Circolare direttoriale 24 giugno 2015, n. 21
Con soddisfazione e sollievo, comunichiamo che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha finalmente accolto le nostre richieste ed ha chiarito, in modo definitivo (cfr. ns. circolare 12 dicembre 2012, n. 317), che è ammessa l’iscrizione dei fisioterapisti non vedenti all’Albo professionale nazionale dei terapisti della riabilitazione non vedenti.
L’argomento merita un breve approfondimento.
L’art. 4 della legge 11 gennaio 1994, n. 29, fa obbligo:
– ai datori di lavoro pubblici, di assumere, per ciascun presidio ospedaliero e ambulatorio nel quale si svolgano attività riabilitative, almeno un terapista della riabilitazione non vedente iscritto allo speciale Albo professionale;
– e agli istituti, alle case di cura ed ai centri privati nei quali si svolgano attività riabilitative, che abbiano alle loro dipendenze più di trentacinque lavoratori, di assumere almeno un terapista della riabilitazione non vedente iscritto al predetto Albo.
E’ chiaro, dunque, che le opportunità di inserimento lavorativo, che vengono dall’essere iscritti all’Albo professionale nazionale dei terapisti della riabilitazione non vedenti, sono maggiori di quelle che derivano dall’iscrizione agli elenchi, a graduatoria unica, di cui all’art. 8 della legge 12 marzo 1999, n. 68, aperti, com’è noto, alle persone con minorazioni fisiche, psichiche, sensoriali o intellettive che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento, alle persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33 per cento, nonché alle persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e invalide per servizio.
La categoria dei terapisti della riabilitazione è, però, al pari di quella dei massofisioterapisti, una categoria ad esaurimento. A seguito, infatti, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, di riordino delle norme in materia di tutela del diritto alla salute e di organizzazione del Servizio sanitario nazionale, le due figure professionali sono entrambe confluite, ai sensi della legge 26 febbraio 1999, n. 42, e del decreto ministeriale 27 luglio 2000, in quella, individuata con decreto ministeriale 14 settembre 1994, n. 741, del fisioterapista.
A lungo e con insistenza, abbiamo chiesto agli Organi parlamentari, alle Autorità di governo e agli Uffici centrali del Ministero di riconoscere che le tutele disposte in favore dei terapisti della riabilitazione non vedenti operano anche nei confronti dei fisioterapisti non vedenti.
Finalmente, il Direttore Generale per l’inclusione e le politiche sociali, Raffaele Tangorra, ha rilasciato il richiesto chiarimento.
Con circolare direttoriale 24 giugno 2015, n. 21, che alleghiamo in originale non editabile e in doc, è formalmente stabilito che:
«essendo confluita la figura professionale del terapista della riabilitazione in quella del fisioterapista, potranno essere iscritti nell’Albo professionale nazionale di cui alla legge 11 gennaio 1994, n. 29 i fisioterapisti non vedenti che ne facciano richiesta e precisamente sia i fisioterapisti non vedenti che hanno conseguito il diploma di laurea sia i terapisti della riabilitazione non vedenti, purché abbiano conseguito il relativo titolo prima dell’entrata in vigore della legge 26 febbraio 1999, n. 42».
Il provvedimento renderà più semplice ai nostri fisioterapisti la ricerca di lavoro, che oggi, purtroppo, è particolarmente ardua.
Archivi categoria: Comitato Fisioterapisti
XXI edizione dell’Acea Maratona di Roma, di Alfio Pulvirenti
Oggi la capitale ha ospitato la ventunesima edizione della Maratona di Roma e, come avviene da diversi anni, l’Associazione Italiana Fisioterapisti, A.I.FI., regione Lazio ha offerto il servizio di assistenza riabilitativa destinato agli atleti. Fra i Fisioterapisti e gli studenti di Fisioterapia presenti, una cinquantina, erano compresi due professionisti con problemi visivi, Stefano Lulli e Alfio Pulvirenti. Sulle magliette, indossate dai Riabilitatori, era riportato sia il logo dell’Associazione professionale, sia il logo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Sicuramente ciò costituisce l’espressione dell’intesa fra le due associazioni ma soprattutto il riscontro della stima e della considerazione attribuita ai professionisti non vedenti. Le mani dei Riabilitatori hanno lavorato incessantemente dalle ore 11.30 alle ore 16.30, fin quanto non è stato esaurito il trattamento dell’ultimo atleta che si è presentato allo stent fisioterapico. Molti studenti hanno mostrato uno spiccato interesse nell’osservare le mani di Stefano Lulli che, durante il massaggio, si muovevano con particolare maestria e ciò ha trovato puntuale riscontro nell’espressione di gradimento da parte degli atleti. La manifestazione è stata animata dal susseguirsi di vari accadimenti come la partenza degli atleti, annunciata dallo speaker, l’ascolto delle canzoni romane e romanesche, proprio in quei luoghi che caratterizzano la storia antica della città eterna. Per la quarta volta consecutiva i non vedenti hanno varcato la soglia di confine fra la città ordinaria e la regione urbana destinata ad attività speciali. Alla richiesta da parte del personale di vigilanza, volta all’identificazione di coloro che si addentravano nelle aree di servizio, il Coordinatore del gruppo di fisioterapia ha risposto: “sono Fisioterapisti”. Questa espressione che può apparire irrilevante, pone in evidenza il progressivo superamento dei pregiudizi e l’attualizzazione di una categoria professionale che desidera crescere e consolidarsi all’insegna della coesione. La sfida si riproporrà nel 2016, successivamente al congresso Nazionale dell’U.I.C.I., e sicuramente la nuova squadra di Dirigenti sosterrà il proseguimento del percorso praticato, fin qui, con successo.
Evento formativo nazionale per Fisioterapisti e altre professioni, a cura di Mirella Gavioli
(componente del comitato tecnico scientifico nazionale massofisioterapisti e fisioterapisti UICI
“Nonostante la disabilità: tra il voler star bene del malato e il desiderio di curare dell’operatore…per la possibile guarigione dalla sofferenza”. –
Si svolgerà a Tirrenia (PISA), nei giorni 18 19 20 ottobre e 28 29 novembre 2014,
un evento formativo accreditato nell’ambito del Programma nazionale di Educazione Continua in medicina (E.C.M.) dal titolo “Nonostante la disabilità: tra il voler star bene del malato e il desiderio di curare dell’operatore…per la possibile guarigione dalla sofferenza”.
L’iniziativa proposta dal Comitato tecnico scientifico nazionale Fisioterapisti e Massofisioterapisti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e sostenuta da I.RI.FO.R CENTRALE, è rivolta a tutti i Fisioterapisti e Massofisioterapisti, nonché agli operatori sanitari come medici, psicologi, infermieri, operatori socio-sanitari, assistenti sociali, docenti, educatori, e a quanti, per formazione professionale o personale, intendano acquisire competenze nell’ambito della Logoterapia ed Analisi Esistenziale secondo la scuola di Viktor Frankl, (discente diretto di Freud), al fine di migliorare la propria capacità di costruire la Relazione d’Aiuto.
L’evento è articolato in due stage distinti per la durata complessiva di 40 ore formative residenziali, presso il Centro Studi e riabilitazione “G. Fucà – Le Torri” di Tirrenia (PI).
L’iscrizione al Corso prevede il versamento di una quota di Euro 100,00 per i soci U.I.C.I. in regola con il tesseramento 2014 e di Euro 150,00 per i non soci, oltre alle spese di viaggio, vitto e alloggio che saranno a carico dei singoli partecipanti.
La quota comprende la partecipazione alle attività di formazione, la fornitura del materiale didattico in formato accessibile, i coffee break e il conseguimento dei crediti E.C.M. previsti per le professioni sanitarie accreditate.
Il Corso ha lo scopo di proporre l’acquisizione del quadro teorico di riferimento della Logoterapia ed è finalizzato a individuarne i possibili campi di applicazione in ambito sanitàrio, educativo e della comunicazione.
La formazione nell’ambito dell’Educazione Terapeutica del Paziente, sull’impostazione clinica, metodologica e di pensiero derivante dal Logo Counseling, in particolare, è infatti finalizzata ad aiutare i pazienti in ri-abilitazione clinica ed esistenziale a ri-affrontare al meglio, tanto le abilità residue, quanto il tempo presente e futuro, per poter godere della migliore qualità di vita possibile per se e per chi vi ruota attorno.
Il Saper comunicare per “lavorare meglio”, conoscere le competenze e le dinamiche relazionali nell’equipe inter-professionale, conoscere ed approfondire il Logo Counseling e le potenzialità da esso derivanti, saper gestire positivamente lo stress professionale e prevenire la sindrome del Burn out, sono aspetti di fondamentale importanza per chi opera in ambito sanitario o sociale, a contatto con la disabilità e la sofferenza altrui.
Oltre alla formazione di tipo frontale, i discenti avranno a disposizione un tutor per l’approfondimento personale e saranno indicati alcuni testi di particolare interesse circa le tematiche affrontate.
La docenza è affidata al Prof. Paologiovanni Monformoso, Psicologo ed esperto Counselor clinico, Logoterapeuta e Logo Analista Esistenziale, docente per le scuole di alta formazione in Psicoterapia Esistenziale, docente universitario per il personale sanitario.
In qualità di Codocente / tutor clinico interverrà il Dott. Stefano Maria Gasseri, Sociologo, formatore e Counselor clinico, Co-moderatore dell’Istituto per il LogoCounseling.
Al termine del secondo stage verrà rilasciato un attestato di partecipazione, che sarà propedeutico ad un ulteriore corso formativo per Logo Educatore assistenziale che si svolgerà, auspicabilmente, nel 2015.
Per maggiori informazioni e per inviare le iscrizioni che dovranno pervenire all’I.Ri.Fo.R. entro il 3 ottobre 2014, si può consultare il comunicato I.RI.FO.R n 14 del 28/07/2014 oppure contattare la responsabile del progetto all’indirizzo e-mail mirella.gavioli@gmail.com
Si potranno altresì acquisire anche la scheda di iscrizione, i riferimenti teorici del Logo Counseling e la sintesi dell’offerta alberghiera.
Considerati i molteplici “valori” legati alla formazione, all’aggregazione ed al confronto interprofessionale riconducibili a questo “evento”, oltre ad una “sana dose di divertimento” che certamente non mancherà, per non trascurare l’importanza della condivisione delle “questioni” di interesse specifico dei masso e fisioterapisti soci dell’UICI che avranno l’opportunità di ritrovarsi per l’assemblea nazionale di categoria che si terrà nella mattinata della domenica 30 novembre, si invitano tanto i singoli quanto le strutture potenzialmente interessate, a dare alla presente proposta la massima considerazione, diffusione e a favorirne la partecipazione.
Mirella Gavioli
Con altri occhi, di Alfio Pulvirenti
È il titolo dell’evento che ha avuto luogo il 5 maggio scorso a Firenze, presso Villa La Quiete,
organizzato dall’Università fiorentina per celebrare il quindicesimo anniversario dell’istituzione del
corso di laurea in Fisioterapia con posti riservati agli studenti non vedenti.
Ad introdurre l’evento è stata Sandra Zecchi Orlandini, professore di anatomia a cui tutti gli
studenti, oggi dottori Fisioterapisti, hanno tributato il merito per l’impegno profuso nel rendere
accessibile, a chi non vede, l’offerta formativa universitaria in Fisioterapia.
Oltre alle autorità istituzionali della Regione Toscana, il Rettore dell’università ha portato il proprio
saluto affermando l’impegno dell’ateneo fiorentino nel garantire il diritto allo studio a chi versa in
condizioni di difficoltà..
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è stata rappresentata eccellentemente da Antonio
Quatraro, Presidente della Sezione fiorentina, il quale, fra l’altro, ha portato i saluti di Barbara
Leporini, Presidente dell’UICI Toscana.
La prima parte della mattinata è stata caratterizzata dagli interventi di alcuni Fisioterapisti che
hanno conseguito la laurea presso l’ateneo fiorentino.
La seconda parte della mattinata è stata caratterizzata dalla tavola rotonda dal titolo: Nuove
tecnologie e disabilità visiva: realtà e prospettive. A moderarla è stato Luca Fanucci, professore del
dipartimento di ingegneria dell’Università di Pisa. Il dibattito è stato preceduto dalle due relazioni,
svolte magistralmente da Elisabetta Franchi, responsabile della Consulenza Tiflodidattica –
Biblioteca Italiana per i Ciechi Regina Margherita e da Livia Laureti, responsabile del Centro
Regionale per l’educazione e la riabilitazione visiva, relativamente alla gestione degli ausili
tecnologici e alle modalità di accesso agli utenti della Regione Toscana.
XX Edizione Maratona di Roma. Anche l’Unione era in corsa! (di Mirella Gavioli e Alfio Pulvirenti)
Anche quest’anno, per la terza edizione consecutiva, i Fisioterapisti e Massofisioterapisti non vedenti e ipovedenti, hanno contribuito alla prestazione volontaria di assistenza riabilitativa, rivolta alle migliaia di atleti che hanno partecipato all’evento sportivo, svoltosi a Roma lo scorso 23 marzo.
La «squadra» è stata rappresentata da Samantha De Rosa e Marco Gerometta dal Friuli, Mirella Gavioli, Elisabetta Sisti, Matteo Comi, Piercarlo Borsa, Claudio la Corte dalla Lombardia, Lucia Napolitano e Gianluca Bologna dalla Toscana, Alfio Pulvirenti ed Emanuele Mormino dal Lazio, Francesco Ciardone, Mariangela di Donato, Leone Pantolfi, Giuseppe lo Vetro dall’Abbruzzo e da Nicola Mancuso dalla Basilicata. A capitanare i 16, era la Responsabile Organizzativa del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale Uici Mirella Gavioli, affiancata dai Componenti Alfio Pulvirenti, intuitore della preziosa opportunità e curatore in loco delle attività e delle relazioni con gli organizzatori Aifi, da Samantha De Rosa e Francesco Ciardone, preziosi referenti per il gruppo, così come lo sono stati i 4 «amici» vedenti che si sono messi a piena disposizione per la gestione di tutte le attività svolte nei 2 giorni di permanenza nella città capitolina. L’accoglienza in loco e la disponibilità espressa dalle educatrici professionali Valentina Massimi e Laura Mostarda che hanno accompagnato con competenza e a titolo gratuito il gruppo durante il soggiorno, hanno garantito un valore aggiunto, a tutti i vari aspetti che questa esperienza ha offerto ai suoi protagonisti.
L’organizzazione, curata nei dettagli da Gavioli e Pulvirenti, prevedeva nel pomeriggio di sabato, che tutta la squadra potesse fruire di un tour della «Città eterna» mediante il pullman scoperto e munito di audioguide descrittive, coniugando l’effetto delle emozioni generate dalla bellezza artistica e culturale dei monumenti, con quello della brezza e del tramonto.
E dopo la cultura… non poteva mancare l’appuntamento conviviale all’insegna della buona cucina romana, apprezzata ancor di più per l’accoglienza e per il servizio del personale, adeguato alle esigenze di chi ha difficoltà visive.
Giuliano Frittelli, Presidente della sezione romana dell’Uici, si è recato al ristorante dal nome significativo «Dagli amici miei», per esprimere ai Soci d’oltre regione, il proprio benvenuto, congratulandosi con i presenti per la forte motivazione che ha spinto a questa numerosa partecipazione, significativa non solo per i professionisti della fisioterapia ma, in quanto costituisce un messaggio di concreta inclusione nella società per tutti i disabili visivi.
Pulvirenti, quale «patron di casa», rinnovando il proprio benvenuto a tutti, ha presentato al Presidente Frittelli, la costituzione del gruppo, valorizzando l’impegno e la volontà di fare di questa iniziativa, un simbolo ed un punto di slancio di una categoria di professionisti, che possa essere d’esempio per una diversa considerazione, sia all’interno che all’esterno dell’Unione.
Mirella Gavioli, a nome del Comitato Tecnico Scientifico, e a nome dei Soci Fisioterapisti e Massofisioterapisti, nell’apprezzare l’amico Giuliano per le parole di riconoscimento ed incoraggiamento per il lavoro svolto, ha speso importanti espressioni di gratitudine nei confronti di tutti i presenti, ciascuno per il proprio ruolo, per la volontà e per l’impegno economico e non solo, profuso per rendere questi momenti, oltre che divertenti, ricchi di un significato che va ben oltre l’atto pratico della massoterapia.
La domenica, 23 marzo, alle 07.30, incuranti della pioggia, la squadra si è riunita con i Colleghi Soci Aifi-Lazio, per raggiungere assieme le postazioni assegnate sul percorso di gara, dove hanno collaborato fino alle 15 circa, nel prestare «soccorso» agli atleti che, raggiungendo il traguardo carichi di fatica muscolare, hanno riconosciuto nel massaggio, la miglior risposta, definendolo un servizio utile e fantastico!
L’obiettivo è stato centrato. I Colleghi con disabilità visiva si sono spontaneamente relazionati sia con gli atleti, comunicando con loro in varie lingue, sia con Colleghi e studenti, intessendo relazioni reciprocamente proficue.
L’organizzazione congiunta fra Uici ed Aifi, basata sulla crescente reciproca considerazione, ha rappresentato un passo ulteriore nell’evoluzione delle relazioni fra le due associazioni.
La Direzione Nazionale dell’Uici, accogliendo la proposta del comitato di categoria, deliberando un contributo economico, ha consentito la realizzazione della stampa del logo Uici, a fianco di quello Aifi, su tutte le magliette indossate dai più di 100 colleghi impegnati.
Il gesto è stato apprezzato ed accolto positivamente sia dal Presidente Nazionale Aifi, Antonio Bortone, sia dalla Presidente Aifi-Lazio, Paola Caruso, condividendone l’obiettivo ed il significato.
Tanta strada è stata percorsa dai Colleghi dei precedenti Comitati per favorire «l’unificazione» di tutta la categoria professionale e tanta ne sta percorrendo il Comitato attuale.
Il feed-back positivo, è stato rappresentato dalla totale assenza di polemica e dall’entusiasmo palesemente espresso da tutti i protagonisti, fisioterapisti Uici ed Aifi, accompagnatori, educatrici, organizzatori e atleti, riconoscendo nell’impegno e nelle competenze professionali ed interpersonali messe in campo, un valore che va ben oltre la professione.
Lo speaker della manifestazione, descrivendo il personale volontario impegnato a fornire assistenza agli atleti, ha messo in risalto la presenza dei fisioterapisti appartenenti all’unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.
L’auspicio quindi, è che anche per il prossimo anno, la squadra arricchita da nuovi elementi, sia nuovamente presente e motivata ad esprimere con la propria opera, un messaggio di forza e di coraggio affinché, «distinti ma non distanti», tutti assieme, si possa contribuire al progresso e alla cultura della meravigliosa professione «di fisioterapista».
Un cambiamento epocale, di Alfio Pulvirenti
Roma – Il 15 marzo 2014 alle ore 09.00 in via Pinerolo 3, sede dell’Associazione Italiana Fisioterapisti, hanno avuto luogo i lavori del Direttivo Nazionale.
Antonio Bortone, Presidente Nazionale dell’associazione, ha introdotto i lavori ed ha esposto la relazione politica. L’argomento più toccante ha riguardato l’annosa questione dell’istituzione degli ordini professionali. Il dibattito sull’argomento è stato partecipato ed in conclusione, Bortone affermava che vi è ancora molta resistenza da parte di tutte le forze politiche ma dovendo il nostro paese allinearsi agli standard europei, occorre insistere e tenere duro.
Dal Veneto è emerso che è stato bandito, in quella regione, un concorso per dirigenti delle professioni sanitarie a cui possono partecipare tutti coloro che sono in possesso del titolo di laurea specialistica in ambito sanitario, annientando, in questo modo, la differenza fra i diversi titoli e le diverse competenze. Durante il dibattito è emerso che occorre definire le diverse aree e, quindi, il dirigente dell’area riabilitativa non può essere un infermiere o altra figura non di pertinenza.
Veniva sottolineato che l’attribuzione di posizioni organizzative in ambito riabilitativo costituisce un altro ostacolo all’istituzione della dirigenza in quest’ambito, favorendo ulteriormente la disattenzione della legge 251.
Riguardo la formazione primaria emergeva uno stato di insoddisfazione relativamente alla condivisione delle lezioni da parte di studenti afferenti a corsi di laurea di differente indirizzo sanitario. A questo proposito il Collega responsabile della formazione di base ha affermato che ciò è legittimo se è limitato ai contenuti costituenti 60 crediti formativi universitari. Dal dibattito emergeva la disomogeneità di comportamento adottato al riguardo nelle università dislocate nelle diverse regioni d’Italia.
In un clima di cambiamento non poteva restare estraneo al dibattito l’argomento relativo alle caratteristiche ed ai requisiti richiesti agli aspiranti docenti. A tale riguardo si sottolineava l’inesistenza di concorsi per professori associati relativamente agli insegnamenti del settore scientifico disciplinare MED 48 e veniva rimarcato che, in alcuni atenei, questi spazi vengono occupati dai medici.
Ancora in ambito formativo, l’A.I.FI intende muoversi per la realizzazione del corso di laurea a ciclo unico. In tal modo avremmo dei fisioterapisti magistrali. Ne consegue, nelle more, che gli attuali dottori magistrali in scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione, già dottori in fisioterapia, verrebbero ad essere equipollenti ai dottori magistrali in fisioterapia e gli attuali dottori in fisioterapia equivalenti. Non si tratta di eliminare l’attuale percorso formativo ma di integrarlo con i nuovi corsi a ciclo unico.
Relativamente alla presenza dei delegati dalle associazioni di categoria in seno alle commissioni di laurea, l’A.I.FI, essendo l’associazione più rappresentativa della categoria in assoluto, ha il diritto di avere due rappresentanti come commissari in ogni commissione di laurea.
Un altro argomento trattato riguardava la tariffazione delle prestazioni fisioterapiche e la tempistica delle prestazioni medesime. Dal dibattito emergeva l’insistenza di difficoltà relative alla standardizzazione dei due aspetti.
Al termine della mattinata, prima dell’interruzione per il pranzo, Bortone ha introdotto la novità, il segno epocale, la cooptazione nel Direttivo Nazionale A.I.FI. del Collega Alfio Pulvirenti quale “Rappresentante dei Fisioterapisti non vedenti ed ipovedenti,
Veniva data la parola al Collega Alfio Pulvirenti, il quale ha consegnato ad Antonio Bortone il documento deliberato il 10 marzo 2014 dal Comitato Tecnico-scientifico Nazionale dei Fisioterapisti e Massofisioterapisti soci U.I.C.I. per essere acquisito al verbale.
Pulvirenti ha esposto gli argomenti riguardanti le criticità di maggior rilievo, relative all’accessibilità della documentazione sanitaria, difficoltà relative all’accesso alla formazione E.C.M., difficoltà di accesso ai corsi specializzandi in materia di tecniche e metodologie riabilitative, difficoltà nell’accesso alla formazione di base ed avanzata.
Pulvirenti concludeva il suo intervento chiedendo al Presidente Bortone, e ai Componenti del Direttivo Nazionale, l’impegno politico e pragmatico avente come finalità la riduzione del disagio generato dalle difficoltà rappresentate.
Le frasi di rassicurazione e di impegno, pronunciate con convinzione da Bortone, sono state precedute da un forte applauso da parte dell’assemblea, che deve intendersi come atto di condivisione degli obiettivi da raggiungere.
La sessione pomeridiana è iniziata con la realizzazione di una foto di gruppo, utile a testimoniare i fatti appena riferiti.
A ciò ha fatto seguito la presentazione di due sistemi informatici utili alla gestione del paziente da parte di coloro che esercitano la libera professione presso il proprio studio.
Pulvirenti ha chiesto di ricevere informazioni relative alle caratteristiche dei due prodotti per verificare la possibilità di utilizzazione da parte dei Colleghi non vedenti che esercitano la libera professione. Anche in questo caso sono giunte delle rassicurazioni ed il collega che ha trattato l’argomento ha dimostrato di conoscere i programmi di sintesi a cui i non vedenti fanno ricorso.
Alle ore 12.45 Mirella Gavioli, Responsabile Organizzativa del Comitato Tecnico-Scientifico dei Fisioterapisti e Massofisioterapisti Soci U.I.C.I. comunicava al Collega Pulvirenti l’avvenuta nomina del Presidente Nazionale U.I.C.I., Prof. Mario Barbuto. La comunicazione veniva annunciata ai presenti in aula e Bortone esprimeva le proprie congratulazioni e i migliori auguri al neo Presidente per l’intraprendenza di questo nuovo percorso.
Dall’assemblea è giunta la richiesta del rispetto del protocollo d’intesa siglato da A.I.FI e U.I.C.I. nel 2008, da parte dell’U.I.C.I. relativamente alla chiusura delle vecchie scuole per massofisioterapisti e l’impegno a non creare nuove figure professionali anche se a carattere non sanitario che rievochino, nella sostanza, il massofisioterapista. A questo proposito Pulvirenti ha descritto la posizione del Comitato Tecnico-Scientifico, vale adire, la promozione della figura del Fisioterapista laureato, trovandosi in piena sintonia con l’associazione di categoria più rappresentativa in ambito nazionale. Pulvirenti, quale componente del Direttivo A.I.FI. si è impegnato a rappresentare la richiesta sopra riferita al neo-presidente, Mario Barbuto,
L’assise si concludeva alle 17.00 dopo l’esaurimento della trattazione dei diversi punti posti all’ordine del giorno.
L’assemblea si scioglieva in un clima di cordialità, di entusiasmo e, soprattutto, con la voglia di fare per far crescere non solo il numero degli iscritti ma la consistenza e lo spessore dell’intera categoria.
Alfio Pulvirenti
Da assistiti ad assistenti, di Alfio Pulvirenti
Succede ai fisioterapisti non vedenti e ipovedenti che anche quest’anno, spinti dalla passione per lo sport e per la propria professione, metteranno a disposizione le proprie mani per ridurre lo stress muscolare agli atleti che prenderanno parte alla xx edizione della Maratona di Roma.
Per la terza volta i professionisti con minorazione visiva svolgeranno la propria attività, gomito a gomito, con i colleghi vedenti.
Promotrice dell’iniziativa è A.I.FI ed in particolare A.I.FI Lazio, l’associazione professionale di categoria più importante sul territorio nazionale.
Il successo delle esperienze precedenti, riportato dai diversi articoli pubblicati dalle riviste di A.I.FI e U.I.C.I. hanno spinto il Comitato Tecnico-scientifico Nazionale dei Fisioterapisti e Massofisioterapisti Soci U.I.C.I. a farsi portavoce presso la Direzione Nazionale della richiesta di un contributo, consistente nello stanziamento di una somma, da consentire la stampa del logo dell’U.I.C.I., a fianco a quello dell’associazione dei Fisioterapisti, su tutte le magliette dei professionisti presenti alla manifestazione.
L’avvenuto accoglimento della richiesta da prova del riconoscimento dell’importanza di tale atto, capace di favorire ulteriormente i rapporti fra i due sodalizi e di far percepire ai Soci professionisti la vicinanza dell’Unione..
Se nelle due esperienze precedenti la partecipazione numerica dei professionisti con problemi visivi è stata adeguata, l’entusiasmo trasmesso da coloro che vi anno preso parte, ha prodotto, per quest’anno, un ulteriore incremento dei partecipanti.
Saranno presenti professionisti rappresentativi delle tre principali aree geografiche: nord, sud e centro.
A questo punto non resta che augurare il successo a tutti i partecipanti e un buon lavoro agli organizzatori.
Alfio Pulvirenti
Riunione Ministero Salute, di Alessandro Locati
Il giorno 29 ottobre ha avuto luogo, presso il Ministero della Salute ,la prima riunione del tavolo di lavoro sul riordino del profilo professionale di massofisioterapista, alla quale hanno partecipato il Sottosegretario Fadda, il Dr. Leonardi con altri rappresentanti del Ministero, nonché tutte le maggiori associazioni di categoria del settore.
L’On. Fadda ha tenuto a rimarcare l’ufficialità politica della riunione, confermando la volontà di pervenire ad una soluzione definitiva di riordino della materia dei profili professionali del massaggio, o affini, stante l’impossibilità di proseguire nell’attuale stato di incertezza normativa, con il susseguirsi di pronunce giurisprudenziali anche in forte contrasto fra loro sull’effettiva natura di tale profilo.
Tale contrasto è stato perfettamente rispecchiato dalle posizioni emerse durante i lavori, che hanno visto, da un lato, AIFI (Bortone), FNCM (Cavalluzzo) ed altre associazioni di fisioterapisti decisamente orientate a confermare le posizioni più volte espresse, richiedendo una sospensione immediata della formazione nell’area del massaggio (che rilascia titoli non più spendibili nel mercato delle professioni sanitarie) ed un riordino definitivo della disciplina per sanare le posizioni maturate nel frattempo e, dall’altro, i rappresentanti del settore della formazione (capeggiati dall’Istituto Fermi di Perugia) che hanno continuato a sostenere la piena vigenza della L. 403/1971 e il diritto al lavoro di tutti coloro che hanno conseguito un titolo di massofisioterapista autorizzato da specifici decreti delle Regioni (ad es. Umbria e Marche).
Il Segretario Generale dr. Locati, in rappresentanza dell’Unione, ha ribadito le note posizioni per le quali l’Associazione ha come fine unicamente la tutela degli interessi dei non vedenti impegnati nel tradizionale settore del massaggio ed è quindi disponibile sia a mantenere l’attuale disciplina, se essa risulta valida dal punto di vista dell’ordinamento vigente e può dare garanzie di un concreto sbocco lavorativo attraverso il meccanismo del collocamento obbligatorio, sia, in caso contrario, ad individuare un nuovo percorso professionale per i non vedenti (quello dell’operatore del benessere e della salute) che operi in campo non sanitario e sia comunque tutelato da un meccanismo di collocamento mirato al lavoro.
Un passo nel presente, un passo verso il futuro, comunicazione e implicazioni formative e professionali in ambito fisioterapico”, di Mirella Gavioli e Alfio Pulvirenti
L’ISTITUTO PER LA RICERCA, LA FORMAZIONE E LA RIABILITAZIONE, A SOSTEGNO DELLA FISIOTERAPIA… DI QUALITA’!
Lo scorso 6, 7, 8 settembre, Napoli ha dato accoglienza ad un evento pilota nel settore fisioterapico, che si è potuto realizzare grazie alla mission e alla volontà dell’istituto regionale per i ciechi, Paolo Colosimo, accogliendo il progetto I.RI.FO.R nazionale, dal titolo “un passo nel presente, un passo verso il futuro, comunicazione e implicazioni formative e professionali in ambito fisioterapico”. Il comitato tecnico scientifico nazionale dei fisioterapisti e massofisioterapisti, organo consultivo in seno all’unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, ha fortemente voluto che l’evento si svolgesse in quello che, storicamente, è da considerarsi un fiore all’occhiello della cultura, della formazione, dello sport e della crescita personale di ciechi e ipovedenti, per parlare di comunicazione, relazione d’aiuto e delle implicazioni formative, normative e professionali.
L’I.Ri.Fo.r e l’U.I.C.I, hanno dato così concretezza all’evento , deliberando il finanziamento e disponendone l’organizzazione. Il Team organizzativo , costituito dai 5 Componenti del Comitato tecnico scientifico nazionale coordinato dal dott. Giuseppe Antonio Vitale, affiancato da Gavioli Mirella, stimolante referente operativa, Pulvirenti Alfio, responsabile scientifico dell’evento e docente, De Rosa Samantha, referente delle comunicazioni e dell’assistenza ai servizi, nonchè relatrice, Ciardone Francesco, referente delle pubbliche relazioni, hanno così potuto traghettare in porto un evento di valore, per la qualità dei contenuti e la scelta dei docenti quali il Prof. Paolo Giovanni Monformoso, Counselor Clinico, Logoterapeuta e Analista Esistenziale esperto in Umanizzazione e Relazione di Aiuto in ambito socio-sanitario ed educativo, il Proff. Alfio Pulvirenti, fisioterapista, laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione, docente di riabilitazione specialistica settore scientifico disciplinare e curatore di editoria riabilitativa, il Dr Donato Cavalluzzo, Presidente nazionale F.N.C.M, esperto in normative professionali.
La giusta forma di rassicurante accoglienza e organizzazione, quale valore aggiunto dell’evento, è stata resa possibile grazie all’impegno del coordinatore delle attività socio educative del colosimo, il dott. Husam Rawashdeh il quale, supportato da un’ottima squadra di collaboratori motivati, ha permesso ai convenuti, di vivere un’esperienza di condivisione e di crescita personale e collettiva del tutto positiva, considerate indiscutibilmente parte del successo percepito e riportato dall’evento, così come espresso da tutti coloro che vi hanno preso parte . . Ai lavori, oltre ad un consistente numero di professionisti del settore afferenti da più regioni dello stivale, dall’alto Adige alla Sicilia, hanno partecipato gli educatori del colosimo che, oltre ad essersi spesi senza riserva per assistere al meglio le esigenze degli ospiti, hanno potuto beneficiare della cultura e dei contenuti affrontati, anche per loro, motivo di crescita personale e professionale.
Ha aperto i lavori, in rappresentanza della direzione nazionale UICI, l’avv. Paolo Colombo che, anche in qualità di coordinatore nazionale del settore lavoro, ha dichiarato:
“è con orgoglio che dò il ben venuto e l’avvio a questo evento, di rillievo non solo per le risorse e le motivazioni investite dall’istituto Colosimo, dall’I.RI.FO.R, dal comitato nazionale dei fisioterapisti UICI ma, soprattutto, per la qualità dei suoi contenuti, facendosi da “portabandiera” del significato dell’attualizzazione del professionista riabilitatore, coinvolgendo a tutto tondo, quegli organismi dedicati alla professione, alla ricerca e formazione e alla tutela degli interessi materiali e morali dei portatori di disagio visivo, quali l’I.RI.FO.R, il libro parlato e l’UNIONE”.
il vicepresidente del consiglio regionale dell’U.I.C.I Campania dott. Vittorio ciniglio dichiara: “va riconosciuto l’apprezzamento per l’importanza che un tale evento sia stato organizzato proprio nella regione partenopea, esprimo un importante riconoscimento nel sottolineare lo spessore storico e culturale rappresentato dalla location scelta, l’istituto Paolo Colosimo che, come sperimentato anche in altre occasioni, ha da sempre a cuore l’inclusione scolastica, professionale e personale dei non vedenti e degli ipovedenti, siano essi campani, italiani o provenienti dal resto del mondo”. Presenza di rilievo, su delega dell’assessore regionale onorevole Russo, è stata quella del presidente della sauie, la società che gestisce il patrimonio del Colosimo, nella persona del dott. Arturo Delvecchio che, ascoltando parte dei contenuti della lezione tenuta dal proff. Paolo Giovanni Monformoso, non ha potuto che esprimere: ” apprezzo e concordo con i contenuti di attenzione e rispetto dell’altro,sul giusto modo di valorizzare la vita e le sue fasi!” ed esprimo l’auspicio che tali contenuti possano echeggiare non solo dentro le mura del Colosimo ma, possano essere trasmessi oltre le mura, per una crescita personale, culturale e sociale che aiuti a migliorare i rapporti tra le persone, “sane o malate che siano”, mettendo al primo posto il bene collettivo al bene personale.
Ad arricchire i concetti cardine dell’evento, comunicazione, ascolto e relazione, vi sono stati alcuni momenti informali e conviviali, intrisi del folclore e della cultura partenopea, utili a favorire quelle relazioni sociali da cui possono scaturire fatti importanti. Dagli elementi disponibili, ottenuti attraverso il monitoraggio dell’evento, emerge un ottimo livello di soddisfazione e gradimento espressi dai partecipanti, che rispecchia l’efficienza e la motivazione dell’organizzazione e l’adeguatezza delle scelte effettuate da tutti coloro che, nei diversi ruoli, ne sono stati i protagonisti. Per il Comitato fisioterapisti, ciò ovviamente è motivo di orgoglio e di sprono, costituendo un valore aggiunto alla motivazione del fare in cui, da sempre, si è contraddistinto e, certamente, così sarà anche per coloro che vorranno esserne ancora parte.
Tra gli ospiti intervenuti, il dott. Antonio Bortone, Presidente nazionale A.I.F.I, che, dopo aver assistito ai lavori, portando il proprio contributo e valorizzazione fattiva ribadendo la piena disponibilità al procedere comune verso obiettivi condivisi, con lo slogan: “distinti ma non distanti”, ha dato un chiaro segnale di ciò che la categoria professionale si aspetta, ovvero, come sostenuto anche dal dott. Cavalluzzo, collaborazione e considerazione reciproca, unità di intenti ed azioni valorizzanti la categoria professionale interna alla quale trovano piena collocazione anche i professionisti con disabilità visiva.
Un momento suggestivo è stato rappresentato dalla proiezione di alcune immagini commentate da Pulvirenti relative all’evento “maratona di Roma”, e dalla successiva consegna delle medaglie ai 5 partecipanti soci uici Pulvirenti Alfio da Roma, Gavioli Mirella da Mantova, De Rosa Samantha da Udine, Ciardone Francesco da Chieti, La Corte Claudio da Como, da parte del presidente AIFI, in quanto volontari impegnati tra il personale fisioterapico AIFI, operativo per gli atleti durante l’evento capitolino, edizione 2013.
Altro appuntamento di rilievo, è stato rappresentato dall’incontro associativo condotto dal coordinatore Vitale che, affiancato dall’avv. Colombo, dal dott. Cavalluzzo e dai componenti il comitato, in un interessante quanto partecipato dibattito con i presenti in sala, si sono approfonditi molteplici concetti normativi, formativi e occupazionali, che faranno da stimolo per le attività del comitato e della direzione nazionale uici.
Al termine dei lavori, echeggiano le parole: ” questa è stata un’esperienza ricca ed arricchente per molteplici aspetti, speriamo che al più presto si possa ripetere!” riprendendo lo slogan: “distinti ma non distanti”, il coordinatore campano del comitato nazionale fisioterapisti non vedenti e ipovedenti, Giuseppe Antonio Vitale, afferma che: “senza collaborazione e considerazione reciproca, unità di intenti ed azioni valorizzanti la categoria professionale e il mondo della disabilità, si blocca di fatto la crescita e l’affermazione nel tessuto sociale e lavorativo”.
A conclusione, il proff. Alfio Pulvirenti afferma: “la sinergia, la concordia ed il convogliamento delle risorse di ognuno verso il medesimo obiettivo, non solo fanno la differenza ma, ne danno la forza”! La referente operativa Gavioli Mirella, conclude: “Dalla meravigliosa accoglienza e consapevolezza che questa esperienza sia stata possibile grazie alla sinergia e all’intesa fra i cultori della materia riabilitativa, e le organizzazioni IRiFor, finanziatori del progetto, il centro nazionale del libro parlato, produttori del materiale didattico in formato audio donato ai corsisti, e l’U.I.C.I., custodi della scienza e della tutela morale e materiale dei ciechi e degli ipovedenti, nonchè dal senso di appartenenza e di volontà esperita dai colleghi, sapendo di poter contare sulla piena ed orgogliosa disponibilità dell’istituzione Colosimo e dei suoi operatori, è possibile, se non certo, auspicare nel proseguimento di analoghe iniziative, utili al raggiungimento di ulteriori obiettivi, finalizzati a favorire la crescita dei professionisti fisioterapisti, contribuendo, di fatto, ad elevare la qualità dell’assistenza rivolta al cittadino, nonchè la giusta percezione del professionista con disabilità visiva nel tessuto sociale”!
“quindi…, a presto ritrovarci!” !
IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO NAZIONALE FISIOTERAPISTI E MASSOFISIOTERAPISTI RINGRAZIA IL PRESIDENTE NAZIONALE TOMMASO DANIELE E TUTTI I RESPONSABILI DEGLI ORGANISMI COINVOLTI (i.ri.fo.r, centro nazionale del libro parlato, istituto Paolo Colosimo, univoc di Napoli) ED I RISPETTIVI OPERATORI CHE, CON IL LAVORO PROFUSO, HANNO PERMESSO LA positiva CONCRETIZZAZIONE DELL’EVENTO.
Ddl su operatore tecnico di massoterapia – posizione AIFI e FNCM, Ddl su operatore tecnico di massoterapia – posizione AIFI e FNCM, Redazionale
Il parere reso da A.I.F.I. e F.N.C.M. in data 28.2.2013 sul disegno di legge proposto dal Ministero della Salute appare non del tutto condivisibile, soprattutto perché impostato secondo una visione piuttosto parziale delle problematiche di settore.
Infatti, soprattutto per quel che riguarda i non vedenti,in tale nota viene affermato che l'unica soluzione sarebbe quella di agevolare in tutti i modi possibili il conseguimento del diploma di fisioterapia, figura unica nella quale devono confluire tutte le precedenti figure professionali.
Al riguardo, pur condividendo alcuni rilievi alla proposta di legge soprattutto per quanto concerne la poca chiarezza delle mansioni da attribuire alla nuova figura professionale in ambito sanitario, sia pubblico che privato,si deve rimarcare che non può essere completamente rigettata la proposta di cercare di individuare un nuovo profilo per coloro che non sarebbero in grado di svolgere la professione di fisioterapista, fermo restando ovviamente il necessario sostegno agli studenti universitari ciechi e ipovedenti.
Infatti, si tratterebbe comunque dell'opportunità di ottenere un profilo professionale aggiuntivo (e inferiore) rispetto a quello di fisioterapista, quindi aperto anche a tutti coloro che non avrebbero le possibilità o le capacità per conseguirlo. Da questo punto di vista, quindi, il ddl risponderebbe alla esigenza, più volte manifestata dall'Unione, di individuare un secondo profilo professionale per il quale non sia richiesta una formazione di tipo universitario.
Inoltre, appare leggermente fuorviante la posizione secondo la quale le questioni collegate al collocamento obbligatorio sono da considerarsi separate, perché comunque anche le leggi speciali risentono della generale impostazione normativa del settore entro il quale i lavoratori disabili sono chiamati ad operare e non sembra che la proposta in esame voglia creare un profilo professionale ad uso e consumo dei soli non vedenti.
Anche l'affermazione netta secondo cui non esiste alcun fabbisogno di operatori di massoterapia, in quanto le loro funzioni potrebbero tranquillamente essere svolte dai fisioterapisti, sembra dettata da interessi di categoria, visto che il Ministero della Salute ha espresso parere sostanzialmente difforme su tale argomento.
Pertanto, dal momento che le divergenze di impostazione fra le associazioni di fisioterapisti e il dicastero proponente appaiono abbastanza sensibili, non solo per quel che riguarda la disciplina dei lavoratori non vedenti, ma anche e soprattutto sulla regolamentazione complessiva del settore sanitario e parasanitario, si ritiene che la sede di confronto più utile potrebbe essere il tavolo tecnico istituito presso il Ministero del Lavoro (anch'esso interessato alla materia): inoltre, sarebbe quella l'unica possibilità di coinvolgere anche le Regioni, comunque competenti per quanto riguarda la formazione professionale.
Tale proposta, se ritenuta valida, potrebbe essere avanzata nella prossima riunione del tavolo tecnico convocata per il prossimo 19 marzo che non tratterà di tali materie.
Rimane da valutare se organizzare separatamente un incontro con le associazioni di fisioterapisti per cercare di verificare le loro effettive posizioni anche in merito alle esigenze dei lavoratori non vedenti.