“Il Rinascimento oltre l’immagine”. Il mio ricordo, di Lorenza Vettor

Autore: Lorenza Vettor

E’ venerdì 18 settembre. La sveglia suona alle 6 del mattino. Mi alzo felice perché so già che la giornata che mi aspetta sarà molto speciale: devo andare al Museo Omero di Ancona per vedere la mostra “Il Rinascimento oltre l’immagine”.
Il mio sarà un lungo viaggio: parto da Udine con Marco, un amico che conosce l’”Omero” solo di nome. “Vieni con me alla mostra?”, gli domando qualche giorno addietro e lui, entusiasta, accetta il mio invito. Le ore di viaggio sono parecchie, ma non m’importa.
Amo l’arte da quando, alunna di seconda media, chiesi qualcosa alla mia professoressa sugli stili romanico e gotico e lei mi rispose: “Non è necessario che tu capisca, basta che mi impari a memoria ciò che sta scritto sul libro e l’interrogazione andrà bene!”. Se avessi ricevuto uno schiaffo, mi avrebbe fatto meno male… Conosco il Museo Omero da alcuni anni e quando posso ci torno sempre molto volentieri. Se potessi, darei ad Aldo Grassini e Daniela Bottegoni una medaglia: sono stati loro due a volere questo museo, poiché l’arte deve essere di tutti e per tutti, anche di chi, come noi, non può guardarla con gli occhi ma con le mani. Già, perché anche “vedere” un’opera col tatto suscita forti emozioni: basta concentrarsi su quello che si sta toccando, ascoltarsi dentro e lasciarsi andare. Non è poi così difficile…
Sono le quattro del pomeriggio. Io e Marco arriviamo presso la Mole Vanvitelliana, la sede dell’”Omero” da poco più di un paio d’anni.
Prima d’ora non ci ero mai andata. Sento da subito che mi trovo in un luogo magico, dove lo spazio e il tempo non hanno posto: sembra di stare in un’altra dimensione… All’entrata ci accolgono le due ragazze che ci faranno da guide alla mostra: sono simpatiche, cordiali, spigliate e da subito mi sento come se le avessi conosciute da sempre…
Entriamo e troviamo la prima statua che ci aspetta: si tratta di un “Oratore” in terracotta. Noto subito la capigliatura imponente “a scodella”, le rughe sulla fronte e sotto gli occhi, la bocca aperta
nell’atto di parlare… “Chissà quante cose mi racconterai”, gli sussurro… Poi arriva anche la musica: un coro rinascimentale che suscita in me il senso della purezza, della sobrietà, della solennità.
Le note alte mi fanno immaginare dei monaci in una chiesa del ‘400 che con le loro soavi voci innalzavano la loro anima a Dio. Mi sento pervasa da un moto di ammirazione per quegli uomini e rifletto… Quanto mi sento vicina a loro, ma lontana da quel Dio che sento spesso troppo al di sopra di noi… Ma è lui ad essere così al di sopra di tutto, oppure sono io che non mi fermo abbastanza a cercarlo ed ascoltarlo?
Sono talmente presa da questa domanda che non mi accorgo che nella stanza aleggia un profumo intenso e pungente. E’ una delle guide che mi riporta al qui ed ora, domandandomi se riconosco quell’odore. Ho un attimo di esitazione: quella fragranza mi è familiare, però non riesco a ricordare di che si tratta… “La si ripone spesso nei cassetti della biancheria”, mi suggerisce la guida. “Ma certo – faccio eco io – lavanda!”. La uso anch’io, proprio come facevano le donne del Rinascimento: certe abitudini non conoscono lo scorrere del tempo…
La visita prosegue. Adesso mi trovo a “guardare” la “Donna con cornucopia”. Avverto subito la ruvidezza del marmo in diversi punti della scultura: mi piace quel ruvido, che mi fa pensare a qualcosa di perfetto ma non troppo, di finito ma non abbastanza, di sublime ma anche di terreno… Le mie mani scorrono libere sulla superficie e colgono la proporzione e l’armonia delle forme, la ricchezza dei particolari la maestosità e la semplicità dell’opera… Mi sembra quasi di sentire lo scorrere dell’acqua, il canto degli uccelli, il richiamo di quella natura dalla quale tutto proviene ed alla quale tutto ritorna e che noi uomini, dotati di ragione e d’intelletto, troppo spesso sappiamo solo violare, in nome del progresso e del nostro egoismo. E mentre indugio sulla scultura, mi viene in mente quel meraviglioso “Cantico delle creature” scritto da quel Francesco di Assisi che seppe creare fra l’uomo e la natura un tutt’uno pieno d’amore e di armonia. Quanto dovremo tornare indietro, rifletto mentre proseguiamo nel nostro cammino…
Giungiamo ad un “tondo” raffigurante una “Nobildonna”. La superficie è liscissima come il marmo ma non fredda, a differenza di questo.
Domando alla mia guida di che materiale è fatta l’opera e lei mi spiega che si tratta di terracotta invetriata. Non avevo sentito mai parlare di quel materiale… Le linee del volto sono ben evidenti al tatto e mentre lo osservo vedo una donna dai lineamenti dolci e marcati, forti e decisi, essenziali eppure completi. Niente è superfluo e fuori posto: tutto quello che ci deve essere c’è, niente di più e niente di meno. Immagino di avere di fronte a me quella gran dama che mi raffiguro dal carattere forte e impetuoso, sensibile e duro, severo e giusto. Vedo in lei una perfetta capofamiglia e una grande leader… “Chissà com’era veramente”, mi chiedo. E concludo che infondo il bello di un’opera d’arte è che ognuno di noi ci mette del suo e la fa propria.
Ci fermiamo di fronte ad un’altra donna, questa volta scolpita nel legno. E’ l’”Annunciata”. Il legno è rovinato in più punti, ma anche in questo – io credo – sta la bellezza di un materiale che è vita e che come la vita risente dell’inesorabile scorrere del tempo. La scultura manca delle braccia che – mi racconta la guida – le furono tolte per agevolarne la vestizione (dopo la Controriforma – prosegue ancora la guida – le sculture sacre venivano ricoperte di ricche vesti per renderle più umane agli occhi dei fedeli). “Nulla è perfetto”, penso fra me e me: infondo la realtà è proprio così. Il legno è sapientemente scolpito, si sentono molto bene le pieghe della lunga veste, la rotondità del grembo appena accennata, i tratti dolci del volto, l’elaborata capigliatura. E mentre la osservo un’emozione mi coglie: quella dell’essere madre… E ripenso all’attimo in cui fui certa di aspettare un figlio: lo seppi ancor prima di avere i risultati delle analisi: certe cose si sentono e non hanno bisogno di spiegazioni né di conferme… L’”Annunciata” è bellissima: mi piace così tanto che ci ritornerò prima di lasciare la mostra, inviandole un bacio, ma solo col pensiero. “Arrivederci, Madre dolcissima”, è stato il mio saluto.
Dal legno passiamo al bronzo. Ci sono molte opere, tutte di piccole dimensioni e tutte ricchissime di particolari. “Come avranno fatto quegli artisti a creare lavori così perfetti in spazi così minuscoli?”, mi domando. Soprattutto mi colpisce un calamaio: le punte delle chele del granchio che schiaccia una rana sono affilatissime… e della consistenza di uno spillo. Dubito che le nostre moderne stampanti 3D saprebbero creare oggetti meravigliosi come questi. Dalle sculture passiamo ai dipinti, resi accessibili anche a chi non vede dagli operatori del Museo grazie al sistema a microcapsule. Il risultato è di un materiale che sembra quasi velluto e che trovo molto gradevole al tatto. Il bello traspare anche da cose come queste… Ecco, allora, la “Donna con colomba”, dai contorni semplici e ben delineati. Guardandola, penso ad una fanciulla allegra, spensierata, innamorata della natura e della vita, proprio come quella “donzelletta che vien dalla campagna in sul calar del sole”. “infondo, Recanati non è poi molto lontano da qui”, penso mentre affiorano alla mente i molti ricordi di scuola…
Dipinti e sculture si succedono, dal primo piano passiamo al secondo piano della mostra, dove la lavanda cede il posto allo zenzero, mentre siamo sempre accompagnati dalle solenni note del coro. Le ore trascorrono senza che io me ne accorga. Sono passate le 18 e la visita volge ormai al termine. Arriviamo all’ultima scultura: la “Madonna in trono con bambino”. Quando la guida mi dice che è di Donatello, quasi mi sento mancare… Toccare quella terracotta e pensare che fu proprio quel grande artista a scolpirla giorno per giorno nella sua bottega… Che emozione! Le parole non riescono a descriverla… Mi concentro sull’opera.
“Non vedo una Madonna col Bambino Gesù, ma una mamma qualunque con un figlio qualunque”, dico alla guida. Le mie mani vedono non una donna che adora il figlio di Dio, ma una mamma che ama la sua piccola creatura.
Vedono quel legame che come un filo sottilissimo, impalpabile, perenne, unisce così profondamente colei che mette al mondo e colui che viene alla luce… E’ impossibile non commuoversi… Qualche lacrima mi sale agli occhi, ricordando che proprio il giorno prima, il mio più grande tesoro è diventato maggiorenne…
Con le nostre guide, io e Marco scendiamo le scale per avviarci all’uscita.
Sono contenta di essere venuta alla mostra; avrei voluto tornarci un’altra volta per guardare con calma di nuovo tutte le opere da sola per fissare per iscritto, come in un diario, ogni emozione, ogni
sensazione… So che non ce la farò… Vorrà dire che sarà per la prossima occasione.

Lorenza Vettor

Federazione Nazionale pro Ciechi – Sintesi dei lavori del Consiglio di Amministrazione del 22 luglio 2015, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Come da avvisi n .690 del 8 Luglio 2015 e n. 694 del 9 Luglio 2015, il giorno 22 Luglio 2015 alle ore 14,00,si è riunito, presso la sede di Via Giuseppe Mirri, 2 – Roma, il Consiglio di Amministrazione della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi ONLUS, allargato per l’occasione al Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti.
Alle ore 15,00 risultano presenti il Presidente Rodolfo Masto, il Vice Presidente Hubert Perfler, i Consiglieri: Pier Michele Borra, Michele Claudio Cassinelli, Gianluca Rapisarda, il consigliere Mario Barbuto ha comunicato un ritardo di qualche minuto. Risulta assente giustificato il consigliere Raffaele Ciambrone.
Risultano, altresì, presenti il Dott. Carmine Silano Presidente del Collegio dei sindaci revisori dei conti e la Dott.ssa Patrizia Pellegrini componente del collegio stesso rappresentante del MEF.
Il Presidente Rodolfo Masto alle ore 15,05 dichiara aperta e valida la seduta.
Verbalizza i lavori, il Segretario Generale Architetto Innocenzo Fenici.
Approvazione del verbale della seduta del 20 Giugno 2015;
Il C.d.A. all’unanimità approva il verbale della seduta del 20 Giugno 2015.
Ratifica di eventuali ordinanze adottate in via d’urgenza dal Presidente;
Non risultano ordinanze adottate in via d’urgenza dal Presidente, pertanto si passa al punto n. 3 dell’o.d.g..
Comunicazioni del Presidente;
a) Il Presidente comunica che il sacerdote padre Gabriele Jeong di Valentano (Viterbo) autore di una pubblicazione autobiografica ha donato alla Federazione la somma di € 400,00 quale ricompensa dell’impegno offerto, dal Centro di produzione del materiale Tiflodidattico, per la trascrizione in Braille della pubblicazione stessa al fine di divulgarla alle persone non vedenti.
b) Il Presidente dà notizia che il Ministero delle Finanze ha autorizzato l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ad indire una Lotteria Nazionale, e coglie l’occasione per complimentarsi con il Presidente Nazionale dell’Unione. Il Presidente Masto comunica altresì che ha deciso di donare a ogni dipendente e collaboratore un biglietto della suddetta lotteria dedicata a Louis Braille.
c) Il Presidente informa che domani 23 luglio ore 10,00 sarà possibile visitare l’immobile di via Pollio 10 (I consiglieri Borra e Rapisarda prenotano la visita).
d) Il Presidente riferisce di essere stato informato da parte del dott. Mario Barbuto di una iniziativa a cura dell’Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti Onlus che prevede la pubblicazione degli atti degli incontri che si sono svolti a livello territoriale relativi alla pluridisabilità e dell’opportunità di inserirsi nella pubblicazione con la presentazione del progetto del Centro.
e) Il Presidente annuncia che a novembre la mostra “A spasso con le dita” verrà allestita nell’ambito del Concorso Internazionale Typhlo&Tactus che si svolgerà a Cannero Riviera dal 12 al 14 novembre prossimo. Alla manifestazione parteciperanno i dipendenti Pietro Vecchiarelli e Stefano Alfano.
f) Il Presidente informa che l’Istituto “Serafico“ di Assisi per l’anno 2017 si è reso disponibile ad ospitare il concorso nazionale “ Tocca a Te”. La Federazione in ossequio alla procedura adottata l’anno precedente, provvederà, comunque, ad inviare una lettera per richiedere disponibilità a tutte le strutture, procedendo poi nei tempi previsti alla indicazione della località prescelta.
g) Il Presidente comunica che il Museo del Planetario di Torino ha chiesto di poter ospitare la mostra “A spasso con le dita“ dal 7 al 12 Dicembre 2015 dichiarando di assumersi tutti gli oneri della manifestazione; gli uffici valuteranno la possibilità di una effettiva partecipazione.
Il Consiglio prende atto.
h) Il Presidente comunica che la sede Provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti onlus di Cosenza, dovendo aprire un Centro Polifunzionale con annesso un settore Tiflotecnico, ha chiesto alla Federazione la fornitura in comodato d’uso gratuito di tutti i sussidi e le attrezzature in possesso del Centro di Produzione dei Materiali Tiflodidattici. La suddetta richiesta viene accettata.
Alle ore 15,40 entra in sala consiglio il dott. Mario Barbuto.
Confronto tra il C.d.A. ed i Sindaci Revisori per l’adozione di procedure amministrative più efficaci e trasparenti;
Il Presidente dopo aver presentato al Consiglio i componenti del Collegio dei Sindaci Revisori dei Conti, introduce l’argomento di cui all’ordine del giorno.
Il Presidente del Collegio Sindacale Dott. Carmine Silano informa il Consiglio della Federazione che il Collegio sindacale stesso in autonomia ha richiesto un parere ufficiale al Ministero delle Finanze – Ragioneria Generale dello Stato, in merito all’applicabilità o meno alla Federazione, con personalità giuridica di diritto privato, del Decreto legislativo n. 163 del 12/04/2006 Codice dei Contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17CE e 2004/18/CE.
Il Presidente informa che il consiglio ha deciso di aggiornare il regolamento amministrativo della Federazione e un’apposita commissione sta elaborando il testo dove ogni forma di acquisto sarà regolarmente normata.
Ultimi aggiornamenti sull’acquisizione dell’immobile di Via Pollio, 10 in Roma;
Il Presidente informa che presso il Tribunale di Roma è stato depositato il Decreto di Trasferimento redatto dal Notaio della Federazione dell’Immobile di Via Alberto Pollio n. 10.Si resta in attesa che il Giudice firmi l’atto.
La firma del giudice incaricato è prevista per la fine di Agosto p.v..
Approvazione della nota in risposta alla comunicazione n. 5022 del 14.05.2015 del Ministero dell’Interno relativamente alla Legge 278/2005;
Il Presidente sintetizza i passi salienti della risposta da consegnare al Ministero. Il Presidente comunica altresì che nella predetta nota evidenzierà che, per l’assegnazione degli incarichi e lavori relativi alla ristrutturazione dell’immobile di Via Pollio per renderlo idoneo alle attività del Centro Polifunzionale nonché per i relativi acquisti e forniture, la Federazione intende procedere secondo quanto stabilito dal D.Lgs. n. 163/2006.
Il Presidente Masto infine assicura il C.d.a. che il Ministero sarà puntualmente e costantemente informato sulla realizzazione del progetto, come d’altra parte previsto dalla legge n. 278/2005.
Il Consiglio di amministrazione approva all’unanimità i contenuti della risposta e ne autorizza l’invio.
Relazione del Consigliere Claudio Cassinelli sui lavori del Comitato di Coordinamento per il Centro Pluridisabili (L. 278/2005);
Il Presidente passa la parola al Consigliere delegato Claudio Cassinelli che legge il verbale della riunione del Comitato di Coordinamento della legge n. 278/2005 svoltasi in data 21 luglio 2015.
Il Consiglio prende atto.
Individuazione delle Istituzioni, federate e non, a cui chiedere un operatore specialista in materia di ciechi pluridisabili per la costituzione di apposita Commissione a supporto dei progetti tecnici e gestionali per la realizzazione del Centro (L.278/2005);

Dopo ampia discussione il Consiglio decide di rinviare l’individuazione delle Istituzioni Federate e degli operatori specialisti per la costituzione di una Commissione a supporto dei progetti tecnici e gestionali per la realizzazione del Centro ( L. 278/2005).
Incarico all’Avv. Giangiacomo Ruggeri per consulenza relativa all’adozione del Codice Appalti;
Il Presidente formalizza la proposta di incarico di consulenza all’Avvocato Giangiacomo Ruggeri specializzato in materia di lavori pubblici e appalti come meglio specificato nel curriculum vitae già consegnato al Consiglio nella seduta precedente.
Il Consiglio approva all’unanimità la relativa deliberazione.
Estensione dell’incarico all’Architetto Innocenzo Fenici per il completamento dello studio di fattibilità mediante la determinazione dell’importo previsto per i lavori di adeguamento e messa a norma dell’immobile in Via Pollio, 10 Roma;
Viene presentato al Consiglio lo studio di fattibilità redatto in formato tattile dell’immobile di via Pollio 10.
Il Presidente propone di estendere l’incarico all’architetto Fenici, il quale aveva già provveduto alla redazione dello studio di fattibilità consegnato al Ministero dell’Interno per la stesura del quadro economico generale per la definizione del progetto e la messa a norma dell’immobile.
Il Consiglio approva all’unanimità.
Approvazione delle procedure per l’affidamento dell’incarico per il progetto preliminare mirante al cambio di destinazione d’uso dell’immobile di Via Pollio, 10 – Roma;
Il Presidente introduce l’argomento ricordando le procedure possibili per l’affidamento dell’incarico di progettazione ed esecuzione dei lavori.
Il Consiglio decide di approfondire la questione e di rinviare l’argomento ad una prossima seduta.
Centro di Documentazione Giuridica – Presa d’atto delle comunicazioni pervenute dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e dall’I.Ri.Fo.R. e conseguente disdetta del contratto d’opera con l’Avv. Paolo Colombo;
Il Presidente illustra la situazione che si è venuta a creare a seguito della posizione assunta dalla Biblioteca per Ciechi “Regina Margherita“ di Monza, dall’I.Ri.Fo.R. e dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus e propone la disdetta del Contratto d’opera con l’Avvocato Paolo Colombo a far data dal 31.12.2015.
Il Consiglio prende atto e approva la relativa delibera.
Deliberazioni di carattere amministrativo e organizzativo;
a) Il Presidente ricorda la situazione relativa alla dipendente Rita Francesca Fiorillo dipendente di questa Federazione e distaccata presso il Centro di Documentazione Giuridica di Caserta.
Alla luce di quanto esposto e in relazione ai nuovi sviluppi, il Consiglio di amministrazione approva all’unanimità la deliberazione avente per oggetto la proroga e la successiva cessazione del distacco temporaneo della Dott.ssa Francesca Rita Fiorillo presso il Centro di Documentazione Giuridica di Caserta, a far data dal 30 Settembre 2015.
b) Visti gli innumerevoli impegni dell’Ente e i conseguenti obiettivi da raggiungere e tenuto conto anche della disponibilità espressa dai componenti del Collegio Sindacale, il Presidente propone l’adeguamento dei loro compensi. Ciò in analogia a quanto stabilito dall’art.29 del D.M. 140/2012 e come preannunciato in occasione dell’Assemblea della Federazione tenutasi a Roma il 14 Aprile 2015.
Il Consiglio approva all’unanimità.
c) Il Presidente comunica di aver preso in considerazione le domande pervenute in Federazione al fine di locare gli immobili di proprietà della Federazione stessa ubicati in Via Gregorio VII 267, comprensivi del box auto. In particolare si annovera la richiesta (risultata più conveniente per la Federazione) dell’8 luglio 2015 nella quale i Sigg. Patrizia Marchesani e Massimo Marchesani intendono locare i due appartamenti a € 3.500,00 al mese per un tempo di 9 anni + 9 anni, prendendo in carico tutti i lavori di ristrutturazione e adeguamento dei locali per adattarli ad uso extralberghiero tipo affittacamere e/o Bed and Breakfast, così come normato dalla legge Regione Lazio n. 16/2008.
Il Consiglio di amministrazione approva all’unanimità.
d) Il Presidente propone di confermare l’incarico al Prof. Giancarlo Abba per l’attività di Responsabile scientifico del Progetto “Tiflopedia”.
Il C.d.a. approva all’unanimità.
Varie ed eventuali.
Non risultano altri argomenti.
Alle ore 17,13 non avendo altri punti da discutere all’ordine del giorno il Presidente dichiara chiusa la seduta.

Riflessioni e spunti per l’azione futura, di Mario Girardi

Autore: Mario Girardi

Negli ultimi 25 anni ho ricoperto un po’ tutte le cariche, dalla presidenza in giù, presso la Sezione di Treviso ed il Consiglio Regionale Veneto. In occasione delle assemblee elettive della scorsa primavera, ho ritenuto che in questo ambito fosse il momento di passare la mano, per favorire l’ingresso di forze nuove, pur continuando a dare il mio concreto contributo in diversi settori, nella mia Sezione. Dopo alcuni mesi di riflessione, anche su invito di alcuni cari amici, ho pensato che potesse essere di qualche utilità mettere a disposizione la mia esperienza ad un diverso livello del nostro sodalizio, considerato anche il clima di apertura e compartecipazione, venutosi maggiormente a creare nell’ultimo periodo; ho così deciso di candidarmi al Consiglio Nazionale.
Non intendo qui esporre un programma organico, in quanto l’Unione è retta da organi collegiali, ad iniziare dal Congresso, ed è in tali sedi che si approvano obbiettivi e strategie per gli anni a venire; desidero però condividere alcuni spunti che derivano dall’esperienza maturata in tanti anni di impegno nell’Associazione.
In primo luogo, dobbiamo fare ogni sforzo perché personale e dirigenti sezionali possano dedicare la quota maggiore di tempo e risorse possibile, ai soci e agli altri non vedenti del territorio, mediante la semplificazione più spinta degli adempimenti amministrativi e contabili. Dovremo quindi compiere una scelta decisa in favore della contabilità semplificata, individuando lo strumento più semplice ed adeguato alle nostre esigenze, che garantisca però certezza e trasparenza dei dati e la possibilità di rendicontare agevolmente l’attività svolta, quando ce ne sia bisogno, come ad esempio alla conclusione di un progetto finanziato da una istituzione esterna. Si dovrebbe poi scegliere un programma gestionale per tutte le nostre strutture, che permetta di condividere ed elaborare con sicurezza e semplicità, la mole di dati con cui ci confrontiamo quotidianamente, in modo da snellire al massimo gli adempimenti amministrativi e permettere un vicendevole supporto. Se vogliamo ad esempio, che i Consigli Regionali possano sollevare da molti impegni le Sezioni in maggiore difficoltà, gli stessi devono poter accedere con facilità alle informazioni necessarie e poter interagire rapidamente con le Sezioni e la Presidenza Nazionale. Naturalmente poi, personale ed almeno in parte i dirigenti, dovrebbero essere formati al miglior utilizzo degli strumenti adottati.
Quanto sopra dovrebbe servire a liberare risorse, umane e strutturali, per affrontare i principali problemi della categoria; come ad esempio quello del lavoro. In questo ambito è necessario sfruttare fino in fondo le possibilità fornite dal collocamento obbligatorio; quindi dovremo insistere per il completamento dell’iter di riforma della L. 113; ma è sempre più indispensabile percorrere strade alternative, con dei percorsi sostanzialmente personalizzati che valorizzino le attitudini individuali. Di questo difficilissimo compito dovrebbe occuparsi principalmente l’I.RI.FO.R., facendo tesoro anche di alcune importanti esperienze, come quelle dell’Istituto Chiossone. L’I.RI.FO.R. dovrebbe impegnarsi anche nella qualificazione e riqualificazione di ciechi ed ipovedenti già occupati, ma relegati in posizioni marginali, come accade ad esempio in alcuni enti importanti, come l’INPS e l’Agenzia delle Entrate.
In questi anni mi sono occupato molto anche dei pluridisabili, trovandomi spesso in difficoltà nel fornire indicazioni veramente puntuali ed efficaci. L’I.RI.FO.R. può essere fondamentale anche in questo settore; dobbiamo creare un nucleo di esperti che si possano muovere sul territorio per fornire consulenze davvero all’altezza, attingendo anche alle competenze maturate da altre istituzioni, come la Lega del Filo d’Oro. Importantissima è poi la formazione degli operatori delle strutture dove i nostri amici meno fortunati sono inseriti. Appare realistico ora pensare che potremo avere un punto di riferimento nel Centro Nazionale di Alta Specializzazione; ma non dobbiamo dimenticare di valorizzare gli esempi positivi sul territorio.
Dalla mia esperienza ho tratto inoltre la convinzione che nei confronti delle istituzioni, nazionali e locali, per ottenere dei risultati concreti, è necessario presentarci unitamente alle altre associazioni di disabili ogni volta che sia possibile. Non è sempre facile gestire determinati rapporti, ma è indispensabile; ho potuto riscontrarlo soprattutto nel mio ruolo di Presidente Regionale, anche di recente, nelle battaglie per garantire la continuità del servizio di integrazione scolastica, argomento di drammatica attualità, che ci toglie il sonno.
Ancora l’I.RI.FO.R. dovrà servirci come strumento per la formazione permanente ed aggiornata in materia previdenziale e della legislazione socio-sanitaria. Se vogliamo saper consigliare i soci nelle loro scelte, creare una rete di contatti qualificati tra i funzionari degli enti pubblici, difendere i diritti dei non vedenti nelle sedi deputate, dobbiamo essere credibili nell’esposizione delle nostre competenze e conoscenze.
Ho imparato poi, che è fondamentale rafforzare lo spettro dei servizi da offrire ai nostri soci anziani, cioè la maggioranza della compagine associativa; persone che dobbiamo saper coinvolgere, con i loro famigliari nella vita delle Sezioni. L’aspetto formativo è anche in questo caso importante: al nostro esterno, dobbiamo saper fornire agli operatori delle case di riposo e a domicilio, le nozioni e metodologie per assistere nel modo migliore un non vedente; al nostro interno dobbiamo saper dare le giuste informazioni su diversi argomenti, come solo per fare un esempio, l’amministratore di sostegno, o la capacità di testare; Abituarli con la dovuta calma ad usare gli ausili più utili e sostenerli psicologicamente.
Molti sarebbero ancora gli argomenti da toccare, ad iniziare dall’istruzione, all’accessibilità in senso lato, alla mobilità, all’aggiornamento tecnologico, alle esigenze specifiche degli ipovedenti e via dicendo; però per adesso mi fermo qui. Tuttavia credo sarebbe molto utile riuscire a realizzare una raccolta delle risposte ai quesiti che ci vengono più di frequente sottoposti, uno strumento attendibile ed agile da consultare, da ampliare mano a mano e da tenere costantemente aggiornato.
Concludo queste brevi ed incomplete riflessioni, sottolineando che, qualora non dovessi essere eletto, il mio impegno, specie in Sezione, o in altro ruolo che risultasse utile, non verrebbe meno di sicuro.

Mario Girardi

Napoli – Screening visivi gratuiti e una manifestazione sportiva

Grazie al supporto del Comune di Somma Vesuviana l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la REAL Vesuviana nei giorni 24 e 25 ottobre 2015 metterà in campo una intensa attività che comprenderà screening visivi gratuiti e una manifestazione sportiva.

Sabato 24 ottobre 2015 dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e domenica 25 ottobre 2015 dalle ore 09.00 alle ore 13.00 i cittadini potranno sottoporsi a check-up visivi gratuiti grazie ad una unità mobile oftalmica che stazionerà in Piazza Vittorio Emanuele III.

Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che Molte patologie oculari, se non diagnosticate tempestivamente , possono causare seri abbassamenti della vista e nei casi più gravi anche portare alla cecità. In Italia, nonostante le diverse campagne informative di profilassi visiva, esistono ancora sacche di popolazione dove la cultura della prevenzione non è pienamente arrivata e la presenza di un ambulatorio oftalmico mobile sul territorio consentirà a molti cittadini di sottoporsi ad uno screening visivo.

Inoltre, domenica 25 ottobre 2015 presso l’Istituto “Giovanni Bosco” sempre in Piazza Vittorio Emanuele III, ci sarà un torneo di Showdown, L’incontro sarà dalle h 9,30 alle h 18, quando verranno premiati i primi 5 classificati.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla Rappresentanza di Sant’Anastasia dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sita in via San Giuseppe 12 Sant’Anastasia; tel. 373 5419953

Salerno – Il Ritratto Non vedente

Le presidenze Sezionale UICI di Salerno e quella del Consiglio Regionale UICI della Campania hanno promosso una mostra con percorso fotografico realizzata dal maestro Armando Cerzosimo e dedicata al mondo della disabilità visiva. Lo scenario scelto è quello magnifico dei templi di Paestum all’interno del museo. La data inaugurale dell’evento è stata Domenica 4 ottobre alle ore 11.00 . Gli scatti che vi invitiamo a visionare, raccontano della vita quotidiana dei non vedenti e la particolarità degli scatti sta nell’aver colto le varie tappe della crescita partendo dalla fanciullezza.
Non sarà un percorso lungo ma l’intensità delle emozioni che vi potranno accompagnare lungo questo percorso , fatto di storie vere che Armando Cerzosimo ha fotografato con la sua arte, sfateranno tanti luoghi comuni e tante sciocchezze sulla condizione dei minorati della vista. Il presidente UICI di Salerno, Francesco Cafaro- La splendida cornice di Paestum, patrimonio dell’umanità, scelta per questo racconto di Armando Cerzosimo impreziosisce l’opera realizzata da questo artista sulla vita quotidiana dei ciechi e degli ipovedenti che vivono a Salerno e provincia. La sua sensibilità e attenzione nello scegliere i vari soggetti da fotografare, la grande sensibilità e umiltà con cui si è rapportato con i singoli soggetti impreziosiscono questi scatti intrisi di grande umanità. Non posso che congratularmi con Armando per questa straordinaria attività e per tutto quello che è stato in grado di realizzare. Spero che i visitatori dopo questo percorso possano trovare la voglia e il modo di raccogliere la sfida dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Salerno che da oltre 60 anni è in prima linea per la difesa e la tutela dei minorati della vista. – Il presidente regionale UICI Campania dott. Vincenzo Massa
Salutiamo questa iniziativa di Armando Cerzosimo con interesse e attenzione perché il suo coraggio di raccontare attraverso i suoi scatti la vita quotidiana di persone cieche e ipovedenti è un’esperienza utile a promuovere conoscenza sul nostro mondo. Troppe sono le leggende che circolano sulla nostra disabilità quasi si trattasse di alieni che in un’altra galassia o era facciano cose strane. Questa mostra chiarisce senza equivoci che quando si parla di ciechi e ipovedenti si racconta semplicemente di uomini e donne che, nelle varie fasce d’età, affrontano il quotidiano con una limitazione in più, la pochezza o la mancanza totale della vista.
Prima di osservare questi scatti caliamoci nella giusta dimensione per comprendere l’eccezionalità di questa mostra. Armando Cerzosimo è stato bravo non solo di cogliere attimi spontanei e veri di vita, ma al tempo stesso ha avuto la capacità di fermare e filmare quei brevi attimi in maniera straordinaria. Un plauso, dunque, a lui e alla sua sensibilità di avvicinare la sua meravigliosa arte al nostro mondo con una semplicità e una bellezza senza eguali. Mi auguro che ognuno di voi visitando questa mostra possa provare sensazioni e emozioni positive, che lo avvicinino al mondo della disabilità visiva, per favorire sensibilità e attenzione al sostegno alle battaglie che da 95 anni l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti conduce in nome dell’integrazione e dell’inclusione dei ciechi e degli ipovedenti. Un grazie di cuore ad Armando per aver prestato il suo talento e la sua opera nel realizzare questo racconto. Un grazie alla sovraintendenza di Paestum e al comune di Capaccio che hanno deciso di aderire con entusiasmo a questa iniziativa, a voi tutti che deciderete di tuffarvi in questo viaggio piccolo e semplice nella vita quotidiana dei ciechi e degli ipovedenti sia questo solo il primo passo per aiutarci ad abbattere le barriere d’esclusione sociale dei minorati della vista-. Appuntamento, dunque, al museo di Paestum per la mostra “Il Ritratto Non vedente “ che terminerà il 13 novembre p. v.

Torino – Comunicati del 5 ottobre 2015

1) Convocazione Consiglio Provinciale UICI Torino
2) Incontro con la Banca d’Italia per conoscere la nuova banconota da 20 Euro
3) Incontri del Giovedì
4) Gita ad Alba e Canelli
5) Rianimazione e uso del defibrillatore
6) Corso per Responsabile di strutture del terzo settore
7) Attività della Polisportiva
8) Accompagnamenti UNIVoC
9) Calendario delle attività del Circolo dell’Amicizia tra Ciechi e Vedenti
Convocazione Consiglio Provinciale UICI Torino
Informiamo i soci che Mercoledì 14 Ottobre 2015 alle ore 16,30 è convocato il Consiglio Provinciale della nostra sezione UICI con il seguente Ordine del Giorno:

1. Lettura ed approvazione dei verbali delle riunioni precedenti;
2. Ratifica delibere dell’Ufficio di Presidenza;
3. Ratifica provvedimento d’urgenza del Presidente;
4. Comunicazioni del Presidente e dei Consiglieri;
5. CRV Ivrea:
I. organizzazione attività;
II. comunicazione del consigliere Fassero.
6. Patrimonio:
I. Reinvestimento titoli: decisioni;
II. Cantiere di Via M. Gioia: aggiornamento stato lavori.
7. Sostituzione centralino: aggiornamento e decisioni;
8. Amministrazione:
I. Pagamento con POS: riferimenti e decisioni;
9. Seconda Assemblea Ordinaria dei Soci 2015: riferimenti;
10. Relazione programmatica per il 2016: discussione;
11. Bilancio preventivo per l’anno 2016: discussione;
12. Giornata di prevenzione a Ivrea: resoconto;
13. Giornata Mondiale della Vista 2015: resoconto;
14. Festa di Santa Lucia: organizzazione;
15. Iscrizione nuovi soci e definizione nuovi criteri per usufruire dell’iscrizione a tariffa agevolata;
16. Personale e collaboratori: richieste dipendenti e valutazione modifiche contrattuali;
17. I.Ri.Fo.R. Torino:
I. dimissioni dipendente;
II. assunzione nuovi dipendenti;
III. modifiche contrattuali.
18. Varie ed eventuali.

Incontro con la Banca d’Italia per conoscere la uova banconota da 20 Euro
In occasione della messa in circolazione della nuova banconota da 20 euro, la sezione dell’UICI Torino ha avuto l’onore di essere invitata dalla Banca d’Italia a partecipare a un incontro per la presentazione del nuovo taglio. Nella mattinata del 22 ottobre una delegazione della nostra sezione sarà ricevuta nella sede torinese della Banca d’Italia (via Arsenale 8) e in tale occasione saranno illustrate le innovative caratteristiche di sicurezza della nuova banconota. L’incontro avrà anche un taglio prettamente pratico, in quanto i disabili visivi saranno chiamati direttamente a maneggiare le varie banconote della serie Europa al fine di comprendere tramite il tatto i segni distintivi di sicurezza che le contraddistinguono per evitare di incappare in banconote false. La nuova banconota da 20 euro entrerà ufficialmente in circolazione il 25 novembre.
L’istituto bancario, per motivi di sicurezza, ha limitato l’invito ad un gruppo di 20 non vedenti o ipovedenti con i relativi accompagnatori. Chi fosse interessato a partecipare all’incontro può contattare la nostra sezione al n. 011 535567 per fornire la propria adesione. L’elenco dei partecipanti sarà elaborato in base all’ordine cronologico di iscrizione.

Incontri del Giovedì
Giovedì 8 Ottobre prossimo riprenderanno i consueti incontri del giovedì del Comitato Anziani dalle ore 15,00 alle ore 17,30.
In occasione della prima riunione abbiamo pensato di organizzare un piccolo rinfresco di benvenuto per iniziare bene la nuova stagione. Si chiede a coloro che fossero interessati a partecipare di fornire la propria adesione entro il giorno mercoledì 7 Ottobre telefonando allo 011/535567.

Gita ad Alba e Canelli
L’UNIVoC organizza per Domenica 18 ottobre prossimo una gita ad Alba e Canelli. La partenza è prevista per le ore 8.30 da corso Vittorio Emanuele II n. 63 con arrivo ad Alba per le ore 10.00 dove sarà possibile effettuare un giro nel cortile della Maddalena in occasione del Mercato Mondiale del Tartufo. Alle 12.00 partenza per Canelli dove si svolgerà il pranzo in un ristorante del luogo. Nel pomeriggio visita in una cantina facente parte del gruppo delle Cattedrali sotteranee di Canelli patrimonio dell’UNESCO. Alle 17.30 partenza per Torino con arrivo previsto per le ore 19.00. Costo 35,00 Euro a persona. Per prenotazioni telefonare a Laura al numero 333/7773309 fino ad esaurimento posti.

Rianimazione e uso del defibrillatore
Un corso di rianimazione cardiopolmonare e uso del defibrillatore: ecco una delle attività che la nostra sezione propone a soci e amici per l’anno che si è appena aperto. Il corso è specificamente pensato per chi non abbia alcuna formazione pregressa e lavori al di fuori delle professioni sanitarie. Possono partecipare i disabili visivi (sia ipovedenti, sia ciechi assoluti), ma anche i genitori di persone disabili e più in generale i vedenti interessati all’argomento. Modalità, costi e luoghi di svolgimento del corso (che sarà organizzato da agenzie accreditate sul territorio) verranno definiti in seguito, a seconda delle adesioni pervenute.

Corso per Responsabile di strutture del Terzo Settore
L’università di Bologna e l’I.Ri.Fo.R., in collaborazione con l’UICI, organizzano il Corso di alta formazione in “Responsabile per strutture del terzo settore” con particolare riferimento alle organizzazioni operanti nell’area della disabilità. I partecipanti acquisiranno competenze manageriali, organizzative e comunicative, utili per la gestione delle organizzazioni di terzo settore in generale, e delle strutture afferenti all’UICI in particolare.
Saranno ammessi al corso fino a un massimo di venti richiedenti di età non superiore a 35 anni, dei quali almeno tredici con disabilità visiva certificata, tutti in possesso di laurea triennale, magistrale e/o quadriennale.
I candidati devono essere soci UICI “effettivi” se disabili della vista, “sostenitori” se normovedenti. Devono inoltre possedere buona conoscenza della lingua inglese, competenze informatiche e una mobilità autonoma.
Il corso si terrà a Bologna, tra novembre e marzo 2016, più una settima, conclusiva, a inizio novembre 2016 e attività di tirocinio tra aprile e ottobre. L’I.Ri.Fo.R. provvederà all’erogazione di venti borse di studio del valore di 2.000 Euro l’una, che serviranno alla copertura degli oneri di iscrizione e di frequenza dei candidati risultati idonei. Grazie a un accordo con l’Istituto Cavazza di Bologna i partecipanti potranno usufruire di soluzioni residenziali a prezzi agevolati.
Per iscriversi bisogna compilare un modulo in rete: c’è tempo fino alle ore 22 del 23 ottobre. Maggiori informazioni sul sito internet www.irifor.eu.

Bolzano – Giornata Mondiale della Vista 8 Ottobre 2015

Ciechi e ipovedenti sensibilizzano sul valore della vista e sull’importanza
della salute visiva
L’8 ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Vista. L’Unione Ciechi e Ipovedenti Alto Adige partecipa alle iniziative dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB ITALIA intraprese per tale occasione. Quest’anno la Giornata Mondiale della Vista sarà dedicata in particolare agli adulti e alle patologie che più comunemente gli interessano.
Allo scopo saranno allestiti due stand a Bolzano, uno in piazza Vittoria e l’altro presso l’atrio dell’ospedale, dove dalle ore 10 alle 18 saranno presenti funzionari e soci dell’Unione, per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione per evitare eventuali minorazioni visive nonché per informare sull’attività dell’Unione.
L’Assessora alla Salute, Sport, Politiche sociali e Lavoro, Dott.ssa Martha Stocker ha concesso il patrocinio all’iniziativa.
L’importanza della salute visiva: È importante tener presente che gran parte dei casi di cecità può essere evitata con un’adeguata protezione dell’occhio e tramite controlli periodici da parte di un oculista a tutte le età, anche se non si accusano disturbi o difetti visivi. Sembra assurdo, ma in realtà molti sintomi di malattie oculari passano inosservati. Questo avviene perché il nostro corpo tende ad abituarsi al difetto visivo, soprattutto se progressivo.
È, quindi, possibile solo attraverso un controllo periodico eseguito da un medico oculista, riconoscere, prevenire o curare tempestivamente, eventuali malattie oculari potenzialmente responsabili di ipovisione, se non, in certi casi, di cecità.
Maggiori informazioni sulla prevenzione si possono trovare anche sul sito dell’UICI alla sezione prevenzione www.unioneciechi.bz.it
L’Unione Ciechi e Ipovedenti Alto Adige ONLUS assiste circa 1.250 minorati della vista, dei quali circa 230 sono ciechi assoluti, 515 sono ciechi parziali e 500 ipovedenti. Di questi ca. 730 sono soci iscritti. Le attività dell’associazione variano dalla rappresentanza degli interessi dei minorati della vista, al lavoro di patronato, all’organizzazione di iniziative culturali e ricreative. Per statuto promuove ed attua anche iniziative per la prevenzione della cecità. La
sede si trova a Bolzano in Via Garibaldi 6, tel. 0471/971117, sito web www.unioneciechi.bz.it
Promotrici e responsabili dell’evento in provincia di Bolzano: Monica Bancaro e Cinzia
Bancaro.
Info: Unione Ciechi e Ipovedenti Alto Adige
Tel.: 0471/971117, e-mail: info@unioneciechi.bz.it, Web: www.unioneciechi.bz.it

Comunicato stampa – “Aurelio Nicolodi. Una luce nel buio dei giorni”

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti presenta alla Camera dei Deputati, insieme agli autori, il libro che racconta la vicenda umana del Fondatore Aurelio Nicolodi
Mercoledì 7 ottobre, alle ore 17,30, sarà presentato presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati il libro “Aurelio Nicolodi. Una luce nel buio dei giorni”, di Alberto Folgheraiter e Giorgio Lunelli, in occasione della Giornata Mondiale della vista che si celebra l’8 ottobre 2015.

Il libro racconta la figura e l’opera del Fondatore dell’Unione Italiana Ciechi. Un eroe civile che, dopo esser stato gravemente ferito al volto e aver perduto la vista, non si perse d’animo e diede il via ad un grande progetto sociale volto a conquistare il pieno diritto di cittadinanza basato sul rispetto delle persone, sull’uguaglianza sociale, sulla dignità umana.

Alla presentazione, condotta da Ferdinando Ceccato, presidente della Cooperativa Irifor del Trentino, interverranno l’On. Mario Marazziti, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, il Presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mario Barbuto, e gli autori del libro Alberto Folgheraiter e Giorgio Lunelli.

Aurelio Nicolodi nacque a Trento nel 1894 e morì a Firenze nel 1950.
Il 25 luglio 1915, durante la seconda battaglia dell’Isonzo, il volontario trentino Aurelio Nicolodi rimase gravemente ferito al volto e perse la vista. Con un gruppo di reduci della “Grande Guerra”, fondò l’Unione Italiana Ciechi, a Genova, nel 1920 e ne divenne il primo presidente. La sua attività alla guida dell’associazione è caratterizzata dalla spinta verso l’istruzione dei non vedenti, perché questi fossero indipendenti ed in grado di lavorare.

“L’insegnamento di Nicolodi – afferma il Presidente Nazionale dell’Unione, Mario Barbuto – è ancora quanto mai attuale. Il suo impegno, volto all’integrazione dei disabili visivi nella società di tutti, guida ancora oggi l’attività della nostra grande Organizzazione. Per tutti quei ciechi, oppressi dal buio e attanagliati alla miseria, egli cominciò a immaginare un futuro diverso, a sognare un mondo possibile di uguaglianza e di cittadinanza. Grazie a Nicolodi, i ciechi hanno trovato unità e coraggio per conquistare i diritti di inclusione sociale e professionale”.

Napoli – Giornata Mondiale della Vista 8 ottobre 2015 – Piazzale Europa, Quarto (Na)

Giovedì 8 ottobre 2015 dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20, tutti i cittadini potranno sottoporsi a check up oculistici gratuiti grazie ad una unità mobile oftalmica che stazionerà a Quarto (NA), in Piazzale Europa.
Degenerazione maculare, glaucoma, retinopatia diabetica e cataratta, soprattutto dopo i 50 anni, sono le principali cause di danni alla vista.
L’iniziativa de quo è organizzata dal Comune di Quarto (NA), in collaborazione con la Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, l’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità IAPB Italia ONLUS sotto l’alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
Questa iniziativa, che apre una serie di appuntamenti finalizzati alla profilassi visiva, nasce dalla consapevolezza che Molte patologie oculari, se non diagnosticate tempestivamente , possono causare seri abbassamenti della vista e nei casi più gravi anche portare alla cecità.
In Italia, purtroppo, nonostante le diverse campagne informative, esistono ancora sacche di popolazione dove la cultura della prevenzione non è pienamente arrivata e la presenza di un ambulatorio oftalmico mobile sul territorio, consentirà a molti cittadini di sottoporsi ad uno screening oculistico.
A questo scopo, anche il giorno 11 dalle 9 alle 13, in S. Antonio Abate (NA) alla via De Luca, ci sarà un ambulatorio oftalmico mobile.
Inoltre, grazie al supporto del Comune di Somma Vesuviana (NA), anche sabato 24 e domenica 25 del medesimo mese, dalle 9 alle 13 in Piazza Vittorio Emanuele III di detta cittadina, ancora l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, metterà in campo una intensa attività che comprenderà screening oculistici gratuiti, grazie alla presenza di una unità mobile oftalmica.
Proprio quest’ultimo appuntamento, sempre a Somma Vesuviana (NA), domenica 25 ottobre 2015 all’istituto Giovanni Bosco in Piazza Vittorio Emanuele III dalle 9,30, potrà essere l’occasione anche per assistere ad un torneo di Showdown: il ping pong per non vedenti.

Una proposta per migliorare, di Luciano Paschetta

Autore: Luciano Paschetta

Non sono né un candidato, né un delegato al Congresso, ma un semplice socio impegnato da anni nel servizio all’Associazione a livello nazionale, e per questo mi permetto di condividere con tutti voi alcune mie riflessioni e proposte tecniche per il rinnovamento organizzativo della nostra Unione in vista del prossimo congresso.

ALCUNE CONSIDERAZIONI DI FONDO

In questi ultimi 10 anni si erano venuti affievolendo lo spirito associativo e la voglia di cambiamento: nonostante l’apertura agli ipovedenti , abbiamo assistito ad una costante “emorragia” di soci e ad un progressivo “appiattirsi” dell’azione rivendicativa dell’unione, fino al venir meno di una vera nostra politica di welfare.
Unica a rafforzarsi è stata la nostra credibilità internazionale, ma all’interno l’azione della sede centrale era diventata sempre più autoreferenziale e sempre meno autorevole: anche nei confronti del Governo italiano e dei governi regionali, pur rimanendo l’autorevolezza del presidente , la “voce” dell’associazione nel suo complesso, si era via , via affievolita e, troppo spesso, appiattita su posizioni rinunciatarie fino a venire sovrastata dalle iniziative più incisive di altre organizzazioni. Poco o nulla veniva fatto per favorire l’inclusione socio-lavorativa degli ipovedenti, del centro polifunzionale per pluriminorati si continuava solo a parlare, si assisteva quasi senza reagire al venir meno dell’obbligo di assunzione dei centralinisti da parte delle banche, era assente un reale dibattito sulle carenze socio-assistenziali nei confronti degli anziani e di quelli disabili visivi in particolare, solo per citare alcuni esempi.
Nei confronti di queste carenze si potrebbe dire che la maggior responsabilità sta nella aumentata insensibilità delle autorità e nella “crisi” che dal 2008 ha colpito il nostro paese e non solo , è stata però tutta interna la responsabilità del mancato rinnovamento del modello organizzativo della nostra associazione , davanti alle trasformazioni in atto nella società ed ai mutamenti dell’organizzazione statale, infatti mentre l’azione politico-sociale della sede centrale riduceva la sua incisività, parallelamente diminuiva la fiducia e aumentava la distanza della periferia dal centro.
Al decentramento dello stato con la delega alle regioni di materie come scuola, sanità ed assistenza, (che sono quelle che a noi interessano particolarmente e che ci devono vedere maggiormente impegnati in periferia) , non abbiamo saputo rispondere con una riorganizzazione della sede centrale capace di garantire un idoneo supporto al nuovo lavoro al quale venivano chiamate le sezioni provinciali ed i consigli regionali. Questo ritardo nell’adeguarsi al cambiamento è , a mio avviso, una delle cause dell’aumentata distanza tra il centro e la periferia che si vedeva arrivare solo “circolari” che dicevano loro cosa fare, senza però che ci fosse una struttura centrale in grado di sostenerne e guidarne l’azione sul “come” fare. Tutto questo ha impedito alle nostre sedi locali di interpretare i nuovi bisogni dei soci ed essere così in grado di dar loro risposte valide contribuendo al loro allontanamento.
Al rinnovamento politico avviatosi in questo ultimo periodo ed al quale auspico il Congresso voglia dare ulteriore forza, per un rilancio dell’azione associativa occorre affiancare un profondo rinnovamento nell’organizzazione.

ALCUNE PROPOSTE PER UN RINNOVAMENTO DELL’AZIONE
Quale premessa vi è la necessità di un rilancio del dibattito sullo stato sociale, sul modello di inclusione scolastica e socio lavorativa attenta alle specificità della disabilità visiva, tutto ciò non nell’isolamento di categoria, ma cercando e favorendo, come sottolineato dal presidente Mario Barbuto nel Convegno sul lavoro di Napoli, una unità di azione di tutte le associazioni dei disabili ingenerale e con quelle dei disabili visivi in particolare: l’unità dei più deboli paga sempre.

ORGANIZZAZIONE
Come detto io sono un semplice “socio impegnato” impegnato a livello tecnico e quindi lascio ai politici le proposte politiche , io mi permetto solo alcuni suggerimenti di tipo tecnico organizzativo per un rinnovamento dell’organizzazione della sede centrale, utili, a mio avviso, a migliorare l’efficacia dell’azione associativa.

LE PROPOSTE
Rendere efficace la sede centrale significa riorganizzarla, sul piano operativo in modo che possa funzionare come un “Centro studi” che, a livello politico , definisce le linee di sviluppo e di azione dell’associazione e le propone e “difende” nei confronti delle istituzioni e dei politici, mentre al suo interno, a livello tecnico, si struttura in modo da poter tradurre l’azione politica in progetti, servizi e azioni concrete da disseminare in periferia facendo così sentire la sua presenza supportando e guidando le sezioni ed i consigli regionali nell’azione sul territorio.

Concretamente ciò richiede:
Una riorganizzazione della direzione che garantisca una maggiore collegialità nella gestione con una più ampia corresponsabilità ed autonomia dei singoli direttori nella gestione dei settori a ciascuno affidati (, quale quella degli assessori rispetto al sindaco);
La creazione di un livello tecnico costituito dai responsabili operativi dei gruppi di lavoro ,(in sostituzione delle attuali commissioni di lavoro ) composti sulla base delle competenze dei singoli;
la realizzazione, entro i primi mesi del prossimo anno, di “week end” di formazione/aggiornamento , per approfondire con i componenti dei singoli gruppi il quadro giuridico e la normativa di riferimento e individuare i principali strumenti operativi dei gruppi di lavoro, così che possano essere reali punti di riferimento per la direzione e un supporto per le sedi territoriali;
La trasformazione degli attuali uffici istruzione, lavoro, servizio civile ecc. da strutture burocratiche e deresponsabilizzate, in servizi di “supporto” operativo ai direttori, ai responsabili operativi dei gruppi di lavoro e alle sezioni sia con l’emanazione di “linee guida”, sia con l’affiancamento e l’accompagnamento (anche on line e audioconferenze) delle sedi locali nella predisposizione di progetti e la realizzazione di iniziative.

Una organizzazione di questo tipo è assolutamente necessaria per i tre settori chiave: istruzione, lavoro e welfare: essi hanno visto recentemente un profondo cambiamento normativo dalla cui approfondita, conoscenza i responsabili operativi, i gruppi di lavoro, ed i relativi servizi non potranno esimersi , pena l’inefficacia della nostra azione.
Luciano Paschetta