Centralinisti – Posti vacanti, Redazionale

Autore: Redazionale

Sono banditi n. 4 posti per centralinista telefonico, così suddivisi:

* n. 3 posti per centralinisti ? operatori tecnici cat. B appartenenti alle categorie previste dagli artt. 1 e 18 della legge n. 68/1999, ferma restando la quota d'obbligo riservataria della legge n. 113/1985, presso l'Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo, POTENZA. L'avviamento a selezione è a cura della Regione BASILICATA ? Ufficio Lavoro e Territorio. Per maggiori informazioni rivolgersi presso U.O.C. ??Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane al seguente recapito telefonico 0971/613032 (GU, 4ª Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 14 del 19.2.2013).

* n. 1 posto riservato ai minorati della vista ex legge n. 113/1985, presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale ABRUZZO e MOLISE – Sede centrale, sita in via Campo Boario s.n.c., TERAMO. La procedura è a cura della Provincia – Servizio collocamento obbligatorio, secondo l'ordine di graduatoria provinciale dell'apposito elenco (GU, 4ª Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 16 del 26.2.2013).

Le Sezioni UICI presenti sui territori di riferimento sono a disposizione per ogni possibile evenienza.

 

6° meeting online dei lettori di Kaleidos – mercoledì 6 marzo 2013 ore 15,30, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

I settori Informazione e Comunicazione, Stampa Sonora e Libro Parlato in sinergia con la Commissione Nazionale per le Pari Opportunità organizzano per mercoledì 6 marzo 2013, con inizio alle ore 15,30 il 6° meeting dei lettori di "Kaleîdos".
La trasmissione pensata anche in vista della ricorrenza della Giornata Internazionale della donna vedrà la partecipazione, oltre che del Presidente Nazionale prof. Tommaso Daniele, delle componenti la Commissione nazionale per le  Pari Opportunità, oltreché delle rappresentanti regionali e provinciali del settore le quali socializzeranno le esperienze e le attività svolte nel territorio in materia di Pari Opportunità.
Naturalmente nel corso del programma verrà data risposta ai quesiti, alle e-mail ed alle telefonate dei nostri ascoltatori i quali potranno scrivere e/o prenotarsi per intervenire, anche nei giorni immediatamente precedenti o contattando la sig.ra Mariolina Lombardi ai numeri di telefono 06 69988376 oppure 06 69988411 od inviando e-mail al nostro consueto indirizzo diretta@uiciechi.it o, ancora, utilizzando nel corso del programma la nostra linea aperta 06 69988353, o l'apposito form di "Parla con l'Unione".
La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci.
Anche questa trasmissione diverrà un cd realizzato in formato mp3. Chi volesse riceverlo a titolo assolutamente gratuito, può farne richiesta sin da ora al nostro ufficio stampa, o scrivendo in braille all'indirizzo Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Via Borgognona 38 – 00187 Roma o inviando una e-mail all'indirizzo ustampa@uiciechi.it, o telefonando al numero 06 69988376.
Le e-mail maggiormente significative, inoltre, diverranno parte di un numero speciale di "Kaleîdos", che, quindi sarà scritto proprio dai nostri lettori e/o ascoltatori.
Vi attendiamo numerosi dunque, nella speranza di scambiarci opinioni, buone prassi, nell'auspicio di costruire qualcosa insieme e, perché no, anche di conoscerci meglio e comunicare in forma più diretta.
Appuntamento, dunque, alle 15,30 del 6 marzo!
Per collegarsi sarà sufficiente digitare la stringa http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Si invitano le strutture in indirizzo a dare alla presente circolare la massima diffusione tra i soci ed i componenti i comitati delle pari  opportunità  ed a favorire in ogni modo la partecipazione diretta alla trasmissione delle rappresentanti regionali e provinciali, nonché la creazione nelle sezioni od in altri luoghi di gruppi di ascolto.

Cordiali saluti

Il Presidente Nazionale
prof. Tommaso Daniele

Aspettando la quarta generazione, di Giuseppe Bilotti

Autore: Giuseppe Bilotti

Strano, ma Il futuro è  già qui, di conseguenza non  possiamo  far finta di niente  per tale momento.
 Noi tutti dobbiamo essere preparati   al cambio epocale che  avrà luogo "domani". 
Una  conversione  della tecnologia delle trasmissioni che ci impone ad affermare chi ha tempo non aspetti  altro tempo.
Oggi, stiamo   per diventare testimoni del passaggio alla quarta generazione delle comunicazioni. La nostra vita certamente cambierà e si trasformerà in modo irreversibile.
Siamo arrivati alla quarta generazione delle comunicazioni mobili, delle tecnologie senza fili che hanno contribuito in maniera determinante a cambiare la nostra vita. E che con l'avvento del 4G la cambieranno ancora di più.
Come? Con la velocità dei collegamenti che se oggi vanno dai 2Mbps ai 20 dell'Adsl e dai 2 ai 14.4 Mbps del 3G (cioè la tecnologia che funziona oggi nella maggioranza dei nostri telefonini domani arriveranno ai 100 Mbps in movimento e 1 Gbps da fermi del 4G. abbreviazioni che possono essere  Arabe per chi non è addentrato nella tecnologia ma il loro  contenuto cambierà Tutto quello che facciamo in casa o in ufficio con i nostri computer o device mobili (guardare video facilmente, usare i servizi cloud…) sarà possibile anche mentre siamo in strada. Sarà possibile ovunque.
Scaricare un quotidiano o un libro sarà immediato, vedere un filmato su YouTube avverrà senza soste, il trasferimento di  libri o giornali in file di grandi dimensioni ci porterà via pochi secondi, navigare in Rete sarà un'esperienza immediata e fluida, consentendoci di essere connessi al web in ogni momento e dovunque, con la stessa qualità, anzi con maggiore velocità, del collegamento casalingo. Insomma, il mondo connesso dal 4G sarà diverso da quello odierno, con terminali che diventeranno sempre di più delle postazioni connesse e sempre meno dei telefoni cellulari. Perché il 4G non significa soltanto velocità, ma anche la possibilità di accedere da qualsiasi posto a un'immensa quantità di dati.
E, siccome milioni di consumatori guarderanno video, aggiorneranno social network, effettueranno transazioni finanziarie, giocheranno, scaricheranno film, vedranno programmi tv, leggeranno giornali o libri, ascolteranno musica in movimento. 
pensati ad hoc per questo tipo di collegamenti e per le macchine in grado di utilizzarli:
applicazioni multimediali che oggi sono impensabili o strumenti di lavoro che attualmente sono disponibili soltanto per i computer più potenti da tavolo, con sistemi cloud, tutti i nostri archivi, sempre e immediatamente accessibili in modo rapido.
Il futuro è già iniziato, non solo negli Usa o in Asia, ma anche in Italia, dove i quattro operatori mobili hanno già presentato le loro offerte ai consumatori, sebbene la copertura del territorio sia solo all'inizio e sia concentrata soprattutto sulle grandi città, e solo su alcune frequenze di trasmissione. Ma il passaggio al 4G è cominciato e chi ha uno smartphone o un tablet di ultima generazione può già utilizzare i servizi disponibili, facendo l'aggiornamento software necessario alla ricezione dei nuovi segnali.
Un lungo percorso che è partito, ovviamente, dalle comunicazioni esclusivamente vocali.
I sistemi di prima generazione, 1G, analogici, furono inaugurati nel 1981 in Scandinavia e resistettero ben dieci anni, fino all'avvento del 2G, che segnava il passaggio al digitale e al primo ampliamento di servizi, dato che il 2G, pur lentamente e limitatamente, consentiva la trasmissione e la ricezione dei dati. Iniziò il successo degli sms, ma i telefoni erano ancora telefoni e la loro funzione principale restava quella: le chiamate vocali determinavano il mercato. È con il 3G che le cose cambiano in maniera radicale: la velocità dei collegamenti cresce, il sistema di trasmissione a pacchetti per i dati, accanto al tradizionale sistema vocale per le chiamate, consente la nascita degli smartphone, che fanno molte altre cose e non sono più solo telefoni. Con il 4G le cose cambieranno anche per le chiamate vocali, che diventano completamente digitali: tutte le comunicazioni saranno gestite come dati.
Inizia ora un percorso nuovo, che ci porterà vero il 5G, ovvero l'Imt-Advanced, la prossima tecnologia mobile basata sul WiMax e l'Lte odierni ma in grado di aumentare in maniera esponenziale la velocità di trasmissione, oltre il muro dei 100 megabit, offrendo inoltre meno congestione nelle reti e soprattutto la possibilità di creare servizi oggi letteralmente inimmaginabili anche per noi non vedenti. Possibilità innovative, sia per le applicazioni di "realtà aumentata", come gli occhiali che permettono di vedere immagini e dati al tempo stesso, sia per l'interazione di comunicazioni differenti sullo stesso terminale. Arrivando agli estremi, tutto ciò potrà accadere quasi alla velocità del pensiero, come immaginano i futurologi. Impossibile? Mica tanto, se si pensa che il 4G arriva solo quattro anni dopo il 3G…
Allora immaginiamo cosa può succedere anche per noi che non vediamo?
Certamente dobbiamo essere pronti e preparati ad operare in modo  ideale  e saperci relazionare con le nuove tecnologie per non essere esclusi e rimanere  un'altra volta con la clava.
Le città si aprono in modo  esponenziale  con nuove connessioni relazionali: trasporti informatizzati  con informazioni in tempo reale,  servizi sempre più cablati con connessioni   sensoriali al servizio del cittadino, abitazioni domotizzate e controllate  in modo globale da sistemi gestiti  da noi, informazioni per la nostra mobilità che garantisce la nostra sicurezza grazie alla sua velocità  e controllo dello spazio che ci circonda.
Questa si, che sarà  Una trasformazione epocale che  imporrà  a tutti noi non vedenti di seguire tali trasformazioni ed essere pronti per la quinta generazione.

Pino Bilotti

Accessibilità negata: il legislatore interviene, tuttavia aumenta la nostra preoccupazione, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Nell'anno appena trascorso abbiamo assistito ad un aumento esponenziale delle difficoltà dei disabili visivi nell'accesso al sempre  maggior numero di  prodotti  informatici  realizzati per la scuola, tanto che lo stesso legislatore nel "Decreto crescita",  diventato legge lo scorso  13 dicembre  con approvazione definitiva della Camera, ha sentito la necessità di ribadire l'obbligatorietà  , in particolare per le P.A. di utilizzare prodotti accessibili
Come si evince dal  commento del breve estratto del documento  del centro studi della Camera dei Deputati, in merito all'art. 9 del decreto,  che riportiamo di seguito.

Il comma 4 reca diverse modifiche alla legge 9 gennaio 2004, n. 4.
In particolare la lettera a) stabilisce che, oltre a quanto già previsto dall'articolo 3, comma 1, della medesima legge, mediante il quale se ne definisce il campo di applicazione, ai "soggetti erogatori" si aggiungono tutti i coloro i quali usufruiscono di contributi pubblici o agevolazioni per l'erogazione dei propri servizi tramite sistemi informativi o internet.
La lettera b) apporta un'integrazione dell'articolo 4 (Obblighi per l'accessibilità), commi 4 e 5 della citata L. 4/2004.
Il comma 4, in particolare, stabilisce che i datori di lavoro pubblici e privati pongono a disposizione del dipendente disabile la strumentazione hardware e software e la tecnologia assistita adeguata alla specifica disabilità, anche in caso di telelavoro, in relazione alle mansioni effettivamente svolte. In base alla modifica ora apportata, si stabilisce che all'Agenzia per l'Italia digitale sia attribuito il compito di stabilire le specifiche tecniche delle suddette postazioni, nel rispetto della normativa internazionale. Si prevede, inoltre, che i datori di lavoro pubblici provvedano all'attuazione del comma 4 nell'ambito delle specifiche dotazioni di bilancio destinate – è ora specificato – alla realizzazione e allo sviluppo del sistema informatico.

Il comma 5 modifica l'articolo 4, comma 3, della legge 12 marzo 1999, n. 68.
Quest'ultimo, recante Criteri di computo della quota di riserva, prevede che i lavoratori disabili dipendenti occupati a domicilio o con modalità di tele-lavoro, ai quali l'imprenditore affidi una quantità di lavoro atta a procurare loro una prestazione continuativa corrispondente all'orario normale di lavoro (in conformità alla disciplina di cui all'articolo 11, secondo comma, della legge 18 dicembre 1973, n. 877) e a quella stabilita dal contratto collettivo nazionale applicato ai lavoratori dell'azienda che occupa il disabile a domicilio o attraverso il tele-lavoro, siano computati ai fini della copertura della quota di riserva.

A seguito della modifica apportata è stato previsto che vengano predisposti a favore dei lavoratori disabili degli accomodamenti ragionevoli ai sensi dell'articolo 27, paragrafo 1, lettera (i), della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità adottata dall'Assemblea generale il 13 dicembre 2006, ratificata e resa esecutiva dalla legge 3 marzo 2009, n. 18.
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità adottata dall'Assemblea generale il 13 dicembre 2006, è stata ratificata e resa esecutiva dalla legge 3 marzo 2009, n. 18 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità".

Il comma 5-bis, introdotto al Senato, novella l'articolo 124 del TUEL, in modo da preveder che tutte le deliberazioni degli enti locali sono rese pubbliche mediante pubblicazione nell'albo pretorio per quindici giorni consecutivi, salvo specifiche disposizioni di legge.

Il comma 6 apporta ulteriori puntuali modifiche al CAD, inserendo alcune definizioni non ancora contemplate dalla normativa vigente, con particolare riferimento al tema della accessibilità. In particolare:

  a.. la lettera a), tra le norme generali per l'uso delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni nell'azione amministrativa, prevede il rispetto dei principi di uguaglianza e non discriminazione;
  b.. la lettera b) introduce l'accessibilità alle tecnologie assistive, secondo quanto previsto dall'articolo 8 della legge 9 gennaio 2004, n. 4 relativamente al processo di formazione nell'ambito delle attività per l'alfabetizzazione informatica dei pubblici dipendenti;
  c.. la lettera c) introduce il criterio di accessibilità dei documenti indipendentemente dalla condizione di disabilità personale;
  d.. la lettera d) assicura il rispetto dei requisiti tecnici di accessibilità anche per quanto attiene alla messa a disposizione da parte delle pubbliche amministrazioni per via telematica dell'elenco della documentazione richiesta per i singoli procedimenti, i moduli e i formulari validi ad ogni effetto di legge, anche ai fini delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e delle dichiarazioni sostitutive di notorietà;
  e.. la lettera e) assicura che le informazioni contenute sui siti siano conformi, accessibili e corrispondenti alle informazioni contenute nei provvedimenti amministrativi originali dei quali si fornisce comunicazione tramite il sito.
  f.. la lettera f), garantisce il rispetto dei requisiti tecnici di accessibilità anche con riferimento alle regole tecniche dettate in conformità alle discipline risultanti dal processo di standardizzazione tecnologica a livello internazionale ed alle normative dell'Unione europea.
I commi 6-bis e 6-ter introdotti nel corso dell'esame al Senato, modificano l'art. 32 della legge n. 69 del 2009, sono volti a specificare che la pubblicazione da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici nei propri siti informatici di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale deve essere effettuata nel rispetto dei principi di eguaglianza e non discriminazione nonché di accessibilità. Le disposizioni introdotte stabiliscono altresì che mancato rispetto di tali principi è un parametro rilevante ai fini della valutazione della responsabilità dei dirigenti.

In base al comma 7, modificato al Senato, entro il 31 marzo di ogni anno, le amministrazioni pubbliche sono tenute a pubblicare nel proprio sito web gli obiettivi di accessibilità per l'anno corrente nonché lo stato di attuazione del ''piano per l'utilizzo del telelavoro'' nella propria organizzazione, in cui identificano le modalità di realizzazione e le eventuali attività per cui non è possibile l'utilizzo del telelavoro. La redazione del piano in prima versione deve essere effettuata entro 60 giorni dalla data di conversione in legge del presente decreto-legge.
La pubblicazione è, altresì, rilevante ai fini della misurazione e valutazione della prestazione individuale dei dirigenti individuati come responsabili.

Secondo le previsioni del comma 8, i soggetti interessati che rilevano inadempienze relative all'accessibilità dei servizi erogati dai soggetti erogatori, quali definiti dall'articolo 3, comma 1, della già citata legge 9 gennaio 2004, n. 4 (come modificato dal presente articolo), devono produrre una formale segnalazione, anche in via telematica, all'Agenzia per l'Italia digitale. Nell'ipotesi in cui reputi fondata la segnalazione, l'Agenzia richiede alle amministrazioni interessate di provvedere all'adeguamento dei servizi entro un termine non superiore a 90 giorni.

Infine, il comma 9 stabilisce che le attività volte a garantire la pubblicazione, l'accessibilità ed il riutilizzo dei dati, rientrano tra i parametri di valutazione della performance dei dirigenti pubblici. Prevede, inoltre, una responsabilità dirigenziale e disciplinare per i dirigenti che non applichino le disposizioni dei commi precedenti, anche nell'ipotesi di mancata pubblicazione degli obiettivi.

 

Ciò detto, di seguito,   in estrema sintesi  i principali problemi d   accessibilità  tuttora irrisolti.
I docenti disabili visivi  rilevano problemi di accessibilità  rispetto :
al registro elettronico proposti dalle case produttrici
ai   programmi  per l'inserimento di voti ed assenze  utilizzati nelle loro scuole
 all'accesso alle piattaforme e-learning (corsi per la sicurezza e di aggiornamento);
  alle LIM
 alle prove di concorso (inaccessibilità testi e piattaforme e-learning)
ai libri di testo

I  genitori   con disabilità visiva rilevano problemi di  accessibilità nei riguardi:
dei programmi per l'accesso alle assenze e/o alle valutazioni del figlio
del sito della scuola

Gli studenti rilevano l'inaccessibilità :
del sito della scuola
delle prove invalsi
dei testi in adozione (scuolabook store)
delle piattaforme e-learning ;
degli apparati su cd-rom e siti che completano la parte cartacea dei testi scolastici.

Di questi problemi abbiamo più volte segnalato la presenza   al M.I.U.R. offrendo sempre, secondo lo spirito di collaborazione  che contradistingue  i rapporti della nostra organizzazione con il Ministero , la disponibilità delle nostre strutture(commissione OSI (Osservatorio siti internet dell'U.I.C.I e I.RI.FO.R.,  ente riconosciuto certificatore di accessibilità).    A collaborare nel supportare i tecnici del ministero per il superamento dei problemi di accessibilità.

        Luciano Paschetta

       Responsabile operativo commissione
        Nazionale istruzione dell'u.i.c.i.
            

Accessibilità : L’impotenza del MIUR, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Martedì 19 febbraio, assieme a Salvatore Romano, siamo stati ricevuti dal dott. Giovanni Biondi responsabile dei sistemi informatici del MIUR. L'incontro, da noi sollecitato tramite  la segreteria del sottosegretario Marco Rossi Doria (era presente il capo della segreteria dott. Paolo Mazzoli), doveva servire per verificare il modo di superare i diversi  problemi derivanti, ai nostri docenti e studenti, dall'inaccessibilità di molti prodotti informatici utilizzati nelle scuole.  Nel corso di un'ora e mezza  di colloquio, il dottor Biondi  si è rivelato persona molto competente e  consapevole del problema, tanto  da essere stato lui l'autore del testo dell'art. 9 dell'emendamento sull'accessibilità inserito  nel "decreto  sviluppo" ed approvato nello scorso dicembre. Purtroppo però  , davanti alle nostre denunce, egli ci ha dichiarato l'"impotenza" del ministero nei confronti di chi non ottempera ai dettami di legge in merito all'accessibilità dei prodotti informatici.
Relativamente ai libri di testo, allo stato attuale,  non esistendo  una legge  sull'adozione,  ha sostenuto il dott. Biondi ,    nulla può fare il MIUR , se non una "raccomandazione": non può , per esempio, impedire l'adozione dei testi se non accessibili. 
Il dirigente Biondi  ha sottolineato come nel nostro paese i testi scolastici , in ossequio alla libertà di insegnamento, sono prodotti in totale autonomia dagli editori e liberamente scelti dai collegi dei docenti ed il ministero non ha alcun potere sanzionatorio in merito.
Allo stesso modo sono i dirigenti delle   singole  scuole, ormai con piena autonomia,  ad essere responsabili e a   doversi preoccupare,  nel deliberare  la costruzione del sito della scuola o l'acquisto dei software per il registro elettronico e    per il controllo delle assenze, o il corso in FAD per la sicurezza , che  questi siano accessibili.

Unica sua responsabilità reale   ammessa  è stata quella  relativa ai software per i concorsi  ed in questo caso ci è sembrata debole  e non ci ha soddisfatto la giustificazione  del dott. Biondi, secondo cui la causa fosse  del fatto che i test erano stati acquistati  all'esterno e, verificatane  la non accessibilità, a quel punto   non c'era  più il tempo per porvi rimedio, se non , come si è fatto, con l'assegnare un lettore al disabile visivo al momento del'esame.

Infine abbiamo sottoposto  all'attenzione del dirigente Biondi l'inaccessibilità  parziale delle prove INVALSI , in questo caso il MIUR  ha la vigilanza  , ma a doversene  occupare non è lui: sarà nostra cura incontrare prossimamente il dirigente interessato.

Stante la situazione abbiamo concordato, anche su proposta del capo della segreteria del sottosegretario Rossi Doria, che, su nostra indicazione,  il MIUR emanerà una "raccomandazione" a tutte le scuole per sollecitare l'attenzione  al rispetto delle norme sull'accessibilità dei prodotti informatici, da utilizzarsi nelle diverse scuole, per i quali  si proponga l'acquisto.

Al di là della  reale disponibilità personale  dimostrata dai dirigenti del ministero  a collaborare  per la soluzione del problema, come si vede , siamo davanti al solito "scarica barile" delle responsabilità, tipico del nostro sistema amministrativo e  siamo ancora lontani dalla soluzione generalizzata del problema: se la cultura dell'"accessibilità architettonica", sembra ormai un patrimonio comune ,  non altrettanto si può dire di quella dell'"accessibilità informatica.",
La posta in gioco è alta : ne va del processo di inclusione scolastica e lavorativa dei disabili visivi.    Per vincere questa non facile battaglia è necessario un forte impegno comune, noi,ve lo garantiamo,   faremo la nostra parte.

Luciano Paschetta

Roma: Baseball giocato da ciechi: “ALL BLINDS”, di Alfonso Somma

Autore: Alfonso Somma

Si comunica che la Roma "ALL BLINDS" , squadra di baseball giocato da ciechi, anche quest'anno parteciperà alla stagione agonistica AIBxC
2013.
 
Il prossimo 10 marzo nella prima giornata del 17° Campionato Italiano, a Roma, Affronterà "I Leoni" di Firenze sul diamante dell'impianto
sportivo "Giulio Onesti" (Acqua Acetosa) Largo Giulio Onesti n° 1 a partire dalle ore 14:00.
 
Si invitano tutti gli interessati ad assistere alla manifestazione.

Coloro i quali fossero intenzionati ad avvicinarsi a questa disciplina sportiva, praticata da giocatrici e giocatori ipo e non vedenti, potranno partecipare agli allenamenti che si svolgono nella giornata di venerdì dalle 18:00 alle 20:00 presso il suddetto impianto.

Per info:

Alfonso Somma

cell. 339 54 95 342
uff. 06 65 98 55 09
e-mail: asomma@technip.com

Alfonso Somma

Delibera 514/07/CONS – Estensione beneficiari, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Autorità per le Garanzie
nelle Comunicazioni
Direzione Tutela dei Consumatori
Centro Direzionale – Isola B5
Torre Francesco
80143 – NAPOLI

C.A.   Ing. Federico Flaviano

 

Gentile Ingegnere,

a distanza di qualche anno dalla piena entrata in vigore della Delibera citata in oggetto, mi permetto di tornare ad attirare la Sua attenzione su una problematica in merito alla quale questa Presidenza Nazionale sta ricevendo numerose e continue sollecitazioni da una gran parte della propria base associativa.
Faccio riferimento, in particolare, alla disposizione che limitando la concessione della navigazione internet gratuita ai soli utenti ciechi assoluti, di cui all'art. 2 della legge 138/2001, esclude di fatto dal beneficio tutti gli altri utenti, ciechi parziali e ipovedenti (artt. da 3 a 6 della citata legge 138/2001).
Al riguardo, desidero evidenziare ancora una volta che, dal punto di vista della navigazione internet, tali soggetti incontrano difficoltà in tutto e per tutto equivalenti a quelle incontrate dai ciechi assoluti, dovendo fare ricorso alle medesime tecnologie assistive e potendo navigare esclusivamente nei siti accessibili ai ciechi e, comunque, consultabili soltanto mediante tali tecnologie.
Ciò comporta la necessità di disporre di un tempo aggiuntivo praticamente identico a quello necessario per i ciechi assoluti per accedere ad una delle più importanti fonti di cultura e informazione del nostro tempo.
Pertanto, considerato che la Delibera persegue l'obiettivo di compensare le difficoltà connesse alla navigazione internet dei soggetti con minorazione visiva attraverso una agevolazione di natura tariffaria, sono a pregarLa di valutare la possibilità di estendere anche ai soggetti ciechi parziali e ipovedenti, di cui ai ricordati articoli della legge 138/2001, le agevolazioni previste in favore dei ciechi assoluti.
Tale estensione, che rientrerebbe nella prospettiva del servizio universale di cui al Codice delle comunicazioni elettroniche, non comporterebbe particolari aggravi di spese per i gestori telefonici, in ragione del limitato numero dei potenziali beneficiari; infatti, la maggior parte dei ciechi e degli ipovedenti è costituita da persone con più di 65 anni che non utilizzano abitualmente la navigazione in internet.
Sono certo che Ella farà tutto quanto è possibile al fine di poter accogliere la presente istanza e, in attesa di un Suo cortese cenno di riscontro, La ringrazio per la Sua attenzione e Le invio i più distinti saluti.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
(Prof. Tommaso Daniele)

Riunione Commissione nazionale cani guida, di Giuseppe Terranova

Autore: Giuseppe Terranova

Il 16 gennaio 2013 presso la sede centrale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si è riunita, in modalità on line, la Commissione Nazionale Cani Guida.
Di essa, oltre al coordinatore, Giuseppe Terranova, fanno parte: in qualità di componenti, Balbo Irene, Baravalle Franca, Ciniglio Vittorio, Raffaeli Luigia, Zingale Fabrizio, ed in qualità di consulente, Maria Rubagotti.
Il coordinatore dopo i rituali saluti e gli auguri di buon anno formulati anche a nome del Presidente Nazionale dell'UICI, prof. Tommaso Daniele, ha passato in rassegna i problemi ed i principali fatti di cui si sono dovuti occupare gli organi associativi durante il 2012.
I risultati ottenuti hanno dimostrato la vitalità dell'associazione e la sua grande capacità di interlocuzione con le istituzioni ed in particolare con il Governo ed il Parlamento.
La commissione ha valutato molto positivamente l'approvazione della legge n. 220 dell'11 dicembre 2012 che contiene il nuovo regolamento condominiale, grazie al quale viene riconosciuto il diritto di ospitare animali domestici negli appartamenti, eliminando così, definitivamente, le contestazioni circa l'ospitalità dei cani guida nei condomini. L'obbiettivo raggiunto va ascritto anche alla intensa attività di sensibilizzazione, svolta dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti soprattutto negli ambienti parlamentari.
Inoltre, la commissione ha esaminato e discusso i sotto elencati punti, contenuti nella relazione programmatica 2013 della Direzione Nazionale
* Promuovere un concorso nell'ambito della scuola sulla "accoglienza" e sulla "importanza del servizio alla persona non vedente", reso dal cane guida.
* Promuovere trasmissioni on line su argomenti concernenti, ad esempio, "lo stato di benessere del cane", con particolare  riferimento alla sua salute, alla sua cura ed igiene, alla funzionalità dell'apparato visivo e uditivo. Inoltre va promossa la cultura circa il servizio reso dal cane guida alla persona non vedente, attraverso idonee campagne di sensibilizzazione da realizzarsi sull'intero territorio nazionale con la collaborazione delle sezioni provinciali dell'U.I.C.I. e di istituzioni impegnate nel settore specifico.
* Promuovere il servizio di consulenza ed informazione anche attraverso un periodico dedicato, in collaborazione con il Centro Nazionale per l'Autonomia "Helen Keller",  che affronti, fra l'altro, argomenti riguardanti le metodologie di addestramento del cane guida, di Orientamento e mobilità, di Autonomia personale, nonché le esigenze dell'utenza e dei potenziali utilizzatori del cane guida.
* Avviare una iniziativa, volta ad uniformare alle regole della Federazione internazionale delle scuole cani guida per ciechi, le attività ed i programmi didattici delle scuole, sottoponendole anche a verifiche periodiche, da parte della medesima Federazione, affinché sia assicurato il rispetto degli standards internazionali.
* Mantenere rapporti stabili con la Federazione nazionale degli Ordini dei veterinari, con gli ordini provinciali della medesima categoria, e con le strutture sanitarie competenti.
Sui predetti argomenti, il coordinatore ed i componenti si sono impegnati a dare il proprio contributo per la migliore riuscita delle iniziative.
E' stato poi preso in esame un documento elaborato dalla commissione cani guida del consiglio regionale UICI della Lombardia.
Infine, alcuni componenti hanno riferito su iniziative celebrative della VII Giornata Nazionale del Cane Guida, in cui è stata illustrata l'alta funzione sociale dello speciale  "compagno di libertà della persona non vedente".
Viene valutato positivamente soprattutto il coinvolgimento del mondo della scuola e quindi degli scolari e degli studenti, i quali, si confermano i soggetti più idonei a recepire il nostro messaggio.
E' stata ravvisata l'opportunità che, anche per le prossime edizioni, venga mantenuto il contatto con il citato mondo della scuola e si tengano in considerazione gli aspetti e le caratteristiche territoriali, elementi essenziali per la migliore veicolazione della comunicazione sul cane guida e sui diritti di autonomia e mobilità delle persone non vedenti.

Giuseppe Terranova

L’importanza dell’assistenza scolastica domiciliare, di Marco Farinaccia

Autore: Marco Farinaccia

Mi chiamo Marco Farinaccia, le mando questa mail per metterla a conoscenza del fatto che la situazione descritta nella lettera inviatagli prima della fine del 2012, non è affatto migliorata, anzi ad oggi 24 Gennaio 2013 la mia piccola Chiara, ipovedente si è vista sparire definitivamente da più di un mese ogni tipo di assistenza domiciliare, consulenza tiflologica,e tutto ciò che è previsto dalla legge regione Abruzzo L 32/97.
L' UICI di Chieti alla lettera ha risposto con un comunicato al Presidente della Provincia di Chieti sollecitandolo a risolvere i problemi, e a noi genitori dei minori interessati da questo servizio, di appoggiarci per qualunque atto avessimo intenzione di intraprendere.
Noi genitori nei vari incontri con assessori, funzionari, dirigenti e Presidente della Provincia di Chieti non siamo riusciti a concludere assolutamente nulla, ci viene detto che i fondi da parte della Provincia sono 600 EURO a utente e con quelli le cooperative devono svolgere il servizio previsto dalla legge, le cooperative dicono che i fondi sono insufficienti, e noi siamo in mezzo con i nostri figli che perdono terreno rispetto ad altri ragazzi nello svolgimento dei programmi scolastici, e soprattutto nello sviluppo e nell'integrazione nella società.
Negli anni scorsi il servizio era gestito dall' UICI di CHIETI, e avevamo assistenza domiciliare di insegnanti specializzati per ragazzi con questo tipo di minorazione, l'assistenza del TIFLOLOGO periodica, ma disponibile al momento si verificavano problemi sia di apprendimento a scuola o comportamentali nell'ambito scolastico, oppure gli insegnanti di ruolo, non esperti nel trattare ragazzi con minorazioni visive, richiedessero consigli,o incontri per coordinare le attività da svolgere,oppure la scelta dell'ingrandimento dei testi, e quanto necessario a fare in modo che i nostri ragazzi vadano a passo con il mondo scolastico e non solo.
Al paragone del servizio svolto negli anni scorsi, le strutture che oggi non riescono a darlo allo stesso modo, rispondono che i fondi in passato erano di gran lunga più consistenti.

Marco Farinaccia.

Apprezzamento per circolare n. 317/2012, di Giuseppantonio Vitale

Autore: Giuseppantonio Vitale

Caro Presidente,

scusandomi per l'imperdonabile ritardo, a nome del comitato tecnico scientifico nazionale dei fisioterapisti, intendo significarti l'apprezzamento per l'attenzione che hai espresso alla categoria, così come esplicitata dalla circolare 317/2012, di cui prendiamo positivamente atto.
Comprendiamo e riteniamo che la strada da percorrere non sia ancora conclusa tuttavia, da queste dichiarazioni autorevoli, possiamo presupporre che, quantomeno, vi sia stata una piena comprensione dell'evoluzione normativa che manca però di un riferimento chiaro e definitivo sulla sua nuova applicazione.

Rinnovando a te e agli interlocutori coinvolti, il più vivo ringraziamento per l'impegno profuso a garantire, tra gli altri, i diritti acquisiti mediante la legge 29/94 a favore dei nuovi fisioterapisti, assicurando, nel limite di ruoli e competenze, la massima collaborazione di questo comitato a beneficio della categoria per conto dell'Unione, l'occasione mi è gradita per porgere i migliori auguri per il nuovo anno affinché possa essere caratterizzato da un buon lavoro di tutta la squadra UNIONE, a sostegno e a beneficio dei non vedenti e degli ipovedenti per la conservazione e il riscatto sociale, morale e professionale.

Cordialmente.

Per il comitato tecnico scientifico nazionale fisioterapisti
Dott. Giuseppantonio Vitale