“Senior” n. 4 Aprile 2020

Se per registrare Senior, 12 persone, uniscono competenza, capacità e fantasia, vorrà ben dire qualcosa, o no?
Cesare e Giusy Barca, Maria D’esposito, Massimiliano, Patrizia Modica, Angelo De Gianni, Adriana Cereda, Diego Barca, Antonella Barca, Ignazio Cozzoli, Patrizia e Alberto Stagni, con il loro apporto hanno creato e messo a disposizione degli abbonati poco più di 4 ore e mezza di intrattenimento scevro di eccessi,
Dalla ricetta degli arancini di riso con ricerca storica, alle novità fiscali ed altre.
Dall’editoriale che scava nei meandri della mente umana all’almanacco del mese.
Dalla quarta puntata della storia del Jazz alla recensione di Alba nera di Giancarlo De Cataldo.
Dalle poesie alla musica classica spiegata.
Dal gioco enigmistico al radiodramma d’epoca.
Dalla scoperta di luoghi di interesse del nostro bel paese, al lettore che racconta di sè stesso, ce n’è per tutti i gusti.
Ascoltatelo e non lo lascerete più: farete parte della nostra bella compagnia.
La redazione

Questo il link per ascoltare il sommario completo: https://www.uiciechi.it/GiornaleElettronico/Senior042020.mp3

Rubrica di SlashRadio “Dialogo con la Direzione” mercoledì 13 maggio 2020 ore 16,30, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici, sono lieto di invitarvi al prossimo appuntamento con la rubrica mensile “Dialogo con la Direzione”, fissato su SlashRadio per mercoledì 13 maggio p.v. dalle 16,30 alle 17,30.

Durante la trasmissione avrete la possibilità di dialogare con due componenti della Direzione Nazionale, ai quali potrete rivolgere in diretta domande su tutti gli aspetti della vita della nostra Associazione.

Per questa puntata saranno presenti Katia Caravello e Linda Legname.

La rubrica costituisce un’altra importante occasione di dialogo diretto con la dirigenza nazionale, nell’auspicio di ridurre sempre più la distanza tra i ciechi e gli ipovedenti – soci e non soci – e il gruppo di persone che ha l’onore e l’onere di gestire l’attività della principale associazione di tutela e rappresentanza dei ciechi e degli ipovedenti italiani.

Come di consueto, le domande saranno libere, dirette e senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi inerenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti.

Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:

– email, all’indirizzo dialogoconladirezione@uiciechi.it

– modulo web, all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

– telefono, durante la diretta, al numero 06 92092566.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Per chi utilizza il Mac, la stringa sarà: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u

Oppure accedere alla nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

Per i possessori dell’assistente vocale Alexa di Amazon è disponibile la skill di Slash Radio Web.

I comandi sono:

– Alexa, AVVIA Slash Radio Web

Oppure

– Alexa APRI Slash Radio Web

di seguito il link di riferimento per Alexa Skill su Amazon Prime: https://www.amazon.it/dp/B07NS18BTQ/ref=sr_1_1_nodl…  

Vi aspettiamo numerosi!

Campobasso – Un grazie alla Protezione Civile, di Gaetano Accardo

Autore: Gaetano Accardo

Il Presidente Dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della Sezione Territoriale di Campobasso sita in via Palombo n. 14, desidera ringraziare con la presente il Direttore della Protezione civile di Campobasso Dr.ssa Alberta De Lisio, il Dott.re Angelo Del Gesso,per la disponibilità mostrata e la sensibilità verso la nostra categoria, i volontari della Protezione Civile per il gran lavoro svolto, con la collaborazione dell’Associazione Guardie Ambientali Campobasso coordinata dal geometra Giuseppe Persichilli, per gli importanti servizi resi e la costante presenza in un momento di emergenza come questo a tutti i nostri soci dislocati sul territorio molisano. Oltre alle attività svolte sul nostro territorio la nostra Sezione ha lavorato sodo, in questo periodo di grande emergenza, con il supporto della Protezione Civile e Guardie Ambientali per la risoluzione di criticità e in questo periodo appare doveroso e sentito ringraziare chi non ha lasciato la categoria dei disabili della vista soli!

Fornitura mascherine, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,
siamo rimasti in attesa della fornitura di mascherine dallo scorso 3 aprile.
Ci erano state promesse per il 14 o 15 aprile. Poi, da un rinvio all’altro, siamo passati al 22, al 28, al 5 maggio, quando ci è stato comunicato che le mascherine, date le modifiche delle norme doganali in materia, potevano esserci consegnate soltanto da lunedì 11 maggio e senza il marchio C E.
Abbiamo annullato immediatamente l’ordine e abbiamo subito preso contatto sia con un fornitore italiano di prodotto italiano, sia con la Protezione Civile con la quale erano già stati avviati tentativi.
La Protezione Civile naviga ancora nel mare della incertezza, almeno verso di noi,, ma speriamo, prima o poi, di riuscire a ottenere qualcosa di concreto.
Il fornitore italiano ci offre il prodotto con certificazione C E e ne garantisce la fornitura di almeno il 50 percento entro 48 ore.
Saremo dunque noi a spedire direttamente agli indirizzi che ci avete segnalato, confido e spero a partire da lunedì o martedì prossimo, naturalmente dopo la riunione informale della Direzione, prevista per oggi pomeriggio, alla quale chiederò suggerimenti e condivisione, prima di procedere con l’eventuale ordine.
Il vostro disappunto, credetemi, è il mio.
La mortificazione e la vergogna, invece, quelle sono tutte e solo mie e mi inducono fin da ora a chiedere scusa per questo disagio che crea difficoltà alle nostre sezioni e sedi regionali.
Invoco la vostra benevolenza e saluto tutte e tutti con un grande abbraccio.

Irifor – Cambio interni della Presidenza Nazionale

Si comunica che all’interno 606 della Presidenza Nazionale risponde la dipendente Claudia Sferrazza ora impiegata all’ufficio archivio. Per qualsiasi comunicazione o informazione inerente il test center è possibile contattare i seguenti interni: 304 (dipendente Valeria Liberti) e 357 (dipendente Gaetano Aquilino).

Il Braille non è pezzo da museo, di Antonio Quatraro

IRIFOR, Biblioteca di Monza, IAPB, Federazione delle Istituzioni pro Ciechi, centro Helen Keller), ha fatto il punto sul lavoro degli ultimi 5 anni.

Grazie all’impegno dei soci fondatori e di molti dirigenti associativi, il Braille gode di ottima salute. Nella sua attività il Club ha cercato di mettere in pratica i sani principi che fin dalla fondazione della nostra Unione hanno ispirato i nostri padri: farsi conoscere fra il grosso pubblico, rivolgersi ai giovani in formazione, per far conoscere il nostro Braille come uno strumento per la libertà e per l’autonomia, e come una meravigliosa opera d’ingegno, che sa liberare anche chi non ha la vista dai ceppi dell’analfabetismo. Ma soprattutto il camminare insieme, tutti insieme ciascuno con il proprio passo, verso un obiettivo comune, ossia affermare la dignità della persona che non vede e la sua capacità di essere cittadino fra cittadini, se riceve l’aiuto giusto.

Il club ha cercato di inserire le proprie attività non come qualcosa di estraneo ai tempi, o come richiesta di attenzione perché così vuole la nostra Costituzione, ma collegandosi ai principali eventi nazionali, nell’ottica della inclusione sociale. Di qui la scelta di celebrare la giornata del Braille nelle città capitali europee della cultura (Pistoia, Matera), di qui la scelta di presentare il Braille nei luoghi di formazione, coinvolgendo i bambini ed i giovani (scuole, università).

Tutte le iniziative del club poi sono il frutto di un parto “plurigenitoriale”, si può dire? Nel senso che fin dal concepimento delle varie idee, sono state coinvolte tutte le istituzioni che hanno dato vita al club stesso.

Negli ultimi 5 anni infine è aumentato il consenso delle nostre sezioni, e questo non può che incoraggiarci. Ma la strada da fare è ancora lunga, perché ancora troppi sono coloro che vivono il Braille come una iattura, o come un inutile gingillo, retaggio dei tempi passati.

Perché faticare ad imparare il Braille se con la voce sintetica posso leggere di tutto? Perché imparare il Braille se posso leggere con caratteri ingranditi? Proporre il Braille ad un bambino ipovedente grave, per molte famiglie e molti insegnanti è come chiamare il pronto soccorso quando il bimbo ha solo 37 e mezzo di febbre.

La vera difficoltà è quella di comunicare correttamente l’utilità di questo meraviglioso congegno, che ci consente di fuggire dal labirinto, come fece Icaro, e tornare a riveder le stelle.

Come tutte le cose belle, anche il Braille è affascinante a prima vista, ma richiede grande fatica per impararlo bene. Ma anche fare musica è così: tutti più o meno sappiamo cantare o suonare qualche strumento, ma pochi lo sanno fare come si conviene.

Provate voi a leggere un prospetto statistico in forma di tabella solo con la voce.

Voi sapreste giocare a carte senza conoscere il Braille? E sapreste trovare il farmaco giusto senza conoscere il Braille? E ancora: scrivere correttamente è ancora un buon biglietto da visita. Se sbaglia un vedente, lo fa perché è distratto, ma se sbaglia un cieco, lo fa perché è un povero cieco. Si scrive 4 anni fà, o 4 anni fa?

E per dire che qualcuno ha un ruolo importante di mediazione, si scrive alla francese trait-d’union, oppure all’inglese “trade union”? La voce dice più o meno la stessa cosa, ma le due espressioni hanno un significato molto diverso.

Vivrà il Braille? Sì, se i nostri giovani, ciechi o ipovedenti gravi, lo impareranno, lo mostreranno senza pudori e lo ameranno.

Lazio – Riorganizzazione dei servizi: il Sant’Alessio tra emergenza e ripartenza

Claudio Cola, presidente dell’Uici Lazio, racconta come lo storico istituto ha gestito la fase dell’emergenza e riorganizzato i servizi per le persone con disabilità visiva. Una macchina complessa, quella del Sant’Alessio che, se è vero che nulla tornerà come prima della pandemia, dovrà scommettere su una nuova stagione che sappia integrare le indispensabili attività in presenza con la sfida per la digitalizzazione, per offrire servizi avanzati e allargare la platea dei beneficiari.

L’annuncio del lockdown, improvviso, è arrivato come una freccia dritta al bersaglio quel pomeriggio del 9 marzo. Chiudere tutto, per non mettere a rischio la salute pubblica. Uno shock per le persone con disabilità visiva e per le famiglie, che nel Lazio hanno sempre fatto affidamento sul Sant’Alessio. Non è stato facile riorganizzare una macchina così complessa come quella del Centro regionale. Un ente che può contare su circa 500 lavoratori, che offre servizi a 2000 utenti nel Lazio e in tutto il centro-sud, che realizza attività di ottimo livello nei settori della riabilitazione, educazione, formazione, che nella sua sede centrale offre residenza agli anziani con disabilità visiva.

Le capacità di adattamento e di flessibilità, maturate in 150 anni di attività, nell’attuale situazione di emergenza sanitaria sono state messe alla prova come mai prima. Il management del Centro ha lodevolmente riorganizzato tutti i servizi a tempo di record: la teleriabilitazione; la tiflodidattica a distanza; i servizi educativi realizzati in collegamento telematico; come pure si svolgono online le attività formative come il corso per centralinista telefonico non vedente e quello per preparare più di 500 educatrici dei nidi del Lazio ad accogliere i bimbi disabili visivi una volta che saremo usciti dall’emergenza.

Una sfida incredibile – quella telematica – che il Sant’Alessio ha accolto, insieme a tutti i suoi lavoratori, per non lasciare indietro i bambini disabili visivi – a partire da quelli di pochi mesi d’età, gli studenti, i giovani e gli adulti con gravi disabilità aggiuntive, le famiglie – soprattutto le mamme, così gravate dal carico dell’emergenza, chi opera a contatto con la disabilità visiva.

Accanto all’altra sfida, quella della sicurezza per realizzare i servizi in presenza, per l’assistenza agli anziani e agli adulti residenti, per i giovanissimi in regime riabilitativo residenziale. Con l’attenzione più meticolosa per il rispetto delle regole di distanziamento interpersonale, dell’uso dei dispositivi di protezione, della pulizia degli ambienti.

Si è fatto molto, davvero. E senza mai un cedimento, in una situazione gravissima per tutte le persone con disabilità visiva, particolarmente esposte al rischio sanitario e così colpite dall’assenza del contatto interpersonale, costrette a dover gestire l’isolamento sociale.

Il Sant’Alessio in questi giorni si appresta ad affrontare una nuova sfida: sta mettendo a punto la Fase2, quella della ripartenza graduale e limitata a gruppi di persone particolarmente fragili. Diversamente non sarebbe possibile fare e nemmeno consentito dalle autorità regionali sanitarie. 

Progressivamente, se tutto andrà bene, si allargheranno le maglie e sarà possibile la ripresa delle attività in presenza ma, facendo tesoro delle nuove skills acquisite in questo periodo.

La teleriabilitazione, ad esempio, potrà essere utile, per erogare servizi a chi risiede al centro-sud e che è impossibilitato a recarsi a Roma. Anche l’erogazione a distanza di servizi di orientamento e mobilità, così come alcuni servizi educativi, come la tifloinformatica, almeno in una fase avanzata, potranno tornare utili per allargare la platea dei beneficiari.

Come pure il digitale è indispensabile per mettere a regime e condividere l’esperienza per migliore i protocolli di intervento. Il Sant’Alessio in questi mesi ha rilanciato la piattaforma digitale Pro.Mo., la più grande esperienza di ricerca e studio che permette di programmare e monitorare l’integrazione tra i servizi educativi, riabilitativi e scolastici di 800 utenti del Centro.

E poi ci sono le attività formative, con la piattaforma www.formazionesantalessio.it dove si svolgono online corsi diversi, dal già citato corso per le educatrici dei nidi a quello specifico per il personale sanitario del Centro, per ridurre i rischi da Covid19, e che sarà indispensabile nella fase di transizione e poi anche nella ripresa, per offrire servizi ad un numero crescente di persone.

Insomma, se al centro della comune esperienza dell’Uici e del Sant’Alessio restano i protocolli in presenza, non si può e non si deve negare che la tecnologia, come si sta sperimentando in questo periodo, può rappresentare una nuova frontiera per offrire più servizi. Impensabile rinunciarvi al termine dell’emergenza.

Ascoli Piceno – Da Prefettura e Polizia di Stato 200 mascherine

Dopo l’appello lanciato dall’Uici regionale, le autorità picene sono state le prime a rispondere e ad attivarsi per alleviare il profondo disagio con cui i disabili visivi stanno affrontando la fase 2 dell’emergenza

La Polizia di Stato di Ascoli Piceno ha consegnato questa mattina 200 mascherine all’Unione Ciechi e Ipovedenti territoriale, per conto della Prefettura picena, aprendo anche un prezioso canale di collaborazione per far fronte ai bisogni che da qui in poi potranno emergere nella quotidianità di chi non vede. Il gesto di vicinanza e solidarietà si rivela particolarmente prezioso in un momento come questo che rappresenta una delicata ripartenza soprattutto per le persone con disabilità. Le regole dettate dalla sicurezza sanitaria nell’avvio della fase 2, infatti, rischiano di penalizzare chi ha bisogno di toccare per ‘vedere’ (i guanti non aiutano) e di avere a distanza ravvicinata un accompagnatore per svolgere le mansioni quotidiane.

“Qualche giorno fa il nostro Consiglio regionale aveva scritto a Prefetti, Regione, Anci e Forze dell’Ordine delle Marche per sensibilizzare le istituzioni su questi temi – racconta Cristiano Vittori, presidente Uici territoriale –. Prefettura e Polizia di Stato di Ascoli Piceno hanno risposto per primi, contattando la presidente regionale e poi la nostra sede. Siamo rimasti colpiti dalla celerità dell’intervento e dall’interesse dimostrato nei nostri confronti. Per questo esprimiamo un sentito ringraziamento al Prefetto di Ascoli Piceno, dott.ssa Rita Stentella, al Questore, dott. Paolo Maria Pomponio, e a tutto il personale della Polizia di Stato che ogni giorno, nonostante i tanti impegni di questi mesi difficili per tutti, dedicano tempo ed energia anche alle fasce più esposte della popolazione”.

“Ringraziamo le autorità picene – sottolineano Adoriano Corradetti, componente della direzione Uici Nazionale, e Alina Pulcini, presidente Uici Marche – per la premura con la quale hanno ascoltato i nostri bisogni e si sono resi disponibili. L’emergenza non è ancora superata, ma se tutti collaboriamo e puntiamo nella stessa direzione, sarà più facile uscirne. Grazie ancora, da parte di tutti i nostri associati”.

Ad accogliere nel Centro Officina dei Sensi il Dirigente della Squadra Volante della Questura, dott. Giancroce Di Carlo, e il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale, in rappresentanza del Prefetto e del Questore di Ascoli Piceno, c’erano Mirco Fava, direttore del Centro, Gigliola Chiappini, vicepresidente Uici territoriale, e Adoriano Corradetti, componente della direzione Uici nazionale.

“Il Progresso” n. 9 1-15 maggio 2020

Si comunica che in data 6 maggio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Il Progresso” n. 9 1-15 maggio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 6 maggio 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente:

https://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2390

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Editoriale- Noi nell’emergenza (di Mario Barbuto)

News- Le città ripartono con la fase 2 (di Giulia Cimpanelli)

Attualità- Mascherine fai da te: quanto filtrano? (di Silvia Turin)

Salute- La prevenzione per la covid ridurrà i casi di influenza? (di Elisabetta Intini)

Ricerca- Il coronavirus si può fiutare? In Gran Bretagna un team di cani esperti si sta preparando (di Alessandra Sessa)

Digital Life- Le app e i siti che vi suggeriscono che cosa cucinare in base a quello che vi è rimasto nella dispensa (di Federica Maccotta).

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

“Kaleidos” n. 9 1-15 maggio 2020

Si comunica che in data 6 maggio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Kaleidos” n. 9 1-15 maggio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 6 maggio 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2389

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Ancora sulle donne (di Luisa Bartolucci)

Le variabili del genere e della disabilità nell’emergenza coronavirus (di Simona Lancioni)

Pressione alta? Ecco come mandarla giù (di Patrizia Costanzo)

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp