Corsi Base online di Tiflodidattica, di Giuseppe Lapietra

Autore: Giuseppe Lapietra

Giuseppe Lapietra (Direttore responsabile – Corsi base online di tiflodidattica)

Concluso l’anno sperimentale

Lo scorso 14 maggio si sono conclusi gli esami finali riservati agli insegnanti e agli educatori che ci hanno dato fiducia e frequentato i corsi base online di tiflodidattica.

L’Irifor nazionale ha sperimentalmente proposto al mondo scolastico italiano tale formulazione online in tempi non sospetti, con il duplice obiettivo di fornire una proposta formativa omogenea per tutto il territorio nazionale e garantire un’alta qualità dell’offerta attraverso uno staff di indiscussa professionalità nel campo della tiflodidattica.

Per l’attività rivolta ad adulti non vi sono particolari controindicazioni nell’utilizzare l’online. 164 sono stati gli iscritti frequentanti e 119 si sono cimentati nelle prove conclusive necessarie per ottenere l’attestato che, oltre la frequenza, ne comprovi un esito formativo positivo. 87 esaminati hanno superato le prove. Per coloro che hanno denotato lacune, il Collegio Formatori proporrà al CDA Irifor una prova d’esame ulteriore da tenersi entro il corrente anno.

I corsi sono stati suddivisi in quattro moduli tematici: a) Inclusione scolastica; b) prerequisiti e didattica del Braille; c) sussidi didattici; d) tifloinformatica e didattica.

Ogni modulo prevedeva 35 ore di lezioni e i corsisti potevano scegliere quali frequentare. Tanti iscritti hanno scelto di seguirli tutti.

Il consenso ottenuto e le gratificazioni testimoniateci hanno costituito il vero propellente che ci ha ulteriormente motivato e ha reso più lieve la pesantezza dell’impegno. Si pensi che l’attività didattica ha avuto inizio il primo ottobre 2019, ma i quattro mesi precedenti sono stati intensissimi per la definizione, la strutturazione, la formalizzazione della proposta formativa che, tra l’altro, richiedeva una sorta di tirocinio operativo per l’utilizzo della piattaforma SOFIA. Insomma, si è trattato per me di una vacanza di lavoro che ha occupato l’intero periodo estivo.

A tal proposito è opportuno che io chiarisca circostanze e motivazioni che mi hanno imposto una accelerazione risolutiva, onde consentire finalmente la messa a punto, lo svolgimento e la conclusione dei corsi base descritti.

Da quasi due anni si discuteva e si progettava con ritmi vertiginosi; il Presidente Barbuto e l’allora vicepresidente Vita ne sanno qualcosa, dato che sempre seguivano ed incitavano ad essere più pragmatici ed operativi.

Niente da fare, Sisifo sembrava sistematicamente avere la meglio – vi risparmio gli innumerevoli trascorsi della vicenda. Solo un curioso particolare mi preme richiamare: il 31 maggio 2019, in sede MIUR a Roma si svolse la riunione del Comitato paritetico MIUR/UICI. Ero presente all’incontro, presenti anche Marco Condidorio e Giampiero Notari. Linda Legname non poté partecipare, immersa in una urgentissima attività per risolvere un grosso problema relativo ad una importantissima progettualità.

All’ordine del giorno anche il canonico argomento della formazione e aggiornamento dei docenti.

Il dott. D’Amico, dirigente ministeriale competente invitato al nostro incontro, ci pose perentoriamente un quesito senza mezzi termini. Insomma, chiese se avevamo formalizzato e attuato una proposta di aggiornamento dei docenti e quanti docenti l’avevano scelta.

Conoscevo nei minimi dettagli le nostre incertezze nel definire in modo conclusivo una proposta operativa. Marco Condidorio inopinatamente rispose positivamente al quesito e il dott. D’Amico, perplesso, dichiarò che, tornato nel suo ufficio avrebbe verificato il tutto. L’accaduto mi scosse profondamente e mi assunsi la responsabilità di rassicurare il dirigente ministeriale, impegnando la credibilità dell’UICI a garantire per l’inizio dell’anno scolastico 2019/2020 la strutturazione di una coerente ed agile proposta formativa in tiflodidattica.

Ex malo bonum. Da quel momento c’è stata la svolta, grazie ad una millanteria? Forse, questo è troppo; allora, con S. Girolamo, parliamo di una pia falsificazione.

Ma via, si trattava di mettersi all’opera insieme e non fuggire dagli impegni con infantili capricci di lesa maestà. Giusto chiedere rispetto, ma si è credibile rispettando i propri colleghi di commissione che non sono orpelli puramente ornamentali.

In una simile situazione figurarsi se il grande problema cosmico era costituito dal decidere sul nome del direttore responsabile dei corsi! Bisognava solo darsi da fare e subito.

Ma accantoniamo le nostre piccolezze e procediamo.

Un plauso particolarmente motivato devo esternare nei confronti dei nostri 13 formatori, scelti come sicura garanzia di immagine, di alta credibilità ed efficacia formativa. Il Collegio Formatori da me istituito e coordinato, ha curato tutte le fasi dell’attività corsuale e assunto decisioni attraverso un libero e scrupoloso confronto. (I colleghi mi scusino per l’omissione dei titoli, mio incluso). Giancarlo Abba, Enzo Bizzi, Marco Fossati, Lorenza Vettor, Federico Bartolomei, Paola Bonanomi, Chiara Calisi, Antonio Quatraro, Francesca Piccardi, Loretta Secchi, Giovanni Cellucci, Vito Lapietra, Luca Ciani, loro sono stati i brillanti protagonisti inizialmente timorosi, via via entusiasti e trascinanti in questa importante impresa collettiva di un vero corpo docente di cui andar fieri. Le singole individualità sono emerse attraverso le specifiche competenze, ma l’assieme armonioso è stata la vera arma vincente.

Una nota di encomio devo riservare al nostro giovane direttore scientifico Carmelo Gurrieri, sempre collaborativo e attento, da me sempre invitato alle riunioni del Collegio Formatori.

Sorrido quando gli ricordo che un anno fa entrambi volevamo sottrarci al ruolo di direttore dei corsi e ci mancava che usassimo la monetina, visto che non avremmo potuto inserire alcun dato sulla piattaforma ministeriale, senza immettere cognome e nome del direttore responsabile.

Ecco svelato il complotto.

La sentita e partecipe attività di supporto dei nostri funzionari degli uffici centrali ha consentito una efficienza operativa invidiabile.

Ora occorre dare stabilità strutturale al nostro progetto, capire come offrirlo al Ministero dell’Istruzione quale opportunità quasi cogente per tutti gli insegnanti che operano con alunni ciechi e ipovedenti.

Questa è la sfida che ci dovrà vedere presto impegnati.

Salerno – Buone notizie dalla sezione UICI, di Raffaele Rosa

Autore: Raffaele Rosa

Durante la fase emergenziale anti covid-19, il giorno 24/06 presso la sezione territoriale e’ ripresa l’attività del centro di consulenza oculistica che proseguirà il suo servizio di controllo visivo fino al 15/07/2020, per poi riprendere in modo continuativo  dal mese di settembre.

Durante il periodo ordinario il centro medico, il cui responsabile e’ il dottor francesco Scozia, medico certificatore presso l’inps di salerno, oltre a curare le visite di accertamento delle condizioni visive ai fini delle domande di riconoscimento delle pensioni e/o indennità di accompagnamento, effettua oltre 100 visite oculistiche  ai fini della prevenzione della cecità riservate ai familiari degli iscritti.

Annualmente il centro riesce a rilasciare oltre 60 certificati medici on line che vengono poi collegati alle rispettive domande di visite collegiali indirizzate alla commissione medico legale dell’Inps. la segreteria sezionale oltre a curare l’inoltro delle pratiche, predispone per conto del patronato , con il quale la sezione e’ convenzionata,  anche l’invio dei modelli di liquidazione ap 70.

Con un certo orgoglio, questa sezione, che ha organizzato il centro di consulenza oculistica sin dal 1973, ha sempre dato una grande importanza all’attività di prevenzione e a quella medico-riabilitativa, avendo un contatto con centinaia  e centinaia di soggetti che presentavano seri problemi visivi e molti di questi venivano e vengono ad incrementare la base associativa. ogni anno la sezione riesce ad ottenere oltre 50 nuove iscrizioni.

Avendo maggiori risorse finanziarie, la sezione potrebbe incrementare le sedute di visite oculistiche.

Il Presidente sezionale dr. Raffaele Rosa    

Parma – Eletto il nuovo consiglio della sezione territoriale UICI

Il 28 Giugno 2020 presso il Circolo Aquila Longhi in Borgo Santa Maria a Parma si è svolta l’assemblea associativa dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sezione territoriale di Parma.

L’assemblea, che avrebbe dovuto tenersi nel mese di aprile, a causa dell’emergenza Corona Virus è stata rinviata alla prima data utile nel rispetto delle norme sanitarie vigenti in materia di distanziamento sociale. Durante lo svolgimento dell’assemblea era presente in sala una operatrice della Croce Rossa di Parma per la supervisione degli aspetti sanitari e del distanziamento interpersonale.

L’assemblea si è aperta con gli interventi di saluto del presidente nazionale dell’Unione, Mario Barbuto e del presidente regionale Marco Trombini, collegati online a distanza tramite teleconferenza. I lavori sono stati presieduti dalla vice presidente regionale, Chiara Tirelli.

Dopo gli adempimenti statutari e l’approvazione della relazione morale e del bilancio consuntivo e una breve discussione in sala sulle problematiche dei non vedenti e ipovedenti, sono state presentate le candidature per il rinnovo degli organi direttivi dell’associazione.

L’assemblea si è conclusa con le operazioni di voto per l’elezione del nuovo Consiglio della sezione territoriale Uici di Parma, di un consigliere regionale e di un delegato al Congresso Nazionale dell’Unione.

Al Consiglio sezionale sono stati eletti: Guido Schianchi, Marilena Ugolotti, Francesca Diodati, Nicola Cramarossa e Anais Babukian. Consigliere regionale è stato eletto Sergio Borgogno, mentre delegato al Congresso nazionale è stato eletto Gianpietro Illari.

Il giorno 1 luglio 2020 in sede di insediamento, il nuovo Consiglio ha provveduto ad eleggere le nuove cariche direttive come segue: Presidente Guido Schianchi, Vice Presidente Marilena Ugolotti, Consigliere Delegato Nicola Cramarossa. Il nuovo consiglio rimarrà in carica cinque anni.

Rubrica di SlashRadio “Dialogo con la Direzione” mercoledì 8 luglio 2020 ore 16,30, di Mario Barbuto

Care amiche e cari amici,

sono lieto di invitarvi al prossimo appuntamento con la rubrica mensile “Dialogo con la Direzione”, fissato per mercoledì 8 luglio p.v. dalle 16,30 alle 17,30. Durante la trasmissione avrete la possibilità di dialogare con due componenti della Direzione Nazionale, ai quali potrete rivolgere in diretta domande su tutti gli aspetti della vita della nostra Associazione.

Questa rubrica costituisce un’altra importante occasione di dialogo diretto con la dirigenza nazionale, nell’auspicio di ridurre sempre più la distanza tra i ciechi e gli ipovedenti – soci e non soci – e il gruppo di persone che ha l’onore e l’onere di gestire l’attività della principale associazione di tutela e rappresentanza dei ciechi e degli ipovedenti italiani.

Come di consueto, le domande saranno libere, dirette e senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi inerenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti.

In questo prossimo appuntamento, gli ascoltatori potranno rivolgere le proprie domande a Stefano Tortini e Adoriano Corradetti.

Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:

– email, all’indirizzo dialogoconladirezione@uiciechi.it

– modulo web, all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

– telefono, durante la diretta, al numero 06 92092566.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Per chi utilizza il Mac, la stringa sarà: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u

Oppure accedere alla nostra app Slash Radio Web di Erasmo di Donato.

Per i possessori dell’assistente vocale Alexa di Amazon è disponibile la skill di Slash Radio Web.

I comandi sono:

– Alexa, AVVIA Slash Radio Web

Oppure

– Alexa APRI Slash Radio Web

di seguito il link di riferimento per Alexa Skill su Amazon Prime: https://www.amazon.it/dp/B07NS18BTQ/ref=sr_1_1_nodl… 

 Vi aspettiamo numerosi!

Lavoro e disabilità: colloqui di lavoro a distanza

3 luglio – Inclusion Job Day

Vi segnaliamo un progetto dedicato alle persone con disabilità e a facilitare l’inclusione delle loro competenze nel mondo del lavoro. Soprattutto in un momento in cui il lockdown rischia di creare ulteriori ostacoli.

Il prossimo 3 luglio si tiene la Virtual Edition dell’Inclusion Job Day, una giornata di veri colloqui di lavoro con i recruiter delle aziende. Attraverso la piattaforma accessibile realizzata per l’evento sarà possibile dialogare con i manager aziendali, in sicurezza, da casa propria, sfruttando la tecnologia.

Hanno già aderito all’iniziativa queste aziende:

A2A, Accenture, Cerved, Ferrovie dello Stato Italiane, FINECOBANK SpA, Lavorando.com, LIDL, Neopharmed Gentili, NTT Data, Omron Electronics S.p.A, Job Service Spa

L’elenco delle aziende è in aggiornamento.

Ognuna delle aziende partecipanti sta pubblicando sul sito www.inclusionjobday.com le proprie opportunità di lavoro, per le quali incontrerà in colloquio i candidati, attraverso video colloquio o chat. La piattaforma accessibile sarà a disposizione delle esigenze di ogni utente. Pur essendo un evento da remoto, sarà prevista anche la traduzione LIS nel linguaggio dei segni.

Chiediamo quindi la Vostra collaborazione per promuovere l’iniziativa tra le persone che sono alla ricerca di lavoro o di opportunità di crescita in grandi aziende.

L’incontro tra le persone e il talento trovano nella tecnologia un alleato che fa la differenza.

L’evento è dedicato al lavoro delle persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette

L’evento si svolgerà in modalità virtuale tra le ore 10,30  e le ore 17,30.

I partecipanti potranno:

-incontrare i recruiter delle aziende allo stand virtuale

-consegnare il cv online

-candidarsi agli annunci di lavoro online

-effettuare colloqui LIVE con i recruiter

-partecipare alle presentazioni aziendali

-prendere parte alle talk session informative e di orientamento.

Per tutta la giornata sarà garantita assistenza in real time attraverso chat e ci sarà il supporto del team dell’evento, compreso il servizio LIS di traduzione nella lingua italiana dei segni.

Rimaniamo a disposizione per ogni ulteriore informazione e chiarimento, ai seguenti recapiti:

tel 011 0267618

mail contatti@inclusionjobday.com

Saremo lieti di raccogliere le vostre segnalazioni e avviare delle collaborazioni.

Team Inclusion Job Day

I.S. Srl, Corso Duca degli Abruzzi 6, Torino, 10128 Torino IT

www.inclusionjobday.com/ 0110266830 Inclusion Job Day

“Corriere Braille” n. 25 1-7 luglio 2020

Si comunica che in data 1 luglio 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Corriere Braille” n. 25 1-7 luglio 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 1 luglio 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente: http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2414

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Assemblee Sezionali: Ulteriori chiarimenti e informazioni (di Mario Barbuto)

Ulteriori precisazioni per la partecipazione a distanza e il voto online

L’Agenzia Iura ha il suo Presidente

Giornata Nazionale delle persone sordo-cieche, la difficile ripartenza dopo il lockdown (di Renato La Cara)

Nuovo servizio della Biblioteca Italiana Ciechi di Monza

Pensioni di vecchiaia e di anzianità in calo dal 2021

In gruppo contro il Covid (di Elena Ferroni, Filippo Toccafondi, Francesca Todaro)

Centri estivi per bambini e ragazzi con disabilità: cosa devono sapere le famiglie.

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

“Uiciechi.it” n. 11 1-15 giugno 2020 e n. 12 16-30 giugno 2020

Si comunica che in data 28 giugno 2020 sono stati inseriti nel sito  www.uiciechi.it i seguenti file della rivista Uiciechi.it:

n. 11 1/15 giugno 2020. Il link per leggere il giornale è il seguente: http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2412

n. 12 16/30 giugno 2020. Il link per leggere il giornale è il seguente: http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2413

La Federazione va in Giappone, di Rodolfo Masto

Carissimi tutti, 

in ossequio alla tradizione, prima della chiusura estiva sarà mia premura informarvi circa le attività della Federazione, che nonostante l’emergenza sanitaria non si sono mai fermate.

Alcuni progetti hanno subito inevitabili rallentamenti, ma confidiamo di recuperarli già a partire dal mese di settembre.

Tra questi, il Progetto Enel Cuore e forse qualche tappa del Tour dell’Unione.

Salvo ulteriori impedimenti non dipendenti dalla nostra volontà la nostra Mostra “A spasso con le dita”  sarà allestita a Foggia, Lecce e Orvieto.

Così come riferito nel corso del CdA del 27 maggio, confermo che il Centro di Produzione ha risposto positivamente a tutte le richieste di materiale Tiflodidattico e che i nostri Centri di Consulenza hanno fornito agli studenti e alle loro famiglie la migliore assistenza possibile.

Vale la pena sottolineare con soddisfazione l’impegno dei nostri Responsabili che coordinati da Linda Legname hanno sviluppato modalità di consulenza a distanza molto positivi, così come evidenziato anche dal Ministro Lucia Azzolina nel corso di una interessante diretta Facebook.

Nel salutarvi, vi segnalo il manifesto allegato che presenterà i libri illustrati della Federazione in occasione di una serie di mostre che saranno realizzate in Giappone, il nostro Pietro Vecchiarelli seppur invitato a totale carico dell’organizzazione ha liberamente rinunciato.

Mi raccomando caricate le pile, perché oltre a garantire il pieno appoggio a tutte le iniziative che l’Unione potrà intraprendere da oggi al Congresso, la Federazione ha bisogno dei vostri “saperi” e del vostro cuore per preparare degnamente il suo Centenario.

Un caro saluto a tutti

Rodolfo Masto

“Sono state definite le date dell’esposizione Tactile Picture books from Italy che visiterà a partire dal mese di Agosto, 4 diverse prefetture del Giappone. 

Questo il programma:

Itabashi Art Museum (Tokyo) – 22 Agosto – 27 Settembre 2020

Yokkaichi Municipal Museum (Mie) – 3 Ottobre – 1 Novembre 2020

Ishikawa Nanao Art Museum (Ishikawa) – 6 Novembre – 13 Dicembre 2020

Art Museum and Library, Ota (Gunma) – 19 Dicembre – 24 Gennaio 2021 

Nelle 4 sedi verrà esposta una collezione di 18 libri tattili illustrati italiani scelti tra i più rappresentativi. 

Di questi 17 saranno libri della Federazione, già editi o fatti riprodurre in copie limitate per l’occasione. 

I libri verranno presentati in originale con traduzione giapponese in nero e braille. 

La prima parte della fornitura (8 libri in doppia copia) è stata già spedita, la seconda parte partirà entro il 15/7.

Sta curando la manifestazione la Dott.ssa Ayami Moriizumi, ricercatrice e collaboratrice dell’Istituto di Cultura giapponese in collaborazione diretta con la dott.ssa Kiyoko Matsuoka, Direttrice del Museo Itabashi.

In allegato il manifesto di presentazione che verrà tradotto in giapponese e esposto a presentazione della mostra”.

Pietro Vecchiarelli

Manifesto dell'evento

Manifesto dell’evento

Riaffermato il valore costituzionale del Terzo Settore

Fiaschi: “La sentenza 131 della Corte Costituzionale segna una importante svolta”

In un approfondimento sul rapporto tra cooperative di comunità e pubblica amministrazione della Regione Umbria, la Corte Costituzionale – con Sentenza del 20/05/2020 e pubblicata oggi, 26 giugno 2020 – fornisce un importante approfondimento e chiarimento sull’articolo 55 del Codice del Terzo Settore in materia di co-programmazione e co-progettazione tra la Pubblica Amministrazione e gli Enti di Terzo settore. 

La Corte Costituzionale ha infatti esaminato diversi aspetti relativi a una delle norme più innovative e qualificanti del Codice, l’art.55, fondando sulla Costituzione e anche sul quadro normativo europeo la piena liceità di quanto previsto dalla norma. 

Con questa sentenza la Corte Costituzionale dà finalmente ragione alle tesi sostenute dal Forum e cioè che attraverso gli strumenti della co-programmazione e co-progettazione viene definita una prassi collaborativa tra istituzioni pubbliche ed enti di Terzo settore, nel riconoscimento di una comune finalità volta al perseguimento dell’interesse generale della comunità e in piena attuazione al principio costituzionale di sussidiarietà. La Corte non solo smonta la linea sostenuta, in alcuni casi, dalla giustizia amministrativa ma, attraverso una accurata disamina di tutta la normativa riguardante il Terzo settore e le precedenti sentenze della stessa Suprema Corte, ne consolida definitivamente il valore costituzionale. Si tratta di una svolta importantissima”  così commenta Claudia Fiaschi, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore.

Qui il testo della Sentenza della Corte Costituzionale

SENTENZA  N. 131 DELLA CORTE COSTITUZIONALE: IL COMMENTO DI LUCA GORI

La sentenza n. 131/2020 è stata originata dal ricorso governativo sulla legge regionale Umbria n. 2 del 2019 (Disciplina delle cooperative di comunità). Tale legge, nel riconoscere  e disciplinare le cooperative di comunità (che non sono, necessariamente, ETS ma possono acquisire tale qualifica, ricorrendo i presupposti previsti dal legislatore statale), ha previsto, tra l’altro, che la Regione, «riconoscendo il rilevante valore sociale e la finalità pubblica della cooperazione in generale e delle cooperative di comunità in particolare» disciplini «le modalità di attuazione della co-programmazione, della co-progettazione e dell’accreditamento previste dall’articolo 55 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo settore, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106) (…)».

Il Governo ha impugnato la legge umbra sostenendo che una siffatta formulazione violasse il Codice del Terzo settore e, quindi, violasse il riparto di competenza fra Stato e Regioni. In particolare, poiché l’art. 55 CTS prevede che i soli enti del Terzo settore possano essere coinvolti attivamente tramite co-programmazione, co-progettazione ed accreditamento (ai sensi dell’art. 55 CTS), l’ammissione delle cooperative di comunità  – senza precisare che queste debbano essere anche ETS – avrebbe potuto determinare una violazione del riparto costituzionale di competenze. Al contrario, La legge regionale avrebbe dovuto delimitare alle sole cooperative di comunità – ETS la possibilità di accedervi.

La Corte ha risolto la questione in via interpretativa, affermando che gli istituti dell’art. 55 del Codice del Terzo settore, richiamati dalla legge regionale, non possano trovare applicazione qualora le cooperative di comunità non siano anche in possesso della qualifica di ETS.

Ma la vera “svolta” è nella motivazione. La Corte costituzionale – che nella sentenza n. 185/2018 era stata piuttosto stringata a proposito del profilo costituzionale del Terzo settore –  precisa che l’art. 55 CTS costituisce una possibile del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale (art. 118, u.c. Cost.): la disposizione, infatti, «realizza per la prima volta in termini generali una vera e propria procedimentalizzazione dell’azione sussidiaria – strutturando e ampliando una prospettiva che era già stata prefigurata, ma limitatamente a interventi innovativi e sperimentali in ambito sociale (…)». Pare importante, a questo proposito, segnalare come l’art. 55 CTS costituisca, nell’interpretazione del giudice costituzionale, un ampliamento degli strumenti già previsti dalla legge 328 del 2000,  che sono riassorbiti dentro il paradigma del Codice del Terzo settore,  rifuggendo da una lettura limitativa  per la quale esso avrebbe dovuto essere letto con lo sguardo rivolto al “passato” (l’art. 55 come norme riepilogativa di quanto già previsto da altre fonti secondarie, posizione difficilmente accettabile).

La Corte risponde anche alla domanda – cruciale – sul perché gli ETS sono meritevoli di essere “coinvolti attivamente” attraverso queste forme. Si legge, infatti, che «gli ETS sono identificati dal CTS come un insieme limitato di soggetti giuridici dotati di caratteri specifici (art. 4), rivolti a «perseguire il bene comune» (art. 1), a svolgere «attività di interesse generale» (art. 5), senza perseguire finalità lucrative soggettive (art. 8), sottoposti a un sistema pubblicistico di registrazione (art. 11) e a rigorosi controlli (articoli da 90 a 97). Tali elementi sono quindi valorizzati come la chiave di volta di un nuovo rapporto collaborativo con i soggetti pubblici (…). Gli ETS, in quanto rappresentativi della “società solidale”, del resto, spesso costituiscono sul territorio una rete capillare di vicinanza e solidarietà, sensibile in tempo reale alle esigenze che provengono dal tessuto sociale, e sono quindi in grado di mettere a disposizione dell’ente pubblico sia preziosi dati informativi (altrimenti conseguibili in tempi più lunghi e con costi organizzativi a proprio carico), sia un’importante capacità organizzativa e di intervento: ciò che produce spesso effetti positivi, sia in termini di risparmio di risorse che di aumento della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate a favore della “società del bisogno”».

A partire da questa premessa, ne consegue che è ammissibile un modello diverso, rispetto a quello configurato dal mercato e dalle finalità di profitto che lo caratterizzano (la Corte non lo richiama espressamente, ma il riferimento è, principalmente, al Codice dei contratti pubblici). L’art. 55 CTS, infatti, fonda un modello di relazione fra ETS e P.A. che si fonda «sulla convergenza di obiettivi e sull’aggregazione di risorse pubbliche e private per la programmazione e la progettazione, in comune, di servizi e interventi diretti a elevare i livelli di cittadinanza attiva, di coesione e protezione sociale, secondo una sfera relazionale che si colloca al di là del mero scambio utilitaristico».

La pronuncia affronta anche il delicato profilo della compatibilità con il diritto dell’Unione europea (circostanza assai significativa, poiché il Governo non aveva lamentato la violazione del diritto euro-unitario). A giudizio della Corte è lo «stesso diritto dell’Unione che mantiene, a ben vedere, in capo agli Stati membri la possibilità di apprestare, in relazione ad attività a spiccata valenza sociale, un modello organizzativo ispirato non al principio di concorrenza ma a quello di solidarietà (sempre che le organizzazioni non lucrative contribuiscano, in condizioni di pari trattamento, in modo effettivo e trasparente al perseguimento delle finalità sociali)».

Incontro nazionale genitori

Il comitato nazionale dei genitori, soci tutori UICI servendosi delle nuove tecnologie desidera incontrare in modalità virtuale tutti i genitori per conoscersi, approfondire e condividere esperienze e in particolare parlare degli aspetti che incidono direttamente e profondamente sulla vita dei nostri ragazzi: scuola, tempo libero, affettività, vita di relazione, normative ecc.

L’incontro si svolgerà su piattaforma zoom, Venerdì  03 Luglio 2020 dalle 17.30 alle 19:30 con la partecipazione degli operatori dei Centri di Consulenza Tiflodidattica, la Coordinatrice Nazionale e i coordinatori del progetto “Stessa strada per crescere insieme”.

Per partecipare all’incontro collegarsi al seguente link: https://us02web.zoom.us/j/88596038304?pwd=WmEreHVyakJrckFYQmJ3NzNsY2RWQT09

Meeting ID: 885 9603 8304

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