Firenze – Un altro piccolo traguardo: terminato il progetto europeo MOLLVIS

Sono molte le strategie compensative della disabilità visiva: una di queste è certamente la possibilità di comunicare in un’altra lingua.
Se la mancanza della vista ci taglia fuori dalla comunicazione mimico-gestuale, resta pur sempre la parola che, se ben utilizzata, può davvero essere un solido ponte per superare la distanza fra le persone e le culture.
Nell’era della tecnologia e della informazione liquida, la parola sembra aver perso la sua forza espressiva, ma non è così: è proprio in situazioni ad elevato impatto emotivo che questo dono mostra ancora tutta la sua ricchezza: una indicazione precisa in una città sconosciuta ci mette le ali ai piedi; un consiglio ben compreso ci può risparmiare tanti grattacapi; una frase chiara può evitare spiacevoli fraintesi.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, fin dal suo nascere, ha messo al primo posto l’istruzione e lo studio, perché dànno modo alla persona di esprimere in maniera compiuta pensieri, sentimenti e sono anche lo strumento per esercitare i diritti di cittadinanza attiva.
Imparare una lingua, il tedesco nel nostro caso, ci apre le porte per comunicare con un’altra cultura, con un altro modo di vedere il mondo, ma apre anche la mente a “vedere con gli occhi di un altro” la realtà che ci circonda.
Una lingua nuova ci aiuta a fare i conti con il diverso, ci fa toccare con mano che gli oggetti, le relazioni fra le cose e le persone si possono guardare da un altro punto di vista, valido tanto quanto il nostro.
E oggi noi abbiamo bisogno più che in passato di fare i conti con il cambiamento, per non venir travolti.
Ecco: lo studio di una lingua nuova, come il tedesco, è una palestra impareggiabile per pensare con una marcia in più.
Il principale risultato del progetto MOLLVIS è un vero e proprio corso di tedesco accessibile, per autodidatti o per lo studio in una classe insieme a colleghi normovedenti. In luogo del libro cartaceo, corredato dal materiale audio, si utilizza un pc con joystick a riscontro meccanico, o un iphone / smartphone.

Il corso è stato testato da gruppi di ipo e non vedenti nei vari Paesi, sia in classi speciali che con colleghi vedenti.
In questo caso la tecnologia è stata un vero ponte, è stato il terreno fertile per creare un clima di vera inclusione.
Il 18 marzo 2016, a Firenze, presso Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour 1 – Sala Luca Giordano dalle ore 15 alle ore 18:30 ci sarà la conferenza finale del progetto europeo MOLLVIS a cui siete invitati a partecipare.
Per i nostri giovani studenti è stata questa una occasione anche per provare con i fatti che l’inclusione scolastica non solo è possibile, ma è anche una bellissima idea, per noi e per chi vede!

Locandina Conferenza Finale Progetto MoLLVIS

Locandina Conferenza Finale Progetto MoLLVIS

Glaucoma, rischi in vista a Reggio Emilia

Settimana Mondiale del Glaucoma a Reggio Emilia dal 6 al 12 marzo.
Questa malattia oculare colpisce oltre 55 milioni di persone nel mondo, ma spesso i danni che provoca sono evitabili.

Torna anche quest’anno a Reggio Emilia la Settimana Mondiale del Glaucoma che si celebra dal 6 al 12 marzo in più di 70 città italiane.

Per l’occasione, la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB Italia onlus), propone numerose iniziative gratuite per la prevenzione del glaucoma, organizzate dalle Sezioni Provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI). Si va dai check-up oculistici alle conferenze informative, passando per la distribuzione di opuscoli presso i gazebo in piazza.

Spesso si possono scongiurare gli effetti nefasti del glaucoma, una malattia oculare che – se non diagnosticata e trattata per tempo – può causare il restringimento del campo visivo sino all’ipovisione e alla cecità, generalmente a causa di una pressione oculare troppo alta. Questa malattia oculare colpisce circa un milione di cittadini in Italia, ma una persona su due non lo sa. A livello globale si prevede che, entro il 2020, circa 80 milioni di persone saranno affette da glaucoma. Attualmente, secondo l’Oms, colpisce oltre 55 milioni di persone nel mondo. Si tratta della prima causa di cecità irreversibile. Se non si va dall’oculista regolarmente e non si misura la pressione oculare, la malattia può progredire inizialmente senza dare sintomi. Il check-up oculistico gratuito si svolge in oltre 30 città a bordo di Unità mobili oftalmiche – speciali camper attrezzati per i check-up – oppure in ambulatori oculistici. Si effettua, tra l’altro, un esame chiamato tonometria: la pressione oculare troppo alta danneggia le cellule del nervo ottico, compromettendo il trasporto dei segnali dalla retina al cervello, causando prima una visione a “tubo” e, in seguito, un “black-out”. Questi danni visivi si possono evitare nella maggior parte dei casi e l’informazione e la prevenzione sono le migliori “ricette” possibili.

Nella nostra provincia, grazie all’aiuto di tanti volontari, la Sezione UICI effettuerà la distribuzione di materiale informativo, con stand allestiti in occasione dei mercati settimanali in diversi Comuni tra cui Reggio Emilia, Scandiano, Guastalla, e Gualtieri. Inoltre, metterà a disposizione il proprio ambulatorio oculistico, di Corso Garibaldi 26 a Reggio Emilia, per controlli della vista effettuati con la collaborazione di medici specialisti, che presteranno gratuitamente il loro lavoro.

Per prenotare la propria visita oculistica gratuita è possibile contattare la sede dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Reggio Emilia al numero 0522-435656.

La settimana del glaucoma si concluderà a Reggio Emilia sabato 12 marzo con una cena al buio organizzata dalla sezione provinciale dell’UICI presso il Circolo di Equitazione C.E.R.E. di Reggio Emilia; una serata benefica all’insegna della sensibilizzazione sulla cecità e dell’ottima cucina, per un’esperienza sensoriale a 360 gradi.

Per informazioni e prenotazioni: www.uicre.it
Pagina facebook: www.facebook.com/UICReggioEmilia

Locandina

Locandina

Un invito al teatro – Centro Diego Fabbri Forlì

Audio descrizione spettacoli teatrali 12 – 13 marzo 2016

SABATO 12 MARZO 2016  ORE 21.00
La Regina Dada
con STEFANO BOLLANI
Teatro Regina di Cattolica
Piazza della Repubblica, 28

DOMENICA 13 MARZO 2016 ore 16.00
Decamerone Vizi, virtù, passioni
con STEFANO ACCORSI
Teatro Diego Fabbri di Forlì
C.so DIAZ 47

NOTE SPETTACOLI:

LA REGINA DADA
scritto e interpretato da Valentina Cenni e Stefano Bollani
musiche Stefano Bollani
Uno spettacolo surreale, intessuto di musica, in cui esplorare i territori della creatività, sfuggendo al senso comune e alle rigide convenzioni umane. Sul palco il celebre pianista dà corpo ai vari fantasmi che dialogano con la protagonista, che ha il volto, la voce e la fisicità dell’attrice / danzatrice Valentina Cenni.

La Regina Dada è una storia immaginaria gioiosa e leggiadra, fatta di invenzioni poetiche: una situazione scenica dominata da una coscienza, regina del proprio mondo, frenetica e assorta al tempo stesso.
Una donna dialoga con se stessa in una casa popolata di fantasmi, frutto della sua immaginazione.
Sono apparizioni varie, tutte incarnate da Bollani, sempre mascherato, trasfigurato in un coniglietto, un panda, una gamba, in un suono…e perfino nel dio Pan.

DECAMERONE VIZI, VIRTÙ, PASSIONI
liberamente tratto dal Decamerone di Giovanni Boccaccio
e con Silvia Ajelli, Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia e Mariano Nieddu
adattamento teatrale e regia di Marco Baliani
Portare in teatro la lingua di tre grandi italiani Ariosto, Boccaccio, Machiavelli, sfidando la complessità delle loro opere, per scoprire quanto ancora possiamo nutrirci delle loro invenzioni, dei loro azzardi, delle loro intuizioni. E per mostrare, con l’arte della scena, che la bellezza delle loro creazioni è un tesoro inestinguibile, a doppio filo legato a quell’altra beltà che è il nostro paesaggio italiano e le nostre opere d’arte.
DECAMERONE vizi, virtù, passioni Sulla scena è parcheggiato un carro-furgone, “casa” e teatro viaggiante della compagnia che si appresta a mettere in scena l’opera. La modularità del carro, favorirà la messa in scena di sette novelle del Decamerone, permettendo di volta in volta la creazione degli spazi e delle suggestioni necessarie alle storie che si vanno a narrare. Una grande passione anima la compagnia, ma non altrettanto grandi sono le loro risorse materiali, si alterneranno quindi in un susseguirsi di ruoli e vicende, forti della loro arte teatrale.

INGRESSO GRATUITO NON VEDENTI E IPOVEDENTI
INGRESSO RIDOTTO ACCOMPAGNATORI
IMPORTANTE:
Per predisporre il servizio di audiodescrizione è necessario sapere in anticipo il numero dei partecipanti all’iniziativa.
Per questo motivo vi invitiamo a prenotare al più presto il vostro posto con audi-odescrizione.
Questo ci darà modo di poterla organizzare nel migliore dei modi.
Grazie!

NEL CASO NON VI FOSSERO PRENOTAZIONI IL SERVIZIO DI AUDIO DESCRIZIONE NON VERRA’ REALIZZATO.

INFO – PRENOTAZIONI
Centro Diego Fabbri
TEL 0543/ 712819
E-MAIL: info@centrodiegofabbri.it
SITO: www.centrodiegofabbri.it

Centro Diego Fabbri
C.so Diaz, 34
47121 Forlì
0543/712819
www.centrodiegofabbri.it

Soggiorno-studio in Spagna per il perfezionamento della lingua inglese (scadenza mercoledì 25 maggio 2016)

La O.N.C.E. (Organizzazione Nazionale Spagnola dei Ciechi) ha programmato anche per quest’anno un soggiorno-studio per il perfezionamento della lingua inglese che si svolgerà presso il suo Centro di Risorse Educative di Pontevedra (Spagna) dal 1 al 12 agosto 2016. Il giorno di arrivo sarà il 31 luglio nel pomeriggio e il giorno di partenza sarà il 12 agosto nel pomeriggio. Potranno candidarsi per la partecipazione al soggiorno giovani ciechi o ipovedenti di età compresa tra i 15 e 17 anni (che abbiano già compiuto 15 anni alla data del 31 luglio 2016 e non abbiano ancora compiuto 18 anni alla data del 12 agosto 2016) già in possesso di un livello di lingua inglese B1 – B2. Durante il soggiorno i partecipanti seguiranno un corso intensivo di inglese di livello intermedio-alto (60 ore), oltre a partecipare a varie attività ludico-sportive e culturali.
A carico dei partecipanti sono previste le spese di viaggio dal luogo di residenza fino all’aeroporto di Vigo, che è l’aeroporto più vicino a Pontevedra, e ritorno. Le spese di soggiorno, di studio e il transfer dall’aeroporto di Vigo a Pontevedra e viceversa sono a carico della O.N.C.E.
Come requisito imprescindibile, il possesso delle abilità linguistiche per accedere al corso dovrà essere attestato dall’insegnante di lingua inglese della scuola di provenienza di ciascun candidato sulla base dello schema grammaticale allegato alla presente. Per garantire la partecipazione di candidati adeguatamente qualificati, si invita caldamente a inviare unicamente le candidature di quei ragazzi che possiedano effettivamente il livello di competenza linguistica indicato. In fase di selezione, sarà comunque somministrato ai candidati un test scritto a distanza e gli idonei verranno contattati telefonicamente da un esaminatore per una verifica ulteriore del livello di conoscenza della lingua inglese.
Altra condizione importante per la partecipazione al soggiorno-studio è essere in possesso di una ragionevole autonomia nelle attività della vita quotidiana e nella mobilità (ossia la capacità di muoversi in un ambiente dopo averlo conosciuto).
I candidati dovranno far pervenire all’Ufficio Affari Internazionali di questa Unione la seguente documentazione entro mercoledì 25 maggio p.v.:
– dichiarazione di assenso da parte dell’esercente la potestà parentale alla candidatura del/la ragazzo/a al soggiorno-studio di cui al presente comunicato, completata dai dati anagrafici e della disabilità visiva del candidato (diagnosi come da verbale di accertamento sanitario dell’invalidità civile), da un numero di telefono e un indirizzo e-mail di contatto. E’ importante notare che il corso è destinato a giovani ciechi o ipovedenti come definiti negli articoli  2, 3, 4,  5 e 6 della legge 3.4.2001, n. 138)
– attestato dell’insegnante di lingua inglese della scuola di provenienza del candidato relativo al buon grado di possesso da parte di quest’ultimo delle competenze linguistiche indicate nell’allegato schema. L’attestato, che deve essere sottoscritto dall’insegnante e che può essere rilasciato su carta libera, deve indicare in maniera leggibile: nome e cognome dell’insegnante, nome e tipo di scuola frequentata dal candidato, anni di studio della lingua inglese del candidato presso quell’istituto.
– copia di eventuali certificati o diplomi che attestino lo studio della lingua inglese da parte del candidato anche presso altri istituti (scuole di lingue, etc.) con l’indicazione del livello del corso frequentato.

Attività anno 2016 – Campi riabilitativi estivi 2016 – criteri di valutazione e presentazione delle richieste di finanziamento

Verificatane l’efficacia si intende confermare anche per l’anno corrente i criteri per la definizione della quota di cofinanziamento  dei Campi riabilitativi estivi adottati negli ultimi tre anni.
Concretamente, questa Sede Centrale dell’I.Ri.Fo.R. riconoscerà una quota di cofinanziamento, per ciascun campo residenziale, pari a €. 175,00 al giorno per ogni partecipante con minorazione aggiuntiva e a €. 145,00 al giorno per i soggetti con sola disabilità visiva.
Le suddette quote, che sono già comprensive della quota forfettaria del 10+5% per gli oneri di segreteria e organizzazione, sono da intendersi come finanziamento “massimo giornaliero”, tuttavia la quota massima di cofinanziamento non potrà comunque essere superiore al 50% del costo giornaliero risultante da preventivo di spesa del progetto.
Il Consiglio di Amministrazione Centrale dell’I.Ri.Fo.R. valuterà le richieste che perverranno secondo criteri di priorità legati alla distribuzione regionale delle attività e al numero di presenze di soggetti con pluriminorazione.
Alla comunicazione dell’avvio del campo sarà erogato un anticipo pari al 50% del costo del progetto presentato, così come eventualmente rimodulato dal Servizio Formazione ed approvato dal Consiglio di Amministrazione Centrale.

Documentazione da inviare
Sotto l’aspetto documentale, ferma restando la validità della abituale documentazione dell’I.Ri.Fo.R. per la richiesta dei finanziamenti (modulo contenente anche l’indicazione degli obiettivi attesi e dei metodi per la verifica del loro conseguimento), il saldo sarà erogato alla presentazione a questa Sede centrale dei seguenti documenti:
a) Relazione conclusiva del coordinatore dell’iniziativa riabilitativa;
b) Nota dei dati sintetici;
c) Questionari di valutazione (a cura dei formatori);
d) Questionari di gradimento (a cura dei partecipanti).

Documentazione da conservare
Le strutture destinatarie dei cofinanziamenti della Sede Centrale, tuttavia, dovranno raccogliere e conservare tutta la documentazione in grado di dare evidenza dell’avvenuta realizzazione delle attività e, di conseguenza, delle spese sostenute.

In particolare dovranno essere acquisiti agli atti e conservati:
1. gli atti di nomina delle figure operative coinvolte insieme all’attestazione degli avvenuti pagamenti delle loro prestazioni;
2. le fatture intestate alla sede I.Ri.Fo.R. riferibili alle spese di vitto e alloggio e di assicurazione;
3. i titoli di viaggio in originale;
4. il registro delle presenze giornaliere dei partecipanti e degli animatori/istruttori /riabilitatori, con l’indicazione puntuale delle attività svolte da ciascuno e dell’orario nel quale si sono svolte le diverse iniziative riabilitative.
Si precisa che l’ammontare delle spese documentate dovrà essere almeno pari al 70% del  costo del  campo approvato dal CDA.

Tutto ciò premesso  gli interessati dovranno far pervenire i progetti dei Campi riabilitativi estivi per l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione Centrale, completi di formulario e descrizione dettagliata di modalità operative e costi economici, entro l’11 aprile 2016 all’indirizzo email archivio@irifor.eu o, via fax, al n. 06/45440744.

Corse mattutine effettuate nelle strade solitarie di campagna, di Michele Sciacca

Autore: Michele Sciacca

Come può un non vedente correre da solo per le strade solitarie di campagna?
Rispondo garantendo che può farlo.
Anni addietro io lo facevo quasi ogni mattina, approfittando delle belle giornate di sole.
Mi avvalevo di una canna da pesca munita di apposito mulinello, carico di filo per la pesca.
Io, accompagnato da un giovane militare, raggiungevo in macchina strade solitarie nelle zone circostanti al paese di Mascali, dove sarebbe stato possibile fare cautamente avanti e indietro, lasciando scorrere la mia mano sul filo del mulinello. Una volta legata la parte terminale del filo allo specchietto della macchina, il collaboratore si allontanava da essa, snodando circa trecento metri di filo, poi teneva la canna da lancio in mano ad altezza d’uomo.
Io, in tuta e scarpe da tennis, con la mano appoggiata al filo, facevo regolarmente avanti e indietro a passo di marcia, finché non mi sarei stancato.
Dopo mi mettevo immediatamente in macchina, nel giro di pochi minuti mi ritrovavo già sotto la doccia e, dopo essermi asciugato e abbigliato per bene, mi sentivo meglio, dal momento che la corsa e lo stretching mi consentivano di liberare la dopamina che è l’ormone della felicità.
Dalla corsa piacevole e lo stretching rilassante fatti in aperta campagna, adesso passo a descrivere un episodio tragicomico realmente accaduto ad alcuni giovani randazzesi, i quali a bordo della loro macchina vollero scendere in spiaggia per provare nuove emozioni e il tratto di spiaggia da loro visitato, brulicava di pescatori dilettanti, fra cui, ovviamente c’era anche chi scrive.
Mentre si pescava, ad un certo momento si vide arrivare una grossa macchina con quattro giovani randazzesi a bordo, i quali, ignari delle immancabili difficoltà cui sarebbero potuti andare incontro, posteggiarono l’automobile a pochi passi dalla battigia, per vedere il mare da vicino.
Una volta messi i piedi sulla sabbia, cominciarono a manifestare tutta la loro allegria, scherzando e ridendo gioiosamente.
In quel posto i quattro giovani rimasero più di mezz’ora.
Essi guardarono le acque agitate del mare e i numerosi pescatori dilettanti che si muovevano in quella zona.
Dopodiché, si misero di nuovo in macchina per riprendere la via del ritorno, ma non poterono partire per il fatto che le ruote della macchina erano sprofondate nella sabbia.
Essi fecero diversi tentativi per tirarsi fuori da quel brutto impaccio ma alla fine non vi riuscirono, anzi rimasero più insabbiati di prima.
I quattro mal capitati, non sapendo più cosa fare, decisero di chiedere aiuto ai pescatori dilettanti presenti.
Essi a malincuore smisero di pescare e bestemmiando si misero a spingere la grossa macchina che, dopo sforzi notevoli, fu ricondotta finalmente in strada.
Così i quattro imprudenti giovani randazzesi, grazie all’aiuto dei pescatori dilettanti, poterono tornare al paese d’origine con la loro stessa macchina.
Mentre gli stessi pescatori tornavano in spiaggia trafelati, andavano dicendo fra loro:
«Forse quei quattro sprovveduti giovani randazzesi non avevano mai visto da vicino il mare».
Michele Sciacca

Vercelli – Corso base di stimolazione basale

Corso Base “Vivo, percepisco dunque sono: La Stimolazione Basale® nella relazione interpersonale con persone affette da disabilità multiple” – 19, 20 e 21 Maggio 2016
Centro di Riabilitazione Visiva – Via Dante, 71/73 – Vercelli

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sez. di Vercelli, attraverso l’I.Ri.Fo.R., organizza per il 2016 un corso dedicato all’apprendimento della Stimolazione Basale, approccio pedagogico ideato dal prof. A. Frolich.

Il corso, di 18 ore, strutturate in 3 intense giornate di lavoro, permette ai partecipanti di:

– conoscere i contenuti teorici della Stimolazione Basale®

– sensibilizzarsi agli interventi educativo-riabilitativi nel lavoro con le persone con disabilità grave

– creare il “ponte” con la propria pratica quotidiana ed esperienza professionale

– riflettere sul proprio vissuto corporeo in riferimento all’ambito professionale

– riflettere sul ruolo dell’operatore sociale e della sua evoluzione professionale continua nell’ambito della disabilità.

Il corso è rivolto a tutte le persone che lavorano o lavoreranno  con persone (bambini, adolescenti o adulti) con grave disabilità.

Al termine del corso verrà rilasciato ad ogni partecipante che non abbia superato l’ora di assenza, attestato che autorizza l’utilizzo del concetto nella pratica professionale.

Le iscrizioni dovranno pervenire, entro lunedì 18 aprile p.v., compilando l’apposito modulo reperibile anche presso i nostri uffici o sul sito http://www.uicivercelli.it, e presentandolo presso la segreteria dell’Unione Italiana Ciechi in via Viotti n. 6 a Vercelli o, in alternativa, inviandolo per posta elettronica all’indirizzo: uicvc@uiciechi.it.

Il percorso formativo ha un costo per singolo partecipante pari a euro 220,00, da versarsi, entro lunedì 9 maggio p.v. alla segreteria dell’Unione Italiana Ciechi o tramite bollettino postale su Conto Corrente n. 12784138 intestato a Unione Italiana Ciechi Sez. Prov. Vercelli ONLUS, previa conferma da parte della nostra segreteria della disponibilità dei posti.

Per il programma del corso e informazioni più dettagliate sullo stesso Vi invitiamo a leggere l’opuscolo che trovate, insieme al modulo di iscrizione, in allegato.

Per ulteriori necessità potete contattare i nostri uffici telefonando allo 0161/253539.

Nuoto e tiro con l’arco le protagoniste del week-end

Dal 27 al 28 febbraio, si svolgerà, a Reggio Emilia, il X Campionato Italiano Assoluto Invernale di Nuoto Paralimpico (vasca 50 m), con la partecipazione di oltre 170 atleti. Tra i presenti anche la nostra giovane nuotatrice Martina Rabbolini (categoria S11 – non vedenti), allenata da Andrea Caruggi, che si cimenterà nelle seguenti gare:
– 100 farfalla
– 200 misti
– 100 dorso (fuori gara)
IMPIANTO GARA:
Piscina comunale “ Ober Ferrari”
Via Melato, 2 (Reggio Emilia)
Sempre nel weekend (27-28 febbraio) si terrà a Nantes (F) il Visually Impaired Archery Tournament.
Parteciperanno all’importante manifestazione internazionale i nostri arcieri Loredana Ruisi, Mario Di Vita e Ivan Nesossi (insime ai tecnici-guida Donatella Pellegrini, Armando Bonechi e Athos Pedrotti).

Articolo di presentazione dell’evento:
http://www.arcosenzabarriere.it/notizie/415-vi-tournament-francia.html
pagina Facebook:
https://www.facebook.com/Visually-impaired-archery-tournament-Saint-Herblain-2728Feb-2016-1661401340779762/?fref=ts
Segnaliamo inoltre che venerdì 26 febbraio alle 15 su Rai Sport 1 verrà trasmessa la sintesi dei Campionati Italiani Indoor Para-Archery di Suzzara (MN) con commento a cura di Lorenzo Roata e del campionissimo azzurro Alberto Simonelli.

La buona scuola e le cattive tentazioni, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

L’istruzione dei ciechi dinanzi alle sfide del futuro e alle nostalgie del passato

L’entrata in vigore della nuova legge comunemente intesa come “la buona Scuola”, segna un passaggio fondamentale per l’intero sistema di istruzione e di formazione che influenzerà anche i percorsi educativi dei nostri bambini e ragazzi ciechi e ipovedenti.

La proposta di legge presentata congiuntamente da FAND e FISH, che stiamo tentando di far recepire il più possibile nell’alveo operativo della legge sulla Buona Scuola, indica una direzione di marcia chiara e condivisa, relativamente all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità:
garantire la frequenza delle scuole comuni per tutti;
– accrescere risorse e competenze generali e specifiche da porre al servizio dei processi di inclusione.

Non sarà un cammino agevole e veloce, ma non esistono alternative.
Non si possono percorrere facili scorciatoie nella illusione di poter bastare a se stessi, ignorando la realtà circostante e il mondo di tutti.

Piccoli cervelli annebbiati dal tempo, con la faciloneria di chi scopre l’acqua calda, vengono invece a tentarci con idee e proposte alquanto stravaganti, definibili come una sorta di ritorno al passato tecnologico.
Due anni di “scuola speciale” prima di tuffare i bambini ciechi di sei e sette anni nel mondo più vasto della scuola di tutti.
Due anni di indottrinamento speciale per imparare le tecniche e le pratiche necessarie a saper sopravvivere poi, nella scuola comune.
Insomma, una specie di “trattamento sanitario obbligatorio” al quale sottoporre i nostri bambini e le nostre bambine per due anni prima di concedere loro il permesso di soggiorno in quella scuola dove tutti gli altri entrano invece fin dal primo giorno, per diritto sancito dalle leggi e dalla Costituzione della Repubblica.

Non sarà necessario confutare simili stravaganze sotto il profilo pedagogico!
Sarà sufficiente un sano esercizio del buon senso a cogliere l’assurdità e l’inattuabilità di una simile idea
Un corso biennale forzato e accelerato di autonomie, tecnologie, vita indipendente, somministrato a bambine e bambini di sei anni?
Come soldatini da mandare alla guerra dopo averli ben addestrati alle tecniche di assalto e di sopravvivenza?

Suvvia, restituiamo il cervello a funzioni e dimensioni normali.
Affrontiamo le complesse problematiche dell’inclusione scolastica senza voltarci indietro a cercare patetiche scorciatoie, magari facendo leva sul legittimo disagio che vivono tante famiglie di ragazzi con disabilità per via di una istituzione scolastica troppe volte burocratica e lenta, per non dire incapace di assicurare a tutti il reale diritto all’istruzione, indipendentemente dalle condizioni materiali, sociali, ambientali e personali.
Cento anni di storia associativa dell’Unione ci hanno insegnato la via maestra del Diritto, da conseguire e garantire in condizioni di uguaglianza e di libertà, persone tra persone, cittadini tra cittadini.
In un disegno sinergico con i nostri Istituti operanti sul territorio nazionale, tenendo insieme risorse e competenze delle quali già disponiamo, saremo in grado di supportare le pubbliche istituzioni in quel processo di inclusione che sappia offrire a ciascuno il proprio posto nella scuola di tutti, fin dal primo giorno del primissimo ciclo di istruzione, senza essere costretti a conseguire già a sei anni, patenti e abilitazioni di sorta.
Uniremo e rafforzeremo le risorse e le competenze delle quali già disponiamo, rendendole sempre più funzionali ai processi di inclusione scolastica che andranno sviluppati e garantiti da parte delle istituzioni pubbliche preposte.
Faremo il nostro dovere e la nostra parte per assicurare a tutti un diritto allo studio vero, reale, concreto e operante; ma non cammineremo mai con la testa rivolta all’indietro.
Diffidiamo delle puerili suggestioni e delle chimeriche illusioni.
E soprattutto diffidiamo della faciloneria e dell’improvvisazione di nuovi apprendisti stregoni.

Mario Barbuto

Modena – 20 Febbraio 2016: Giornata Nazionale del Braille

Il Rotary Club Modena e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti insieme per la promozione di una cultura accessibile

Sabato 20 Febbraio a Modena è stata inaugurata la nuova sala conferenze multimediale grazie al finanziamento del Rotary Club Modena

In occasione della Giornata Nazionale del Braille e dell’Anniversario di fondazione del Rotary International, sabato 20 febbraio a Modena è stata inaugurata presso la sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti “Mariangela Lugli” la nuova sala conferenze multimediale, allestita grazie al finanziamento del Rotary Club Modena.

Il nuovo spazio culturale, che permetterà all’Associazione di svolgere dirette video in streaming on-line, rappresenta un ulteriore passo verso la creazione di un centro di cultura accessibile.

Hanno presenziato all’evento, oltre al presidente UICI di Modena Ivan Galiotto, nuovo direttore regionale dell’I.Ri.Fo.R, anche il presidente del Consiglio Regionale UICI Emilia Romagna Marco Trombini, il presidente del Rotary Club Modena Eugenio Boni, l’assistente governatore del Rotary Club Distretto 2072 Clemente Ingenito e numerose autorità cittadine e regionali, tra cui la senatrice Maria Cecilia Guerra, il consigliere della Regione Emilia Romagna Giuseppe Boschini e l’Assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli.

“Quella di oggi è un’iniziativa molto importante – spiega Giuliana Urbelli, Assessora al Welfare del Comune di Modena – che unisce due mondi della solidarietà: da una parte gli amici del Rotary Club, con una donazione di grandissima rilevanza, e dall’altra l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti che da sempre riceve il loro sostegno. Siamo qui per inaugurare una sala multimediale che, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, aiuterà tutte quelle persone con difficoltà visive ad avere ancora più accesso alla cultura e alle informazioni, sulla scia del grande inventore Louis Braille”.

“Il Rotary Club è molto soddisfatto di poter consegnare questo servizio all’Unione Italiana Ciechi di Modena – afferma Eugenio Boni, presidente del Rotary Club Modena – soprattutto in una giornata particolare come quella di oggi in cui ricorre il Rotary Day, ovvero il centoundicesimo anniversario della fondazione del Rotary. Per noi rotariani è una data importante. Il service fa parte di un progetto di collaborazione che dura da diversi anni e che quest’anno si è concretizzato con la donazione all’associazione di un apparecchiatura multimediale audio e video”.

“È con grande piacere che partecipo a questo momento di inaugurazione e di festa – sottolinea Giuseppe Boschini, consigliere della Regione Emilia Romagna – perché è sempre bello poter assistere in una città come quella di Modena, o di altre della nostra Regione, all’apertura di un punto di riferimento per le persone che hanno delle necessità particolari. Credo sia importante che, con il contributo di tanti, Regione, Comune, Provincia e di altri soggetti privati, si riesca a rinnovare una possibilità di utilizzo di una sede che diventa un luogo per svolgere diversi servizi e per portare avanti una serie battaglie di civiltà su cui la nostra Regione è di sicuro avanti, ma sulle quali c’è ancora tanto da fare.”

Per la senatrice Maria Cecilia Guerra “è importante capire che le persone che hanno questo particolare tipo di disabilità, quella visiva, possono e devono accedere ai mezzi culturali, che sono ovviamente elementi fondamentali per la pienezza della personalità e per la socializzazione. Questo è un insegnamento per tutti noi – continua Guerra – che siamo di fronte e di fianco a persone, non a menomazioni a cui spesso si tende a ricondurre chi ha qualche difficoltà”.

Il presidente UICI di Modena Ivan Galiotto, nel ringraziare le autorità, ribadisce con forza quanto sia importante sensibilizzare la cittadinanza anche su aspetti di mobilità che investono l’autonomia delle persone non vedenti: “Auspico che l’amministrazione comunale ci aiuti concretamente a risolvere l’attuale problema della sistemazione della fermata della linea 14 dell’autobus, con il suo spostamento di soli 200 metri in prossimità della nostra sede, permettendo così a tutti i soci e non solo di poter fruire con maggiore sicurezza e semplicità del servizio pubblico offerto”.

Per visionare le foto dell’evento vai sulla pagina di Facebook: https://www.facebook.com/uiciemiliaromagna/posts/436774693199598