Brescia – Lavorare al tempo del COVID-19. Fatti, pensieri, emozioni, di Irene Panighetti

Si fa presto a dire smart working, o, meglio, lavoro agile, ma poi, nel metterlo in pratica, quanti problemi, che per noi ipo o non vedenti si amplificano. Le difficoltà, ma anche le opportunità di questo modo di lavorare da casa, sono state affrontate nell’incontro promosso da Fabio Fornari, il responsabile lavoro della sezione di Brescia, che il 4 dicembre ha organizzato on line “lavorare al tempo del Covid-19. Fatti, pensieri, emozioni”. Proprio le emozioni sono state le protagoniste, soprattutto nelle parole di chi ha portato la propria testimonianza di lavoratrice o lavoratore che magari dal marzo scorso lavora dalla propria dimora. Come Fabio stesso, che, ha raccontato, nei primi mesi non ha fatto granché e che quindi consiglia di tornare in ufficio non appena ci sarà la sicurezza per farlo: “il lavoro agile ha dei vantaggi ma anche dei problemi – ha spiegato – come per esempio la creazione di un effetto capanna, cioè la non voglia di uscire di casa. Ma le relazioni, il contatto diretto e non mediato da uno schermo sono fondamentali, soprattutto per chi ha disabilità visiva”.

Grintosa la testimonianza di Laura, che lavora per il Comune di Brescia da quasi 23 anni e che, dopo gli inizi difficili, ha imparato la pazienza “e l’autoironia – ha sottolineato – con fatica ma con la decisione di non mollare mai. Mi sono formata, ho partecipato e ho dimostrato che, se messa in condizione di farlo, una persona con disabilità è una risorsa per l’azienda o per l’ente che, se conosce le potenzialità di un non vedente è più facile che ne assuma altri”. Con tanta voglia di fare e di tornare in ufficio anche Daniela, che da centralinista oggi ha un incarico di livello superiore all’Università di Brescia. Meno fortunata Loredana che ha raccontato dei suoi anni di mobbing e dei suoi problemi di oggi nel recarsi sui luoghi dove può fare dei lavori manuali.

Sono solo alcune delle presenze che hanno animato l’incontro durante il quale si è messo a disposizione per suggerimenti e aiuto Giuseppe Fornaro, del consiglio nazionale dell’Unione. “Ho iniziato come centralinista e oggi sono responsabile della gestione dei dati di un’azienda: questo dimostra che noi ipo o non vedenti siamo in grado di competere e di essere produttivi se messi nelle condizioni per farlo. Per esempio se ci viene data una postazione idonea, per la quale ci sono finanziamenti previsti dalle leggi. Ma se un datore di lavoro non capisce e lede i nostri diritti dobbiamo farli valere noi, tramite il sindacato, le Rsu e le norme contro le discriminazioni, che esistono e che noi per primi dobbiamo conoscere per farle mettere in atto”.

Genova – Segreteria telefonica del 7 dicembre 2020

Si ricorda che è possibile ascoltare la segreteria telefonica, chiamando il numero 010 099 31 78 e seguendo le istruzioni in voce.

Novità:

Si ricorda che è possibile rinnovare il tesseramento all’associazione per l’anno 2021 presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1, previo appuntamento; anche quest’anno la quota ordinaria è di € 50,00, la quota ridotta riservata ai minorenni ed agli ospiti dell’Istituto David Chiossone è di € 10,50; chi volesse versare la quota associativa tramite trattenuta mensile sulla pensione, può sottoscrivere l’apposita delega presso la sede di Via Caffaro, sempre previo appuntamento.

Ricordiamo che i soci che verranno in sede a rinnovare il tesseramento riceveranno l’omaggio del cubo “Mangia e vinci”, fino ad esaurimento scorte.

Si informa che l’appuntamento settimanale di incontro e dialogo a distanza con i soci è spostato dal giovedì al mercoledì, sempre dalle ore 17:00 alle ore 18:00 e sempre gestito di volta in volta da un diverso componente del Consiglio Sezionale; prossimo appuntamento quindi mercoledì 9 dicembre con la Consigliera Carolina Liberato.

L’incontro si svolge con la modalità dell’audioconferenza in sala virtuale telefonica gratuita Globafy alla quale i soci possono accedere nell’orario dedicato componendo il numero 02 87 36 87 17 e digitando, a seguito della richiesta in lingua inglese dell’inserimento del codice, il numero 10102020.

Giovedì 10 dicembre alle ore 17:00 su SlashRadio  con Linda Legname, Nicola Stilla e a Stefano Salmeri si occuperanno della Risoluzione Congressuale denominata “Sezione di lavoro 1 – Istruzione, Formazione, Pluridisabilità”;

Si informa che Consiglio Regionale UICI della Toscana organizzerà, se le condizioni relative alla pandemia da Coronavirus lo permetteranno,  la settimana bianca sulle nevi di Dobbiaco dal 30 gennaio al 6 febbraio 2021.

Il costo della settimana bianca sarà di € 535,50 a persona,  escluso il premio della polizza assicurativa, obbligatoria per tutti i partecipanti.

Al momento dell’iscrizione da effettuarsi entro e non oltre il 15 dicembre prossimo dovrà essere versato un anticipo di 100 euro.

La prenotazione potrà essere fatta contattando Angelo Grazzini ai seguenti recapiti:

Telefono abitazione:  0572 33 772.

Telefono cellulare: 338 424 81 81

Indirizzo e-mail:  a.grazzini@yahoo.it

In occasione del Centenario dell’Unione verrà fatto omaggio del cubo “mangia e vinci” a tutti i soci che parteciperanno alle iniziative associative della Sezione, ai nuovi iscritti all’associazione nonché ai primi soci che rinnoveranno l’iscrizione per l’anno 2021.

Ricordiamo che i soci potranno accedere ai servizi di consulenza ed assistenza dell’ufficio della Sezione Territoriale UICI di Genova, nel rispetto delle disposizioni governative per contrastare il contagio da corona virus, solo ed esclusivamente previo appuntamento telefonico al numero dell’ufficio 010 25 100 49 e con l’adeguata protezione della mascherina.

L’attività del gruppo di auto mutuo aiuto si svolge con incontri in camera virtuale ai quali si può accedere mediante il semplice utilizzo del proprio telefono sia fisso che mobile; per maggiori informazioni contattare la coordinatrice Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55

Presso la Sezione sono disponibili le medaglie commemorative del Centenario dell’Unione in argento del costo di 40 euro cadauna; gli interessati possono prenotare, anche telefonicamente, la medaglia o venirla a ritirare direttamente in sede previo appuntamento.

Si informa che sono attivi, seppur parzialmente per la limitata disponibilità dei volontari, i servizi di accompagnamento prestati dai volontari coordinati da Ornella Tarantino e Luciano Frasca; i servizi possono essere richiesti dal lunedì al venerdì, con almeno due giorni di preavviso, a Ornella Tarantino al numero telefonico 338 16 95 099 dalle ore 11 alle ore 13 e a Luciano Frasca al numero telefonico 389 071 05 27 dalle ore 14 alle ore 16: si raccomanda di rispettare gli orari indicati.

Il Consiglio della Sezione Territoriale UICI di Genova comunica che due psicologhe hanno dato la loro disponibilità per un supporto telefonico gratuito, nel tempo dell’emergenza Covid 19, a tutte le persone che vivessero uno stato di disagio e di sofferenza da quarantena.

Di seguito i recapiti delle psicologhe in questione con i giorni e le fasce orarie della loro disponibilità:

– Dottoressa Paola Balocco cell. 333 48 37 857; email paolabalocco@yahoo.it che è anche recapito Skype; disponibile il venerdì dalle ore 14 alle ore 18.

– Dottoressa Alva Voltolini, disponibile al martedì dalle ore 14 alle ore 18, cell. 335 13 95 147.

N.B. La Dottoressa Paola Balocco ha dato la disponibilità anche dopo la fine dell’emergenza corona virus.

In questo momento di grande difficoltà a causa dell’emergenza Covid 19, la sezione di Genova mette a disposizione un ulteriore servizio gratuito di sostegno psicologico grazie alla disponibilità del dott. Luca Raspi dalle ore  20:00 alle ore 22:00 del mercoledì al numero di cellulare 347 42 49 298, email luca.raspi.lr@gmail.com

È possibile concordare e richiedere colloqui di sostegno alla persona attraverso il Counselling, sia online che telefonicamente, contattando la Sig.ra Cinzia Mongini al numero 349 53 61 505. Il servizio è rivolto a tutti i soci e loro famigliari.

Prossimo appuntamento con l’aggiornamento della segreteria a lunedì 14 dicembre 2020.

Torino – Notiziario audio 011NEWS n. 44-2020

Al seguente link potete ascoltare la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 44/2020 di venerdì 4/12/2020:

https://www.uictorino.it/wp-content/uploads/2020/12/011NEWS-2020-44.mp3?utm_source=mailpoet&utm_medium=email&utm_campaign=011news-n-442020-di-venerdi-4122020_149

In primo piano:

– Dopo i mesi di stop forzato, riprende la pubblicazione del periodico UICI/011. Il numero invernale si intitola “Un anno, un secolo”: omaggio al centenario dell’Unione Ciechi, ma anche riflessione sulla pandemia.

– Visto il successo della prima edizione, previsto da gennaio un nuovo ciclo di formazione a distanza: alla scoperta degli strumenti per gli acquisti on-line.

– Google Research sperimenta un nuovo sistema che potrebbe consentire a chi non vede di correre in autonomia.

Buon ascolto!

“Corriere Braille” n. 46 8-14 dicembre 2020

Si comunica che in data 7 dicembre 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Corriere Braille” n. 46 8-14 dicembre 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 2 dicembre 2020. Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2481

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Lettera di una Unione Centenaria (di Mario Barbuto)

Insediato il Consiglio Nazionale e costituita la Direzione dell’Uici

Sintesi dei lavori del Consiglio Nazionale (a cura di Vincenzo Massa)

Relazione Sezione di lavoro 3: Terza Età, Mobilità, Ausili e Tecnologie

Agenzia Iura (a cura di Roberta Natale)

Consigli di lettura dal Cnlp

Tu sei importante per noi: Campagna di Natale 2020

Uici dal 2019 è organizzazione del Comitato Testamento Solidale

Auguri.

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

BAT – Rettifica del bando che escludeva le persone non vedenti

Ieri è stata una giornata luminosa, non solo perché si è potuto parlare di persone con disabilità aprendo gli occhi sui loro mondi, ma perché da un Comune importante della nostra Puglia è giunta una notizia significativa: il Comune di Trani infatti ha rettificato il bando di concorso che escludeva dalla partecipazione le persone non vedenti. Tale esclusione era motivata da una legge vetusta, del 1991, che parla addirittura di videoterminali, termine desueto e che forse nessuno dei nostri ragazzi utilizzerebbe mai per definire un computer. Tale legge escludeva le persone non vedenti perché i “videoterminali” in quel mondo lontano e ancora più pieno di barriere del nostro, non erano accessibili e non perché i non vedenti non potessero utilizzarli.
Oggi tutte o quasi le persone non vedenti utilizzano, grazie agli screen reader, i computer e sono capaci anche di prestazioni eccezionali: ci sono non vedenti laureati in ingegneria informatica e non vedenti programmatori.
Questa rettifica, ottenuta grazie all’intervento di Franco Giangualano, Presidente UICI della Sezione Territoriale della BAT, di Paolo Lacorte, Presidente Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Puglia, e alla apertura mentale del Sindaco di Trani Amedeo Bottaro che ha compreso e recepito l’istanza, è rilevante: molte amministrazioni pubbliche in Puglia e in Italia infatti ripropongono nei loro bandi di concorso il riferimento a tale legge, precedente addirittura all’importantissima 104 del 1992 e alla 68 del 1999, sbarrando la strada ai candidati non vedenti che, come il TAR Puglia ha già sentenziato in merito ad altro concorso diversi anni fa, avrebbero diritto e, soprattutto, i mezzi tecnici e tutte le carte in regola per partecipare ai concorsi e vincerli, divenendo una risorsa importante con le loro competenze per il nostro Paese.
Metteremo tutto il nostro impegno affinché questo esempio virtuoso venga seguito presto da tutte le amministrazioni pubbliche della nostra Italia.

Cagliari – Notiziario n. 59-2020

Carissimi socie e carissimi soci,  

tutti gli anni la nostra Sezione, a dicembre, in occasione della festa di Santa Lucia, organizza degli eventi musicali o teatrali, oltre a celebrare presso la sede Uici, la Santa Messa, quale occasione di piacevole incontro e scambio degli auguri natalizi con tanti associati,  affezionati  a questa importante ricorrenza.

Quest’anno, come sappiamo, la pandemia in atto, ci impone di rinunciare a qualsiasi tipo di festeggiamento.

Tuttavia, al fine di dedicare comunque  uno spazio celebrativo significativo e un abbraccio  simbolico, siamo lieti di incontrarci partecipando alla Santa Messa che si terrà presso la chiesa di Santa Lucia in Via Donizetti a Cagliari, domenica 13 dicembre alle ore 11,30.

Tenuto conto che l’accesso sarà consentito ad un numero limitato di persone, per il rispetto del protocollo anti-Covid, il nostro suggerimento è quello di arrivare con qualche minuto di anticipo all’appuntamento.

Nella speranza che l’iniziativa possa essere di vostro gradimento, l’occasione ci è gradita per auspicare un’ampia partecipazione.

Cari Saluti

La Presidente Maria Basciu

—-

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS-APS

Sezione Territoriale di Cagliari

Via del Platano, 27 – 09131Cagliari

tel. 070 523422 notiziario telefonico 070 513575

e-mail:uicca@uiciechi.it uicica@pec.it

“Voce Nostra” n. 22 1-15 dicembre 2020

Si comunica che in data 4 dicembre 2020 è stata inserita nel sito la rivista “Voce Nostra” n. 22 1-15 dicembre 2020 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 4 dicembre 2020.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2480

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Attualità (a cura di Vincenzo Massa)

Lettera di una Unione Centenaria

Immagina di essere nato nel 1900 (di Antonio Russo)

Ciao Diego (di Antonio Russo)

Tu sei importante per noi: Campagna di Natale 2020

Giornata internazionale della disabilità (3 dicembre)

Medicina- Diabete, i cibi giusti per non far impennare i grassi dopo mangiato

In cucina- Tortino al cioccolato

Auguri

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2019 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

3 dicembre: Giornata internazionale delle persone con disabilità, di Giovanni Laiolo

Da un giorno all’altro capisci che il senso del tatto (per te così indispensabile) è diventato un potenziale pericolo. Devi ripensare ogni tuo gesto e stare costantemente in guardia: quando prendi sotto braccio la persona che ti accompagna, quando per strada senti dei passi in avvicinamento o quando, davanti a un negozio, ti imbatti in una coda.
Poi c’è quella protezione su naso e bocca, che ti scherma dal virus, ma attutisce le voci e limita la percezione di profumi e odori, facendoti sentire ancora più isolato. Se inoltre devi andare in ospedale per una visita oculistica, i tempi di attesa tendono all’infinito.
Per chi non vede, quello della pandemia è un momento quanto mai insidioso, carico di ostacoli e fatiche. Come Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) stiamo facendo di tutto per non lasciare soli i nostri soci e amici, ma abbiamo bisogno dell’apporto dell’intera società. Sì, questo tempo, pur così drammatico, può essere l’occasione per diventare più attenti verso le persone fragili. E quello qui di seguito è il nostro appello per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre.
La pandemia ha paralizzato il lavoro di tantissimi reparti e ambulatori oculistici. Le conseguenze, purtroppo, rischiano di essere gravi: senza gli adeguati controlli, infatti, diventa molto più difficile contrastare patologie fortemente invalidanti, come il glaucoma o le retinopatie, che, nei casi più gravi, se non affrontate in tempo, possono portare alla completa perdita
della vista.
Ci rendiamo conto della situazione estrema e della fortissima pressione cui il sistema sanitario è sottoposto e tuttavia chiediamo che non vengano dimenticate le esigenze delle persone con malattie oculari. Molte di loro hanno bisogno di trattamenti immediati e non possono aspettare. Le liste d’attesa si stanno allungando all’infinito, ma, almeno in certi casi, lasciar passare il tempo significa diminuire enormemente le possibilità di cura.
L’UICI ha tra i propri compiti statutari la prevenzione delle malattie degli occhi. Prima che la pandemia ci costringesse a sospendere le attività di questo genere, molte volte (e in diversi periodi dell’anno) abbiamo messo a disposizione dei cittadini, in maniera totalmente gratuita, cliniche oculistiche mobili, organizzando giornate di prevenzione ed eventi di piazza. Anche ora, seppure con strumenti diversi, vogliamo tener fede a questo impegno. Vogliamo soprattutto che non si spenga l’attenzione sul tema.
Se già prima del Covid-19, in una città grande e complessa come Torino, le persone cieche o ipovedenti avevano difficoltà a muoversi, ora i loro spostamenti sono diventati ancora più difficili. Tantissimi esercizi commerciali, infatti, hanno trasferito all’esterno la propria attività: sedie, tavolini e dehors sono ovunque. Per non parlare dei clienti in coda.
In molti luoghi pubblici (nei supermercati, ad esempio, ma anche negli uffici postali o nelle stazioni), ora ci sono precisi percorsi da seguire, spesso contrassegnati da cartelli o nastri sul pavimento: tutte indicazioni meramente visive, che per un cieco sono del tutto inaccessibili.
Anche sui mezzi pubblici ci sono nuove regole. Recentemente l’UICI di Torino ha lanciato una campagna di sensibilizzazione insieme al GTT (Gruppo Torinese Trasporti) e all’APRI (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti). In due brevi video spieghiamo ai cittadini che, nonostante le generali disposizioni anti-Covid, i passeggeri con disabilità visiva possono continuare a usare la porta anteriore per salire sui mezzi. Per questo invitiamo tutti a lasciare libero quel varco, quando è presente un viaggiatore con bastone bianco o cane guida.
Sono piccoli gesti d’attenzione, ma possono fare la differenza.
Ci sono anche aspetti a cui in genere non si fa caso. Quando una persona parla con la bocca coperta dalla mascherina, parte dell’emissione sonora viene filtrata. Quindi anche percepire le voci, specialmente in mezzo al traffico urbano, è più difficile.
Non solo. Chi vede riesce a mantenere le distanze in maniera istintiva: basta un colpo d’occhio. Per chi non vede è più complicato: bisogna affidarsi ai rumori e farsi un’idea dello spazio attraverso il bastone bianco.
Consapevoli di queste oggettive difficoltà, attualmente le persone con disabilità visiva stanno cercando di limitare il più possibile gli spostamenti, proprio per non mettere in pericolo se stessi e gli altri. Ma in certi casi, uscire è indispensabile.
Inoltre, è importante mantenere un minimo di contatto con l’ambiente esterno, per non perdere l’abitudine alla mobilità autonoma (un’abilità non scontata, ma acquisita con impegno e allenamento).
Per questo chiediamo ai cittadini un minimo di attenzione e collaborazione. Non pretendiamo una vicinanza “fisica”, ma in certi casi anche una semplice indicazione data a voce, senza dover ridurre il distanziamento, può essere d’aiuto.

Smart Working: la risposta al Covid19, di Valter Calò

Autore: Valter Calò

Il giorno 28 novembre all’interno dell’importante manifestazione di “HANDImatica 2020” si è tenuto un Webinar creato e gestito da Universal Access dal titolo “Le 1000 facce dello smart working. Come una persona con disabilità visiva “sopravvive” al tempo del Covid19″.

Questo articolo vuole essere solo un approfondimento di uno dei tanti argomenti trattati durante le quasi 4 ore di collegamento, con una media di 150 contatti. Tratterò solo la parte che ho presentato dal titolo: “Smart working: Dalle criticità alle opportunità”, considerando le numerose telefonate ed e-mail che ho avuto per chiarimenti su questo complesso argomento.

Il processo di digitalizzazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie, denominato Industria 4.0, che coinvolge sia l’aspetto economico che sociale, ha determinato dei cambiamenti anche nel modo di concepire la prestazione lavorativa, una di queste possibilità è lo Smart Working che subentra per vie semplificate ad un accordo interconfederale del 2004 tra alcune sigle sindacali e le maggiori categorie produttive come Confindustria, Confartigianato, lega Cooperative, ABI ecc… Accordo volontario tra lavoratore e datore di lavoro, questo è e rimane un “accordo” interconfederale e non una normativa, il suo ben noto nome è: Telelavoro.

La Legge 22 maggio 2017 n. 81 anticipa e definisce per la prima volta un quadro normativo per il lavoro agile (smart working).

All’inizio del 2020, nell’ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento, la prevenzione e la gestione dell’emergenza sanitaria da COVID-19 (coronavirus), al fine di limitare al massimo gli spostamenti e gli assembramenti dei cittadini, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha emanato il DPCM del 1 marzo 2020 che interviene con un nuovo Decreto semplificato sulle modalità di accesso allo smart working.

Ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito in Legge 24 aprile 2020, n. 27, come modificato dal D.L. n. 104/2020 (Decreto Agosto), convertito in Legge n. 126/2020, a decorrere dal 16 ottobre e fino al termine dello stato di emergenza sanitaria 31 gennaio 2021, i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3, L. n. 104/1992 possono svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso lo svolgimento di diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto.

Il DPCM del 3 novembre 2020 sottolinea e raccomanda il massimo utilizzo della modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza.

Cerchiamo bene di capire il motivo di questa normativa che interviene fortemente sulla modalità di trasmissione di questo virus e quindi sul suo sviluppo epidemiologico, fermando gli spostamenti dei cittadini si interrompe la modalità di infezione determinata dalla diffusione per via aerea e per contatto  del virus stesso, limitando così il suo sviluppo, attualmente questa metodica assieme al distanziamento, le mascherine e la disinfezione, sono gli unici strumenti che abbiamo per il suo contenimento e l’abbassamento della carica virale, metodologia preventiva che determina il calo delle persone infette, in rianimazione e dei morti determinati come causa diretta o complicanza di questa pandemia.

Evidente è che se il lavoratore non è messo nelle condizioni di tutelarsi e tutelare secondariamente le persone che gli sono vicine, (figli, congiunti, genitori, persone anziane ecc.), nonostante abbia ufficialmente richiesto una modalità di lavoro agile che gli spetta di diritto durante una emergenza sanitaria e questo diritto le viene negato ingiustificatamente, il lavoratore colpito da questa presa di posizione dovrà fortemente considerare se ricercare quali e di chi siano le responsabilità.

Cos’è lo Smart Working secondo la definizione del Ministero del lavoro:

“Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività”.

La definizione di smart working, contenuta nella Legge n. 81/2017, pone l’accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale e sull’utilizzo di strumentazioni che consentano di lavorare da remoto (come ad esempio: pc portatili, tablet e smartphone).

Il Governo, ha incentivato l’utilizzo di questa particolare forma del lavoro, introducendo una procedura semplificata, che prescinde da qualsiasi accordo individuale tra azienda e dipendente, lasciando come unici adempimenti la comunicazione al Ministero del lavoro circa il periodo di smart working e il dettaglio dei lavoratori interessati oltre ad un’informativa da rendere a dipendenti ed ai Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Salvo proroghe, con la fine dell’emergenza sanitaria, 31 gennaio 2021, tutto tornerà in modalità ordinaria con il ripristino del lavoro con le stesse modalità antecedenti a questa situazione sanitaria emergenziale, ma il governo lascia una porta aperta a tutti i datori di lavoro e ai lavoratori che vogliano continuare in modalità autonoma questa possibilità lavorativa. Nei confronti dei lavoratori disabili, ma non solo loro, sarà possibile stipulare degli accordi aziendali con le rappresentanze sindacali della stessa azienda o rappresentanze territoriali che regolamentino il ricorso allo smart working.

L’azienda, anche in regime di Smart Working, nei confronti dei lavoratori è tenuta a garantire la loro salute e sicurezza, ma non solo, il datore di lavoro è responsabile del funzionamento, manutenzione, installazione e della sicurezza degli strumenti tecnologici qualora vengano affidati al dipendente per lo svolgimento della prestazione da remoto.

Molte sono le tematiche che si potrebbero trattare su questo argomento come l’aspetto sociale, l’isolamento del lavoratore, la produttività, l’abbassamento del concetto di Team Working, la comunicazione interpersonale o argomenti tecnici come configurare un PC, le modalità di connessione o le problematiche tecniche dovute a questo operare come Home Office, tutto ciò è stato trattato durante il Webinar, voglio solo nominare il moderatore Michele Landolfo e i relatori con i loro significativi interventi:

Valter Calò. Smart working: Dalle criticità alle opportunità.

Chiara Tirelli. Normativa sull’aggiornamento del posto operatore per persone non vedenti e ipovedenti.

Giuseppe Fornaro. Gruppi di auto aiuto e comunità. Superare la pandemia insieme.

Vito Saladino. Lavorare all’interno di un ospedale, dal centralino al front office.

Paolo Maggia. Come preparare il Computer di una persona non vedente e ipovedente? Quali software accessibili per fornire assistenza informatica da remoto.

Guglielmo Boni. Lavoro al centralino con Skype for business e teams, formazione personalizzata e guidata a distanza.

Vito Rafaschieri. Esempio funzionale dell’utilizzo di una work station postazione di lavoro per ufficio e casa.

Kedrit Shalari. L’esperienza diretta di chi ha vinto la sfida di un concorso pubblico.

Sauro Cesaretti. (accessibility days) abbattere le barriere digitali.

Rossy KK e Silvia Fattori quali sono le risorse e le competenze necessari per affrontare questo periodo di cambiamenti?