Imprevedibile – essere pronti per il futuro senza sapere come sarà – Bologna 11 ottobre 2017

Mercoledì 11 ottobre sarà inaugurato a Bologna il Centro Arti e Scienze Golinelli, un nuovo spazio di 700 metri quadrati di Fondazione Golinelli per l’innovazione e la ricerca. Il progetto è stato affidato a Mario Cucinella e arricchirà l’Opificio Golinelli, uno dei poli dedicati alla formazione fra i più attrattivi in Italia. La Fondazione Golinelli ha sempre creduto nella potenzialità del connubio tra arte e scienza per diffondere cultura e conoscenza: l’11 ottobre nel nuovo Centro prende il via la mostra IMPREVEDIBILE, essere pronti per il futuro senza sapere come sarà, un dialogo tra opere di arte contemporanea ed exhibit di natura scientifica per capire meglio il nostro tempo e il tempo che ci attende. La mostra resterà aperta fino al 4 febbraio 2018.

 

Premio Braille: 20 Settembre 2017, Teatro Brancaccio, Roma, ore 20.30, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche, cari amici quest’anno terremo la manifestazione del Premio Braille il 20 settembre a Roma al teatro  Brancaccio.
Come da tradizione, consegneremo il riconoscimento alle istituzioni, associazioni e personalità che si sono particolarmente distinte in azioni e iniziative a favore dei ciechi e degli ipovedenti.
Lo spettacolo, ricco anche di momenti musicali e divertenti siparietti, verrà ripreso dalla RAI, nostro MediaPartner in questo evento, la quale lo trasmetterà su RaiUno domenica 24 settembre alle ore 17.30.
Per favorire la  partecipazione dei nostri dirigenti del territorio, oltre ad assicurare la presenza dei consiglieri nazionali i quali saranno invitati con oneri totalmente a carico di questa Presidenza, verranno inoltre rimborsate le spese di soggiorno per la sera del 20 settembre per due dirigenti di ciascuna sezione territoriale, con rispettivo accompagnatore.
Quest’anno, inoltre, nel desiderio di incoraggiare la partecipazione di un pubblico giovane tra i nostri soci, abbiamo pensato di offrire le stesse condizioni agevolate anche ad altri due giovani per ogni sezione, con relativo accompagnatore, purché di età non superiore a venticinque anni, quindi nati a partire dal 1992.
Le quote di rimborso, previa presentazione di adeguata documentazione contabile, sono pari a quelle percepite dai componenti della Direzione Nazionale:
– camera doppia 100 Euro per due persone;
– camera singola 60 Euro a persona;
– pranzo e cena 60 Euro giornaliere a persona.
Il rimborso per i giovani verrà eseguito dopo una verifica della congruità della data di nascita e della regolarità dell’iscrizione all’Unione,  effettuata direttamente dalla sede nazionale tramite l’anagrafico unico dei soci.
Mi permetto raccomandare ai Presidenti Sezionali e Regionali di voler favorire con ogni mezzo la partecipazione alla manifestazione, anche con ulteriori contributi locali per i partecipanti e promozione di viaggi di gruppo.
Ricordo infine, che per la prenotazione dei biglietti d’ingresso in teatro è necessario inviare una email al nostro ufficio stampa, all’indirizzo ustampa@uiciechi.it.
I biglietti potranno essere ritirati direttamente in teatro la sera dello spettacolo oppure presso questa Presidenza Nazionale.
In attesa di incontrarci il prossimo 20 settembre per condividere un bellissimo momento di solennità, di festa e di gioia, tutti insieme nella nostra grande famiglia dell’Unione, colgo questa gradita occasione per formulare fervidi auguri in vista dell’imminente pausa estiva.

 

Mingiustizia-UICI: messa alla prova, siglato protocollo per lavori pubblica utilità

Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando e il Presidente dell’Unione Italiana ciechi e ipovedenti Mario Barbuto, alla presenza del sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, hanno siglato oggi un Protocollo d’intesa per promuovere la stipula di convenzioni che prevedano lo svolgimento di lavori di pubblica utilità da parte di imputati maggiorenni, ai fini della loro messa alla prova.
Lavoro di pubblica utilità, cioè una prestazione non retribuita, in favore della collettività, non inferiore ai dieci giorni anche non continuativi, che deve tener conto delle specifiche professionalità e attitudini di coloro che avranno questa opportunità e può svolgersi presso lo Stato, le Regioni, le Province o altri Enti locali, aziende sanitarie, organizzazioni di assistenza sociale, sanitaria o di volontariato. Risarcire la società per il danno subito e la consapevolezza dell’imputato circa le responsabilità derivante dalla sua condotta, sono le finalità che l’Accordo persegue.
Gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna favoriranno i contatti tra i Tribunali ordinari e le sedi periferiche dell’UICI, che a loro volta valuteranno la rispondenza del richiedente alle loro specifiche esigenze, avendo preventivamente individuato il numero massimo di posti disponibili nella propria sede e il tipo di attività da svolgere; il referente nominato fornirà informazioni sull’andamento complessivo del compito assegnato.
Il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, attraverso le proprie sedi territoriali, fornirà i chiarimenti necessari e favorirà i contatti tra le sedi dell’UICI e i Tribunali competenti, prestando supporto ai fini della stipula delle convenzioni. La durata è annuale, con rinnovo tacito salvo comunicazione di disdetta e nessun onere economico grava sulle parti.
“Il protocollo siglato questa mattina tra l’UICI e il Ministero di Giustizia è motivo di grande orgoglio per l’Unione, che diventa parte attiva nel processo di rieducazione e reinserimento sociale dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria”, dichiara Mario Barbuto, Presidente Nazionale UICI. “Il tema dell’integrazione e dell’inclusione di tutti i cittadini ciechi e ipovedenti nella società civile ci sta particolarmente a cuore; anzi, è l’elemento fondante del nostro lavoro. Così come la comunità ha il dovere di garantire alle persone con disabilità visiva di poter condurre una vita sociale a qualsiasi livello, è necessario promuovere anche il coinvolgimento dei cittadini in azioni di sostegno agli autori di reato, previste dal nostro ordinamento. Come presidente UICI sono lieto di poter dare l’avvio a questa attività che favorisce sia il risarcimento alla società del danno procurato da parte del reo, ma anche il suo processo di rieducazione, attitudine essenziale di una società civile”.
“La nostra istituzione – ha aggiunto il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore – deve essere aperta ai contributi di chi nella società civile costruisce un raccordo con parti vitali della nostra società”.
Il ministro Orlando, nel ringraziare l’Unione italiana ciechi e ipovedenti, ha sottolineato come “questo protocollo sia una importante occasione di collaborazione tra una grande Onlus, che svolge una funzione rilevante per il Paese, e lo Stato. Con la firma di oggi si afferma il principio secondo il quale l’esecuzione della pena non deve solo essere un momento di riabilitazione, ma anche un modo per restituire alla società ciò che le è stato tolto con la violazione della legge. L’idea che chi ha sbagliato possa aiutare chi si trova in difficoltà rappresenta un messaggio di grande forza. Purtroppo, viviamo in una fase storica in cui si crede sempre meno in questa possibilità, convinti che ognuno debba affrontare le proprie difficoltà in modo frammentato e che la condanna sia uno stigma che non può essere cancellato. Con questo protocollo, possiamo affrontare con successo la sfida verso questi due atteggiamenti culturali che purtroppo si sono radicati e si diffondono”.

Il Ministro della Giustizia Andrea Orlando e il Presidente dell’Unione Italiana ciechi e ipovedenti Mario Barbuto

 

Nomina del Prof. Aldo Grassini nel gruppo di lavoro nazionale sull’accessibilità del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali

Negli ultimi anni il tema dell’accessibilità al patrimonio culturale si è notevolmente evoluto  ed ampliato; non più solo abbattimento delle cosiddette barriere architettoniche ma, anche sulla spinta delle nuove risorse tecnologiche disponibili, un sempre maggior numero di persone fruiscono dei beni culturali indipendentemente dall’eventuale tipologia di disabilità o limitazione. La domanda di cultura per tutti è infatti in forte e costante crescita.
Occorre quindi approntare nuove metodologie e relativi strumenti.  E’ di questi giorni la costituzione da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nell’ambito della Direzione Generale Musei,  di un ristretto Gruppo di lavoro con l’incarico di “individuare iniziative atte a realizzare e proporre provvedimenti, anche a livello normativo e a predisporre Linee guida per il superamento delle barriere culturali, cognitive e psico-sensoriali nei luoghi del patrimonio culturale (musei, monumenti, aree e parchi archeologici).
Aldo Grassini, Presidente del Museo tattile statale Omero, è stato nominato componente del Gruppo proprio in virtù, si legge nella lettera di nomina, delle rilevanti esperienze maturate quale esperto nel settore dell’accessibilità culturale, sensoriale e psico-cognitiva al patrimonio.
Il Gruppo, che raccoglie i massimi esperti del settore, registra anche la partecipazione  dei rappresentanti dell’Associazione Italiana delle persone Down (AIPID), dell’Ente Nazionale Sordi (ENS) e dell’ICOM Italia (International Council of Museums).
E’ questo un grande riconoscimento per il Museo tattile statale Omero che da oltre 20 anni studia, ricerca, sperimenta e si rapporta  anche operativamente con le più importanti realtà nazionali ed internazionali in campo museale, con particolare attenzione alla lettura tattile delle opere d’arte.
Tutta una serie di attività propedeutiche alla revisione e all’aggiornamento di queste Linee Guida, condotte in particolare dal Sottosegretario di Stato On. Ilaria Borletti Buitoni, hanno portato oggi all’avvio di questo importante Gruppo di lavoro.

Ancona, 27 luglio 2017

Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it
#museoomero – seguici su: Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Google+

Aldo Grassini

Assunzioni nel settore pubblico (GU 52– Serie Speciale – Concorsi ed Esami)

Tipologia di richiesta: Avviso pubblico di mobilità volontaria per la copertura di N. 1 posto di istruttore amministrativo/contabile – categoria C – posizione economica C1, a tempo pieno e indeterminato, riservato esclusivamente ai disabili di cui all’art. 1, comma 1 della legge 68/1999.
(rif. GU n. 52 dell’11-07-2017)
Sede di lavoro: Comune di Giba (CA)
Requisiti richiesti:
essere in servizio, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato presso altre Pubbliche Amministrazioni, con collocazione nella medesima categoria contrattuale del posto da coprire e con possesso di uguale profilo professionale o comunque con profilo equivalente per tipologia di mansioni;
essere in possesso del “nulla osta” alla mobilità rilasciato dall’Ente di appartenenza.
Il bando è consultabile alla pagina www.comune.giba.ci.it
Modalità di avviamento: La domanda di partecipazione dovrà essere presentata, alternativamente:
a mano presso l’Ufficio Protocollo del Comune medesimo;
per Raccomandata con avviso di ricevimento ed indirizzata al Comune di Giba Via Principe di Piemonte – 09010 Giba;
(la busta contenente la domanda dovrà riportare all’esterno la seguente dicitura: “DOMANDA PARTECIPAZIONE SELEZIONE PER MOBILITA’ VOLONTARIA ESTERNA – ISTRUTTORE AMMINISTRATIVO/CONTABILE” e riportare i dati del mittente) . La domanda dovrà essere corredata del curriculum professionale e di copia del documento di riconoscimento;
a mezzo PEC al seguente indirizzo: protocollo.giba@legalmail.it
Scadenza: 10 agosto 2017
Informazioni utili: Ufficio Personale del Comune di Giba, tel. 0781/964023 – 0781/964057

 

Tipologia di richiesta: Concorso pubblico per n. 1 posto a tempo pieno di istruttore direttivo amministrativo – categoria D – profilo professionale D1.A, riservato ai disabili di cui all’art. 1 della Legge 68/1999.
(rif. GU n. 52 dell’11-07-2017)
Sede di lavoro: Consiglio regionale della Lombardia in Milano
Requisiti richiesti:
iscrizione nelle liste di cui all’art. 1 della Legge n. 68/1999;
laurea triennale di primo livello in “scienze dei servizi giuridici” e “scienze giuridiche” ; laurea magistrale in “giurisprudenza” e “teoria e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica”; diploma universitario secondo il vecchio ordinamento universitario equiparato ad una delle classi di laurea indicate;
Il bando è consultabile alla pagina www.consiglio.regione.lombardia.it
Modalità di partecipazione: per esami. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata, alternativamente:
a mano presso il Protocollo del Consiglio regionale della Lombardia – Via G.B. Pirelli n. 12 – 20124 Milano;
per Raccomandata con avviso di ricevimento, indirizzata al Consiglio regionale della Lombardia – Ufficio Organizzazione e Personale – Via F. Filzi n. 22- 20124 Milano
(la busta contenente la domanda dovrà indicare la seguente dicitura: “concorso pubblico riservato – profilo D1.A”);
a mezzo PEC al seguente indirizzo: protocollo.generale@pec.consiglio.regionale.lombardia.it
I candidati dovranno specificare nell’oggetto dell’email di trasmissione il riferimento “concorso pubblico riservato – profilo D1.A”
Scadenza: 11 agosto 2017
Informazioni utili: Ufficio Organizzazione e Personale – Tel. 02/67482443

 

IIT-Istituto Italiano di Tecnologia: Nasce BlindPAD, la tecnologia tattile che fa percepire gli spazi alle persone con disabilità visive

Costituito da una tavoletta tattile e da serious games, BlindPAD è il risultato di un progetto finanziato dalla Commissione Europea per tre anni e coordinato dall’IIT. Il prototipo è stato testato da persone con disabilità visive in Italia e in Polonia, con il supporto dell’Istituto David Chiossone Onlus di Genova.
Link a foto: http://bit.ly/2uSq3ko
Link a video (non montato): http://bit.ly/2vWlySG
Genova, 26 luglio 2017 – Nasce dal progetto europeo BlindPAD, coordinato dall’IIT – Istituto Italiano di Tecnologia, il primo prototipo di un dispositivo che potrà migliorare la qualità di vita delle persone non vedenti e ipovedenti: una tavoletta tattile che contiene giochi educativi (serious games) in grado di far percepire con le dita mappe, disegni e forme geometriche in modo più semplice e versatile rispetto alle tecnologie attuali. Il prototipo può essere già usato come ausilio nei centri di riabilitazione visiva, e in futuro la tecnologia BlindPAD potrà trasformarsi in un prodotto da utilizzare come piattaforma riabilitativa portatile oltre che nella clinica anche negli ambienti scolastici e domestici, a un costo più basso rispetto alle soluzioni esistenti.
Nel corso dei 3 anni di durata del progetto, il dispositivo BlindPAD è stato realizzato attraverso la continua interazione con persone con disabilità visive e specialisti della riabilitazione, per un totale di circa 250 prove sperimentali, grazie alla partnership con l’Istituto Davide Chiossone Onlus di Genova e con l’istituto FIRR di Cracovia in Polonia. In particolare, l’Istituto Chiossone ha coinvolto circa 50 persone con disabilità visive di tutte le fasce d’età, adulti, bambini e ragazzi in età scolare, i quali hanno svolto i test negli ambienti del laboratorio congiunto IIT-Chiossone all’interno di Villa Chiossone a Genova.

L’utilizzo di BlindPAD permette di trasmettere sotto forma di stimolazioni tattili le informazioni grafiche necessarie a comprendere concetti astratti, come per esempio le figure geometriche, e mappe di luoghi, ad esempio la disposizione degli arredi e delle porte di una stanza, facilitando l’apprendimento di informazioni visive da parte di persone non vedenti.

La tavoletta tattile ha le dimensioni di circa 15×12 cm ed è costituita da una griglia di quasi 200 piedini in plastica, detti “taxel”, stampati in 3D e distanti l’uno dall’altro meno di 1 centimetro, i quali si sollevano e abbassano a comando tramite l’interazione con una griglia di piccoli magneti sottostanti. Ogni elemento è chiamato “taxel”, perché è l’equivalente tattile di un “pixel”. Le mani della persona non vedente possono quindi esplorare liberamente la tavoletta, che offre un’immagine in rilievo del contenuto visivo che si vuole imparare e che è tradotto dalla tavoletta dal mondo visivo a quello tattile. Le dimensioni della tavoletta sono state pensate per l’utilizzo da parte di persone adolescenti con una o due mani.
L’apprendimento delle forme disegnate dai taxel è guidato dall’utilizzo di serious games, progettati in modo da rafforzare le capacità del cervello legate all’apprendimento dello spazio, ovvero la memoria di lavoro, l’orientamento e la mobilità. I giochi, infatti, stimolano la rappresentazione mentale di più oggetti contemporaneamente e di mappe di tipo ‘voi siete qui’, come se fosse un piccolo GPS per ambienti interni.
Il gruppo di ricerca guidato da Luca Brayda, ricercatore team-leader all’IIT, ha dimostrato che l’uso di questi giochi, insieme alle tecnologie tattili programmabili, migliora le capacità spaziali delle persone con disabilità visiva. Infatti, dopo gli esercizi riabilitativi, gli utenti riescono a muoversi in un ambiente riconoscendo quanto appreso nel mondo immaginato e sentito con le dita.
BlindPAD può essere collegato a dispositivi mobili come laptop e tablet, così da essere uno strumento di semplice utilizzo da parte dei riabilitatori, persino da parte degli utenti stessi. L’obiettivo del gruppo di ricerca è di reperire ulteriori finanziamenti per renderlo un vero prodotto.
L’IIT, oltre a essere coordinatore e ideatore del progetto, ha sviluppato i serious games, insieme agli esperti di riabilitazione dell’Istituto Chiossone di Genova e l’istituto FIRR di Cracovia. L’intero consorzio europeoha contribuito allo sviluppo del dispositivo, grazie a tecnologie sviluppate dall’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL) in Svizzera e dal centro ATEKNEA Invention and Research Centre Ltd. a Budapest in Ungheria, e all’esperienza software dell’azienda Gemobile GmbH di Dortmund in Germania.
Il progetto si è sviluppato nell’ambito del programma della Commissione Europea “ICT Work programme 2013” del Settimo Programma Quadro.
Per saperne di più sul progetto europeo: http://blindpad.eu/

 

“A noi piace Mariella, più social dei social”, di Silvia Scordo e Simonetta Cormaci

Autore: SiSilvia Scordo e Simonetta Cormaci

Tanti, ma tanti anni fa, fu eletta Vice Presidente alla Sezione U.I.C.I. di Catania,
Mariella Murisciano, una donna speciale, una poetessa particolare, un’insegnante di Braille una tiflologa molto preparata e attenta alle esigenze dei non vedenti e degli ipovedenti.
Essendo stata Coordinatrice del Comitato Donne non vedenti, all’epoca si chiamava così, per più di un decennio ha organizzato sempre con cura tutto ciò che è intuibile e in un contesto in cui certe conquiste femminili non erano ancora assodate.
Ma c’è qualcosa,che Lei ha fatto, che Vi voglio raccontare.
Comprò un piccolo Bloch notes ( ritrovato ieri per caso nel nostro archivio ) e scrisse i compleanni dei soci, dei dipendenti, dei volontari e degli amici dell’Unione.
Ancora facebook non c’era, ne potevamo immaginare ci fosse stato, intanto noi , Lei in particolare consultava il notes quindi telefonava a chi quel giorno compiva gli anni dicendo con slancio: tanti auguri di buon compleanno!
Ti ricordi Mariella?

 

Mariella Murisciano, nasce il 27 luglio del ‘33 ad Adrano, una cittadina della provincia etnea.
Proviene da una famiglia contadina e tali origini la rendono molto orgogliosa dei valori umani ben radicati che genitori e nonni hanno saputo trasmetterLe con il loro esempio.
Mariella è stata una bimba molto vivace, sana e gioiosa fino all’età di sei anni, quando all’improvviso nella notte di San Silvestro del ’38 una terribile malattia la rese totalmente cieca.
Inizialmente la famiglia subì grandi disagi, ma poi aggrappandosi a tutte le forze fece in modo che la bimba ritornasse serena.
Frequentò le scuole elementari all’ Istituto “ Ardizzone Gioeni” di Catania, trasferendosi successivamente all’Istituto “ Cavazza” di Bologna, dove rimase fino alle soglie della laurea in lettere moderne.
Ha pubblicato diversi libri di poesie con le “ Edizioni Greco” di Catania e privatamente ha realizzato un’ agenda da tavolo e un calendario con le sue poesie, riscuotendo notevole successo.
Ha altresì pubblicato anche un libretto di preghiere “ Qualche minuto per te”.
Questi i titoli dei suoi libri:
Piccolo Beauty 1980
Fili di luce 1982
Darreri lu sipariu 1986
Raggio Verde 1988
Coriandoli 1991
Ikebana 1997
Quel che resta d’un filo 2000
Tra le rughe del cuore 2005

Mariella Murisciano è stata Vice Presidente della Sezione Provinciale dell’UICI di Catania, componente Nazionale della Commissione Pari Opportunità, Coordinatrice Regionale e Provinciale della stessa Commissione nonché Responsabile del Servizio Tiflotecnico. E però è stata molto altro. La sua vita a tutt’oggi straordinaria è stata segnata dall’amore per l’arte e in particolare per la poesia e da eventi significativi come l’incontro con Papa Giovanni Paolo II, con il grande direttore d’orchestra Lorin Maazel e con gli scrittori Michel Quoist e Nino Salvaneschi.
Ciascun libro ha una sua caratteristica, come ad esempio “Coriandoli” e “Quel che resta di un filo” sono in acrostici. “Ikebana” ha alcuni versi in una particolare forma di poesia giapponese detta Haiku. Tutto questo ha fatto Mariella ma anche molto di più…
Mariella tutti noi ti vogliamo un gran bene e perciò mettiamo il nostro “like” nella tua pagina facebook che non c’è ma che il tuo grande cuore, generoso, creativo ha inventato con quel taccuino molto prima di Mark Zuckerberg!
Silvia Scordo (*), Simonetta Cormaci (**) e le amiche e amici di Mariella con i più calorosi auguri per il tuo compleanno

*assistente sociale UICI di Catania
**socia UICI di Catania

 

 

 

 

 

 

 

Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi – I Cinque Sensi della Musica – 30 luglio 2017

L’Associazione Culturale Camerata Strumentale Italiana promuove il progetto “I cinque sensi della musica”: «Un progetto originale che presenta cinque programmi differenti legati ai nostri cinque sensi. Un esempio di come la Musica possa essere percepita e veicolata attraverso l’uso di tutti i nostri ricettori sensoriali. La scelta delle musiche, l’abbinamento multisensoriale, il coinvolgimento di artisti ospiti e le diversità dei temi proposti, fanno di questo progetto un esempio di creatività e di ogni evento un tassello da unire agli altri quattro in una sorta di puzzle musicale, o meglio di una caccia al Tesoro! Un’esperienza unica per poter non solo sentire la Musica, ma anche vederla, annusarla, gustarla… e perfino toccarla!»
Fabrizio Ficiur, Direttore della
Camerata Strumentale Italiana

Domenica 30 luglio 2017, a partire dalle 21.00, nella cornice unica del Giardino dei Sensi dell’Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi di Trieste avremo modo di immergerci nei suoni misteriosi, coinvolgenti anche aggressivi di un duo di percussionisti di formazione tutta italiana, ma residente ed operante in Olanda: il Popocatepetl Duo. Due scatenati ragazzi che non solo suonano, ma creano propriamente la Musica; assisteremo infatti ad esibizioni straordinarie di invenzione scenica con un improbabile veliero e la sua storia, o con una sorta di percussioni animate, oppure ancora con ausilio dell’elettronica e chi più ne ha, più ne metta!

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Per info e prenotazioni: 040/4198911.

________________________________________________
Istituto Regionale Rittmeyer per i Ciechi
Azienda Pubblica di Servizi alla Persona
Presidio di Rilevanza Regionale per la disabilità visiva
(L.R. FVG 41/1996 Art. 18, Comma 1)
Viale Miramare, 119
34136 Trieste (TS)
tel.: 040.4198911
Fax: 040.4198925
Pec: istitutorittmeyer@pec.istitutorittmeyer.it

 

Palinsesto di Slash Radio Web per la settimana dal 24 al 28 luglio 2017

vi  rammentiamo  le  ormai consuete trasmissioni mattutine di Spotlight, in onda, su Slash Radio Web,  dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 10.30, nel corso delle quali, offriamo ai nostri ascoltatori una Rassegna Stampa ragionata di periodici e quotidiani, con approfondimenti di temi di stretta attualità e anche di settore, quali: sport, cultura, cinema, teatro, libri, politica estera, politica interna, cronaca e molto altro, resi possibili grazie alla partecipazione di giornalisti, opinionisti, personalità del mondo della politica, dello spettacolo e della cultura.
A tal proposito, per gli amanti dello sport segnaliamo la puntata di Spotlight di lunedì 24 Luglio che avrà quale ospite  il giornalista sportivo Luca Speciale, redazione sportiva La7, con il quale parleremo di CalcioMercato; martedì 25 Luglio il professore Claudio Giovanardi ci darà i suoi consigli per le letture estive; mercoledì 26 Luglio parleremo di politica estera con Damiano Ficoneri, redazione esteri La7 e giovedì mattina l’argomento sarà politica interna e ne parleremo con Paolo Celata, redazione politica de La7.

Nei pomeriggi  di martedì 25,   mercoledì 26  e giovedì 27 luglio andranno in onda,  dalle 15.00 alle 17.30, tre nuove puntate di Slashbox.

In particolare segnaliamo:

– Martedì 25  Luglio

A partire dalle ore 15.00 sarà nostro gradito ospite Giommaria Monti, autore del libro “Falcone e Borsellino: 10 anni di solitudine” editore David&Matthaus.
A seguire avremo Giuseppe Lo Bianco, autore insieme a Sandra Rizza, del libro “L’Agenda Rossa di Paolo Borsellino” editore Chiarelettere.
A concludere sarà con noi la Professoressa Francesca Greco, autrice del testo Integrare la disabilità, una metodologia interdisciplinare per leggere il cambiamento culturale editore Franco Angeli. Con lei saranno presenti i professori Francesco Lucchese dell’Irifor e Alessandra Fanella dell’Università di Cassino.

Note sui libri e sugli autori:

Falcone e Borsellino: 10 anni di solitudine
“Non vi è dubbio che Giovanni Falcone fu sottoposto a un infame linciaggio, prolungato nel tempo, proveniente da più parti.” Lo scrive la Corte di Cassazione nella sentenza del 2004 sul fallito attentato all’Addaura, quello che, nei salotti di Palermo, si diceva che Falcone si fosse organizzato da solo per farsi pubblicità. Le calunnie, le umiliazioni, gli ostacoli durarono per dieci anni, verso Falcone e verso Paolo Borsellino. I documenti raccolti in questo libro lo testimoniano, insieme al racconto di Maria Falcone e Rita Borsellino, di Leonardo Guarnotta, Giuseppe Ayala, Alfonso Giordano. La mafia uccide in tre tempi: prima isola, poi delegittima, alla fine usa il tritolo. Esattamente quello che capitò ai due eroi di un Paese senza memoria, sui quali in molti dovrebbero tacere. Oggi sono tutti “amici di Giovanni e Paolo”. La lettura di queste carte aiuta a capire chi può dirlo davvero. E chi no.

Autore: Giommaria Monti. Giornalista e autore televisivo, attualmente autore di Unomattina su Ra1, ha lavorato con Michele Santoro (Moby Dick, Circus, Il raggio verde, Annozero) e in diversi programmi (OmnibusLa7, Niente di personale su La7, L’ultima parola su Raidue).Ha diretto il settimanale Left, facendolo diventare l’inserto de l’Unità (giornale di cui è stato editorialista, come dei quotidiani Epolis). Ha scritto diversi libri tra i quali Falcone e Borsellino (EditoriRiuniti, 1996, 2007 e 2008), Francesco De Gregori. Dell’amore e di altre canzoni (EditoriRiuniti 2006), La notte brucia ancora, con Giampaolo Mattei (Sperling&Kupfer 2008), Hina. Questa è la mia vita, con Marco Ventura (Piemme 2010).
L’Agenda Rossa di Paolo Borsellino
«Questo non è soltanto un libro su un’agenda scomparsa. Questo è soprattutto un libro su una storia scomparsa: la storia degli ultimi giorni di Paolo Borsellino.»
Marco Travaglio
Chi incontrava Paolo Borsellino subito dopo la strage di Capaci?
Chi intralciava il suo lavoro in procura?
Perché pochi giorni prima di morire disse: “Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”?
Molto è stato detto per celebrare la figura eroica di Paolo Borsellino. Molto poco invece si sa degli ultimi 56 giorni della sua vita, dalla strage di Capaci all’esplosione di via D’Amelio, quando qualcuno decide la sua condanna a morte. Lo Bianco e Rizza ricostruiscono quei giorni drammatici con l’aiuto delle carte giudiziarie, le testimonianze di pentiti ed ex colleghi magistrati, le confidenze di amici e familiari. E ci restituiscono le pagine dell’agenda scomparsa nell’inferno di via D’Amelio, in cui Borsellino annotava le riflessioni e i fatti più segreti. Qualcuno si affrettò a requisirla: troppo scottante ciò che il magistrato aveva annotato nella sua corsa contro il tempo, giorno dopo giorno. Chi incontrava? Chi intralciava il suo lavoro in Procura? Quali verità andava scoprendo? E perché, lasciato solo negli ultimi giorni della sua vita, disse: “Ho capito tutto… mi uccideranno, ma non sarà una vendetta della mafia… Forse saranno mafiosi quelli che materialmente mi uccideranno, ma quelli che avranno voluto la mia morte saranno altri”?

Autore: Giuseppe Lo Bianco cronista di giudiziaria da 27 anni e ha scritto alcuni saggi sul rapporto tra mafia e politica, tra cui ”L’Agenda Rossa di Borsellino” (2007), ”Profondo nero” (2008), e ”L’Agenda nera della Seconda Repubblica” (2010), tutti pubblicati da Chiarelettere. Ho lavorato al ”Diario”, al Giornale di Sicilia, e al giornale ”L’Ora” di Palermo, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta. Dopo la chiusura de ”L’Ora”, sono stato assunto all’ANSA di Palermo dove ho lavorato come capo servizio aggiunto fino a dicembre del 2009. Ho collaborato inoltre con L’Espresso e con Micromega. Oggi scrivo per il Fatto Quotidiano.

– Mercoledì 26 Luglio

Sarà con noi la scrittrice Federica Bosco che presenterà il suo ultimo libro “Dimenticare uno stronzo. Il metodo detox in tre settimane editore” Mondadori, 2016.

Trama del libro:

Siamo stati abituati a considerare i rapporti umani come un perenne dualismo di ragione e sentimento, razionalità e istinto che si scontrano. Spesso siamo state spronate, pur di fronte al dolore di un rapporto che non funziona, a seguire il cuore, la parte più autentica di noi, senza lasciare che la ragione bloccasse le nostre pulsioni.  Si tratta di un dualismo superato e il libro di Federica Bosco ce lo dimostra. Il termine “dimostra” non è casuale, perché c’entra anche la scienza in questo manuale indirizzato alle donne che sono incappate nell’ennesimo tipo egoista. L’autrice ci mostra che l’amore non è solo chimica inspiegabile, quella ricetta misteriosa che nessuno sa indagare: è il risultato di storie familiari non risolte, di personalità che si stratificano nel tempo e sviluppano dipendenze emotive. Dipende soprattutto dalle scelte perché tendiamo a dimenticare che una grossa percentuale di quello che proviamo è direttamente sotto il nostro controllo.
Non credo si guarisca mai del tutto, perché quelle voci nel profondo del profondo tenteranno sempre di farsi sentire e ricordarti che non vali niente. E vi mentirei se vi dicessi che da un giorno all’altro si diventa delle Anna Wintour, fredde e calcolatrici, se questa non è la vostra natura, ma vi garantisco che piano piano cominceremo a riconoscere quelle voci, a capire che non  provengono da noi, ma sono solo il frutto di un messaggio sbagliato che, malauguratamente, ci è stato inculcato da qualcuno che ha avuto una grande influenza in un determinato periodo della nostra vita, quando cioè eravamo terribilmente vulnerabili e prive di difesa. Difesa che adesso abbiamo eccome!
Emerge in maniera molto intensa nel libro il tema della responsabilità verso se stessi, l’idea che ciascuno di noi abbia il dovere per se stesso di vivere una vita positiva, piena e felice. E per farlo deve lavorare sulla propria autostima, allenandola come un muscolo, quotidianamente e spesso senza il supporto degli altri. Dimenticare uno stronzo non è solo una terapia (con tanto di metodo e di esercizi di fine capitolo per mettersi alla prova senza possibilità di barare) per chi ha bisogno di uscire dall’abitudine psicologica di andare sempre a sbattere contro le stesse barriere, è un libro in cui molte lettrici possono riconoscere tratti di sé, dubbi ed errori, ma soprattutto quel retaggio culturale che ci ha abituato ad accontentarci. Più di tutto ci ricorda che non esistono grandi cambiamenti che non nascano da una forte crisi, soprattutto quando finalmente libere…
…si comincia a provare un genuino amore per se stesse, un rispetto profondo e inviolabile che ci farà smettere di andare ostinatamente a sbattere, come le falene, contro lampadine roventi, bruciandoci le ali.

A seguire  tornano gli appuntamenti voluti dalla Commissione Nazionale Pari opportunità. Alle 16.00 presenteremo il volume di Eliana Liotta e Paolo Veronesi “Il bene delle donne”, insieme ad uno degli autori.

Trama
Dopo il successo della Dieta Smartfood, Eliana Liotta torna in libreria con le sue straordinarie doti di divulgatrice scientifica, e lo fa con Paolo Veronesi dello IEO di Milano, uno dei più importanti senologi a livello internazionale. Dalla loro collaborazione nasce Il bene delle donne, un libro che è insieme un racconto dell’universo femminile e una guida ragionata alla salute. Si legge come un romanzo e si consulta come un manuale. Finalmente ogni donna può trovare le risposte, serie e documentate, ai suoi interrogativi. Che cosa mangiare? Quali controlli fare a ogni età? Che tipo di prevenzione adottare contro i tumori? Perché il cattivo umore prima delle mestruazioni? Come affrontare la menopausa? I suggerimenti, sempre, si basano sui risultati delle ricerche più accreditate. E, pagina dopo pagina, si scoprono i collegamenti fra cervello e intestino, ormoni e appetito, cuore e stress. Perché una donna non è il suo seno. Non è la sua pancia. Non è il suo cuore. Ciascuno dei suoi organi è come il pianeta di un sistema solare. Il bene delle donne è un libro completo che descrive dal punto di vista della scienza tutti gli aspetti della vita: dalla sessualità ai rapporti familiari, dalle cure all’avanguardia per le patologie al femminile, come il cancro al seno, fino all’alimentazione, con indicazioni sui cibi che proteggono dall’ipertensione e dall’ipercolesterolemia, che allontanano i tumori, che aiutano a combattere il sovrappeso e a salvaguardare le ossa. Il punto di partenza è l’idea di un femminismo scientifico: proprio perché le donne sono diverse dagli uomini meritano un’attenzione specifica, con l’augurio che si affermi la cosiddetta medicina di genere nelle università, nei laboratori e nelle corsie degli ospedali. La differenza biologica, usata per secoli come scusa per imprigionare in ruoli subalterni, è in realtà una ricchezza. La donna, dicono gli studi, ha maggiori capacità linguistiche e di comprensione dell’altro: qualità che andrebbero esaltate anche nel mondo del lavoro.

Eliana Liotta , giornalista e scrittrice, è l’autrice del best seller Rizzoli La Dieta Smartfood, la prima dieta europea certificata da un centro clinico e di ricerca: lo IEO – Istituto Europeo di Oncologia. Il saggio è in corso di traduzione in oltre 20 Paesi e il suo seguito è un altro libro di successo, Le ricette Smartfood.
Per sette anni in RCS direttore del mensile e della collana di libri OK Salute, Eliana Liotta firma il blog «Il bene che mi voglio» su Io donna-Corriere della Sera ed è consulente di The Boston Consulting Group per la diffusione della cultura Smartfood tra i dipendenti. Come relatore ha tenuto solo nel 2016 più di 50 incontri scientifici. Pianista, è consigliere di amministrazione dei teatri Dal Verme e Arcimboldi su nomina del Comune di Milano.
Le è stato assegnato nel 2017 il più antico premio giornalistico d’Italia, il Premiolino.
Paolo Veronesi è direttore della divisione di Senologia chirurgica allo IEO – Istituto Europeo di Oncologia ed è professore associato in Chirurgia all’Università degli Studi di Milano. La sua casistica è fra le più ampie in Europa, con oltre diecimila pazienti operate. Il suo contributo di ricerca e clinico è stato fondamentale per le innovazioni sviluppate allo IEO nel campo della chirurgia mammaria, tra le più importanti a livello internazionale. Presidente della Fondazione Umberto Veronesi e del XXXIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Oncologica (SICO), è chairman della «Umberto Veronesi Milan Breast Cancer Conference». Relatore in più di 240 congressi, è autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche.

– Giovedì 27  Luglio

Ritornerà nostro gradito ospite il giornalista e scrittore Gianni Mura spiegherà come è nato il suo ultimo lavoro “Confesso che ho stonato” editore Skira.

Trama
Dalla Piaf mangiauomini all’elogio della fisarmonica, dai legami tra calcio e musica all’omaggio a Sergio Endrigo, dai primi Festival di Sanremo imparati a memoria agli ultimi, serenamente trascurati: viaggio arbitrario per chi è totalmente, irrimediabilmente stonato e lo dichiara subito (l’autore), ma continua a sentire il fascino della canzone e a volte osa addirittura parlare di poesia. Con il rischio di essere criticato sia dai poeti sia dai cantautori, gente abbastanza permalosa. La difesa è già pronta: troppo amore.

Autore

Gianni Mura è uno dei maestri del giornalismo sportivo italiano. Dal 1976 scrive sulle pagine sportive di Repubblica. Con il suo primo romanzo (Giallo su giallo, Feltrinelli, 2007) ha vinto il Premio Grinzane-Cesare Pavese per la narrativa. Per Feltrinelli ha pubblicato anche Ischia (2012) e Tanti amori. Conversazioni con Marco Manzoni (2013). Tra i libri pubblicato con minimum fax, Non c’è gusto. Tutto quello che dovresti sapere prima di scegliere un ristorante (2014).

Alle 16.00 la giornalista del TG1  Isabella Schiavone  sarà nostra ospite per parlare del suo romanzo d’esordio “Lunavulcano” edito Lastaria Edizioni.

Trama del libro
Tra realtà e finzione, la storia di un vero “rompicapo” esistenziale che dalla tastiera dello smartphone attraversa i vicoli tranquilli di un piccolo paese di provincia e le strade caotiche di una metropoli, fino a raggiungere il cuore dell’Africa. Due donne si sfidano quasi ogni sera sulla schermata online di Ruzzle, nella ricerca agguerrita del più alto numero di parole di senso compiuto. Non si sono mai viste. Giorno dopo giorno, partita dopo partita, nasce la curiosità di conoscersi. Cominciano così a chattare e a raccontarsi reciprocamente. Sono messaggi brevi, scritti perlopiù fugacemente, che però colgono l’essenza delle confidenze più intime. Emergono, così, desideri ed emozioni appartenenti a vite molto diverse. Due esistenze che scorrono parallele, combinandosi e scomponendosi a colpi di parole: Isabella è una giornalista impegnata nel sociale e sempre in viaggio. L’Africa è nel suo cuore. Alla soglia dei quarant’anni, non ha figli, e riflette sulla maternità nel senso più ampio del termine. Lunavulcano, come molte donne, si divide tra lavoro e famiglia. Le sue giornate si susseguono secondo un ritmo cadenzato da impegni prevedibili, che ruotano perlopiù intorno al suo mondo affettivo. La sua vita è solida. O sembra esserlo…

Le trasmissioni saranno condotte in studio da Luisa Bartolucci e
Chiara Maria Gargioli.

Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con i loro contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento:
– Tramite telefono contattando durante la diretta i numeri: 06-69988353, o 06 679 17 58.
– Inviando e-mail, anche nei giorni precedenti le trasmissioni, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it
– Compilando l’apposito modulo di Slashradio.

Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
E per chi usa il Mac: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u

Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato:
sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
sulla pagina Facebook Slash Radio Web
sulla quale andremo anche in diretta, in radiovisione ed alla quale vi invitiamo a mettere il vostro like onde divenire nostri followers.

Vi aspettiamo numerosi!

 

Bonus Asilo Nido- Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione- Circolare INPS n. 88-2017- Al via le domande

Da lunedì 17 luglio, ore 10, l’INPS ha rilasciato l’applicativo per la ricezione delle domande, per ottenere: “Contributo asilo nido” per i bambini da zero a tre anni, nati o adottati/affidati dal 1° gennaio 2016- consiste in un rimborso spese massimo annuo di 1.000 euro (corrispondente ad 11 rette mensili) per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati (il rimborso è commisurato all’esborso effettivamente versato e documentato- vanno allegate le ricevute di pagamento delle rette: per ogni retta mensile pagata e documentata, il rimborso sarà di 90,91 euro);
ovvero
“Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione” in favore dei bambini della stessa età (0-3 anni) affetti da gravi patologie croniche – consiste in un bonus annuo di 1.000 euro, erogato in un’unica soluzione, che varrà come contributo all’assistenza domiciliare.
Nota bene: Tale bonus viene erogato a seguito di presentazione di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica” (riferimento: art. 4 DPCM 17-2-2017).

Il genitore richiedente presenta domanda all’INPS, indicando, al momento della domanda, a quale dei due benefici intende accedere (riferimento: art. 5, comma 1, DPCM 17-2-2017).

Fonte amministrativa: circolare INPS n. 88 del 22-5-2017 (vedi allegato)
Fonte normativa: art. 1, comma 355, legge 232 del 11-12-2016; art. 3 DPCM 17-2-2017

Con la presente, richiamo la vostra cortese attenzione su una serie di punti:

Decorrenza: da gennaio 2017 (per i bambini già iscritti, possono essere richiesti i rimborsi per rette già pagate, a partire da tale data. Infatti, le istruzioni operative contenute nella circolare INPS n. 88/2017 citata consentono di gestire la fase transitoria dal 1° gennaio 2017 alla data di rilascio dell’applicativo, 17 luglio 2017, senza alcun pregiudizio per gli aventi diritto dalla data di entrata in vigore della norma.
Per ottenere il “Contributo asilo nido”, il bambino deve essere iscritto all’asilo nido per tutto l’anno, altrimenti in caso di partecipazione parziale, il rimborso spetterà solo in parte.
I contributi verranno erogati fino al raggiungimento del limite di spesa previsto (per il 2017, 144 milioni di euro), secondo l’ordine di presentazione telematica della domanda.
È importante, quindi, muoversi il prima possibile.
Nel caso in cui venga raggiunto- anche in via prospettica- il limite di spesa, l’INPS non prenderà in considerazione le ulteriori domande pervenute.
La domanda deve essere presentata da chi abbia sostenuto la spesa per il nido.
Per ottenere il “Contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione”, il richiedente deve coabitare con il figlio ed avere dimora abituale nello stesso Comune.
Non c’è un limite di reddito: non è previsto infatti un tetto ISEE per ottenere il contributo.
Il beneficio può essere richiesto anche per più figli (sempre entro i 0-3 anni). È necessario fare una richiesta diversa per ogni figlio interessato;
La domanda all’INPS può essere presentata direttamente on-line sul portale dell’INPS (www.inps.it> Servizi per il cittadino> Autenticazione con PIN> Prestazioni e Servizi / Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione>), o di persona rivolgendosi ad un Patronato di fiducia (per le Sezioni Uici convenzionate, data l’affluenza rilevata, vi invito a prendere accordi con gli operatori di Patronato vostri referenti, per la migliore gestione delle pratiche).
Il bonus non è cumulabile con i voucher asili nido o babysitter e le detrazioni fiscali per le spese relative all’iscrizione all’asilo nido (l’INPS comunicherà tempestivamente all’Agenzia delle entrate l’avvenuta erogazione al genitore richiedente del predetto beneficio- riferimento: art. 5, comma 2, DPCM 17-2-2017).
Al momento dell’invio della domanda all’INPS, è importante disporre del modello INPS SR163 già compilato e timbrato e firmato dal funzionario di banca/posta, obbligatorio ai fini dell’autorizzazione al pagamento del rimborso/bonus.