Slashbox martedì 4 Ottobre ore 15.00 Slashradio

Martedì 4 Ottobre con inizio alle ore 15.00 e termine alle 17.30, andrà in onda, su Slashradio, una trasmissione dal titolo: “Slashbox”, condotta da Luisa Bartolucci e Chiara Maria Gargioli. Nel corso del programma verranno affrontati diversi argomenti, tra i quali: cinema, con le indicazioni delle nuove uscite e non solo; ausili e tecnologie, con la partecipazione di Nunziante Esposito, coordinatore della Commissione specifica e dei componenti Sabato De Rosa e Giuseppe Fornaro.
Gli ascoltatori, che invitiamo a partecipare con i loro contributi, potranno, come di consueto, scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta il numero: 06-6791758, inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo: diretta@uiciechi.it, oppure compilando l’apposito modulo di Slashradio. Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp. Il contenuto delle trasmissioni verrà pubblicato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo http://www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale
Vi aspettiamo numerosi!

Ascoli Piceno – 12 novembre 2016 Udienza Santo Padre

La Sezione UICI di Ascoli Piceno e Fermo promuove, in occasione del Concilio della Misericordia, un incontro in Udienza presso il Santo Padre Francesco nella giornata di sabato 12 novembre c.a.
La giornata prevede viaggio in pullman, Udienza al mattino alle ore 9,30, pranzo alle ore 12,30 e nel pomeriggio visita guidata ai Musei Vaticani.
Il costo complessivo di questa gita sociale è di Euro 50,00.
Per coloro che intendessero partecipare a questo peculiare evento, si prega vivamente di effettuare la prenotazione entro il giorno 15 ottobre, versando contestualmente un acconto di importo pari a Euro 20,00.

Per la prenotazione si prega di recarsi presso la sezione uici sita in viale Marcello Federici n. 87.

Per info
0736/250133 sede uici
Presidente Cristiano Vittori 328.4944744
Vicepresidente Gigliola Chiappini 335.8135174
Giuliana Pelliccioni Commissione gite 328.6889490

Ai Patrini Malnate la Coppa Regione Lombardia – Trofeo Kales

Sabato 1 ottobre lo stadio Kennedy di Milano ha ospitato la quarta edizione della Coppa Regione Lombardia – Trofeo Kales di baseball giocato da ciechi.
La vittoria è andata ai Patrini Malnate che hanno superato, dopo il tie-break, i Bluefire Cus Brescia per 5 a 4. Al terzo posto sono giunti i Lampi Milano che hanno avuto ragione dei Thunder’s Five Milano (3 a 2).
I risultati delle due semifinali sono stati i seguenti:
Patrini Malnate – Thunder’s Five Milano 7 a 0
Lampi Milano – Bluefire Cus Brescia 6 a 7 (dopo il tie-break)
Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
Via Vivaio, 7
20122 Milano
tel/fax: +390276004839
Email: info@gsdnonvedentimilano.org
Web: www.gsdnonvedentimilano.org
twitter: https://twitter.com/Gsdnvmilano
Facebook: https://www.facebook.com/GSDNONVEDENTIMILANO
Codice Fiscale: 97063940155

Napoli – Gruppi di aggregazione

Le associazioni “Solid arte”, “Real vesuviana”, e ” Unione italiana ciechi rappresentanza di Sant’Anastasia” mettono in campo le loro risorse per creare gruppi di aggregazione di persone coetanee normodotate e non, per includere le persone videolese in un sistema sociale di tipo comitiva ,allo scopo di migliorare l’autonomia personale degli adolescenti e giovani, ma anche meno giovani ,rafforzando conoscenze e strategie per la viabilità, la comunicazione e l’assolvimento di incombenze come pagare un servizio oppure fare shopping. Il progetto prevede incontri conviviali, piccole gite ed escursioni ,serate di balli e partecipazioni a sagre svolte in una unica giornata o serata, prima uscita il  giorno 30 settembre.
Costi sostenuti dalle associazioni: “Solid arte” “Real vesuviana” Operatori UICI rappresentanza Sant’Anastasia.

per notizie:
3346048850
realvesuviana@gmail.com

il presidente della ASD. Real Vesuviana
Giuseppe Fornaro

Visite Guidate al Museo Omero 24-25 Settembre 2016

GEP – Giornate Europee del Patrimonio #GEP2016 #culturaèpartecipazione

Il Museo Tattile Statale Omero, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 24 settembre alle ore 16,30 e domenica 25 settembre alle ore 10,30 organizza visite guidate multisensoriali: un’attività inclusiva e accessibile dagli 8 anni in poi. La manifestazione promossa nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni europee, è un’occasione di straordinaria importanza per riaffermare il ruolo centrale della cultura nelle dinamiche della società italiana. Costo della visita 4,00 euro a partecipante, disabili e loro accompagnatori . Telefono 071 28 11 93 5 e-mail didattica@museoomero.it

Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
www.museoomero.it

Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it
#museoomero – seguici su: Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, Google+

Locandina

Locandina Giornate Europee del patrimonio

Torino – Parcheggi per disabili a Torino: quelle “nuove” regole mai comunicate

Il presidente UICI Torino: «Delibera discriminatoria, di cui nessuno ci aveva informati»
Alla fine le ragioni dei disabili sono state ascoltate. I protagonisti però rimangono increduli di fronte a una vicenda dai contorni non del tutto chiari. Lo scorso aprile, durante gli ultimi mesi di mandato della giunta guidata da Piero Fassino, il Comune di Torino aveva rivisto, in senso restrittivo, le regole relative ai parcheggi per le persone disabili. Il provvedimento nasceva dalla volontà di razionalizzare i permessi. «Un obiettivo condivisibile – commenta Franco Lepore, presidente UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) di Torino – Peccato che sia stato attuato con strumenti quanto meno discutibili».
La delibera “incriminata”, infatti, prevedeva che, per poter ottenere o mantenere il parcheggio sotto casa, il disabile e la persona che lo assiste dovessero necessariamente condividere la stessa residenza. «Una simile norma – osserva Lepore – è in contrasto con la Convenzione Onu sui Diritti dei Disabili e rischia di limitare pesantemente il diritto all’autonomia e all’indipendenza».
«Quel che è peggio – prosegue il presidente UICI Torino – è che nessuno ci aveva avvisati. Abbiamo appreso la notizia delle nuove regole solo pochi giorni fa, durante un incontro del Tavolo Tecnico sul Servizio di Trasporto Accessibile». In quell’occasione il mondo della disabilità era rappresentato dai delegati di diverse associazioni: «E tutti siamo insorti, criticando aspramente la delibera», spiega Lepore. Si è quindi subito innescato un confronto con la nuova giunta guidata da Chiara Appendino, in particolare con gli assessori Lapietra (Trasporti), Schellino (Politiche Sociali) e Giusta (Pari Opportunità).
«L’amministrazione ha ascoltato le nostre ragioni e ha deciso di annullare la delibera. Siamo felici di questo atto, anche perché nasce da un clima di scambio e condivisione, nel quale il parere delle associazioni ha avuto un peso rilevante. Tutto questo, purtroppo, è sempre mancato col precedente assessore ai trasporti Claudio Lubatti».

Scuola: ottimismo della volontà per il futuro, realismo della ragione per il presente, di Silvana Piscopo

Autore: Silvana Piscopo

Ad oltre una settimana dall’inizio dell’anno scolastico, si moltiplicano gli ostacoli al diritto allo studio di tanti alunni ciechi ed ipovedenti nelle scuole di ogni ordine e grado; in molte regioni si sta procedendo a nominare sui posti di sostegno docenti carenti, o addirittura privi di titoli specialistici, segno, questo, di una concezione puramente riempitiva e, perciò stesso, antipedagogica e, contraria al rispetto dei diritti di crescita culturale degli allievi, perché ridotti a persone da assistere, invece che ragazzi da valorizzare in base alle capacità; la continuità educativa si sta riducendo ad uno slogan cui più nessuno crede: eppure la legge 107, ormai in vigore da un anno, non solo introduceva elementi interessanti che riaprivano un dibattito pedagogico, culturale, organizzativo; ma, come spesso accade nella nostra bella e, al tempo stesso, frammentata Italia dei campanili e municipi, la sovrapposizione di interessi delle varie parti in causa, le lentezze burocratiche, il prevalere dell’immagine di velocità a fronte della sostanza delle reali necessità, stanno severamente compromettendo ogni cosiddetta buona intenzione, creando sconcerto e approfondendo solchi tra città e città, regioni e regioni, allargando le fasce di marginalizzazioni soprattutto per ragazzi e famiglie che dovrebbero ricevere sicurezza e garanzie.
Si aggiunga la totale incertezza che permane circa i servizi basilari per andare a scuola, studiare a casa, acquisire gli strumenti per imparare ad essere autonomi o migliorare le proprie esperienze di relazione; non so cosa accada nelle regioni del nord, ma qui in Campania e, mi risulta in altre regioni del sud, non ci sono impegni concreti circa i trasporti per andare a scuola e ritornare a casa, non ci sono criteri per l’attivazione dell’assistenza post-scolastica, né, tantomeno per gli assistenti educativi e alla comunicazione.
Auspico che almeno siano state regolarizzate le convenzioni per le trascrizioni dei testi scolastici e che, ove ciò sia avvenuto, la biblioteca nazionale regina margherita faccia ogni sforzo per fornire i libri in tempi tali da poter essere utilmente funzionali alle necessità di studio dei destinatari.
A fronte di una situazione tanto pesante per i nostri ragazzi e le loro famiglie: possono bastare le lettere che facciamo alle istituzioni competenti che continuano ad ignorare le richieste e tergiversare in quei vaghi incontri che si risolvono con promesse generiche?
Possono bastare le volenterose rassicurazioni di tanti dirigenti periferici che tentano di evidenziare quanto si sta cercando di fare con la preparazione del network per l’inclusione,
quando ti viene richiesto che senza trasporti e senza assistenza allo studio domestico un figlio di famiglia monoreddito, a scuola non può andare?
Ci abbiamo creduto nelle mozioni congressuali e, personalmente, voglio continuarci a credere ed è per questo che contribuisco a dare ciò che posso all’Uici: però occorre pensare ad azioni politiche che coinvolgano ragazzi e genitori nelle trattative con le istituzioni, rendere più snelle le procedure di questi incontri, spesso troppo chiusi nel ristretto giro dei presidenti vari, avere una maggiore fiducia nelle persone che collaborano nei gruppi di lavoro, ripensare alla funzione delle commissioni, al loro grado di autonomia, o alla loro sostituzione ove si ravvisi che servono solo a fare da orpello o a corrispondere ad una necessità di compensazione per persone che non abbiano avuto altri ruoli soddisfacenti nelle compagini associative.
Sono guidata dalla passione per la crescita culturale e l’inclusione sociale di tutti, ma voglio continuare ad impegnarmi senza mai rinunciare allo spirito critico e costruttivo.
Silvana Piscopo

Le donne cieche e il loro make-up, di Girolamo Rotolo

Autore: Girolamo Rotolo

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ogni anno organizza nelle loro sezioni dei corsi di make up, per permettere alle donne non vedenti di scoprire la loro femminilità. Gli incontri di make up, permettono loro di rinascere e soprattutto di relazionarsi con altra gente. Esse molto spesso trascurano la loro esteriorità, causa la riduzione di vista. Questo le fa sentire non adatte al ruolo che una donna ha all’interno della società. Grazie ai corsi di make-up, le donne non vedenti hanno acquistato consapevolezza del loro ruolo sociale, non si sentono più trascurate, ma sono più affascinanti e pronte a essere considerate alla stregua delle donne normodotate. Lo scrivente conosce diverse donne non vedenti e posso rassicurare chi leggera quest’articolo che sono donne colte, piene di charme, non si lasciano facilmente convincere sul trucco, perché hanno acquisito delle tecniche che le permettono di avere un viso perfettamente in linea con i canoni esteti moderni. Qualcuno potrebbe pensare che le donne non vedenti si trucchino per provocare gli altri, ma non è così, la donna non vendente si trucca per emanciparsi per sentirsi attraente per essere vista dagli altri non come la poverina che è non vede, bensì come la donna normale che è. I corsi di make-up hanno avuto l’ardire di far crescere le donne non vedenti e di farle sentire belle. Personalmente reputo un’esperienza importante per una donna non vedente che frequenti il corso di make-up perché le permette di acquisire quell’autonomia che le serve ogni giorno.
Girolamo Rotolo

Dal Tribunale di Treviso, una sentenza a favore di una socia, di Mario Girardi

Autore: Mario Girardi

Giovedì scorso, un giudice del tribunale di Treviso ha restituito ad una socia i suoi diritti. La Signora, in possesso da diversi anni di un verbale di cieca assoluta, in sede di visita di revisione si è vista dichiarare cieca parziale, con conseguente sospensione dell’indennità di accompagnamento e richiesta da parte dell’INPS di restituire una cifra non indifferente. La socia, affiancata dalla sua Sezione e assistita dal nostro legale di fiducia, ha deciso di presentare ricorso giurisdizionale, dato che nel tempo le sue condizioni non erano affatto migliorate, anzi! Finalmente, dopo 3 anni di contenzioso, dato che l’INPS non si è accontentato del parere del consulente tecnico, ma ha voluto instaurare una causa vera e propria, è giunta la sentenza, con la quale si è sancito che la Signora cieca era e, purtroppo, cieca è ancora per l’esiguità del campo visivo. Ora ci stiamo attivando affinché l’ente dia rapidamente seguito al pronunciamento del giudice e alla socia sia attribuito quanto le spetta di diritto.
Quello sopra descritto in sintesi, non è che uno dei tanti contenziosi, in cui le nostre strutture territoriali si trovano a soccorrere ciechi ed ipovedenti, soci e non, spesso dopo aver tentato ogni strada per giungere ad una soluzione alternativa. Inoltre, le controversie non vertono solo in materia di errata valutazione dell’acuità visiva, ma spaziano ormai in ambiti diversi. Di recente, la Direzione Nazionale ha deciso di sostenere economicamente un’altra causa, considerata la sua valenza generale, che riguarda una inopinata sopravvalutazione dei redditi della persona da parte dell’INPS, con conseguente revoca della pensione di cieco parziale. Purtroppo, le situazioni in cui si è costretti ad arrivare allo scontro con la Pubblica Amministrazione, attraverso ricorsi amministrativi, o azioni difronte al giudice, sembrano aumentare progressivamente; dobbiamo quindi fare in modo che le nostre strutture, sia di carattere nazionale che territoriale, acquisiscano sempre maggiori competenze, per riuscire a consigliare e ad assistere chi si rivolge a noi, nella speranza di trovare un adeguato sostegno in difesa dei propri diritti.

Mario Girardi

“Cucire con gusto”: filo rosa, la sartoria sociale per donne in difficoltà che punta all’alta ristorazione

Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Cooperativa Sociale Madre Teresa e Nuovamente di Caritas Reggiana: mercoledì 21 settembre a Reggio Emilia l’inaugurazione dei locali.

Reggio Emilia, 19 Settembre 2016 – Creare occupazione prendendosi cura della persona, dei suoi bisogni, sviluppando un’idea imprenditoriale tutta al femminile: è questo il cuore del progetto “Filo Rosa”, il laboratorio sartoriale nato dalla collaborazione di due realtà reggiane operanti nell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, la Cooperativa Sociale Madre Teresa e Nuovamente di Caritas Reggiana. La sartoria sociale, la cui esclusività consiste nel realizzare prodotti di abbigliamento per il settore della ristorazione e dell’agroalimentare interamente progettati da donne in situazioni di difficoltà, punta a sviluppare un nuovo percorso di crescita personale e professionale rivolto al reinserimento e all’integrazione attraverso la creazione di una vera impresa sociale.

“Filo rosa nasce inizialmente come progetto sociale, col tempo si è evoluto ed è cresciuto diventando anche un progetto imprenditoriale, creando sinergie e condividendo valori caratterizzanti il mondo no profit e profit – spiega Elisa Belli, responsabile del progetto. “I nostri prodotti sono creati per incontrare le esigenze di chi opera nel settore della ristorazione e dell’agroalimentare, per questo cerchiamo di utilizzare i migliori materiali per soddisfare le diverse richieste: un buon capo, infatti, rispetta non solo i requisiti di stile ma anche di praticità e attenzione alla salute. Crediamo fermamente – continua Belli – che in questo periodo di forti cambiamenti economici e sociali il dialogo tra il mondo cooperativo e il profit sia fondamentale per sviluppare una responsabilità sociale d’impresa che veda le donne come prime protagoniste del nostro operare, dando vita a nuove aziende.  Territorialità, rete, impresa sociale sono i punti cardine che  ci vedono impegnati in prima persona in questo percorso di costruzione di una nuova evoluzione culturale”.

Tra i partner del progetto: AccorHotels, uno dei principali gruppi alberghieri a livello mondiale, l’azienda Ferrarini di Reggio Emilia e il Premio Marco Biagi.

“Sono convinta che le aziende debbano impegnarsi a livello sociale e sono orgogliosa di lavorare per un Gruppo che opera in questo senso – dichiara Enrica Tomei, Project Manager Risorse Umane AccorHotels Italia, Grecia e Israele. “Sono particolarmente felice che il nostro supporto si rivolga ad una realtà che si prodiga per favorire l’indipendenza economica delle donne”.

Mercoledì 21 settembre alle ore 11.30 in Via Kennedy 17 a Reggio Emilia si terrà l’inaugurazione dei locali alla presenza di:

– Luigi Manfredi, direttore de Il Resto del Carlino di Reggio Emilia
– Lino Orlandini, presidente della Cooperativa Sociale Madre Teresa
– Elisa Belli, responsabile del progetto FILO ROSA
– Isacco Rinaldi, direttore di Caritas Reggio Emilia-Guastalla
– Enrica Tomei, HR Project Manager AccorHotels Italia, Grecia e Israele
– Luca Ferrarini, Ferrarini spa

A seguire, la presentazione dei prodotti sartoriali di Filo Rosa e l’aperitivo a cura del Laboratorio Maninpasta.

Invito

Invito “Cucire con gusto”