INTERVISTE – Dentro lo specchio dell’ipovisione…

Autore: Alessio Tommasoli

Alberto Tomberli è un ragazzo ipovedente di 25 anni, affetto da una malattia degenerativa della retina. All’inizio dell’anno ha avuto la possibilità di raccontarsi, di raccontare la sua vita, le sue passioni e la sua malattia: ad offrirgliela, la famosa trasmissione televisiva Le Iene che ne ha realizzato un intenso servizio.

Ho deciso di fargli qualche domanda, non solo a proposito di questa esperienza. E ne è uscito qualcosa di molto diverso rispetto a quelle interviste realizzate con lo scopo di costruire un ponte tra disabili e non disabili o di sensibilizzare questi ultimi sul tema della disabilità. È piuttosto un confronto, un dialogo nato dalla curiosità: quella di un ipovedente che parla con un altro ipovedente per avere un’altra prospettiva su come si possa vivere la nostra disabilità. Perché, a volte, a guardar bene il proprio riflesso su uno specchio, notiamo una postura che non ci rendevamo conto di poter avere. E quando ci voltiamo ci sentiamo più consapevoli e arricchiti.

D. Com’è nata l’idea di questo servizio televisivo?

R. In modo assolutamente casuale. Da una telefonata che ho fatto all’Uici di Roma per avere informazioni su spazi dedicati al paratliathon. Il presidente Giuliano Frittelli mi ha risposto che mi avrebbe richiamato dopo essersi informato e che forse avrebbe avuto un regalo per me. Venti minuti dopo mi ha richiamato parlandomi di questa opportunità che si era creata perché un altro ragazzo aveva rinunciato. Ho detto subito di sì, trovando la cosa molto intrigante.

D. Per uno spettatore come me che condivide la tua stessa disabilità è stato un servizio emozionante. Tu ne sei rimasto soddisfatto?

R. Non sapevo quale indirizzo volessero dargli, né l’ho saputo fino alla messa in onda, e devo ammettere di essermi preoccupato, perché sono servizi in cui è facilissimo strumentalizzare questi argomenti. Mi ero preoccupato addirittura che potessero creare un personaggio che non ero io, uno accusabile di essersi venduto e di aver svalutato o banalizzato la figura del disabile. Invece il risultato è stato ottimo, perché non mi hanno snaturato, non esce una caricatura, ma quello che sono veramente.

D. In effetti, ti sei anche preso una bella responsabilità.

R. Quando ho accettato non ci avevo riflettuto, ma poi mi hanno scritto tantissime persone sui social, complimentandosi, facendomi domande, ringraziandomi per avergli dato conforto.

D. È stato qualcosa in più di un servizio sulla tua vita, quindi…

R. Io l’ho vissuto come un servizio di utilità per tutti. Quando ho capito che non c’entravo soltanto io, ho cercato di abbattere lo stereotipo del non vedente passivo che sta a casa fermo sul divano. Spero davvero che questo servizio dimostri finalmente a tutti quali sono le potenzialità di un disabile della vista, che è in grado di fare anche altro oltre al solito centralinista o fisioterapista.

D. Tu sei fiorentino, ma ti sei trasferito a Roma, lontano dalla tua famiglia.

R. Sì, è stata un’altra sfida. Mi sono trasferito per studiare all’università e ora vivo con un amico.

D. Una sfida, soprattutto perché Roma è una città davvero poco accessibile.

R. Roma è una città bellissima e ricchissima di opportunità, ma non ha nulla di accessibile. E quello che sorprende è che tra la periferia e il centro non cambia nulla: io vivo a San Pietro e mi muovo con tutti gli ausili possibili, ma c’è sempre una transenna che travolgo. Stanno in mezzo ai percorsi loges…

D. E li spostano ogni giorno, tra l’altro…

R. Esatto. L’assurdità è che sono stati fatti investimenti, ma poi li hanno abbandonati. Ti dico solo che se cammini a Castel Sant’Angelo lungo il percorso loges ti trovi all’improvviso dentro una bancarella, visto che le hanno sistemate proprio lì.

D. Ti capisco benissimo. Anche io vivo a Roma e ammetto di aver dovuto sviluppare qualche metodo per sopravvivere, ad esempio impormi di non avere mai fretta.

R. Questo è certo, bisogna sempre avere due o tre piani alternativi, essere flessibili, razionali e soprattutto munirsi di tanta, tanta pazienza. Se sei nervoso a Roma non vai da nessuna parte.

D. Anche la mia malattia è degenerativa come la tua e guardandoti nel servizio delle Iene ho avuto come la sensazione di guardarmi allo specchio nella mia quotidianità. La tua vitalità, la tua voglia di fare tantissime esperienze mi è sembrata derivare dalla mia stessa voglia di sfidare il tempo che mi condanna e i limiti che m’impone e che cambiano di giorno in giorno.

R. Sì, le sfide in un certo momento della nostra vita diventano costanti. Con questa malattia, non sapendo mai come andrà a finire, né quando, cerco di fare quante più cose mi è possibile. Ma il tempo non lo vedo solo come un nemico: da un certo senso è uno stimolo.

D. È vero, questo in effetti emerge molto bene dal servizio. Ed emerge anche un messaggio: che possiamo vivere i nostri limiti come un ostacolo insuperabile oppure come un obiettivo da raggiungere e provare a superare costantemente.

R. Sì, credo che la vita, la nostra vita, debba essere affrontata per andare avanti. Poi, ognuno ha un carattere diverso e la prende in un certo modo. Questo non significa che nella mia vita non ci siano mai momenti di down, di scoramento, ma cerco sempre di superarli con una nuova esperienza.

D. Tu studi Relazioni Internazionali, giusto?

R. Sì, ecco, quella è stata una grande sfida, soprattutto scegliere di andarla a studiare a Roma, come ti dicevo. Ma è stata una scelta di passione, perché amo l’ambito delle politiche internazionali, anche se ammetto che è stata una scelta impulsiva che ho fatto senza un progetto preciso.

D. Ti capisco benissimo, a me quella stessa impulsività mi ha spinto fino al dottorato in Filosofia. Anche questo forse riguarda la voglia di fare quante più esperienze possibili finché ci sono possibili, non credi?

R. Sicuramente, anche se una volta laureato vorrei continuare su quella strada, magari entrando in qualche luogo correlato, come la FAO o il WFP.

D. Nel servizio racconti che, a volte, quando entri col bastone in un pub insieme a un amico, chiedano a lui cosa vorresti da bere, piuttosto che a te. Anche a me è capitato, come credo sia capitato a tutte le persone con la nostra disabilità. Una volta mi incazzavo, poi però ho imparato a fregarmene facendomi una risata. Tu che reazione hai?

R. Dipende dai momenti. Non tutti i giorni riesco a riderne, purtroppo. È il modo delle persone che non riesco a sopportare, l’ignoranza. Non credo che dovrebbe essere mai perdonata e per questo non riesco sempre a lasciarla passare con una risata, per quanto sprezzante.

D. La mia è un’autodifesa da tutte quelle volte che una semplice frase mia ha rovinato una bella giornata.

R. È giusto quello che fai tu, è giusto non prendersela più di tanto, ma credo che sia necessario rispondere, perché tre o quattro parole possono far riflettere. Certo, non possono sradicare l’ignoranza, per quello l’unica soluzione sta nell’educazione nelle scuole.

D. Oggi tutti, giovani e meno giovani, usiamo i social e ci conosciamo più gente di quanta ne conosciamo per strada. Ma è una conoscenza virtuale che nasce dalle chat. Io spesso mi sono posto il problema di quando e se dire all’altro della mia disabilità.

R. È una bella questione. Io tendo sempre a non dirlo subito, ma solo perché voglio capire prima com’è la persona, come potrebbe reagire e se vale veramente la pena andare oltre.

D. Scusami se ti sto facendo domande così intime, ma molte di queste sono domande che faccio spesso a me stesso. E una delle più importanti credo sia questa: pensi che senza questa malattia saresti stato la stessa persona che sei?

R. È una domanda che mi faccio spesso anche io. Secondo me non lo sarei stato, semplicemente perché molte attività che faccio sono legate alla mia disabilità. E per molte cose questa malattia per me è un valore. Penso spesso che se non l’avessi avuta sarei stato una persona comune, uno come tanti. Non che sia un pregio, però davvero non è un difetto… non so se capisci cosa intendo… Non significa pensare di essere migliore degli altri, nel senso di essere più buono o più bravo o più intelligente. È qualcosa in più che abbiamo rispetto agli altri, qualcosa come un peso, forse, che ci dà una coscienza diversa delle cose, maggiore, per certi versi.

D. Però stiamo attenti a non dire che la malattia è qualcosa di positivo.

R. Non è, ma può avere qualcosa di positivo. D’altronde lo hai detto tu stesso, ognuno è fatto in modo diverso… Per te cos’ha di positivo?

D. Ora sei tu a fare le domande a me?

R. È il bello di una bella intervista.

D. Penso che la mia malattia mi renda più cosciente del tempo, di essere mortale. Ecco in cosa la trovo positiva: mi costringe a pesare ogni sguardo, a non sprecare nemmeno un attimo del mio tempo e a sfruttarlo per lavorare su me stesso in direzione di una perfezione che so di non poter raggiungere mai, proprio perché la malattia me lo impedisce fisicamente. Eppure continuare a farlo, quasi come a sfidarla, come a dire: vinci tu lo so, ma almeno mi gusto il piacere di aver provato a combatterti…

R. Alessio, scusa se ti interrompo, ma quanto si sente che sei un filosofo!

Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale

Il 12 maggio 2022 alle ore 15.00 a Salerno, si è riunita la Direzione Nazionale.

Il Presidente Nazionale, prima di iniziare i lavori, per un saluto, passa la parola al Presidente Regionale Pietro Piscitelli, all’Assessore al Turismo del comune di Salerno, Alessandro Ferrara, ad Andrea Volpe consigliere regionale della Campania, all’Assessore alle politiche sociali e istruzione della giunta regionale della Campania, Lucia Fortini, al Presidente Territoriale di Salerno Raffaele Rosa.

Viene approvato il verbale del 14 aprile 2022.

Si procede alla presa d’atto dei verbali e altri documenti:

Gruppo di lavoro 3 – Pari opportunità–Donne, Anziani, Giovani, Ipovisione

Il verbale del Gruppo 10 OND su LEGGE 22 dicembre 2021, n. 227 Delega al Governo in materia di disabilità.

Il progetto ANFAS. Percorso di formazione per arrivare all’agenzia anti discriminazione.

Al punto successivo viene esposta la situazione sull’iniziativa di solidarietà in favore dei non vedenti e ipovedenti del conflitto in Ucraina. Il Presidente Barbuto invita tutte le sezioni a comunicare le iniziative messe in campo ivi comprese le disponibilità all’accoglienza diretta dei rifugiati. Il Presidente, inoltre, fa appello a tutte le strutture UICI e agli enti collegati di continuare a sostenere l’azione di raccolta fondi promossa dalla Presidenza nazionale.

Di seguito si passa all’illustrazione dello schema per il Fondo di Solidarietà per le sedi territoriali e viene illustrata la proposta con i criteri e requisiti per l’accesso. A tal proposito, il Presidente Nazionale propone che nei primi giorni di giugno si possa promuovere una riunione esplicativa con tutti i Presidenti Territoriali per condividere tale documento e ascoltare i loro suggerimenti e proposte.

Si passa, poi, a esaminare la proposta sulla celebrazione della Giornata del sordocieco, istituita dall’UICI il 27 giugno 2017, da realizzare insieme alla Lega del Filo d’Oro, Ente Nazionale Sordi e Fiadda. L’organizzazione della giornata dovrebbe vedere il coinvolgimento del Ministro Erika Stefani, allo scopo di realizzare l’evento presso la Sala multimediale di Palazzo Chigi. Oltre alla richiesta di una modifica della legge 107/2010, la manifestazione darà importanza a persone sordocieche che racconteranno la loro storia di vita.

Il Presidente Barbuto propone alla Direzione Nazionale la definizione di un modello base per le verifiche presso le sezioni UICI. Su suggerimento di alcuni componenti della Direzione viene proposto di aggiungere allo schema: il patronato, che tutti i documenti siano accessibili, uso e aggiornamento anagrafica soci, servizio accompagnamento realizzati anche tramite la sede territoriale UNIVOC.

Viene discussa, al punto successivo, la proposta e il preventivo per la fornitura del comunicatore vocale Alexa. Amazon propone l’aggiunta di due applicazioni: lettura dei quotidiani (eValues), periodici e riviste dell’Unione; fruizione del Libro Parlato. Amazon offre l’acquisto di 20.000 dispositivi a un prezzo fortemente scontato. La Direzione approva all’unanimità e si conta di poter installare tutti i dispositivi presso il domicilio dei soci entro la primavera del 2023.

Il Presidente propone la nomina di Marino Attini quale componente del CdA della Biblioteca Italiana per Ciechi di Monza. Dopo ampia discussione alla quale intervengono tutti i componenti, la Direzione approva la proposta del Presidente Nazionale a maggioranza, con il voto contrario del componente Lapietra che aveva proposto la propria candidatura.

Viene esaminata la situazione degli Istituti dei ciechi Paolo Colosimo e Domenico Martuscelli di Napoli. Il componente Massa volge un ampio rapporto sulla situazione, evidenziando i progressi nel processo di recupero e risanamento del Martuscelli e la paralisi amministrativa, organizzativa e gestionale del Colosimo. Ringrazia il Consigliere Nazionale Fornaro per il contributo fornito, attraverso un documento ben articolato sull’attuale situazione in cui versa l’istituto Colosimo. Il presidente propone la costituzione di un gruppo di lavoro per quanto riguarda il Colosimo, coordinato da Vincenzo Massa, composto da: Giuseppe Fornaro, Nunziante Esposito, Mario Mirabile e Pietro Piscitelli.

La Direzione Nazionale, inoltre, discute del progetto “AppleOpenMuseum (Museo storico dell’Apple). L’associazione culturale “Vintage Technologies Salento” con sede a Copertino (Lecce), chiede il partenariato all’UICI per questa iniziativa, la Direzione approva.

Per il patrimonio vengono accolte le richieste delle sedi di Sondrio, Molise, Messina., Avellino

La Direzione assegna un contributo al Consiglio regionale della Liguria per sostenere il concorso di audio narrativa “Ascoltami ti racconto una storia.”

La Direzione conclude i suoi lavori alle ore 20.15 con le comunicazioni del Presidente e dei componenti, seguite dal saluto dei consiglieri nazionali Nunziante Esposito e Giuseppe Fornaro e dei presidenti delle sedi territoriali della Campania Mariateresa Fattoruso, Raffaela Masotta, Giulia Cannavale e Mario Mirabile che hanno preso parte a tutti i lavori insieme all’intero Consiglio regionale.

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti al Salone internazionale del Libro a Torino

Da domani UICI presente all’evento con un proprio stand

Dal 19 al 23 maggio l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti parteciperà al Salone internazionale del Libro con un proprio stand, curato insieme al Centro Nazionale del Libro Parlato, dove tutti i giorni i visitatori potranno partecipare a uno speciale percorso immersivo nel mondo della disabilità visiva.

L’iniziativa dell’UICI – dal titolo “Entra in cabina, spegni la luce” – consentirà di vivere un’esperienza di ascolto al buio attraverso una voce narrante che guiderà il pubblico alla scoperta del mondo della cecità, facendo toccare con mano libri tattili e altri oggetti di uso quotidiano dei non vedenti. 

Da segnalare, inoltre, l’iniziativa del “Reading al buio” organizzata da Fondazione LIA (Libri Italiani Accessibili) per venerdì 20 maggio alle ore 15 per scoprire come un libro accessibile può essere letto senza distinzioni sia attraverso la vista sia attraverso la barra Braille e la sintesi vocale. Lo Stand di UICI (J01) è situato nel Padiglione 2. Il Salone del Libro sarà aperto giovedì 19 maggio dalle ore 10 alle 20, venerdì 20 e sabato 21 maggio dalle 10 alle 21; domenica 22 e lunedì 23 maggio dalle ore 10 alle 20.

U.I.C.I. Catanzaro – “Occhio ai Bambini”

Prosegue incessantemente la campagna di prevenzione delle patologie oculari “Occhio ai Bambini”, destinata agli istituti per l’infanzia e primaria della provincia di Catanzaro.

Un tour itinerante che ha già visto coinvolti oltre 500 bambini dai 3 agli 11 anni con l’obiettivo primario di preservarne la vista.

Il tutto realizzato attraverso uno screening gratuito ad opera di medici oculisti specialisti ed ortottisti che può diagnosticare precocemente l’esistenza di fattori che necessitino di un approfondimento prima che si tramutino in patologie che poi invece necessiterebbero di interventi mirati.

Di ciò si può avere assoluta contezza in base ai dati sin qui raccolti e complessivamente ci indicano che nelle prime due settimane l’8% dei bambini visitati è stato rimandato ad una visita approfondita e che i difetti principalmente riscontrati risultano essere di tipo refrattivo e riconducibili a miopia ed astigmatismo oltre che con diversi casi di daltonismo che sono risultati in forte crescita rispetto alle precedenti edizioni della campagna, e disturbi ortottici quali strabismo e occhio pigro riscontrati nel 2% degli alunni dai 6 ai 10 anni.

Ulteriore dato rilevante nonché allo stesso tempo allarmante è emerso dall’analisi anamnestica in quanto circa il 7% dei bambini visitati non era mai stato sottoposto ad un controllo approfondito da parte di uno specialista.

Lo staff dell’UICI di Catanzaro che affianca il Comitato IAPB guidato da Luciana Loprete ed insieme agli specialisti durante la campagna costantemente quindi ricorda ai genitori quanto sia importante un controllo oculistico sin dalla nascita ed ancor di più prima dell’inizio dell’anno scolastico considerando che le visite che devono essere effettuate ciclicamente per garantire una crescita priva di deficit visivi.

Si ringrazia per l’impegno e la sensibilità gli specialisti Dott. Pierfrancesco Mellace, Dott. Carmine Catalano, Dott.ssa Angela Turtoro e le ortottiste Dott. Chiara Coppola e Dott. Stefania Cristofaro.

U.I.C.I. Reggio Emilia – Città senza barriere

Al via un progetto di monitoraggio degli impianti semaforici per migliorarne l’utilizzo da parte delle persone con fragilità

Prende il via in questi giorni a Reggio Emilia il censimento e il conseguente monitoraggio degli incroci con semafori, allo scopo di programmare una serie di interventi per garantire maggiore sicurezza nell’attraversamento dei pedoni, in particolare delle persone con fragilità, e risolvere eventuali criticità presenti.

Il progetto è promosso dall’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Reggio Emilia (Uici) e dal Cerpa-Centro europeo di ricerca e promozione dell’accessibilità, attraverso il Criba-Centro regionale di informazione sul benessere ambientale, con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia e di Farmacie comunali riunite nell’ambito del progetto Reggio Emilia città senza barriere. L’azione si inserisce altresì fra le iniziative promosse dal Protocollo d’intesa per il Tavolo interistituzionale Reggio Emilia città senza barriere.

Gli incroci semaforizzati in città sono oltre 50. L’obiettivo è verificare e, se non sono presenti, pianificare l’inserimento di accorgimenti idonei ad agevolare e rendere più sicure le persone con disabilità, che ad esempio si muovono in carrozzina. Il lavoro di verifica, sul campione di incroci semaforizzati sarà ad opera di un gruppo di volontari dell’associazione Uici provinciale coadiuvati dal Criba e consentirà di censire lo stato dei luoghi e dare suggerimenti per il loro miglioramento. I risultati ottenuti permetteranno all’Amministrazione comunale di avere a disposizione materiale utile per pianificare interventi di implementazione o manutenzione dell’esistente.

U.I.C.I. Reggio Emilia – FORMAZIONE COME MEDIATORI CULTURALI

5 persone cieche o ipovedenti in formazione come mediatori culturali con la Cooperativa Sociale L’Ovile

La cooperativa sociale L’Ovile amplia ulteriormente l’impegno a sostegno delle persone segnate da fragilità e svantaggio nell’inserimento al lavoro, che già rappresentano una quota del 48% sui 360 dipendenti della cooperativa in via De Pisis.

In stretta collaborazione con la sezione reggiana dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e il centro di formazione regionale Ciofs (presente a Reggio Emilia con una sede a Bibbiano), infatti, L’Ovile ha avviato un corso di formazione per mediatori culturali e linguistici destinato in modo esclusivo a persone cieche o ipovedenti.

La Responsabile dell’Ufficio Inserimento Lavorativo Elisa Cocchi spiega: «Il progetto ha una particolare rilevanza non solo per il fatto che si rivolge a chi comunque sconta una forma di disagio grave, ma soprattutto perché mira a formare profili professionali medio-alti molto richiesti e dai quali, però, le persone cieche o ipovedenti sono quasi sempre escluse, con inserimenti lavorativi in gran parte limitati a lavori manuali e/o segretariali».

A questa necessità – prosegue Cocchi – si è associata la volontà di rafforzare il nostro lavoro a sostegno di ciechi e ipovedenti, valorizzando, in particolare, persone che sono in possesso di competenze linguistiche molto preziose nell’avvio di un percorso di formazione che va a rafforzare anche le loro capacità relazionali e aggiunge altre competenze riguardo alle diverse culture con le quali il nostro territorio è in dialogo».

«Il bisogno di competenze nel campo della mediazione linguistica e culturale – spiega Valerio Maramotti, il presidente di cooperativa L’Ovile – è reso evidente dall’arrivo nel nostro territorio di richiedenti asilo e profughi di nazionalità e culture diverse che vanno sostenuti tanto nei bisogni primari quanto nei percorsi di integrazione».

Il progetto formativo, che include 5 persone cieche o ipovedenti, vede in campo Clara Codeluppi per il Ciofs, che con un tutoraggio attento ha concretizzato i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo e del Fondo Regionali Disabili in un accompagnamento presente e completo dei corsisti. Chiara Tirelli (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), impegnata nella ricerca e selezione dei profili idonei alla formazione, spiega: «Il percorso è articolato in due moduli per 32 ore complessive, dedicate all’approfondimento dei diversi ambiti della mediazione (sanitario, legale, ecc.), all’analisi del ruolo del mediatore nella relazione con il beneficiario, alla conoscenza del quadro normativo riguardante la professione, all’uso di strumenti informatici, allo studio delle criticità rilevate sulla base di esperienze concrete di mediazione e ad una “formazione sul campo” al Centro di mediazione che L’Ovile gestisce in via Guittone d’Arezzo. Siamo soddisfatti dell’impegno che i nostri soci e corsisti stanno mettendo in questa progettazione innovativa».

L’obiettivo ultimo del progetto – osserva Clara Codeluppi – è l’inclusione al lavoro delle persone coinvolte sulla base della specifica qualifica acquisita, ma anche il promuovere un modello virtuoso di inserimento al lavoro che possa estendersi e valorizzare, così, tutte le competenze di cui le persone sono portatrici, anche quando si è in presenza di forme di fragilità».

Siamo molto grati – conclude il presidente de L’Ovile – all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Reggio Emilia, al Ciofs, al servizio Collocamento Mirato del Comune di Reggio Emilia e all’Ufficio Mediazione de L’Ovile nella figura di Stefania Bottesini, quale coordinatrice e formatrice del corso, per la collaborazione che ci stanno assicurando in tutte le fasi di un percorso che si concluderà nella prima settimana di giugno».

Accessibility Days 20-21 maggio 2022 – Istituto dei Ciechi di Milano

In occasione del Global Accessibility Awareness Day (GAAD), dal 20 al 21 maggio si terranno gli Accessibility Days, uno degli appuntamenti italiani più importanti per l’accessibilità e l’inclusività delle tecnologie digitali.

Quest’anno l’iniziativa si svolgerà in forma mista: in presenza presso la prestigiosa sede dell’Istituto dei Ciechi di Milano, mentre i contenuti delle sessioni plenarie verranno trasmessi anche online.

L’evento è rivolto a sviluppatori, designer, maker, creatori, editori di contenuti e a tutte le persone che sono interessate o si occupano di tecnologie digitali, non ultimo il mondo della scuola, che con la didattica a distanza ha dovuto rivoluzionare i tradizionali metodi d’insegnamento.

Il programma delle conferenze è molto nutrito, l’accessibilità verrà declinata nelle forme più varie: dalla scuola al lavoro, dall’arte all’intelligenza artificiale, dalla normativa al design, dalla comunicazione allo sviluppo.

Con la partecipazione in presenza, si avrà l’opportunità, oltre che di fare rete con gli speakers che interverranno e con gli enti presenti nei banchetti espositivi, di accedere a workshop pratici di approfondimento su varie tematiche.

Anche la nostra Unione, l’I.Ri.Fo.R. e INVAT hanno voluto offrire un contributo tangibile alla buona riuscita degli Accessibility Days, collaborando in modo significativo per arricchire il programma e offrire servizi di accessibilità durante la conferenza.

Nella sessione plenaria di venerdì 21 maggio, dalle ore 9:45 alle 11:15, avremo l’opportunità di mettere in rilievo il ruolo strategico dell’accessibilità per le persone con disabilità visiva.

La tavola rotonda “Si può raggiungere la vera accessibilità usando solo strumenti automatici?”, prevista per venerdì 21 maggio dalle 12:15 alle 13:00 in track 1, vedrà la partecipazione del Consigliere INVAT Sabato Derosa.

Ampio spazio verrà riservato a Edico con una sessione in track 3, sabato 21 dalle ore 12:30 alle ore 13:15 e workshop pratici in entrambe le giornate dell’evento.

Durante gli Accessibility Days sarà presente all’interno della Sala Mostre l’area espositiva di LETIsmart con il Componente della Direzione Nazionale UICI Marino Attini, che permetterà agli interessati di provare il bastone e dedicherà dei momenti di approfondimento sul tema della mobilità autonoma.

Sempre in quella sala, sarà possibile approfondire la conoscenza di UICI-Smartypbx una soluzione per lo smart working per i centralinisti telefonici.

Quest’anno sono previsti interventi da parte di grandi aziende come Google, Microsoft, Meta, IBM, Airbnb, Gucci; istituzioni come AGID, MIDT, INPS, CNR, Politecnico di Milano e di Torino e realtà da sempre impegnate per l’accessibilità come Rai Pubblica Utilità e Fondazione Asphi.

La scuola sarà in primo piano con sessioni e workshop dedicati non solo a tematiche per studenti con disabilità visiva, ma anche uditiva, cognitiva e con dislessia.

Appare importante portare all’attenzione dei potenziali interessati la presenza di Lavoropiù che parlerà di inclusività del match domanda offerta e strutturerà dei colloqui individuali con i partecipanti con disabilità che vorranno proporsi per alcuni profili professionali, per il reclutamento dei quali l’azienda è responsabile.

Nelle due giornate, ampio spazio verrà dedicato alla cultura, con la presenza di realtà che operano nel settore e con esposizioni di opere, che potranno essere toccate, dell’artista Sandro Tomassini e del progetto Beam Up che permetterà di avvicinarsi all’arte materica di Burri.

Si potrà inoltre approfondire la conoscenza di Odla, toccando con mano il dispositivo hardware che permette di scrivere la musica in modo innovativo e divertirsi giocando con gli audiogames.

Questi sono solo alcuni dei contenuti che Accessibility Days offrirà a quanti vorranno prendere parte all’evento. È importante sottolineare che si può partecipare gratuitamente all’iniziativa, ma che è necessario iscriversi collegandosi al seguente link:

https://accessibilitydays.it/2022/it/iscriviti/

Dopo l’iscrizione, verrà fornito un link per richiedere di partecipare agli workshop d’interesse che sono a numero chiuso.

Per ulteriori informazioni sugli Accessibillity Days è possibile consultare il sito:

LETI Smart, a Biella una guida tecnologica per i disabili visivi

Autore: Adriano Gilberti

Nella mattinata di giovedì 28 aprile, la sede dell’Unione italiana ciechi ed ipovedenti (UICI), in via Eugenio Bona, ha ospitato la presentazione del dispositivo Leti Smart, il cui nome rappresenta un omaggio alla moglie del creatore.

Ideato e presentato da Marino Attini, esperto del mondo dell’elettronica con un passato in Olivetti e Siemens, il dispositivo consiste in un sistema vocale che può essere installato nel manico del bastone bianco e che è in grado di comunicare con vari radiofari disposti nelle diverse area di interesse del territorio, come negozi, musei, servizi igienici, uffici etc. Una volta agganciato il segnale, Leti Smart comunicherà a voce il nome del luogo in modo che l’utente possa selezionarlo e attivare un segnale sonoro che lo guiderà nella giusta direzione.

Tramite i due pulsanti installati nel manico sarà quindi possibile scorrere tra tutti i luoghi di interesse nei dintorni e sceglierne uno a cui agganciarsi: “La soddisfazione di poter fare alcuni percorsi da soli, in autonomia – spiega Marino Attini – è importante e Leti Smart punta a questo. Il nostro obiettivo è quello di alzare il livello di autonomia del disabile visivo e, di conseguenza, la qualità della vita”.

Attualmente il sistema è in uso in diverse città italiane: Trieste, Mantova, Milano, per citarne alcune.

Webinar Accessibility Days

Giovedì 12 maggio alle ore 15 ci sarà un webinar organizzato da Accessibility Days per proporre un’anteprima delle nuove tecnologie “Edico” e “ODLA” e della mostra a cura del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, che potranno essere approfonditi durante l’evento del 20 e 21 maggio.

Il webinar, suddiviso in 3 parti, tratterà i seguenti argomenti:

Prima parte: Dipartimento di Design del Politecnico di Milano

Presentazione della mostra “ControSenso. Percorsi multimediali per l’accessibilità al museo”, in cui si potranno ammirare le sperimentazioni didattiche prodotte, da studenti con docenti e cultori del corso di laurea in Design della comunicazione del Politecnico di Milano, per sensibilizzare il pubblico sulle problematicità e potenzialità dell’accessibilità all’arte per tutti.

Durante gli Accessibility Days del 20-21 maggio, sarà possibile visitare la mostra presso lo spazio espositivo (la partecipazione richiede l’iscrizione gratuita alla conferenza).

Seconda parte: ODLA, per la musica accessibile

Presentazione di ODLA, una tastiera per la scrittura digitale della musica accessibile ai non vedenti e per la lettura vocale in chiaro di spartiti musicali digitali.

Il dispositivo è caratterizzato da un “Pentagramma in Rilievo”, un sistema brevettato che riproduce tridimensionalmente i righi e gli spazi del pentagramma musicale. È dotata di una guida vocale per l’orientamento all’interno dello spartito digitale.

Durante gli Accessibility Days del 20-21 maggio, per ODLA sarà possibile visitare:

– il banchetto presso lo spazio espositivo (la partecipazione richiede l’iscrizione gratuita alla conferenza)

partecipare al workshop di sabato 21 maggio (richiede l’iscrizione al workshop, a numero chiuso).

Terza parte: EDICO, per le materie scientifiche accessibili

Presentazione di Edico il primo sistema completo, inclusivo e totalmente gratuito che consentirà ai non vedenti di studiare e gestire in unico ambiente i contenuti di tutte le principali materie scientifiche come matematica, fisica, chimica o statistica.

Un software rivoluzionario che è stato sviluppato in Spagna in sinergia con ONCE e l’università di Madrid, e adattato dall’UICI per l’Italia grazie al supporto di I.Ri.Fo.R.

Durante gli Accessibility Days del 20-21 maggio, per EDICO sarà possibile:

partecipare al workshop di venerdì 20 maggio (richiede l’iscrizione al workshop, a numero chiuso).

partecipare al workshop di sabato 21 maggio (richiede l’iscrizione al workshop, a numero chiuso).

Partecipare alla sessione di sabato 21 maggio, (richiede l’iscrizione alla conferenza).

Servizi all’accessibilità

Durante il webinar saranno presenti il servizio di sottotitolazione manuale.

Informazioni sul collegamento al webinar

Sarà possibile collegarsi al webinar tramite l’applicativo. Zoom.

Registrati al webinar per ricevere i dati per il collegamento al seguente link:

https://accessibilitydays.it/scienza-musica-arte

Per registrarsi agli Accessibility Days del 20 e 21 maggio

È possibile registrarsi agli Accessibility Days del 20 e 21 maggio al link: https://accessibilitydays.it/2022/it/iscriviti/

U.I.C.I. Cagliari – Attività

– Nei giorni 9, 10 e 11 maggio prossimi verrà attuato il progetto VISTA IN SALUTE, un’importante campagna di prevenzione sulle patologie oculari che si terrà presso il Parco Monte Claro, ingresso via Cadello, area parcheggi.

La campagna è realizzata dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB Italia) in tutta Italia con la collaborazione delle varie Sedi dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e il patrocinio di varie Istituzioni pubbliche, tra cui la Regione Sardegna.

A bordo di un Truck, di circa 100 metri quadri, dotato di strumenti diagnostici all’avanguardia ed una equipe di medici oculisti, verranno effettuate visite oculistiche gratuite rivolte a tutte le cittadine e tutti i cittadini over 40 al fine di individuare precocemente le principali patologie che colpiscono la retina e il nervo ottico come il glaucoma, la retinopatia diabetica e la maculopatia.

Per usufruire delle visite, della durata di 15 minuti, le persone interessate dovranno ritirare il numero di prenotazione direttamente in loco, presso l’unità mobile e attendere il proprio turno. I numeri per l’accesso alle visite, fino a esaurimento posti, saranno distribuiti alle 10.00 per la mattina e alle 15.00 per il pomeriggio e termineranno entro le ore 18.00. Per maggiori informazioni consultare il seguente link https://iapb.it/vistainsalute/.

Per la presentazione dell’iniziativa, il 9 maggio è stata programmata, alle ore 11,00, una conferenza stampa presso il parco Monte Claro. Interverranno Marco Ricci, referente IAPB, Mario Nieddu, Assessore alla Sanità RAS, Maurizio Fossarello, Direttore della Clinica Oculistica Universitaria di Cagliari e Paolo Russo, oculista e Presidente intergruppo parlamentare per la tutela della vista.

– Per i prossimi 21 e 22 maggio 2022 la nostra Sezione, in collaborazione con la scuola alberghiera Azuni di Cagliari, sta organizzando una visita guidata presso l’Orto Botanico di Cagliari dalle ore 10,00. Per motivi organizzativi sarà opportuno formare due gruppi con i relativi nominativi, pertanto preghiamo tutti coloro che fossero interessati di prenotarsi presso i nostri uffici entro e non oltre il 16 maggio.

– Dal 4 Maggio è partita la nuova edizione della proposta Enel Energia per i Soci UICI che sarà valida fino al 14 Giugno 2022. Questa sarà l’ultima finestra utile per poter aderire all’iniziativa. Le promozioni sono previste per le utenze luce e gas ad uso domestico intestate al Socio UICI o al Parente in linea retta di primo grado, coniuge o convivente, residente nella stessa abitazione del Socio. Per le seconde case l’utenza deve essere intestata direttamente al Socio (comunicato Uici n. 54). Per maggiori informazioni contattare i nostri uffici.

– Le socie e i soci che intendono presentare domanda per la fruizione dei piani personalizzati ai sensi della legge n. 162/98, possono contattare i nostri uffici per avere un supporto nella predisposizione dei documenti necessari e l’invio dell’istanza.