U.I.C.I. Enna – Festività natalizie 2022 tra tradizione, cultura e sport

Autore: Anna Buccheri

Il Natale è la festa più tradizionale dell’anno, ammette novità, ma è nel rito che si ripete, nei gesti sempre uguali e nelle abitudini che si scopre sempre importante e fa riscoprire ad ognuno il calore dell’essere insieme in famiglia, con le persone care, con gli amici, con tutti coloro con cui ci relazioniamo anche solo una volta l’anno, a Natale appunto.

Nel salone della sezione UICI di Enna il 13 dicembre, LXIV Giornata Nazionale del cieco, alle ore 10.00 con la tradizionale Messa in occasione della festa di Santa Lucia sono cominciate le festività natalizie. Al termine della Messa c’è stato un piccolo rinfresco a base di Cuccìa (piatto tradizionale della festa preparato con grano bollito e ricotta), tavola calda, guastelle (pane focacciato, tipico ennese) condite e dolci. Hanno partecipato numerosi soci con i loro accompagnatori e autorità cittadine.

Il 17 dicembre per la XXX edizione della Tombola di Natale nell’elegante cornice del Palace Hotel Federico II di Enna al tradizionale pranzo sociale sono seguite tre tombole. Numerosi i soci presenti, circa 80 persone, tra bambini, adulti e famiglie.

Il 28 dicembre nella Biblioteca Comunale di Aidone “G. Scovazzo”, in provincia di Enna, per l’ultimo appuntamento dell’anno previsto all’interno del progetto di lettura inclusiva Nonsololibri-Letture per tutti, finanziato dal Cepell di cui la sezione UICI di Enna è partner, si è svolto un incontro di lettura ad alta voce e laboratorio artistico rivolto ai bambini e alle bambine dai 5 anni in su tra cui una piccola socia di Aidone. L’incontro ha preso spunto dall’albo illustrato UAU che giorni! di Vanessa Viscogliosi, illustrato da Tiziana Longo e pubblicato nel 2021. Dietro le piccole cose si nasconde la bellezza che rende felici: il profumo di una pietanza cucinata dalla mamma, il suono di una risata, un fiocco di neve tra le mani. La felicità insomma può essere guardata, ascoltata, annusata, toccata, assaporata. Vanessa Viscogliosi ha accompagnato i piccoli lettori alla scoperta delle sensazioni che sono parte integrante della nostra quotidianità descrivendole attraverso i cinque sensi per scovare la bellezza ed esclamare UAU!

Il 30 dicembre ad Enna si è svolto lo Showdown Christmas. Si tratta di un torneo locale, molto sentito. Quest’anno, dopo due anni di sospensione per il Covid, si è potuto finalmente giocare regolarmente. Si sono piazzati ai primi tre posti gli atleti del GSD G. Fucà di Enna: Lorenza Sebastiana Scuto, Dario La Paglia, Domenico Dinaro. Hanno partecipato anche due atleti della neo-società ASD Aurora di Messina che si sono cimentati per la prima volta nella disciplina.     

Il 4 gennaio 2023 la Festa dell’Epifania in sezione ha segnato il momento conclusivo delle feste natalizie. 21 bambini, soci con fratellini e sorelline sotto i 10 anni, hanno ballato, cantato e partecipato a due tombole. Dopo un piccolo rinfresco, a tutti è toccata la tradizionale calza della Befana piena di caramelle e cioccolatini. È stato un bel pomeriggio di gioia e divertimento, come ha sottolineato il Presidente Santino Di Gregorio, che ha coinvolto anche i genitori dei bambini contenti che i propri figli abbiano trascorso delle ore in allegria.

Non è mancato inoltre un gesto di attenzione che la sezione UICI di Enna compie tutti gli anni per Natale: la consegna di un panettone a casa, ad ogni socio e ad ogni socia, su tutto il territorio ennese.

Infine la sezione UICI di Enna ha predisposto come gadget da offrire alle autorità locali, civili e militari, un’agendina con penna recante non solo il logo e i riferimenti di contatto della sezione, ma anche il Codice Fiscale per la donazione del 5 per mille all’UICI, scelta volta a sensibilizzare e promuovere quante più persone possibili.

Pubblicato il 10/01/2023.

U.I.C.I. Sicilia – Polo Tattile – Consensi e lucciconi per “I miràculi d’o Bamminu”

Applausi a scena aperta, nella struttura di via Etnea a Catania, per il recital di cunti e canti popolari natalizi di e con Cinzia Caminiti Nicotra e altri attori e musicisti. Salmeri, consigliere nazionale dell’Uici, “affascinato dagli interpreti, che hanno saputo restituire qualcosa che appartiene al nostro passato ma serve a tener vivo il nostro presente e costruire il nostro futuro”. La commozione di molti nel risentire i canti natalizi della propria infanzia

Un grande successo, nel Polo Tattile Multimediale di Catania, per lo spettacolo di cunti e canti popolari siciliani dal titolo I miràculi d’o Bamminu, che Stefano Salmeri, consigliere nazionale dell’Uici e componente del Cda della Stamperia Braille, presentando l’iniziativa, ha definito “coinvolgente”.

“In quest’epoca – ha detto – viviamo in una sorta di eterno presente, che appiattisce tutto e ci fa dimenticare l’importanza della memoria, andare a scavare nelle nostre tradizioni, specialmente quelle natalizie, ha avuto un forte riscontro nel pubblico. Gli spettatori sono rimasti affascinati dagli interpreti che hanno saputo restituire qualcosa che appartiene al nostro passato ma serve a tener vivo il nostro presente e costruire il nostro futuro”.

Salmeri ha dunque ringraziato il presidente del Consiglio regionale dell’Uici, Gaetano Renzo Minincleri, che aveva fortemente voluto quest’iniziativa e non ha potuto essere presente per una indisposizione, “ma anche tutto il pubblico, che ha saputo apprezzare l’interpretazione sicuramente notevole di questi artisti”.

Il testo de I miràculi d’o Bamminu si deve a Cinzia Caminiti Nicotra, ricercatrice di tradizioni popolari, ma anche regista, attrice e cantante, che ha strappato calorosi applausi al pubblico insieme con quel grande musicista che risponde al nome di Roberto Fuzio e con le attrici e cantanti Raniela Ragonese e Nicoletta Nicotra.

“Si tratta – ha spiegato l’Autrice – di un testo teatrale semplice, che si basa non sulle ricerche dei grandi folkloristi come Giuseppe Pitrè, ma sulle storie che udivo in casa, per Natale. Questi cunti mi sono stati tramandati dalle mie nonne, dalle mie zie. Ho scavato nei miei ricordi e in quelli della mia famiglia, lavorando su racconti che erano patrimonio comune anche di altri gruppi familiari siciliani. Ne è nato, nel tempo, già dagli anni Novanta, un testo che, smontato e rimontato inserendo brani e canzoni, continuo a portare in giro. Cosicché diventa sempre più ricco e apprezzato, grazie proprio alla sua semplicità, che vince sempre”.

“Abbiamo visto – ha aggiunto Fuzio – spettatori commossi, con i lucciconi agli occhi, nell’ascoltare alcuni canti. Vuoi perché sono testi e melodie romantiche, vuoi perché l’atmosfera natalizia fa venire in mente a tutti noi episodi cari dell’infanzia. C’erano poi persone di una certa età che avevano un ricordo proprio di questi canti popolari tramandati nelle famiglie”.

A commuoversi anche Luca Grasso, direttore del Polo Tattile, “per la profondità dei racconti, ma anche per la musica, le canzoni coinvolgenti, cantate con il cuore: sapevo che fossero bravi, ma non immaginavo fino a questo punto”.

“Sono riusciti a trasmettere – ha aggiunto – tutta la dolcezza che un argomento come quello della nascita del Bambinello impone. E mi auguro ci siano altre opportunità di collaborazione con questo gruppo di artisti che ha saputo comunicare al pubblico davvero tanto”.

Pubblicato il 09/01/2023.

U.I.C.I. Monza – La Barca dei sogni

Un laboratorio espressivo che si è trasformato in un cortometraggio. Il progetto è partito a giugno grazie all’iniziativa dell’Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Monza e si è concluso nei giorni scorsi con grandi risultati. Una decina di attori che non vedono, che si muovono nel buio e che non possono percepire (con la vista) gli sguardi e le espressioni del pubblico sono diventati i protagonisti de “La Barca dei sogni”.

Un lavoro diretto dal regista Max Brembilla, insieme a Franco Piazza, che ha organizzato le riprese, che ha visto la luce poco prima di Natale. “L’idea – racconta Brembilla – era nata prima della pandemia e sono riuscito a realizzarla grazie all’Uici, un ambiente speciale, dove ho colto molta serenità”. Fare teatro con persone non vedenti è stata una scommessa. Non solo per il regista, ma prima ancora per gli attori. Qualche titubanza iniziale, inutile negarlo, c’è stata. “Qualcuno pensava di non riuscirci – sottolinea il regista – Alcuni sono saliti timorosi sul palcoscenico, impauriti dall’idea di dover imparare le battute a memoria, di “inciampare” in quello spazio a loro tanto estraneo e preoccupati da ciò che avrebbero detto gli spettatori di fronte a quegli attori speciali”.

Giocare sul palco per “La Barca dei sogni”

Invece, man mano che le prove proseguivano le persone hanno scoperto la libertà del corpo, dell’espressione, in uno spazio dove vengono abbattuti giudizi e pregiudizi e dove, ciascuno con i propri tempi, i propri limiti e le proprie potenzialità ha raggiunto l’obiettivo. Ciascuno ha imparato in piena libertà ad usare la voce e il corpo trasformando le immagini in azioni fisiche, liberando emozioni e sensazioni, esplorando i sensi e affinando la percezione del proprio corpo nello spazio. “Fare teatro – conclude Brembilla – non consiste solo nell’imparare teorie e tecniche, ma è sapere giocare sul palco. Provare a divertirsi tornando bambini”.

Pubblicato il 09/01/2023.

U.I.C.I. Mantova – Attività

Autore: Mirella Gavioli

Con l’auspicio che abbiate trascorso delle buone feste in salute e serenità, rinnovo a tutti voi i migliori auguri, affinché questo nuovo anno inizi e possa proseguire al meglio per tutti noi e che ci possa riservare ancora tante iniziative e progetti positivi da condividere e da costruire assieme per offrire opportunità sempre più utili e stimolanti. Da mercoledì 11 gennaio, dalle ore 15 alle 17, presso la palestra Boni in via Luzio 7 a Mantova, prosegue l’attività sportiva dello Showdown, che vedrà la presenza per alcuni incontri, dell’allenatore professionista Roberto Benedetti, che ci farà imparare il vero e stimolante gioco dello Show down, una sorta di ping pong adatto ai disabili visivi di tutte le età. Invito giovani e meno giovani a sperimentare questa attività ottima per il benessere fisico, mentale, riabilitativo e di socializzazione nel divertimento.

Ricordo che riprendono e proseguono i nostri servizi quali quello di informazioni, segretariato e patronato, di sportello d’ascolto e autonomia, di accompagnamento, di orientamento e mobilità, download del libro parlato, telefono amico rivolto soprattutto alle persone anziane o sole, … e le nostre attività del laboratorio creativo del lunedì e di supporto all’uso delle tecnologie, dello smartphone e di Alexa del giovedì pomeriggio, che potremo implementare anche con le vostre proposte per il soddisfacimento delle vostre aspettative.

Ricordo l’importanza di seguire le nostre comunicazioni attraverso i diversi canali a disposizione quali il nuovo sito sezionale www.uicimantova.it , la newsletter settimanale, i comunicati audio presenti sulla segreteria telefonica 0376.32.33.17 selezionando il tasto 2 del risponditore automatico, i gruppi whatsapp, i canali social facebook UICI Mantova e Instagram uicimn per rimanere sempre aggiornati e coinvolti nelle nostre iniziative. Sono ancora disponibili le ultime confezioni della nostra squisita e salutare cioccolata solidale al contributo di 10 euro, affrettatevi per poterle fare vostre. In attesa di incontrarci, vi auguro di trascorrere una buona settimana.

Pubblicato il 09/01/2023.

Slash Radio Web – Palinsesto dal 9 al 15 Gennaio 2023

Lunedì 9 gennaio:

7:00: “Slash Fitness”, la rubrica con la descrizione degli esercizi ginnici da svolgere in casa, questa settimana realizzata in collaborazione con Paride Piro;

7:45: “Raccontami”, la selezione giornaliera di racconti per gli appassionati di questo genere letterario;

8:25: “Un libro al giorno”, il consiglio di lettura quotidiano curato e prodotto dal Centro Nazionale del Libro Parlato “Francesco Fratta”;

8:30: l’Oroscopo: cosa dicono le stelle per i 12 segni zodiacali e Almanaccando, i fatti del giorno a ritroso nel tempo;

8:59: il Meteo;

9:00: Spotlight – Notizie in primo piano: Attualità, politica, cultura e sport nonché approfondimenti a cura di ospiti del mondo del giornalismo. Per la pagina sportiva microfono a Francesco Di Giovambattista di Radio Radio con cui parleremo delle prime due giornate di Serie A disputate nel 2023;

10:30: Slash Sport News, la nostra striscia settimanale che si occupa di tutte le discipline sportive praticate da ciechi e ipovedenti con risultati, classifiche, approfondimenti e interviste ai protagonisti. Nella nuova puntata ci occuperemo di Baseball, Scherma e Judo. Invitiamo le ascoltatrici e gli ascoltatori a partecipare segnalando eventi, storie e competizioni da trattare in trasmissione;

11:00: Guida TV, i nostri consigli, completi di descrizioni, sui programmi di prima serata delle televisioni nazionali;

11:05: “Slash Fitness”;

15:00: Replica della puntata di venerdì 6 gennaio di  “Slash Tunes” a cura di Gianluca Nucci;

16:00: “Libri alla Radio”;

18:40: Guida TV;

19:00: “Slash Fitness”

21:00: “Slash Learning Guitar”, la nuova puntata del corso di chitarra settimanale a cura del musicista Domenico Cataldo  

Martedì 10 gennaio:

7:00: “Slash Fitness”;

7:45: “Raccontami”;

8:25: “Un libro al giorno”;

8:30: l’Oroscopo e Almanaccando;

8:59: il Meteo;

9:00: Spotlight – Notizie in primo piano; 

10:30: “Scrivono di Noi”, la rassegna stampa sugli articoli di quotidiani, riviste e siti web riguardanti il tema cecità e ipovisione;

11:00: Guida TV;

11:15:”C’è luce in cucina”, le gustose ricette e gli utili suggerimenti pratici della nostra chef di fiducia Lucia Esposito;

14:50: “Un libro al giorno” e “GR Sociale”;

15:00: “I.Ri.Fo.R. informa”, lapuntata di gennaio della rubrica a cura della Coordinatrice del Comitato Tecnico-Scientifico Linda Legname con la partecipazione del vicepresidente nazionale dell’Istituto Vincenzo Massa e del componente del CdA Angelo Camodeca;

16:00: SlashBox 

  • in occasione del World Braille Day dello scorso 4 gennaio il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha organizzato un’esposizione di alcuni volumi d’epoca in Braille che risalgono agli anni Venti del Novecento presso la biblioteca “Luigi De Gregori” a Roma: ne parleremo con Pierpaolo Ianni, referente della biblioteca del Ministero;
  • sarà con noi il Presidente del Museo Tattile Statale “Omero” di Ancona Aldo Grassini, con cui approfondiremo il tema dei finanziamenti previsti dal PNRR per la realizzazione della piena accessibilità in favore di numerose istituzioni museali italiane;
  • “Promenade”, uscito lo scorso settembre, è il titolo dell’ultimo album del pianista Filippo Visentin, che tornerà ai nostri microfoni per raccontarci la nascita, durante il periodo del lockdown, di un’opera “tra Romanticismo e Impressionismo”;  

18:35: Guida TV

18:40: Classic Rock On Air

19:10: “Slash Fitness”

20:30: “Cogliamo la Mela tecnologica”, la rubrica a cura di Michela Barrasso che ogni settimana ci porta nel mondo dei dispositivi Apple;

Mercoledì 11 gennaio:

7:00: “Slash Fitness”;

7:45: “Raccontami”;

8:25: “Un libro al giorno”;

8:30: l’Oroscopo e Almanaccando;

8:59: il Meteo;

9:00: Spotlight – Notizie in primo piano;

10:30: “UiciCom”, le notizie, le attività e gli eventi delle sedi territoriali e della Presidenza Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS;

11:00: Guida TV;

14:50: “Un libro al giorno” e “GR Sociale”; 

15:00: “Orizzonti Multimediali”: la rubrica dell’INVAT curata da Marino Attini che, come ogni secondo mercoledì del mese, sarà con noi per illustrarci le ultime novità dal mondo della tecnologia con collegamenti e contributi audiovideo;

16:00: SlashBox:

  • “Extraordinaire 2 – Di musiche e vite fuori dal comune” (edito Hip & Pop) è il titolo del secondo volume, dedicato prevalentemente ad artisti britannici, che raccoglie le monografie scritte da Eddy Cilia, enciclopedico decano della critica musicale italiana, per la rivista “Extra”, un unicum nel panorama italiano della stampa di settore 

sinossi: Con questo secondo volume, dedicato a solisti e gruppi prevalentemente britannici (ma non solo) mentre il primo si concentrava su artisti statunitensi, si completa l’antologizzazione delle mie monografie pubblicate su “Extra”. Come nel caso del predecessore, anche Extraordinaire 2 è integrato con alcuni scritti editi invece in origine su “Blow Up”. Il libro raccoglie articoli su Lucio Battisti, Beatles, John Lennon, Rolling Stones, Bert Jansch e Pentangle, Terry Reid, Led Zeppelin, Black Sabbath, Deviants e Pink Fairies, Area, Can, David Bowie, Peter Gabriel, Bob Marley, Clash, Specials, Billy Bragg e Nick Cave.

Eddy Cilia (Torino 1961) si occupa professionalmente di musica dal 1983. Ha collaborato a molte delle principali testate specializzate del settore, pubblicato una quindicina di libri per varie case editrici fra le quali Arcana, Giunti, Tuttle, Stemax, minimum fax e Vololibero ed è stato consulente di Radio Rai 3.

16:30: “Dialogo con la Direzione”, lo spazio di interazione trai nostri ascoltatori e i componenti della Direzione Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus-APS: in questa puntata saranno con noi Cristina Minerva e Adoriano Corradetti;

17:30: “Chiedilo a Iura”: eccezionalmente in onda il secondo mercoledì del mese la nuova puntata della rubrica mensile a cura dell’Agenzia Iura, con il presidente nazionale Mario Girardi e il direttore Carlo Giacobini. Partendo da storie segnalate da ascoltatori, lettori, utenti e cittadini saranno analizzate situazioni e criticità proponendo le possibili soluzioni. Titolo dell’appuntamento di gennaio “Legge di bilancio: quali novità per il 2023?”

18:35: Guida TV

19:00: “Slash Fitness”

Giovedì 12 gennaio:

7:00: “Slash Fitness”;

7:45: “Raccontami”;

8:25: “Un libro al giorno”;

8:30: l’Oroscopo e Almanaccando;

8:59: il Meteo;

9:00: Spotlight – Notizie in primo piano;

10:30: “Scrivono di Noi”, la rassegna stampa sugli articoli di quotidiani, riviste e siti web riguardanti il tema cecità e ipovisione; 

11:00: Guida TV;

11:15:”C’è luce in cucina”, le gustose ricette e gli utili suggerimenti pratici della nostra chef di fiducia Lucia Esposito;

15:50: “Un libro al giorno” e “GR Sociale”;  

16:00: SlashBox 

  • “La fuga di Anna” (edito da Sellerio) è il romanzo d’esordio del 35enne Mattia Corrente: ce lo presenterà l’autore

sinossi: Anna e il vecchio Severino, la speranza di ritrovare e ricondurre a sé una moglie che è uscita di casa ed è scomparsa. Sulle sue tracce inizia un peregrinare per la Sicilia, un’indagine nel passato, un’immersione nella memoria, un esame delle proprie azioni e delle proprie scelte, dalle quali emergeranno le verità fino ad allora eluse, devastanti e impietose. La moglie, dopo una vita intera passata accanto al marito, è uscita di casa ed è scomparsa. Trascorso un anno lui decide di lasciarsi tutto alle spalle, saluta Stromboli, l’isola in cui hanno abitato, gli oggetti consueti e le abitudini quotidiane, e si mette in viaggio alla ricerca di lei. Anna e il vecchio Severino, la speranza di ritrovarla e ricondurla a sé. Inizia così un peregrinare per la Sicilia, nei luoghi che hanno segnato la loro esistenza. Non è solo un’indagine nel passato, un’immersione nella memoria, un esame delle proprie azioni e delle proprie scelte, dalle quali emergeranno le verità fino ad allora eluse, devastanti e impietose. È anche un confronto con i fantasmi, con gli uomini e le donne che potevano essere e non sono stati, perché traditi o violati da chi avevano attorno. In questo racconto di voci, di punti di vista e di ambiguità che emergono man mano, Anna vive non vista. Affiora nello sguardo di Severino, che sistema e riscrive il passato mentre prova a comprenderlo, assieme alla storia di una donna che malvolentieri ha obbedito agli ordini, il primo quello perentorio della madre: una femmina nasce per diventare moglie di un uomo e madre di un figlio. Questo era il suo destino, ma in prossimità della fine, compiuto il tragitto che per tutti le spettava, Anna ha guardato avanti, ha scrutato se stessa ed è sparita nel nulla. Cercando di essere libera come voleva suo padre, che ha abbandonato la famiglia quando lei era ancora una ragazzina, rompendo un ordine e creando il caos. Perché, sembra dire il romanzo attraverso i suoi personaggi e nella scrittura di un autore che affronta a sua volta una strada rischiosa, ogni libertà contiene una violenza, ogni rinuncia una ferita che non si può rimarginare, ogni scelta che ci rende felici è causa del dolore di qualcun altro. Ma la comprensione e l’accettazione di questa verità brutale richiede l’esperienza di tutta una vita.

Mattia Corrente è nato nel 1987 e vive in Sicilia in provincia di Messina. La fuga di Anna è il suo primo romanzo.

18:35: Guida TV

18:40: Classic Rock On Air

19:10: “Slash Fitness”

Venerdì 13 gennaio:

7:00: “Slash Fitness”;

7:45: “Raccontami”;

8:25: “Un libro al giorno”;

8:30: l’Oroscopo e Almanaccando;

8:59: il Meteo;

9:00: Spotlight – Notizie in primo piano;

11:00: Guida TV;

11:05: “Il simposio dei lettori” la rubrica settimanale a cura di Rossella Lazzari che come ogni venerdì consiglia un libro di narrativa straniera alle nostre ascoltatrici e ai nostri ascoltatori;

11:25: “Slash Fitness”;

14:30: “GR Sociale”

15:00: “Slash Learning Guitar”, replica della puntata di lunedì scorso

15:30: “Cogliamo la Mela tecnologica”, replica della puntata di martedì scorso della rubrica a cura di Michela Barrasso che ogni settimana ci porta nel mondo dei dispositivi Apple;

19:00: “Slash Fitness”;

21:00: “Slash Disco”, la rubrica musicale a cura di Marco Trombini che ogni due settimane ci fa ballare al ritmo della discomusic…siete pronti a scatenarvi con la “febbre del venerdì sera” di Slash Radio Web?;

22:00: “Slash Learning Guitar”, replica della puntata di lunedì scorso

22:30: “Cogliamo la Mela tecnologica”, replica della puntata di martedì scorso della rubrica a cura di Michela Barrasso che ogni settimana ci porta nel mondo dei dispositivi Apple;

Vi rammentiamo che la replica della programmazione mattutina andrà in onda:

·         dal lunedì al venerdì dalle ore 12:00 alle ore 14:30

mentre la replica della programmazione serale andrà in onda:

·         il martedì, il mercoledì e il giovedì a partire dalle 21:05

Slash Fitness sarà trasmessa anche il sabato e la domenica alle ore 8:00 e alle ore 19:00

Le trasmissioni saranno condotte da Luisa Bartolucci, Chiara Maria Gargioli e Renzo Giannantonio.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con quesiti e contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:

– Tramite telefono contattando durante la diretta il numero: 06-92092566 

– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uici.it

– Compilando l’apposito form di Slash Radio Web , o scrivendo sulla nostra pagina facebook Slash Radio Web. 

– Inviando un messaggio WhatsApp o una nota audio al numero 371 3894496.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uici.it/radio/radio.asp, dove troverete i link per tutti i sistemi operativi; 

oppure accendere la nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato, che vi invitiamo a scaricare, onde averci sempre con voi! 

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato: 

– Sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS all’indirizzo http://www.uici.it/ArchivioMultimediale

– sulla pagina Facebook Slash Radio Web https://www.facebook.com/SlashRadioWeb/

sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers, grazie.

Vi ricordiamo infine che adesso è ancora più facile ascoltarci: per i possessori dell’assistente vocale Alexa di Amazon è disponibile la skill di Slash Radio Web.

I comandi sono:

–   Alexa, AVVIA Slash Radio Web

oppure

–   Alexa APRI Slash Radio Web

di seguito il link di riferimento per Alexa Skill su Amazon Prime: https://www.amazon.it/dp/B07NS18BTQ/ref=sr_1_1_nodl…

Pubblicato il 09/01/2023.

U.I.C.I. Catanzaro – Emozioni ed interesse per “Padre io sono cieco, può un cieco guidare altri ciechi?!” 

Il grande evento organizzato dall’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Catanzaro messo in scena sul grande palco del Teatro Politeama lo scorso 13 dicembre. 

Uno spettacolo basato sull’umanità, sul valore dell’individuo e delle sue capacità nonostante le difficoltà oggettive e soggettive che una disabilità comporta. 

 Un progetto giunto alla sua settima edizione che, attraverso l’arte vuole sensibilizzare sul tema della cecità e delle abilità diverse mostrando, le diverse capacità e gli strumenti di maggiore integrazione ed abbattimento del pregiudizio verso la categoria.   

A calcare il palco artisti non vedenti come cantanti, musicisti, poeti ballerini ma anche realtà del territorio quali : i ballerini di Artedanza, il coro voci bianche dell’I.C. Ardito Don Bosco di Lamezia Terme e a conclusione uno scatenato live della band pop i Finley che ha scaldato il pubblico con diversi successi. 

Eleganza e qualità è ciò che caratterizza ormai da 7 anni la direzione artistica di Luciana Loprete che affiancata in questa edizione da Domenico Milani hanno permesso al pubblico presente un viaggio emozionale. 

Lo stesso che sarà possibile fare venerdì 6 gennaio alle ore 21:30 su LA C TV canali 11 dgt, 411tv sat e 820sky.  

Si ringrazia per il patrocinio la Regione Calabria, il Comune di Catanzaro, la Fondazione Politeama Città di Catanzaro, la Presidenza Nazionale UICI e Consiglio Regionale UICI Calabria, il CSV Calabria Centro, l’Avis Provinciale di Catanzaro e l’Aia Sez. Prov, le di Catanzaro. 

Ringraziamo inoltre gli sponsor Michele Affidato, Igea Calabria, Parco Commerciale Le Fontane, Andreacchio Group,Montano Caffè e la Redazione Publiemme LaCTv per averne riconosciuto il grande valore morale. 

Non resta che augurare a tutti una buona visione! 

Foto di gruppo

Sezione Territoriale di Catanzaro

Tel. 0961721427

Fax. 0961797994

mail. uiccz@uici.it

pec. uiccz@pec.it

Pubblicato il 05/11/2023.

Contributo dei lettori – L’abbraccio a Francesco… La gioia di vivere la Speranza

Autore: Pierfrancesco Greco

Il Tempo di Natale può essere, deve essere un’occasione per soffermarsi su ciò che siamo, sulla nostra tenuta valoriale, sulla nostra maturazione spirituale… Per quanto mi riguarda, in questo periodo, le riflessioni trovano agio nel tornare con la mente allo scorso 12 dicembre, a un momento vissuto insieme con mia moglie e con le Amiche e gli Amici dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Un momento, un incontro…

“Santità, Lei è una luce di speranza per noi e per il mondo intero”… Mentre gli rivolgevo queste parole, il Papa sorrideva… Io e Annamaria stringevano le sue mani… Gli avevamo detto pure altro, in quegli attimi: Francesco aveva ascoltato con attenzione, rispondendo con arguzia e affetto, dispensando quella speranza di cui egli è generoso elargitore…
Sì, lo so: ho iniziato questo racconto praticamente dall’epilogo, senza contestualizzarlo adeguatamente in ordine al tempo e allo spazio ove i fatti hanno trovato svolgimento, senza spiegare, insomma; chiedo venia, ma ha avuto il sopravvento la voglia di palesare subito la nostra gioia, la mia e quella di Annamaria, per aver nuovamente avuto l’opportunità e l’onore di incontrare da vicino Papa Francesco, di parlare con lui, di guardarlo nei suoi occhi pieni di umanità: gli stesso occhi che il pomeriggio dell’8 dicembre, davanti alla Statua dell’Immacolata, erano stati aspersi dalle lacrime… Quelle lacrime che più di ogni parola, di ogni discorso, di ogni gesto hanno veicolato in maniera forte, prorompente, cristallina un appello, un richiamo, un’esortazione di pace: pace per i popoli, pace per i bambini, pace per sempre…
Con nella mente tali pensieri e tali immagini, la mattina del 12 dicembre, io e Annamaria abbiamo lasciato il nostro hotel, nel centro di Roma, a pochi passi dal Teatro dell’Opera, culla di melodiosa bellezza, e ci siamo avviati verso la Città del Vaticano: Papa Francesco aveva concesso al Consiglio Nazionale e ai dirigenti territoriali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti un’Udienza particolare nella Sala Clementina, all’interno del Palazzo Apostolico. Annamaria, essendo Consigliere Nazionale, era parte della delegazione e io, come suo consorte e accompagnatore, avevo nuovamente la possibilità di vivere un’esperienza che definire straordinaria mi appare banale… Si, nuovamente, ma di questo scriverò fra poco… L’appuntamento era in un settore del Colonnato di destra, in Piazza San Pietro, nei pressi del Portone di Bronzo, uno dei varchi d’ingresso del Palazzo Apostolico.
Siamo colà giunti, con un pò di anticipo rispetto all’orario prefissato per l’appuntamento, attraverso Via dei Corridori, costeggiando il celebre Passetto di Borgo, con le sue merlature, le sue arcate e i segni lasciati su di esso dalla Storia… Nel raccontare mi pare di essere ancora là… Le Mura Leonine sono foriere di suggestioni il cui respiro trae linfa nelle rimembranze degli anni passati, sui banchi di scuola, nelle aule dell’Università e sulla mia scrivania, ad appassionarmi agli studi storiografici; suggestioni che richiamano magnificenza e dramma, potenza e conflitto, genio e dominio, opulenza e saccheggio. Siamo sotto le Colonne con cui l’ispirazione del Bernini ha cinto la culla della cristianità: dopo gli opportuni controlli di sicurezza, attendiamo qualche minuto, insieme alle altre amiche e agli altri amici che fra poco varcheranno quella soglia. Quei minuti sembrano non passare mai: poi, ecco, un agente ci dà il via libera e iniziamo a salire per le scale… Superiamo il portone bronzeo, facciamo qualche metro in un arioso corridoio e percorriamo uno scalone elegante e imponente, che ci conduce nel Cortile di San Damaso, ove si affacciano le logge del Palazzo e al cui centro, in queste settimane, è stata assemblata una grande aiuola infiorata di rosso, a forma di stella su cui spicca un grande albero di Natale sobriamente punteggiato da sfere dorate e argentate. Anche otto anni addietro, prima di salire verso la Sala Clementina, ci eravamo ritrovati in questo luogo, seguendo un altro percorso: dopo essere entrati in Vaticano dalla Porta del Perugino, eravamo stati guidati, passando per Piazza Santa Marta, verso la Piazza del Governatorato, ove avevamo sostato qualche minuto, ammirando la Cupola di San Pietro da una prospettiva diversa rispetto a quella offerta dalla Piazza o da Via della Conciliazione e apprezzando la bellezza di quello spicchio dei Giardini Vaticani, con le architetture rinascimentali, i camminamenti ameni e le aiuole artisticamente ornate da elementi floreali, su tutte quella raffigurante, proprio di fronte al Palazzo del Governatorato, lo Stemma del Papa. Da qui, percorrendo la via del Governatorato, eravamo giunti nei pressi del Palazzo Apostolico, entrando infine, passando dall’ombra, stillante atmosfere che raccontano epoche trascorse, dei cavedi attigui, tra cui il Cortile Borgia, nel Cortile di San Damaso, ove mi trovo nuovamente oggi, otto anni dopo quella prima volta. Qui ci attende, nell’uniforme storica dalle bande blu, rosse e gialle, un Milite della Guardia Svizzera Pontificia, che, lentamente, ci guida verso uno degli accessi interni, da dove accediamo a un’altra scala, attraverso cui giungiamo all’ingresso della Sala Clementina. Lasciamo i soprabiti ed entriamo: la Sala è scintillante più del solito, con i suoi affreschi e i suoi marmi intarsiati, con il presepe che fa dolce mostra di sè sul lato destro, rispetto alla nostra posizione, a pochi passi dalla sedia ove prenderà posto il Santo Padre. Santo Padre il quale, ecco, arriva dalla stanza accanto, puntualissimo: ci viene incontro, lentamente, aiutandosi col suo bastone. Eccolo, è qui, sorridente, e noi siamo nuovamente al suo cospetto… Sì, nuovamente: io e Annamaria, infatti, avevamo già conosciuto alcune delle inesprimibili sensazioni che l’incontro con Papa Francesco riesce a suscitare… Le parole di Annamaria, al riguardo, sono, comunque, alquanto esplicative e significative: “l’incontro con Papa Francesco è qualcosa rispetto a cui le parole risultano insufficienti a offrire una descrizione capace di veicolare l’emozione e l’intimo trasporto che abbraccia la mente e il cuore in quegli attimi. Per me e mio marito Pierfrancesco non è stata la prima volta: il 13 dicembre del 2014 avevamo partecipato all’Udienza straordinaria che il Santo Padre aveva concesso al Consiglio Nazionale dell’UICI, anche allora nella Sala Clementina, in occasione della ricorrenza di Santa Lucia, mentre nel novembre del 2016 eravamo tra coloro i quali hanno affollato l’Aula Paolo VI, in occasione dell’incontro tra il Pontefice e i rappresentanti del Servizio Civile Universale. Di certo, l’Udienza del 2014 e quella dello scorso 12 dicembre, svoltasi anche questa volta in quello scrigno di arte e bellezza che è la Sala Clemetina,
restano i momenti che rendono lieto il nostro animo con particolare fervore e con intimo calore. Nel 2014 un caloroso saluto, accorato e sincero, lasciò il segno nei nostri sospiri, che furono pervasi di gioia sublime allorché avemmo la possibilità di andare verso il Santo Padre, di stringergli la mano, sfiorargli l’anello piscatorio, abbracciarlo, sussurrargli qualche pensiero copioso di speranza… E anche lo scorso 12 dicembre è stato così: la sua prolusione, col richiamo al valore universale della fragilità, ha regalato, nel nome della Santa siracusana, un raggio di luce più fulgido di quelli che accarezzavano una mattinata romana di fine autunno; raggio di luce che s’è trasfigurato in dolcissimo splendore quando, in prossimità della conclusione dell’Udienza, ci siamo incamminati nuovamente verso il sorriso di Papa Francesco, il quale, anche questa volta, mentre stringeva la mia mano e quella di Pierfrancesco, ha ascoltato con attenzione e pazienza le nostre parole, con le quali gli abbiamo ricordato il colloquio che ci aveva già donato otto anni addietro, con la medesima certezza di trovare comprensione, corresponsione e linfa morale traboccante di fiducia e speranza. Un ricordo e una speranza a cui Francesco ha risposto con la simpatia propria di quelle sensibilità capaci di entrare in profonda empatia con gli interlocutori, riuscendo a elargire il fresco ottimismo che nella Parola di Gesù ha la propria fonte. Quell’ottimismo e quella freschezza valoriale che Papa Francesco non si stanca di somministrare, di distribuire col suo sorriso, con le sue parole, con quegli occhi scintillanti d’Amore… Quegli occhi, quelle parole, quel sorriso con cui, mentre ci allontanavamo, dopo avergli detto nuovamente ciò che Egli è per noi e, ne siamo certi, per tutto il mondo, ci ha salutato con calore giocondo, dandoci appuntamento al prossimo incontro”. Annamaria racconta bene… È riuscita a porre in evidenza gli elementi pregnanti di quei momenti… Io ancora ho negli occhi e nella mente il suo sguardo sorridente, a pochi centimetri dai nostri respiri: il Pontefice, seduto sulla scranna, posta in posizione leggermente rialzata, rispetto al variopinto pavimento, su un tappeto purpureo, davanti al monumentale camino, conversa amabilmente con noi, invitandoci ad avere fede e a non rinunciare ai nostri sogni, che nella preghiera potranno trovare il sospirato coronamento. Come otto anni addietro mi colpisce la capacità di ascolto che quest’uomo, anziano e tuttavia giovane nella sua attitudine ad infondere forza e fiducia, riesce a palesare con aulica semplicità. Il tempo passa presto, ora, vola: la melodiosa bellezza di cui scrivevo poco fa, in riferimento alla magia della musica quando si promana dal proscenio, si trasfigura nei tratti e nella voce di questa figura, in cui il candore delle vesti è specchio di un animo che ha come anelito precipuo il donarsi agli altri, chiedendo in cambio, unicamente una cosa: “Per favore, non dimenticatevi di pregare per me”, ha esortato nel concludere la catechesi. Il Santo Padre, nel richiamarsi diverse volte a Santa Lucia, la quale “ci ricorda col suo esempio che la più alta dignità della persona umana consiste nel dare testimonianza alla verità, seguendo la propria coscienza costi quello che costi, senza doppiezze e senza compromessi”, in linea con la condotta propria di chi vuole “stare dalla parte della luce, servire la luce, come evoca il nome stesso Lucia”, ha focalizzato la sua attenzione sulla società italiana: una società che “ha bisogno di speranza, e questa viene soprattutto dalla testimonianza di persone che, nella propria condizione di fragilità, non si chiudono, non si piangono addosso, ma si impegnano insieme agli altri per migliorare le cose. Santa Lucia, in effetti, viene descritta proprio così: come una donna giovane e inerme che però non cede alle minacce e alle lusinghe, anzi, risponde con coraggio e tiene testa al giudice che la interroga. Con la protezione e l’esempio di Lucia, andate avanti!” Ora che io e Annamaria siamo vicini a Lui queste parole ancora echeggiano nel nostro animo e, dopo una breve conversazione che serberemo gelosamente per sempre nel Cuore, e con il pensiero che si è soffermato sulle persone a cui vogliamo bene, a me viene naturale dirgli ciò che ho scritto poco fa: “Santità, Lei è una luce di speranza per noi e per il mondo intero”… Sì, Egli sorride e mentre, nell’allontanarci, lasciamo scivolare lentamente le nostre mani sulle sue, avvertiamo un’intima sensazione di pienezza: pienezza di felicità, di armonia, di melodiosa bellezza, per usare un’espressione già precedentemente adoperata e decisamente congrua a rendere, almeno parzialmente, l’idea delle emozioni che hanno illuminato quei momenti; una melodiosa bellezza che inonda i nostri sensi, i miei e quelli di Annamaria. Usciamo dalla Sala Clementina con una certezza: la pienezza interiore che avvertiamo, che sentiamo in questo momento ci aiuterà ad assaporare appieno quel grande dono che è la nostra esistenza. Quel dono che questo periodo ci induce a vivere con lo spirito in cui si estrinseca la nostra Umanità: “Il Natale del Signore è il Natale della pace” afferma San Leone Magno (Sermo 6, in Natività Domini)… “Natalis Domini Natalis est pacis”, si legge sul retro di una pregevole immaginetta – ritraente il dipinto “Adorazione dei Pastori”, opera di Orazio Zecca, ammirabile nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore – che ci viene consegnata nel corridoio adiacente alla Sala. Un dono gradito, che conserveremo con cura… Gradimento pari a quello di otto anni addietro, quando, al termine dell’Udienza, ci avevano donato una coroncina, custodita in una bustina verde con sopra stampato lo Stemma stilizzato di Papa Bergoglio; quello stemma che parla di un uomo, d’una vocazione, d’una missione… Uno stemma, che lo accompagna fin dalla sua consacrazione episcopale, improntato alla semplicità: lo scudo blu, con la base inferiore circolare, è sormontato dai simboli della dignità pontificia, con la mitra al posto della tiara, collocata tra due chiavi, una d’oro, l’altra d’argento, incrociate e annodate da un cordone rosso; al suo interno, in alto, campeggia l’emblema della Compagnia di Gesù: un sole raggiante e fiammeggiante caricato dalle lettere, in rosso, IHS, un monogramma, acronimo di “Iesus Hominum Salvator” (IHS), con lettera H sormontata da una croce e con, in punta, i tre chiodi in nero. Sulla parte bassa dello scudo, si trovano la stella, in questo caso a otto punte, tante quante le beatitudini, e il fiore di nardo, con la stella che simboleggia, secondo l’antica tradizione araldica, la Vergine Maria, madre di Cristo e della Chiesa, mentre il fiore di nardo fa riferimento a San Giuseppe, patrono della Chiesa universale. Nella tradizione iconografica ispanica, infatti, San Giuseppe è raffigurato con un ramo di nardo in mano. In tal modo, il Papa ha inteso esprimere la propria particolare devozione verso la Vergine Santissima e San Giuseppe. Infine, il motto “miserando atque eligendo”, è stato inserito in un cartiglio bianco con bordi rossi, posto alla base dello scudo. Il motto del Santo Padre Francesco, “guardò con sentimento d’amore e lo scelse” è tratto dalle Omelie di San Beda il Venerabile, sacerdote, il quale, commentando l’episodio evangelico della vocazione di San Matteo, scrive: “Vidit ergo lesus publicanum et quia miserando atque eligendo vidit, ait illi Sequere me” (Vide Gesù un pubblicano e siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: Seguimi). Omelia, questa, che è un omaggio alla misericordia divina ed è riprodotta nella Liturgia delle Ore della festa di San Matteo e che riveste un significato particolare nella vita e nel percorso spirituale di Francesco. Infatti, in occasione della festa di San Matteo dell’anno 1953, il giovane Jorge Mario Bergoglio provò, all’età di 17 anni, la presenza benevola, nella sua vita, di Dio, il quale con sguardo amorevole, lo chiamava alla vita religiosa, sull’esempio di Sant’Ignazio di Loyola. Tale stemma, unitamente alla firma autografa del Papa, “Franciscus”, è anch’esso stampato, senza i colori, sul retro dell’immaginetta che ci hanno donato al termine dell’Udienza… Lo Stemma che, dopo aver temporeggiato qualche altro minuto nel Cortile di San Damaso – giusto il tempo di aspettare Chiara e un’altra Annamaria, due nostre amiche che hanno partecipato all’incontro, insieme con noi, e di fare qualche foto nelle vicinanze dell’Albero -, scorgo di nuovo, stavolta nella cura della sua colorazione, su uno dei muri delimitanti i gradini da dove questa mattina siamo saliti con l’animo sospeso tra la gioia e l’impazienza… Ora, scendendo, dopo aver vissuto uno dei momenti più intensi della mia esistenza, questi spazi, da cui sono passato circa due ore addietro, e che già conoscevo, essendo da qua disceso successivamente all’Udienza del 2014, mi appaiono nuovi, ancora più belli e luminosi di prima… Le ombre dell’animo, che in certi frangenti sono più tenebrose di quelle alberganti nei cavedi a cui ho fatto cenno poco fa, appaiono dissolte da una fiducia che scalda più di un astro del cielo, di quel firmamento dove è assiso Colui che dona Luce e Speranza alle donne e agli uomini volenterosi nel cercare il senso autentico del cammino terreno e dell’essere, nel suo complesso… Quella speranza che il suo Vicario ha dispensato poco fa a tante amiche e a tanti amici, ad Annamaria, la metà del mio cielo, e pure a me, che non sempre cerco la via della gioia piena con la dovuta determinazione e con la congrua convinzione. Ora, però, qualcosa sta cambiando… L’intima pienezza di cui ho già scritto non è una mera espressione verbale… È tangibile, vera, grazie a questo Papa l’ho già conosciuta ed essa sta incidendo sul serio nel mio cammino interiore, che vivo con trasporto, pur senza rinunciare alle mie idee: idee proprie di un credente che, tuttavia, non abbandona una prospettiva laica nell’ambito della mondanità e delle scelte… Idee, che, sovente, mi hanno condotto su posizioni non esattamente coincidenti con quelle sostenute dal magistero della Chiesa… Da quasi dieci anni non è più così: anzi, il più delle volte, le mie idee sull’esistente trovano corrispondenza nella lettura che la Chiesa quotidianamente suggerisce, ove è preminente l’attenzione ai fenomeni di povertà, sfruttamento, diseguaglianza e marginalizzazione sociale ed esistenziale, attanaglianti la storia del genere umano… Un mutamento non da poco, rispetto a cui fondamentali sono risultate e risultano l’opera e l’insegnamento donati quotidianamente al mondo da Papa Francesco, il quale riesce a parlare alla contemporaneità con fermezza non disgiunta da una profonda umanità e una spiccata simpatia – come ho avuto modo di sperimentare direttamente -, rendendo palese la sublime validità della Novella rispetto alla necessità di trovare valori e punti di riferimento
solidi nel caotico e contraddittorio incedere della nostra epoca… Al riguardo, nel 2014, poche ore dopo l’Udienza, attingendo con la penna nella mia passione per la poesia, dedicai alcuni versi a Papa Francesco e a “La Dolcezza di un Incontro”:
Al di quest’altro anno vesperare,
di tanti momenti al ricordo sovviene:
ma su tutti persevera il brillare
di un momento in cui ai sensi viene
di commuoversi e di esultare
all’amore candido che contiene
la dolcezza e l’amicale parlare
col sorriso che la voce sostiene
d’un fratello lieto di portare
a chi s’appropinqua al suo bene
il tesoro di pregare et sperare
nella luce che ci scalda insieme
dalla sede de lo infinito albeggiare…
A Papa Francesco, grati per tanto Amore.
Oggi, dopo il secondo incontro, quei versi mi risultano più attuali di allora, li sento miei più di allora, perché vedo più chiaro di allora, perché riesco a vedere dentro di me e, nella ricerca di senso e verità, a guardare oltre me, cercando la poesia in ogni giorno… Poco prima di varcare la soglia del Portone di Bronzo e di imboccare in senso discendente l’ultima rampa che ci condurrà nuovamente sotto al Colonnato, all’esterno del Palazzo Apostolico, vedo, riposte sugli appositi sostegni fissati al muro, alcune delle alabarde in dotazione alla Guardia Svizzera: esse, unitamente all’imponenza delle Mura Leonine e alle suggestioni che questi luoghi suscitano, ove spicca la magnificenza dei Palazzi, delle Opere d’Arte e della Basilica che, tra poco, visiterò nuovamente, sono manifestazione di quella tradizione in cui l’istituzione ecclesiastica affonda le proprie radici… Quella tradizione che Papa Francesco è riuscito a mettere in comunicazione, sul piano dei valori universali, col mondo dei nostri giorni, dei nostri momenti, dei nostri pensieri, delle nostre parole, facendo comprendere anche a me, e non solo perché ho avuto la possibilità e l’onore di ascoltare direttamente la sua voce, di stringere la sua mano, di guardarlo negli occhi, che l’insegnamento del Vangelo, ieri come oggi, promana un un’essenza rivoluzionaria, la più rivoluzionaria di tutte, ovvero l’Amore, e che la preghiera non è un accessorio della nostra vita: essa è la Vita che ritrova la strada della felicità, della melodiosa bellezza che riempie il nostro sentimento e che ci fa stare bene con gli affetti, con la famiglia, con gli amici, con le persone che amiamo.
Sì, è proprio così: “Santità, Lei è una luce di speranza per noi e per il mondo intero”… Quando il suo sorriso abbraccia le nostre emozioni…
Nell’attimo in cui gli rivolgiamo le parole ove si riverberano le Speranze che albergano nel Cuore…
Grazie di Cuore, Santità!

Pubblicato il 05/11/2023.

Giornata Mondiale del Braille

Il 4 gennaio 1809 nasceva Louis Braille a Coupvray, nei pressi di Parigi.

Tre anni dopo, Louis perse la vista per un incidente nella bottega del padre. Accolto a Parigi all’istituto dei ciechi, traendo spunto da una invenzione di tipo militare, realizzò il sistema di scrittura e lettura Braille.

Da allora, milioni di ciechi nel mondo hanno potuto studiare, lavorare, informarsi, grazie al Braille che permette di scrivere e leggere attraverso le dita.

Dal profondo del nostro cuore, noi, i ciechi, tutti i disabili della vista, diciamo “GRAZIE”, a Louis Braille e al suo sistema di scrittura e lettura che ha aperto la via del nostro riscatto umano, civile e sociale.

Diciamo GRAZIE anche al Parlamento italiano che ha voluto istituire la Giornata nazionale del Braille da celebrare il 21 febbraio che quest’anno ci vedrà presenti a Ferrara e Venezia.

Ritratto a colori di Louis Braille

Pubblicato il 04/01/2023.

Giornata Mondiale del Braille – L’Unione Mondiale dei Ciechi chiede un maggiore accesso al braille

World Braille Day

Ogni anno, il 4 gennaio, il movimento mondiale delle persone con disabilità visiva celebra Louis Braille e il sistema di scrittura da lui inventato, che ha cambiato la vita dei non vedenti in tutto il mondo.

Questo semplice sistema di sei punti a rilievo in diverse combinazioni consente agli utilizzatori del Braille di leggere non solo libri, ma anche notazioni musicali e formule matematiche. La flessibilità del sistema ha anche permesso di adattarlo a molte lingue parlate in tutto il mondo.

“Attendo con impazienza di iniziare ogni anno con la celebrazione del Braille e di tutto ciò che ha significato per il miglioramento della qualità di vita delle persone cieche”, ha dichiarato Martine Abel-Williamson, Presidente dell’Unione Mondiale dei Ciechi. “Non si tratta soltanto di una commemorazione: la Giornata Mondiale del Braille è anche un’opportunità per fare il punto sulle ulteriori azioni da intraprendere per migliorare l’accesso al Braille”.

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) è il documento guida essenziale per il movimento mondiale della disabilità. La CRPD delinea i doveri dei paesi che hanno ratificato la Convenzione, compresi gli obblighi relativi all’accesso al Braille. L’articolo 21 della CRPD richiede agli Stati Parti di garantire che le informazioni destinate al grande pubblico siano in formati accessibili, compreso il Braille; l’articolo 24 stabilisce che nel sistema educativo gli studenti non vedenti ricevano un’istruzione impartita nelle modalità più appropriate alle loro esigenze e che gli Stati Parti adottino misure adeguate al fine di agevolare l’apprendimento del Braille, con il supporto di educatori qualificati, competenti nel sistema Braille.

 “Nonostante gli obblighi derivanti dal diritto internazionale e nazionale, sappiamo che molti non vedenti non hanno accesso né al Braille, né alla relativa adeguata formazione né alle tecnologie che ne facilitano l’uso”, ha affermato Marc Workman, CEO della WBU. “Cogliamo l’opportunità del 4 gennaio per invitare i governi di tutto il mondo a impegnarsi a migliorare l’accesso al Braille per i loro cittadini non vedenti all’interno del sistema educativo e non solo”.

 “Un passo concreto che i paesi possono compiere per migliorare l’accesso al Braille è ratificare e attuare pienamente il Trattato di Marrakech. Tra l’altro, questo Trattato facilita la condivisione transfrontaliera di materiali Braille, il che significa che i non vedenti in paesi con accesso limitato al Braille possono usufruire di materiali prodotti in paesi con biblioteche Braille più grandi”, ha affermato Kim Charlson, neo nominata presidente del WBU World Braille Council e direttrice esecutiva della Braille & Talking Book Library presso la famosa Perkins School for the Blind. “Sebbene molti paesi abbiano ratificato il Trattato di Marrakech, in troppi di essi non è avvenuta la piena attuazione legale e tecnica, lasciando in gran parte non mantenuta la straordinaria promessa di questo Trattato”.

Il World Braille Day sarà sempre un giorno di celebrazione, ma deve anche rimanere un invito all’azione fino a quando i non vedenti di tutto il mondo non avranno pieno accesso a questo strumento che è capace di cambiare in meglio la loro vita. Vi chiediamo di unirvi a noi il 4 gennaio sia per celebrare il Braille sia per chiedere ai governi di garantire che l’accesso al Braille sia una priorità in tutto il mondo.”

Pubblicato il 04/01/2023.

U.I.C.I. Reggio Emilia – Servizio Civile Universale con l’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti

Le domande dovranno essere presentate entro le ore 14:00 del 10 Febbraio 2023

Il Servizio Civile Universale è un’opportunità per vivere un’esperienza formativa e di cittadinanza attiva all’interno della comunità che permette ai giovani di inserirsi in una rete di relazioni ed è anche un’occasione per acquisire competenze spendibili successivamente nel mondo del lavoro.

È possibile svolgere questo percorso anche insieme all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale di Reggio Emilia che mette a disposizione 3 posti all’interno del progetto “Laboratori di cittadinanza attiva per l’inclusione sociale” per giovani tra i 18 e 29 anni non compiuti (ovvero: aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età – 28 anni e 364 giorni – alla data di presentazione della domanda), che desiderino vivere un’esperienza educativa e professionale al fianco dei disabili visivi.

Obiettivo strategico delle attività formative proposte ai giovani volontari è quello di promuovere il miglioramento dell’integrazione sociale, del livello culturale e del grado di autonomia dei disabili della vista e garantire un accesso equo a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale.

Per partecipare al bando per la selezione di operatori volontari del servizio civile, regolarmente retribuito, è necessario presentare la domanda entro le ore 14:00 del 10 febbraio. I progetti hanno una durata di 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali articolato su cinque o sei giorni a settimana; l’importo dell’assegno mensile per lo svolgimento del servizio è fissato in € 444,30 che potrebbe essere incrementato sulla base della variazione accertata dall’ISTAT.

Fra le attività che i volontari saranno chiamati a svolgere: servizio di lettorato e servizi vari a domicilio; attività ludico-ricreative individuali (shopping, teatro); promozione di attività finalizzate al superamento dell’esclusione sociale; attività di sostegno alla mobilità urbana ed extraurbana, attività collettive e di segreteria; attività di sostegno domiciliare pomeridiano alle famiglie di minori disabili visivi.

Come partecipare: la domanda di partecipazione si può presentare esclusivamente tramite la piattaforma Domande On Line (DOL) raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.

Per presentare la domanda il candidato deve essere in possesso dello Spid se la persona interessata è un cittadino italiano residente in Italia o all’estero (per informazioni: www.spid.gov.it/richiedi-spid). È inoltre opportuno allegare un curriculum vitae e copia dei titoli posseduti sottoforma di autocertificazione con allegato il documento di identità e per redigere correttamente il curriculum vitae sulla base dei criteri di selezione.

Le selezioni: dopo la scadenza del bando, verranno organizzati i colloqui per la selezione dei volontari e i calendari verranno pubblicati sul sito della Presidenza Nazionale UICI www.uiciechi.it

Per informazioni, mail: uicre@uici.it

Telefono: 0522 435656

Pubblicato il 04/01/2023.