare nella più completa oscurità, guidati da camerieri ciechi e ipovedenti, per conoscere la disabilità visiva e riscoprire il potere degli altri sensi.

Apulia Land Art Festival

L’Apulia Land Art Festival, organizzato e promosso dall’Associazione UnconventionArt per l’Arte Mai Vista, celebra quest’anno il suo 5° anniversario di festival itinerante l’8-9-10 Settembre 2017 nella cornice di Margherita di Savoia (BT) e della sua Salina, siglando un’importante partnership con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, uno dei pochi musei tattili al mondo nato per promuovere l’integrazione delle persone con disabilità visiva e ad oggi spazio innovativo in cui conoscere l’arte attraverso la sorprendente prospettiva delle mani.

Un ponte immaginario lega a doppio filo l’Apulia Land Festival al Museo Omero nonché questa località della Puglia con la città di Ancona. Un ponte che porta il nome di Luigi Vanvitelli, al quale il mare ispirò due dei suoi monumenti simbolo per eccellenza: così diverse per utilizzo e costruzione, il Lazzaretto (o Mole Vanvitelliana) di Ancona e la Salina di Margherita di Savoia, “la più preziosa gemma della corona” fin dai tempi dei Borbone, hanno rappresentato e continuano ad essere i simboli per eccellenza dei due luoghi.

Una partnership il cui valore risiede soprattutto nell’unione tra gli obiettivi dell’Apulia Land Art Festival, che promuove un’idea di creazione artistica alla portata di tutti e fondata sul rapporto dialogico arte contemporanea e ricchezze del territorio ed i valori espressi dal Museo Omero che, pur nella sua specificità di centro culturale per non vedenti ed ipovedenti, vuole essere comunque uno spazio culturale produttivo per tutti, proponendosi come struttura all’avanguardia e dotato di un percorso flessibile, adatto ad ogni specifica esigenza del visitatore.

A sancire questa collaborazione non poteva che essere uno degli artisti più rappresentativi non solo del Museo e della lotta alla discriminazione anche in campo artistico, lo scultore italiano non vedente Felice Tagliaferri, che per Apulia Land Art Festival realizzerà un’opera che verrà donata alla città ospitante Margherita di Savoia. L’opera si intitolerà “il Grande Mortaio” e farà parte della sezione di installazioni urbane denominata “Contributi” e curata da Giuseppe Capparelli.

Durante la conferenza di presentazione sarà quindi illustrata la partnership tra l’Apulia Land Art Festival, il Museo Omero e l’opera di Felice Tagliaferri e verranno presentati anche gli artisti selezionati da bando per prendere parte alla residenza di land art di quest’anno:

Nirit Rechavi (Israele), Francesco di Tillo (Italia), Sonia Andresano (Italia), Laura Cionci & Domenico de Clario (Italia/Australia), Connor Maley & Victoria DeBlassie (USA), Francesco Romanelli (Italia), Andreas Zampella (Italia), Rosa Tharrats & Gabriel Ventura (Spagna), Elisabetta Serpi & Anahi Angela Mariotti (Italia), Paolo Uboldi (Italia)

L’artista selezionato tra questi da una giuria di esperti, che vedrà la partecipazione anche del Presidente del Museo Omero Aldo Grassini, avrà la possibilità di esporre il suo lavoro in una mostra personale presso la sede del Museo nella Mole Vanvitelliana.

La sezione “Contributi” vede invece invitati, oltre a Felice Tagliaferri: Patrick Alò, Ninni Donato, Angela Pellicanò, Giulio Manglaviti, Riccardo Murelli, Luigi Loquarto.

Apulia Land Art Festival ha inoltre invitato Iginio De Luca, artista di indubbio interesse, acume interpretativo e sensibilità poetica, a realizzare uno specifico intervento artistico a coronamento della kermesse.

Nel corso delle tre giornate, Giosuè Prezioso coordinerà il convegno artistico/scientifico del Festival, a conclusione del quale saranno decretati i migliori interventi delle due sezioni scelti da una giuria di esperti.

La programmazione sarà arricchita dalla presenza di ospiti ed eventi.

Primo degli appuntamenti, per il 1° settembre prossimo, sarà il conferimento a Margherita di Savoia del “Premio Città Etica” che viene a confermare il riconoscimento già ottenuto con la Bandiera Blu 2017.

Nella stessa giornata il Sindaco, in quanto rappresentante della cittadinanza, sarà impegnato in prima persona nella “Disseminazione” in Natura di veri diamanti, celebrazione e speciale rito di comunione tra il territorio e la comunità. L’operazione identifica nel diamante incorruttibile il prezioso Sale Marino concentrato nel paesaggio, tanto da ridiscioglierlo simbolicamente in esso.

 

APULIA LAND ART FESTIVAL
8-9-10 Settembre 2017
Margherita di Savoia (BT)

 

Per info, programma dettagliato di visita degli interventi d’arte, nella Salina e in città, del convegno e degli eventi speciali in corso di definizione visitare il sito:

www.apulialandartfestival.it

 CONTATTI

Martina Glover  – Vice Director, Press & PR

mob. 3403684550

press@apulialandartfestival.it

www.apulialandartfestival.it

Cinemanchìo – Progetto per l’inclusione culturale – Venezia 5 settembre 2017

Cinemanchìo

Progetto per l’inclusione culturale che si svolgerà a Venezia il 5 settembre 2017 alle ore 11,30 presso Hotel Excelsior – Italian Pavillon, Sala Tropicana in occasione della 74ª Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il Progetto Cinemanchìo propone la resa accessibile grazie a tecnologie e sistemi di adattamento ambientale che consentano alle persone cieche, ipovedenti, sorde, ipoudenti e persone nello spettro autistico la visione dei film nelle sale cinematografiche.

Le esperienze e l’impegno di associazioni che operano nel settore dell’accessibilità, della promozione sociale, della produzione e della distribuzione cinematografica hanno permesso l’elaborazione di un progetto nazionale che metta a sistema un modello inclusivo su tutto il territorio nazionale.

Un’iniziativa di enorme portata che consentirà all’Italia di raggiungere uno standard di assoluto valore nel campo dell’integrazione culturale e sociale.

 

CINEMANCHÌO

progetto per l’inclusione culturale

in collaborazione con

il sostegno di SIAE

Società Italiana degli Autori ed Editori

Con il riconoscimento della Direzione Generale Cinema

del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

CINEMANCHÌO – Iniziativa di inclusione culturale a cura di Consequenze, Torino+Cultura Accessibile Onlus, Blindsigth Project Onlus e RED

 

Tiziano da Toccare, 25 agosto ore 17.30, Pinacoteca civica Ancona

Venerdì 25 agosto alle ore 17.30 appuntamento alla mostra “Tiziano & Tiziano – Due capolavori a confronto” in corso alla Pinacoteca Comunale “F. Podesti” per una speciale visita anche tattile.

Grazie alla Biennale Arteinsieme 2017 si rinnova la collaborazione tra due importati istituzioni culturali della città uniti nella volontà di rendere accessibile il patrimonio culturale di Ancona.

In particolare la mostra si rende accessibile ai non vedenti e ipovedenti grazie alle traduzioni a rilievo dei due dipinti con relativa descrizione in Braille.

Accanto alla Crocifissione sarà installato il bassorilievo in resina realizzato tramite una speciale tecnologia grafica computerizzata che permette di ricavare la terza dimensione del quadro.
Il bassorilievo fu prodotto nell’ambito del progetto nazionale “Tocco quindi vedo”, ideato e realizzato grazie a Cariverona dal Centro Internazionale del Libro Parlato Onlus “Adriano Sernagiotto” in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero e il Comune di Ancona.
Accanto alla Pala Gozzi sarà installato un bassorilievo realizzato dallo staff del Museo Omero attraverso la tecnica del collage materico.

Saranno presenti alla visita Aldo Grassini, Presidente del Museo Omero, Andrea Socrati, responsabile Biennale Arteinsieme 2017, Andrea Cionna, Presidente UICI sezione di Ancona.

Per l’occasione, venerdì 25 agosto,  l’ingresso ai disabili e loro accompagnatori in Pinacoteca sarà gratuito.

I bassorilievi rimarranno fino al termine della mostra 30 novembre 2017.

 

L’Irifor e l’autonomia – “Un cane per amico”, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Quando per il secondo anno è arrivata all’Istituto la proposta della Commissione Cani guida di realizzare una seconda edizione del raduno per possessori di cani guida e per coloro che stanno pensando di accoglierne uno, abbiamo accolto con gioia la proposta perchè siamo convinti che l’autonomia di chi non vede sia più che mai importante e quella che assicura il nostro amico a quattro zampe è, per tanti aspetti, insuperabile.

Il cane si integra con il suo conduttore e il conduttore si integra con il suo cane creando un connubio mirabile.

Ci auguriamo che l’esperienza si possa ripetere anche in altri luoghi del nostro paese ma soprattutto che possa proseguire per molti anni.

Qui di seguito riportiamo la relazione conclusiva del secondo campo, così come predisposta da chi ha coordinato il campo.

Ringraziamo i cagnoni e quanti hanno lavorato per la buona riuscita di questa seconda esperienza e tutti coloro che vi hanno partecipato.

 

RELAZIONE FINALE CAMPO ESTIVO CON CANI GUIDA

Codice identificativo: n. 25/17.

Dal 1 al 10 agosto 2016 presso Casa Fontane a Barcis (Pn) si è svolto il campo estivo con i cani guida per ciechi, giunto alla sua seconda edizione. L’iniziativa è nata ed è promossa con convinzione dalla commissione nazionale U.I.C.I. dedicata ai cani guida, pensata come momento di confronto per utilizzatori e futuri utilizzatori di quattro zampe come guide e non ultimo, come occasione di svago e gioco per i cani stessi.

Al campo hanno preso parte 9 possessori di cane guida e 4 futuri possibili utilizzatori di questo aiuto alla libera mobilità (2 di loro hanno già formalizzato richieste in tal senso), provenienti da varie regioni d’Italia, di età compresa tra i 16 e i 70 anni.

Il campo è stato guidato da personale docente composto da 4 istruttori di orientamento e mobilità ed autonomia personale, di cui 2 sono in aggiunta anche addestratori di cane guida per ciechi. Oltre a questi operatori, hanno rafforzato l’equipe docente anche due componenti della commissione cani guida U.I.C.I., che hanno alternato la loro presenza (5 giorni a testa), sostenendo direttamente le proprie spese di partecipazione, coadiuvando il coordinamento delle attività e dei momenti di condivisione in gruppo, mescolandosi ai partecipanti per mettere in comune le loro esperienze e conoscenze.

Fin dall’inizio c’è stata molta cura nella creazione del gruppo, è stato dedicato tempo alla presentazione dei singoli partecipanti, all’esposizione delle proprie aspettative, difficoltà e ed esigenze, capacità di mobilità autonoma con il cane e con altri ausili. Una volta messe le basi attraverso la reciproca presentazione di partecipanti ed operatori, sono iniziate le attività: conoscenza del paese di Barcis, esplorazione della Val Cimoliana attraverso escursione intorno al lago di Barcis e nella foresta del Prescudin, raggiungimento e ristoro presso la malga Pian Piagnon e la visita del Museo accessibile della Civiltà Montana con esplorazione tattile di flora e fauna locale, oltre ad oggetti lignei dei secoli scorsi.

Quotidianamente si sono tenuti incontri di gruppo sia strutturati che meno formali, inseriti anche nelle attività di movimento all’esterno, in cui le persone che già si avvalgono dell’aiuto del cane guida si confrontavano tra loro sulle difficoltà e con chi ancora non ha fatto questa esperienza, spaziando su vari aspetti: come comportarsi nella relazione con il cane e con il mondo esterno alla coppia cieco/cane (famiglia, amici, estranei),  come si porta un cane a guinzaglio e in guida, come si gestisce quando è libero, come si spazzola, come si asciuga, sessioni di esercizi di obbedienza, richiamo e gioco, come affrontare le difficoltà di accesso ai diversi luoghi della vita quotidiana in compagnia della propria guida.

I cani inoltre hanno avuto numerosi momenti di svago, liberi da guinzagli e pettorine, tramite la possibilità di tuffarsi indisturbati nel lago di Barcis, situato a pochi metri dall’uscita della struttura ospitante, dando vita a parentesi di allegria e gioco collettivo per gli animali.

In merito ai 4 partecipanti in attesa di avere un cane guida, sono stati riservati momenti individuali di lavoro con l’ausilio del bastone bianco, poi messi alla prova e raffinati durante le escursioni e le passeggiate, così che tutte le persone con disabilità visiva hanno potuto camminare in autonomia apprezzando il valore di questa riacquisita libertà. Durante alcune escursioni i non vedenti che si avvalgono del cane guida da maggior tempo, hanno permesso in loro presenza che i propri cani guidassero coloro che ancora non hanno potuto sperimentare questo ausilio, consentendone una prova in prima persona utile a future scelte.

Sono state inoltre proposte ulteriori attività di autonomia, collegate in modo meno diretto con il cane guida: escursione a bordo di un quad con una guida vedente, momento in cui alcune persone cieche hanno guidato loro stesse il quad su rettilinei grazie alle indicazioni degli autisti dei mezzi; inoltre lle acque del lago di Barcis hanno permesso un giro con kayak monoposto durante il quale le persone non vedenti pagaiavano autonomamente seguendo i suggerimenti dei canoisti rimasti a  riva; infine si è tenuta la visita di una forra in mezzo al lago, raggiunta grazie ad un gommone.

A conclusione del campo, anche quest’anno, sono stati fotografati tutti i nove cani presenti, i quali al comando “Resta!” stavano affiancati, chi seduto chi a terra, sulla riva del lago di Barcis e, al successivo richiamo, hanno fatto esplodere un’eccitazione incontenibile, manifestando insieme la nostra e la loro gioia.

Dalla condivisione finale è scaturita la richiesta di ripetere esperienze similari anche durante l’inverno e nei prossimi anni, permettendone l’accesso anche a chi vi ha già preso parte, non solamente riservandole a chi manifesti interesse a partecipare per la prima volta

Questo campo estivo è stato molto utile perché ha rappresentato una nuova importante occasione di incontro, reciproco confronto e crescita per chi utilizza quotidianamente il cane guida per muoversi, per chi ha voglia di conoscere tale possibilità di mobilità e per chi lavora con competenza e passione per l’addestramento di questi meravigliosi animali, con lo scopo di accrescere la qualità della vita di ogni persona con disabilità visiva.

Ada Ammirata, Elena Ferroni

componenti Commissione Cani guida U.I.C.I.

Sensi d’estate 2017 – Fisorchestra Città di Castelfidardo, Ancona

Corte della Mole Vanvitelliana, Ancona

Mercoledì 23 agosto alle ore 21,30

Ingresso libero

ANCONA – Mercoledì 23 Agosto ultimo appuntamento con “Sensi d’estate”, la rassegna di arte, musica e teatro promossa dal Museo Tattile Statale Omero, che ha portato alla Mole Vanvitelliana di Ancona già 3.500 persone questa estate.

La rassegna chiude con un’eccellenza del panorama musicale marchigiano: la storica Fisorchestra Città di Castelfidardo fondata dal maestro Orfeo Burattini che si esibirà alle ore 21,30 nella corte della Mole Vanvitelliana. Composta da circa 16 fisarmonicisti provenienti anche da altre città italiane ed estere, l’orchestra, usando come base la fisarmonica e speciali strumenti elettronici costruiti appositamente, riesce ad ottenere effetti ricchi di sonorità e timbriche sorprendenti: si ha la sensazione di ascoltare una grande orchestra sinfonica. La Fisorchestra ha partecipato a tutte le più note trasmissioni televisive e ha eseguito concerti non solo in ogni regione d’Italia, ma anche all’estero in paesi quali Russia, Spagna, Francia, Austria, Argentina, ottenendo ovunque un gradissimo successo sia di pubblico che di critica.

Alle ore 21 sul palco della Mole, grazie alla collaborazione con il progetto Spazio Salute, si parlerà di alimentazione e nutrizione con i dottori del Servizio igiene degli alimenti e nutrizione dell’Area Vasta 2.

Una serata anche all’insegna della solidarietà: l’ingresso allo spettacolo è libero, ma chi vorrà potrà dare il proprio contributo a favore dell’ICOM Marche per la campagna nazionale “Adotta un museo” che prevede un concreto aiuto ai musei marchigiani danneggiati dal sisma.

In caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Sperimentale L. Arena, via Redipuglia 59, Ancona.

INFO
Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
Tel +39 071 28 11 935 info@museoomero.it www.museoomero.it #museoomero #sensidestate2017 —