Il Braille non è pezzo da museo, di Antonio Quatraro

IRIFOR, Biblioteca di Monza, IAPB, Federazione delle Istituzioni pro Ciechi, centro Helen Keller), ha fatto il punto sul lavoro degli ultimi 5 anni.

Grazie all’impegno dei soci fondatori e di molti dirigenti associativi, il Braille gode di ottima salute. Nella sua attività il Club ha cercato di mettere in pratica i sani principi che fin dalla fondazione della nostra Unione hanno ispirato i nostri padri: farsi conoscere fra il grosso pubblico, rivolgersi ai giovani in formazione, per far conoscere il nostro Braille come uno strumento per la libertà e per l’autonomia, e come una meravigliosa opera d’ingegno, che sa liberare anche chi non ha la vista dai ceppi dell’analfabetismo. Ma soprattutto il camminare insieme, tutti insieme ciascuno con il proprio passo, verso un obiettivo comune, ossia affermare la dignità della persona che non vede e la sua capacità di essere cittadino fra cittadini, se riceve l’aiuto giusto.

Il club ha cercato di inserire le proprie attività non come qualcosa di estraneo ai tempi, o come richiesta di attenzione perché così vuole la nostra Costituzione, ma collegandosi ai principali eventi nazionali, nell’ottica della inclusione sociale. Di qui la scelta di celebrare la giornata del Braille nelle città capitali europee della cultura (Pistoia, Matera), di qui la scelta di presentare il Braille nei luoghi di formazione, coinvolgendo i bambini ed i giovani (scuole, università).

Tutte le iniziative del club poi sono il frutto di un parto “plurigenitoriale”, si può dire? Nel senso che fin dal concepimento delle varie idee, sono state coinvolte tutte le istituzioni che hanno dato vita al club stesso.

Negli ultimi 5 anni infine è aumentato il consenso delle nostre sezioni, e questo non può che incoraggiarci. Ma la strada da fare è ancora lunga, perché ancora troppi sono coloro che vivono il Braille come una iattura, o come un inutile gingillo, retaggio dei tempi passati.

Perché faticare ad imparare il Braille se con la voce sintetica posso leggere di tutto? Perché imparare il Braille se posso leggere con caratteri ingranditi? Proporre il Braille ad un bambino ipovedente grave, per molte famiglie e molti insegnanti è come chiamare il pronto soccorso quando il bimbo ha solo 37 e mezzo di febbre.

La vera difficoltà è quella di comunicare correttamente l’utilità di questo meraviglioso congegno, che ci consente di fuggire dal labirinto, come fece Icaro, e tornare a riveder le stelle.

Come tutte le cose belle, anche il Braille è affascinante a prima vista, ma richiede grande fatica per impararlo bene. Ma anche fare musica è così: tutti più o meno sappiamo cantare o suonare qualche strumento, ma pochi lo sanno fare come si conviene.

Provate voi a leggere un prospetto statistico in forma di tabella solo con la voce.

Voi sapreste giocare a carte senza conoscere il Braille? E sapreste trovare il farmaco giusto senza conoscere il Braille? E ancora: scrivere correttamente è ancora un buon biglietto da visita. Se sbaglia un vedente, lo fa perché è distratto, ma se sbaglia un cieco, lo fa perché è un povero cieco. Si scrive 4 anni fà, o 4 anni fa?

E per dire che qualcuno ha un ruolo importante di mediazione, si scrive alla francese trait-d’union, oppure all’inglese “trade union”? La voce dice più o meno la stessa cosa, ma le due espressioni hanno un significato molto diverso.

Vivrà il Braille? Sì, se i nostri giovani, ciechi o ipovedenti gravi, lo impareranno, lo mostreranno senza pudori e lo ameranno.

Lazio – Riorganizzazione dei servizi: il Sant’Alessio tra emergenza e ripartenza

Claudio Cola, presidente dell’Uici Lazio, racconta come lo storico istituto ha gestito la fase dell’emergenza e riorganizzato i servizi per le persone con disabilità visiva. Una macchina complessa, quella del Sant’Alessio che, se è vero che nulla tornerà come prima della pandemia, dovrà scommettere su una nuova stagione che sappia integrare le indispensabili attività in presenza con la sfida per la digitalizzazione, per offrire servizi avanzati e allargare la platea dei beneficiari.

L’annuncio del lockdown, improvviso, è arrivato come una freccia dritta al bersaglio quel pomeriggio del 9 marzo. Chiudere tutto, per non mettere a rischio la salute pubblica. Uno shock per le persone con disabilità visiva e per le famiglie, che nel Lazio hanno sempre fatto affidamento sul Sant’Alessio. Non è stato facile riorganizzare una macchina così complessa come quella del Centro regionale. Un ente che può contare su circa 500 lavoratori, che offre servizi a 2000 utenti nel Lazio e in tutto il centro-sud, che realizza attività di ottimo livello nei settori della riabilitazione, educazione, formazione, che nella sua sede centrale offre residenza agli anziani con disabilità visiva.

Le capacità di adattamento e di flessibilità, maturate in 150 anni di attività, nell’attuale situazione di emergenza sanitaria sono state messe alla prova come mai prima. Il management del Centro ha lodevolmente riorganizzato tutti i servizi a tempo di record: la teleriabilitazione; la tiflodidattica a distanza; i servizi educativi realizzati in collegamento telematico; come pure si svolgono online le attività formative come il corso per centralinista telefonico non vedente e quello per preparare più di 500 educatrici dei nidi del Lazio ad accogliere i bimbi disabili visivi una volta che saremo usciti dall’emergenza.

Una sfida incredibile – quella telematica – che il Sant’Alessio ha accolto, insieme a tutti i suoi lavoratori, per non lasciare indietro i bambini disabili visivi – a partire da quelli di pochi mesi d’età, gli studenti, i giovani e gli adulti con gravi disabilità aggiuntive, le famiglie – soprattutto le mamme, così gravate dal carico dell’emergenza, chi opera a contatto con la disabilità visiva.

Accanto all’altra sfida, quella della sicurezza per realizzare i servizi in presenza, per l’assistenza agli anziani e agli adulti residenti, per i giovanissimi in regime riabilitativo residenziale. Con l’attenzione più meticolosa per il rispetto delle regole di distanziamento interpersonale, dell’uso dei dispositivi di protezione, della pulizia degli ambienti.

Si è fatto molto, davvero. E senza mai un cedimento, in una situazione gravissima per tutte le persone con disabilità visiva, particolarmente esposte al rischio sanitario e così colpite dall’assenza del contatto interpersonale, costrette a dover gestire l’isolamento sociale.

Il Sant’Alessio in questi giorni si appresta ad affrontare una nuova sfida: sta mettendo a punto la Fase2, quella della ripartenza graduale e limitata a gruppi di persone particolarmente fragili. Diversamente non sarebbe possibile fare e nemmeno consentito dalle autorità regionali sanitarie. 

Progressivamente, se tutto andrà bene, si allargheranno le maglie e sarà possibile la ripresa delle attività in presenza ma, facendo tesoro delle nuove skills acquisite in questo periodo.

La teleriabilitazione, ad esempio, potrà essere utile, per erogare servizi a chi risiede al centro-sud e che è impossibilitato a recarsi a Roma. Anche l’erogazione a distanza di servizi di orientamento e mobilità, così come alcuni servizi educativi, come la tifloinformatica, almeno in una fase avanzata, potranno tornare utili per allargare la platea dei beneficiari.

Come pure il digitale è indispensabile per mettere a regime e condividere l’esperienza per migliore i protocolli di intervento. Il Sant’Alessio in questi mesi ha rilanciato la piattaforma digitale Pro.Mo., la più grande esperienza di ricerca e studio che permette di programmare e monitorare l’integrazione tra i servizi educativi, riabilitativi e scolastici di 800 utenti del Centro.

E poi ci sono le attività formative, con la piattaforma www.formazionesantalessio.it dove si svolgono online corsi diversi, dal già citato corso per le educatrici dei nidi a quello specifico per il personale sanitario del Centro, per ridurre i rischi da Covid19, e che sarà indispensabile nella fase di transizione e poi anche nella ripresa, per offrire servizi ad un numero crescente di persone.

Insomma, se al centro della comune esperienza dell’Uici e del Sant’Alessio restano i protocolli in presenza, non si può e non si deve negare che la tecnologia, come si sta sperimentando in questo periodo, può rappresentare una nuova frontiera per offrire più servizi. Impensabile rinunciarvi al termine dell’emergenza.

Ascoli Piceno – Da Prefettura e Polizia di Stato 200 mascherine

Dopo l’appello lanciato dall’Uici regionale, le autorità picene sono state le prime a rispondere e ad attivarsi per alleviare il profondo disagio con cui i disabili visivi stanno affrontando la fase 2 dell’emergenza

La Polizia di Stato di Ascoli Piceno ha consegnato questa mattina 200 mascherine all’Unione Ciechi e Ipovedenti territoriale, per conto della Prefettura picena, aprendo anche un prezioso canale di collaborazione per far fronte ai bisogni che da qui in poi potranno emergere nella quotidianità di chi non vede. Il gesto di vicinanza e solidarietà si rivela particolarmente prezioso in un momento come questo che rappresenta una delicata ripartenza soprattutto per le persone con disabilità. Le regole dettate dalla sicurezza sanitaria nell’avvio della fase 2, infatti, rischiano di penalizzare chi ha bisogno di toccare per ‘vedere’ (i guanti non aiutano) e di avere a distanza ravvicinata un accompagnatore per svolgere le mansioni quotidiane.

“Qualche giorno fa il nostro Consiglio regionale aveva scritto a Prefetti, Regione, Anci e Forze dell’Ordine delle Marche per sensibilizzare le istituzioni su questi temi – racconta Cristiano Vittori, presidente Uici territoriale –. Prefettura e Polizia di Stato di Ascoli Piceno hanno risposto per primi, contattando la presidente regionale e poi la nostra sede. Siamo rimasti colpiti dalla celerità dell’intervento e dall’interesse dimostrato nei nostri confronti. Per questo esprimiamo un sentito ringraziamento al Prefetto di Ascoli Piceno, dott.ssa Rita Stentella, al Questore, dott. Paolo Maria Pomponio, e a tutto il personale della Polizia di Stato che ogni giorno, nonostante i tanti impegni di questi mesi difficili per tutti, dedicano tempo ed energia anche alle fasce più esposte della popolazione”.

“Ringraziamo le autorità picene – sottolineano Adoriano Corradetti, componente della direzione Uici Nazionale, e Alina Pulcini, presidente Uici Marche – per la premura con la quale hanno ascoltato i nostri bisogni e si sono resi disponibili. L’emergenza non è ancora superata, ma se tutti collaboriamo e puntiamo nella stessa direzione, sarà più facile uscirne. Grazie ancora, da parte di tutti i nostri associati”.

Ad accogliere nel Centro Officina dei Sensi il Dirigente della Squadra Volante della Questura, dott. Giancroce Di Carlo, e il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale, in rappresentanza del Prefetto e del Questore di Ascoli Piceno, c’erano Mirco Fava, direttore del Centro, Gigliola Chiappini, vicepresidente Uici territoriale, e Adoriano Corradetti, componente della direzione Uici nazionale.

“Il Progresso” n. 9 1-15 maggio 2020

Si comunica che in data 6 maggio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Il Progresso” n. 9 1-15 maggio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 6 maggio 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente:

https://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2390

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Editoriale- Noi nell’emergenza (di Mario Barbuto)

News- Le città ripartono con la fase 2 (di Giulia Cimpanelli)

Attualità- Mascherine fai da te: quanto filtrano? (di Silvia Turin)

Salute- La prevenzione per la covid ridurrà i casi di influenza? (di Elisabetta Intini)

Ricerca- Il coronavirus si può fiutare? In Gran Bretagna un team di cani esperti si sta preparando (di Alessandra Sessa)

Digital Life- Le app e i siti che vi suggeriscono che cosa cucinare in base a quello che vi è rimasto nella dispensa (di Federica Maccotta).

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

“Kaleidos” n. 9 1-15 maggio 2020

Si comunica che in data 6 maggio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Kaleidos” n. 9 1-15 maggio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 6 maggio 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2389

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Ancora sulle donne (di Luisa Bartolucci)

Le variabili del genere e della disabilità nell’emergenza coronavirus (di Simona Lancioni)

Pressione alta? Ecco come mandarla giù (di Patrizia Costanzo)

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

“Voce Nostra” n. 9 1-15 maggio 2020

Si comunica che in data 6 maggio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Voce Nostra” n. 9 1-15 maggio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 6 maggio 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2388

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Attualità (a cura di Vincenzo Massa)

A mani nude (di Antonio Russo)

Emergenza in Croazia – Sfide per i sordociechi (di Angela Pimpinella)

Appello ai musei e ai luoghi della cultura per l’accessibilità digitale totale

Medicina- Polmoni, il Covid-19 li ha portati in primo piano ma sappiamo difenderli?

In cucina- Peperoni

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Servizio Civile – Riattivazione dei progetti attualmente interrotti

Il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale ha provveduto ad aggiornarela procedura che consente agli enti di dare comunicazione in merito ai progetti già attivi o da riattivare dopo un periodo di temporanea interruzione.

Per quanto riguarda l’Unione, utilizzando la nuova funzionalità del sistema informatico Helios, sarà possibile comunicare all’Ufficio per il Servizio Civile Universale:

a) La RIATTIVAZIONE dei progetti ex art. 40 legge 289/2002 e dei progetti ordinari delle sezioni di Lecce e Messina, temporaneamente interrotti (v. all. 1) indicando, necessariamente,  le seguenti informazioni:

  1. la data in cui si intende riattivare il progetto, da individuare tra le seguenti:

                  13/05/2020

                  25/05/2020

                  10/06/2020

                  24/06/2020

                  01/07/2020

                  15/07/2020

                  29/07/2020

  • se la sede progetto si riattiva secondo la previsione originaria (riattivazione ordinaria) o se viene convertita in nuove attività, che possono rispondere anche a obiettivi diversi, come quelle indicate nell’allegato 1 alla circolare del Dipartimento del 4 aprile 2020 relativa alla riattivazione rimodulata, in tal caso occorre indicare il codice;

ALLEGATO 1

  • se i volontari opereranno presso la sede originaria di attuazione del progetto o presso la sede di altro ente (sul campo). In quest’ultimo caso occorre specificare il nome dell’ente, se trattasi di ente pubblico o privato, l’indirizzo completo della sede e il codice se si tratta di sede già accreditata;
  • se i volontari opereranno da remoto presso il luogo in cui dimorano
  • se parte dei volontari opereranno in presenza e parte da remoto, in forma mista;
  • il numero dei volontari che hanno dato il consenso a riprendere il servizio dopo avere loro illustrato le eventuali nuove attività che saranno chiamati a svolgere (per i progetti rimodulati) e le relative modalità di svolgimento in presenza o da remoto.

Anche le Sedi titolari dei progetti non ancora avviati (n. 21 ordinari e n. 7 con misure aggiuntive (v. all. 2), dovranno comunicare le informazioni sopra indicate eccezion fatta per la data di avvio che, tenuto conto delle osservazioni formulate dalle Strutture interessate e considerato che siamo ancora in attesa dell’approvazione delle graduatorie, è stata già segnalata al Dipartimento nel 24 giugno 2020.

ALLEGATO 2

b) L’AGGIORNAMENTO, eventuale, delle informazioni presenti sul sistema relativamente alle sedi già riattivate alla data del 16 aprile 2020 a esclusione del numero dei volontari.

Al fine di facilitare la raccolta e la trasmissione delle informazioni sopra descritte a questa Sede Nazionale, in allegato, apposito report con le note esplicative riferite alle varie voci (all. 3 e 4).

ALLEGATO 3

ALLEGATO 4

Con l’occasione ricordiamo che sia gli operatori volontari che non hanno ripreso servizio il 16 aprile u.s., sia quelli che non intendono comunque riprenderlo anche quando il progetto sarà riattivato, devono fare ricorso all’ordinaria interruzione di servizio così come prevista dalle disposizioni vigenti, con conseguente rescissione del contratto di servizio civile universale.

Pertanto, al fine di dare le dovute comunicazioni al Dipartimento, le Strutture provvederanno a comunicare tempestivamente a questa Sede Nazionale i nominativi degli operatori volontari come sopra individuati.

Infine, per le ragioni che tutti conosciamo e che sono state dettagliatamente esposte nei precedenti comunicati, ossia la necessità urgente di fornire servizi di assistenza e svolgere azioni di supporto in favore dei nostri utenti ciechi, ipovedenti e con disabilità plurime, le Strutture titolari dei progetti attualmente interrotti sono vivamente invitate a riattivarli con sollecitudine, adoperandosi  concreto perché vengano riprese le attività degli operatori volontari del Servizio Civile Universale.

Ove ritenuto opportuno e/o necessario, le strutture provvederanno a rimodulare le azioni secondo quanto indicato dal Dipartimento con la nota circolare del 4 aprile u.s. alla quale rinviamo, anche per gli aspetti operativi e organizzativi, come da  comunicato n. 70 del 22/04/2020 di questa Presidenza Nazionale.

Napoli – Incontro con i Dirigenti dell’Eav

Al fine di ridurre quanto più possibile i disagi ai viaggiatori diversamente abili nella “fase 2” dell’emergenza Covid 19, il giorno 4 maggio 2020, in videoconferenza, il Presidente Regionale UICI della Campania Vincenzo Massa, il Presidente UICI della Sezione di Napoli Mario Mirabile e il responsabile per l’autonomia e la mobilità della Sezione UICI di Napoli, insieme ai responsabili di altre associazioni, hanno incontrato i dirigenti dell’Ente Autonomo Volturno EAV, Azienda che gestisce diverse linee di trasporto su gomma e su ferro della Regione Campania. L’incontro, fortemente voluto dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ha consentito di individuare diverse criticità legate soprattutto alla riduzione dei posti a sedere negli autobus e sui vagoni ferroviari, all’esigenza di acquistare i titoli di viaggio anche online e alla necessità di differenziare i percorsi in entrata e in uscita dalle stazioni. I dirigenti UICI, non ritenendo sufficienti ed utili gli adesivi attualmente 0posizionati sui sediolini, hanno richiesto di evidenziare con dispositivi plantari, o almeno indicare con accorgimenti tattilmente riconoscibili in maniera immediata e inequivocabile i posti ove ci si può sedere, di sensibilizzare il personale viaggiante e di stazione sugli accorgimenti da adottare per agevolare i viaggiatori con disabilità visiva e di verificare sul sito internet di EAV l’accessibilità delle pagine dedicate, nonché della app. I rappresentanti di EAV e il disability manager di detta azienda, nell’accogliere le richieste avanzate dai rappresentanti delle associazioni,  si sono impegnati a mettere in atto tutte le azioni che, adottate in tempi brevissimi, possano agevolare la mobilità dei viaggiatori disabili, chiedendo un confronto costante atto a risolvere eventuali ulteriori difficoltà ed esigenze che emergeranno nelle prossime settimane.

Bolzano – Riapertura ufficio sezionale

Dopo un lungo periodo di grandi incertezze e difficoltà dove tutti noi, ci siamo dovuti adattare ad una situazione irreale e inconsueta, finalmente i nostri uffici riaprono: Il 4 maggio le nostre segretarie sono rientrate, dopo aver sostenuto gli utenti telefonicamente in modalità smartworking, ovvero lavorando da casa. Nell’ufficio sono state prese alcune misure di protezione e il 6 maggio sarà tutto pronto per ricevere anche il pubblico.
Questa situazione emergenziale non è finita ed è per questo motivo che abbiamo attrezzato i nostri uffici affinché sia gli utenti che le segretarie possano incontrarsi in sicurezza. Ecco alcune linee guida:

  1. Per accedere alla nostra sede, si consiglia di prendere appuntamento, affinché non si formino code in attesa;
  2. Se dovessero esserci persone in coda per entrare nella sede, chiediamo gentilmente di aspettare serenamente, rispettando le misure di sicurezza che prevedono minimo 1,5 metri tra una persona e l’altra;
  3. Vi ricordiamo che le persone disabili, in Provincia di Bolzano, possono essere tranquillamente accompagnate, non solo nel Comune di residenza, ma su tutto il territorio Provinciale;
  4. Appena entrati si trova un dispenser automatico per la distribuzione di gel disinfettante per le mani, si prega tutti di usarlo entrando nella nostra sede;
  5. Ricordiamo di entrare con la mascherina ben indossata, senza mascherina non è possibile entrare, per la sicurezza degli utenti e per la sicurezza delle nostre dipendenti;
  6. Le nostre segretarie sono state distanziate, troverete: Patrizia appena entrati a sinistra, nel suo solito ufficio. Serena, in fondo al corridoio nell’ufficio a sinistra. Davanti a Serena è stato posizionato uno schermo protettivo in plexiglass trasparente, per la sicurezza di tutti. Gabi la trovate in fondo al corridoio, a destra in sala riunioni;
  7. All’interno dei nostri uffici, vi ricordiamo di rispettare sempre la distanza di sicurezza, minimo 1,5m e seguire attentamente le disposizioni delle segretarie;
  8. Prima di uscire da casa, bisogna misurare la temperatura corporea e se dovesse essere uguale o superiore a 37,5 bisogna rimanere a casa e avvisare il medico di base;
  9. Nei nostri uffici, fino a che permarrà questa situazione, può entrare una persona disabile visiva alla volta, la quale può essere assistita all’interno della nostra sede dal suo accompagnatore;
  10. Per ogni situazione non menzionata sopra, si chiede di attenersi alle direttive e consigli delle nostre segretarie;
  11. Si ricorda che per uscire da casa è obbligatorio indossare una mascherina protettiva e i guanti, mantenere le distanze di sicurezza; in auto non più di due persone posizionate una davanti e una dietro; se si hanno sintomi di malattia bisogna stare a casa e avvisare il medico di base; sono proibiti assembramenti; attenzione, le persone anziane, immunodepresse o con più patologie sono tutti soggetti a rischio.

Questa situazione emergenziale risulta essere difficile e stressante per tutti, cerchiamo di risolverla assieme e con serenità. Speriamo finisca presto e non dimenticatevi che appena questa situazione migliorerà e sarà possibile incontrarci nuovamente, ci riuniremo tutti assieme per festeggiare nell’assemblea annuale che quest’anno avrà anche l’importante compito di eleggere il nuovo Direttivo.

Info:
Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Alto Adige ONLUS/APS
Tel.: 0471-971117, e-mail: info@unioneciechi.bz.it
Web: www.unioneciechi.bz.it

Genova – Segreteria telefonica del 5 maggio 2020

Novità:

Informiamo tutti i soci che a seguito delle nuove disposizioni governative l’ufficio della Sezione Territoriale UICI di Genova ha ripreso l’attività di consulenza ed assistenza ai soci che potranno accedere alla Sezione solo ed esclusivamente previo appuntamento telefonico al numero dell’ufficio 010 25 100 49; si raccomanda l’accesso all’ufficio con l’adeguata protezione della mascherina.

Martedì 5 maggio su SlashRadio alle ore 15:00 la rubrica “Scodinzolando” a cura della Commissione Nazionale Cani Guida dell’Unione; mercoledì 6 maggio sempre alle ore 15:00 la rubrica “Musical…Mente” a cura della Commissione Nazionale Studi Musicali dell’Unione; alle 17:30 nuovo appuntamento con il Presidente Nazionale dell’Unione Mario Barbuto che risponderà alle domande degli ascoltatori.

Giovedì 7 maggio alle ore 11:30 appuntamento con la nuova rubrica settimanale “Scodinzolando con Covid” presentata da Elena Ferroni, coordinatrice della Commissione Nazionale Cani Guida dell’Unione.

Il Consiglio della Sezione Territoriale UICI di Genova comunica che due psicologhe hanno dato la loro disponibilità per un supporto telefonico, nel tempo dell’emergenza Covid 19, a tutte le persone che vivessero uno stato di disagio e di sofferenza da quarantena.

Di seguito i recapiti delle psicologhe in questione con i giorni e le fasce orarie della loro disponibilità:

– Dottoressa Paola Balocco cell. 333 48 37 857; email paolabalocco@yahoo.it che è anche recapito Skype; disponibile il venerdì dalle ore 14 alle ore 18.

– Dottoressa Alva Voltolini, disponibile al martedì dalle ore 14 alle ore 18, cell. 335 13 95 147.

N.B. La Dottoressa Paola Balocco ha dato la disponibilità anche dopo la fine dell’emergenza corona virus.

In questo momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza Covid 19, la sezione di Genova mette a disposizione un ulteriore servizio gratuito di sostegno psicologico ed emotivo grazie alla disponibilità della socia Cinzia Mongini.

Sarà possibile effettuare colloqui di sostegno (counselling), tramite telefono, audio o video chiamate WhatsApp oppure tramite skype. Per informazioni contattare la socia Cinzia Mongini al numero cellulare 349 5361505.

Comunichiamo che i servizi di accompagnamento prestati dai volontari coordinati dalla Consigliera Ornella Tarantino e Luciano Frasca sono sospesi fino a data da destinarsi.

Prossimo appuntamento con l’aggiornamento della segreteria a lunedì 11 maggio 2020.