CNLP – “Un regalo per miss Violet”, di Susan Gloss

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Un regalo per miss Violet”, di Susan Gloss – Numero Catalogo: 91272

A Madison c’è un negozio di vestiti vintage dove tutte le signore del posto si ritrovano in cerca di consigli e suggerimenti, e non solo sugli outfit. Violet Turner, che lo gestisce, sta cercando di dimenticare il suo passato e rendersi indipendente, soprattutto dopo il matrimonio fallito con un uomo troppo dedito alla bottiglia. Guanti, cappellini, vestiti e scarpe sono il pretesto per raccontarsi e trovare la strada da seguire nella vita. Lei stessa non è mai stata attratta dalle vetrine troppo raffinate, in cui tutto è immacolato, freddo, vuoto, mentre il fascino di un oggetto deriva dalla storia che ha vissuto e, quando non la conosce, si diverte a immaginarla nella sua testa. Storie d’amore tragicamente finite, promesse mantenute e infrante, segreti mai confessati. Tutto questo per Violet continua a vivere nei vestiti che ogni giorno propone alle sue clienti, perché sa bene che un oggetto può continuare a suscitare emozioni. Basta solo trovare il proprietario giusto. E così, quando una ragazza infreddolita si ferma davanti alla vetrina stringendo al petto un meraviglioso abito da sposa anni Cinquanta, la mente di Violet comincia a viaggiare…

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CNLP – “Querelle de Brest”, di Jean Genet

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Querelle de Brest”, di Jean Genet – Numero Catalogo: 91268

Una nave attracca al molo di Brest, sulla costa atlantica. A bordo, un equipaggio di marinai nerboruti contrae i muscoli annodando le funi sulla poppa, in una guazza di umori che impregna le fronti e le tempie. In mezzo a loro, Georges Querelle si staglia per grazia e violenza, per la bellezza serafica dei lineamenti e l’andatura imperiosa che lascia scorgere un lato impenetrabile e sinistro. Aitante narciso del mare, angelo della solitudine votato all’autodistruzione, il giovane marinaio è l’oggetto del desiderio di chiunque lo incontri, e contrappone alle avances dei suoi corteggiatori, uomini e donne, un’aura di dominazione che scatena le fantasie più bestiali. Il tenente di vascello Seblon cova morbosamente e in silenzio la sua ossessione per Querelle, confessando la vergogna delle insopprimibili erezioni alla memoria di un «libro delle preghiere», cui l’autore affida la dimensione lirica del testo, la celebrazione dell’amore fatale, la mitologia dell’avvenenza sirenica dei naviganti. A Brest la natura ribelle di Querelle trova pieno appagamento. Il bordello La Feria è il ricettacolo di ogni forma di perversione, e l’arrivo del giovane in città destabilizza immediatamente la vita degli altri personaggi, piegati alla coercizione dei suoi ricatti psicologici. Nono, il proprietario del bordello, il poliziotto Mario, il giovane operaio Gil e l’adultera Lysiane: Querelle si muove da un partner all’altro, senza inibizioni né limitazioni morali. Seduce, se vuole sedurre. Tradisce, per noia o convenienza. Uccide, quando decide che il gioco erotico deve ultimarsi nella sua più idilliaca risoluzione: la morte. Espulsione della soggettività, denuncia dell’omofobia nelle sue ipocrisie e nei suoi tropismi, indagine negli strati più profondi della psicologia umana: Querelle de Brest è la sola opera propriamente romanzesca di Jean Genet, e rivela l’influsso esercitato, all’epoca della sua scrittura, dalla frequentazione dell’autore con Jean-Paul Sartre, che la rende ancora più centrale per una narrazione della cultura occidentale contemporanea.

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CNLP – “Coriolano della Floresta”, di Luigi Natoli

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Coriolano della Floresta”, di Luigi Natoli – Numero Catalogo: 91267

«La fucilata rimbombò nel silenzio della notte, echeggiò fra le rocce della montagna che sorgeva nera e massiccia nella purezza del cielo, dolcemente soffuso del chiarore lunare. «Era una notte di settembre. La luna, alta e piena, illuminava tutta quanta la chiostra delle montagne che recingono la Conca d’Oro palermitana, gettava un velo argenteo…». Se c’è qualcuno che sa creare il clima dell’avventura e immergerlo nei colorati contrasti della Palermo storica, fino ad assorbirne tutti i dolori e le feste, questi è Luigi Natoli. Coriolano della Floresta, pubblicato nel 1914, è il seguito dei Beati Paoli: dopo lo strepitoso romanzo storico che aveva inventato la setta dei Giustizieri sulla cui verità immediatamente «il popolino» aveva proiettato la propria speranza di giustizia, ecco il romanzo popolare che alimentava la meraviglia dei lettori (e dei narratori orali che ripetevano la saga per chi non sapeva leggere). Ma se il favoloso per avere presa deve iniziare dal reale, così la raffigurazione storica sociale e psicologica, di ambienti individui e moltitudini, distingue questi romanzi da tutti gli altri prodotti della letteratura cosiddetta popolare. La trama si articola intorno all’amore contrastato tra Cesare Brancaleone e Giovanna Oxorio, discendenti da famiglie divise da un segreto che affonda nel passato. Protegge occultamente i due giovani Coriolano della Floresta, capo della setta tenebrosa degli Incappucciati, che nei decenni si è velato dietro false identità. Ma il tema del matrimonio negato è solo il filo che lega le innumerevoli avventure da giustiziere del capo dei Beati Paoli, che movimentano il romanzo avanti e indietro nel tempo. Ed è soprattutto su queste avventure che si concentra l’autore, riunendo l’agilità narrativa e il fervore storico. Luigi Natoli, con perfetta ambientazione di luoghi e grandi eventi, fa correre i suoi personaggi attraverso cinquant’anni, dal 1722 al 1773: epoca di guerre dinastiche e miserie popolari, in cui la Sicilia è il boccone di appetiti potenti. Ma è chiaro che nelle sopraffazioni e nelle rivolte che racconta egli voglia additare anche le miserie presenti dell’isola.

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CNLP – “Favola di New York”, di Victor LaValle

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “Favola di New York”, di Victor LaValle – Numero Catalogo: 91442

Il piccolo Apollo, figlio della New York di oggi, cresce con la madre, giovane single di origini ugandesi. Il padre, che è sparito nel nulla, gli ha lasciato solo una scatola di libri e uno strano incubo ricorrente. Da grande, Apollo diventa un commerciante di libri antichi e si innamora della bibliotecaria Emma, insieme alla quale ha presto un figlio. Ma il nuovo arrivato incrina l’idillio della coppia: lui rivive l’abbandono del padre e, alle prese con i propri fantasmi, fatica a comprendere che in lei qualcosa è cambiato. Emma si comporta in modo strano, è sempre più distante e insofferente fino a quando, un giorno, compie un gesto indicibile. Quanto possono essere oscuri i segreti delle persone che più amiamo? Inizia così l’avventura di Apollo alla ricerca della verità su quell’atto terribile: un viaggio che lo porterà su un’isola misteriosa nel cuore della metropoli dove accadono cose al di là di ogni immaginazione e dove la vita quotidiana in una modernissima New York si sospende per lasciare spazio al mito e alla leggenda. Finalista ai pen America Literary Awards e apparso fra i migliori libri dell’anno per «The New York Times», «Time» e «usa today», questo romanzo è una favola commovente ambientata nell’America di Trump, che racconta il coraggio richiesto per essere genitori ai giorni nostri fondendo il fiabesco dei Grimm, l’orrifico di Poe e il distopico di Black Mirror.

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CNLP – “La piccola pasticceria nel giardino dei fiori”, di Carole Matthews

Si comunica che è disponibile all’interno del catalogo online il seguente audio libro: “La piccola pasticceria nel giardino dei fiori”, di Carole Matthews – Numero Catalogo: 91270

Fay Merryweather gestisce un caffè con annessa pasticceria in uno splendido giardino a Whittan, sulle rive del Grand Union Canal, che soprattutto in estate si anima di un allegro traffico di barche colorate. A Fay piace curare il giardino e coccolare i suoi clienti mentre si godono i fiori e la quiete del canale. Del resto, Fay è abituata a occuparsi degli altri: da anni infatti, oltre a stare dietro all’attività, deve badare a tempo pieno alla madre invalida e scontrosa, nonché sovvenzionare una sorella minore un po’ scapestrata. Per una persona è davvero molto, e a volte si sente così esausta da desiderare una tregua. Per questo, quando Danny Wilde entra all’improvviso nella sua vita, si domanda se le sue scelte fino a quel momento siano state tutte giuste. Perché il destino ha scelto di presentarsi nei panni di un affascinante giovane che arriva proprio a bordo di una delle barche che Fay ama tanto. Potrebbe essere l’occasione giusta per trovare finalmente la felicità?

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Coronavirus: Le regole per gli spostamenti

Dal Ministero dellInterno:

1. Posso muovermi in Italia?

Non si può uscire di casa se non per validi motivi. Le limitazioni agli spostamenti sono le stesse in tutte le Regioni italiane e sono in vigore dal 10 marzo e fino al 3 aprile 2020. Ci saranno controlli da parte delle forze di Polizia. E’ previsto il divieto assoluto di uscire di casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. In caso di sintomi da infezione respiratoria o febbre superiore a 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere a casa, di rivolgersi al proprio medico e di limitare al massimo il contatto con altre persone.

2. Quali sono i validi motivi per uscire di casa?

Si può uscire di casa per andare a lavoro, per ragioni di salute o situazioni di necessità. Per provare queste esigenze dovrà essere compilata un’autodichiarazione che potrà essere resa anche seduta stante sui moduli in dotazione alle forze di Polizia. La veridicità delle dichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi.

3. Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza può rientravi?

Sì, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.

Mantova – Comunicato straordinario del 12 marzo 2020

“Carissime e Carissimi,

torno a voi per condividere alcune informazioni utili. Stante il perdurare dell’emergenza sanitaria in continua evoluzione dovuta all’espandersi del contagio da Coronavirus COVID 19, recepite e già attuate le disposizioni in materia, sono a comunicarvi con la presente, alcune azioni che, anche per la nostra sezione, rimarranno tali almeno fino alla data del 3 aprile 2020 compreso: Gli uffici sono chiusi al pubblico e riceveranno su appuntamento, solo per eventuali esigenze o questioni di carattere urgente. Potete contattare telefonicamente la sezione che rimane comunque operativa a distanza, lasciando un messaggio sulla segreteria telefonica al numero 0376/32.33.17, oppure inviando una e-mail a uicmn@uiciechi.it segnalando la motivazione e/o la richiesta di intervento, per essere ricontattati.

Per tale periodo, sono sospesi tutti i servizi, accompagnamento, orientamento e mobilità, download del libro parlato… Il servizio di patronato sarà svolto solo su appuntamento per pratiche urgenti o in scadenza, previa garanzia che le persone che si debbono incontrare non siano più di due contemporaneamente, e che siano in perfetto stato di salute e protette dai dispositivi (mascherina e disinfezione delle mani con amuchina).

Si manterranno i contatti telefonici e via Whatsapp con i soci, mediante i riferimenti della Presidente Mirella Gavioli cell. 333.92.81.815, e con i dirigenti di cui siano stati forniti in precedenza i contatti da parte degli stessi.

SERVIZIO FORNITURA BENI DI PRIMA NECESSITA’: Si comunica che il comune di Mantova, per i cittadini ultra 70enni e per le persone con disabilità visiva in stato di  particolare difficoltà residenti sul territorio di Mantova, ha attivato un servizio di “SPESA A DOMICILIO”, per l’approvvigionamento di beni di prima necessità e farmaci contattando il n. 0376.37.68.60.

Rimango a disposizione per trovare soluzioni a particolari emergenze, suggerisco alle persone in difficoltà residenti in altri comuni sul territorio, di contattare i servizi sociali e verificare se siano già attive analoghe iniziative.

Ricordo che, per i più tecnologici, è molto funzionale il servizio di prenotazione della spesa mediante l’applicazione “Supermercato24” a cui aderiscono varie catene di esercizi commerciali, oppure esselunga a casa, così come ci sono svariate applicazioni che consentono di ordinare i pasti preferiti a domicilio come food racer’s o just eat. Suggerisco di provare a contattare i propri esercenti di fiducia i quali, anche se ad attività chiusa per l’emergenza, potrebbero essersi organizzati per il servizio a domicilio.

Assemblea dei soci: la nostra assemblea, programmata per il giorno sabato 18 aprile 2020, ad oggi, rimane confermata tuttavia, qualora non vi fossero sufficienti garanzie per poterla convocare, si valuterà uno slittamento in accordo con la presidenza regionale e nazionale di cui seguirà regolare convocazione.

Volontari del servizio civile e di pubblica utilità: il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, così come il tribunale e il servizio UEPE, da lunedì 9 marzo, è stata stabilita la sospensione dei progetti sul territorio della Lombardia e, successivamente, su tutto il territorio nazionale, precisando che tali sospensioni si applicano, allo stato attuale, fino al 3 aprile 2020 compreso.

Centro Regionale Tiflotecnico: La showroom presso la sede UICI in via Mozart 16 a Milano rimarrà chiusa fino al 3 aprile p.v.; il Centro sarà comunque raggiungibile via mail tiflotecnico@uicilombardia.org o telefonicamente (02-87.17.68.81).

Riportando di sotto una riflessione dello psicologo Raffaele Morelli, invito tutti a prendere con serietà e senso di responsabilità la situazione che si è creata e che si sta sviluppando, a seguire scrupolosamente le indicazioni che ci vengono fornite mediante i vari canali di comunicazione e che riguardano ciascuno di noi e dei nostri familiari, e di conservare quella dose di fiducia e positività che ci può aiutare a curare meglio e a sconfiggere questo virus, permettendoci di ritornare quanto prima alla normalità della nostra quotidianità sicuramente rinforzati nei sentimenti, nei comportamenti e nello spirito. E questo periodo di “Quaresima” ci possa aiutare a riflettere anche in questo senso. A tutti invio baci ed abbracci non contagiosi… e uno speciale sorriso e pensiero di vicinanza e affetto sincero, che mi auguro possa essere invece positivamente contagioso per tutti”.

La vostra Mirella

Bellissima riflessione dello psicologo Morelli
“Credo che il cosmo abbia il suo modo di riequilibrare le cose e le sue leggi, quando queste vengono stravolte. Il momento che stiamo vivendo, pieno di anomalie e paradossi, fa pensare… In una fase in cui il cambiamento climatico causato dai disastri ambientali è arrivato a livelli preoccupanti, la Cina in primis e tanti paesi a seguire, sono costretti al blocco; l’economia collassa, ma l’inquinamento scende in maniera considerevole. L’aria migliora; si usa la mascherina, ma si respira… In un momento storico in cui certe ideologie e politiche discriminatorie, con forti richiami ad un passato meschino, si stanno riattivando in tutto il mondo, arriva un virus che ci fa sperimentare che, in un attimo, possiamo diventare i discriminati, i segregati, quelli bloccati alla frontiera, quelli che portano le malattie. Anche se non ne abbiamo colpa. Anche se siamo bianchi, occidentali e viaggiamo in business class. In una società fondata sulla produttività e sul consumo, in cui tutti corriamo 14 ore al giorno dietro a non si sa bene cosa, senza sabati nè domeniche, senza più rossi del calendario, da un momento all’altro, arriva lo stop.

Fermi, a casa, giorni e giorni. A fare i conti con un tempo di cui abbiamo perso il valore, se non è misurabile in compenso, in denaro. Sappiamo ancora cosa farcene? In una fase in cui la crescita dei propri figli è, per forza di cose, delegata spesso a figure ed istituzioni altre, il virus chiude le scuole e costringe a trovare soluzioni alternative, a rimettere insieme mamme e papà con i propri bimbi. Ci costringe a rifare famiglia. In una dimensione in cui le relazioni, la comunicazione, la socialità sono giocate prevalentemente nel “non-spazio” del virtuale, del social network, dandoci l’illusione della vicinanza, il virus ci toglie quella vera di vicinanza, quella reale: che nessuno si tocchi, niente baci, niente abbracci, a distanza, nel freddo del non-contatto. Quanto abbiamo dato per scontato questi gesti ed il loro significato? In una fase sociale in cui pensare al proprio orto è diventata la regola, il virus ci manda un messaggio chiaro: l’unico modo per uscirne è la reciprocità, il senso di appartenenza, la comunità, il sentire di essere parte di qualcosa di più grande di cui prendersi cura e che si può prendere cura di noi. La responsabilità condivisa, il sentire che dalle tue azioni dipendono le sorti non solo tue, ma di tutti quelli che ti circondano. E che tu dipendi da loro. Allora, se smettiamo di fare la caccia alle streghe, di domandarci di chi è la colpa o perché è accaduto tutto questo, ma ci domandiamo cosa possiamo imparare da questo, credo che abbiamo tutti molto su cui riflettere ed impegnarci. Perchè col cosmo e le sue leggi, evidentemente, siamo in debito spinto. Ce lo sta spiegando il virus, a caro prezzo.”

(Cit. F. MORELLI)

Genova – Segreteria telefonica straordinaria del 12 marzo 2020

Novità:

Informiamo tutti i soci che a seguito delle disposizioni governative, da oggi, giovedì 12 marzo 2020, la Sezione Territoriale UICI di Genova, resterà chiusa sino a mercoledì 25 marzo compreso, salvo diversa disposizione. In caso di urgenza, rivolgersi al Presidente Franco Pugliese, numero cellulare 348 34 10 580 .

Comunichiamo inoltre che tutte le attività della Sezione compreso il Servizio Civile Universale e i servizi di accompagnamento prestati dai volontari coordinati dalla Consigliera Ornella Tarantino e Luciano Frasca sono sospesi fino a data da destinarsi.

Prossimo aggiornamento della segreteria giovedì 26 marzo 2020, salvo diversa disposizione.

Ciechi in prima linea, di Alfio Pulvirenti

Autore: Alfio Pulvirenti

I ciechi, centralinisti e fisioterapisti, manifestano un alto senso di responsabilità  svolgendo  il proprio lavoro, necessario per il buon andamento della nazione.

Sono i centralinisti che lavorano in ospedale e negli altri poli nevralgici del paese a fornire, mediante i media, la percezione dello stato di tensione a cui la popolazione italiana è sottoposta in questi giorni.

Oggi, in Sicilia, una centralinista cieca ha affermato di rinunciare la fruizione, in questa giornata, dei benefici della legge 104 per dare manforte ai colleghi in modo da rendere più sostenibile lo sforzo di tutti. Ancora un altro centralinista dell’isola ha affermato, stando in servizio, : “noi centralinisti siamo in prima linea”.

Anche i fisioterapisti e massofisioterapisti ciechi ed ipovedenti si trovano in prima linea. Questi professionisti sanitari manifestano il proprio contributo,  come i centralinisti,  non sottraendosi al servizio ma manifestando l’esigenza di svolgere il proprio lavoro con la massima qualità a beneficio dei cittadini destinatari delle cure riabilitative.

Sia i centralinisti, sia i fisioterapisti e massofisioterapisti ciechi ed ipovedenti dimostrano mediante questo atteggiamento la propria capacità di integrarsi nel sistema sociale e produttivo della nostra nazione, annoverandosi fra coloro che sono virtuosi.

Tuttavia, è necessario riflettere su quegli aspetti specifici dei ciechi che, malgrado gli strumenti offerti dalla tecnologia,  non sono prescindibili.  Uno di questi è rappresentato del supporto di accompagnamento a lavoro, effettuato in molti casi dai ragazzi del servizio civile e dai volontari, il quale è stato compromesso proprio a seguito della sospensione dell’attività dei progetti del servizio civile.  

La sincronizzazione fra le scelte dei decisori relativamente al servizio civile e la possibilità per i ciechi di astensione dal lavoro per l’impossibilità di raggiungerne la sede operativa non è automatica. Ciò comporta inevitabilmente per i ciechi il riaffiorare dei problemi di sempre ma in un contesto socioeconomico più complesso.

Per i fisioterapisti e massofisioterapisti insiste un’ulteriore grande criticità. Essendo professioni che prevedono un contatto diretto con i pazienti da curare, l’assenza di misure protettive idonee esporrebbe i professionisti al rischio di contagio. Paradossalmente, malgrado l’Italia abbia un Sistema Sanitario fra i migliori nel mondo, la disponibilità di presidi di prevenzione individuale è carente e ciò costituisce elemento di grande criticità per i professionisti non vedenti che per curare i pazienti debbono avvalersi, inevitabilmente, del contatto, debbono toccare.

Allo stato attuale non c’è alcuna norma nazionale o regionale che favorisca il superamento del problema, lasciando da soli i professionisti con disabilità visiva, i quali si sentono collocati fra la necessità di agire secondo i canoni della scienza e delle buone prassi e l’incertezza della propria sicurezza.

È necessario, pertanto,  l’intervento dell’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti sulle istituzioni al fine da contenere il disagio e il rischio a cui molti ciechi e ipovedenti vanno incontro in questo preciso momento della storia.