U.I.C.I. Sicilia – Bloom Again ha dato ali per sognare ai disabili visivi siciliani

Lo ha detto a Roma, durante la presentazione dei risultati nazionali del progetto dell’Uici di contrasto alla povertà educativa minorile, la presidente f.f. del Consiglio regionale dell’Unione, Maria Francesca Oliveri. Davanti al presidente nazionale Mario Barbuto e alla vice Linda Legname, coordinatrice per l’Italia di Bloom Again, apprezzamento per le testimonianze della delegazione siciliana sull’uso degli ausili tiflotecnici e tiflodidattici. Il progetto finanziato da Impresa Sociale con i Bambini, ha coinvolto in tre anni e in cinque regioni cinquecento alunni, insegnanti curriculari e di sostegno e assistenti

Grande apprezzamento per la testimonianza offerta dalla delegazione del Consiglio regionale siciliano dell’Uici, martedì nel salone Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione a Roma, durante la presentazione dei risultati di Bloom Again. Questo progetto nazionale per il contrasto alla povertà educativa minorile dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ha coinvolto per tre anni cinquecento alunni delle scuole di ogni ordine e grado sia nella nostra regione, sia in Campania, Lazio, Lombardia e Toscana.

Nel corso dell’incontro – presieduto dal presidente nazionale dell’Uici Mario Barbuto, con la presenza della vicepresidente Linda Legname, coordinatrice nazionale di Bloom Again, e moderato dalla giornalista Giulia Cerasoli – hanno infatti preso la parola lo studente Alessio Aiello e il tifloinformatico Cristian Falco, entrambi di Palermo. E tutti e due hanno parlato della positiva esperienza del progetto, nato con il fine di “far rifiorire” – questo significa Bloom Again – i disabili visivi.

Introdotti da Maria Francesca Oliveri, presidente facente funzioni del Consiglio regionale dell’associazione, Falco e Aiello hanno strappato al pubblico applausi per il loro toccante racconto. Alessio, infatti, era stato colpito da una progressiva perdita della vista mentre frequentava l’Istituto Nautico, proprio nel periodo in cui il Covid imponeva lezioni da remoto. “E io – ha sottolineato – non vedevo più lo schermo del computer”.

“Grazie all’utilizzo degli ausili tiflotecnici e tiflodidattici” – ha aggiunto Falco -, anche se ha dovuto cambiare completamente il suo modo di studiare, Alessio ha recuperato prospettive e speranze di autoaffermazione. E utilizzando questi mezzi ha ripreso a frequentare quella scuola che si basa sulla Cultura, diplomandosi lo scorso anno”.

Dal racconto è emerso come l’informatica, specie se coniugata al Braille, consenta a non vedenti e ipovedenti non solo di studiare meglio a scuola, ma anche di utilizzare il web con le stesse opportunità dei vedenti, accedendo ai canali d’informazione e a quei social che permettono di accrescere le proprie relazioni.

Commosso l’intervento di Maria Francesca Oliveri, che ha espresso “Emozione e soddisfazione perché questo progetto, facendo conoscere ai nostri ragazzi quegli ausili tiflotecnici e tiflodidattici che contribuiscono ad abbattere le barriere sensoriali, ha migliorato la loro inclusione scolastica e questo ci rende orgogliosi di appartenere a una grande associazione capace di offrire opportunità di crescita e arricchimento ai propri ragazzi”.

Della delegazione siciliana facevano parte anche Giorgio Silvestro, segretario del Consiglio regionale dell’Uici e coordinatore isolano di Bloom Again, e Nando Sutera e Salvo Scaffidi, responsabili rispettivamente della segreteria didattica e della gestione finanziaria dell’iniziativa.

“Questo progetto d’eccellenza, che speriamo diventi stabile – ha concluso Maria Francesca Oliveri – ha fatto crescere i nostri ragazzi in autonomia, autostima, fiducia in se stessi. Bloom Again ha insomma consegnato loro delle ali per inseguire i propri sogni, realizzando i propri progetti di vita. Davvero un grande regalo”.

Bloom Again, finanziato da Impresa Sociale con i Bambini, ha agito sia sugli allievi sia sugli insegnati. In Sicilia è stato realizzato un percorso di formazione tifloinformatica per disabili della vista dagli 8 ai 17 anni, ma anche per i loro docenti curriculari e di sostegno e i loro assistenti per la comunicazione. E alcuni docenti che sono andati a insegnare a casa degli allievi con disabilità visive, ai quali sono stati donati computer portatili dotati di screen reader o software di ingrandimento.

Pubblicato il 01/06/2023.

U.I.C.I. Rieti – Progetto SyWA

Autore: Alberto Martelli

Abbiamo il piacere di informare che la società C.E.D.S. su incarico della Sezione Territoriale U.I.C.I di Rieti ha portato a termine il progetto SyWA realizzando un navigatore satellitare utilizzabile tramite telefono cellulare sia con sistema Android che IOS che si appoggia ad un servizio di mappe open source con l’aggiunta di particolari funzioni che aiutano i non vedenti a muoversi in spazi aperti con maggiore sicurezza ed autonomia su tutto il territorio nazionale.

Con questo articolo si comunica che la Sezione ha stabilito di mettere il sistema a disposizione di tutti i non vedenti che vogliono sperimentarlo ed utilizzarlo.

L’app denominata SyWA è scaricabile sia da App Store che da Play Store.

Successivamente, per richiedere l’abilitazione, sarà necessario inviare una semplice richiesta all’email della Sezione Territoriale di Rieti dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti al seguente indirizzo e-mail:

uicri@uiciechi.it

L’utilizzazione dell’APP sarà gratuita per i primi 12 mesi.

In seguito sarà previsto il versamento di un contributo annuo di 50 euro per gli anni successivi quale canone per l’utilizzo delle mappe.

Si informa infine che le specifiche tecniche per l’utilizzo dell’applicazione sono ugualmente richiedibili alla Sezione territoriale di Rieti.

Pubblicato il 01/06/2023.

Museo Tattile Omero – Grazia Deledda in Esalettura

3 giugno 2023 ore 17:00

Evento di lettura accessibile

Museo Tattile Statale Omero, Ancona

Arriva anche in Ancona il progetto “Grazia Deledda in esalettura”.

L’esalettura rende disponibile un libro in sei differenti formati: in nero, in Braille, in e-book, in formato gestibile dalle sintesi vocali, in formato audio e in formato video con traduzione nella LIS (Lingua dei Segni Italiana).

L’iniziativa, promossa dall’Unione Italiana dei Ciechi di Nuoro, prevede la lettura pubblica di due novelle, tratte da “Racconti sardi” di Grazia Deledda: una letta da persona vedente, l’altra da una persona cieca.

Alla lettura si affianca la traduzione nella Lingua dei Segni Italiana, così da rendere fruibile la manifestazione anche ai cittadini sordi.

Un modo per promuovere le opere dell’unica donna italiana premio Nobel per la letteratura e dimostrare che chiunque padroneggi uno strumento di acquisizione della cultura è in grado di rendere la lettura in modo perfettamente equivalente.

Al termine dell’evento il pubblico presente riceverà in dono una copia di “Racconti sardi”, omaggio della Regione Autonoma della Sardegna. Il progetto, nato nel 2016, in oltre 100 giornate di lettura ha messo in distribuzione circa 10.000 libri distribuiti gratuitamente.

Il Presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Nuoro Giovanni Marongiu dichiara: “Siamo entusiasti dell’ospitalità della Unione Ciechi di Ancona e del Museo Omero che hanno inteso organizzare di concerto con noi questa manifestazione”.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

Info:

Sabato 3 giugno ore 17:00.

Ingresso libero.

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana

Banchina Giovanni da Chio 28, Ancona

www.museoomero.it

Pubblicato il 01/06/2023.

Meeting scientifico oculistico – Cagliari 15 e 16 settembre 2023

Il 15 e 16 Settembre 2023, a Cagliari, presso la sala Convegni dell’Hotel Regina Margherita, si terrà il Convegno Nazionale UICI-AMGO: “Dalla Prevenzione alla Riabilitazione visiva. Percorsi, reti e opportunità.”

Il Convegno è stato organizzato dalla Presidenza Nazionale UICI in collaborazione con l’Istituto dei ciechi “Francesco Cavazza di Bologna e con il patrocinio dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB).

Come gli anni precedenti, l’evento tratterà temi legati alla prevenzione e alla riabilitazione visiva, prefiggendosi l’obiettivo di offrire un’occasione di confronto e riflessione sulle problematiche dell’ipovisione che coinvolgono e riguardano un numero sempre più alto di persone. Saranno trattati, inoltre, ulteriori argomenti di grande importanza e attualità che riguardano il settore della prevenzione e della riabilitazione visiva.

Quest’anno abbiamo dedicato la mattina di sabato 16 a due momenti di lavoro di particolare interesse per un confronto e una condivisione di esperienze fra professionisti che operano nelle nostre strutture, con particolare riguardo per quelle che già dispongono di ambulatori oculistici o che sono in procinto di dotarsene, grazie anche alle risorse rese disponibili dal progetto biennale “Unione digitale”.

L’avvio di progetti quali, i centri oculistici sociali (COS) e il registro “DARE” di INVAT, richiedono la condivisione di protocolli per la costruzione di una rete solida ed efficace, capace di lavorare secondo modalità condivise e tempi altamente efficienti.

Il costo di partecipazione è di 70 (settanta) Euro a persona e comprende il rilascio di crediti ECM, il lunch e il coffee break delle due giornate di lavoro.

Per favorire un sempre maggior coinvolgimento delle tante sezioni che quotidianamente erogano servizi di prevenzione e riabilitazione visiva, abbiamo riservato una entrata omaggio per ogni Sezione, per medici e professionisti sanitari, fino a esaurimento posti.

Ogni sezione è invitata a comunicarci il nome, la qualifica e l’indirizzo mail della persona partecipante.

Per ragioni organizzative, i nominativi dovranno pervenire entro il 15 Giugno p.v. alla mail della segreteria organizzativa: formazione@cavazza.it.

In allegato, il programma dell’evento:

Pubblicato il 01/06/2023.

U.I.C.I. Piemonte – Disponibili le registrazioni delle relazioni dell’NVDA Day

Informiamo che le registrazioni delle relazioni dell’evento “NVDA Day” sono ora disponibili sul nostro sito web!

Se non hai potuto partecipare all’evento o se desideri rivedere alcuni argomenti interessanti, ora hai la possibilità di accedere alle relazioni in qualsiasi momento. Approfitta di questa opportunità per approfondire le potenzialità dello screen reader gratuito ed opensource NVDA e scoprire come può essere utilizzato in diversi contesti, come lavoro, scuola e tempo libero.

Visita la pagina https://www.uicpiemonte.it/nvda-day-registrazioni-delle-relazioni/

Pubblicato il 31/05/2023.

U.I.C.I. Sicilia – Rilanciare il ruolo degli Istituti siciliani dei ciechi

“È nostra intenzione rilanciare ulteriormente il ruolo degli Istituti siciliani dei ciechi perché si aprano all’Italia e all’Europa seguendo innovativi modelli in materia di istruzione, formazione e riabilitazione per non vedenti, ipovedenti e pluridisabili”.

Lo ha detto Maria Francesca Oliveri, presidente facente funzioni del Consiglio regionale dell’Uici, commentando il successo degli eventi organizzati a Palermo per celebrare i 130 anni dalla fondazione dell’Istituto intitolato a Ignazio Florio e Francesca e Anna Salamone.

Nella scorsa settimana, infatti, si sono susseguiti convegni di altissimo livello, appuntamenti istituzionali, mostre di scultura con artisti del calibro di Gaetano Ribaudo, con la partecipazione del Liceo Artistico Catalano, applauditi concerti sia di jazz, sia di musica classica – con coro, pianoforte, orchestra d’archi di dieci elementi e soprattutto l’appena restaurato organo pneumatico dell’Istituto – e un partecipato open day sportivo.

L’Istituto dei ciechi Ignazio Florio e Francesca e Anna Salamone, guidato da Tommaso di Gesaro, presidente anche della sezione di Palermo dell’Uici, ospita convitto e semiconvitto per studenti delle scuole professionali e corsisti, ma anche vari laboratori: per operatori informatici, per il mondo scolastico e universitario, per attività manuali di disabili visivi adulti e occupazionali per ciechi con minorazioni aggiuntive. L’Istituto ospita inoltre un centro di documentazione tiflopedagogica per insegnanti di sostegno e per il mondo scolastico e universitario.

“Qui, all’inizio – ha detto Di Gesaro –, oltre che la musica, si insegnavano arti e mestieri formando falegnami, cestai, sarti e sarte. Solo successivamente l’evoluzione degli Istituti li condusse a formare la nuova classe dirigente di non vedenti e ipovedenti. E adesso che i disabili visivi sono integrati nella Scuola e nell’Università, il ruolo deve ancora mutare. Siamo dunque a un nuovo punto di partenza”.

“Se ne è parlato – ha sottolineato Maria Francesca Oliveri – in un interessantissimo convegno coordinato da Rodolfo Masto, presidente della Federazione nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi. Una ripartenza da attuare non solo a Palermo ma anche a Catania, con l’Istituto Tommaso Ardizzone Gioeni. Se non ci fosse stato, tanti disabili della vista non avrebbero potuto conquistare autonomia e dignità diventando fisioterapisti, centralinisti, bancari, avvocati. O insegnanti, come il presidente nazionale dell’Uici Mario Barbuto”.

Presente, quest’ultimo, a Palermo, con la vicepresidente nazionale Linda Legname.

L’Ardizzone Gioeni, ha sottolineato Di Gesaro, “per tanti anni ha diviso con noi il tanto lavoro da fare” e, nonostante “la situazione di gravissima difficoltà in cui versa”, è auspicabile che si riprenda, per affrontare insieme il percorso verso obiettivi coerenti con la società che cambia”.

L’idea è quella che gli Istituti siciliani diventino “Centri polifunzionali per l’assistenza, il sostegno scolastico e universitario, la riabilitazione dei pluri-disabili”. Ma anche, utilizzando anche le tecnologie digitali, si mutino in poli per la promozione e la gestione di attività professionali, culturali, artistiche, sportive, ricreative e di turismo sociale”.

Pubblicato il 31/05/2023.

U.I.C.I. Enna – Un ispettore non vedente indaga

Autore: Anna Buccheri

Succede nel secondo dei due racconti de I racconti di una Harley-Davidson. Il prete e l’ispettore non vedente di Rosario Colianni, libro presentato il 30 aprile scorso durante l’Assemblea Territoriale Ordinaria dei Soci UICI di Enna. Il volume è già stato trascritto in Braille e l’Autore, medico molto noto in città, ne ha ceduto i diritti alla Sezione UICI di Enna.

Il dottor Simonetto ha perso la vista in servizio, per lo scoppio di una molotov, è così andato in pensione, ma, come criminologo, continua a collaborare alle indagini di Polizia della città in cui abita, affiancato dal suo assistente personale, Raimondino.  La città in cui vive è una metropoli non meglio identificata, ma che si caratterizza per l’accessibilità (semafori sonori e strisce pedonali chiaramente segnalate) e per gli spazi verdi aperti a tutti.

Simonetto ha una vita molto piena, al di là del lavoro: esce a fare passeggiate da solo con il bastone bianco o con il suo cane guida, frequenta la Chiesa dove la domenica legge in Braille le Letture durante la Messa, gioca a scacchi e a carte, legge di tutto, pratica sport (in alcuni eccellendo, come nello Showdown e nel Torball), ha un’ottima autonomia personale, ha diversi legami amicali, segue i programmi televisivi con il commento per i non vedenti che lo interessano, fa giri in moto con Raimondino e sul rettilineo riassapora il senso di libertà che dà la corsa a braccia aperte ad afferrare il mondo, fa consulenza nelle scuole sul bullismo e ne approfitta per parlare anche della disabilità visiva e dell’importanza della prevenzione.

È però soprattutto un poliziotto, dotato di intuito e di capacità logico-deduttive che utilizza anche nelle faccende di tutti i giorni, come quando capisce che le visite dell’amico ispettore non sono solo dettate dal piacere di fare una partita a Showdown, ma anche dal sentimento che il collega prova per la sua collaboratrice domestica, Geppina, ragazza molto bella e riservata che a sua volta ricambia. I due si sposano alla fine e Simonetto sarà testimone dello sposo.

Ma veniamo alle indagini. In un appartamento al quarto piano di un condominio viene trovato un cadavere: la porta d’ingresso è chiusa dall’interno, il morto ha la cornetta del telefono in mano, sul tavolo due bicchieri, una bottiglia di spumante aperta (non si trova il tappo), una partita di scacchi finita (manca il Re nero, che verrà poi ritrovato nella tasca di una vestaglia appesa nell’armadio). Per entrare in casa è necessario l’intervento dei Vigili del fuoco che forzano una finestra.

Simonetto arriva con Raimondino e in ascensore con un agente si accorge con l’esplorazione plantare che il tappeto è più liscio da una parte e più ruvido dall’altra; verifica che anche il pavimento del corridoio che conduce all’appartamento è più liscio, come se ci fosse colata della cera (elemento confermato poi dalla Scientifica e che verrà svelato essere il residuo di una candela utilizzata dal portiere dello stabile a causa di un blackout elettrico).

Ad un primo esame del cadavere, Simonetto rileva l’odore inconfondibile del cianuro: mandorle amare. Tra interrogatori, testimonianze, rilevamenti e raccolta di prove, la Polizia individua l’ultima persona che ha visto il defunto: un amico con cui ha condiviso l’emigrazione per motivi lavorativi in Bolivia, giocatore di scacchi anche lui, collezionista di tappi di bottiglie su cui segna la data delle ricorrenze (è lui che ha portato via il tappo dello spumante che non si trovava). L’uomo è l’indiziato principale e finisce agli arresti, ma fornisce un’importante informazione: l’amico aveva qualche giorno prima ricevuto un pacco dalla Bolivia che conteneva una farina a suo dire “speciale” con cui aveva fatto dei biscotti. Di questi biscotti il morto ne aveva fatto una scorpacciata, mentre l’indiziato ne aveva mangiato solo uno.

Simonetto scopre che la farina boliviana in realtà è tossica, se ingerita in grandi quantità, e quindi la morte è stata accidentale. La stessa sfortunata vittima aveva chiesto aiuto quando si era sentita male e per questo aveva il telefono in mano, ma purtroppo era già troppo tardi.  

Il plot è condotto in modo classico, lineare e con mano sicura; l’intreccio tra dati personali e indagini è funzionale a capire meglio i personaggi; le notazioni e le caratteristiche relative alla disabilità visiva peccano a volte di ingenuità, ma è un peccato veniale, mitigato da tanta e sincera volontà di apertura e di inclusione.

Pubblicato il 31/05/2023.

U.I.C.I. Catanzaro – L’Uici di Catanzaro accoglie il nuovo direttore della Banca d’Italia

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro, rappresentata per l’occasione dalla dirigente sezionale Luciana Loprete ha incontrato il nuovo direttore della filiale di Catanzaro della Banca d’Italia Dott. Marcello Malamisura presso i locali dell’istituto.

Un incontro, alla presenza del Vice Direttore Riziero Bruno e della Dott.ssa Paola Migliaccio che ha sancito la prosecuzione del virtuoso percorso che l’UICI Catanzarese ha intrapreso negli anni grazie alla collaborazione e vicinanza del già Direttore Sergio Magarelli e che per il futuro ha posto insieme alla nuova dirigenza le basi per una serie di iniziative ed attività volte soprattutto al tema dell’educazione finanziaria e del supporto alle giovani donne disabili che intendono fare della propria vita un percorso di crescita. Durante l’incontro sono stati inoltre esposti gli aggiornamenti in termini di opportunità lavorative per i soggetti con disabilità in virtù anche dei percorsi formativi che l’UICI grazie al progetto di cui al bando Agenda Urbana sta erogando per garantire una nuova opportunità di inserimento lavorativo.

Per dare pertanto il benvenuto nella città di Catanzaro al Dott. Malamisura, la rappresentanza dell’UICI ha portato in dono cadeau contenente alcuni gadget dell’associazione, oltre che documenti, riviste e libri contenenti la storia centenaria dell’associazione che per Regio Decreto del Presidente della Repubblica ha la rappresentanza esclusiva di tutti i ciechi e gli ipovedenti Italiani, abbracciando anche coloro che soffrono di patologie aggiuntive.

Pubblicato il 31/05/2023.

U.I.C.I. Catanzaro – Conclusa la campagna di screening “Mamme dolci, più sane e belle”

“Mamme dolci, più sane e belle” questo il titolo che UICI e IAPB di Catanzaro hanno voluto dare alla campagna di screening interamente dedicati al mondo delle mamme nel mese che maggiormente ne venera l’importanza e la perseveranza.

In un momento storico molto importante, determinato dalla ripartenza di quelle che erano e che devono essere le normali azioni per riprendere in mano le proprie vite, le associazioni UICI ed IAPB hanno voluto dedicare degli screening specialistici per quanto riguarda la vista, l’udito ed il sistema cardiocircolatorio al mondo rosa e nello specifico alle mamme che con senso di abnegazione spesso trascurando se stesse mettono in primo piano le necessità la cura e la gestione della famiglia e del lavoro.

Prevenire, dopo il periodo pandemico che ha fatto completamente smarrire il senso del termine prevenzione e che ci ha spinti a causa del terrore del contagio a rimandare ogni tipo di controllo medico credendo ancora oggi che la stessa non sia importante, diviene un elemento imprescindibile perché una adeguata azione preventiva nella maggior parte dei casi può consentire all’interessato di poter accertare per tempo l’insorgenza di eventuali patologie potendo tempestivamente intervenire senza che le stesse possano poi arrecare danni spesso irreparabili. 

Lo scorso venerdì 26 Maggio nei locali della sede Operativa Polivalente dell’UICI di Catanzaro in Via Gattoleo sono stati conclusi con un incontro non solo per gli associati ma aperto al pubblico, i cicli di screening promossi e che hanno visto la partecipazione per quanto riguarda quelli dedicati alla vista la Dott.ssa Floriana Ranieri ed il Dott. Carmine Catalano, per quanto riguarda l’udito gli esperti ti Sento+diPrima e per quanto riguarda l’apparato cardiocircolatorio la Dott.ssa Teresa Fontanella.

“Ci riteniamo abbastanza soddisfatti per il servizio che abbiamo potuto rendere alla cittadinanza – ha dichiarato la Presidente IAPB Luciana Loprete – poiché l’unica arma che abbiamo contro l’insorgenza di patologie spesso invalidanti è proprio la prevenzione. Siamo consapevoli noi, che viviamo una disabilità, di come sia importante preservare i propri sensi e fare in modo che il nostro corpo possa essere sempre efficace ed efficiente e ciò è possibile solamente se noi stessi siamo i primi a prendercene cura. Abbiamo riscontrato in queste giornate di screening un forte afflusso di utenti che per paura di vedersi riscontrati eventuali deficit nel corso del tempo hanno spesso rimandato controlli soprattutto per i sensi quali vista e udito e pertanto siamo riconoscenti nei confronti degli specialisti che per quanto attiene il campo della vista sono stati disponibili a spiegare eventuali correzioni e per quanto riguarda l’udito vista l’esperienza di “sento+diprima” nel campo dell’audiologia e delle protesi acustiche sono intervenuti per far comprendere come eventuali deficit possano essere sanati con piccoli accorgimenti.”

Le campagne di screening proseguiranno nei prossimi mesi con ulteriori ed importanti campagne che vedranno sempre UICI e IAPB protagoniste della promozione della cultura della prevenzione.

Pubblicato il 31/05/2023.

U.I.C.I. Pordenone – Giochi maggio 2023

La Biblioteca del libro parlato dell’U.I.C.I. di Pordenone rende disponibili le nuove edizioni delle seguenti pubblicazioni:

“Giochi e rompicapo” edizione 2023: nuova serie di passatempi enigmistici per impegnare la mente e divertirsi. Contributo spese Euro 10:00.

“Il Girasole” 2023: curiosità e passatempi per bambini, ragazzi e non solo, tra una merenda ed un relax. Contributo spese Euro 10:00.

Prenotazioni in segreteria 0434-21941; mail: uicpn@uici.it; (pagamento tramite bollettino postale incluso nella spedizione).

Pubblicato il 31/05/2023.