Risultati della seconda prova di Qualificazione ai Campionati italiani di scherma per non vedenti

Domenica 13 marzo 2016 si è svolta, a Roma, la seconda prova di Qualificazione ai Campionati italiani di scherma per non vedenti (specialità spada).
I nostri soci, che conquistano l’accesso alla fase finale prevista a giugno sempre a Roma, hanno conseguito i seguenti risultati:
– Ilaria Granata, seconda;
– Giuseppe Rizzi, secondo;
– Ilaria Vermi, ottava;
– Pietro Palumbo, nono.

Genova – Segreteria telefonica dell’11 marzo 2016

Segreteria telefonica dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus – Sezione di Genova dell’11 marzo 2016.

Ricordiamo che è possibile rinnovare, nell’orario di apertura dell’ufficio, l’iscrizione alla nostra associazione per il 2016; anche quest’anno la quota è di 50 euro a persona.

Informiamo che i servizi di accompagnamento prestati dai volontari del servizio civile sono sospesi dal 29 febbraio al 16 marzo in quanto gli stessi volontari sono impegnati dalla formazione obbligatoria ministeriale.

Anche quest’anno è possibile destinare il 5 per mille delle imposte sul vostro reddito a questa Sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: basta indicare il nostro codice fiscale n. 00465930105 nell’apposito quadro della denuncia dei redditi o della certificazione unica.

E’ attivo tutti i venerdì, dalle ore 15.30 alle 17, il servizio di voce amica, al numero 010 251 00 49; cari soci, un consigliere della Sezione accoglierà ogni volta le vostre telefonate, nelle quali potrete esporre problemi, difficoltà, disagi. Troverete qualcuno pronto ad ascoltarvi e a dialogare con voi nel più stretto riserbo, su quanto avrete bisogno di confidargli. Vi aspettiamo!

Si ricorda che il corso di teatro si svolge ogni mercoledì alle ore 15.

Domenica 13 marzo dalle ore 14,30 si terrà a Genova, presso la palestra La Sciorba, la prima giornata italiana di arrampicata per non vedenti; per maggiori informazioni ed adesioni contattare Pietro Dal Pra al numero 335 841 12 86

Martedì 15 marzo alle ore 15,30 si riunisce il gruppo di auto mutuo aiuto; per maggiori informazioni ed adesioni contattare la coordinatrice Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55.

Sabato 19 marzo dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 16,30 l’azienda La tela del ragno presenta i propri prodotti tiflotecnici presso la nostra sede di Via Caffaro 6/1.

Sempre sabato 19 alle ore 14,30 presso la nostra sede si svolgerà la riunione dei giovani; per maggiori informazioni contattare la coordinatrice Carolina Liberato al numero 349 22 44 985

Ancora sabato 19 alle ore 15,30 presso la nostra sede si svolgerà la riunione dei centralinisti telefonici privi della vista; per maggiori informazioni contattare la coordinatrice Ornella Tarantino al numero 338 169 50 99.

Dal primo gennaio al 30 giugno 2016 in fase sperimentale viene rimborsata la somma di 5 euro per ogni corsa effettuata col servizio taxi per partecipare alle attività organizzate da questa Sezione; per il rimborso è sufficiente presentare al nostro ufficio la ricevuta regolarmente firmata dal tassista.

Martedì 22 marzo alle ore 17 visita guidata al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, con Lidia Schichter e la straordinaria partecipazione della direttrice dott.ssa Francesca Serrati. L’evento è riservato alle persone non vedenti e ipovedenti, con eventuali accompagnatori; il costo dell’iniziativa è di 15 euro a persona.
Per ulteriori informazioni contattare Lidia Schichter al cellulare numero 328 42 22 168 o all’indirizzo email lidiaschichter@gmail.com; le iscrizioni sono possibili entro e non oltre il 18 marzo, contattando Giuseppe Pugliese al cellulare numero 348 34 10 580 o all’indirizzo email g.pugliese@email.it

Entro il 15 aprile è possibile iscriversi alla settimana verde in Val d’Aveto che avrà luogo dal 4 all’11 giugno; per maggiori informazioni contattare Luciano Frasca al numero 389 071 05 27 o Maria Grazia Olivieri al numero 329 43 19 147

Entro il 17 aprile i giovani non vedenti ed ipovedenti con età tra i 16 e 20 anni possono candidarsi a partecipare al Campus Internazionale sulla Comunicazione e l’Informatica che si terrà dal 25 luglio al 3 agosto presso il Politecnico di Dresda; per maggiori informazioni consultare il Comunicato n. 26 della Presidenza Nazionale.

Entro il 25 maggio i giovani non vedenti ed ipovedenti con età tra i 15 e i 17 anni possono candidarsi a partecipare al soggiorno-studio che si terrà a Pontevedra, in Spagna, dal primo al 12 agosto per il perfezionamento della lingua inglese; per maggiori informazioni consultare il Comunicato n. 31 della Presidenza Nazionale.

I corsi di informatica sull’utilizzo del sistema operativo MAC e sull’utilizzo dell’I-Phone sono diretti rispettivamente dai docenti Sig. Stefano Mantero e Prof.ssa Lucia Russo; il corso di MAC si svolge ogni venerdì dalle 16 alle 18; il corso di I-Phone si svolge ogni mercoledì dalle 14,30 alle 17,30. Per maggiori informazioni ed adesioni contattare il Dott. Pacifico Mangini, cellulare numero 333 329 77 62 e al Cav. Carlo Merisio, cellulare numero 340 376 38 59 e telefono numero 010 839 22 36

Presso il Circolo Bianchi in Corso Europa 255 R si svolgono periodicamente le attività del Gruppo Sportivo Liguria non vedenti; per maggiori informazioni chiamare Andrea Bazzano al numero 338 20 84 033

I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 mentre martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 15.

Prossimo bollettino il 18 marzo 2016 se ci saranno novità.

Grazie per l’ascolto.

Caserta – Glaucoma, 12 marzo la prevenzione con check-up visivi gratuiti a Caserta, l’U.I.C.I. ti dà un’occhiata!

La maratona della solidarietà e della prevenzione della U.I.C.I. e delle sue partner continua!
Dopo la giornata del 6 marzo scorso che ha visto impegnati U.I.I.C.I. Caserta, la I.A.P.B., l’A.N.Pre. e l’U.N.I.Vo.C. a Santa Maria Capua Vetere in screening visivi gratuiti a favore di tutta la cittadinanza per la salvaguardia della vista dal glaucoma, adesso le associazioni scendono in campo anche a Caserta.
L’avv. Cannavale Giulia, presidente della U.I.C.I. casertana spiega: “la settimana mondiale del glaucoma, celebrata dal 6 al 12 marzo, è un momento molto importante ed impegnativo per tutti gli attori coinvolti. Il glaucoma è una malattia visiva invalidante asintomatica, basta pensare che un cittadino su due può esserne colpito senza saperlo. Per questo motivo una diffusione di informazioni, abbinata ad un check-up visivo, tra l’altro gratuito, può ridurre i danni che una malattia silenziosa come il glaucoma può arrecare, fino a portare alla cecità”.
Aggiunge il presidente dell’U.N.I.Vo.C. di Caserta Vincenzo del Piano: “oggi viviamo in un tempo difficile, non solo il ritmo di vita e lo stress al quale siamo sottoposti ci riduce all’osso il tempo per curarci, a questo bisogna aggiungere anche la crisi economica che ha colpito molte fasce della popolazione e quindi impossibilitati a sostenere i costi per le visite mediche ed in particolare per l’oculista. Purtroppo, il paziente quando avverte i danni da glaucoma è già in uno stato medio avanzato della malattia con danni irreversibili e invalidanti, per questo è importante avere delle diagnosi precoci per ridurre quanto possibile, i danni di una malattia visiva così subdola”.
Continua Giulia Cannavale: “da anni aderiamo alla Settimana Mondiale del Glaucoma, in corso fino al 12 marzo come U.I.C.I. di Caserta in collaborazione con la IAPB Italia promuovendo sul territorio provinciale giornate di sensibilizzazione e di prevenzione, per difendere la salute degli occhi, per questo invito tutta la cittadinanza casertana, per sabato 12 marzo, presso l’unità mobile oftalmica tra l’angolo di corso Trieste e viale Mazzini dalle ore 09 alle 13 e dalle 15 alle 18, per la misurazione della pressione endoculare, un parametro fondamentale per la diagnosi del glaucoma”.

Grazie al sostegno dell’U.N.I.Vo.C. e dei suoi volontari, verranno distribuiti materiali informativi sulle principali malattie degli occhi, sulla disabilità visiva e sul volontariato, realtà unite tra di loro, ma che troppo spesso sono celate dietro mura di indifferenza e pregiudizio.

“Vita familiare”, di Patrizia Onori

Autore: Patrizia Onori

Scrivo questo mio piccolo stralcio di vita familiare e soprattutto del rapporto madre-figlio, perché molte persone vedenti o non vedenti che leggono i miei scritti o che mi incontrano, mi hanno espressamente chiesto di esprimere per iscritto ciò che prova una madre non vedente nel rapporto con il proprio figlio.
Ho sempre pensato che nella vita bisogna vivere ogni attimo, ogni piccolo istante ed ho sempre creduto che dovremmo godere pienamente di ogni cosa che facciamo e che dobbiamo positivamente trasformare in gioia.
Così, quotidianamente, il vivere in famiglia, nel lavoro, quando telefonicamente sono in contatto con i miei amici, o quando durante la settimana vado in palestra per mantenermi fisicamente nel miglior modo possibile, trovo la gioia in me stessa.
Nel fare gli esercizi con la cyclette, il tapis roulant ed altri attrezzi, immagini del mio passato mi tornano nella mente provocando strepitose emozioni ma non posso mettere da parte il presente, dato che più volte racconto a chi mi è vicino che nonostante la mia disabilità visiva, la vita mi ha comunque riservato un’infinità di eventi positivi tra i quali la straordinaria gioia di divenire madre di un bellissimo figlio, Gianluca.
Le persone, incuriosite spesso mi chiedono nella mia situazione, di descrivere quale rapporto vivo con lui allora ho cercato di trovare le parole più giuste per raccontarlo ma, soprattutto, ho cercato il più possibile di descrivere le emozioni che provo in modo che chiunque legga possa in qualche maniera immedesimarsi e, seppur solo attraverso uno scritto, viva anche per un attimo tali emozioni.
Questo è il mio racconto premettendo che innanzitutto, il mio rapporto familiare con mio marito e con mio figlio è ugualea quello di tutte le buone e brave famiglie.
L’arrivo di Gianluca è stato un momento meraviglioso, dal giorno della sua nascita il mio cuore ha cominciato a battere sempre più forte facendomi provare sentimenti strepitosi mai provati prima.
Anche non potendolo vedere, il solo poterlo abbracciare, stringere al seno, il poterlo allattare, accudire, coccolare ed udire anche piangere, è stata la gioia più immensa che io abbia mai potuto provare.
Con l’aiuto dei miei genitori, ho sempre accudito mio figlio curandolo nei suoi bisogni essenziali come il vestire, il mangiare, la pulizia personale e della casa, ho seguito personalmente la crescita del piccolo Gianluca e man mano che cresceva, ho sempre personalmente avuto rapporti con gli insegnanti sia delle elementari sia delle medie per essere sicura che il bambino avesse un ottimo sviluppo sia intellettuale oltre che fisico.
Gianluca oggi ha sedici anni e frequenta con profitto il terzo liceo scientifico, è un ragazzo tranquillo, educato e riservato ma ogni qualvolta incontra i suoi migliori amici, diventa in loro compagnia espansivo ed estroverso.
Il giorno della sua nascita, avevo da poco compiuto 31 anni, devo confessare che interiormente mi sentivo poco più che una ragazzina ma è stato bellissimo poter crescere insieme a lui ed in particolar modo, oggi è meraviglioso poter apprezzare in lui un ragazzo eccezionale.
Gianluca sicuramente ogni giorno impara tanto da me ma anch’io in ogni minuto, attraverso le sue esperienze imparo molto da lui.
E’ tranquillo, a volte anche un po’ pigro, gli piacciono molto i videogiochi e con questi naturalmente dopo aver studiato, trascorre la maggior parte delle sue giornate.
E’ inoltre sensibile e molto attento a non ferire chi gli stà accanto, sa dare tanto senza chiedere nulla in cambio, la spontaneità fa parte di sé, quando noi genitori siamo insieme a Gianluca ci sentiamo accarezzare da una piacevole aria fresca, pulita e viviamo invasi da una tempesta di assoluta dolcezza.
Insieme ci divertiamo tanto a suonare il pianoforte, in quanto questo è uno strumento che ho studiato per diversi anni, ad ascoltare musica, a seguire su youtube i suoi video preferiti ecc.
Vorrei poter trovare una parola che possa descrivere tutto l’amore che provo per lui ma non esiste, bisognerebbe inventarne una nuova.
Cerco di proteggerlo ogni giorno da un mondo difficile, confuso, a volte purtroppo anche cattivo, cerco di insegnargli che siamo tutti uguali, che le diversità devono essere considerate un valore aggiunto dal quale imparare e, soprattutto, non devono essere considerate un difetto, che è sbagliato usare la violenza, che nessuno va discriminato ma apprezzato perché siamo tutti diversi ed unici, cerco di insegnargli il senso del dovere anche se questo per lui è spesso faticoso, gli insegno quindi che non tutto è dovuto, che se ci si impegna si ottengono i migliori risultati e che se crede fermamente nei suoi sogni è già un primo passo verso la loro realizzazione.
Quando insieme ci sediamo sul suo divano letto e parliamo, è per me un’emozione indescrivibile sentirgli raccontare la giornata trascorsa a scuola, le sue serate vissute con gli amici, le piccole marachelle compiute fra ragazzi, quindi spesso, lo ascolto commuovendomi e ringraziando la vita per avermi donato una così grande gioia.
Un rammarico però pervade costantemente la mia mente, poiché, anche se so che ciò non sarà mai possibile, vorrei avere la gioia di poter vedere almeno per un minuto il viso di mio figlio ma la felicità di averlo accanto e di accarezzarlo ogni giorno, mi fa comprendere che le emozioni interiori che quotidianamente viviamo ci portano a vivere straordinarie sensazioni che non saranno mai consumate dal tempo.
Da tutto questo, si potrebbe immaginare che io sia una madre molto possessiva ma questo non è, infatti pur volendolo proteggere come è giusto che una buona madre faccia, ho sempre cercato di dargli la maggiore autonomia possibile.
Non appena si è presentata a scuola l’occasione prospettatami dalla sua insegnante di inglese di fargli frequentare il quarto anno del liceo scientifico in America, non me lo sono fatto dire due volte ed ho stimolato mio figlio che era titubante ad accettare questa occasione che gli permetterà, oltre ad imparare bene la lingua, di vivere un’esperienza in una nuova famiglia e di relazionarsi in un mondo completamente diverso dal nostro e credo che tutto ciò lo arricchirà dandogli sicurezza e sprone per il futuro.
Gianluca è la cosa più bella che la vita mi ha regalato, ha quella meravigliosa magia di sapermi ripagare con un semplice sorriso per ogni dolore, è la parte di me che continuerà a vivere oltre me.
Patrizia Onori

Potenza – Insoliti puntini

Un alfabetiere e un gioco per insegnare il Braille a tutti

Da diverso tempo come gruppo dirigente della sezione UICI di Potenza ci chiedevamo come divulgare e promuovere il Braille facendolo diventare patrimonio di tutti. L’idea si è concretizzata in occasione della settima edizione della Giornata Nazionale del Braille, il 21 febbraio 2015, allorquando abbiamo presentato alle scuole primarie della città due prodotti ideati e realizzati dalla nostra sezione: l’alfabetiere “Colora gioca e impara il Braille” adatto ai bambini di età compresa tra i 5 e i 7 anni e il gioco Braille–box adatto a bambini e ragazzi di età compresa tra i 7 e i 13.
Il primo è un interessante e accattivante libro con il medesimo format dei libri da colorare, sfogliare e leggere, ma con l’aggiunta del codice Braille grafico, ovvero non a rilievo.
Nelle pagine a colori sono riportate immagine di oggetti o animali con l’indicazione delle lettere dell’alfabeto sia in nero che in Braille; le pagine in bianco e nero invece, riportano l’equivalente della pagina accanto e il casellino Braille nel quale colorare i cerchietti occorrenti per la singola lettera. La semplice attività di costruire la lettera Braille consente al bambino di attivare e potenziare le abilità dell’osservare, confrontare, memorizzare e rappresentare sulla base del detto giapponese che dice “Chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara”.
Al termine del libro ci sono alcune pagine con le iniziali di alcune lettere da comporre e lo schema dell’alfabeto Braille.
Il Braille–box, invece, si compone di una base di legno che rappresenta il casellino Braille con sei alloggiamenti e sei biglie che rappresentano i puntini e le istruzioni di gioco.
Per ottenere la A basta posizionare una sola biglia in alto a sinistra; la B due biglie nelle posizioni 1 e 2, la C sempre due biglie ma nelle posizioni 1 e 4, la D tre biglie nelle posizioni 1- 4 e 5, la E due biglie nelle posizioni 1 e 5 e cosi via.
Questi due semplici strumenti di gioco consentono di insegnare a leggere il Braille in maniera semplice e divertente, ad esempio, sui medicinali e sui pulsanti degli ascensori.
Dopo l’esperienza positiva dello scorso anno, anche per l’anno scolastico in corso la sezione UICI di Potenza ha riavviato i laboratori “Insoliti puntini” e “La parola segreta” presso le scuole primarie della provincia che ne hanno fatto richiesta.
Sono finalizzati a:
* sviluppare la creatività e l’immaginazione;
* potenziare e riscoprire gli altri sensi;
* educare alla non discriminazione e al rispetto delle diversità;
* promuovere un atteggiamento civico positivo e accogliente per tutti e per ciascuno.
In conclusione, si informano gli interessati che l’alfabetiere e il Braille-box sono disponibili presso la sezione UICI di Potenza, per cui è possibile prenotare il quantitativo desiderato chiamando il numero 0971 21866 o scrivendo a: uicpz@uiciechi.it.

Braille box

L’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti presenta
Insoliti puntini
ovvero l’alfabetiere “Colora Gioca e impara il Braille”
e il gioco Braille-box,
ideati e realizzati dalla sezione di Potenza per conoscere il Braille on tanto divertimento.
Scopriremo insieme come è interessante scrivere e leggere con i puntini ed in poco tempo riuscirai a riconoscere quelle lettere un po’ magiche inventate intorno al 1825 dal francese Louis Braille e utilizzate dai ciechi di tutto il mondo.
Siete pronti per incominciare l’avventura?
Ogni segno del codice Braille è costituito da uno o più punti disposti in un casellino con 6 allocazioni denominati con i numeri 1- 2-3-4-5 e 6
Il numero 1 si trova in alto a sinistra il 2 in mezzo a sinistra, il 3 in basso a sinistra, mentre il 4, 5 e 6 a destra.
Sei stato attenti? Vediamo….
Ti mostro l’alfabetiere Colora Gioca e impara il Braille” adatto ai bambini di età compresa tra i 5 e i 7 anni. E un libro da sfogliare, colorare e leggere. Vi condurrà in un sogno meraviglioso fatto di lettere e successivamente di parole…
Osserva la pagina colorata e quindi la lettera costruita con i puntini, e colora allo stesso modo sulla pagina bianca ogni cerchietto bianco più grande.
Confronta poi con la lettera già colorata.
Colora tutte le lettere e memorizza la posizione dei cerchietti grandi, ora prova a riscriverli ma senza guardare: se non hai sbagliato COMPLIMENTI!! Hai imparato un nuovo codice.

Vi presento ora il gioco Braille –box adatto a bambini e ragazzi di età compresa tra i 7 e i 13 anni. Si compone di una base di legno che rappresenta il casellino Braille con i sei alloggiamenti e di 6 biglie che rappresentano i puntini.
Per ottenere la A basta posizionare una sola biglia in alto a sinistra; la B due biglie nelle posizioni 1 e 2, la C sempre due biglie ma nelle posizioni 1 e 4, la D tre biglie nelle posizioni 1- 4 e 5, la E due biglie nelle posizioni 1 e 5 e cosi via.
Ora sei in grado di proseguire da solo seguendo lo schema che trovi allegato al gioco.
Che bella scoperta da oggi sarai in grado di leggere il Braille stampato sui medicinali e sui pulsanti degli ascensori.
Buon divertimento! E, mi raccomando, passaparola!

Napoli – Principesse per un giorno – Visita guidata a Villa Pignatelli

Nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Donna , sabato 5 marzo, su proposta della Commissione per le pari opportunità, abbiamo organizzato una visita al museo Pignatelli in Napoli. Nel bel giardino all’inglese che circonda la villa, siamo stati accolti dalla vice-direttrice dott.ssa Rosanna Naclerio, che ci ha dato il benvenuto e ci ha affidato alla dott.ssa Tiziana Beato, specializzata nella guida di visite tattili. Era una bella giornata anche se un po’ ventosa e ascoltare la storia della villa godendo del sole era molto piacevole. Abbiamo toccato i fiori delle camelie per cui il giardino della villa è famoso. Poi siamo entrati nell’edificio dopo aver salito le scale di marmo sorvegliate da due belle statue di cani. E’ stato come fare un salto nel passato. La dott.ssa Beato ci ha fatto sentire come ospiti dell’ultima principessa di casa Pignatelli, come se fossimo appena scesi dalle carrozze e quindi introdotti nella teoria di saloni riccamente arredati e decorati. Un tripudio squisitamente settecentesco di oro, sete, specchi e ancora oro! Consolles di legno finemente scolpite, camini in marmo guarniti da orologi in bronzo dorato, sontuosi candelabri a molteplici fiamme, divani e poltrone tappezzati con preziose sete di San Leucio. Siamo entrati nella bella sala da pranzo con l’enorme tavola imbandita con delicate stoviglie francesi e magnifici bicchieri di cristallo recanti lo stemma di casa Pignatelli: tre pignatte; ebbene sì , tre comuni pentole di coccio!
E ancora la biblioteca dove, durante i ricevimenti, si rifugiavano gli uomini a parlare di cose da maschi, a bere cognac , a giocare a biliardo e a fumare. L’odore sarebbe stato assorbito dagli splendidi pannelli di cuoio lavorato a sbalzo. Nel contempo, le donne si sarebbero trattenute nell’attiguo salottino a bere rosolio e a ciacolare.
Siamo poi saliti al piano superiore dove erano gli appartamenti privati della famiglia. Qui di recente hanno arredato alcune sale con i mobili originali ottocenteschi. Infatti abbiamo potuto ammirare il salottino privato del principe dove troneggia un raro esempio di cassaforte in noce e ancora librerie che ospitano preziosi volumi antichi. La sorpresa è stata la sala da bagno: di incredibile modernità il gusto del mobile con doppio lavabo , ma la meraviglia è stata toccare la vasca del principe ricavata da un unico enorme blocco di marmo completa da delfini da cui usciva il getto d’acqua.
Ma la visita non è finita con gli appartamenti come avrebbe dovuto, la nostra guida infatti, ci ha voluto regalare anche un assaggio del ricco museo delle carrozze che è parte della Villa Pignatelli. Ci ha mostrato dunque, un elegante coupè usato per recarsi a teatro, gli interni sono addirittura tappezzati in seta! Ancora non è stato realizzato un percorso tattile di questo museo, ma appena sarà pronto ci inviteranno a testarlo e noi non vediamo l’ora.
Abbiamo degnamente concluso la visita con una bella pizza a via Partenope dove il nostro presidente ha voluto omaggiare le signore con un apprezzatissimo ramo di mimosa.
Per chi vuole saperne di più su questo luogo ecco il link istituzionale:

Museo Pignatelli – Polo museale della Campania

Roberta Cotronei (Commissione Pari Opportunità)

Il dialetto dei padri: le nostre radici, di Mena Mascia

Autore: Mena Mascia

La commissione per le pari opportunità che il consiglio provinciale di Campobasso mi ha incaricato di coordinare, ieri, otto marzo, ha celebrato la giornata internazionale della donna, chiamando a raccolta i soci per assistere ad un recital di poesie e canzoni dialettali che attori non professionisti ci hanno regalato.
Oltre ogni aspettativa, la partecipazione è stata divertente e coinvolgente al punto che tutti si sono sentiti parte attiva di un fuori programma fissato, che, benché precedentemente deciso, ha subito variazioni che hanno soddisfatto a pieno l’uditorio.
C’era una volta… Fin da quando ci è possibile ricordare, proprio così aveva inizio ogni favola degna di tal nome, ricordate?
Con le tante suggestioni che il titolo di questa manifestazione personalmente mi ha provocato, senza sentirmi un panda in estinzione, come purtroppo la mia età vorrebbe, promuovendola, avevo voglia di ricordare il com’eravamo, per riflettere con gli astanti sul come siamo, per conoscerci meglio, dati i cambiamenti sopravvenuti nella vita di tutti noi.
C’erano una volta i genitori anziani dei quali, accettando i ruoli che mano a mano, impercettibilmente, ma inesorabilmente, andavano cambiando, i figli si facevano un vanto di occuparsi, mentre ora nascono come funghi quegli strani luoghi che eufemisticamente continuiamo a definire case di riposo. Senza nulla togliere a quelle che funzionano, e per fortuna ce ne sono, le cronache ce ne propongono tante altre nelle quali i maltrattamenti sono all’ordine del giorno.
Prima che la massificazione ci consigliasse di non distinguerci gli uni dagli altri, c’era una volta il piacere di comunicare attraverso il dialetto paesano di cui si è perduto l’uso, oltre alla comprensione degli idiomi, ma dei quali ieri, con le calde voci monacilionesi di Nando e di Rita che in dialetto scrivono, dello jelsesi Luigi che attraverso la chitarra ci allietava tutti, recitando con indicibile espressività monologhi di vita vissuta, di Nunzia e Giuseppe che, in oratinese hanno cantato antichi stornelli, della verace campobassana Pina che ha dedicato alla giornata dolcissime constatazioni personali, di Giovanni che nel dialetto di Montefalcone ci ha recitato delicatissime liriche, di Rosaria che, sebbene con voce un po’ cambiata dall’età, ci ha cantato una vecchia nenia molisana, del timido Lucio che ha voluto dedicare alle donne presenti una canzone di De Gregori , senza tema di essere smentiti, abbiamo considerato dei regali preziosi ogni esibizione, attraverso le quali, ognuno di loro hanno voluto darci un saggio della passione per la ricerca delle proprie radici.
Dopo aver brindato all’essere stati insieme tanto piacevolmente, ci siamo lasciati sperando di cuore in un prossimo incontro.
C’era una volta, ma spero ci sia sempre, la voglia di tutti di partecipare alle iniziative che ci proponiamo di promuovere su altri temi, unicamente per il piacere di vederci per stare insieme.
In conclusione, da parte mia mi auguravo ancora un grazie a tutti, nella speranza di rivederci in una prossima, gradita occasione.

Mena Mascia

Museo Tattile Statale Omero, Ancona – L’universo donna tra uguaglianza e diversità

Convegno 12 marzo 2016 ore 16,00

Il convegno vuole raccontare le conquiste storiche e i vissuti emotivi delle donne, con un’attenzione particolare alle donne disabili in particolare non vedenti.

SALUTI ISTITUZIONALI – ore 16.00
Valeria Mancinelli Sindaca Comune di Ancona Antonio Mastrovincenzo Presidente del Consiglio Regionale delle Marche Meri Marziali Presidente della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche Adoriano Corradetti Componente della Direzione Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) ONLUS Luisa Bartolucci Coordinatrice della Commissione Pari Opportunità dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) ONLUS Alina Pulcini Presidente del Consiglio Regionale dell’UICI Marche ONLUS Aldo Grassini Presidente del Museo Tattile Statale Omero

INTERVENTI – ore 16.45
PATRIZIA CAPOROSSI Filosofa e storica delle donne Le conquiste delle donne tra parità e differenza

KATIA CARAVELLO Psicologa e psicoterapeuta Le donne con disabilità non sono donne mancate: viaggio tra i vissuti emotivi delle donne disabili

TAVOLA ROTONDA – ore 17.30
Augusta Tomassini Componente del Consiglio Regionale dell’UICI Marche ONLUS e della Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche Alessia Di Girolamo Componente Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche Stefania Terrè Vice Presidente e Referente per le Pari Opportunità della Sezione Provinciale di Ancona dell’UICI ONLUS Modera Daria Beni Giornalista TGR Marche.

VISITA AL MUSEO OMERO – ore 18
Un percorso multisensoriale nelle forme femminili della scultura.

Iniziativa in collaborazione con il Servizio Civile Nazionale e il Servizio Civile Regionale – Garanzia Giovani.

INFO
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana – Banchina Giovanni da Chio 28 t. 0712811935 didattica@museoomero.it www.museoomero.it #museoomero su Facebook, Twitter, Yotube

“Le interviste di Slashradio”

Giovedì 17   Marzo, con inizio alle ore 15.30,  andranno  in onda su Slashradio due trasmissioni. La prima sarà incentrata su alcune esperienze di cooperazione internazionale e avrà quale ospite, tra gli altri, Ada Nardin. La seconda, invece, sarà dedicata al Baseball praticato da ciechi ed ipovedenti e vedrà la partecipazione di diversi atleti e non solo.
Le trasmissioni saranno  condotte  da Luisa Bartolucci. Gli ascoltatori potranno,  come di consueto,  scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 06-69988353, 06-6791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti,  all’indirizzo diretta@uiciechi.it o, ancora, compilando l’apposito modulo di Slashradio.
Per ascoltare Slashradio  sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
Il contenuto delle trasmissioni  verrà pubblicato  sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale.
Vi aspettiamo numerosi!

Trento, giornata della donna 2016, di Luciana Brida

Autore: Luciana Brida

Durante l’incontro tenutosi sabato 5 marzo alla presenza di una trentina di persone, si è sviluppato il tema della violenza sulle donne.
La scelta è caduta su questo argomento in considerazione dei dati statistici presentati a Trento il 25 novembre, i quali dimostrano che il fenomeno è tutt’altro che trascurabile anche nella nostra provincia.
La sociologa Barbara Bastarelli, responsabile del locale centro antiviolenza e l’avvocata Elena Biagioni, che collabora con questa struttura, hanno introdotto il tema inquadrando questa preoccupante realtà ed offrendo alcuni strumenti per conoscerla ed affrontarla con consapevolezza.
Nell’introdurre la mattinata di lavoro, dopo il saluto del Presidente sezionale Dario Trentini, la responsabile delle pari opportunità Luciana Brida ha ricordato come i non ed ipovedenti, e fra loro le donne, debbano non soltanto acquisire la consapevolezza di quanto loro può accadere in termini di violenza subita, ma anche conoscere le possibilità di uscire da tale baratro ed essere veicolo di informazione per chi nel loro giro di conoscenze è vittima di eventi e situazioni di disagio tanto gravi.
Un altro modo insomma, per divenire sempre più cittadini consapevoli e conoscere le opportunità di affrontare attivamente i temi sociali più scottanti del momento.
Quella della violenza sulle donne è una realtà che fatica ancora ad emergere come evidenziato negli
Interventi delle relatrici, perciò anche una maggiore attenzione a ciò che accade intorno a noi può aiutare le vittime ad uscire dall’isolamento, pur trattandosi di un comportamento spesso difficile da mettere in atto.
Luciana Brida