Museo Omero – Orario estivo ed eventi della prima settimana di luglio  

Dal 1° luglio al 31 agosto 2025 sarà in vigore l’orario estivo del Museo Omero e già dalla prima settimana di luglio sono previsti una serie di eventi.

Orario estivo

La collezione di architettura, scultura e design sarà aperta dal martedì al sabato dalle ore 17:00 alle 20:00; la domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00.

Laboratorio Farnesina

3 luglio ore 9:30, Sala Polveri della Mole Vanvitelliana.

Partecipiamo al “Laboratorio Farnesina. Idee e voci per nuove strategie di promozione culturale e integrata all’estero” organizzato dal MAECI, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con 24 ORE Cultura del Gruppo 24 ORE. L’evento, patrocinato dal Comune di Ancona, sarà un’occasione importante di incontro e confronto con le due Direzioni Generali del MAECI che promuovono la cultura e il made in Italy nel mondo tramite la rete di rappresentanza istituzionale.

UlisseFest

Il Museo Omero partecipa all’UlisseFest, il festival del viaggio firmato Lonely Planet in programma ad Ancona dal 4 al 6 luglio, con i seguenti appuntamenti:

* 4 luglio ore 15:00 – 17:00: presso la Sala Polveri della Mole Vanvitelliana avrà luogo la tavola rotonda “Un viaggio per tutti: accessibilità, innovazione e inclusione nel turismo del futuro”.

* 5 luglio ore 17:00: visita tattile gratuita al Museo Omero.

* 6 luglio ore 11:00 e ore 17:00: visita tattile gratuita al Museo Omero.

Prenotazione obbligatoria per le visite su Eventbrite.

6 luglio: prima domenica del mese

Come di consueto, per i musei statali la prima domenica del mese è gratuita per iniziativa del Ministero della Cultura: l’ingresso alla collezione Design del Museo Omero sarà dunque libero.

L’ombra vede di Enzo Cucchi

Prosegue fino al 31 agosto l’esperienza multisensoriale “L’ombra vede” di Enzo Cucchi con gli stessi orari di apertura del Museo Omero.

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana

Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona

tel. 071.2811935

www.museoomero.it

info@museoomero.it

Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale in seduta straordinaria

Il giorno 25 giugno 2025 si è riunito il Consiglio Nazionale in seduta straordinaria e in modalità online attraverso la piattaforma Zoom Meeting.

Il Consiglio nazionale approva all’unanimità il subentro di Teresa Maria Fattoruso, in sostituzione della consigliera Francesca Sbianchi, ora Presidente del Consiglio regionale.

Con una breve introduzione il Presidente Nazionale, Mario Barbuto, introduce l’argomento del bilancio sociale. “Con il Bilancio Sociale 2024, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti E.T.S – A.P.S. prosegue nel processo di miglioramento del sistema di analisi, rilevazione, misurazione, diffusione e comunicazione dei risultati raggiunti, avviato già nel 2021”. Tocca poi alla vicepresidente Linda Legname la presentazione del documento, racchiuso in circa 200 pagine, raccontando a grandi linee numeri, fatti, eventi che hanno caratterizzato le attività dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. La vice presidente Linda Legname conclude che il bilancio sociale indica sette buone ragioni per sostenere l’Unione “diventare socio, donare perché ogni contributo è prezioso, sottoscrivere il 5xmille, progettare con l’Unione, donare attraverso il testamento solidale, diventare donatore di voce o puppy walker”. Dopo la vice presidente, Linda Legname, è intervenuto il dott. Sebastiano Resta, presidente dell’organo di controllo, per illustrare la relazione che ha portato all’attestazione del bilancio sociale 2024. A conclusione dell’intervento il presidente nazionale, Mario Barbuto, apre il dibattito che vede la partecipazione di numerosi consiglieri nazionali. Al termine il documento viene messo ai voti e il Consiglio Nazionale approva a maggioranza dei presenti il “Bilancio Sociale 2024”.

Non essendoci ulteriori punti all’ordine del giorno, il Presidente chiude la riunione alle ore 16:45.

L’ONU riconosce il 27 giugno come Giornata Internazionale della Sordocecità

Il 16 giugno scorso, durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è stata approvata la risoluzione che ha ufficialmente riconosciuto il 27 giugno come Giornata Internazionale della Sordocecità. L’Assemblea ha invitato tutti gli Stati Parte e le agenzie delle Nazioni Unite a promuovere l’emancipazione e l’inclusione delle persone sordocieche in ogni aspetto della società.

La Federazione Mondiale dei Sordi (WFD), l’Unione Europea dei Sordociechi (EDbU) e tutte le principali associazioni nazionali vicine alla comunità delle persone sordocieche ‒ compresa l’UICI ‒ hanno sostenuto il lungo lavoro della Federazione Mondiale dei Sordociechi (WFDB) per ottenere questo importante riconoscimento. La scelta della data è legata alla nascita di Helen Keller, il 27 giugno 1880, a Tuscumbia, in Alabama (Stati Uniti).

La sua figura è nota a livello internazionale, avendo rappresentato un esempio vivente di come la volontà, l’abnegazione e il duro lavoro su di sé possano essere determinanti nella realizzazione di obiettivi ambiziosi, soprattutto per chi parte da una situazione di svantaggio. A soli 19 mesi, Helen aveva contratto una malattia (probabilmente la scarlattina, per la quale all’epoca non esistevano cure) che l’aveva resa cieca e sorda. Grazie al costante sostegno della famiglia e della sua tutrice, Annie Sullivan, che le ha insegnato a leggere e scrivere in Braille, inizialmente comunicando con lei attraverso un alfabeto manuale, Helen non soltanto è riuscita a completare gli studi superiori e a laurearsi in Legge all’Università di Harvard, ma ha continuato negli anni a dedicarsi alla difesa dei diritti delle persone con disabilità. Il suo lascito e la sua straordinaria figura continuano a vivere e a essere fonte di ispirazione per le persone sordocieche, e non solo.

Purtroppo, nonostante i tanti progressi realizzati dall’epoca in cui ha vissuto Helen Keller, in termini di diritti e infrastrutture a ogni livello, i sordociechi, che rappresentano tra lo 0,2% e il 2% della popolazione globale, hanno ancora oggi maggiori probabilità di vivere in povertà e di essere disoccupati, o di ottenere risultati scolastici inferiori rispetto alle persone con altri tipi di disabilità. Inoltre, si trovano ad affrontare molteplici barriere, come la mancanza di accesso a servizi di supporto e a informazioni accessibili, che in ultima analisi rendono estremamente difficile dare voce alle loro esigenze particolari. In molti Paesi, i sordociechi non sono nemmeno riconosciuti come appartenenti a un gruppo di persone con una disabilità distinta. Ciò ha contribuito a una loro persistente invisibilità statistica, a sua volta causa di una mancanza di attenzione da parte delle istituzioni nei loro confronti.

Per questo, la recente proclamazione da parte dell’ONU della Giornata Internazionale della Sordocecità, già da quest’anno contribuirà a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni rispetto alla realtà delle persone sordocieche, affinché non soltanto sia garantita loro la possibilità di esprimere specifiche necessità ma anche di mostrare potenzialità e competenze che rappresentano una risorsa per l’intera società. Nella settimana della sensibilizzazione sulla sordocecità, dal 22 al 28 giugno, diverse organizzazioni a livello internazionale ospitano eventi e workshop, e lanciano campagne di informazione che possano accendere i riflettori sulla sordocecità, sostenendo un cambiamento positivo: https://www.helenkeller.org/dbaw25/ (sito in lingua inglese). Buon 27 giugno a tutti!

Museo Tattile Omero – UlisseFest: tavola rotonda e visite tattile

Torna ad Ancona l’UlisseFest dal 4 al 6 luglio 2025: tre giorni di cultura e spettacolo con oltre 40 appuntamenti, più di 100 ospiti e una città intera trasformata in palcoscenico diffuso.

Tavola rotonda “Un viaggio per tutti: accessibilità, innovazione e inclusione nel turismo del futuro”

Venerdì 4 luglio dalle 15:00 alle 17:00

Sala Polveri della Mole Vanvitelliana.

Ad aprire l’incontro saranno Daniele Berardinelli, Assessore al Turismo del Comune di Ancona, che illustrerà l’impegno della città nel promuovere buone pratiche di accessibilità, e Paul Yanover, CEO di Lonely Planet, che condividerà una visione internazionale sul valore dell’inclusività nel turismo del futuro. Partecipano inoltre Roberta Garibaldi, docente e Presidente dell’Associazione Italiana del Turismo Enogastronomico, Cristina Nadotti, giornalista e autrice, Antonio Laveneziana, Territory Manager Italia e Sud Est Europa di Airbnb, Mirko Lalli, CEO e Founder di The Data Appeal Company, Giovanni Ferrero, Presidente di Turismabile, e Andrea Lanfri, atleta del team Ferrino – per tracciare nuove rotte verso un’accoglienza più equa e intelligente. Tra le esperienze presentate, spiccano esempi virtuosi di accessibilità culturale come il nostro Museo, presentato dal Presidente Aldo Grassini, e la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.

Visite tattili gratuite al Museo Omero

Sabato 5 luglio ore 17:00.

Domenica 6 luglio ore 11:00 e ore 17:00.

Prenotazione obbligatoria su Eventbrite.

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana

Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona

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U.I.C.I. Piacenza – BLIND TENNIS – si abbattono barriere!

Sta per concludersi a Piacenza il terzo anno consecutivo del corso di Blind Tennis dedicato ai soci dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. 

Sì: il tennis può essere giocato anche da persone ipovedenti o prive della vista grazie all’ausilio di una speciale pallina sonora fatta di spugna, più grande rispetto alle canoniche palline da tennis, che aiuta i giocatori a visualizzarne il movimento ed a udirne il rimbalzo. Questo sport, inventato in Giappone nel 1984, prende in prestito le regole del tennis convenzionale con tre sole eccezioni: la possibilità di colpire la pallina dopo due o tre rimbalzi, il campo da gioco più corto e dotato di linee tattili e appunto una pallina da gioco dedicata, come già accennato. Colpire un oggetto al volo mentre fluttua nell’aria rappresenta sicuramente un grande sforzo per chi non vede. Tuttavia, questa sfida rappresenta la base del percorso di crescita personale di ogni atleta che si cimenta in questo sport. 

Andrea Gregori, tennista ipovedente piacentino, pratica il blind tennis dal 2016 ed ha partecipato a due mondiali ufficiali, svariati tornei internazionale e campionati nazionali. Andrea dichiara: “Ho sempre amato il tennis ma non mi sarei mai immaginato di poterlo praticare di persona. Quando un amico mi disse che esisteva una pallina speciale che permetteva ai disabili visivi di giocare non ho atteso un solo minuto a cimentarmi. Ho capito subito che poteva nascere una passione seria e prolungata. L’inizio è stato difficile: nessuno conosceva questo sport e per allenarmi dovevo recarmi a Bologna. Nel 2017 ho deciso di provare ad investire su Piacenza e grazie a UICI ho trovato un piccolo gruppo di persone interessate. La pandemia ha purtroppo azzerato tutti i progressi fatti. La ripartenza è stata lenta ma fruttifera, grazie a Bionsait abbiamo raccolto un piccolo gruppo sempre più crescente di giovani adulti e grazie ad essi abbiamo dato il via al corso di blind tennis”.

Da un lato c’è dunque Unione Ciechi Piacenza, che grazie ai contatti con l’Assessorato allo sport ha potuto trovare gli spazi presso il Centro Sportivo Farnesiana dove ha avuto inizio il corso. Inoltre, grazie all’instancabile supporto del consiglio direttivo è stato ottenuto un finanziamento dalla Direzione Nazionale UICI che ha permesso di abbattere sensibilmente i costi di realizzazione e permettere una maggiore fruizione da parte dei soci. 

Dall’altro lato c’è Bionsait, che ha messo in opera il corso vero e proprio: si tratta di un’associazione sportiva dilettantistica emergente, nata a Milano nel 2022 dalla passione di Viviana Sacco e Maria Esther Nakano, e dalla voglia di contribuire ad abbattere gli stereotipi sociali, culturali e

sportivi legati al mondo dei non vedenti, degli ipovedenti e della disabilità in generale. Bionsait infatti propone progetti di sensibilizzazione rivolti a tutti i cittadini e si impegna a diffondere la conoscenza del mondo della disabilità visiva e della disabilità in generale attraverso la diffusione del blind tennis sul territorio nazionale. Viviana Sacco, presidentessa di Bionsait dichiara: “Siamo alla fine della terza edizione del corso di Piacenza.

Per noi lo sport è fondamentale per chiunque, a maggior ragione per una persona con disabilità in quanto può incrementare la propria autonomia. Lo sport, in questo, può essere un valido alleato. L’attività sportiva, infatti, è fondamentale perché consente di sviluppare al

meglio mobilità e capacità di muoversi nello spazio, migliorando la vita di tutti i giorni e semplificando le attività quotidiane, sviluppando così l’indipendenza personale. Intraprendendo un percorso sportivo sin da piccoli tutto questo viene amplificato, permettendo di raggiungere risultati eccellenti”.

Il progetto vede per il terzo anno la partecipazione di 7 atleti, dai 16 ai 59 anni. Oltre all’attività sportiva, il corso è occasione di svago, divertimento e incontro per le persone che lo frequentano. Non va mai dimenticato che per tutte le persone, disabili in primis, la possibilità di non restare fermi o soli è un’occasione che non va sprecata. A questo proposito, Olimpia Di Luccio ha dichiarato: “Con il tennis impariamo colpi come dritto e rovescio, ma grazie a questo corso e alla simpatia delle persone che incontro riesco a rispondere anche ai colpi che mi riservano le difficoltà della vita quotidiana, imparo ad essere più attenta e ad essere più concentrata. Sembra banale dirlo ma lo sport in fondo migliora tanti aspetti della nostra mentalità e della nostra percezione”. 

Dunque, un tennis inclusivo, un tennis che come sport e come progetto abbatte le barriere, non solo quelle fisiche ma anche quelle mentali. Andrea Gregori conclude così: “Sono orgoglioso che la mia città possa continuare a portare avanti un progetto così ambizioso e spero che anche i cittadini possano avvicinarsi a noi, per conoscerci, per sapere cosa facciamo ed essere partecipi dei nostri progressi. L’inclusione, di fatto, è proprio questa: tutti uniti senza alcuna barriera”. 

U.I.C.I. Pesaro – Urbino – Rossini Opera Festival accessibile Edizione 2025

Dopo il successo dell’edizione 2024, il Rossini Opera Festival e la sezione territoriale di Pesaro-Urbino ripropongono il loro progetto di collaborazione, volto a rendere accessibili gli spettacoli della prestigiosa rassegna lirica alla comunità dei non vedenti. L’iniziativa prevede l’uso di audio introduzioni ed inserti descrittivi, realizzati da personale specializzato e trasmessi tramite radioline dotate di cuffie, per accompagnare gli spettatori con disabilità visiva in un’esperienza completa e coinvolgente.

Quest’anno l’opera prescelta sarà “Zelmira”, opera che caratterizzerà e inaugurerà il ROF 2025; la serata sarà quella di mercoledì 13 agosto presso l’Auditorium Scavolini. L’opera sarà completamente accessibile: una voce professionale descriverà scenografie, costumi e movimenti scenici non musicali, con inserti elaborati durante le prove.

La messinscena è firmata da Calixto Bieito, con scene curate insieme a Barbora Horáková, costumi di Ingo Krügler e luci di Michael Bauer. Sul podio Giacomo Sagripanti, alla guida dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e del Coro del Teatro Ventidio Basso. Il cast include Anastasia Bartoli nel ruolo di Zelmira e Lawrence Brownlee in quello di Ilo. Quest’anno la sezione è riuscita ad ottenere una riduzione dei costi dei biglietti:Tribuna C: € 30,00 a persona (anziché 90,00 €) – Accompagnatore: € 1,00

Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare la Segreteria della Sezione UICI di Pesaro Urbino al numero 0721-416171 o via email all’indirizzo uicps@uici.it

Non perdiamo questa occasione per vivere insieme un grande momento di cultura, inclusione e bellezza.

U.I.C.I. Liguria – Resoconto – Prima Gita del Turismo Sociale

Autore: Nicolò Pagliettini

Vi scrivo con piacere per condividere la soddisfazione per la riuscita della prima gita del turismo sociale, organizzata dal nostro Consiglio Regionale.

Fin dal mio insediamento, uno dei temi su cui ho voluto porre particolare attenzione è stato quello legato alle attività di aggregazione. Sono convinto che non sia possibile svolgere un buon lavoro senza una conoscenza diretta delle persone che compongono il nostro territorio: per questo ho fortemente voluto la realizzazione di questa giornata.

Come prevedibile, la fase organizzativa ha presentato diverse criticità, ma grazie alla collaborazione di tutti siamo riusciti ad andare avanti, mantenendo fermo l’obiettivo.

Un ruolo fondamentale l’hanno avuto i Presidenti sezionali e alcune segreterie territoriali, che ci hanno accompagnato passo dopo passo in questo percorso. Il risultato è stato un evento che ha coinvolto oltre 130 partecipanti presso il Circolo Golf e Tennis di Rapallo, articolato nelle seguenti attività:

– Dopo l’accoglienza e un momento iniziale di saluti, ci siamo avviati a piedi all’interno del campo da golf, in direzione del suggestivo Monastero di Valle Christi, sito medievale immerso nel parco del circolo.

– Durante la passeggiata, all’interno di un’area verde di oltre 45 ettari, abbiamo potuto ascoltare dalla voce del direttore la storia delle piante secolari presenti lungo il percorso, toccandole e apprezzandone le caratteristiche.

– Al termine della camminata abbiamo condiviso un pranzo all’aperto, seguito da una delle esperienze più attese: con l’aiuto dello staff della struttura, molti nostri soci hanno avuto la possibilità di guidare un golf cart. Un’attività che ha generato entusiasmo, emozione e un forte senso di libertà. Alcuni erano visibilmente commossi.

– A chiudere la giornata, abbiamo ospitato un cultore di storia locale, che ha guidato un momento di ascolto dedicato alla conoscenza del territorio e alle origini della nostra regione.

È stata una giornata densa di incontri, piacevole e ben strutturata nonostante la complessità organizzativa. Come presidente regionale, non posso che esprimere grande soddisfazione per il risultato raggiunto.

Spero che questo sia solo il primo passo di un cammino lungo e condiviso, capace di unire la nostra regione, che ha un potenziale straordinario ma che in passato ha spesso vissuto una certa frammentazione.

U.I.C.I. Torino – Attività

Chiusura per ponte di San Giovanni Battista (23/6)

Lunedì 23 giugno, vigilia della festa di San Giovanni Battista, patrono della città di Torino, gli uffici UICI-I.Ri.Fo.R. Torino rimarranno chiusi per il ponte. Riapriranno, con i consueti orari, mercoledì 25 giugno.

Progetto “Voci al buio”. Spettacolo radiodramma (23/6)

Lunedì 23 giugno (ore 19), nell’ambito di Evergreen Fest (rassegna estiva organizzata dall’associazione culturale Tedacà nel parco della Tesoriera), va in scena “Voci al buio”, spettacolo di radiodramma a cura della nostra associazione, con la regia di Giancarlo Viani.

Sapete che esiste un teatro, creato solo da suoni e voci, che sembra fatto apposta per le persone cieche? È il radiodramma. Nei mesi scorsi la nostra sezione UICI ha avviato un corso per offrire ai suoi iscritti la possibilità di cimentarsi con questo genere così particolare – anche al di fuori della radio – coinvolgendo persone cieche e vedenti in un percorso comune, permettendo la partecipazione tramite lettura in braille, in nero o con altri ausili tecnici. “La giara” di Luigi Pirandello diventa così un esperimento sonoro tra voci, suoni e canti.

Vi aspettiamo. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Open day laboratorio artigianale U.N.I.Vo.C. Torino (2/7)

Mercoledì 2 luglio (dalle 10 alle 18) il laboratorio artigianale gestito dalla sezione U.N.I.Vo.C. Torino (via Carrera 61) organizza una giornata a porte aperte. Sarà possibile conoscere l’attività del laboratorio e scoprire diversi manufatti realizzati da persone non vedenti, tra i quali prodotti di cucito e maglieria, monili, piccoli oggetti per la casa. Chi lo desidera potrà anche contribuire ai progetti U.N.I.Vo.C. Torino. Vi aspettiamo!

Attività Centro di Riabilitazione Visiva Ospedale Oftalmico di Torino

Dallo scorso aprile e fino a fine 2026, alla nostra associazione, su affidamento dell’Asl Città di Torino, è stata assegnata la gestione del Centro di Riabilitazione Visiva (CRV) di Torino, con sede all’interno dell’Ospedale Oftalmico (via Juvarra 19). Il progetto riabilitativo prevede una serie di interventi a beneficio delle persone con gravi patologie visive, in possesso di requisiti specifici. Le attività previste sono: sviluppo delle autonomie di base e personali, sviluppo dell’autonomia domestica, orientamento e mobilità, alfabetizzazione braille, tiflo-informatica, supporto psicologico. È possibile accedere alle attività del CRV su segnalazione dell’Asl, oppure attraverso la nostra associazione, che, verificati i requisiti necessari, può avviare la presa in carico. Per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria UICI Torino: uicto@uici.it; 011535567.

Teatro. Spettacolo accessibile “Pene d’amor perdute” di William Shakespeare, Carignano (tour tattile 3/7)

La stagione di spettacoli accessibili proposti dal Teatro Stabile di Torino si conclude con una divertente commedia di William Shakespeare, “Pene d’amor perdute”, in scena al Teatro Carignano con la regia di Jurij Ferrini.

Le recite in programma il 25, 27, 29 giugno e il 1°, 3 e 5 luglio prevedono diversi accorgimenti inclusivi, tra i quali un’audiointroduzione letta a inizio spettacolo e l’audiodescrizione in cuffia delle scene non dialogate.

Inoltre, giovedì 3 luglio (ore 18) ci sarà un tour descrittivo-tattile sul palcoscenico, guidato dalla compagnia.

Per le repliche accessibili, alle persone con disabilità visiva è riservato un biglietto ridotto al costo di 10 €, mentre eventuali accompagnatori hanno diritto all’ingresso gratuito. Il tour tattile è gratuito, ma, come i biglietti, deve essere richiesto.

Per prenotazioni: accessibilita@teatrostabiletorino.it.

Lo spettacolo rientra nella rassegna estiva “Prato inglese”, che si svolge in un clima informale e va in scena su un prato verde allestito al teatro Carignano.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del teatro. Polisportiva Day (5/7, iscrizioni entro il 26/6) Sabato 5 luglio (dalle ore 17) al motovelodromo di Torino (c.so Casale 144), la Polisportiva della nostra Unione organizza un momento di esplorazione e scoperta degli sport inclusivi. Nel pomeriggio ci saranno giochi a squadre, con la possibilità di provare varie attività tra cui tandem, corsa, nuoto, acquagym, canottaggio, varie danze e molto altro. A seguire, dalle ore 20, ci sarà una cena, con menù di carne o vegetariano. È possibile partecipare anche solo a uno dei due momenti: la dimostrazione degli sport inclusivi (che è gratuita) o la cena (al costo di 35 € a persona). Le iscrizioni sono aperte fino a giovedì 26 giugno (mail: polisportiva@uictorino.it). Per maggiori dettagli rimandiamo al sito della Polisportiva. L’evento, rivolto a soci e non, nasce per avvicinare nuovi amici all’attività della Polisportiva: vi invitiamo quindi a spargere la voce.

Conclusione del Torneo Inclusivo Primavera 2025

Autore: Bersan Vrioni

Dal 2 maggio al 20 giugno 2025, il Torneo Inclusivo Primavera ha trasformato la distanza in vicinanza, il tempo in occasione, le voci in strumenti di gioco e relazione.

Ventotto partecipanti — donne e uomini, ragazze e ragazzi — hanno dato vita a un evento unico, attraversando insieme uno spazio fatto di regole, intuizioni e rispetto, dove ognuno ha potuto esprimere la propria passione per gli scacchi, al di là di ogni differenza.

Cinque turni. Dieci giorni per ciascuno. Un ritmo pensato per permettere concentrazione, confronto e crescita. Le sfide si sono svolte con strumenti diversi: per qualcuno on-line attraverso tecnologie assistive, per altri in audioconferenza o videocollegamento, ma con un unico spirito comune. In ogni incontro si è respirata tensione agonistica e dedizione, con partite spesso decise all’ultimo respiro.

Hanno partecipato giocatori esperti e principianti, di tutte le età (dagli under 10 agli over 75), provenienti da 10 regioni e 18 province italiane. Con e senza disabilità, tutti uguali davanti alla scacchiera: uno spazio dove la mente si muove libera, e il dialogo tra pensieri è più forte di ogni barriera.

Questo torneo rappresenta pienamente il cuore dell’ASCID che con passione, dedizione e visione inclusiva continua a costruire ponti tra le persone, rendendo gli scacchi accessibili, formativi e sociali, creando spazi in cui nessuno resta indietro, e ogni differenza è valore.

A salire sul gradino più alto del podio è stato Claudio Gasperoni di Viterbo, seguito da Jiazhuang Vandelli di Modena secondo classificato, e Francesco Nicolini di Grosseto giunto terzo. Tra le protagoniste del torneo, la tenace Rita Valleriani di Verona, miglior classificata tra le giocatrici.

Un riconoscimento speciale va ai nostri soci più giovani: Giulia, 7 anni, e Mathias, 12, che hanno partecipato con grinta e impegno, raggiungendo risultati più che dignitosi. La loro forza e la loro determinazione ci hanno riempito il cuore di gioia. Sono la speranza, la garanzia per un futuro dell’ASCID sempre più inclusivo e ricco di prospettive.

Ma i veri vincitori sono stati tutti i partecipanti. Ogni scacchista ha lasciato una traccia, un gesto, un pensiero. Ogni partita ha raccontato una storia. La manifestazione ha celebrato la sportività, la formazione, l’amicizia, e soprattutto l’inclusione. È stata molto più di una competizione. È stato un trionfo della bellezza dello stare insieme, delle intelligenze che si incontrano e si rispettano, delle mosse vincenti sulla scacchiera e non solo.

Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questa esperienza: agli organizzatori per il grande impegno, agli arbitri per la loro disponibilità e precisione, ai soci più esperti che, con generosità e passione, hanno offerto analisi post-partita trasformandole in momenti di apprendimento collettivo.

Il “Torneo Inclusivo Primavera 2025” si conclude, ma ciò che ha seminato continuerà a fiorire: nuovi legami, nuovi orizzonti aperti, entusiasmo rinnovato e desiderio condiviso di proseguire insieme questo cammino.

Alla prossima sfida. Con lo stesso spirito. Con lo stesso sogno.

Inclusion Job Day n. 17: l’edizione con il più alto rapporto fra utenti e aziende partecipanti

Autore: Roberta Barba

A conferma di una formula che incontra il favore di imprese e utenti, l’evento online dedicato all’inclusione lavorativa chiude i battenti pensando all’edizione autunnale. Accessibilità a tutto tondo al centro del Talk.

Cala il sipario sulla 17ma edizione di Inclusion Job Day, seconda edizione dell’anno.

Variegata la tipologia di aziende presenti con posizioni di rilevante interesse. Un’ampia scelta per gli utenti collegati online – oltre 550 – che si confermano per il 56% laureandi e laureati. Con un rapporto del 39% fra numero di utenti e imprese presenti all’incontro, IJD conferma l’efficacia di una formula che tre volte l’anno (marzo, giugno, ottobre) crea un’agorà virtuale raggiungibile all’indirizzo www.inclusionjobday.com.

Creata nel 2020, ai tempi della pandemia, dalla digital agency Hidoly e da Cesop HR Consulting Company, IJD conta numeri di grande rilievo. Dalla prima edizione ad oggi: circa 300 le aziende partecipanti e più di 5.000 gli utenti iscritti in piattaforma. Cifre ragguardevoli, merito di una formula di successo grazie alla partecipazione totalmente gratuita per gli utenti, una piattaforma accessibile secondo le linee guida WCAG 2.0, una user experience intuitiva ed efficace, aziende e multinazionali partecipanti di alto livello con un’offerta di profili qualificati.

Inclusion Job Talk: al centro del dibattito l’accessibilità a 360°

Inclusion Job Day non è soltanto un career day online, ma anche un amplificatore di valori e messaggi mirati a promuovere la cultura dell’inclusione. A testimonianza di tale impegno, l’appuntamento con Inclusion Job Talk: la tavola rotonda che precede l’evento, a cui sono invitati esperti del mondo imprenditoriale, sociale, accademico e istituzionale. Tema del 13 giugno “Accessibilità per cambiare il nostro futuro”, argomento trattato da diversi punti di vista.

Ad aprire il dibattito, Francesco Canale, artista e co-fondatore della società Working Souls, che fornisce consulenza alle aziende sui temi della DE&I. Canale ha raccontato la sua esperienza diretta e le difficoltà che quotidianamente una persona con disabilità deve affrontare. È ora di cambiare: Adesso Basta! è infatti il manifesto-petizione lanciato da Canale su change.org, esempio di attivismo sociale, dove si richiama l’attenzione sull’accesso ai taxi, ai treni, alle auto, a spettacoli ed eventi culturali.

Del mondo automotive accessibile ha parlato Felipe Muñoz, marketing analyst e curatore della testata online Car Industry Analysis. In Giappone ogni costruttore ha nel proprio catalogo una sezione dedicata alle “welfare auto” serie di modelli già predisposti per le persone con disabilità e il loro costo è di poco superiore a un’auto tradizionale. In Europa, interessante il caso di UK dove le auto per disabili rappresentano un quinto del mercato automotive e attraverso il programma Motability Scheme le persone con disabilità possono noleggiare una nuova auto, un veicolo accessibile a carrozzine, uno scooter o una sedia a rotelle elettrica utilizzando l’indennità di mobilità finanziata dal governo.

Il turismo accessibile sarà al centro del World Summit previsto a Torino il prossimo ottobre: tra gli organizzatori, Consulta per le Persone in Difficoltà. Il direttore, Giovanni Ferrero, ha illustrato i tre macro-temi: il business con la presenza di molte realtà nazionali ed estere già oggi accessibili a persone con disabilità e a una fascia, quella degli anziani, sempre più numerosa in Europa e in Italia; la formazione perché bisogna “saper accogliere” con competenze e conoscenze mirate; le tecnologie con l’IA in particolare a supporto dell’inclusione.

Accessibilità vuol dire anche essere un “Safe Place”. Lo ha spiegato Silvia Cavallini responsabile HR e referente Sostenibilità di Berberè, catena di pizzerie presente in Italia e all’estero con 400 dipendenti di diverse nazionalità. Ad oggi è la prima realtà nel nostro Paese a ottenere questa certificazione dalla Stonewall Inn Gives Back Initiative: indica che il locale è sicuro e inclusivo per persone appartenenti alle categorie LGBTQIA+. Safe Place vuol dire anche stampare sulle scatole messaggi antiviolenza e indicazioni di supporto alle donne vittime di maltrattamenti, formare il personale sull’uso corretto del linguaggio di genere, invitare i colleghi a denunciare ogni comportamento aggressivo che possa verificarsi sul posto di lavoro. 

Al tavolo virtuale, in rappresentanza del mondo accademico, Elena Santagati, docente di Storia Greca e Delegata alla Disabilità dell’Università di Messina. Molti gli esempi concreti per migliorare l’accessibilità, al di là dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Ciò significa formare il personale tecnico sul linguaggio dei segni, adottare l’alfabeto Braille per un più ampio ventaglio di comunicazioni e non soltanto per le indicazioni logistiche. Tra i progetti futuri, un punto di ascolto di assistenza piscologica in ogni plesso dell’Università. E molti altri sono allo studio: unico ostacolo, reperire i fondi con cui sostenere le iniziative.

Infine, accessibilità nel mondo del lavoro. Ne ha parlato Manuela Pioltelli, responsabile Area Collocamento Mirato di Umana. Dal suo osservatorio sul mondo delle imprese, sottolinea come oggi sia importante inserire competenze specifiche all’interno delle aziende, soprattutto per essere in grado di accogliere nel modo giusto anche le persone con le disabilità “invisibili”, quelle causate da neurodivergenze e altri problemi psicologici.

La registrazione di Inclusion Job Talk del 13 giugno è disponibile a questo link https://vimeo.com/1093116278

La prossima edizione di IJD è in programma il 24 ottobre. La piattaforma continua ad essere accessibile e di visualizzare le posizioni caricate dalle imprese. https://inclusionjobday.com/

Per restare aggiornati su IJD e il mondo della DE&I, ci si può iscrivere alla IJD Newsletter a questo link https://inclusionjobday.com/iscriviti-alla-newsletter-di-ijd-magazine/

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Per informazioni: segreteria@inlusionjobday.com  – tel. 347 6201534