XXI edizione dell’Acea Maratona di Roma, di Alfio Pulvirenti

Autore: Alfio Pulvirenti

Oggi la capitale ha ospitato la ventunesima edizione della Maratona di Roma e, come avviene da diversi anni, l’Associazione Italiana Fisioterapisti, A.I.FI., regione Lazio ha offerto il servizio di assistenza riabilitativa destinato agli atleti. Fra i Fisioterapisti e gli studenti di Fisioterapia presenti, una cinquantina, erano compresi due professionisti con problemi visivi, Stefano Lulli e Alfio Pulvirenti. Sulle magliette, indossate dai Riabilitatori, era riportato sia il logo dell’Associazione professionale, sia il logo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Sicuramente ciò costituisce l’espressione dell’intesa fra le due associazioni ma soprattutto il riscontro della stima e della considerazione attribuita ai professionisti non vedenti. Le mani dei Riabilitatori hanno lavorato incessantemente dalle ore 11.30 alle ore 16.30, fin quanto non è stato esaurito il trattamento dell’ultimo atleta che si è presentato allo stent fisioterapico. Molti studenti hanno mostrato uno spiccato interesse nell’osservare le mani di Stefano Lulli che, durante il massaggio, si muovevano con particolare maestria e ciò ha trovato puntuale riscontro nell’espressione di gradimento da parte degli atleti. La manifestazione è stata animata dal susseguirsi di vari accadimenti come la partenza degli atleti, annunciata dallo speaker, l’ascolto delle canzoni romane e romanesche, proprio in quei luoghi che caratterizzano la storia antica della città eterna. Per la quarta volta consecutiva i non vedenti hanno varcato la soglia di confine fra la città ordinaria e la regione urbana destinata ad attività speciali. Alla richiesta da parte del personale di vigilanza, volta all’identificazione di coloro che si addentravano nelle aree di servizio, il Coordinatore del gruppo di fisioterapia ha risposto: “sono Fisioterapisti”. Questa espressione che può apparire irrilevante, pone in evidenza il progressivo superamento dei pregiudizi e l’attualizzazione di una categoria professionale che desidera crescere e consolidarsi all’insegna della coesione. La sfida si riproporrà nel 2016, successivamente al congresso Nazionale dell’U.I.C.I., e sicuramente la nuova squadra di Dirigenti sosterrà il proseguimento del percorso praticato, fin qui, con successo.