“Senior” n. 1 gennaio 2022

Autore: Cesare Barca

Sommario:

Comunicato del presidente nazionale Uici

Il risveglio dell’anima: editoriale.

A cuore aperto: di Maria Desposito

Enigmisticando.

Dalla rondine di Puccini “il bel sogno di Doretta”

In cucina con Patrizia Modica: la torta di mais.

Telefonatevi!

Impariamo l’inglese.

Canzoni antiche.

L’efficienza mentale prof. G.alfredo Iannocari.

Adriana presenta Joannes Brams.

La befana di Mauro Corona.

L’almanacco del mese.

Ginnastica in casa con il prof. Ezio Pescatori.

Il tuo cognome e la sua origine.

Intervista a Luca dell’Anna di Giuseppe Ferdico.

Cosa leggere?Ultimi giorni di quiete di Patrizia Stagni.

Senior informa di Angelo de gianni.

Ci vuole un fiore di Maria Desposito.

San Remo 1971 di Alberto Stagni.

In viaggio con Patrizia Modica: “Balzirossi”.

Posta e risposta.

Pubblicità alla radio di Massimiliano.

A risentirci.

L’insieme offre circa cinque ore di ascolto ai nostri lettori che ancora attendono con ansia che la consegna postale torni ad essere attiva come sempre.

Per la redazione Cesare Barca

Pubblicato il 20/01/2022

Breve indagine smart working per centralinisti

Autore: Mario Barbuto

Su sollecitazione e proposta del nostro comitato nazionale centralinisti, abbiamo predisposto un’apposita pagina sul sito internet per condurre una breve indagine conoscitiva circa il tema in oggetto.

Occorrono solo pochi minuti di tempo e attenzione per rispondere a pochissime domande che potranno aiutarci a orientare le nostre scelte in materia, non solamente per il periodo della pandemia, ma anche come prospettiva di medio e lungo termine.

La pagina internet è raggiungibile al seguente indirizzo:

https://www.uiciechi.it/Questionario/centralinisti.asp

Confido nella disponibilità di ciascuno e raccomando ai presidenti e coordinatori sezionali e regionali di voler diffondere il più possibile l’iniziativa per allargare al massimo la partecipazione e dare maggiore forza e credibilità ai risultati.

Grazie per il contributo. l’aiuto e il sostegno.

Mario Barbuto – Presidente Nazionale

Pubblicato il 19/01/2022.

Napoli – Tirocini retribuiti riservati a persone con disabilità visiva

A seguito dell’adesione della Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e della Fondazione Istituto Strachan Rodinò al programma “Garanzia Giovani”, la Regione Campania ha autorizzato i citati enti a ospitare n. 2 tirocini extracurriculari, della durata di mesi 12, riservati a persone con disabilità. 

L’a Fondazione Istituto Strachan Rodinò e l’UICI hanno promosso questo progetto al fine di agevolare l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità visiva. Per ogni tirocinante verrà predisposto un progetto di inclusione ad hoc e verranno erogate tutte le attività di sostegno che si renderanno necessarie.

Chi può presentare domanda

Possono partecipare al bando i giovani che alla data di presentazione della domanda:

(A)

  • siano in età compresa fra 18 e 29 anni;
  • siano in possesso di diploma di scuola media superiore;
  • siano registrati al programma Garanzia Giovani;
  • abbiano lo status Neet (Not in Education, Employment or Training) ossia non abbiano contratti di lavoro in essere e non siano inseriti in un percorso di istruzione o formazione, ovvero non siano iscritti ad un regolare corso di studi (secondari superiori o universitari) o di formazione professionale;
  • siano iscritti al Centro per l’Impiego – sezione Collocamento mirato, con percentuale di invalidità uguale o superiore al 46%.

(B)

  • giovani anche non NEET (possono essere iscritti a Corsi di Studio universitari – o  formazione) di età compresa tra i 18 e 35 anni (non compiuti);
  • siano in possesso di diploma di scuola media superiore;
  • siano registrati al programma Garanzia Giovani;
  • non abbiano contratti di lavoro in essere;
  • siano iscritti al Centro per l’Impiego – sezione Collocamento mirato, con percentuale di invalidità uguale o superiore al 46%.

Compenso

Ai partecipanti spetterà una indennità mensile pari a € 500,00, erogata direttamente dalla Regione Campania.

Impegno richiesto

Ai partecipanti è richiesto un impegno di massimo 6 ore giornaliere per 5 giorni a settimana, per un minimo di 20 ore settimanali.

Modalità e termini di presentazione della domanda

La domanda di partecipazione deve essere presentata tramite il portale “Cliclavorocampania” candidandosi alle vacancy di seguito riportate, indicando i seguenti codici, entro e non oltre il giorno 04/02/2022.

ENTE OSPITANTEINDIRIZZOCODICE VACANCY
Fondazione Istituto Strachan RodinòVia Gino Doria n. 75, Napoli0500022211000000000129253      
Unione Italiana dei Ciechi e degli IpovedentiVia San Giuseppe dei nudi n. 80, napoli0500021211000000000126916     

La Fondazione Istituto Strachan Rodinò e la Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, esaminati i curricula presentati, selezioneranno i 2 disabili visivi che saranno ammessi ad effettuare i relativi tirocini.

I tirocini saranno per addetti alla segreteria, qui di seguito facciamo un breve sunto delle mansioni richieste:

Supportare le attività di un ufficio organizzando le riunioni, appuntamenti e contatti, disporre dei verbali ed appunti, attivando ed eseguendo le procedure burocratiche necessarie al funzionamento dell’ ufficio stesso. Sappiano predisporre la documentazione e svolgono compiti di supporto alle attività di comunicazione.

Per ulteriori chiarimenti, informazioni e per essere guidati per la presentazione della domanda e l’inserimento del curriculum vitae, contattare: Agenzia per il lavoro Mestieri Campania – Sportello di Napoli2 – Portici – Via Armando Diaz 144 – Napoli

Tel. 0817767894 – Email: napoli2@mestiericampania.com

Pubblicato il 19/01/2022.

Pubblicazione rivista “Il Corriere dei Ciechi” n. 1 gennaio 2022

Si comunica che in data 19 gennaio 2022 è stata inserita nel sito www.uici.it la rivista “Il Corriere dei Ciechi” n. 1 gennaio 2022 nel formato doc , PDF normale e PDF accessibile.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2663

Si riporta di seguito il sommario:

EDITORIALE

Un Presidente

Mario Barbuto

ATTUALITÀ

La nostra storia con il Presidente Sergio Mattarella

Redazionale

L’I.Ri.Fo.R. e le nuove sfide

Vincenzo Massa

Un’altra tappa sulla strada dell’inclusione scolastica

Antonio Quatraro

1Sanità, protocollo d’intesa fra UICI e Regione Lazio

Vincenzo Massa

AGENZIA IURA

Legge di Bilancio 2022 e le novità per le persone con disabilità

Assegno unico e universale

TURISMO

Turismo per tutti

Redazionale

RELAZIONI INTERNAZIONALI

Insieme per contare di più in Europa

Manuela Esposito

IPOVISIONE

La Prevenzione della cecità in Italia

Filippo Cruciani

Angelo Mombelli

RUBRICHE

La Direzione Nazionale

Vincenzo Massa e la Segreteria di Presidenza

Occhio alla ricerca

Andrea Cusumano

Una Finestra sul Sociale

Pierluigi Lantieri

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti al link: http://www.uici.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Copertina Il Corriere dei Ciechi n. 1-2022. L’illustrazione di Davide Bonazzi adattata da Giada Voci, rappresenta due persone con cane guida in piedi davanti a una vallata all’alba, con il sole che sta sorgendo dietro alle colline, simbolo del nuovo anno carico di speranze e aspettative. In cielo si intravede la scritta in Braille “2021”, e il sole sorge proprio in basso a destra, diventando quindi il punto mancante che trasforma la scritta “2021” in “2022”.

Pubblicato il 19/01/2022.

Brescia – Workshop “Lavoro in corso: riflessioni sull’inclusione lavorativa”

Autore: Irene Panighetti

Grande successo di partecipazione per il workshop sull’inclusione lavorativa promosso dalla sezione UICI di Brescia il 14 gennaio, con relatori e pubblico presenti sia in sede sia da remoto. L’esigenza di un convegno di questo tipo è stata ben illustrata dal moderatore, Fabio Fornari, che ha ricordato come, ancor oggi e nonostante le buone leggi esistenti, “per chi ha disabilità trovare lavoro è ancora difficile perché si guarda al deficit e non alle capacità”.
La presidente della sezione, Sandra Inverardi, ha sollecitato l’impellente necessità proprio di ribaltare questo paradigma e mettere al centro le capacità della persona: “il disabile, visivo e non solo, deve aver ben chiare a sé stesso le proprie potenzialità e i propri limiti. Come Unione ci impegniamo a far incontrare domanda e offerta, creando collaborazioni con i centri per l’impiego, le agenzie di lavoro e tutte quelle strutture e progetti presenti sul territorio”. In proposito la presidente ha ricordato la convenzione siglata a dicembre in via sperimentale con l’agenzia del lavoro di Anmil, ente con lunga esperienza di disabilità e che si è messo a disposizione di Uici.
Si sono quindi susseguiti gli interventi di relatrici e relatori, a partire da quello di Barbara Bresciani che si occupa di gestione e sviluppo delle risorse umane che ha ribadito: “la diversità è vita, è ricchezza; tutti noi siamo moltitudini sempre in divenire, con i nostri talenti che possiamo far diventare talenti sociali”. Di seguito Santo Gaffurini, sindacalista e insegnante, ha evidenziato l’importanza, in particolare per il mondo della scuola, di avere “un punto di orientamento, in una logica di sistema; invece il Covid ha messo a nudo l’esistenza di una realtà completamente diversa, piena di povertà tra cui spicca la povertà progettuale”. Gaffurini ha analizzato il concetto di competenza da un punto di vista molto diverso da quello di chi lo aveva preceduto: “la competenza come ci viene propinata oggi è l’ultima trovata del capitalismo per sfruttare le persone”.
Ha portato la concretezza dell’esperienza il socio Stefano Conter, lavoratore al Comune di Brescia che ha puntato il dito contro “gli strumenti insufficienti che ci rendono ancor più disabili”, esortando a non accontentarsi di ruoli marginali in cui chi ha disabilità è relegato dagli stereotipi. Anzi, Conter ha sollecitato a puntare in alto e ad affrontare anche i concorsi pubblici. Ignazio Fontana, vicepresidente Uici, che lavora nel contesto dell’informatica, ha proposto un intervento dal titolo: “Al lavoro con un clic”, richiamando l’importanza della tecnologia per lo svolgimento dell’attività lavorativa. “C’è tanto bisogno di formazione – ha ribadito – perché la tecnologia è vasta, l’informatica è una materia ampia e complessa; un conto è usare un pc per uso personale, altro usarlo per uso professionale: sono due modalità clamorosamente diverse. Scegliere il software giusto è il passaggio fondamentale”.
Molto utile l’intervento dell’avvocata e disability manager Haydée Longo, che ha fatto notare come “il lavoro oggi, anche causa pandemia, sta cambiando rapidamente, anche nelle revisioni normative in corso, che mi sembrano andare in una buona direzione. Certo, resta tanto da fare, soprattutto in termini di accessibilità al lavoro: un problema che le persone vivono sulla propria pelle ogni giorno ma che le aziende percepiscono pochissimo”.

Grande successo di partecipazione per il workshop sull’inclusione lavorativa promosso dalla sezione di Brescia il 14 gennaio, con relatori e pubblico presenti sia in sede sia da remoto. L’esigenza di un convegno di questo tipo è stata ben illustrata dal moderatore, Fabio Fornari, che ha ricordato come, ancor oggi e nonostante le buone leggi esistenti, “per chi ha disabilità trovare lavoro è ancora difficile perché si guarda al deficit e non alle capacità”.
La presidente della sezione, Sandra Inverardi, ha sollecitato l’impellente necessità proprio di ribaltare questo paradigma e mettere al centro le capacità della persona: “il disabile, visivo e non solo, deve aver ben chiare a sé stesso le proprie potenzialità e i propri limiti. Come Unione ci impegniamo a far incontrare domanda e offerta, creando collaborazioni con i centri per l’impiego, le agenzie di lavoro e tutte quelle strutture e progetti presenti sul territorio”. In proposito la presidente ha ricordato la convenzione siglata a dicembre in via sperimentale con l’agenzia del lavoro di Anmil, ente con lunga esperienza di disabilità e che si è messo a disposizione di Uici.
Si sono quindi susseguiti gli interventi di relatrici e relatori, a partire da quello di Barbara Bresciani che si occupa di gestione e sviluppo delle risorse umane che ha ribadito: “la diversità è vita, è ricchezza; tutti noi siamo moltitudini sempre in divenire, con i nostri talenti che possiamo far diventare talenti sociali”. Di seguito Santo Gaffurini, sindacalista e insegnante, ha evidenziato l’importanza, in particolare per il mondo della scuola, di avere “un punto di orientamento, in una logica di sistema; invece il Covid ha messo a nudo l’esistenza di una realtà completamente diversa, piena di povertà tra cui spicca la povertà progettuale”. Gaffurini ha analizzato il concetto di competenza da un punto di vista molto diverso da quello di chi lo aveva preceduto: “la competenza come ci viene propinata oggi è l’ultima trovata del capitalismo per sfruttare le persone”.
Ha portato la concretezza dell’esperienza il socio Stefano Conter, lavoratore al Comune di Brescia che ha puntato il dito contro “gli strumenti insufficienti che ci rendono ancor più disabili”, esortando a non accontentarsi di ruoli marginali in cui chi ha disabilità è relegato dagli stereotipi. Anzi, Conter ha sollecitato a puntare in alto e ad affrontare anche i concorsi pubblici. Ignazio Fontana, vicepresidente Uici, che lavora nel contesto dell’informatica, ha proposto un intervento dal titolo: “Al lavoro con un clic”, richiamando l’importanza della tecnologia per lo svolgimento dell’attività lavorativa. “C’è tanto bisogno di formazione – ha ribadito – perché la tecnologia è vasta, l’informatica è una materia ampia e complessa; un conto è usare un pc per uso personale, altro usarlo per uso professionale: sono due modalità clamorosamente diverse. Scegliere il software giusto è il passaggio fondamentale”.
Molto utile l’intervento dell’avvocata e disability manager Haydée Longo, che ha fatto notare come “il lavoro oggi, anche causa pandemia, sta cambiando rapidamente, anche nelle revisioni normative in corso, che mi sembrano andare in una buona direzione. Certo, resta tanto da fare, soprattutto in termini di accessibilità al lavoro: un problema che le persone vivono sulla propria pelle ogni giorno ma che le aziende percepiscono pochissimo”.
Irene Panighetti

Pubblicato il 18/01/2022.

Venezia – Visite inclusive e accessibili

Desideriamo rendere nota l’attività promossa dall’Associazione PROMOGUIDE, che organizza visite guidate gratuite riservate a persone con disabilità visiva ed accompagnatori.
Il percorso guidato, è tenuto da guide specializzate che hanno partecipato ad un corso di affiancamento con la nostra Sezione Territoriale di Venezia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per la descrizione a non vedenti ed ipovedenti.
Le visite tattili gratuite previste per il corrente anno, si svolgeranno alla Galleria Giorgio Franchetti, alla Ca’ d’Oro e a Palazzo Grimani nei seguenti giorni, con inizio alle ore 10.00:
19/02, 19/03, 16/04, 21/05, 18/06, 16/07, 20/08, 17/09, 15/10, 19/11, 17/12.
Per informazioni e adesioni, utilizzare esclusivamente il seguente indirizzo mail:
bestveniceguide4all@gmail.com

DATA SABATO – MUSEO
Gennaio 15 Galleria Franchetti alla Ca’d’Oro
Febbraio 19 Palazzo Grimani
Marzo 19 Galleria Franchetti alla Ca’d’Oro
Aprile 16 Palazzo Grimani
Maggio 21 Galleria Franchetti alla Ca’d’Oro
Giugno 18 Palazzo Grimani
Luglio 16 Galleria Franchetti alla Ca’d’Oro
Agosto 20 Palazzo Grimani
Setembre 17 Galleria Franchetti alla Ca’d’Oro
Otobre 15 Palazzo Grimani
Novembre 19 Galleria Franchetti alla Ca’d’Oro
Dicembre 17 Palazzo Grimani.

Pubblicato il 18/01/2022.

Pubblicazione rivista “Voce Nostra” n. 2 16-31 gennaio 2022

Si comunica che in data 18 gennaio 2022 è stata inserita nel sito la rivista “Voce Nostra” n. 2 16-31 gennaio 2022 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 18 gennaio 2022.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2662

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Attualità (a cura di Vincenzo Massa)

Un gradito ritorno (di Antonio Russo)

Parliamo di vacanze (di Antonio Russo)

La disabilità nel 2021 è una legge delega. Ma tanto resta da fare

Medicina- Dopo una catastrofe lo stress post traumatico «perseguita» per anni

In cucina- Verdure di gennaio

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2021 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Pubblicato il 18/01/2022.

Pubblicazione rivista “Kaleidos” n. 2 16-31 gennaio 2022

Si comunica che in data 18 gennaio 2022 è stata inserita nel sito la rivista “Kaleidos” n. 2 16-31 gennaio 2022 e che l’ufficio stampa ha provveduto ad inviare alla Biblioteca Italiana dei Ciechi “Regina Margherita” Onlus il file relativo in data 18 gennaio 2022.

Il link diretto per il prelievo è il seguente:

http://www.uiciechi.it/servizi/riviste/View_Rivista.asp?Id_Nriv=2661

Si riporta di seguito il sommario della rivista:

Rinate dopo gli abusi (Silvia Gavino)

Daniela Mapelli. Non voglio essere l’ultima (di Daniela Giammusso)

Addio mal di testa (di Chiara Dall’Anese)

Donne coraggiose

Donne tra le righe (a cura di Rossella Lazzari)

Per informazioni sulle riviste è possibile scaricare il Listino abbonamenti 2021 al link: http://www.uiciechi.it/servizi/somm_stampaassoc.asp

Pubblicato il 8/01/2022.

Un’altra tappa sulla strada dell’inclusione scolastica

Autore: Antonio Quatraro

Rinnovato il protocollo di intesa fra il Ministero dell’Istruzione e l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

Quando ancora la stragrande maggioranza dei ciechi erano affidati alla pubblica carità, quando ancora la pensione era un sogno, Aurelio Nicolodi mise l’educazione, l’istruzione e il lavoro al posto del suo impegno civile. Nicolodi vedeva lontano e aveva capito che è l’istruzione che può liberare i ciechi dalla schiavitù morale e dalla sudditanza intellettuale. Oggi come ieri anche noi dobbiamo avere la capacità di veder lontano.

Qualche giorno fa il nostro Presidente nazionale ha firmato il nuovo protocollo di intesa, che riprende e perfeziona quello già in essere. Il primo mandato delle risoluzioni Congressuali approvate nel Novembre 2020.

Un protocollo non è una Legge vera e propria, e non contiene indicazioni di costi; però è un patto di alleanza, un partenariato, che, se ben utilizzato, può fare la differenza, a beneficio dei nostri ragazzi non vedenti, ipovedenti e pluriminorati che, non dimentichiamolo mai, hanno gli stessi diritti a ricevere una educazione adeguata, tempestiva e competente; senza dire che sono un terzo circa degli studenti che noi seguiamo.

Il protocollo riguarda il Ministero e tutte l’insieme delle organizzazioni che fanno capo alla UICI, che vengono citate una per una, e alle quali si riconosce esperienza, competenza ed efficienza. IRIFOR, Biblioteca, Federazione, Stamperia, H. Keller, Istituto Cavazza di Bologna, Istituto dei ciechi di Milano, Univoc, Iapb.

Si prevede un comitato paritetico composto da rappresentanti ministeriali e rappresentanti UICI, per fare cosa?

Per utilizzare meglio le risorse umane ed economiche già disponibili. Infatti si dice esplicitamente che non vi sono costi aggiuntivi per l’Amministrazione. Ma il denaro non è tutto, specie quando si parla di persone. Sono le relazioni, le azioni, la capacità di lavorare in rete che fanno la differenza.

I campi di azione saranno l’aggiornamento del personale direttivo e docente, la programmazione e la progettazione che tenga conto dei vincoli e delle potenzialità di ciascuno. Molto spesso è più facile metter mano al portafoglio e pagare, ma l’educazione, per fortuna, non ha prezzo, nel senso che non si può comperare, l’educazione è il frutto di una relazione, di una rete di relazioni, che da un seme genera i frutti. Il seme è la persona umana, soggetto di per sé educabile.

Un patto di alleanza è un impegno reciproco, che nasce e si alimenta da una visione condivisa. Il protocollo quindi è un debito che tutta la nostra organizzazione, dal presidente Nazionale a ogni presidente territoriale, ha firmato nei confronti non del ministero, ma dei nostri ragazzi.

E questo debito si chiama essere presenti, stare accanto, accompagnare.

Il debito significa farsi carico, nella misura delle possibilità di ciascuno, di sostenere le famiglie nel loro difficile compito, di sensibilizzare le istituzioni locali, regionali e nazionali perché trovino le risorse per garantire concretamente i servizi dedicati all’inclusione scolastica, significa dare supporto a tutte le figure che si occupano dei nostri ragazzi, significa offrire opportunità di crescita ai genitori e ai nostri ragazzi, organizzando eventi, incontri.

Tutte cose che già facciamo e che continueremo a fare, ora con rinnovata lena, perché il ministero ha riconosciuto formalmente la nostra serietà, il nostro impegno, non episodico, ma su base stabile.

Noi stiamo quindi svolgendo un servizio non solo a beneficio dei diretti interessati, ma a beneficio di una scuola che vuole essere all’altezza dei compiti istituzionali, anche nel caso dei suoi studenti meno fortunati.

Antonio Quatraro – Direzione Nazionale UICI

Pubblicato il 14/01/2022.

Ferrara – Non vedenti e rifugiati insieme per strada e in canoa

Si è concluso con successo il progetto di integrazione di Cidas “Tutti diversi, tutti uguali”

Con la fine dell’anno si è concluso “Tutti diversi, tutti uguali”, il progetto di integrazione che la cooperativa Cidas ha ideato per creare momenti di incontro e conoscenza tra persone con caratteristiche diverse, di diversi contesti sociali, che difficilmente verrebbero a contatto tra loro, ma che insieme creano un prezioso patrimonio umano, dato dall’arricchimento reciproco.

Sviluppata nell’ambito del Sistema di Accoglienza e Integrazione (Sai) del territorio ferrarese, questa attività è stata concepita e realizzata in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Ferrara e ha previsto la partecipazione di un gruppo di rifugiati assieme ad un gruppo di soci Uici.

Tre sono stati gli incontri in programma. Il primo si è svolto presso il centro Canottieri della Darsena San Paolo, in collaborazione con il Cus sezione canottaggio, e ha previsto una prova di voga alla quale ha partecipato il gruppo di rifugiati con quello delle persone non vedenti, che segue abitualmente i corsi di canottaggio assieme agli atleti professionisti del centro. L’occasione ha stimolato un rapporto di mutuo sostegno tra i gruppi, che hanno saputo unire le rispettive e complementari abilità, generando, attraverso lo sport e l’attività all’aperto, un contesto di socializzazione.

“Per noi l’occasione è servita non solo a far conoscere la disciplina, ma soprattutto a mettere in campo il lato educativo di questo sport – ha detto Michele Savriè, responsabile della sezione canottaggio del Cus Ferrara -. Infatti i ragazzi, partecipando ad una seduta in barca multipla, hanno potuto toccare con mano quanto sia importante fare squadra e coordinarsi individualmente per poter raggiungere un risultato di gruppo con un vero e proprio team building già dalle prime vogate. Come Cus siamo felici di partecipare a giornate come queste e spero possano avere un seguito”.

Nel secondo incontro, i partecipanti non vedenti hanno insegnato ai ragazzi stranieri le diverse tecniche di accompagnamento e hanno parlato dei problemi di mobilità autonoma di una persona con disabilità visiva. I ragazzi accolti, da parte loro, hanno raccontato delle difficoltà ad inserirsi nel contesto sociale che deve affrontare chi arriva da un altro paese. Tutti insieme hanno poi preparato e gustato specialità culinarie tradizionali delle rispettive culture: dalla torta con la mela ferrarese al riso benachin del Gambia.

L’ultimo incontro è stato dedicato alla fruizione collettiva del documentario “Un giorno la notte” di Michele Aiello e Michele Cattani, prodotto da ZaLab: un’esperienza sorprendente sia per il tipo di sguardo e di uso della telecamera, sia per la presenza di audionarrazione, che rende fruibile la trama anche a chi non vede. Il documentario racconta l’attesa della cecità da parte di un rifugiato del Gambia affetto da retinite pigmentosa, una malattia degenerativa che porta alla perdita della vista, un’attesa però non passiva, ma che si fa scoperta di impensate possibilità.

“Questi incontri sono stati un’occasione preziosa e unica di scambio, che ci ha avvicinato a ragazzi magari in difficoltà per il loro percorso di vita, un po’ anche loro disabili, in un certo senso, ma con tanta voglia di partecipare alle esperienze di socialità che Ferrara può offrire. Un po’ come noi: privati di un senso, ma pienamente e convintamente attivi nella società in cui viviamo”. Così ha commentato Alessandra Mambelli, presidente dell’Associazione Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Ferrara.

“Un ulteriore modo per trovare un terreno comune tra i due gruppi e farli sentire prossimi e affini” ha spiegato Francesco Camisotti, responsabile del settore Società e diritti di Cidas, assieme a Marco Orsini e Anna Claudia Belloni coordinatore e operatrice dell’accoglienza di Cidas. “Abbiamo progettato questi momenti di condivisione per fare un passo avanti nella conoscenza del contesto nella quale guidiamo i rifugiati che accogliamo. Porli di fronte ad elementi di diversità ci aiuta tutti ad uscire da schemi preconcetti e crediamo possa supportare anche loro a ricomporre e superare la propria sensazione di estraneità in questa nuova dimensione di vita e relazioni”.

FONTE: Estense.com del 13/01/2022.

LINK ALL’ARTICOLO: https://www.estense.com/?p=946337

Pubblicato il 14/01/2022.