I nostri uffici sono aperti al pubblico lunedì e mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 17.45; martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 14.45.
Si ricorda che è possibile rinnovare il tesseramento all’associazione per l’anno 2017 presso l’ufficio di Via Caffaro 6/1; chi volesse versare la quota associativa tramite trattenuta mensile sulla pensione, può sottoscrivere l’apposita delega presso la nostra sede di Via Caffaro, previo appuntamento.
E’ possibile destinare il 5 per mille delle imposte sul vostro reddito a questa Sezione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti: basta indicare il nostro codice fiscale n. 00465930105 nell’apposito quadro della denuncia dei redditi o della certificazione unica.
Anche quest’anno è possibile avvalersi dei servizi del CAF dell’ANMIL in convenzione; gli interessati possono rivolgersi direttamente al CAF al numero 010 08 99 292 qualificandosi come nostri soci per fissare un appuntamento; il costo va da 5 euro per il semplice modello 730 fino a 15 euro per il modello 730 congiunto di familiare non convivente col socio.
I volontari del servizio civile sono disponibili per servizi di accompagnamento, su richiesta da effettuare all’ufficio con almeno 24 ore di anticipo; è anche attivo il servizio di accompagnamento prestato dal gruppo di volontari coordinato da Sabrina Forlin, da contattare al numero 010 43 47 115.
Sabato 8 aprile alle ore 10 nell’Auditorium Giuseppe Verdi dell’Istituto David Chiossone avrà luogo la nostra assemblea sociale; è stato inviata a tutti i soci regolare convocazione.
Lunedì 10 aprile alle ore 15,15 si riunirà in seduta ordinaria il Consiglio Sezionale presso la sede di Via Caffaro 6/1.
Mercoledì 12 aprile dalle ore 16,30 alle ore 17,30 su SlashRadio settimo appuntamento con la rubrica mensile “Dialogo con la Direzione”.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti indice il quindicesimo Campionato Nazionale di Scopone Scientifico; gli interessati possono iscriversi al torneo entro il 31 maggio; per ulteriori informazioni contattare la responsabile Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55.
Presso la struttura Le Torri di Tirrenia si svolgerà il soggiorno marino “Primo sole” dal 28 maggio all’11 giugno; per maggiori informazioni consultare il Comunicato n. 44 della Presidenza Nazionale dell’Unione.
La Sezione di Chiavari organizza la settimana verde in Val D’Aveto dal 10 al 17 giugno 2017 per ulteriori informazioni contattare la Sezione di Chiavari al numero 0185 30 76 50 o Olivieri Maria Grazia al numero 329 43 19 147 casa ore pasti 0185 30 79 00
E’ attiva la convenzione con Prenotaxi: in assenza di tariffe concordate sono applicate quelle comunali in uso, ma il tassametro è azionato all’inizio della corsa senza costo fisso di chiamata; è disponibile il servizio di accompagnamento da e per i numeri civici di partenza e di arrivo; per maggiori informazioni contattare Prenotaxi al numero 010 77 277
Per le date dei prossimi appuntamenti col gruppo di auto mutuo aiuto, il progetto Spazi ri-vita ed il corso di teatro “Ad occhi chiusi”, rivolgersi rispettivamente alla coordinatrice Beatrice Daziale al numero 340 069 34 55, alla coordinatrice Alessia Cotugno del progetto Spazi ri-vita al numero 329 64 95 151 e ai docenti del corso di teatro Paolo Drago al numero 340 41 81 308 oppure Carola Stagnaro al numero 347 19 25 902.
Si ricorda che ai soci viene rimborsata la somma di 5 euro per ogni corsa effettuata col servizio taxi per partecipare alle attività organizzate da questa Sezione; per il rimborso è sufficiente presentare al nostro ufficio la ricevuta regolarmente firmata dal tassista con l’indicazione del percorso e dell’ora dell’evento.
Prossimo bollettino il 14 aprile 2017
Archivi autore: Simona Sciaudone
Fispic, i giovani prima di tutto: nasce l’under 22 di calcio a 5 b2/3
Il lavoro della Fispic è sempre più rivolto verso i giovani. Il progetto, iniziato nei mesi scorsi con la creazione dell’Under 22 di Goaball, di Judo e di Calcio e 5 B1, ora vede protagonista il Calcio a 5 B2/3, che presto avrà una rappresentativa giovanile L’avviso è partito pochi giorni fa e sono già 18 i ragazzi che hanno aderito e parteciperanno al raduno che si svolgerà a Volpago del Montello (Treviso) dal 29 al 30 aprile 2017. Si tratta di un risultato straordinario che spinge la Federazione a promuovere con impegno sempre maggiore le opportunità per i ragazzi. L’obiettivo principale è il ringiovanimento delle rappresentative nazionali in vista dei Giochi Paralimpici di Tokio 2020. Al tempo stesso il programma darà nuova linfa alle società affiliate offrendo l’opportunità a molti ragazzi di praticare l’attività sportiva. L’evento di fine aprile rientra nella serie di misure approvate circa un anno e mezzo fa dal Consiglio Federale, che intende promuovere la pratica sportiva tra le persone con deficit visivo di età inferiore a 22 anni. Un’occasione importante per i nostri ragazzi, utilissima anche per l’integrazione e la socializzazione. Il presidente della Fispic, Sandro Di Girolamo, spiega con entusiasmo i propositi dell’iniziativa. “Abbiamo sempre sostenuto che i giovani sono al centro del programma della Federazione – afferma Di Girolamo – con questo progetto cerchiamo di ringiovanire le varie rappresentative nazionali e dare nuovo slancio alle società. Dopo il Goalball, il Judo e il Calcio a 5 B1, tocca al calcio a 5 B2/3 e la straordinaria risposta che c’è stata subito dopo l’avviso con 18 ragazzi già intenzionati a cominciare gli allenamenti è per noi motivo di grande gioia e soddisfazione. Faccio i complimenti al Direttore Sportivo di disciplina, che con grande merito è riuscito già a coinvolgere un bel numero di Under 22”.
Allo stage del 29 e 30 aprile potranno prendere parte tutti gli atleti Under 22 tesserati alla FISPIC per l’anno sportivo corrente o, comunque, intenzionati ad effettuare il tesseramento alla FISPIC per l’anno sportivo 2016/2017. L’obiettivo è coinvolgere nuovi praticanti alle attività e perfezionare le qualità tecniche dei tesserati che di recente si sono avvicinati al movimento sportivo. Il programma prevede l’organizzazione di stage con programmi mirati alla preparazione e alla tecnica della disciplina. Gli atleti che dimostreranno le maggiori qualità andranno a formare la Nazionale 22 creata appositamente dalla Federazione e, con l’inizio del nuovo quadriennio paralimpico, rappresenterà un importante serbatoio per la Nazionale maggiore al fine di raggiungere buoni risultati agli Europei, ai Mondiali e, in ottica futura, ottenere il pass per i Giochi Paralimpici estivi di Tokyo 2020.
Sport – I risultati del week-end
A Casoria (NA) si è concluso il torneo di qualificazione maschile ai Campionati Italiani di showdown.
Giuseppe Cesena e Riccardo Buelloni hanno conquistato l’accesso ai Campionati italiani di showdown in programma dal 19 al 21 maggio.
Di seguito le posizioni conquistate dai nostri soci:
Giuseppe Cesena – quinto
Riccardo Buelloni – decimo
Fabrizio Palumbo – dodicesimo
Giovanni Maria Giglio – tredicesimo
Alfonso Giorgio – trentunesimo
Oggi pomeriggio, domenica 9 aprile , si è svolta la quindicesima edizione del meeting interregionale lombardo di nuoto Città di Busto”.
La nostra giovane socia Martina Rabbolini ha vinto le tre gare (categoria S11 – non vedenti) a cui ha partecipato con i seguenti tempi:
400 stile libero – 6.03:00
100 rana – 1.39:00
100 dorso – 1,30:00
Per quanto riguarda il baseball per ciechi, a Staranzano, oggi pomeriggio, i Lampi Milano hanno riportato due vittorie contro i Ducks Staranzano (9 a 0 e 8 a 0).
La classifica del Girone Ovest è la seguente:
1. Patrini Malnate punti 8 vinte 4 pareggiate 0 perse 0 media 1000
2. Lampi Milano 8 4 0 2 667
3. Thunder’s Five Milano 4 2 0 2 500
4. Ducks Staranzano 0 0 0 6 000
Soggiorno estivo in Spagna per il perfezionamento della lingua inglese
La O.N.C.E. (Organizzazione Nazionale Spagnola dei Ciechi) ha programmato anche per quest’anno un soggiorno-studio per il perfezionamento della lingua inglese che si svolgerà presso il suo Centro di Risorse Educative di Pontevedra (Spagna) e rivolge all’Unione il suo invito a selezionare alcuni giovani ciechi e ipovedenti italiani che avranno la possibilità di frequentare il corso succitato.
Potranno candidarsi per la partecipazione al soggiorno giovani ciechi o ipovedenti di età compresa tra i 15 e 17 anni (che abbiano già compiuto 15 anni alla data del 30 luglio 2017 e che non abbiano ancora compiuto 18 anni alla data dell’11 agosto 2017) e che siano già in possesso di un livello di conoscenza della lingua inglese B1 – B2.
L’arrivo dei partecipanti a Pontevedra è previsto nel pomeriggio del 30 luglio e la partenza l’11 agosto 2017.
Durante il soggiorno i partecipanti seguiranno un corso intensivo di inglese di livello intermedio-alto (60 ore), oltre a partecipare a varie attività ludico-sportive e culturali.
A carico dei partecipanti resteranno le spese di viaggio dal luogo di residenza fino all’aeroporto di Vigo, che è l’aeroporto più vicino a Pontevedra, e ritorno. Le spese di soggiorno, di studio e il transfer dall’aeroporto di Vigo a Pontevedra e viceversa sono a carico della O.N.C.E.
Come requisito imprescindibile, il possesso delle abilità linguistiche per accedere al corso dovrà essere attestato dall’insegnante di lingua inglese della scuola di provenienza di ciascun candidato sulla base dello schema grammaticale riprodotto più in basso.
Per garantire la partecipazione di candidati adeguatamente qualificati, si invita caldamente a inviare unicamente le candidature di quei ragazzi che possiedano effettivamente il livello di competenza linguistica indicato. In fase di selezione, sarà comunque somministrato ai candidati un test scritto a distanza e gli idonei verranno contattati telefonicamente da un esaminatore per una verifica ulteriore del livello di conoscenza della lingua inglese.
Altra condizione importante per la partecipazione al soggiorno-studio è l’essere in possesso di una ragionevole autonomia nelle attività della vita quotidiana e nella mobilità (ossia la capacità di muoversi in un ambiente dopo averlo conosciuto).
I candidati dovranno far pervenire all’Ufficio Affari Internazionali all’indirizzo
inter@uiciechi.it la seguente documentazione entro giovedì 27/04/2017:
dichiarazione di assenso da parte dell’esercente la potestà parentale alla candidatura del/la ragazzo/a al soggiorno-studio di cui al presente comunicato, completata dai dati anagrafici e dall’indicazione della disabilità visiva come da verbale di accertamento sanitario di cecità civile, da un numero di telefono e un indirizzo e-mail di contatto.
È importante notare che il corso è destinato a giovani ciechi o ipovedenti come definiti negli articoli 2, 3, 4, 5 e 6 della legge 3.4.2001, n. 138)
attestato dell’insegnante di lingua inglese della scuola di provenienza del candidato relativo al buon grado di possesso da parte di quest’ultimo delle competenze linguistiche indicate nell’allegato schema. L’attestato, che deve essere sottoscritto dall’insegnante e che può essere rilasciato su carta libera, deve indicare in maniera leggibile: nome e cognome dell’insegnante, nome e tipo di scuola frequentata dal candidato, anni di studio della lingua inglese del candidato presso quell’istituto.
copia di eventuali certificati o diplomi che attestino lo studio della lingua inglese da parte del candidato anche presso altri istituti (scuole di lingue, etc.) con l’indicazione del livello del corso frequentato.
Livello intermedio-alto
Strutture e punti grammaticali
Ability
Adverbs
Comparative & superlative
Conditional mode
Don’t have to
Duration form
First, second & zero conditionals
For and since
Going to
Have to
How long?
Modal verbs
Modals of ability
Must/mustn’t/have to
Passive form of verbs
Passive/active voice
Past continuous
Past perfect
Past simple
Permission
Phrasal verbs
Present continuous
Present continuous (future meaning)
Present perfect continuous
Present perfect simple
Present simple
Question tags
Relative clauses
Reported speech
Requests & offers
Should/shouldn’t
Suggestions
Used to
What…like?
Will
Will/going to
Would like
L’alunno dovrà essere in grado di usare correntemente e correttamente tutte le strutture e i punti grammaticali del livello intermedio-alto e dei livelli precedenti
Torino- Notiziario audio 011News
E’ in rete la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 13/2017 di venerdì 7 aprile 2017. Di seguito il link:
In primo piano
Sabato 22 aprile l’assemblea UICI Torino, un momento centrale per la vita associativa della nostra sezione
Incontro tra Uici Torino e vertici dell’ospedale Mauriziano: un primo confronto per porre le basi di una collaborazione
Compie 30 anni la Tiflosystem, azienda che ha creduto, in tempi non sospetti, nella tecnologia come strumento di integrazione
Buon ascolto.
Rubrica di Slash Radio “Dialogo con la Direzione” mercoledì 12 aprile 2017 ore 16,30, di Mario Barbuto
Sono lieto di invitarvi al settimo appuntamento con la rubrica mensile “Dialogo con la Direzione”, fissato per mercoledì 12 aprile p.v. dalle 16,30 alle 17,30. Durante la trasmissione avrete la possibilità di dialogare con due componenti della Direzione Nazionale, ai quali potrete rivolgere in diretta domande su tutti gli aspetti della vita della nostra Associazione.
Questa rubrica costituisce un’altra importante occasione di dialogo diretto con la dirigenza nazionale, nell’auspicio di ridurre sempre più la distanza tra i ciechi e gli ipovedenti – soci e non soci – e il gruppo di persone che ha l’onore e l’onere di gestire l’attività della principale associazione di tutela e rappresentanza dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Come di consueto, le domande saranno libere, dirette e senza filtri e potranno toccare tutti gli aspetti della nostra attività associativa e tutti i temi inerenti la vita dei ciechi e degli ipovedenti.
In questo settimo appuntamento, gli ascoltatori potranno rivolgere le proprie domande a Stefano Tortini e Francesco Fratta.
Le modalità di contatto per indirizzare le domande o intervenire in trasmissione, sono:
– email, all’indirizzo dialogoconladirezione@uiciechi.it
– modulo web, all’indirizzo http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
– telefono, durante la diretta, ai numeri 06 6998-8353 / 06 6791-758.
Per ascoltare Slashradio sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp
E per chi usa il Mac: http://94.23.67.20:8004/listen.m3u
Vi aspettiamo numerosi!
Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA)
Dopo più di quindici anni dalla loro entrata in vigore nel 2001, sono finalmente stati aggiornati i Nuovi Livelli Essenziali di assistenza (LEA), ovvero l’insieme di tutte le prestazioni, dei servizi e degli interventi che i cittadini hanno diritto a ricevere dal Servizio Sanitario Nazionale, gratuitamente o dietro pagamento di ticket, sulla base di specifiche condizioni cliniche e fisiche.
I nuovi LEA sono disciplinati dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12.1.2017, pubblicato nel Supplemento Ordinario n. 15 alla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 18 marzo 2017.
Nel decreto è anche contenuto il nuovo Nomenclatore delle prestazioni sanitarie protesiche e degli ausili riportato negli allegati 2, 4 e 5, il cui ultimo aggiornamento risaliva al 1999.
Di seguito si riportano, in sintesi, le disposizioni di maggiore interesse per i ciechi e gli ipovedenti e le loro famiglie, ivi comprese le proposte, purtroppo non completamente accolte, che l’Unione ha presentato alle autorità competenti.
Per ogni ulteriore chiarimento in materia, gli uffici della nostra Sede Nazionale sono a disposizione sia delle strutture UICI sia dei singoli utenti.
LEA
Per quanto riguarda i LEA, il decreto interviene sostanzialmente su quattro fronti:
definisce attività, servizi e prestazioni garantite ai cittadini dal SSN;
descrive dettagliatamente le prestazioni e le attività oggi già incluse nei LEA;
ridefinisce e aggiorna gli elenchi delle malattie rare e delle malattie croniche ed invalidanti che danno diritto all’esenzione;
innova i nomenclatori della specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica.
Molte sono le novità che il decreto introduce.
In generale, nell’ambito dell’assistenza sanitaria di base, viene ad essere garantita dal Sistema Sanitario Nazionale, una serie di attività e prestazioni, fra le quali il controllo dello sviluppo fisico, psichico e sensoriale del bambino; la ricerca di fattori di rischio con particolare riguardo all’individuazione precoce dei sospetti di disabilità neuro-sensoriali e psichiche ed alla individuazione precoce di problematiche anche socio sanitarie.
In aggiunta, viene garantita l’assistenza domiciliare programmata per le persone impossibilitate a raggiungere lo studio del medico perché non deambulanti o con gravi limitazioni funzionali o non trasportabili.
Ai sensi dell’art. 16, rientrano tra le prestazioni ambulatoriali erogabili dal SSN anche le prestazioni ambulatoriali di chirurgia refrattiva cui si sono sottoposti soggetti che presentano determinate condizioni specificate nel Nomenclatore (di cui all’allegato 4b).
L’art. 17 riguarda l’assistenza protesica e in tale norma sono indicati gli elenchi delle prestazioni e le tipologie dei dispositivi (inclusi quelli provvisori, temporanei e di riserva) erogabili nei limiti e secondo le indicazioni cliniche e d’uso specificate nell’allegato n. 5.
Inoltre, è stato previsto che l’assistito possa, in accordo con il medico competente, indicare un dispositivo appartenente a una delle tipologie descritte negli allegati ma con caratteristiche strutturali, funzionali o estetiche non indicate nella descrizione, che sia tale da soddisfare specifiche ed apprezzabili necessità derivanti dal suo stile di vita o dal suo contesto ambientale- relazionale o sociale. In tali ipotesi, la Asl di competenza potrà riconoscere l’autorizzazione della fornitura, ma la differenza tra la tariffa (o il prezzo assunto a carico dalla Asl) per il corrispondente dispositivo incluso negli elenchi ed il prezzo del dispositivo fornito sarà a carico dell’assistito, così come tutte le prestazioni professionali correlate alle modifiche richieste o alle caratteristiche del dispositivo fornito.
Destinatari
All’art. 18 sono indicati i destinatari delle prestazioni di assistenza protesica.
Fra essi rientrano:
le persone con cecità totale, parziale ed ipovedenti gravi ai sensi della Legge n. 138/2001;
i minori che necessitano di un intervento di prevenzione, cura e riabilitazione di un’invalidità grave e permanente;
le persone di cui al punto 1) affette da gravissime patologie evolutive e degenerative che hanno determinato menomazioni permanenti insorte in epoca successiva al riconoscimento dell’invalidità, in relazione alle medesime menomazioni, accertate dal medico specialista;
le persone che hanno presentato istanza di riconoscimento dell’invalidità o in attesa di accertamento dell’invalidità per i quali il medico attesti la necessità e l’urgenza di una protesi o ausilio;
le persone che abbiano subìto un intervento demolitore dell’occhio o affette da malattia rara.
Sono riconosciuti come destinatari anche le persone che hanno presentato istanza di riconoscimento dell’invalidità cui siano state accertate menomazioni che singolarmente, per concorso o coesistenza, abbiano comportato una riduzione della capacità lavorativa superiore ad 1/3. Hanno diritto ai dispositivi provvisori e temporanei anche le persone con enucleazione del bulbo oculare.
Sono confermate le procedure di sostituzione o riparazione delle protesi. In casi eccezionali per i soggetti affetti da gravissime disabilità, le Asl di competenza potranno garantire l’erogazione di protesi, ortesi o ausili non appartenenti ad una delle tipologie riportate dal Nomenclatore e con determinati requisiti nel rispetto delle procedure fissate dalle Regioni e dei relativi criteri e linee guida.
In materia di rinnovo delle prestazioni, la Asl di competenza autorizzerà la fornitura una volta trascorsi i tempi minimi riportati per ciascuna classe e secondo procedure indicate ad hoc. La fornitura di nuovi dispositivi potrà essere autorizzata in particolari casi di necessità terapeutiche o riabilitative, sulla base di una relazione dettagliata rilasciata dal medico prescrittore, che attesti l’inadeguatezza dell’ausilio in uso e la necessità del rinnovo per il mantenimento delle autonomie della persona nel suo contesto di vita. Il rinnovo del dispositivo potrà essere predisposto anche in caso di rottura accidentale o usura cui consegue l’impossibilità tecnica, la non convenienza della riparazione o la non perfetta funzionalità del dispositivo riparato, valutate da personale della Asl di competenza.
Ai sensi dell’art. 20, viene riconosciuto un secondo ciclo annuo di prestazioni termali per il trattamento della patologia invalidante agli invalidi di guerra e di servizio, ciechi, sordi ed invalidi civili.
All’art. 22 sono disciplinate le cure domiciliari, che vengono garantite alle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità (con patologie in atto o all’esito delle stesse), adottando percorsi assistenziali a domicilio costituiti dall’insieme organizzato di trattamenti medici, riabilitativi, infermieristici e di aiuto infermieristico. La Asl di competenza assicurerà la continuità tra le fasi di assistenza ospedaliera e l’assistenza territoriale a domicilio. In relazione al bisogno di salute dell’assistito ed al livello di intensità, complessità e durata dell’intervento assistenziale le cure domiciliari vengono articolate su tre livelli (livello base, integrate di I livello, integrate di II livello ed infine di III livello).
Dall’art. 21 in poi vengono descritti i percorsi assistenziali integrati, sia domiciliari sia in strutture a carattere semiresidenziale e residenziale.
In particolare l’art. 27 disciplina l’assistenza sociosanitaria alle persone con disabilità registrando poche novità rispetto alla precedente procedura e l’art. 34 tratta dell’assistenza sociosanitaria alle persone con disabilità.
Per quanto riguarda il contenuto degli artt. 27 e 34 del decreto, si richiama l’attenzione sui seguenti aspetti.
Viene previsto che il SSN garantisca alle persone con disabilità complesse la presa in carico nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione funzionale, attraverso un programma che abbia i seguenti caratteri:
individualizzato;
differenziato a seconda delle patologie affette e delle esigenze;
integrato da interventi sociali e socioassistenziali.
I programmi terapeutici e riabilitativi, individualizzati a seconda delle necessità, prevedono, fra l’altro, una valutazione diagnostica multidisciplinare, la collaborazione e il sostegno alle famiglie, attività di riabilitazione individuali e di gruppo in relazione alla compromissione delle funzioni sensoriali, motorie, cognitive, neurologiche e psichiche finalizzate al recupero e al mantenimento dell’autonomia in tutti gli aspetti della vita.
Sono previsti, altresì, interventi educativi di supporto alle autonomie e alle attività della vita quotidiana, consulenze specialistiche, collaborazione e consulenze con le istituzioni scolastiche per l’inserimento e l’integrazione nelle scuole in riferimento alle prestazioni previste dalla legge n. 104/1992 e, infine, interventi terapeutici-riabilitativi e socio-riabilitativi finalizzati all’inserimento lavorativo.
All’art. 34, invece, il decreto prevede che, nell’ambito dell’attività di assistenza semiresidenziale e residenziale, il SSN debba garantire alle persone con disabilità fisiche, psiche e sensoriali trattamenti riabilitativi basati sulle più moderne tecnologie nell’ambito di una presa in carico che prevede un progetto riabilitativo individuale (PRI) che definisca le modalità e la durata del trattamento.
In tale progetto riabilitativo individuale potranno essere previsti trattamenti delle seguenti tipologie.
Trattamenti residenziali
Sono così articolati:
di riabilitazione intensiva: rivolti a persone non autosufficienti di norma di durata del trattamento non superiore a 45 gg e con intervento di personale infermieristico per 24 ore;
di riabilitazione estensiva: rivolti a persone disabili non autosufficienti di norma di durata non superiore a 60 gg e con presenza di personale socio-sanitario per 24 ore;
socio-riabilitativi di recupero e mantenimento delle abilità funzionali residue: si articolano a seconda della tipologia degli ospiti che sono presenti nelle strutture residenziali socio-riabilitative e della gravità delle loro condizioni.
Le prime due tipologie di trattamento sono a totale carico del SSN mentre i trattamenti del punto 3) si distinguono a secondo dei fruitori:
per i disabili in condizioni di gravità che richiedono un elevato impegno assistenziale e tutelare, sono a carico del SSN per una quota pari al 70% della tariffa giornaliera;
per i disabili che richiedono un moderato impegno assistenziale e tutelare, sono a carico del SSN per il 40% della tariffa giornaliera.
Trattamenti semiresidenziali
Tali trattamenti prevedono:
trattamenti di riabilitazione estensiva rivolti a persone disabili non autosufficienti con potenzialità di recupero funzionale di norma non superiore a 60 giorni di trattamento, salvo eccezioni;
trattamenti socio-riabilitativi di recupero e mantenimento delle abilità funzionali residue, erogati congiuntamente a prestazioni assistenziali e tutelari di diversa intensità a persone non autosufficienti con disabilità fisiche, psichiche e sensoriali stabilizzate, anche in laboratori e centri occupazionali.
I trattamenti di cui al punto 1) sono a totale carico del SSN mentre quelli del punto 2) sono a carico del SSN per una quota pari al 70% della tariffa giornaliera.
È previsto, infine, che il SSN garantisca ai portatori di handicap individuati ai sensi dell’art. 3, comma 3, legge n. 104/1992 il concorso delle spese di cura e di soggiorno presso centri di altissima specializzazione all’estero, sia all’assistito sia al suo accompagnatore, con le modalità e nei casi previsti dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° dicembre 2000.
Il capo V riguarda l’assistenza ospedaliera e la sua articolazione mentre il capo VI tratta dell’assistenza specifica a particolari categorie inerente sia disabilità transitorie sia procedure di necessità ed urgenza in case di ricovero presso strutture sanitarie accreditate.
Per concludere, il decreto, rimanda a norme specifiche che verranno successivamente emanate dalle Regioni per le ulteriori discipline di dettaglio.
NOMENCLATORE
Le prestazioni elencate nel Nomenclatore (all. 4) sono, invece, disciplinate all’art. 15 e la loro erogazione è subordinata all’indicazione della ricetta o sospetto diagnostico (questa la novità) formulata dal medico prescrittore. La competenza spetta alle Regioni che disciplineranno le modalità di erogazione delle stesse.
Tutte le prestazioni e le tipologie di dispositivi di protesi, ortesi ed ausili tecnici costruiti su misura e quelli di serie sono garantite dal SSN e l’elenco è contenuto nell’allegato n. 5 del decreto.
In particolare, è utile evidenziare alcuni specifici aspetti della normativa.
Nel caso in cui risulti necessario l’adattamento o la personalizzazione di un ausilio di serie, il decreto prevede che la prestazione sia prescritta dal medico specialista ed eseguita da professionisti abilitati all’esercizio della professione sanitaria o arte sanitaria ausiliaria, nel rispetto dei compiti individuati dai rispettivi profili professionali.
Qualora l’assistito, “al fine di soddisfare specifiche, apprezzabili, necessità derivanti dallo stile di vita o dal contesto ambientale, relazionale o sociale”, richieda, in accordo con il medico, un dispositivo con caratteristiche non indicate nel Nomenclatore, il medico dovrà effettuare una apposita prescrizione, riportando le motivazioni della richiesta, indicando il codice della tipologia cui il dispositivo appartiene e informando l’assistito sulle sue caratteristiche e funzionalità riabilitative-assistenziali. L’Asl di competenza autorizzerà la fornitura nelle modalità descritte precedentemente.
Procedura di erogazione
Le modalità di erogazione dell’assistenza protesica sono disciplinate in generale nell’art. 19 e sono definite in dettaglio nell’allegato 12 del medesimo decreto. Al riguardo non si rilevano particolari novità rispetto alla precedente normativa.
L’erogazione delle protesi, ausili ed ortesi avviene, in sintesi, secondo le seguenti modalità e si articola nelle seguenti fasi:
formulazione del piano riabilitativo-assistenziale individuale;
prescrizione;
autorizzazione;
erogazione;
collaudo;
follow up.
In ogni caso, le Regioni potranno adottare tutte le misure idonee per semplificare, agevolare e accelerare lo svolgimento della procedura, evitando di porre a carico degli assistiti o dei loro familiari adempimenti non strettamente necessari.
Il piano riabilitativo-assistenziale individuale, formulato dal medico specialista, deve riportare:
l’indicazione della patologia o della lesione che ha determinato la menomazione o la disabilità;
una diagnosi funzionale che riporti le specifiche menomazioni o disabilità;
la descrizione del programma di trattamento con l’indicazione degli esiti attesi dall’équipe e dall’assistito in relazione all’utilizzo della protesi, ortesi o ausilio a medio e a lungo termine;
la tipologia di dispositivo e gli adattamenti o le personalizzazioni eventualmente necessari;
i modi e i tempi d’uso del dispositivo, l’eventuale necessità di aiuto o supervisione nell’impiego, le possibili controindicazioni ed i limiti di utilizzo ai fini della risposta funzionale;
l’indicazione delle modalità di follow-up del programma e di verifica degli esiti ottenuti rispetto a quelli attesi dall’équipe e dall’assistito.
Responsabili della conduzione del piano e della verifica periodica dei risultati attesi, a medio e lungo termine, indicati dal piano stesso, sono il medico e l’équipe specialistica.
È previsto che le prestazioni di assistenza protesica che comportano l’erogazione dei dispositivi contenuti nel Nomenclatore vengano erogate su prescrizione del medico specialista, effettuata sul ricettario standardizzato del SSN. Anche in questo caso, le Regioni potranno individuare modalità e prescrizioni diverse.
In aggiunta, sono previste procedure di allestimento, adattamento e personalizzazione degli ausili di serie, se prescritte dal medico specialista ed eseguite da specifiche figure professionali previste dal decreto.
Sono parimenti erogate su prescrizione dello specialista le prestazioni di manutenzione, riparazione, adattamento o sostituzione degli ausili e dei loro componenti.
Si sottolinea che la prescrizione deve essere:
coerente con il piano riabilitativo-assistenziale individuale;
deve riportare la specifica menomazione o disabilità;
indicare le definizioni e i codici identificativi delle tipologie di dispositivi;
deve essere appropriata rispetto al bisogno dell’utente e compatibile con le caratteristiche del suo ambiente di vita e con le esigenze degli altri soggetti coinvolti nel programma di trattamento.
Al riguardo, le Regioni potranno promuovere l’ulteriore sviluppo dell’appropriatezza delle prescrizioni e del corretto svolgimento del piano riabilitativo-assistenziale individuale.
Come di consueto, l’erogazione della prestazione è autorizzata dalla Asl di residenza dell’assistito, previa verifica amministrativa della titolarità del diritto dell’assistito, della presenza del piano riabilitativo-assistenziale individuale e della completezza della prescrizione.
Le Regioni disciplineranno le modalità di rilascio dell’autorizzazione, anche in forma semplificata, prevedendo il tempo massimo per la conclusione della procedura da parte della Asl.
All’atto dell’erogazione di un dispositivo su misura, l’erogatore sarà tenuto a rilasciare una certificazione di congruità attestante la rispondenza del dispositivo alla prescrizione medica autorizzata, il suo perfetto funzionamento e il rispetto delle normative in materia. La certificazione viene allegata alla fattura ai fini della corresponsione della tariffa da parte della Asl di competenza.
Salvo casi particolari disciplinati dalla Regione, lo specialista prescrittore, responsabile della conduzione del piano riabilitativo-assistenziale individuale, unitamente all’équipe multidisciplinare, avrà il compito di eseguire il collaudo di tutti gli ausili forniti ivi compresi quelli su misura. Il collaudo consiste in una valutazione clinico-funzionale volta ad accertare la corrispondenza del dispositivo erogato a quello prescritto e la sua efficacia per lo svolgimento del piano. Qualora il collaudo accerti la mancata corrispondenza alla prescrizione, il malfunzionamento o l’inidoneità tecnico-funzionale del dispositivo, l’erogatore o il fornitore è tenuto ad apportare le necessarie modifiche o sostituzioni.
Le Regioni definiranno il tempo massimo per l’esecuzione del collaudo e regolamenteranno i casi in cui lo stesso non venga effettuato nei tempi previsti.
Nei casi particolari, descritti prima, di fornitura in assenza di una prestazione di adattamento o di personalizzazione da parte del professionista sanitario o di altri tecnici competenti, l’avvenuta consegna del dispositivo prescritto è attestata dall’assistito stesso che in caso di malfunzionamento o di inidoneità tecnico-funzionale del dispositivo, richiede il collaudo al medico prescrittore.
In linea generale, le Regioni e le Asl dovranno assicurare le prestazioni di assistenza protesica che comportano l’erogazione dei dispositivi su misura inclusi nel Nomenclatore. Con accordo sancito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano saranno definite linee di indirizzo per la fissazione dei requisiti per l’accreditamento dei soggetti erogatori.
Similmente, le Regioni e le Asl definiranno accordi e stipuleranno contratti previsti dalla normativa vigente, con gli erogatori di protesi e ortesi su misura, ferme restando le tariffe massime delle prestazioni di assistenza protesica fissate dal Ministero della Salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano.
Rimane garantita la libertà dell’assistito di scegliere l’erogatore delle prestazioni di assistenza protesica su misura cui rivolgersi.
Dal momento che non è stato ancora istituito il Repertorio dei dispositivi di serie, per la determinazione dei relativi prezzi di acquisto, le Regioni e le Asl dovranno stipulare contratti con i fornitori aggiudicatari delle procedure pubbliche di acquisto espletate secondo la normativa vigente.
Nella valutazione delle offerte, le Regioni e le ASL adotteranno criteri di ponderazione che garantiscano la qualità delle forniture, la durata del periodo di garanzia oltre quello fissato dalla normativa di settore, la capillarità della distribuzione e la disponibilità di una gamma di modelli idonei a soddisfare le specifiche esigenze degli assistiti.
Le Asl assicureranno che i dispositivi di serie, a garanzia della corretta utilizzazione da parte dell’assistito in condizioni di sicurezza, siano applicati o messi in uso da un professionista sanitario abilitato all’esercizio della specifica professione o arte sanitaria ausiliaria, operante anche in convenzione.
Il Ministero della Salute adotterà le misure necessarie per monitorare il percorso degli ausili di serie, dalla produzione alla consegna all’assistito, a garanzia della qualità della fornitura.
Malattie rare – aggiornamento
Per concludere tutta la trattazione della materia, il decreto ha, inoltre, previsto un consistente ampliamento dell’elenco delle malattie rare (110 nuove entità tra singole, malattie rare e gruppi di malattie) ed importanti revisioni anche all’elenco delle malattie croniche. Inoltre, è stato introdotto lo screening neonatale per la sordità congenita e la cataratta congenita e l’estensione a tutti i nuovi nati dello screening neonatale e della mappatura genetica in determinate condizioni e modalità.
Con l’aggiornamento dei LEA e dei Nomenclatori specifici viene istituita anche la Commissione nazionale per l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza e la Promozione dell’Appropriatezza del Servizio Sanitario Nazionale, che avrà il compito ogni anno di aggiornare (e/o modificare) la lista dei livelli essenziali.
Azione dell’UICI
Per concludere questa disamina, va ricordato che l’Unione ha presentato delle importanti proposte di integrazione o modifica al testo del decreto e dei relativi allegati, alcune delle quali hanno trovato pieno accoglimento in relazione ai seguenti dispositivi inseriti nell’elenco del Nomenclatore (allegato n. 5):
tra gli ausili per la vista: video ingranditore da tavolo, facendo inserire delle caratteristiche tecniche necessarie per l’utilizzo da parte delle persone non vedenti e pienamente accolte dal Ministero della Salute;
tra gli ausili per telefonare: telefono a controllo a distanza, rispetto al quale sono stati inseriti dei requisiti tecnici specifici per le persone non vedenti;
tra gli ausili per la lettura: sistema OCR (lettore automatico) specificando, in dettaglio, le modalità tecniche e la possibilità che tale ausilio possa essere prescrivibile in alternativa al software OCR.
Altre proposte, purtroppo, non hanno trovato un pieno accoglimento nonostante la loro fondatezza su dati tecnici e scientifici. Le stesse si possono così riassumere:
bastone tattile bianco rigido, la proposta era di eliminare la parola “tattile”;
tra gli ausili per indicazione, segnalazione ed allarmi, la proposta era introdurre la specifica di “o parlante” in merito alla sveglia tattile;
in riferimento ai display tattili per dispositivi informatici, nell’introdurre il requisito “di 20 caratteri” per il display Braille e nel caso della stampante Braille, nell’introdurre una velocità di stampa di almeno 100 caratteri;
introduzione di altri due ausili specifici quali: “orologio da polso consultabile tramite vibrazione” per consentire la fruizione di tale ausilio anche alle persone sordocieche e “orologio tattile da taschino” presente già nel precedente Nomenclatore;
tra i dispositivi d’ingresso alternativi, in merito alla prescrizione per il sistema per il riconoscimento vocale, oltre ai casi di estrema disabilità motoria, l’estensione anche “nei casi di perdita totale della vista in età avanzata con conseguente incapacità all’apprendimento dell’uso manuale di una comune tastiera”;
in merito ai sistemi televisivi per l’ingrandimento di immagini (video-ingranditore da tavolo, video-ingranditore portatile e software per ingrandimento) è stata ritenuta priva di logica la condizione che pone in alternativa la concessione dei dispositivi previsti con i sistemi galileiano e kepleriano. L’utilizzo di questi ultimi, infatti, precede nel tempo quello dei video-ingranditori; comunque detti sussidi assolvono a esigenze diverse da quella della lettura ingrandita essendo più legate alla mobilità e ad usi diversi da parte dei richiedenti.
In merito, invece, al Nomenclatore che descrive le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale (allegato n. 4):
attualmente per la riabilitazione del cieco e dell’ipovedente grave è stata introdotta una terapia delle attività della vita quotidiana articolata in un ciclo di 10 sedute individuali di 30 minuti ciascuna. La proposta avanzata dall’UICI era stata, invece, quella di aumentare le ore di sedute individuali a 90 minuti per due cicli completi di 20 sedute ciascuno;
per la riabilitazione della funzione visiva negli ipovedenti è previsto un ciclo di 10 sedute individuali, mentre la proposta avanzata dall’Unione era quella di aumentare il numero delle sedute a minimo 20.
Comunque, l’azione dell’Unione, in riferimento alle parti non accolte né modificate dal Ministero della Salute, sarà da un lato, di continuo controllo affinché in tempi celeri possano essere attuati i futuri decreti attuativi e definite le azioni delle Regioni, dall’altro, una continua pressione sulle istituzioni governative e parlamentari, affinché tutte le proposte avanzate possano trovare un pieno riconoscimento a tutela della nostra categoria.
Maratona di Roma: sport e partecipazione sociale, di Alessia Bazzoli e Michela Preite
Domenica, 2 aprile 2017 si è svolta la XXIII edizione della maratona di Roma. Siamo giunte sul luogo dove si svolgeva la maratona verso le 9 del mattino e ci siamo incontrati immediatamente con Alfio Pulvirenti che ci aveva contattato.. La partecipazione ha riguardato 16000 atleti provenienti da 131 paesi. L’Associazione Italiana Fisioterapisti del Lazio ha prestato assistenza agli atleti affaticati mediante l’impegno di circa un centinaio di studenti di Fisioterapia provenienti dai tre atenei romani. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per il sesto anno consecutivo ha apportato il proprio contributo mediante la presenza di 5 fisioterapisti non vedenti ed ipovedenti, fra cui noi due, i quali hanno lavorato in stretta collaborazione con i colleghi vedenti. C’erano circa 12 lettini e vi abbiamo preso posto in attesa che arrivassero gli atleti. I primi arrivati giungevano verso mezzogiorno. Dovendo essere rapidi ci veniva suggerito di lavorare in coppia e le coppie erano composte da un fisioterapista vedente e da uno non vedente per lettino.
Gli atleti che volevano essere massaggiati erano in fila ad aspettare il proprio turno. Ogni 5 minuti si trattava un nuovo atleta e i fisioterapisti effettuavano un massaggio defaticante agli arti inferiori.
Abbiamo lavorato per circa 3 ore e verso le 15 del pomeriggio, piano piano, ci siamo incamminati verso la via del ritorno!
Anche questa volta, per il secondo anno, 50 soci della sezione romana dell’Unione, di cui alcuni accompagnati dagli amici a quattro zampe, hanno preso parte alla stracittadina, servendosi dell’apporto, in termini di accompagnamento, fornito da diversi studenti di fisioterapia.
Malgrado la pioggia abbia voluto ostacolare l’evento, l’entusiasmo degli atleti e dello staff di assistenza è prevalso. E’ stata un’esperienza indimenticabile, abbiamo potuto conoscere un sacco di gente, sfruttando la nostra poca conoscenza di inglese e francese.
E’ sempre bello conoscere persone di diverse nazionalità con usi e costumi diversi dai nostri, anche se gli atleti non avevano molta voglia di parlare data la stanchezza.
Il nostro ringraziamento va ad Alfio che ha organizzato tutto in maniera impeccabile; dall’accoglienza, al pasto, alla location e ha fatto in modo che andasse tutto liscio! Se quest’iniziativa fosse ripetuta anche l’anno prossimo sicuramente non mancheremo all’evento.
Alessia Bazzoli e Michela Preite
Pordenone – II edizione braille di “Giochi e rompicapo”
La biblioteca del libro parlato “Marcello Mecchia” dell’UICI Onlus Pordenone, visto il buon esito della prima edizione braille di “Giochi e rompicapo”, ne ha predisposta una seconda, arricchita con cruciverba, labirinti, ed altri passatempi enigmistici quali anagrammi, giochi matematici, indovinelli ed altro ancora. La pubblicazione sarà disponibile a partire dal prossimo mese di maggio con un contributo spese di 10,00 Euro.
Il pagamento potrà essere effettuato tramite bollettino postale incluso nella spedizione.
Per prenotazioni UICI Pordenone 0434-21941; e-mail uicpn@uiciechi.it.
Chiavari – Settimana verde in Val d’aveto
Camminiamo insieme sulle montagne della Liguria – dal 10 giugno al 17 giugno 2017
Anche quest’anno la Sezione di Chiavari dell’UICI propone la settimana verde in Val d’Aveto, da sabato 10 a sabato 17 giugno. Riteniamo infatti che sia importante valorizzare e far conoscere il nostro territorio ligure, così ricco di storia e di tradizioni antiche e nello stesso tempo sconosciuto ai più per quel che riguarda l’entroterra appenninico.
L’esperienza dello scorso anno è stata divertente ed entusiasmante, c’è stato grande affiatamento tra i partecipanti ed anche con gli accompagnatori si sono instaurati degli ottimi rapporti.
La settimana è rivolta esclusivamente ai camminatori che siano in grado di affrontare anche lunghe escursioni e che abbiano un buon allenamento. L’anno scorso abbiamo purtroppo dovuto forzatamente accorciare le gite, a causa del tempo che non ci ha assistiti al meglio
Anche quest’anno avremo il supporto del comune di Santo Stefano, che ci fornirà gli accompagnatori ed un pullmino per i nostri trasferimenti.
Avremo con noi anche alcuni soci del CAI ULE di Genova, che da tempo accompagnano non vedenti in montagna.
Ogni non vedente avrà un accompagnatore personale per le gite. In albergo invece, ognuno dovrà essere autonomo negli spostamenti.
ecco il programma della settimana:
arrivo per tutti sabato 10 giugno, alla stazione ferroviaria di Chiavari possibilmente entro le ore 14. Ritrovo al bar San Marco di fronte all’uscita della stazione stessa. Un volontario verrà a prelevarvi in stazione per accompagnarvi al bar e di seguito al pullman. Ci comunicherete a suo tempo l’orario del vostro arrivo.
Trasferimento con pullman di linea fino a Santo Stefano d’Aveto e all’Hotel Groppo Rosso. Informiamo che qui da noi i non vedenti viaggiano gratis. Occorre avere con sè la tessera dell’Unione e/o il documento che attesta la propria invalidità. Il pullman impiega 1 ora e 45 minuti per arrivare a destinazione e la fermata è proprio di fronte all’hotel.
Informiamo che l’Hotel offre a richiesta, cucina certificata per celiaci, nonché cucina vegetariana.
– Ogni giorno, escursioni con i nostri accompagnatori, con pranzo al sacco oppure ove possibile, con pranzo in un rifugio.
Durante la settimana, ci sarà la possibilità per chi lo desidera,di andare a cavallo con un istruttore. Preghiamo di dare eventualmente un’adesione per questa attività.
Il rientro è previsto sabato 17 giugno, con pullman di linea fino alla stazione ferroviaria di chiavari. Anche qui un volontario vi accoglierà e vi accompagnerà alla vicinissima stazione.
ricordiamo che è indispensabile avere con sé zaino e scarponcini, oltre ad uno o due bastoncini da escursionismo. Anche se siamo in Liguria, siamo comunque in montagna, quindi occorrerà abbigliamento specifico, sia pesante che leggero, perché non possiamo sapere che tempo farà.
Il costo della settimana è di euro 360 per la mezza pensione, comprensivo delle bevande a cena. E’ compresa anche l’assicurazione.
Per la camera singola, la quota è di euro 395, sempre comprensiva di bevande a cena.
La quota non comprende i pasti di mezzogiorno e il costo del pullmino che ci accompagnerà. A questo proposito, onde evitare fastidiose raccolte giornaliere di moneta o denaro, l’organizzatrice chiederà una somma a titolo di fondo cassa a inizio settimana. La stessa organizzatrice gestirà tale fondo, che verrà rendicontato a fine settimana.
Le iscrizioni sono da confermare con il versamento di una caparra di euro 50 entro il 30 aprile 2017, sul conto corrente bancario intestato a Unione Italiana Ciechi sezione di Chiavari, banca CARIGE contrassegnato da iban: IT58B0617531950000001879980 con la causale acconto settimana verde Val d’aveto””. Si precisa inoltre che per qualsiasi impedimento sopravvenuto in seguito, detta caparra non potrà essere restituita.
Il saldo dovrà essere versato sullo stesso conto corrente bancario , entro il 15/05/2016, precisando nella causale “saldo settimana Val d’Aveto.
Per coloro che lo preferiscono, si potrà versare caparra e saldo in un’unica soluzione, entro il 30 aprile 2017, con la causale acconto e saldo settimana Val d’Aveto.
Per ulteriori informazioni o chiarimenti telefonare a:
– Olivieri Maria Grazia cell. 329 43 19 147 – casa ore pasti 0185 30 79 00. E-mail olivieri.mariagrazia@gmail.com
Sezione UICI Chiavari, ogni mattina dal lunedì al venerdì, ore 9 – 12. Tel. 0185 30 76 50. Fax stesso numero. E-mail uicchi@uiciechi.it