PER UN’ESTETICA DELLA TATTILITA’ Ma esistono davvero arti visive? Presentazione dell’ultimo libro di Aldo Grassini

11 marzo ore 17
Museo Tattile Statale Omero, Ancona

Lucilla Niccolini intervista Antonio Luccarini, Maria Grazia Camilletti e Maria Manganaro alla presenza dell’autore.

“Il libro raccoglie le riflessioni nate dall’esperienza di molti anni, prima come visitatore di musei poi come fondatore del primo museo tattile. Il Museo Omero, nato per consentire ai non vedenti di conoscere e apprezzare l’arte, ha permesso di scoprire che esiste una via tattile all’Arte per tutti.”

Il saggio parte da uno studio in un campo finora inesplorato, l’estetica della tattilità: un approccio nuovo alla fruizione dell’arte che mette in discussione canoni ormai consolidati della museologia. Non si rivolge solo ad educatori ed operatori impegnati sui problemi dell’accessibilità, ma anche a quanti si interessano agli studi di estetica e non mancherà di sollecitare quei lettori che amano toccare tematiche vicine ad esperienze quotidiane, ma raramente illuminate da adeguati approfondimenti, quali i sensi, le percezioni, le loro peculiarità ed i reciproci rapporti.

Il libro, pubblicato da Armando Editore nella Collana Medico-psicopedagogica, è disponibile già formato audio nel catalogo online del centro nazionale libro parlato (numero catalogo 87294) e sarà presto tradotto in Braille.

INFO
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana – Banchina Giovanni da Chio 28 t. 0712811935 email didattica@museoomero.it www.museoomero.it #museoomero

LINK:
http://www.museoomero.it/main?p=news_id_5393

Ascoli Piceno e Fermo – Corso di formazione – Officina del suono

l’I.Ri.Fo.R. di Ascoli Piceno e Fermo, in collaborazione con il comune di San Benedetto del Tronto e il maestro Massimiliano  Di Carlo, presenta il corso “Officina del Suono”.
Il corso, della durata di 50 ore,  ha un costo di € 50,00 per ogni partecipante.
Esso si articola in diverse discipline, lo scopo è di creare armonia tra musicalità e percezione corporea:
• movimento corporeo consapevole.
• pratiche vocali.
• pratiche ritmiche.
La prima lezione si terrà giovedì 10 Marzo presso la sala della poesia della Casa – Museo “Bice Picentini” dalle ore 16:00 alle ore 18:30.
Calendario degli incontri:
• Giovedì 10 marzo 16:00 – 18:30
• Lunedì 14 marzo 16:00 -18,30
• Giovedì 17 marzo 16:00 -18,30
• Lunedì 21 marzo 16:00 -18,30
• Giovedì 24 marzo 16:00 -18,30
• Lunedì 28 marzo 16:00 -18,30
• Giovedì 31 marzo 16:00 -18,30
• Martedì 19 aprile 16:00 -18,30
• Giovedì 21 aprile 16:00 -18,30
• Lunedì 16 maggio 16:00 -18,30
• Mercoledì 18 maggio 16:00 -18,30
• Lunedì 23 maggio 16:00 -18,30
• Giovedì 26 maggio 16:00 -18,30

Il costo del trasporto è pari ad euro 5,00 ad incontro per ciascun socio. Per info e prenotazioni contattare la nostra sezione allo 0736/250133, Cell. 3284944744

Amarcord come mi accolse l’UIC oltre 50 anni fa, di Carlo Carletti

Autore: Carlo Carletti

All’età di 18 anni, nel 1961, un pallone di cuoio, inzuppato di acqua che cadeva in abbondanza sul campo di calcio, mi ha colpito violentemente sul viso, creandomi un forte intontimento, tanto da dover interrompere la partita. Successivamente, una nebbia offuscava la mia vista. Gli oculisti dell’Ospedale S. Orsola di Bologna, hanno accertato una forte emorragia retinica in entrambi gli occhi e un disastroso distacco di retina nell’occhio sinistro. Fin da bambino già mi era stata riscontrata una miopia piuttosto elevata, ma la correzione con le prime lenti a contatto sembravano avermi risolto il problema visivo, tanto da farmi dimenticare alcuni anni, trascorsi come ipovedente, presso l’Istituto G. Garibaldi di Reggio Emilia e di farmi illudere di poter consolidare il mio avvenire di calciatore, insieme al lavoro quale modellista per calzature, nel quale mi ero specializzato.. La dura realtà che mi hanno prospettato gli oculisti mi ha tolto ogni speranza per il futuro. Per un lungo periodo di tempo, ho voluto comunque tentare interventi e cure seguendo il detto che la speranza è l’ultima a morire, ma il susseguirsi degli insuccessi, mi ha portato lentamente e dolorosamente alla rassegnazione. La cecità nella mia famiglia, non rappresentava una novità, in quanto mio fratello di 6 anni più grande di me, era cieco a causa di un glaucoma . Dopo un ulteriore periodo di tempo, durante il quale ritenevo impossibile e inutile anche la mia esistenza, mio fratello e altri suoi amici non vedenti dell’UIC di Pesaro, mi hanno gradualmente aperto l’orizzonte per ricominciare una nuova vita. Per mia fortuna, ho recuperato un piccolo residuo visivo da un occhio, che ha ulteriormente favorito la mia rinascita. Seguendo la via intrapresa alcuni anni prima da mio fratello, ho più volte presentato domande per essere ammesso a frequentare un corso per Centralinisti telefonici, ma non venivo accolto a causa della mia giovane età e per l’alto numero degli aspiranti. Ho rappresentato all’On. Flavio Orlandi, parlamentare di riferimento della Federazione del PSDI di Pesaro, che frequentavo, la mia esclusione dai corsi per centralinisti, e che per tale ragione non potevo aspirare ad un posto di lavoro compatibile con la mia invalidità. Dopo pochi giorni, lo stesso On. Orlandi, mi ha invitato ad andare a Roma a presso il Ministero del Lavoro , dove ho potuto esporre i miei problemi all’On Anselmo Martoni Sottosegretario di quel Ministero, che autorizzava e finanziava lo svolgimento dei Corsi per Centralinisti in tutta Italia. Fui informato che un Corso si sarebbe svolto a Roma presso la sede dell’UIC, presso la quale avrei dovuto subito presentare domanda. Mi sono recato lo stesso giorno in via Quattro Fontane, dove aveva sede la Presidenza Nazionale dell’UIC. Ho avuto la grande fortuna di essere accolto dal prof. Piero Bigini, un uomo straordinario per la sua umanità e disponibilità. Il colloquio è durato oltre un ora e al termine siamo andati al Bar a prendere un caffè. Questo grande uomo era totalmente cieco ed io con il mio traballante residuo visivo l’ho accompagnato e Quando ci siamo lasciati mi ha chiesto di andarlo a trovare quando potevo. Mi ha anche  informato che la sede dove avrei dovuto presentare la domanda era la Sezione interprovinciale di Roma. Sicuramente la segnalazione del Sottosegretario fu determinante perché fossi ammesso al corso, che si svolgeva di pomeriggio. Tale orario mi permetteva di recarmi di mattino a trovare il prof. Bigini, con il quale ho potuto gradualmente instaurare un rapporto di reciproca stima e fiducia, tanto che più volte ha utilizzato il mio residuo visivo anche per essere accompagnato presso la Camera dei Deputati dove trattava e sollecitava i provvedimenti in favore dei ciechi. Un giorno mentre mi trovavo nell’ufficio del prof. Bigini, si affacciò sulla porta un signore alto e robusto che salutò in modo molto amichevole il prof. Bigini, il quale a sua volta ricambiò il saluto, dicendogli : ben arrivato Presidente, sono a colloquio con un giovane non vedente, ma sarò subito da te. Il Presidente, prof. Paolo Bentivoglio, mi volle conoscere facendomi molte domande e chiedendomi come ero capitato in Via Quattro Fontane. Si è seduto accanto a me, che emozionatissimo gli raccontavo la mia storia. Il prof. Bigini disse che mi aveva più volte sperimentato e che ero uno sul quale si poteva fare affidamento e che mi faceva onore il fatto che mettessi a disposizione di chi era cieco totale il mio residuo visivo. Il Presidente allungò una mano e mi strinse un braccio e costatata la mia magrezza, mi disse che avrei dovuto mangiare di più, perché in quelle condizioni nessuno mi avrebbe preso nella giusta considerazione. Ridendo e alzandosi in piedi, mi disse: guarda me, il solo mio volume incute rispetto nell’interlocutore. Nel salutare disse: gli amici di Piero sono anche miei, ma bada bene, è risaputo che io non ho il buon carattere di Piero. Successivamente ho avuto molti altri incontri con il prof. Bigini ed anche con il Presidente, spesso mi hanno reso partecipe delle problematiche che stavano affrontando, perché mi mostravo molto interessato ed ero abbastanza introdotto in alcuni ambienti politici. Ho avuto anche l’occasione di accompagnarli al Ministero del Lavoro, proprio dal Sottosegretario Martoni, per sollecitare l’approvazione della nuova legge sul collocamento dei centralinisti. Fummo subito ben accolti e rassicurati sull’evolversi positivo dell’iter della legge che fu approvata il 5 marzo 1965. Frequentando la Sede Centrale dell’UIC, ho potuto conoscere anche il Vice, Generale Aramis Ammannato, ma più spesso i fiorentini Fucà, Baragli e Borrani e il milanese Dario Formigoni con il suo inseparabile sigaro. Un pomeriggio mi sono recato con i dirigenti nazionali dell’Associazione presso il Parlamento per sollecitare un provvedimento in favore della categoria. Al termine della giornata , sono stato invitato a restare a cena con tutti loro, Presidente compreso. Per la prima volta entrai nella trattoria da Guerra in via dei Serpenti e sono risultato essere l’unico sconosciuto per il sig. Guerra, il quale mi mise subito a mio agio e tra un piatto e un bicchiere, mi ha raccontato i molti avvenimenti di cui sono stati protagonisti i dirigenti dell’UIC, ed in particolare ricordava le furenti telefonate che il Presidente aveva fatto ai membri del Governo e al Ministro dell’Interno, On. Scelba, in occasione della marcia del dolore avvenuta nel 1954, da quel telefono a muro, postato sulla colonna al centro della sala. Mi diceva, che dovevo sentirmi orgoglioso di poter stare in compagnia di persone così importanti e così per bene. Lui non finiva mai di ripetere che si sentiva onorato di avere quali clienti tali magnifiche persone. In silenzio, ascoltavo i discorsi che i presenti facevano in merito ai problemi associativi che stavano affrontando .Ogni tanto , i più scherzosi Baragli e Formigoni chiedevano anche la mia opinione in merito a quanto veniva discusso, mettendomi in un evidente e terribile imbarazzo, che secondo loro potevo superare solo con un altro bicchiere di vino. Oggi, ricordo con una certa emozione il fatto che appena ventenne, possa aver avuto la fortuna di essere avviato alla vita dell’organizzazione guidato e sostenuto da uomini come quelli che ho incontrato in quel periodo e con i quali ho continuato a collaborare sempre più attivamente. I rapporti si sono purtroppo interrotti con Il Presidente Bentivoglio. L’ultima volta che l’ho incontrato è stato nel mese di ottobre del 1965 in Via Quattro Fontane, era in procinto di rientrare a Bologna, e nel salutarmi mi disse che aveva appreso con soddisfazione della mia recente assunzione presso il Credito Italiano e che per tale ragione mi sarei stabilito a Roma. Poi, stringendomi la mano, aggiunse, che anche se lontano da casa hai trovato, comunque nell’UIC una famiglia che non devi trascurare, nonostante il lavoro . Il Presidente Bentivoglio che aveva un carattere un po’ difficile e che spesso appariva scontroso e assai burbero, in quell’occasione mi sorprese per il modo semplice e umano con il quale mi aveva parlato. Ho molto sofferto in occasione della sua scomparsa avvenuta due mesi dopo. Ho vissuto portando dentro di me non solo il ricordo, ma credo qualcosa di molto più importante. Ho vissuto una esperienza che a condizionato positivamente la mia esistenza. Conservo intatto il senso della dignità che mi hanno fatto provare, per primi, il Presidente Bentivoglio e il prof. Bigini, nell’affrontare i momenti più difficili. La credibilità, la convinzione e la tenacia con la quale, questi UOMINI hanno combattuto il pregiudizio e la pietà per dare dignità e diritti alla vita di tutti i ciechi sono un valore del quale ognuno di noi ha tratto tutti i vantaggi anche attuali. La necessità di conservare, di alimentare e di far conoscere la storia dell’UICI, le motivazioni l’abnegazione e le qualità di coloro che l’hanno resa grande, è un doveroso impegno per la nuova dirigenza. Senza la conoscenza dell’ appassionante storia , della nostra Associazione ,i giovani non potranno affezionarsi e dare un futuro all’UICI. Si potrebbe iniziare con l’apertura dell’archivio, mettendo a disposizione apposite borse di studio per giovani che effettuino ricerche e ne illustrino i risultati anche in appositi seminari., aperti ai giovani , dirigenti e soci.

In viaggio con il nostro cane guida, di Valter Calò

Autore: Valter Calò

Da circa due anni la Comunità Europea ha voluto mettere ordine sulla movimentazione degli animali da compagnia, regolamentando con la normativa che riporto sotto, tutte le movimentazioni non commerciali compresi anche i cani guida per i ciechi.
Uniche categorie di cani nominate sono i cani poliziotto e i cani da soccorso, che in ogni caso hanno alcune agevolazioni, ma che in sostanza devono ugualmente sottostare a questa normativa.
Per movimentazioni non commerciale, come facilmente si deduce, si intende un fine di lucro ovvero di compravendita degli animali, che nel nostro caso non interessa, ma lascio questa terminologia affinché sia chiaro il fine della legge e a quali categorie è rivolta.
La regolamentazione è abbastanza complessa e dal 2013 ha avuto già parecchie modifiche attuative, specialmente tra gli stati non comunitari.

REGOLAMENTO (UE) N. 576-577/2013
movimentazione non commerciale tra i Paesi membri dell’Unione europea degli animali da compagnia, in particolare di cani, gatti e furetti, nonché l’introduzione e la reintroduzione, nei Paesi Comunitari, di tali animali, provenienti dai Paesi terzi.
Come descritto dal titolo, la movimentazione riguarda i cani che circolano nel territorio Comunitario, oppure che escano dallo stesso e attenzione, che rientrano nel territorio Comunitario, questo passaggio non è da sottovalutare, in quanto se un cane guida esce dal territorio comunitario, per rientrare viene sottoposto a controlli come se entrasse in zona Comunitaria per la prima volta.

In generale:
Gli animali da compagnia devono essere accompagnati dal proprietario o da persona autorizzata in maniera scritta., gli animali possono viaggiare anche soli ma il proprietario o la persona autorizzata devono dimostrare che accompagnano l’animale massimo 5 giorni prima o dopo la partenza dell’animale stesso.
Il numero massimo di animali ammesso per la movimentazione per ogni proprietario è 5.
Il numero di 5 animali può aumentare solo in caso di gare o esposizioni o stage di allenamento debitamente certificate.
Importante per la movimentazione gli animali devono:
.1 essere marcati con tatuaggio leggibile avvenuto prima del 3 luglio 2011, o impianto trasponditore.
.2 essere vaccinati contro la rabbia, solo dopo la marcatura, conformemente al regolamento.
.3 se adottate, misure sanitarie preventive per malattie o infezioni diverse dalla rabbia.
.4 avere un documento di identificazione, rilasciato dal veterinario ufficiale , passaporto. Oppure certificato o foglio di identificazione conforme a questo regolamento, se proveniente da paesi terzi rilasciato da autorità competenti.
E’ vietato introdurre in Italia, sia dai Paesi membri dell’Unione Europea che dai Paesi terzi,
animali non vaccinati contro la rabbia.

Animali che entrano in uno stato membro da un paese terzo.
Si dividono in due gruppi, uno Nazioni che si attengono scrupolosamente a questo regolamento e un secondo gruppo di Nazioni che non si attengono a questo regolamento.
Al secondo gruppo viene fatto un controllo ulteriore per la prevenzione della diffusione della rabbia, che è la titolazione dei suoi anticorpi (prelievo di sangue).
Gli animali con questo esame della titolazione degli anticorpi, devono entrare in uno stato membro solo attraverso il luogo di ingresso e controllo dei viaggiatori, all”entrata vengono registrati in apposito registro per data e identificazione.
Il prelievo del sangue per la titolazione degli anticorpi si può fare solo dopo 30 giorni dalla vaccinazione e l’esame può essere fatto solo da laboratori autorizzati.
Il certificato di titolazione non può essere più vecchio di tre mesi, se il cane guida è correttamente vaccinato contro la rabbia, la validità della titolazione degli anticorpi segue la copertura del vaccino antirabbico, quindi non scade dopo tre mesi.
Attenzione: se noi con il nostro cane guida andiamo in Russia per quattro mesi e il nostro cane guida non è correttamente vaccinato contro la rabbia, al rientro in territorio Comunitario, ci verrà richiesta la titolazione degli anticorpi, in quanto il certificato fatto in Italia, ha una validità di tre mesi, quindi prima di partire bisogna sapere dove fare la titolazione anticorpale e che soprattutto il laboratorio sia riconosciuto, altrimenti il nostro animale non rientrerà in territorio Comunitario.
Ripeto Nota importante: se il cane è sottoposto regolarmente alla vaccinazione antirabbica, la titolazione anticorpale non scade dopo tre mesi, ma ha validità uguale alla profilassi vaccinale correttamente eseguita.
Questo esempio, spero renda chiaro il fatto che la movimentazione del nostro animale potrebbe risultare al quanto complicata, quindi prima della partenza, informatevi bene, presso gli uffici del Servizio Veterinario ASL più vicini.

PASSAPORTO dei cani
Il documento di identificazione o passaporto è rilasciato solo da un veterinario ufficiale, cosi composto:
.luogo e data di posizionamento del tatuaggio o trasponditore
.codice alfanumerico del tatuaggio o trasponditore
.dati obiettivi di identificazione dell’animale, nome, età, razza, sesso, colore ecc..
.nome, recapito e firma del proprietario
.nome, recapito firma veterinario ufficiale che rilascia il documento
.data e dettagli vaccinazione antirabbica
.data prelievo sangue per titolazione anticorpi quando richiesta
.conformità sulla prevenzione di malattie diverse dalla rabbia quando richiesta
Il passaporto deve avere un codice numerico ISO dello stato di rilascio e un numero alfanumerico unico. Il veterinario ufficiale che rilascia il documento deve mantenere il registro dei dati almeno per 3 anni, deve certificare il numero di identificazione, tatuaggio o trasponditore, che i dati richiesti siano compilati correttamente e ci sia la firma del proprietario.
I documenti di identificazione in bianco vengono rilasciati solo ai veterinari ufficiali del servizio Veterinario dell’ASL.

CONTROLLI
il proprietario deve mettere a disposizione, dell’autorità competente, l’animale per i controlli e i relativi documenti che accompagnano l’animale.
Se gli animali entrano in uno stato membro da uno stato terzo non autorizzato, possono entrare solo dagli ingressi dei viaggiatori e devono presentarsi all’autorità competente.
Se un animale parte da Bolzano e con il suo proprietario va in un paese terzo come la Giorgia, per rientrare in un paese membro deve avere la titolazione degli anticorpi contro la rabbia e tutti i documenti in regola è quindi importante che prima della partenza il proprietario faccia eseguire la titolazione degli anticorpi da un
laboratorio autorizzato. La titolazione degli anticorpi ha una validità massima di tre mesi. Se lo stesso animale parte da Bolzano e va in uno stato membro,
al proprietario è sempre consigliabile di rivolgersi al veterinario ufficiale dichiarando la movimentazione dell’animale, indicando il luogo, la durata del viaggio ed eventuali movimentazioni fuori dallo stato stesso.

Riassumendo:
prima della partenza con un cane verso un paese comunitario o extracomunitario è necessario mettersi in contatto con un med. Veterinario ASL, per tutto ciò che
riguarda il profilo sanitario e le certificazioni necessarie, oltre che far controllare la validità dei documenti in nostro possesso.
La regolamentazione Europea sopracitata è in continuo mutevole aggiornamento, quindi deve rimanere chiaro al lettore che un viaggio con il proprio cane, sia in Paesi Comunitari Che Extracomunitari, deve essere preparato con congruo anticipo.
Rivolgersi sempre ai veterinari competenti dell’ASL, in quanto ci possono essere continui aggiornamenti attuativi della normativa e quanto sopracitato potrebbe avere una dovuta evoluzione.
Come consiglio personale, vi invito anche ad informarvi sulle regolamentazioni interne di eventuali vettori aerei, in quanto non esiste una normativa unica, ma in sostanza fanno quello che vogliono.
Ultimo consiglio che provo a darvi e di informarvi bene sulle normative vigenti nel paese che volete visitare, riguardanti i cani guida.
Potete informarvi autonomamente ricercando qualche associazione di non vedenti del paese che andrete a visitare, scrivendogli una normalissima e-mail, sono convinto che in breve tempo avrete delle risposte esaustive, altrimenti coinvolgete l’ambasciata Italiana o scrivete all’Ambasciata in Italia del Paese che volete visitare o rivolgersi anche all’Ufficio affari internazionali della nostra Unione.

Augurandovi buon viaggio, ricordatevi di portare con voi sempre una borraccia con acqua, un po’ di mangime e le buste per la raccolta delle feci, anche se la raccolta di queste ultime non è obbligatoria, risulta essere se possibile, un forte segnale di civiltà.

Valter Calò
Questo articolo è stato scritto con la supervisione del Servizio Veterinario Aziendale
della Provincia Autonoma di Bolzano

COMUNE DI SIENA Settimana Mondiale del Glaucoma il ladro silenzioso della vista Siena. 6-12 marzo 2016

Domenica 6 Marzo SIENA
Piazza Matteotti 19 (presso la Sala delle Vittorie, Contrada del Drago)
9.00-13.00 14.30-18.30

Lunedì 7 Marzo CHIUSI
Piazza XXVI Giugno 10.00-17.30

Martedì 8 Marzo POGGIBONSI
Via Re di Puglia /Angolo Piazza XVIII luglio 10.00-17.30

Mercoledì 9 Marzo SINALUNGA
Piazza Garibaldi 10.00-17.30
Incontro con gli studenti

Mercoledì 9 Marzo SIENA
I.P.S.S.C. “G. Caselli” ore 11.00

Giovedì 10 Marzo MONTALCINO
Piazza del Popolo 10.00-17.30

Venerdì 11 Marzo COLLE DI VAL D’ELSA
Piazza Arnolfo di Cambio 10.00-17.30
Vìa Cassia Nor

Sabato 12 Marzo SIENA
Via Cassia Nord 1/3/5 (presso Ambulatori Curami Chiantimedical) 9.00-13.00 14.30-18.30

Incontro con gli studenti
Mercoledì 9 Marzo SIENA
I.P.S.S.C. “G. Caselli” ore 11.0

Banana e la sua personale ricerca di felicità – A Cinema senza Barriere il divertente film di Andrea Jublin

Torna l’appuntamento con Cinema senza Barriere®. Martedì 15 marzo alle ore 20 presso la Sala Alda Merini dello Spazio Oberdan della Città metropolitana di Milano (Viale Vittorio Veneto, 2) in programma la commedia italiana Banana di Andrea Jublin, candidato nel 2008 agli Oscar con il suo corto Il Supplente.

Banana è un ragazzino convinto che nella vita si debba a tutti i costi cercare la felicità, almeno per qualcosa, non per tutto. Sicuramente nel calcio, dove i suoi piedi “a banana” non aiutano e nella conquista della sua compagna di classe che rischia la bocciatura. Quale modo migliore per attirare la sua attenzione se non salvarla dall’insufficienza in italiano?

Ideata da A.I.A.C.E. MILANO in collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus di Milano) e UIC (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti) e sostenuta negli anni dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Cinema senza Barriere® è l’unica rassegna cinematografica accessibile a tutti. A Milano è sostenuta dal Settore Cultura e dal Settore Formazione Lavoro, attraverso il Piano Emergo, della Città metropolitana di Milano.
Un servizio culturale continuativo per le persone con disabilità sensoriali, cui è stata resa possibile la visione dei film, grazie all’audiocommento e alla sottotitolatura di film di normale distribuzione in sala. La parte tecnica è a cura di Raggio Verde di Roma. Anche i normodotati possono provare la visione audiocommentata del film, prenotando cuffia e mascherina oscura occhi. (La priorità per la prenotazione cuffie è ai fruitori non vedenti).
Si ringrazia Good Films per la cortese collaborazione.

Prossimi appuntamenti: 19 aprile, 24 maggio, 21 giugno.

Ingresso gratuito per disabili e accompagnatori
Ingresso: 5,50 euro (senza obbligo di tessera)
Prenotazione cuffie giorni feriali c/o Cineteca: tel. 02 87242114
Per informazioni: Cinema senza Barriere® by A.I.A.C.E. Milano tel. 02 76115394 – www.cinemasenzabarriere.it – info@mostrainvideo.com

I materiali stampa sono scaricabili dall’AREA PRESS del sito http://cinecult.scrittoio.com

Uffici Stampa:
– Lo Scrittoio – tel. + 39 02 78622290-91
Alessandra Olivi – cell. +39 347 4305496 – ufficiostampa@scrittoio.net

una scena del film

una scena del film

L’informatica che ci ha portato oltre le barriere The imitation game a Cinema senza Barriere

Uno dei film più apprezzati della scorsa stagione cinematografica è il protagonista del nuovo appuntamento con Cinema senza Barriere. Martedì 15 marzo alle ore 18.45 presso Cinema dei Piccoli (Viale della Pineta, 15) in programma The imitation game di Morten Tyldum, vincitore dell’Oscar 2015 per la miglior sceneggiatura non originale.

In scena l’incredibile storia del matematico Alan Turing, uno dei padri dell’informatica. Insieme alla sua squadra, Turing riuscì a decifrare il codice segreto nazista Enigma, contribuendo ad accelerare la fine del conflitto e salvare migliaia di vite.

Ideata da A.I.A.C.E. MILANO in collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus di Milano) e UIC (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti) e sostenuta negli anni dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Cinema senza Barriere® è l’unica rassegna cinematografica accessibile a tutti. A Roma è realizzato grazie al contributo di Raggio Verde Sottotitoli e con il patrocinio di ADV – Associazione Disabili Visivi Onlus. Un servizio culturale continuativo per le persone con disabilità sensoriali, cui è stata resa possibile la fruizione dei film, grazie all’audiodescrizione e alla sottotitolatura di film di normale distribuzione in sala. La parte tecnica è a cura di Raggio Verde Sottotitoli di Roma.
Si ringrazia Videa per la cortese collaborazione.

Prossimi appuntamenti: 19 aprile, 17 maggio, 14 giugno.

Ingresso gratuito per tutti fino ad esaurimento posti.
Per informazioni:
Cinema dei Piccoli tel. 06 8553485 – info@cinemadeipiccoli.it
Raggio Verde Sottotitoli: tel. 06 70399241 – info@raggioverde.org
Cinema Senza Barriere® by A.I.A.C.E. Milano: tel. 02 76115394 – info@mostrainvideo.com – www.cinemasenzabarriere.it

I materiali stampa sono scaricabili dall’AREA PRESS del sito http://cinecult.scrittoio.com
Ufficio Stampa: Lo Scrittoio sas – tel. +39 02 78622290-91
Alessandra Olivi – cell. +39 347 4305496 – ufficiostampa@scrittoio.net

una scena del film

una scena del film

Savona – Dal 6 al 12 marzo si celebra la settimana mondiale del glaucoma

L’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità in collaborazione con le sezioni provinciali dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, organizzano in circa 70 città italiane
check-up oculistici gratuiti con la distribuzione di opuscoli informativi.
Attraverso un’adeguata prevenzione si possono scongiurare gli effetti nefasti del glaucoma, patologia oculare che se non diagnosticata per tempo, può causare, per pressione oculare troppo elevata, il restringimento del campo visivo e portare progressivamente all’ipovisione o alla cecità. Questa malattia colpisce circa un milione di cittadini in Italia, ma una persona su due non lo sa.

La sezione di Savona dell’Unione Italiana Ciechi ed ipovedenti, in collaborazione con il Distretto Lions di Spotorno-Noli-Bergeggi-Vezzi Portio che gentilmente fornisce il tonometro per misurare la pressione oculare, aderisce alla campagna di prevenzione del glaucoma e pertanto venerdì 11 marzo, presso la sede dell’ASL 2 in Savona-Via Collodi-piano terra-lato ambulatori, dalle ore 8.00 alle ore 13.00, sarà presente la dottoressa Nadia Grillo, oculista dell’Asl 2 Savonese, per effettuare gratuitamente la misurazione della pressione oculare e consegnare contemporaneamente materiale informativo relativo a tale patologia. Per ulteriori informazioni contattare la sezione dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Savona – Via Ratti 1-2 telefono 019/811645-019/850906

Giornata Internazionale della Donna Unione Ciechi e Ipovedenti: Contro il femminicidio e gli stereotipi di genere

Ogni anno, alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna, ci troviamo a riflettere sull’importanza della parità di genere, a celebrare i successi delle donne e a ricordare quanto ancora sia necessario fare per garantire pari diritti in ogni ambito della vita.

“Nel nostro Paese – afferma la responsabile della Commissione Pari opportunità dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Luisa Bartolucci – dobbiamo lavorare ancora molto a sostegno del diritto delle donne e delle bambine non vedenti a vivere libere dalla violenza. La violenza contro le donne con disabilità è ancora difficile da monitorare e da affrontare. Questo è in parte dovuto al fatto che le donne con disabilità non appaiono nei campioni delle ricerche generali sulla relazione tra violenza e genere. Tuttavia, i dati resi disponibili da una ricerca condotta anche in Italia qualche tempo fa dimostrano che le donne con disabilità sono soggette a diverse forme di abuso caratterizzate da valori particolarmente elevati: più spesso, più a lungo, in più modi e da parte di più persone. Questo vale anche per le donne non vedenti e ipovedenti. E il progetto Daphne, condotto in alcuni paesi europei tra cui l’Italia, lo ha dimostrato. Oltre alle diverse forme di violenza di genere di cui possono cadere vittime le donne vedenti, le donne cieche e ipovedenti si confrontano anche con la violenza legata alla disabilità. Questi e altri fattori fanno sì che le donne cieche e ipovedenti siano esposte a un rischio altissimo di subire abusi. Essere cieche o ipovedenti significa, in taluni casi, anche dover dipendere da altri per ricevere supporto o assistenza in determinate attività, o circostanze; avere una disabilità visiva può comportare anche avere molte più difficoltà e meno possibilità di fuggire, di reagire contro un’aggressione o di trovare aiuto. Alle donne cieche e ipovedenti sono offerte meno garanzie per la loro sicurezza e non tutte si sentono tranquille a sufficienza per denunciare gli abusi, temendo per la loro incolumità”.

“Dobbiamo anche lottare per ottenere forme di realizzazione della donna un po’ più complete – continua Luisa Bartolucci. Esiste un’immagine femminile, veicolata principalmente dalla televisione ma anche dagli altri media, iper legata a stereotipi – di bellezza, di autonomia, di competitività, realizzazione personale – che non corrisponde alla realtà e quotidianità di nessuna donna o quasi e ciò contribuisce a  penalizzare le donne disabili, che erroneamente e pregiudizialmente vengono considerate quasi di serie b, ignorando le enormi potenzialità e l’elevatissimo grado di professionalità che invece sono  in grado di raggiungere e mettere a disposizione della società. Le donne cieche ed ipovedenti, sono, al pari di tutte le altre donne, anche affermate professioniste nei più svariati campi, così come sanno e possono essere ottime madri, mogli o compagne di vita. Straordinarie ed assolutamente affidabili”.

Sono moltissime le attività organizzate dalle sezioni locali e regionali dell’Unione in occasione di questa giornata, in collaborazione con le Consulte regionali o con le Commissioni pari opportunità per riflettere su questo tema. Il raggiungimento delle pari opportunità è un percorso lungo e pieno di ostacoli, che deve essere affrontato giorno dopo giorno, e non solo in occasione dell’8 marzo.

Macerata – Buio in sala! Secondo appuntamento

Dopo il successo del primo film, se vi piace il Cinema, non perdetevi il secondo appuntamento di sabato pomeriggio guardando un film con Audiodescrizione.
Pane e tulipani
Sabato 12 marzo 2016 ore 16:00 (Registrazioni fino al 09/03, posti limitati)
Presso la sede dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Provinciale di Macerata.
Trama: “Rosalba (Licia Maglietta) è una casalinga di Pescara in gita con il marito (Antonio Catania) e due figli con una comitiva di compaesani. Durante una sosta in autostrada Rosalba si attarda alla toilette e il torpedone riparte senza di lei. Imprevisti e novità si susseguiranno fino a…”
Per informazioni ed adesioni, contattare la segreteria al numero 0733 230 669 o via email all’indirizzo cineforum@uicmc.it La registrazione per la visione del film è possibile fino al termine del 9 marzo 2016. Se preferisci, possiamo organizzare per te un servizio di trasporto: in questo caso è necessario registrarsi entro il 7 marzo. I posti sono limitati, le prenotazioni verranno quindi accettate in ordine di arrivo. Per la partecipazione al CineForum ti chiediamo un contributo di € 2,50. Lo spettacolo si terrà a condizione di un minimo di 5 partecipanti.