U.I.C.I. Torino – Presentazione tecnologie per persone con disabilità visiva

Venerdì 25 ottobre, dalle 14.30 alle 18, nella sede UICI Torino (corso Vittorio Emanuele II 63), il Comitato Informatico della nostra associazione, in collaborazione con l’azienda specializzata Tiflosystem, organizza la presentazione di alcune novità tecnologiche per l’inclusione, dedicate sia a persone non vedenti che ipovedenti. Di seguito trovate l’elenco dei prodotti che verranno mostrati. La partecipazione è gratuita e senza alcun vincolo d’acquisto, ma, per una gestione ordinata dell’evento, si raccomanda di iscriversi (mail: uicto@uici.it; tel. 011535567). Vi aspettiamo!

Novità per persone non vedenti

Braille eMotion, Display braille

Mountbatten Tutor, Dattilobraille

Braille Sense 6, Tablet braille con gli ultimi aggiornamenti

Vine 3 C2, Registratore

Vario 464, Display braille

Novità per persone ipovedenti

Mano Edu XL, Videoingranditore portatile con Ocr

Snow Pad, videoingranditore con la versatilità di un tablet

Camera Zoom Ocr, Telecamera ingrandente in combinazione con computer, schermo, tablet

Per tutti

Maestro 4, Macchina di lettura

Occhio d’Angelo, macchina di lettura portatile

Sense Player, lettore digitale multimediale con Ocr

U.I.C.I. Veneto – L’ABC degli elettrodomestici accessibili in cucina!

Abbiamo il piacere di invitarvi ad un incontro on-line gratuito che si terrà martedì 19 novembre alle ore 20.45, dal titolo “Lo shopping on line ti segue ovunque vai! Clicca e acquista: la tua vetrina virtuale! L’ABC degli elettrodomestici accessibili in cucina!”

Grazie alla disponibilità di Rocco Clementelli, che ringraziamo, avremo modo di scoprire alcune applicazioni accessibili per fare i nostri acquisti in qualsiasi momento ovunque ci troviamo!  Impareremo anche come fare per acquistare un elettrodomestico a nostra misura!!!

Rocco Clementelli è redattore della rivista online UICI, tecnico consulente INVAT (Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie), fondatore di Casa Smart ed esperto di tecnologie per la domotica e la casa di oggi.

L’incontro, che si terrà su piattaforma Zoom, è gratuito. È necessaria l’iscrizione entro il 10 novembre inviando una email a: uicvene@uici.it.

Per qualsiasi informazione contattatemi al cell. 328-4753013

Arte – Visita guidata speciale e inclusiva: “Ad occhi chiusi, il Pantheon attraverso i sensi”

La Direzione e lo Staff del Pantheon sono lieti di invitarvi il 30 ottobre alle ore 11.00 alla visita guidata inclusiva rivolta alle persone con disabilità visiva: “Ad occhi chiusi, il Pantheon attraverso i sensi”.

Sulla scorta di una esigenza sempre più viva di inclusività culturale nei luoghi dell’arte, intesi come luoghi dell’abitare di una collettività curiosa e sempre più consapevole della propria eterogeneità, la direzione e lo staff del Pantheon propongono una visita guidata speciale per disabili visivi ed eventuali accompagnatori, alla scoperta di un modo unico di percepire sensorialmente il monumento più antico dell’impero romano.

Vedere con gli occhi degli altri potrà essere un’occasione unica, di apprezzare l’arte e la bellezza che ci circondano, utilizzando strumenti diversi da quelli ordinari.

La visita potrà essere prenotata rispondendo a questa email o sul sito: https://www.museiitaliani.it/musei nella sezione di acquisto dedicata al Pantheon oppure inviando una mail a dms-rm.pantheon@cultura.gov.it e avrà la durata di circa 45 minuti. L’attività, di tipo inclusivo, sarà comunque aperta a tutti coloro che vorranno partecipare.

Fondazione LIA – Più pubblicazioni accessibili in Europa

Ma la strada da fare è ancora lunga sul tema: i primi risultati del progetto APACE guidato da Fondazione LIA

Più di 7 editori europei su 10 consapevoli dell’impatto imminente dell’European Accessibility Act, ma meno di 4 su 10 producono e-book accessibili: lo rivela APACE, il progetto guidato da Fondazione LIA e Associazione Italiana Editori (AIE)

Più di 9 editori europei su 10 non hanno accesso a finanziamenti pubblici per gli investimenti necessari o per la formazione in materia

Più di 7 editori europei su 10 sono consapevoli dell’impatto imminente dell’European Accessibility Act ma meno di 4 su 10 (il 37,4% degli editori che producono e-book) realizzano e-book accessibili. Lo rivela APACE a meno di un anno dall’entrata in vigore, il 28 giugno 2025, della Direttiva Europea sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi. A questo appuntamento l’industria editoriale e le organizzazioni che supportano le persone con disabilità visive si stanno preparando intensificando gli sforzi per la produzione e distribuzione di pubblicazioni digitali accessibili. L’European Accessibility Act impone, infatti, agli editori di produrre le loro pubblicazioni digitali in formati accessibili e all’intera filiera editoriale (librerie online, soluzioni di lettura hardware e software, siti web e soluzioni di gestione dei diritti) di essere accessibile.

È il progetto APACE (Accelerating Publishing Accessibility through Collaboration in Europe) – guidato da Fondazione LIA e con la partecipazione di Associazione Italiana Editori (AIE), cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Creative Europe – a fotografare lo stato attuale delle cose. Lo fa con un’analisi approfondita delle pratiche di accessibilità adottate dagli editori europei di diversi segmenti di mercato (narrativa, saggistica, universitaria e professionale, scolastica) in 17 Paesi (Austria, Belgio, Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Olanda, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia, Svizzera e UK). L’obiettivo è comprendere le principali problematiche che stanno emergendo nel conformarsi ai requisiti della Direttiva Europea sull’accessibilità e identificare le esigenze formative necessarie.

La stragrande maggioranza delle case editrici europee intervistate e coinvolte dalla direttiva (94% di quelle con un fatturato superiore ai 10 milioni e 83% di quelle con un fatturato da 2 e 10 milioni) è consapevole del fatto che l’European Accessibility Act influenzerà le loro attività. In generale, il 70,5% degli editori intervistati è consapevole del fatto che la direttiva avrà un impatto sulle loro attività: tuttavia, solo il 37,4% già produce e-book accessibili. Una analoga percentuale inizierà a farlo entro la fine del 2024.

È significativo che siano consapevoli dell’impatto della normativa anche il 52% tra le microimprese (editori con un fatturato di meno di 2 milioni di euro e meno di 10 dipendenti), che pure non saranno vincolate dagli obblighi previsti: cosa che evidenzia la forte sensibilità sociale del settore. D’altronde circa il 30% delle microimprese che pubblicano e-book ha già titoli accessibili nei propri cataloghi.

Essere in linea con i requisiti dell’Accessibility Act comporta investimenti significativi perché è necessario adeguare i processi produttivi e distributivi in essere e acquisire nuove competenze nel campo dell’accessibilità: è però difficile stimarne l’impatto economico effettivo. Il 62,4% degli editori coinvolti non ha ancora stanziato un budget specifico per soddisfare i requisiti della Direttiva, il 17,3% prevede però di farlo entro il 2025.

L’indagine evidenzia chiaramente un forte interesse a una formazione specifica sull’accessibilità che copra i diversi aspetti: dalla produzione di e-book accessibili, alla descrizione alternativa delle immagini, alla creazione dei metadati di accessibilità. Il 93,1% ha però dichiarato di non aver avuto accesso e di non essere a conoscenza di finanziamenti pubblici, né nazionali né europei, utili per supportare gli investimenti necessari o per attivare progetti formativi in questo ambito.

“Questa indagine evidenzia l’impegno crescente del settore editoriale europeo verso l’accessibilità, ma sottolinea anche la necessità di un rafforzamento delle pratiche di formazione continua, della collaborazione tra Paesi e soggetti diversi, del ruolo dell’Unione europea nel sostenere il cambiamento. Ci sono poi molti aspetti da affrontare per il settore, come la disponibilità di software efficienti per la produzione delle versioni accessibili, giacché quelli esistenti non sono completamente adeguati a questo scopo. Solo attraverso uno sforzo congiunto potremo arrivare pronti a giugno 2025 e, soprattutto, garantire pubblicazioni veramente accessibili per tutti” sottolinea Cristina Mussinelli, Segretario generale di Fondazione LIA.

“Fino ad oggi l’innovazione per garantire l’accessibilità degli e-book è stata interamente affidata alla responsabilità sociale e alla sensibilità degli editori europei. L’indagine APACE dimostra che gli editori stanno rispondendo egregiamente, ma allo stesso tempo mette in luce la carenza di politiche pubbliche per accompagnare gli sforzi del settore privato”, è il commento di Ricardo Franco Levi, Presidente della Federazione degli Editori Europei: “Sono dati che spero possano stimolare un cambiamento delle politiche sia degli stati membri sia dell’Unione, in vista degli ambiziosi obiettivi dello European Accessibility Act”.

“Il lavoro svolto da AIE e dagli editori italiani, in costante collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, fin dal 2014, con la creazione di Fondazione LIA ha consentito al nostro Paese di sviluppare un modello di eccellenza riconosciuto a livello internazionale che ha anticipato quanto richiesto dall’European Accessibility Act in termini di accessibilità di contenuti e pubblicazioni digitali. È però fondamentale che anche tutti gli altri attori della filiera come librerie online, piattaforme e aggregatori si adeguino. APACE è un sostegno e un’accelerazione ulteriore in questa direzione e la realizzazione di questa indagine è il punto di partenza necessario per condividere e capitalizzare le nostre competenze anche in Europa” dichiara Innocenzo Cipolletta, Presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE).

I risultati completi dell’indagine verranno presentati in occasione della Fiera del libro di Francoforte nel seminario L’ERA DELL’ACCESSIBILITÀ. SIETE PRONTI? che si terrà il 16 ottobre alle ore 13.00 nel Frankfurt Studio, Hall 4.

La Relazione sull’analisi del gap di competenze verrà pubblicata in formato integrale su https://www.europeanaccessibilitydirectory.eu/, il nuovo sito sviluppato all’interno del progetto APACE che propone risorse, linee guida e eventi sull’accessibilità nel mondo editoriale.

I partner di APACE sono Fondazione LIA (coordinatore del progetto); Associazione Italiana Editori (AIE); Börsenverein des Deutschen Buchhandels e.V. – Associazione degli editori e dei librai tedeschi (BOEV); Sdruzhenie Asostsiatsia Blagarska Kniga – Associazione bulgara del libro (ABK); Stichting Dedicon; Accessibility Library Celia; Lietuvos audiosensorine biblioteka – Lithuanian Audiosensory Library (LAB).

U.I.C.I. Piemonte – Accessibilità museo Egizio

Il Museo Egizio più accogliente e inclusivo per tutti

Il Museo Egizio di Torino, il più antico al mondo interamente dedicato alla cultura dell’antico Egitto, oggi realtà di respiro internazionale che richiama ogni anno centinaia di migliaia di visitatori, ha inaugurato un importante piano di interventi che ha permesso di rendere spazi e collezioni molto più accessibili alle persone con disabilità. Realizzato con fondi Pnrr, nell’ambito di un più generale ripensamento del museo, a duecento anni dalla fondazione, questo ambizioso lavoro è stato ispirato ai criteri di progettazione universale, secondo il motto “a ogni visitatore il suo museo”. Tante e diversificate sono le esigenze specifiche di cui si è cercato di tener conto, dalle disabilità motorie a quelle sensoriali, senza dimenticare le fragilità cognitive e intellettive. Molteplici dunque sono gli strumenti per l’inclusione, sinteticamente elencati nella pagina accessibilità del Museo.

Quanto alle minorazioni visive, UICI Piemonte, in collaborazione con UICI Torino e Tactile Vision, ha fornito la propria consulenza, operando a stretto contatto con la direzione museale, sia nella fase progettuale, sia in quella di verifica e test. A lavori pressoché ultimati possiamo affermare, con soddisfazione, che l’esperienza di visita per le persone cieche e ipovedenti ha fatto un decisivo salto in avanti.

Lungo il percorso, infatti, sono stati collocati 35 pannelli visivo-tattili, con riproduzioni in rilievo, indicazioni in braille e a caratteri ingranditi. Alcuni di essi, uno per piano, hanno una pertinenza generale (poiché illustrano la disposizione degli spazi), mentre altri si riferiscono a specifici elementi delle collezioni.

Non solo. Per le persone con disabilità visive è possibile, grazie a un apposito contrassegno da ritirare all’ingresso, esplorare tattilmente alcune delle opere esposte. In particolare, all’interno dello statuario, si può toccare una selezione di magnifiche e imponenti sculture, appositamente collocate a un’altezza adatta, così da poter essere esplorate per intero. Queste opere sono accompagnate da descrizioni audio in italiano e inglese (attivabili da dispositivi mobili, tramite Qr Code) che guidano l’esplorazione tattile e forniscono preziose informazioni sul contesto storico, culturale e artistico dell’epoca.

Su richiesta, è anche possibile organizzare visite tattili guidate, con egittologi adeguatamente formati.

Il complesso intervento di resa accessibile del museo è stato presentato nel corso di una cerimonia pubblica, che si è tenuta il 24 settembre ed è stata inserita nel programma di celebrazioni per il bicentenario. Erano presenti il direttore dell’Egizio, Christian Greco, insieme con i referenti del comparto Educazione e Accessibilità e i rappresentanti delle numerose associazioni coinvolte.

“Siamo lieti e orgogliosi che un fiore all’occhiello della nostra città, noto e apprezzato in tutto il mondo, abbia deciso di puntare sull’inclusione, aprendo le proprie porte ai visitatori con esigenze speciali – ha sottolineato, durante l’evento inaugurale, il presidente UICI Piemonte, Franco Lepore. – Sappiamo che, d’ora in poi, le persone cieche e ipovedenti potranno trovare nel Museo Egizio uno spazio stimolante e accogliente e noi stessi ci faremo promotori di questa consapevolezza presso le altre sezioni italiane e i tanti amici che frequentemente ci chiedono informazioni al riguardo. Siamo inoltre convinti che non solo i ciechi e gli ipovedenti ma tutti i visitatori possano beneficiare degli strumenti per l’inclusione, poiché ciò che viene fatto pensando ai cittadini con disabilità risulta poi utile a tutti”.

U.I.C.I. Piemonte – Progetto “Piemonte per vedere oltre”

Azioni per potenziare l’accessibilità turistica e culturale

Estate: tempo di vacanze e viaggi. Anche il Piemonte si prepara ad accogliere, come ogni anno, migliaia di visitatori giunti da ogni parte del mondo per godere delle meraviglie artistiche, paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche che la Regione può offrire. Ma i luoghi di visita e le strutture ricettive sono preparati per le necessità degli ospiti disabili e, in particolare, delle persone che convivono con gravi minorazioni visive? Se l’è chiesto l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) del Piemonte, che con il progetto “Piemonte per vedere oltre” ha voluto proprio sondare, valorizzare e, per quanto possibile, stimolare l’accessibilità turistica e culturale della Regione. Il progetto è sostenuto dalla Fondazione CRT, attraverso il bando Vivomeglio, ed è realizzato in partenariato con le sezioni UICI delle province piemontesi, le associazioni Tactile Vision e Turismo Per Tutti, il Comune di Acqui Terme, che ha anche fornito un contributo economico.

Il piano di interventi ha, in realtà, radici lontane. Già nel 2010, infatti, UICI Piemonte aveva redatto un manuale di buone pratiche rivolto principalmente agli operatori del settore turistico, ma anche a istituzioni, comunicatori e semplici cittadini. A distanza di tempo l’associazione ha avvertito il bisogno di aggiornare e ampliare quel primo strumento, tenendo conto di ulteriori esigenze, ma soprattutto di nuove opportunità tecnologiche. Quindi, al manuale (rivisto e reso disponibile in rete) si sono affiancati disegni tattili di alcune importanti opere architettoniche del Piemonte, che possono essere scaricati, stampati in rilievo e fruiti da chiunque. Tra le novità c’è anche un elenco di buone pratiche per rendere accessibili i centri balneari, che si applica alle spiagge lacustri e fluviali del Piemonte, ma che può benissimo essere esportato in altre Regioni a vocazione marina. Inoltre è presente una scheda di rilevamento dell’accessibilità e fruibilità di siti turistici, elaborata per fasi di visita e con indicazioni per miglioramenti progressivi.

Disegni tattili

Dalla Sacra di San Michele al Santuario di Oropa, dal borgo di Pollenzo al centro di Acqui Terme, sul sito di UICI Piemonte è a disposizione un’ampia serie di disegni tattili relativi a luoghi e beni culturali piemontesi di particolare interesse storico e artistico. Questi disegni possono essere stampati in rilievo su speciale carta a “microcapsule” che si gonfiano con il calore. Chi non possiede in proprio le attrezzature necessarie, può far riferimento alle sezioni UICI provinciali, che si occuperanno di stampare i materiali richiesti. Da notare che i disegni sono dotati di un codice QR collegato alla descrizione audio della tavola illustrata. Sul sito UICI Piemonte è disponibile anche un elenco di musei e beni culturali presenti sul territorio piemontese e fruibili, almeno in parte, dalle persone con disabilità visiva. La lista è stata compilata sulla base di autodichiarazioni delle strutture, pubblicazioni in guide e materiali informativi turistici, e, in alcuni casi, verificata dagli autori.

Si prevede anche di offrire supporto tecnico e consulenza a realtà turistiche e strutture ricettive che vogliano dotarsi di una mappa tattile dei propri ambienti.

Guida digitale

Partendo dal manuale redatto negli anni passati, dopo una serie di revisioni e aggiornamenti, UICI Piemonte ha messo a punto uno strumento digitale di pronta consultazione, dedicato a chiunque voglia approfondire i concetti di accessibilità, usabilità e design per tutti (soprattutto in ambito turistico e culturale). Vi si trovano indicazioni generali sulla disabilità visiva (le sue caratteristiche e le sue tante sfumature, gli strumenti e le tecnologie per affrontarla) ma anche molti consigli pratici su come

accogliere e accompagnare le persone cieche e ipovedenti, sui loro diritti (a cominciare da quello di essere affiancati dal proprio cane guida), sulle situazioni che possono facilitare o, al contrario, inibire la loro autonomia.

Buone pratiche per le spiagge

Una parte specifica del nuovo manuale è dedicata all’accessibilità delle spiagge, con indicazioni che riguardano sia la conformazione degli stabilimenti balneari (prevedendo, ad esempio, la presenza di percorsi tattili plantari e elementi che aiutino chi non vede a identificare la propria postazione), sia la formazione del personale. Il tema ovviamente travalica l’ambito regionale: si può applicare alle spiagge piemontesi (presenti soprattutto lungo i laghi), ma ha anche e soprattutto una rilevanza nazionale. “È molto importante, per una Regione come il Piemonte, che negli ultimi anni ha scoperto e potenziato una preziosa vocazione turistica, dedicare attenzione anche alle persone che non vedono o vedono poco – sottolinea Franco Lepore, presidente regionale UICI – Questo progetto intende proprio lavorare sull’accessibilità turistica e culturale, cercando di fornire agli operatori del settore strumenti pratici, concreti e di pronto uso. Vorremmo che tutti, Piemontesi e visitatori arrivati da lontano, potessero far esperienza di questa bellissima Regione in autonomia, serenità e pienezza”. 

ACCESSIBILITA’ – Progetto In-VisIBLe (Inclusive and Innovative learning tool for Visually Impaired and Blind people

Negli ultimi decenni il tema dell’accessibilità è stato il motore di una profonda rivoluzione che ha modificato radicalmente la società, portando un cambio di paradigma nella concezione dell’essere umano e dei rapporti con gli altri attraverso discipline e ambiti diversi. Proprio per questi motivi, l’accessibilità è il cuore di una delle aree di azione della Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2020-2030.

La cultura è uno dei molti contesti in cui si declina l’accessibilità, ma tra tutti è forse uno dei più cruciali, per la centralità che riveste nella crescita dell’individuo e della società. Ciononostante, il livello di istruzione superiore delle persone con disabilità continua ad essere largamente inferiore rispetto a quello dei normodotati. Ad oggi, le persone disabili rappresentano in media solo poco più dell’1% degli studenti immatricolati nei corsi universitari, e la percentuale scende ulteriormente se si considerano gli studenti iscritti a master di I e II livello e dottorati di ricerca. Durante la recente pandemia dovuta al virus COVID-19, è divenuto ancora più drammaticamente evidente come l’accesso all’istruzione sia un fattore essenziale per promuovere uguali opportunità per tutti e non lasciare indietro le persone con disabilità e disagio sociale.

Il progetto In-VisIBLe (Inclusive and Innovative learning tool for Visually Impaired and Blind people), co-finanziato dal programma europeo Erasmus + e coordinato dall’Università di Bologna, si propone di rispondere a questa urgente e crescente esigenza di inclusione, promuovendo l’accesso delle persone con bisogni speciali ai contenuti dei corsi universitari e di istruzione superiore, attraverso l’implementazione e l’uso di strumenti innovativi all’interno dei moduli didattici. Il progetto si concentra in particolare sulla disabilità visiva, per dare un supporto agli oltre 30 milioni di ipovedenti e non vedenti attualmente presenti nei paesi europei nell’accesso all’istruzione e alla fruizione culturale, soprattutto nell’ambito che – sin dalla sua definizione – sembra escluderli senza rimedio: le cosiddette arti “visive”.

Una vera didattica “inclusiva” non dovrebbe essere incentrata unicamente sull’insegnamento agli studenti con disabilità visiva da parte di docenti dedicati o corsi speciali, ma al contrario l’educazione, in particolare quella superiore, dovrebbe essere la “scuola di tutti”, divenendo capace di offrire pari opportunità di apprendimento.

Per aiutare gli studenti con disabilità visiva a capire e apprezzare le arti visive, in particolare quelle plastiche e architettoniche, possono essere poi impiegati una serie di strumenti ormai a disposizione di tutti (modelli e tavole tattili, moduli di intelligenza artificiale che riconoscono gli oggetti nello spazio e traducono le immagini in descrizioni sonore, moduli text-to-speech ecc.) ma raramente impiegati in maniera sistematica e sinergica.

Il progetto In-VisIBLe si propone di introdurre per la prima volta questi strumenti all’interno dei corsi della didattica universitaria di I e II livello, creando dei moduli inclusivi e innovativi e dei MOOC (Massive Open Online Courses) di Storia dell’Architettura. Per raggiungere questi obiettivi, il progetto ha prodotto una serie di strumenti educativi originali: modelli virtuali 3D di architetture; tavole e modelli tattili di elementi architettonici e di edifici; un sistema di intelligenza artificiale in grado di riconoscere e descrivere le architetture (In-VisIBLe Image Captioning Dataset and System); una piattaforma educativa interattiva su cui saranno accessibili a tutti i prodotti e gli strumenti del progetto (In-VisIBLe Teaching & Learning Web Platform). Per raggiungere la massima diffusione nell’uso di questi strumenti, sono state prodotte delle linee-guida per la realizzazione e la stampa di modelli architettonici 3D accessibili ai non vedenti (In-VisIBLe Guidelines for the design and realization of 3D architectural models accessible to VIB); e linee-guida per rendere l’architettura e le arti visive ai non vedenti (In-VisIBLe Guidelines to make architecture and visual arts accessible to VIB).

L’evento finale del progetto In-VisIBLe si dividerà in due parti, che avranno luogo rispettivamente a Ravenna e Bologna nei giorni 25-26 giugno 2024.

Il workshop sul tema “Design, Education and Accessibility. Pratiche ed esperienze a confronto” si terrà il 25 giugno presso la Biblioteca Classense di Ravenna e raccoglierà progetti di istituzioni, enti e associazioni per la promozione dell’accessibilità alla fruizione dei beni culturali da parte di soggetti con disabilità o svantaggiati per costruire un momento di scambio e di confronto tra politiche ed approcci.

La conferenza internazionale che si terrà il 26 giugno presso la Sala dei Carracci del Palazzo Magnani di Bologna, intitolata “Design, Education and Accessibility. New Challenges in Innovation and Inclusion”, presenterà i risultati del progetto In-VisIBLe e li metterà a confronto con altri progetti nazionali e internazionali di università, musei e istituzioni incentrati sull’innovazione e sull’inclusione, sui temi delle politiche, degli strumenti e del sostegno alla fruizione di contenuti culturali da parte delle persone disabili; dell’ICT e delle nuove tecnologie per favorire l’inclusione nell’istruzione superiore; dei musei accessibili per le persone con bisogni speciali.

Contatti: micaela.antonucci@unibo.it; valeria.friso@unibo.it (responsabili progetto); luigi.bartolomei@gmail.com (evento Ravenna): francesco.lipparini4@unibo.it (evento Bologna)

U.I.C.I. Sicilia – In Sicilia la Carovana dell’Autonomia urbana

In tre incontri a Caltanissetta, Siracusa e Catania, Marino Attini, componente del Consiglio nazionale dell’Unione ciechi e ipovedenti, ha presentato il progetto LETIsmart, il più avanzato sistema di Smart City che consente la piena inclusione dei disabili visivi favorendone sicurezza, mobilità e indipendenza. Una soluzione elettronica cuore di un progetto dell’Unione a favore dell’autonomia personale che tocca più contesti per dare un forte segnale alle Istituzioni. L’idea di farne, in Sicilia, un volano per il turismo accessibile e la considerazione della presidente regionale Maria Francesca Oliveri, “L’Autonomia, diritto universalmente riconosciuto, è per noi una continua sfida”

“La Carovana dell’Autonomia che ha attraversato in questi giorni la Sicilia, ha la finalità di sensibilizzare le Istituzioni e la Comunità per migliorare l’autonomia urbana per i non vedenti e gli ipovedenti, riconoscendo così anche a loro un pieno diritto di cittadinanza”.

Così Maria Francesca Oliveri, presidente del Consiglio regionale dell’Uici, ha presentato l’ultimo appuntamento della Carovana, che, dopo Caltanissetta e Siracusa, con i presidenti Alessandro Mosca e Carmelo Fangano, ha concluso ieri il suo tour a Catania, con Rita Puglisi a fare gli onori di casa.

Protagonista dell’incontro Marino Attini, componente del Consiglio nazionale dell’Uici, che ha presentato il progetto LETIsmart, il più avanzato sistema di Smart City in grado di consentire la piena inclusione dei disabili visivi favorendone sicurezza, mobilità e indipendenza. Proprio ad Attini, presidente dell’Unione a Trieste ed esperto in elettronica di consumo, si deve l’idea del sistema, brevettato con SCEN, azienda leader nel settore della microelettronica e testato da Uici, Irifor (Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione nella disabilità visiva) e Aniomap (Associazione nazionale istruttori orientamento mobilità autonomia personale).

“LETIsmart – ha spiegato Attini – pesa solo otto grammi, la più leggera soluzione elettronica esistente, e trova posto all’interno del bastone bianco, non collegata ad app o smartphone ed è facilissima da usare: si manovra con due soli pulsanti. E si integra, fornendo anche informazioni e connettendosi con altri sistemi, con ciò che finora abbiamo realizzato per consentire ai non vedenti di muoversi in autonomia in ambito urbano: bastone bianco, mattonelle tattilo plantari, mappe tattili”.

Attini, ieri, nel corso di un vivace incontro con ciechi e ipovedenti nella sede di Catania dell’Uici, ha sottolineato come siano ormai otto anni che l’Unione sviluppa e perfeziona questo progetto coinvolgendo i soci, i quali forniscono riscontri su esigenze e necessità in quell’ambito urbano in cui la complessità coinvolge anche la sicurezza. LETIsmart, attraverso un sistema di radiofari, consente per esempio segnalare all’autista dei bus collegati che un disabile visivo sta aspettando alla fermata. O di prenotare un semaforo sonoro.

“Questo ausilio, insomma – ha concluso Attini – rappresenta oggi lo standard nazionale, il cuore di un progetto che solo l’Unione ciechi poteva portare avanti grazie ad accordi con il Ministero, le grandi realtà, i Comuni: sono già una ventina i centri italiani in cui funziona questo sistema. E, di città in città, impariamo sempre cose nuove”.

“Per come è stato illustrato il progetto – ha aggiunto Rita Puglisi, presidente della sezione etnea dell’Uici – potremmo pensare di realizzarlo insieme con l’Amministrazione comunale catanese, ma non solo, partendo per esempio dalla nostra splendida piazza Duomo e da quel primo tratto pedonale di via Etnea che comprende la piazza Università. Si parla tanto di turismo, risorsa fondamentale per Catania, e quello accessibile diventa sempre più importante. Potrebbe essere dunque una bella occasione abbinare il progetto con l’ottimo lavoro che i Lions hanno fatto in questi anni con le mappe tattili dei monumenti catanesi”.

All’incontro, tra l’altro, ha partecipato, da remoto, Maurizio Gibilaro, governatore di quel distretto Sicilia del Lions che, con l’Uici, ha realizzato oltre duecentocinquanta mappe tattili dei monumenti siciliani.

Anche Massimo Russo, docente di Orientamento, Mobilità e Autonomia personale del Centro Helen Keller di Messina, ha confermato che “ogni radiofaro installato nelle città favorisce non solo l’autonomia dei non vedenti ma anche, in particolare in luoghi come la Sicilia, il crescente turismo degli stessi”.

“Il sistema LETIsmart – ha aggiunto – è una realtà, per esempio, a Trieste, città di Attini, e il filmato proiettato nell’incontro ha mostrato come i disabili visivi, grazie a questo sistema, si muovano con grande disinvoltura e soprattutto in assoluta autonomia. E poiché nelle città siciliane, senza questi ausili, chi ha problemi di vista non si avventura a passeggiare per le strade, bisogna lavorare per la loro inclusione nell’ambiente urbano”.

Una battaglia di civiltà, insomma, come da tempo sostiene la presidente Oliveri: “L’Autonomia – ha affermato – è un diritto universalmente riconosciuto, ma per noi non vedenti diventa una continua sfida. Che siamo pronti a raccogliere per diventare, a pieno titolo, membri di questa società”.

Accessibility Days 2024

From Web to We. La Rivoluzione Accessibile.

Roma, 16 e 17 Maggio 2024, Università Sapienza

Logo Accessibility Days 2024

L’ottava edizione degli Accessibility Days si terrà il 16 e 17 maggio presso l’Edificio Marco Polo dell’Università Sapienza di Roma e sarà fruibile anche in streaming. Il più grande evento nazionale dedicato all’accessibilità digitale in Italia quest’anno si presenta con l’ambizioso titolo “From Web to We. La Rivoluzione Accessibile” per porre attenzione su come le tecnologie digitali possono migliorare l’inclusività e superare le barriere del vivere quotidiano attraverso le tecnologie digitali.

Il titolo “From Web to We” evidenzia, infatti, l’importanza di passare da singoli attori digitali a una comunità unita e inclusiva, promuovendo l’accesso e la partecipazione di tutte le persone.

Durante i due giorni di evento, si terranno oltre 50 sessioni interattive fruibili anche in streaming, workshop pratici, e tavole rotonde, con la partecipazione di relatori e relatrici sia nazionali che internazionali. Gli Accessibility Days saranno accessibili sia in presenza che online, per garantire la partecipazione a chiunque, da qualsiasi luogo.

Celebreremo un importante anniversario: i 20 anni dalla promulgazione della legge Stanca, una pietra miliare nella storia dell’accessibilità digitale in Italia. Questa legge ha segnato un decisivo passo avanti per garantire l’accesso alle informazioni e ai servizi digitali alle persone con disabilità. Durante l’evento, avremo l’onore di ospitare rappresentanti di istituzioni che hanno giocato un ruolo chiave in questa evoluzione. Sarà un’occasione unica per riflettere sui progressi compiuti e discutere sulle sfide future dell’accessibilità digitale e sociale, riaffermando il nostro impegno a costruire una società più inclusiva.

L’evento aderisce pienamente ai principi di accessibilità universale, includendo servizi come interpretazione in Lingua dei Segni Italiana (LIS), sottotitoli in tempo reale e altre misure di supporto per assicurare un’esperienza completa e senza barriere a tutte le persone partecipanti. Invitiamo tutte le persone interessate, da chi opera nel settore tecnologico a chiunque abbia passione per l’accessibilità, a partecipare a questo momento di condivisione e apprendimento.

Gli Accessibility Days offrono un’opportunità preziosa per condividere esperienze e soluzioni che possono migliorare la qualità della vita di persone con variegate caratteristiche di diversità.

Inoltre, per tutto il personale docente che parteciperà all’evento sarà possibile avere l’attestato di presenza, rilasciato grazie al prezioso supporto di AID – Associazione Italiana Dislessia, ente accreditato presso il MIM per la formazione dei docenti.

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, INVAT, I.Ri.Fo.R., Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano e l’Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza” saranno presenti nella seduta plenaria di giovedì 16 maggio e nella sessione di venerdì 17 maggio “Tecnologia accessibile per una vita quotidiana indipendente e inclusiva” alle ore 12 nella quale, Marino Attini, Rocco Clementelli, Roberto Scano, Barbara Leporini proporranno anticipazioni e soluzioni tecnologiche per la vita quotidiana e la mobilità, dalle novità sul sistema LETIsmart, ai nuovi standard della domotica, dall’accessibilità dei siti alla tanto attuale intelligenza artificiale.

Ricordiamo che la sessione verrà trasmessa in diretta su Slash Radio.

Le nostre Istituzioni saranno presenti con una propria postazione nell’area dedicata agli stand.

Link all’agenda: https://accessibilitydays.it/2024/it/agenda/

Giovani disabili visivi ad E.Y.E.

Autore: Marco Fossati

L’Unione Europea ha voluto incentivare la partecipazione dei giovani alla vita politica del territorio attraverso delle azioni ben precise. Sullo stesso modello dell’European Youth Event E.Y.E. che si svolge Strasburgo ogni due anni, ha provveduto a chiedere la realizzazione di 4 eventi sul territorio europeo. Di questi 4 Local E.Y.E. l’unica data italiana sarà quella a Forlì nel terzo fine settimana di Maggio 2024.

Il Punto Europa di Forlì, un centro interdipartimentale dell’Università di Bologna, ha vinto il bando per la gestione dell’evento italiano. Lo staff del Punto Europa ha iniziato ad occuparsi della gestione generale dell’evento ma soprattutto della parte dei contenuti, delle proposte, della parte che riguarda l’attenzione alle pari opportunità per tutte le cittadine e i cittadini europei. Ovviamente questa attenzione si è riflessa anche negli aspetti di accessibilità, non solo web, ma anche proprio pratica, nel momento dell’evento, volendo arrivare ad incentivare le ricchezze e le peculiarità che alcuni possono avere per incentivare la costruzione dei saperi e del benessere generale.

Vi è stato un primo momento in cui lo staff del Punto Europa ha indetto una call per ricevere proposte per laboratori da svolgersi durante i tre giorni della manifestazione.

Con grande piacere sappiamo che i giovani della sezione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Forlì hanno proposto il laboratorio “OLTRE I SENSI” per le vie della città, che ha superato la candidatura e che sarà quindi disponibile per i cittadini europei durante l’evento.

Con la Direzione del Corso “Centralinista operatore dell’informazione nella comunicazione” dell’istituto F. Cavazza abbiamo deciso di proporre la nostra candidatura alla gestione di due laboratori di attività nel corso di Local E.Y.E. e abbiamo superato la selezione.

Allestiremo “I RITMI DEL SUD SENZA LUCE” con l’obiettivo di fare musica insieme, attraverso un’attività di scoperta e conoscenza degli strumenti musicali tipici del sud Italia, per iniziare una relazione tra persone, anche in assenza di luce.

E ovviamente “GIOCHIAMO AL BUIO!” utilizzando l’attività ludica come modo migliore per iniziare una frequentazione, uno scambio e un arricchimento reciproco. Il laboratorio sarà svolto in assenza di luce e, quindi, in un ambiente che non permette la visione, con l’intento di stimolare conoscenze e sensazioni non usuali e costruire un dialogo tra persone.

Il materiale ludico è stato realizzato all’interno del laboratorio che ho tenuto sulle disabilità sensoriali per le scuole secondarie di primo grado nel Corso di Specializzazione per attività di sostegno tenuto presso l’Università degli Studi di Firenze e diretto dalla Professoressa Laura Menichetti.

All’interno di questo laboratorio oltre alcuni cenni basilari sulle caratteristiche peculiari delle persone con disabilità sensoriale abbiamo potuto attivare un laboratorio di costruzione di giochi inclusivi. Attraverso le metodiche della progettazione, della costruzione pratica sino alla realizzazione di un gioco in scatola abbiamo potuto esperire situazioni di apprendimento legate alle conoscenze essenziali per svolgere in modo attento, proficuo e funzionare la nostra azione di insegnanti per le persone in età evolutiva.

L’idea di focalizzarci sui giochi è stata sicuramente vincente proprio perché contiene al suo interno non solo delle realizzazioni pratiche di oggettistica, di plance, di oggetti legati all’attività ludica, ma perché ci consente anche di pensare a dinamiche di gioco che siano giocabili da persone con disabilità visiva e persone con normo visione contemporaneamente arrivando a concretizzare realmente Universal Design e Inclusione.

Nell’European Youth Event avremo un grande opportunità. Riteniamo importante che i giovani dialoghino insieme per poter comprendere aspetti della vita di tutti i giorni delle persone che vivono senza informazioni visive. Arrivando a far nascere idee, suggerimenti di come un ambiente urbano o un ambiente di apprendimento possano non inibire, ma favorire e facilitare il vivere di tutti. Immagino che sarà divertente e vi invito sicuramente al Local E.Y.E. di Forlì!