“Uiciechi.i” n. 18 16-31 ottobre 2020

Si comunica che in data 2 novembre 2020 sono stati inseriti nel sito  www.uiciechi.it i file della rivista Uiciechi.it.

Il link per leggere il n. 18 16/31 ottobre 2020 è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2466

Di seguito il sommario della rivista:

A domanda risponde, di Nunziante Esposito.

Assistenti vocali ribelli: Alexa, Siri E Google Assistant attivati accidentalmente?, di Carlo Sist.

Come usare il browser Google Crhome, di Vincenzo Del Piano e Nunziante Esposito.

Creare una routine con Amazon Alexa, di Rocco Clementelli.

Gli script di Jaws 06. Finestre, Controlli, Funzioni definite dall’Utente, Suoni, di Abramo Volpato.

Impostazioni di Microsoft Edge, ultima versione aggiornata, di Nunziante Esposito.

Novità dal Web, di Barbara Lispi.

Numero verde per disabili: assistenza telefonica Amazon, di Ambrogio Riili.

Western Digital al centro di una ClassAction per i suoi dischi, di Carlo Sist.

Notizie Hitech e Scienza, 10 articoli, da Panorama.

Notizie Flash e non Flash, 10 articoli, da Zeus News.

Problemi risolti, 5 Schede, dalla lista uic-helpexpress.

UE: il Parlamento tenta di contrastare i big del Web nell’uso dei nostri dati, di Carlo Sist.

“Uiciechi.it” n. 17 1-15 ottobre 2020

Si comunica che in data 2 novembre 2020 sono stati inseriti nel sito www.uiciechi.it i file della rivista Uiciechi.it.

Il link per leggere il n. 17 1/15 ottobre 2020 è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2465

Di seguito il sommario:

A domanda risponde, di Nunziante Esposito.

Comandi vari da tastiera per Windows e per Jaws su notebook, di Nunziante Esposito.

Facebook aiuta le Piccole Medie Imprese Italiane a superare la crisi, di Carlo Sist.

Firma digitale remota di Aruba, di Giovanni Clerici.

Gli script di Jaws 05. Il Flusso dello script, di Abramo Volpato.

Intelligenza Artificiale Italiana mette l’uomo al centro, di Carlo Sist.

Novità dal Web, di Barbara Lispi.

Script nella pratica di tutti i giorni, di Abramo Volpato.

Mozilla Thunderbird e modifica sicurezza invio posta, di Luigi Coppelletti.

Walk-man: il ritorno, di Carlo Sist.

Notizie Hitech e Scienza, 10 articoli, da Panorama.

Notizie Flash e non Flash, 10 articoli, da Zeus News.

Problemi risolti, 5 Schede, dalla lista uic-helpexpress.

“Guardare al passato e costruire il futuro”: XXIV Congresso Nazionale, 5-8 novembre 2020

Tenuto conto dell’aggravarsi dell’emergenza sanitaria nazionale e soprattutto degli imminenti provvedimenti restrittivi attesi di ora in ora sia da parte del Governo, sia dalle autorità regionali, il Consiglio Nazionale e il XXIV Congresso si svolgeranno solo ed esclusivamente in modalità on line, così come già previsto, indicato e comunicato.

A ciascun componente effettivo del Congresso viene recapitato in queste ore, via email, il nome utente e password che sono esclusivi e strettamente personali e serviranno per assistere ai lavori congressuali, prendere la parola, effettuare votazioni in plenaria e partecipare alla fase elettorale per l’elezione del Presidente e del Consiglio nazionale.

Con la mail, anche le istruzioni per effettuare nelle giornate di oggi martedì e domani, prove di voto e prendere confidenza con le modalità d’uso della scheda elettorale elettronica.

Raccomandiamo tuttavia, ancora una volta, nei limiti del possibile, che siano organizzati e previsti punti di raccolta dei congressisti nelle sezioni, al fine di ricevere, ove necessario, la dovuta assistenza tecnica da parte dei segretari sezionali e vivere insieme questo momento congressuale.

Di seguito una scaletta approssimativa di giorni e orari dei lavori congressuali:

giovedì 5 novembre ore 15.00

Apertura del Congresso; saluto degli ospiti; discussione e votazione della relazione quinquennale.

Venerdì 6 novembre ore 9.00

Presentazione delle candidature alla presidenza e al Consiglio Nazionale.

Venerdì 6 novembre ore 15.00

Riunione delle sezioni di lavoro e della commissione per le modifiche dello Statuto.

Sabato 7 novembre ore 9.00

Intervento delle associazioni nazionali e internazionali del settore. Discussione e votazione delle risoluzioni e delle mozioni congressuali.

Sabato 7 novembre ore 12.30-13.30

Apertura del seggio elettorale virtuale e operazioni di voto.

Sabato 7 novembre ore 15.00

Discussione e votazione delle modifiche allo Statuto Sociale.

A seguire, scrutinio delle schede per l’elezione del presidente e dei consiglieri nazionali.

Domenica 8 novembre ore 9.00

Proclamazione degli eletti e chiusura dei lavori congressuali.

Tutte le sessioni plenarie del Congresso verranno trasmesse in diretta streaming su SlashRadio e diffuse tramite la pagina FaceBook e il canale YouTube della presidenza nazionale.

Durante il Congresso è prevista anche la presenza di personalità di grande rilievo della Politica nazionale e regionale che porteranno il loro saluto e la loro vicinanza all’Unione, particolarmente apprezzata oggi con la situazione in atto nel Paese che chiama tutti i cittadini a una prova di compostezza, determinazione e volontà, forse senza precedenti.

La nostra Associazione si misura e si confronta con uno strumento innovativo come la piattaforma on line tramite la quale tiene il proprio Congresso, segnando così un momento di portata storica, all’avanguardia nel Paese per capacità organizzativa e qualità tecnologica.

Ci auguriamo vivamente che questo significativo evento abbia il successo che merita e contribuisca ad aggiungere ulteriore prestigio e apprezzamento per la nostra Associazione.       Un fervido augurio di buon lavoro a tutte e a tutti e un caloroso a risentirci in Congresso.

Presentazione candidatura, di Francesca Sbianchi

Autore: Francesca Sbianchi

Credo di poter affermare che, in qualche modo, sono cresciuta grazie all’Unione. Quando nel 2011, all’età di 24 anni, sono diventata coordinatrice del Comitato Nazionale Giovani, per la prima volta mi sono “scontrata” con la complessità di un’associazione.  A una persona giovane può sembrare che le cose siano più semplici di quanto sono in realtà. Infatti, all’inizio non ero capace di indirizzare la mia energia e voglia di fare in modo adeguato. Ho voluto, però, continuare a impegnarmi in questo viaggio appena incominciato, imparando a rispettare l’istituzione che rappresentavo e le doverose procedure da mettere in campo nella proposta di iniziative e servizi, per tutelare sia l’associazione, sia le persone che da quei servizi avrebbero tratto giovamento. Grazie al Comitato Giovani, che è stato come una palestra, sono maturata e ho potuto svolgere il ruolo che mi era stato affidato, accompagnata da alcuni “maestri” che mi facevano notare non solo quando sbagliavo, ma anche quando facevo bene le cose.

Guidata dalla mia natura curiosa e intraprendente, mi sono messa in gioco, senza rifiutare le proposte che mi arrivavano, cercando di trarre il massimo dalle opportunità, perché sentivo che era fondamentale, per me e per aiutare gli altri. Posso dire che è stato un vero percorso di formazione, in cui osservavo da vicino il modo di lavorare, attraverso incontri che hanno contribuito a “costruire” le mie competenze e accrescere la consapevolezza dell’importanza della serietà dell’impegno all’interno di una associazione.

Mi sono avvicinata alle attività internazionali, partecipando a scambi giovanili e seminari all’estero che mi hanno permesso di allargare i miei orizzonti e di vivere concretamente ciò che avevo studiato per la mia laurea in Relazioni Internazionali.

Dal 2015 mi sono impegnata a livello locale, in qualità di presidente regionale UICI e I.Ri.Fo.R. dell’Umbria e di consigliere nella sezione territoriale di Perugia: ho lavorato per la costruzione dell’autonomia economica delle realtà territoriali dell’Umbria, concentrandomi su progettazione e fundraising, ottimizzazione della gestione associativa e costruzione di una rete tra le strutture e i dirigenti associativi, oltre a dedicare energie, risorse e passione alla formazione, la sensibilizzazione, i percorsi abilitativi e riabilitativi per le persone con disabilità visiva, gli operatori, gli insegnanti e le famiglie.

Grazie alla fiducia accordatami, sono diventata referente delle politiche giovanili e sono passata da “beneficiaria/utente” delle attività internazionali, a coordinatrice dell’Ufficio Relazioni Internazionali della Presidenza Nazionale. In questi ultimi cinque anni, grande è stato l’impegno nel settore, perché è importante apprendere gli uni dagli altri attraverso lo scambio di buone prassi, aprirsi a più ampie prospettive, ad ambiti e modelli di formazione diversi da cui è possibile ricavare nuovi spunti per la promozione e la tutela dei diritti delle persone con disabilità visiva. Il lavoro è stato declinato in tante attività e iniziative, in collaborazione, tra gli altri, con l’Unione Europea dei Ciechi (EBU), l’Unione Mondiale dei Ciechi (WBU), il Forum Europeo della Disabilità (EDF) e con le Istituzioni europee. Non bisogna dimenticare, infatti, che molte delle normative che possono fare la differenza per le persone con disabilità sono emanate in ambito comunitario. Potrete trovare una relazione sintetica delle attività svolte dall’Unione attraverso il suo Ufficio Relazioni Internazionali nella sezione dedicata del sito UICI.

Prima di accogliere l’invito a candidarmi, mi sono chiesta tante volte se sarei stata all’altezza. Quello che penso di poter dare all’Unione è la passione, l’impegno e la dedizione, la freschezza delle idee che una persona giovane può avere.

Che cosa vorrei per l’Unione nei prossimi cinque anni? So che spetta al Congresso dare l’indirizzo sul percorso da seguire, ma, sia che io venga eletta oppure no, come socia auspico:

  • Che sia una priorità per l’Unione dedicarsi a trovare soluzioni a sostegno dei giovani con disabilità visiva nella ricerca di un’occupazione soddisfacente: si tratta di un elemento essenziale, la cui importanza va al di là dell’indipendenza economica, per permettere ai nostri ragazzi di realizzarsi come persone ed essere cittadini tra i cittadini, uguali agli altri nei diritti e nei doveri, in grado di dare un contributo proattivo alla società. Pur essendo consapevole che c’è una grande maggioranza di soci anziani e che bisogna continuare ad essere loro vicini tutelandone i diritti e fornendo servizi, ritengo che le esigenze dei giovani nell’ambito del lavoro non possano essere trascurate.
  • Che prosegua l’impegno dell’Unione a livello internazionale, rimanendo così aperti, in sinergia e stretto contatto con le principali associazioni europee e mondiali (come anche auspicato dalla Commissione Nazionale per le Relazioni Internazionali nel suo documento reperibile sul sito istituzionale, nella sezione dedicata al 3° seminario tematico di avvicinamento al XXIV Congresso).
  • Che si lavori per creare una cultura dell’ipovisione, per arrivare a un più pieno riconoscimento di questa disabilità “invisibile”, e che si dedichi maggior considerazione e attenzione alle istanze degli ipovedenti, per giungere a una provvidenza economica e a un’accresciuta tutela nella collocazione lavorativa.
  • Che l’I.Ri.Fo.R. entri in rete con altri istituti che si occupano di riabilitazione, formazione e ricerca a livello europeo, con l’obiettivo di conoscere e riportare buone prassi nel territorio e allo scopo di migliorare i percorsi riabilitativi per le persone con disabilità visiva: pur essendo, di per sé, l’I.Ri.Fo.R.  portatore di elevato valore, non bisogna trascurare l’opportunità di aprirsi alle novità e al cambiamento.
  • Che la nostra Presidenza Nazionale continui a essere vicina ai territori, cercando di portarli tutti a poter offrire lo stesso livello di servizi, garantendo, se le condizioni economiche lo permetteranno, la copertura dei costi di almeno un’unità di personale per ogni sezione.
  • Che attraverso l’individuazione di obiettivi comuni, FAND, FISH e le associazioni che ne fanno parte possano rafforzare il Forum Italiano sulla Disabilità (FID), che potrebbe essere l’organismo adatto per arrivare a un movimento della disabilità veramente unitario a tutti i livelli, in ambito internazionale e nazionale.
  • Che si interagisca in rete con le associazioni del Terzo settore, oltre che per acquisire maggiore visibilità, per costruttive e fruttuose “contaminazioni” e collaborazioni.

Per concludere, ritengo che la nostra Unione possa crescere valorizzando appieno le proprie risorse interne per metterle in atto fruttuosamente, rimanendo aperta alla proattiva interazione e collaborazione con le altre associazioni della società civile e sarei onorata di poter dare il mio contributo a questo percorso a beneficio delle persone con disabilità visiva.

Presentazione candidatura, di Adriano Capitolo

Autore: Adriano Capitolo

Sono nato ad Asti il 4 marzo 1970, cresciuto in uno dei 118 piccoli comuni della provincia astigiana.

Vivo a Roatto, in cima a una delle tante colline del Monferrato, dove  risiede  la produzione delle eccellenze vinicole. Appena ventenne, in seguito alle gravi ferite causate da un’esplosione rischiavo  di perdere la vita. Mentre negli stadi si disputavano i mondiali di calcio  “ITALIA 90”, io mi giocavo la partita più difficile di tutte contro la morte. Ma non era ancora la mia ora! I medici e il buon Dio fecero miracoli, così mi salvai. 

Qualche giorno dopo l’operazione agli occhi, l’oculista che mi visitò, dopo aver rimosso le bende non poté fare altro che pronunciare l’infausta sentenza: cecità assoluta da entrambi gli occhi. A quel punto mi crollò il mondo addosso. Mi resi conto  che  non avrei mai più rivisto la luce del giorno.  Il  volto dei miei genitori e  delle mie sorelle  e quello  della mia  ragazza erano ormai  preclusi per sempre. Anche il  viso  del  mio primo nipote, che sarebbe nato da li a poco, era perso. La mia vita era ormai distrutta, i miei sogni, i miei progetti, le mie passioni, tutto finito in quel terribile boato. Scoppiai in un interminabile pianto interrotto solo da singhiozzi e che finì  solo quando, ormai stremato senza più lacrime e con l’effetto dell’ulteriore dose di morfina, mi addormentai. L’affetto e l’amore della famiglia, la vicinanza delle amicizie e le persone che conobbi  durante il ricovero  mi  aiutarono a uscire   da quell’incubo. Ricordo tutti i  ragazzi e le  ragazze della mia età e non solo, accomunati da un destino crudele che ci aveva portato via una o più parti del nostro corpo e allo stesso tempo la spensieratezza e la gioia di vivere, tipica della gioventù! 

Grazie  a  loro trovai la forza di reagire e non lasciarmi trascinare nel baratro della depressione. Quante volte allora come  ora, mi sono sentito dire che sono stato  fortunato! Come no……! Ho solo perso la vista, la mano destra e parzialmente la sinistra!

Se non è fortuna questa!

Prima di essere dimesso, iniziai un lungo percorso riabilitativo fatto di sedute  concentrate principalmente sulle funzioni percettive e tattilo plantari nonchè vestibolari. 

 Non fu facile riappropriarsi dell’equilibrio senza più nessun riferimento visivo, ma pian piano  con la fisioterapia, tornai ad acquisire una posizione eretta, e con l’ausilio di supporti ripresi a deambulare.

Tornato a casa dopo giorni e giorni di esercizio e sedute di fisioterapia, di nascosto, camminando lentamente, appoggiandomi ai muri entrai in garage. A tentoni, Tra le auto parcheggiate, cercai   di riconoscere la mia ford fiesta. Brancolando nel buio Per un tempo che sembrava infinito, urtando dappertutto,  avevo l’impressione di essere una pallina in un flipper. Dopo un po’,  con il braccio, che tenevo davanti a me, cercando di proteggere le ferite, urtai  contro lo   spoiler che riconobbi essere quello della mia Ford acquistata subito dopo aver conseguito la patente, un anno e mezzo prima.

 Ci girai intorno tenendo il braccio appoggiato alla carrozzeria e raggiunsi la portiera, che, con quel che era rimasto della mano sinistra, ancora con le bende a proteggere le ferite, con fatica e non poco dolore riuscì ad aprire. Seduto al posto di guida, cercai i pedali, d’istinto il piede destro si posò  sull’acceleratore. In quella posizione mi sentivo come se avessi visto, avevo ben presente la posizione di tutti i comandi, allungai il braccio sinistro fino a raggiungere il volante che cercai di afferrare, mentre con il destro mi dirigevo verso la leva del cambio per controllare che non vi fosse la marcia inserita. Nel tentativo di afferrarne il pomello, mi resi conto che non avevo più la mano. Tanta era la voglia di sentire il rombo del motore che ci passai sopra e spostando il braccio verso il volante andai a cercare la chiave che sapevo di trovare già inserita nel nottolino. Intanto, nel dubbio che il cambio non fosse in folle e come buona regola di sicurezza con il piede sinistro premevo la frizione, mentre con la  destra cercavo la chiave per avviare, ma era ancora quella mano che non avevo più ad impedirmi  di ruotare la chiave fino all’accensione. Continuai ad ignorare tutti quei segnali che contrastavano  inesorabilmente con   la mia passione per la meccanica e i motori. Iniziai a premere l’acceleratore come se il motore fosse acceso, ad ogni colpo di acceleratore risuonava nelle mie orecchie il sound di quegli alti e bassi che vedevo dalle oscillazioni della lancetta del contagiri.

Ma fu chiaro che quei momenti erano solo delle suggestioni. La realtà era che non avrei avuto  più alcuna autonomia. Avevo perso la libertà di andare a prendere la fidanzata, di andare al cinema, in  discoteca, non avrei più potuto uscire con gli amici, andare a giocare a biliardo, o a vedere i rally. In quel momento si aprì una nuova profonda ferita nel mio cuore e scoppiai  nuovamente a piangere.  La mia vita non l’avrei più vissuta da protagonista ma solo da spettatore!

 Era un giorno di fine settembre quando mi presentarono l’unione italiana ciechi, i servizi che offriva, le molteplici attività che organizzava. Mi parlarono del Braille, del sintetizzatore vocale oltre che dei numerosi ausili tattili o vocali per l’autonomia dei ciechi. In quel momento mi sentii  mancare il respiro, tutto riconduceva alla cecità, a quella condizione nella quale in quel momento di grande fragilità psicologica mi chiedevo se valesse la pena vivere. Quel mio stato di sofferenza non passò certo inosservato, tante vero che insistettero più volte nell’invitarmi a partecipare agli incontri dove avrei potuto conoscere persone nuove con le quali scambiare esperienze di  vita. Infine nel presentarmi i percorsi formativi finalizzati all’occupazione. trovai anche lavoro, infatti dal 14 luglio 1993 sono alle dipendenze dell’amministrazione provinciale di Asti, dove ancora oggi svolgo la mansione di centralinista e collaboro con i colleghi dell’ufficio relazioni con il pubblico. Con il passare dei mesi, la dipendenza da altri che mi accompagnavano quotidianamente a lavoro, inizio a pesarmi tanto che sentivo sempre più forte la voglia di potermi muovere autonomamente. Nel 1995, frequentai  il 1º corso di orientamento e mobilità  organizzato  dall’unione italiana ciechi di Asti. Immensa era la gioia che provai al termine di quel percorso che mi  insegno a muovermi con il bastone, ad orientarmi, ad utilizzare gli autobus e i treni. Avevo recuperato molta di quella libertà che “di botto”, nel vero senso della parola, avevo perso il 14 giugno di cinque anni prima. Così ritrovai  l’autostima, la sicurezza e la voglia di vivere. 

  Nel 1996 Venni eletto consigliere sezionale. In questi 24 anni dopo il secondo mandato da consigliere dell’Unione e della FAND di  entrambe sono stato eletto presidente. Ho inoltre ricoperto l’incarico di presidente dell’IRiFor, del comitato IAPB e di vice presidente dell’UNIVoC. Mentre a  livello regionale sono stato consigliere e successivamente presidente del Consiglio Regionale,  Presidente dell’IRi For e componente della FAND Piemonte. Attualmente sono presidente del Comitato IAPB di Asti, componente dell’UNIVoC, componente della Direzione Regionale UICI e vice presidente della FAND Piemonte.

Evidentemente l’incontro con l’Unione Italiana Ciechi segnò l’inizio della mia seconda  vita.

Credo nell’importanza del lavoro di gruppo, infatti dal 2000 mi occupo di autonomia: coordinatore del comitato provinciale e dal 2005 coordinatore a livello regionale.  I primi progetti, non solo cronologicamente ma anche perché disponibili su tutto il territorio nazionale, sono stati gli SMS vocali sviluppati con la TIM e successivamente  i  bancomat con guida vocale,implementati con   l’alta leggibilità sviluppati in sinergia con Intesa Sanpaolo e la società NCR. Ho promosso l’istituzione della commissione abbattimento barriere architettoniche e sensoriali presso la provincia di Asti. In tale ambito come componente ho offerto consulenze per la progettazione accessibile di numerose opere:

Istituto scolastico Andriano, la prima scuola che ancora oggi in Piemonte è l’unica ad essere totalmente accessibile. 

Il MOVICENTRO (stazione degli autobus)  E MOVILINEA (fermate dei bus)di Asti e provincia.

Sono inoltre stato delegato a rappresentare l’ente, partecipando alla stesura dei piani di zona per i servizi socio-assistenziale E al tavolo per lo sviluppo del turismo accessibile presso la regione Piemonte.

Come rappresentante UICI ho inoltre dato consulenze all’ASL , per il nuovo ospedale “CARDINAL MASSAJA” e per le case della salute. Al Comune di Asti per la zona 30, gli uffici anagrafe e servizi sociali oltre che per alcuni  attraversamenti pedonali con semafori acustici ed ancora per l’istallazione dei dispositivi audio visivi per gli annunci sugli autobus. Ho contribuito all’istallazione del percorso tattile presso l’agenzia 1 della CR Asti. La vocazione vinicola nel 2006 ha portato   alla  realizzazione di etichette in braille. Grazie alle 1000 bottiglie di “Barbera d’Asti”, donate da una cantina si realizzò un’etichetta celebrativa del 60º di fondazione della sezione astigiana che riportava le scritte in braille.

A livello regionale con il costante coinvolgimento dei componenti il comitato, ho promosso e contribuito alla realizzazione del manuale delle Best Practice per l’accoglienza turistica ” PER VEDERE OLTRE”, www.uicpiemonte.it.  

Ho collaborato con il politecnico di Torino contribuendo alla redazione del manuale “PROGETTARE PER TUTTI”, edizione 2011, Aracne editore.

Ho dato consulenze a RFI e 100STAZIONI per l’accessibilità delle principali stazioni piemontesi e alla Regione Piemonte per il costruendo grattacielo.

Ho promosso e collaborato ad organizzare con il finanziamento dell’Anci Piemonte, quattro seminari formativi per tecnici e progettisti in tema di abbattimento barriere, P.E.B.A. e P.A.U. 

Ho per anni partecipato all’osservatorio regionale per il trasporto. in tale ambito ho avuto la possibilità di contribuire alla stesura del capitolato d’appalto per la gara di assegnazione del servizio di trasporto pubblico locale.

Ho partecipato, su delega della FAND NAZIONALE, alle consultazioni e audizioni presso l’autorità di regolazione dei trasporti per la definizione del regolamento sanzionatorio per le violazioni dei regolamenti UEE. 

Come vice presidente regionale della FAND, ho promosso l’istituzione del tavolo per il miglioramento  dell’accessibilità e fruizione del TPL, dal quale, è talaltro scaturita l’attività ispettiva. Inoltre ho partecipato al tavolo regionale per la definizione delle nuove linee guida per i progetti di vita indipendente contribuendo ad inserire tra i beneficiari anche i disabili sensoriali.

O più volte partecipato a consultazioni di organi legislativi regionali esprimendo pareri e proponendo emendamenti.

Nel 2008 con il supporto e la partecipazione della Commissione Nazionale o organizzato, Inserendola nel programma di “MONDIORING”, manifestazione cinofila di carattere mondiale, la “Giornata Nazionale del cane guida”, ad Asti.

Non sono mancate le occasioni di progettare  oltre che in campo riabilitativo, corsi di orientamento e mobilità, informatica, cucina, autonomia personale e domestica con programmi individualizzati per pluriminorati.

Di formazione per insegnanti di sostegno e assistenti extra scolastici.

Per la prevenzione della cecità, mi sono dedicato a screening itineranti, rivolti alla popolazione adulta ma anche ai bimbi della scuola materna per la prevenzione dell’ambliopia. In questo ambito ho conosciuto le complesse dinamiche di partecipazione ai bandi di enti pubblici e fondazioni private.   

Partecipando alla commissione tripartita ho promosso un corso di aggiornamento per centralinisti occupati, che, pur essendo previsti dalla legge 113 in Piemonte non erano mai stati realizzati prima. Il corso è stato finanziato con il fondo sociale europeo. 

Recentemente  ho organizzato un corso online per  l’utilizzo del home banking di Banca intesa, tramite l’app “MOBILE”.  Ho  trovato anche il tempo da dedicare a quella che è sempre stata una passione, la velocità! A 27 anni ho messo per la prima volta gli sci ai piedi con i quali ho pian piano preso confidenza scendendo dalle più facili alle più adrenaliniche piste nere fino a partecipare a delle gare di gigante.

Ho pedalato con il tandem, ho provato l’ebbrezza del volo con il deltaplano e successivamente ho  volato con apparecchi ultraleggeri. Non  poteva mancare la passione per i motori, che mi ha portato alla guida di un Go cart sul circuito della pista winner, non disdegnando le più lente e faticose camminate estive sui sentieri di montagna. 

Avendo perso la mia autonomia  personale e quindi la libertà di movimento, e dopo averla faticosamente recuperata, ritengo che senza autonomia non vi può essere una vita indipendente.

 Per questo ritengo che l’accessibilità del trasporto pubblico e della tecnologia touch screen dovranno essere una priorità.

Grazie per avermi letto.

Settimana bianca 2021: Dobbiaco, 30 gennaio – 6 febbraio 2021

Si comunica che il Consiglio Regionale UICI della Toscana organizzerà, se i provvedimenti del DPCM Coronavirus lo permetteranno, la settimana bianca sulle nevi di Dobbiaco dal 30 gennaio al 6 febbraio 2021.

Di seguito, una breve presentazione dell’evento sportivo.

L’organizzazione prevede l’impiego di guide professioniste sia per accompagnare gli sciatori, sia, nei limiti del possibile, per uscite con escursioni. Sarà possibile noleggiare l’attrezzatura per praticare lo sci di fondo presso il “noleggio sci” situato di fronte all’Hotel.
Il soggiorno avverrà presso l’Hotel Union con trattamento di mezza pensione. La struttura alberghiera prescelta garantisce tutti i protocolli in materia di Coronavirus, prescritte dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute e dall’INAIL in modo da garantire ad ogni ospite un soggiorno in massima sicurezza.

Per lo spuntino di mezzogiorno vi sono ottime opportunità a portata di mano a costi sostenibili, fra cui il Centro fondo, distante poche centinaia di metri dall’Hotel Union, oltre naturalmente presso le malghe presenti nei dintorni.

Il costo della settimana bianca è di  535,50 (75 a persona + 1,50 di tassa di soggiorno),  escluso il premio della polizza assicurativa, obbligatoria per tutti i partecipanti.

La quota comprende: 

– colazione: a buffet;

– cena: menu  a scelta con una cena tipica e una mediterranea, buffet di antipasti, verdure e insalata;

– bevande: acqua minerale gasata/naturale ogni 2 persone, vino da pagare a parte;

– uso gratuito del parcheggio autobus di fronte all’hotel, zona wellness nuovissima, palestra e piscina coperta.

È previsto un supplemento singola di € 13,0 giornalieri (massimo 4); supplemento DUS (massimo 2) € 18,00 giornalieri

Riduzione bambini da 0-1,99 anni: 25 € al giorno in culla, 2-6,99 anni: 50%, 7-13 anni: 30%. Inoltre riduzione terzo e quarto letto 10%.

Ogni sciatore, o comunque persona che fruisce delle guide, dovrà sostenere il costo per i pranzi delle stesse.

Nel caso che le guide sci dovessero necessitare di attrezzature a noleggio, la quota sarà equamente suddivisa fra tutti gli sciatori a fine settimana. 

Anche quest’anno è stato ipotizzato il trasferimento con pullman di andata e ritorno dalla località sciistica con partenza da Firenze, il cui costo, per gli sciatori e gli escursionisti toscani, sarà a carico di questo Consiglio Regionale.

Al momento dell’iscrizione da effettuarsi entro e non oltre il 15/12 p.v. dovrà essere versato un anticipo di € 100,00.

Tale anticipo sarà poi detratto al momento del saldo che dovrà essere effettuato presso l’hotel.
La prenotazione potrà essere fatta contattando Angelo Grazzini, coordinatore della Commissione, ai seguenti recapiti:


Telefono abitazione:  0572 33772.

Telefono cellulare: 338 4248181

Indirizzo e-mail:  a.grazzini@yahoo.it

Cristo Rivelato – L’opera scultorea a Parma

Con l’organizzazione del Lions Club Parma Farnese, Lions Club Bardi Val Ceno e degli altri Club di Parma e Provincia, con il patrocinio dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Parma, l’opera scultorea sara’ esposta a Parma nella Chiesa di San Giovanni Evangelista  da ottobre 2020 a Dicembre 2021.

Il Cristo rivelato è un’opera del maestro scultore non vedente Felice Tagliaferri. Non è una scultura come le altre: è un’opera che nasce con una storia speciale. Nel 2008 Tagliaferri, durante un suo soggiorno a Napoli, colse l’occasione per visitare la Cappella Sansevero, dove tuttora è custodita la preziosa scultura settecentesca di Giuseppe Sanmartino, il Cristo Velato. Però l’artista, cieco dall’età di 14 anni, non poté vedere l’opera a suo modo, cioè con le mani.

Fu questo evento ad ispirare Tagliaferri nella creazione della sua opera più famosa, il “Cristo Rivelato”: una scultura in marmo di Carrara “da toccare”, che si rifà all’opera di Sanmartino.

Il Cristo Rivelato, quindi, non è una copia scultorea, ma è un’opera originale dal profondo valore ideologico legato al duplice significato di “velato per la seconda volta” e di “svelato ai non vedenti”. Rendere disponibile questa scultura alla fruizione tattile dei non vedenti è, nelle intenzioni del suo autore, la dimostrazione che l’arte è e deve essere patrimonio universale.

Il Cristo rivelato è stato benedetto da papa Ratzinger l’11 settembre 2011 ad Ancona ed è stato esposto in molte città italiane.

L’idea di esporre il Cristo a Parma nasce all’interno del Lions Club Parma Farnese, proponendolo al territorio come prezioso contributo all’evento “Parma capitale italiana della cultura 2020 – 2021”.

Il monastero di San Giovanni a Parma ha accolto immediatamente l’idea di ospitare l’opera all’interno della Chiesa, alla sinistra dell’altare maggiore, quasi sotto la cupola del Correggio.

Per tutto il periodo della permanenza dell’opera (Ottobre 2020- Dicembre 2021), verranno curati tutti gli aspetti legati alla perfetta accessibilità e fruizione: accompagnamento alla fruizione tattile, testi per non udenti e non vedenti.

Particolare attenzione sarà messa nel raccomandare l’igiene delle mani.

I disabili visivi saranno accompagnati alla lettura tattile dopo aver avuto accesso alla riproduzione in scala. Questo consentirà di avere un’idea generale dell’opera, prima del contatto con l’originale.

Il libretto guida avrà, oltre al testo,  il QR audio per i non vedenti e video LIS per i non udenti.

La visita dell’opera all’interno della Chiesa e’ gratuita se svolta liberamente.

Per una esperienza piu’ completa e una migliore fruizione dell’opera e’ possibile prenotare la visita con guida professionale a pagamento.

TARIFFE VISITE TATTILI per disabili visivi

Le visite dovranno essere sempre prenotate alla mail info@itineraemilia.it con anticipo

Sito: https://itineraemilia.it/it/

Cristo RiVelato

Accompagnatori (1 a persona) – gratuito

1 persona non/ipo vedente 40€ durata 45 min circa

2 persone non/ipo vedenti 70€ durata 1h e 15 min circa

Cristo RiVelato + degustazione guidata

Accompagnatori – (1 a persona) gratuita la visita – degustazione a pagamento

1 persona  + accompagnatore 80€ + costo degustazione – durata 1h e 30 min circa

2 persone + 2 accompagnatori 110€ + costo degustazione – durata 2h circa.

Genova – Segreteria telefonica del 2 novembre 2020

Si rende noto che è possibile rinnovare il tesseramento all’associazione per l’anno 2021 presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1, previo appuntamento; anche quest’anno la quota ordinaria è di € 50,00, la quota ridotta riservata ai minorenni ed agli ospiti dell’Istituto David Chiossone è di € 10,50; chi volesse versare la quota associativa tramite trattenuta mensile sulla pensione, può sottoscrivere l’apposita delega presso la sede di Via Caffaro, sempre previo appuntamento.

Dal 5 all’8 novembre avrà luogo il Congresso Nazionale dell’Unione in modalità online che avrà il compito, tra l’altro, di eleggere il nuovo Presidente Nazionale e 24 componenti del Consiglio Nazionale nonché di discutere e votare le proposte di modifica allo Statuto Sociale.

Il Congresso sarà seguito in diretta da SlashRadio che pertanto permetterà a tutti di seguirne i lavori.

In occasione del Centenario dell’Unione verrà fatto omaggio del cubo “mangia e vinci” a tutti i soci che parteciperanno alle iniziative associative della Sezione, ai nuovi iscritti all’associazione nonché ai primi soci che rinnoveranno l’iscrizione per l’anno 2021.

Si informa che è possibile destinare il 5 per mille delle imposte sul vostro reddito a questa Sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: basta indicare il nostro codice fiscale n. 00 46 59 30 105 nell’apposito quadro della denuncia dei redditi o della certificazione unica.

Ricordiamo che i soci potranno accedere ai servizi di consulenza ed assistenza dell’ufficio della Sezione Territoriale UICI di Genova, nel rispetto delle disposizioni governative per contrastare il contagio da corona virus, solo ed esclusivamente previo appuntamento telefonico al numero dell’ufficio 010 25 100 49 e con l’adeguata protezione della mascherina.

L’attività del gruppo di auto mutuo aiuto si svolge con incontri in camera virtuale ai quali si può accedere mediante il semplice utilizzo del proprio telefono sia fisso che mobile; per maggiori informazioni contattare la coordinatrice Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55

Presso la Sezione sono disponibili le medaglie commemorative del Centenario dell’Unione in argento del costo di 40 euro cadauna; gli interessati possono prenotare, anche telefonicamente, la medaglia o venirla a ritirare direttamente in sede previo appuntamento.

Si informa che sono attivi, seppur parzialmente per la limitata disponibilità dei volontari, i servizi di accompagnamento prestati dai volontari coordinati da Ornella Tarantino e Luciano Frasca; i servizi possono essere richiesti dal lunedì al venerdì, con almeno due giorni di preavviso, a Ornella Tarantino al numero telefonico 338 16 95 099 dalle ore 11 alle ore 13 e a Luciano Frasca al numero telefonico 389 071 05 27 dalle ore 14 alle ore 16: si raccomanda di rispettare gli orari indicati.

Il Consiglio della Sezione Territoriale UICI di Genova comunica che due psicologhe hanno dato la loro disponibilità per un supporto telefonico gratuito, nel tempo dell’emergenza Covid 19, a tutte le persone che vivessero uno stato di disagio e di sofferenza da quarantena.

Di seguito i recapiti delle psicologhe in questione con i giorni e le fasce orarie della loro disponibilità:

– Dottoressa Paola Balocco cell. 333 48 37 857; email paolabalocco@yahoo.it che è anche recapito Skype; disponibile il venerdì dalle ore 14 alle ore 18.

– Dottoressa Alva Voltolini, disponibile al martedì dalle ore 14 alle ore 18, cell. 335 13 95 147.

N.B. La Dottoressa Paola Balocco ha dato la disponibilità anche dopo la fine dell’emergenza corona virus.

In questo momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza Covid 19, la sezione di Genova mette a disposizione un ulteriore servizio gratuito di sostegno psicologico ed emotivo grazie alla disponibilità della socia Cinzia Mongini. Sarà possibile effettuare colloqui di sostegno (counselling), tramite telefono, audio o video chiamate WhatsApp oppure tramite skype. Per informazioni contattare la socia Cinzia Mongini al numero di cellulare 349 53 61 505Prossimo appuntamento con l’aggiornamento della segreteria a lunedì 9 novembre 2020.

Presentazione candidatura, di Vincenzo Massa

Autore: Vincenzo Massa

Amiche ed amici, sintetizzare in poche parole le attività e le esperienze è difficile ma, proverò a farlo, cercando di esprimere le sensazioni e le emozioni che mi pervadono nel presentare la mia candidatura a tutti voi. La mia vita è stata costellata di incontri ed episodi che, al momento, sembravano slegati dal contesto che stavo vivendo ma che, in seguito, hanno segnato una svolta per la mia vita. La mia natura di albino, con implicazioni gravi di ipovisione, fino al diploma non ha mai pesato sulla mia vita ed il mio modo di essere, grazie a compagni di scuola straordinari e insegnanti che dallo scrivere alla lavagna hanno aggiunto, per loro sensibilità, l’accompagnamento della voce al loro racconto. Finito quel periodo è arrivato il momento di fare i conti con la realtà e l’accettazione dei limiti che la condizione fisica mi poneva. Arriva la scelta di frequentare il corso di centralinista, mandando in soffitta il sogno di fare della radio libera il mio lavoro e, da quel momento, parte il mio viaggio nel mondo dell’Unione. Durante la frequenza del corso da centralinista, molto spesso, il punteruolo era sostituito da un fischietto perché, in quegli anni difficilissimi, le manifestazioni di protesta erano quasi quotidiane. Frequentando la sezione napoletana dell’Unione, ho avuto la fortuna di conoscere un grande presidente, il compianto Francesco Coppola, che spesso mi faceva partecipare, come osservatore, ad iniziative nazionali UIC, facendomi vivere anche la grandissima esperienza congressuale e da lì il fu quasi normale trovarmi nella rappresentanza della penisola sorrentina, aiutare l’allora rappresentante zonale ad assistere i soci. Una bella esperienza durata qualche anno fino a quando ho incontrato la donna della mia vita, Pierangela, donna straordinaria, all’epoca vice sindaco della sua città, Sapri, impegnata nel sociale, con la passione in comune delle radio libere, lei dirigeva ed era proprietaria di Radio Golfo Sapri, storica emittente del golfo di Policastro, cambiavo città, cambiavo provincia e la mia iscrizione all’UIC passava da Napoli a Salerno. In quegli anni di grande impegno sindacale, l’Unione era presente, prima per lo sciopero di tutti i centralinisti dell’allora Banco di Napoli, grazie a quell’azione molti lavoratori della categoria riuscirono ad andare in pensione con condizioni molto favorevoli sino al 1997, poi per la presenza costante nei miei discorsi e nei lavori preparatori alle piattaforme contrattuali per il contratto dei bancari. Piccoli segnali certo ma si parlava anche del nostro sodalizio. Nel 1995 la vita regala alla mia famiglia la gioia grande dell’arrivo di Ermelinda una figlia meravigliosa e straordinaria che Pierangela ha arruolato, dopo pochi anni, come volontaria accompagnatrice, anche se in quegli anni era la Cisl, che mi aveva affidato nel 1995 l’incarico di responsabile zonale del golfo di Policastro, a tenermi impegnato in un’esperienza che mi ha dato tanta formazione ed esperienza. Nel 1997, dopo che la crisi economica del 1992-93 ci aveva privato della radio, vengo accolto nella grande famiglia dell’ordine dei pubblicisti, grazie al lavoro di corrispondente dal golfo di Policastro. In quegli anni l’UIC sembrava quasi essersi allontanata dalla mia vita ma nel 2000, grazie alla Cisl, mi trovo ad essere in commissione per l’esame della qualifica di centralinisti, che si svolgeva presso la sede dell’associazione di Salerno. Un altro grande presidente ,il compianto Tommaso Sica, mi invita come esperto ad un’assemblea provinciale dei centralinisti, prima di coinvolgermi come consigliere provinciale, poi come vice presidente sezionale e consigliere regionale, dove ho la fortuna di incontrare il prof. Pietro Piscitelli che mi ha aiutato a conoscere l’associazione, accompagnandomi poi nell’esperienza di presidente sezionale e ,al contempo ,inserendomi nell’ufficio di presidenza regionale per conoscere un altro livello della nostra associazione, con la responsabilità della gestione. I 10 anni di presidenza provinciale all’UICI di Salerno, compresi gli 8 di presidente provinciale della FAND, sono stati meravigliosi e fantastici , mi hanno consentito di entrare in tantissime case di nostri soci.La provincia di Salerno la giravo in continuazione perché ho sempre ritenuto che il  primo compito di un dirigente fosse quello di ascoltare, conoscere  andando  a bussare alle porte di casa dei soci più bisognosi, per far capire che l’Unione non dimentica nessuno. Anche se l’impatto iniziale era stato forte, l’organizzazione del raid in pedalò del 2005, cosa che si ripeterà poi nel 2010, e l’ospitalità nella mia provincia di quello in tandem, nonostante fossi stato appena eletto, i settori del lavoro, dell’istruzione, della prevenzione della cecità, il rilancio delle attività delle rappresentanze, sono state un banco di prova molto importante. Dal 2007 la direzione del centro di trascrizione regionale e la responsabilità del campo di riabilitazione estiva hanno assorbito il pochissimo tempo libero che restava delle mie giornate. Nel 2009 riuscivo a concludere il percorso universitario con la laurea in Scienze della Comunicazione, la realizzazione di un altro sogno. In quegli anni l’incontro con tanti ragazzi e con le loro famiglie, molto spesso il primo incontro vedeva quasi sempre mamme piangenti, mi rendeva sempre più consapevole che il primo nemico da battere era la solitudine e quindi ci voleva più tempo e attenzione nell’ascolto. Grazie alla catena di rapporti istituzionali e alle tante manifestazioni organizzate sul territorio, la sede provinciale riacquistava autorevolezza e visibilità, finanziamenti per nuove progettualità sperimentali e, dopo tanti anni di zero assoluto, un buon numero di avviamenti al lavoro. Siamo al 2015 quando vengo eletto presidente UICI della Campania, con una situazione drammatica da affrontare e problemi in tutti i settori aggravati dal grave scenario economico di tutto il paese con il quale facevamo i conti da anni. Nello stesso anno il congresso riconferma alla presidenza Mario Barbuto che, in un pomeriggio del 2016, mi intrattiene in un colloquio sui problemi associativi e mi propone di collaborare con il collegio dei sindaci nazionali dell’I.Ri.For., cosa strana di quella telefonata è stata la domanda conclusiva “Quanto ti manca per andare in pensione?”. Quella telefonata mi è ritornata alla mente nel 2018 quando il presidente Barbuto mi ha dato, anche se in circostanze tristissime perché ci aveva appena lasciato l’amico Francesco Fratta, l’onore di poter coordinare l’attività del centro nazionale del libro parlato, mentre da qualche mese collaboravo attivamente al Corriere dei Ciechi. Un anno esaltante di lavoro che mi ha consentito di conoscere tantissime persone e sezioni della nostra Unione. Gli impegni aumentavano perché la responsabilità nazionale richiedeva una presenza fissa e costante a Roma, era appena stato avviato il progetto di distribuzione del libro parlato attraverso le sedi territoriali e si stava iniziando ad approntare il centro di registrazione nazionale su Modena. A questo aggiungiamo la voglia di riaprire una finestra su l’esterno con la ricerca sul territorio nazionale di nuovi donatori di voce ed uno degli strumenti utilizzati è stato quello di essere presenti con gli altri enti dell’Unione a mostre e fiere nazionali. Nel 2019 arriva il passaggio all’ufficio stampa, a quel punto il pensionamento non può più essere rimandato, e si apre la sfida della comunicazione interna ed esterna. Qualche piccolo cambiamento nella realizzazione delle riviste, quella più rilevante del Corriere dei Ciechi ha portato alla completa produzione interna di questo fondamentale organo ufficiale dell’Unione, valorizzando collaborazioni e risorse interne. La ricostruzione di rapporti esterni con i media ci ha consentito di recuperare spazi di attenzione su tutti i canali media nazionali e locali, senza trascurare i canali social.  L’aumento degli abbonati alle riviste, unitamente al contributo sull’editoria, ci spingono ad immaginare che abbiamo intrapreso la strada giusta per veicolare le idee, i messaggi e i progetti della nostra Unione. Quando, come dice il presidente Barbuto, mi hanno fatto lo “scherzo” di candidarmi al consiglio nazionale, le sensazioni e le emozioni sono state tante. In primo luogo so bene che mi candido a non essere più rappresentante di un solo territorio ma bensì di 107 per cui le questioni affrontate dovranno trovare soluzioni, possibilmente, per tutti. Non da meno è l’onore di essere rappresentante nazionale di un’autorevole e storica associazione qual’è l’Unione. Ancora una volta non mi chiederò il perché di questa nuova chiamata ma proverò, in silenzio, a mettere a disposizione del progetto associativo del presidente Barbuto, le competenze e le esperienze sin qui maturate. In silenzio e con grande umiltà continuerò a lavorare ,affinché nei prossimi 5 anni l’Unione possa raggiungere quanti più traguardi è possibile per completare quella trasformazione e riposizionamento che le consentano di raggiungere quelle pari opportunità a cui si sono ispirati i nostri padri fondatori, cento anni fa, continuato con forza e passione da tanti uomini e donne che hanno dedicato la loro vita a questa causa. Una responsabilità grande a cui manca un tassello importantissimo da parte di tutti voi signori congressisti, il vostro gradimento e l’accettazione della mia candidatura, attraverso il conferimento del vostro sostegno ed il vostro consenso che ricambierò con la passione, il lavoro e la lealtà verso questo straordinario progetto di “Insieme per l’Unione”. Grazie a tutti per la fiducia che vorrete accordarmi.

Presentazione candidatura, di Nicola Stilla

Autore: Nicola Stilla

Sono Nicola Stilla, sono nato ad Altomonte, in provincia di Cosenza, il 30 dicembre del 1962 e ho perso la vista a nove anni a causa di un glaucoma congenito. Sono iscritto all’Unione dal 1978.

Dal 1982 al 2015, anno in cui sono andato in pensione, ho svolto la professione di centralinista telefonico in diversi istituti bancari, prima in provincia di Pavia poi a Milano. Sempre nel 1982 ho inaugurato la mia attività politica all’interno dell’Associazione, come consigliere della Sezione provinciale di Pavia, per poi ricoprirne la carica di Presidente dal 1991 al 2005. Dopo sette anni di vice-presidenza regionale, nel 2005 sono stato eletto Presidente del Consiglio Regionale Lombardo dell’Unione, ruolo che ho ricoperto per tre mandati, fino al settembre 2020.

In tale veste, ho potenziato la struttura regionale, implementandone le risorse umane ed economiche, con lo scopo di rafforzarne il ruolo nei confronti degli Enti pubblici e privati della regione Lombardia e di farne una struttura di efficace supporto alle attività delle nostre strutture territoriali.

In questi quindici anni di presidenza regionale, ho seguito con passione i lavori della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) lombarda, che ho avuto l’onore di presiedere dal 2012 al 2020. Nel periodo della mia presidenza, la FAND ha consolidato il proprio ruolo di rappresentanza verso gli Enti pubblici e privati ed avviato un proficuo rapporto di collaborazione con Regione Lombardia: tale rapporto ha portato alla costituzione di un’ATS per la gestione di importanti progetti (SpazioDisabilità e ExpoFacile) per conto dell’amministrazione regionale.

Durante la mia carriera associativa, ho svolto svariati incarichi negli enti collegati all’Unione, come il Consiglio di Amministrazione I.Ri.Fo.R. della Lombardia, del quale ho ricoperto la carica di Presidente per i quindici anni della mia presidenza regionale U.I.C.I., e del quale sono ora Direttore Scientifico Regionale per volontà dell’attuale dirigenza; fin dai primi mesi del mio incarico in qualità di presidente dell’I.Ri.Fo.R. Lombardo mi sono impegnato a dare nuova linfa all’attività dell’Istituto, soprattutto nell’organizzazione di iniziative di carattere riabilitativo rivolte ai soci più giovani, dalla prima infanzia all’adolescenza. Oggi I.Ri.Fo.R. ha un’attività continuativa e costante: mi preme qui ricordare un progetto  che ho voluto fortemente ed oggi rappresenta un servizio apprezzato e conosciuto, quello di Intervento Precoce, rivolto alle famiglie con piccoli con disabilità visiva in età prescolare. Sempre nell’ambito dell’I.Ri.Fo.R., dal 2011 al 2015 sono stato Componente del Consiglio di Amministrazione Centrale.

Dal 2008 sono Presidente del Club Italiano del Braille: fin dall’inizio ho operato affinché il Club organizzasse, in occasione della Giornata nazionale del Braille (di cui alla legge dello Stato n. 126/2007), almeno un’iniziativa pubblica di sensibilizzazione della popolazione in merito all’utilità e all’attualità del codice Braille. Oggi l’appuntamento con le celebrazioni della Giornata Nazionale è diventato un appuntamento fisso in almeno due città del territorio nazionale.  

Parallelamente alla mia attività all’interno dell’Unione, ho ricoperto incarichi anche in altri contesti associativi ed istituzionali: dal 2007 sono Presidente dell’Associazione Italiana Amaurosi Congenita di Leber (IALCA), che si occupa di promuovere la conoscenza e la ricerca connessa a questa rara malattia causa di minorazione visiva. Come Presidente, ho contribuito organizzando iniziative e convegni ed istituendo una borsa di studio in memoria del fondatore dell’associazione. Dal 2005 al 2015, sono stato inoltre Componente del Comitato Scientifico del Centro di Neuroftalmologia dell’età evolutiva per minorati della vista dell’Istituto Neurologico “Casimiro Mondino” di Pavia, e del Comitato Scientifico del Centro di Riabilitazione Visiva per Ipovedenti della Fondazione “Salvatore Maugeri” di Pavia.

Oltre ad aver conservato la presidenza del Club del Braille e dell’Associazione IALCA, attualmente, sono Consigliere Delegato del Consiglio Regionale lombardo dell’Unione, Consigliere della Sezione territoriale di Brescia e, come sopra esposto, Direttore Scientifico dell’I.Ri.Fo.R. regionale. Infine, ricopro attualmente il ruolo di Commissario Straordinario della Sezione territoriale di Monza Brianza.

Ho deciso di candidarmi al Consiglio Nazionale dell’Unione nella lista “INSIEME PER L’UNIONE” – MARIO BARBUTO – PRESIDENTE NAZIONALE perché, sulla base dell’esperienza maturata nei vari anni di militanza nell’Unione, ritengo di poter dare un contributo all’associazione anche a questo livello, soprattutto nell’ambito dell’Istruzione, della riabilitazione e dei problemi delle persone con disabilità complessa. Offro quindi la mia disponibilità e, qualora essa sarà condivisa dalle delegate e dai delegati al 24° Congresso nazionale dell’Unione, assumerò l’incarico con la passione, la dedizione e il senso di responsabilità che hanno da sempre caratterizzato la mia vita associativa.