Proposte in tema di accessibilità e tecnologia, di Irene Balbo

Autore: Irene Balbo

Proposte per la definizione degli orientamenti programmatici del XXIII congresso dell’UICI in tema di Accessibilità e Tecnologia , elaborate nel convegno “Quali idee? Su quali gambe?” (Napoli,  15-16 novembre 2014), promosso dal movimento Uicirinnovamento.

Hanno partecipato alla stesura di questo documento: Ciro Arnone, Irene Balbo, Vincenzo La Francesca, Roberta Mancini, Andrea Prantoni e Graziella Zuccarato.

Con questo piccolo elenco di punti che abbiamo ritenuto imprescindibili, vogliamo semplicemente gettare le basi per una discussione più ampia su problematiche così complesse e sfaccettate, come quelle che fanno capo ai temi della tecnologia, dell’accessibilità, dell’autonomia personale, della mobilità sia con il bastone che con il cane guida. Con questa prima traccia, appunto, auspichiamo di aprire un dibattito che la ampli e l’approfondisca fino ad arrivare al congresso, luogo deputato alla formulazione di proposte concrete su cui impegnare la Dirigenza Nazionale dal 2015 fino al termine della legislatura.

La molteplicità degli argomenti, non scaturisce dalla loro sottovalutazione, ma dalla necessità di sintesi, tuttavia siamo assolutamente consapevoli del fatto che ciascuno di questi temi meriterebbe uno spazio proprio, molto più ampio, spazio che speriamo gli verrà attribuito dall’associazione dopo il Congresso.

Entrando nel dettaglio, abbiamo individuato alcuni temi su cui vorremmo partisse da Napoli il dibattito, cercando di raggrupparli per macro-argomenti, anche se ovviamente il tema dell’accessibilità incrocia quello della tecnologia che vede notevoli sbocchi anche nell’ambito della mobilità e dell’autonomia personale, così come non si può non parlare dei nostri amici cani guida se affrontiamo il tema, appunto, della mobilità, Molte sono le cose che qui diremo, speriamo la Presidenza Nazionale, il Consiglio, la Direzione e i Soci che vorranno lavorare concretamente nell’Associazione individuino correttamente le priorità e portino avanti i progetti e le idee più importanti e più perseguibili, non trascurando però gli altri punti messi qui in luce.

In questo documento verranno illustrati i punti relativi ai temi dell’Accessibilità e della Tecnologia, quelli concernenti la Mobilità ed i Cani guida, invece, saranno oggetto di altrettanti documenti che renderemo noti nei prossimi giorni.

Accessibilità e tecnologia

  1. La sempre crescente inaccessibilità degli elettrodomestici, anche di quelli più comuni, (lavatrici, lavastoviglie, microonde, robot da cucina, timer ecc.) ci ha portati a ritenere che potrebbe essere utile l’individuazione, da parte dell’UICI, anche di concerto con altre associazioni che si occupino di disabilità diverse, di aziende pilota che possano investire in prodotti progettati secondo l’ormai tanto decantato, ma ancora poco concretizzato, design for all. L’idea è quella di un progetto che venga supportato, attraverso pubblicità tra i soci, eventuali contributi e nelle forme che si riterranno più opportune e che possa poi essere un modello per altre aziende italiane. In tal senso, forse l’UICI potrebbe farsi capofila di iniziative analoghe a livello sovranazionale, attraverso l’EBU, Unione dei Ciechi Europei. In tal modo verrebbe ulteriormente sensibilizzata la Commissione Europea sulle problematiche dell’accessibilità e si potrebbero coinvolgere anche aziende multinazionali nell’elaborazione di progetti di prodotti accessibili. Un buon punto di partenza sarebbe verificare quali siano le esigenze più sentite dai ciechi europei, attraverso un’indagine statistica, per poter affrontare le questioni e valutare i progetti in base alle priorità indicate.
  2. Riteniamo indispensabile, sul fronte legislativo, che si lavori ad una norma che vincoli le aziende, pena, se fattibile, l’impossibilità di vendere sul territorio italiano, o meglio europeo, o, in alternativa, ma solo qualora la prima opzione non fosse praticabile, l’attivazione di agevolazioni di tipo economico per le aziende che operino seguendo standard di accessibilità totale. Ovviamente una normativa di questo genere sarebbe auspicabile fosse di respiro europeo e non solo nazionale.
  3. La grave crisi occupazionale di questo ultimo periodo è acuita, nel caso dei disabili visivi, dall’inaccessibilità di sistemi hardware, software e piattaforme gestionali. La tecnologia permetterebbe invece, se resa accessibile, un ampliamento delle possibilità lavorative dei disabili visivi. Per tale ragione auspichiamo da parte dell’Associazione un intervento a livello legislativo, volto all’elaborazione di una legge sul modello di quella Americana che obbliga le aziende che vogliano lavorare con il Governo, a mantenere standard elevati di accessibilità. Anche in questo sarebbe auspicabile un ampliamento della questione in ambito europeo.
  4. Si invita l’Unione a farsi promotrice di una raccolta fondi nazionale che sponsorizzi un progetto meritevole o di tipo medico o di tipo tecnologico che da un lato possa concretamente migliorare la vita dei ciechi e che dall’altro sia un modo per parlare in maniera positiva delle opportunità offerte dalla scienza e dalla tecnologia ai ciechi stessi. Abbiamo pensato ad un concorso di idee valutate dall’Associazione anche per ridurre i finanziamenti sparsi su tanti piccoli progetti che spesso si rivelano inutili o impraticabili, rendendo l’associazione una specie di garante della reale validità di una ricerca o di un prototipo.
  5. Riteniamo fondamentale che l’UICI istituisca un osservatorio che lavori sia alla valutazione dell’accessibilità non solo dei siti web, ma anche dei prodotti tecnologici perché, quelli ad oggi accessibili mantengano e rafforzino questa loro caratteristica, sia per poter supportare i soci negli acquisti non solo di prodotti di alta tecnologia, ma anche di uso quotidiano. Se fatto in modo capillare e attento potrebbe rappresentare un’opportunità lavorativa per un certo numero di persone che, per poter svolgere questo lavoro in modo efficiente, dovrebbero costantemente aggiornarsi e mantenere i contatti con i soci e le sezioni.
  6. La legge sull’accessibilità dei prodotti audiovisivi in Italia è molto arretrata rispetto al panorama internazionale, si ritiene fondamentale che l’Associazione promuova direttamente o sposi progetti di legge eventualmente preesistenti, volti all’obbligo di rendere accessibile ai disabili sensoriali tutti i prodotti audiovisivi fin dalla loro uscita sul mercato.
  7. Le spese che il servizio sanitario nazionale sostiene per l’acquisto di ausili presenti nel nomenclatore tariffario a volte sono eccessive e immotivate. Oggi la legge prevede che sia sufficiente la richiesta dell’utente insieme alla prescrizione dell’oculista perché, se un ausilio rientra nel nomenclatore tariffario, questo venga acquistato. Sappiamo però che raramente gli oculisti sono esperti di ausili specifici soprattutto per ciechi assoluti. Il risultato è che spesso vengono spesi soldi inutilmente e a discapito di chi invece ha realmente bisogno. Inoltre, il sistema degli appalti finisce con il vincolare l’utente ad acquistare un determinato ausilio non sempre adeguato o a sopportare un aggravio di spesa per l’acquisto di quello a lui più adatto. Chiediamo che l’UICI, insieme anche ad altre associazioni di disabili, si faccia carico di far modificare queste normative affinchè le ASL si rivolgano, all’atto della richiesta da parte di un disabile visivo, di un determinato ausilio, a centri specializzati che, oltre all’oculista che si occuperà della prescrizione finale, vista la normativa attuale che prevede la prescrizione, abbiano nel loro staff esperti di tiflologia e di tecnologie per disabili visivi, che possano operare, in base ad una valutazione complessiva del soggetto richiedente,  la scelta dell’ausilio più adeguato da inserirsi eventualmente in un progetto riabilitativo più ampio. Tale ruolo potrebbero svolgerlo, con personale adeguatamente formato, i centri di Ipovisione   e gli istituti per ciechi riconosciuti dal sistema sanitario nazionale che, ovviamente, non dovrebbero svolgere anche il compito di rivenditori.
  8. Fondamentale, per evitare sprechi di denaro, riteniamo sia il rispetto della normativa da parte delle ASL che prevede, al termine degli anni prescritti, la restituzione del materiale avuto in comodato d’uso.
  9. I ritardi nell’aggiornamento del nomenclatore tariffario, oltre a garantire cifre in alcuni casi attualmente inferiori al costo degli ausili a cui sono destinate, esclude di fatto alcuni prodotti tecnologici recenti molto utili ai disabili visivi. Per questo chiediamo che la normativa obblighi in maniera cogente, l’aggiornamento del suddetto nomenclatore almeno ogni 3 anni.
  10. Pensiamo che il sistema degli appalti di fatto rischi di favorire questa o quella azienda e di sfavorire l’utente che in alcuni casi si trova costretto, se non vuole pagare di tasca propria, a scegliere un ausilio non del tutto adeguato alle proprie necessità. Per questo riteniamo che sia necessario un superamento del sistema degli appalti regionali, recuperando invece l’idea della presentazione di tre preventivi, o da parte dell’utente o reperiti dalla stessa ASL; ferma restando la scelta di quello più conveniente, che dovrà però riguardare lo stesso identico ausilio, sia per quanto riguarda la marca, che il modello, non soltanto il medesimo codice.
  11. La possibilità, per un cieco, di poter prelevare ad uno sportello automatico, è qualcosa che lo garantisce nella propria privacy e nella propria sicurezza. Attualmente gli sportelli bancomat accessibili sono ancora diffusi a macchia di leopardo, ma sarebbe necessario che ci fosse l’obbligo, per tutti gli istituti di credito, compreso poste italiane S.P.A., di dotarsi di sportelli atm accessibili per ciechi ed ipovedenti. Chiediamo che l’UICI intervenga, anche in collaborazione con associazioni che si occupano di disabilità diverse, inizialmente con l’ABI e, se necessario, attraverso una legge sull’accessibilità che preveda che, chiunque fornisca servizi al pubblico, sia online che attraverso sistemi automatici, li eroghi con mezzi utilizzabili da tutti i disabili. Una legge che vada oltre l’attuale legge Stanca, che preveda tempi ben definiti per adeguarvisi e sanzioni inderogabili e significative per chi quei tempi non li rispetti.

Proposte in tema di cani guida, di Irene Balbo

Autore: Irene Balbo

Proposte per la definizione degli orientamenti programmatici del XXIII congresso dell’UICI in tema di Cani guida, elaborate nel convegno “Quali idee? Su quali gambe?(Napoli,15-16 novembre 2014), promosso dal movimento Uicirinnovamento.

Hanno partecipato alla stesura di questo documento: Ciro Arnone, Irene Balbo, Vincenzo La Francesca, Roberta Mancini, Andrea Prantoni e Graziella Zuccarato.

Il presente è il terzo dei tre documenti che affrontano il tema dell’Autonomia e della Vita indipendente (nei primi due, usciti nei giorni scorsi, si sono trattati i temi dell’Accessibilità e Tecnologia e della Mobilità).

Cani guida

  1. Riteniamo importante che l’Unione si faccia promotrice di incontri tra le scuole di addestramento attualmente presenti in Italia, e tra queste e i fruitori di cani –guida. Ciò sarebbe fondamentale sia per uno scambio di competenze tra le scuole stesse, sia perché darebbe la possibilità agli utenti di segnalare difficoltà e criticità in cui si imbattono quotidianamente. In un tale contesto potrebbe essere anche utile un incontro tra le scuole italiane e quelle presenti in altri paesi europei e non solo, per confrontare la nostra con realtà diverse, traendone spunti utili ad un miglioramento della situazione italiana.
  2. Attualmente i dati sul numero dei richiedenti cani guida, sulla reale consistenza delle liste d’attesa nelle scuole, sul numero e sulle motivazioni delle riconsegne di cani già assegnati, sugli addestramenti non portati a termine ecc., sono approssimativi, chiediamo che l’UICI spinga le scuole ad una maggior trasparenza in tal senso, trasparenza indispensabile nei confronti dei richiedenti un nuovo cane guida e delle istituzioni che contribuiscono economicamente alle scuole stesse.
  3. Non di rado accade che i cani guida vengano consegnati a persone non in grado di gestirli autonomamente o di muoversi con essi, chiediamo che l’UICI, sempre nell’ottica di una maggior collaborazione con le scuole, spinga affinchè la valutazione dei richiedenti sia più accurata e affinchè essi siano convocati alla scuola ogni tanto, per controlli campione, controlli però non a cadenza prestabilita, ma che vengano richiesti con pochi giorni d’anticipo, anche se l’ideale, attualmente però reso impossibile dalla situazione economica delle scuole stesse, sarebbe che i controlli avvenissero presso il domicilio della persona a cui il cane è stato assegnato.
  4. Si propone di valutare in quali modi sia possibile la formazione di nuovi addestratori di cani guida, comunque riconosciuti, in modo da ampliare le possibilità di addestramento sul territorio e nello stesso tempo di impedire a chiunque di fregiarsi del titolo di addestratore di cane guida;
  5. Che l’Unione studi insieme alle scuole e ai fruitori un simbolo univoco che renda riconoscibile il cane come cane guida per ciechi. Tale logo potrebbe anche scaturire da un concorso lanciato tra tutte le scuole italiane, in modo da diffondere la cultura del cane guida tra i ragazzi in maniera capillare e positiva.
  6. Auspichiamo il proseguimento da parte dell’UICI delle attività intraprese per la diffusione della legge che tutela i cani guida e i ciechi da essi accompagnati, anche attraverso nuove forme di pubblicità, sfruttando i moderni mezzi di comunicazione;
  7. Pensiamo che un altro compito dell’Unione, da svolgersi anche sul territorio, sia quello di organizzare incontri informativi rivolti a coloro che vogliano, per la prima volta, avvicinarsi al mondo dei cani guida. Si ritiene questo necessario per evidenziare, oltre all’aiuto che quotidianamente il cane può dare, l’impegno e i doveri che ciascun cieco ha nei confronti del proprio animale e dei luoghi e delle persone che con esso frequenta.
  8. Le carrozze dei nuovi treni, pur così tecnologici e ad alta velocità, risultano di fatto più scomode e strette. Questo diventa un enorme problema quando si viaggia accompagnati da un cane guida, si chiede che la sede centrale prenda contatti con le compagnie ferroviarie proponendo loro, qualora all’atto dell’assistenza un cieco dichiari di essere accompagnato da un cane guida, che, a parità di prezzo, gli venga assegnato un posto nella carrozza di prima classe in cui è possibile sistemare l’animale comodamente, senza arrecare disturbo agli altri viaggiatori.
  9. I costi per l’addestramento di un cane guida risultano difficilmente quantificabili, ma comunque elevati. Tali costi sono o a carico di privati o delle regioni in cui si trovano le scuole di addestramento riconosciute. Si chiede che l’UICI spinga affinchè venga inserito il cane guida tra gli ausili necessari alla mobilità e all’autonomia, nel nomenclatore tariffario,
  10. La legge ad oggi prevede un rimborso, all’atto della dichiarazione dei redditi, di 516 euro forfettarie per le persone accompagnate da cane guida, ma solo qualora il cieco non sia a carico della famiglia. Riteniamo tale normativa discriminatoria nei confronti delle persone prive di reddito che si vedono di fatto negato un vantaggio riservato ad individui nella loro medesima condizione.
  11. Le spese veterinarie per un cane guida si possono rivelare in alcune circostanze molto elevate. Un cane guida, proprio per il ruolo importante che ha, deve essere curato correttamente e gli vanno prestate le giuste attenzioni. Per questo chiediamo che si prenda in considerazione l’ipotesi di richiedere la rivalutazione della cifra forfettaria di 516 euro oggi prevista e rimasta invariata da 15 anni.

Siamo consapevoli di non aver esaurito nemmeno parzialmente la tematica a noi assegnata, pur avendo scritto più di quanto ci eravamo prefissati. Non vogliamo che questo sia un libro dei sogni,  ma speriamo che da qui possano scaturire idee ed iniziative volte al miglioramento della qualità di vita di tutti i ciechi italiani.

Lecco-Ricordando Carlo Bonacina , di Andrea Sala

Autore: Andrea Sala

Ciao Carlo!

Sapevamo che non eri in forma, ma non avremmo mai pensato che te ne saresti andato così in fretta! Ti pensiamo nella casa del Padre, in piedi, gustandoti delle belle passeggiate, perché questa è la richiesta che ci capitava spesso di sentirti esprimere al Signore.

“Perché la disabilità non sia un alibi al nostro disimpegno”;  questo era il monito che ripetevi frequentemente a te stesso e a tutti noi ; parole che ora risuonano più forti e chiare e che vogliamo imprimere ancora di più nella nostra  mente e nel nostro cuore.

E’ impossibile elencare tutti gli impegni e le attività che hanno costellato la tua intensa esistenza; la tua partecipazione alla vita dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, del Movimento Apostolico Ciechi, della Casa del cieco di Civate, è sempre stata caratterizzata dal tuo entusiasmo, dalla tua intraprendenza, dalla tua attenzione per chi è solo e per chi ha il passo più lento.

Non potremo mai dimenticare la tua presenza carismatica, la tua serietà, il tuo desiderio di essere sempre là dove si promuovono la dignità e i diritti dei più deboli, la cultura dell’incontro e dell’inclusione. Accanto a tutto ciò, porteremo sempre con noi, il tuo essere sempre positivo e aperto agli altri, la tua cordialità, il tornare spesso alle tue radici contadine ed il tuo amore per la natura, la tua allegria e la tua battuta sempre pronta, le tue parole d’incoraggiamento e di sostegno per ciascuno di noi.

Sia pur nella tristezza e nello smarrimento, la fede nel Signore risorto che hai sempre testimoniato, ci fa dire con forza che tu sei nella pienezza della vita, nella pace, nei cieli nuovi e nella terra nuova, nelle braccia del Padre.

Ora ti chiediamo di stare vicino al cammino di ciascuno di noi e di accompagnare l’impegno delle nostre realtà associative, sempre teso a costruire l’autentica civiltà dell’amore.

Per esprimere sentimenti di riconoscenza ed onorare la memoria di Carlo Bonacina, proponiamo agli appartenenti alle realtà associative nelle quali egli ha occupato posti di responsabilità e agli amici, di aderire al progetto di cooperazione internazionale a favore del Centro San Raffaele di Gondar – Etiopia, una scuola – convitto per bambini e ragazzi non vedenti che da anni il movimento apostolico ciechi (MAC) sostiene.

Riportiamo le parole del sindaco di Lecco Virginio Brivio pubblicate sul suo profilo Facebook:

«è scomparso Carlo Bonacina. Ha operato per oltre 30 anni con competenza e affabilità al servizio dei cittadini, presidiando il centralino comunale».

Carlo si è sempre impegnato nella società civile per i diritti dei non vedenti, per l’abbattimento delle barriere architettoniche e non solo, nel mondo del lavoro, dello sport e dell’istruzione.

Carlo Bonacina, presidente storico della sezione provinciale di Lecco dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, vice-presidente della casa del cieco di Civate, nominato membro del suo Consiglio di Amministrazione dall’Arcivescovo di Milano, più volte consigliere nazionale del movimento apostolico ciechi e presidente del gruppo M.A.C. di Lecco

A nome del Consiglio Sezionale

Il Presidente

Andrea Sala

Sito retinite pigmentosa

Autore: Vincenzo Luigi Milanesi

Sono Vincenzo Luigi Milanesi, Socio della Sez. di Via Mentana in Roma.

Volevo segnalare il mio sito Internet sulla patologia da cui sono affetto: la Retinite Pigmentosa http://www.vincenzoluigimilanesi.it/ in modo, che se lo riteneste opportuno,  da poterlo inserire in qualcuna delle sezioni del giornale.

Nel sito, di carattere non scientifico, oltre alla descrizione della patologia, al modo di vedere di un retinopatico quando ancora sussiste residuo visivo, agli aspetti psicologici che contraddistinguono i retinopatici e chi gli vive accanto, vi è anche una sezione dedicata a “La mia Storia” di persona che da sempre conduce un’esistenza a 100 all’ora nonostante gli ovvi condizionamenti dovuti ad un handicap così serio.

Ringraziando per l’attenzione saluto cordialmente.

 

Vincenzo Luigi Milanesi

Sito: http://www.vincenzoluigimilanesi.it

Roma- Il welfare sociale in Italia

Autore: Redazionale

Martedì 10 febbraio 2015,

ore 16,00, presso la Fandango Incontro,

Via dei Prefetti 11, Roma

 

Investire in welfare, investire meglio

Quali politiche nazionali per un nuovo welfare locale?

Relazione introduttiva

Cristiano Gori, Docente di Politica sociale Università Cattolica di Milano

Ne discutono

Luigi Bobba, Sottosegretario Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Giovanni Battista Sgritta, Professore ordinario presso la Facoltà di Scienze Statistiche de La Sapienza Università di Roma

Raffaele Tangorra, Direttore Generale per l’inclusione e i diritti sociali al Ministero del Lavoro e Politiche Sociali

Stefano Tassinari, Coordinatore Consulta Welfare Forum Nazionale del Terzo Settore

Conduce l’incontro

Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore

L’incontro è occasione della presentazione del libro, C. Gori, V. Ghetti, G. Rusmini, R. Tidoli, Il welfare sociale in Italia. Realtà e prospettive, Carocci Editore, 2014

E’ previsto uno spazio per brevi interventi dal pubblico.

Porteranno il loro contributo i coordinatori dei gruppi di lavoro della Consulta Welfare del Forum Nazionale del Terzo Settore.

Per confermare la propria partecipazione scrivere alla mail: forum@forumterzosettore.it

Scheda del libro

Cristiano Gori, Valentina Ghetti,

Giselda Rusmini, Rosemarie Tidoli

Il welfare sociale in Italia

Realtà e prospettive

EDIZIONE: 2014

COLLANA: Studi Superiori (947)

ISBN: 9788843073252

Pagine 288

Prezzo € 21,00

In breve

Qual è l’attuale situazione del welfare sociale in Italia? Quali ipotesi si prospettano per il suo futuro? Il libro affronta queste domande cruciali riguardanti la realtà e le prospettive degli interventi rivolti perlopiù ad anziani non autosufficienti, persone con disabilità, famiglie in povertà e prima infanzia. La Parte prima presenta i principali tratti che contraddistinguono oggi il welfare sociale nel nostro Paese per poi esaminare gli interventi (tanto quelli realizzati quanto le azioni mancate) che hanno contribuito a determinarli. La Parte seconda, invece, mette a fuoco le diverse strade che il welfare sociale italiano potrebbe intraprendere nei prossimi anni, nella direzione di un arretramento oppure in quella dello sviluppo, e discute le opzioni che determineranno quale verrà effettivamente scelta.

Gli autori Cristiano Gori insegna Politica sociale all’Università Cattolica di Milano; nella stessa città è consulente scientifico dell’Istitutto per la Ricerca sociale. E’ Visiting Senior Fellow presso la London School of Economics.

Valentina Ghetti svolge attività di ricerca, formazione e consulenza sulla programmazione e realizzazione di politiche e servizi in ambito sociale all’Istituto per la Ricerca Sociale di Milano Giselda Rusmini, sociologa, svolge attività di ricerca e consulenza in ambito sociale e sociosanitario all’Istituto per la Ricerca sociale di Milano.

Rosemarie Tidoli, assistente legale, svolge attività di consulenza, ricerca e progettazione sociale e coordina l’area anziani di www.Lombardiasociale.it

Indice

Introduzione

Parte prima La realtà attuale

  1. Fotografie. Il welfare sociale in Italia

La filiera istituzionale/La rete del welfare territoriale/Alcuni punti nevralgici

  1. Così uguali e così diverse. Le aree del Paese a confronto

I servizi per la prima infanzia/Gli interventi per gli anziani non autosufficienti/Conclusioni

  1. L’innovazione difficile. Le politiche regionali

Introduzione/Le riforme regionali per le persone anziane non autosufficienti/Le politiche regionali di contrasto

alla povertà e all’esclusione sociale/Le politiche regionali dei servizi alla prima infanzia

  1. Riformismi incompiuti. Le politiche nazionali

Introduzione/Le riforme nazionali mancanti/La riforma nazionale decisa ma di scarso impatto/Le prospettive

delle riforme nazionali/Lo sviluppo carente

  1. Le ragioni di uno sviluppo carente. Perché non abbiamo investito nel welfare sociale

Introduzione/L’assenza del welfare sociale tra le priorità politiche/La prevalenza degli interessi “particolari” nel

processo decisionale italiano/Lo scenario sfavorevole: l’epoca delle non riforme/Superare le criticità del

passato: la sfida chiave per il futuro

Parte seconda Le prospettive future

  1. La mappa dei rischi per la prima infanzia

Premessa. Una bussola per il welfare davanti a noi/I servizi socio-educativi alla prima infanzia/Si riducono i

posti e i servizi/I servizi diventano sempre più costosi/Diminuisce la qualità dell’offerta/Il quadro complessivo

  1. La mappa dei rischi per le famiglie con anziani non autosufficienti

Si riducono prestazioni, servizi e beneficiari/Si arretra sul presidio pubblico nel percorso di assistenza/

Aumentano i costi dei servizi, per gestori e famiglie/Diminuisce la qualità dell’offerta

  1. La mappa dei rischi per le persone povere e a rischio di emarginazione

Quote maggiori di popolazione scivolano verso la povertà/Peggiorano le condizioni di dipendenza dei

giovani/Si aggrava il carico di cura per le donne

  1. Una visione d’insieme. I rischi per il sistema di welfare sociale

L’utenza: a rischio qualità ed equità del welfare/Gli operatori: condizioni e dignità del lavoro sociale a rischio di

arretramento/Il sistema: a rischio il mercato e la visione del welfare/Il quadro complessivo

  1. Le scelte possibili. Il finanziamento

Il nodo delle risorse/Le forme organizzate di finanziamento privato/Il finanziamento autonomo di singoli

individui o famiglie/L’efficientamento dei servizi a titolarità pubblica/La ricerca di maggiori risorse pubbliche:

l’unica via contro il precoce declino del welfare sociale/Le scelte necessarie quando è più complicato

compierle

  1. Le scelte possibili. Le politiche e gli interventi

Politiche nazionali, riforme nazionali/Dal nazionale al locale/Conclusioni

Bibliografia

Gli autori

Incontro internazionale ad Ancona al Museo Omero Montenegro e Italia per la cultura dell’accessibilita’. Una realtà della Macroregione Adriatico Ionicalità

Autore: Redazionale

ANCONA – E’ un viaggio strettamente culturale quello che l’Ufficio Internazionale dell’Unione Italiana Ciechi di Roma ha organizzato per una Delegazione dell’Unione Ciechi del Montenegro, con alcune esclusive tappe. Oggi, mercoledì 4 febbraio, è la volta di Ancona con la visita al Museo Tattile Statale Omero alla Mole Vanvitelliana.

Incontro cordiale con scambi di informazioni e con realistiche ipotesi di future collaborazioni. Accoglienza curata direttamente dal presidente Aldo Grassini, che ha condotto la Delegazione Montenegrina in una lunga e dettagliata visita alle varie Sezioni e alla collezione di arte contemporanea. La dottoressa Laura Capozucca dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche ha sottolineato l’importanza dell’incontro considerando il ruolo del Montenegro nell’ambito della progettazione della Macroregione Adriatico Ionica. Presente anche Stefania Terrè Vicepresidente della sezione di Ancona dell’UIC.

Sollecitato dagli ospiti, tra i quali Bozidar Denda (Presidente dell’Unione dei Ciechi del Montenegro), Veselin Joketic (Presidente dell’Associazione dei Ciechi di Bar e Ulcinj), Goran Macanovic (Direttore Responsabile dell’Unione dei Ciechi del Montenegro), Aldo Grassini ha ricordato come anche grazie agli oltre venti anni e di ricerca e sperimentazione del Museo Omero sia oggi possibile per i non vedenti godere dell’esperienza artistica attraverso la percezione tattile.

La dimensione culturale e sociale è certamente un valido volano per riconsolidare rapporti anche economici, vista la tradizionale vicinanza e amicizia tra Italia e Montenegro, un paese multiculturale e multietnico già nella Macroregione Adriatico Ionica avviato ad entrare nell’Unione Europea.

Economia & cultura di Gabriella Papini info@gabriellapapini.com

Monica Bernacchia – Museo Tattile Statale Omero tel. 0712811935 email monica.bernacchia@museoomero.it

Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale 28 gennaio 2015, a cura di Claudio Romano

Autore: Claudio Romano

Il 28 gennaio a Roma, negli uffici della Presidenza Nazionale dell’Unione, si è riunita, in seduta ordinaria, la Direzione Nazionale presieduta dal Presidente Mario Barbuto con la collaborazione del Vice Presidente Luigi Gelmini e del Segretario Generale facente funzioni Alessandro Locati.

Alla riunione ha presenziato il Presidente onorario Tommaso Daniele che nel porgere il suo saluto, esprime il suo apprezzamento al Presidente Barbuto e alla Direzione per il notevole risultato conseguito con la Legge di Stabilità 2015, grazie alla quale vengono ripristinati i contributi all’Unione, al Libro Parlato e all’I.Ri.Fo.R.

 L’ordine del giorno della seduta è stato il seguente:

 1) Approvazione del verbale della seduta precedente.

2) Presa d’atto dei verbali delle Commissioni di lavoro ed eventuali proposte.

3) Ratifica delibere d’urgenza.

4) Progetto Servizio di sostegno psicologico ai genitori dei bambini/ragazzi ciechi e ipovedenti.

5) Relazione conclusiva sull’indagine rischio stress lavoro correlato.

6) Confini on line: progetto fundraising.

7) Studio Legale Carta: rinnovo convenzione.

8) Richieste Centro Nazionale Libro Parlato.

9) I.N.M.A.C.I.: problematiche e provvedimenti conseguenti.

10) Fondo di solidarietà 2015: istituzione e criteri di gestione

11) Contributi.

12) Servizio mensa: ipotesi gestionale.

13) Comunicazioni del Presidente Nazionale e dei componenti la Direzione Nazionale.

1) Dopo aver approvato il verbale della riunione del 16 dicembre scorso, la Direzione:

a) ha preso atto del verbale della Commissione Anziani del 15 dicembre 2014 e della Commissione Statuto dell’8 gennaio 2015;

b) ha ratificato le tre seguenti delibere urgenti del Presidente:

– Centro Studi di Tirrenia – Lavori urgenti di manutenzione straordinaria;

– partecipazione XIX Edizione Premio Braille – Rimborso spese (a maggioranza: un astenuto);

– contributo straordinario sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Catanzaro e di Mantova;

c) in ordine al Progetto per l’istituzione di un Servizio di sostegno psicologico ai genitori dei bambini/ragazzi disabili visivi presentato dalla coordinatrice del gruppo di lavoro per il “sostegno psicologico ai genitori dei ragazzi ciechi ed ipovedenti” della Presidenza Nazionale Katia Caravello, considerata la sua complessità e gli elevati oneri che tale progetto comporta, al fine di verificare ogni concreta opportunità per dare continuità allo stesso, ha deciso di interessare l’I.Ri.Fo.R. e nel contempo, approfondire le possibilità di coinvolgere anche collaborazioni a titolo di volontariato;

d) ha preso atto della Relazione conclusiva sull’indagine rischio stress lavoro correlato svolta in collaborazione con l’Università Lumsa di Roma che ha coinvolto il personale della Presidenza Nazionale;

e) ha accolto favorevolmente la proposta della società Confini on line mirata allo sviluppo di una attività stabile di fundraising e di progettazione europea; per approfondire ancor meglio i termini della suddetta proposta che per il primo anno di azione comporterà un costo di circa 24 mila euro e la costituzione di un gruppo interno composto da alcuni dipendenti della sede centrale, sarà organizzato un incontro informale della Direzione con i responsabili della menzionata società Confini on line;

f) dopo aver preso atto della Relazione consuntiva (giugno-novembre 2014) dello Studio legale dell’avvocato Carta di Roma relativa alle prestazioni ed alle consulenze da esso fornite all’Unione, a maggioranza (un contrario), ha deliberato di rinnovare (dal 1 febbraio 2015 al 31 gennaio 2016) la convenzione in essere con il suddetto Studio;

g) ha deliberato di rimborsare alla sezione di Cosenza le spese da essa sostenute per lo sgombero degli arredi dell’ex Centro regionale di Coregliano (Cosenza) e dei costi per la trasmissione delle opere di secondo livello del medesimo Centro agli uffici del CNLP di Roma;

h) ha esaminato con particolare attenzione i problemi posti dal ruolo e dalle modalità di lavoro dall’I.N.M.A.C.I; mentre per quanto riguarda gli aspetti contabili, ha deciso di far svolgere dagli uffici della Presidenza Nazionale un attento esame delle diverse questioni in sospeso anche con la società Antonplast, per quanto invece attiene ai delicati problemi dell’operare non sempre condivisibile del citato Istituto, ha deciso di tenere a breve una riunione apposita della Direzione Nazionale;

i) ha deliberato di incrementare per l’anno in corso il capitolo 36 del bilancio (Fondo sociale) portandolo da euro 600 mila ad un milione; ha deciso di costituire un gruppo di lavoro composto da Giuseppe Terranova (coordinatore), Ferdinando Ceccato, Claudio Romano e Marino Tambuscio (Presidente regionale della Liguria); il gruppo avrà il compito di proporre alla Direzione i criteri ed i requisiti per accedere al Fondo stesso da parte delle strutture territoriali;

j) ha deliberato di accogliere le domande di contributo presentate dalle seguenti sezioni in difficoltà finanziaria: Crotone euro 560; Gorizia euro 5.000; Sassari euro 25.000 quale contributo straordinario; a Vibo Valentia riconoscimento di un contributo pari alle tariffe applicate dallo Studio Morelli per la lavorazione delle buste paghe;

k) considerato che per le ormai note ragioni il servizio mensa interno, dal 1 febbraio prossimo non sarà più fruibile, ha deliberato di corrispondere al personale dipendente dal 1 febbraio al 30 giugno 2015, per i giorni di lavoro di martedì, mercoledì e giovedì un buono pasto del valore di euro 5,29 e dal 1 luglio di euro 7,00; per i dirigenti e loro accompagnatori in missione a Roma, verrà corrisposto ad ognuno un rimborso di euro 30,00 a pasto; il personale attualmente impegnato a gestire il servizio mensa, verrà reimpiegato ad altri compiti.

 2) A conclusione della seduta, il Presidente Barbuto ha riferito:

a) il 3 febbraio una delegazione dell’associazione dei disabili visivi del Montenegro sarà in visita agli uffici della Presidenza Nazionale dell’Unione; l’occasione consentirà uno scambio ed un confronto sulle diverse tematiche che maggiormente interessano le due associazioni;

b) dal 10 al 12 febbraio una delegazione dell’Unione composta da Barbuto, Cattani e Perfler sarà in visita all’associazione dei ciechi dell’Albania;

c) il 21 febbraio per iniziativa del Club Italiano del Braille, in collaborazione con l’Istituto Rittmayer, a Trieste verrà celebrata la VIII Giornata Nazionale del Braille;

all’evento sono autorizzati a partecipare i componenti la Direzione Nazionale dell’Unione;

d) il componente Claudio Romano lo ha informato che nei prossimi giorni, in ragione del fatto che intende candidarsi sul territorio in occasione dell’imminente rinnovo degli organi territoriali dell’Unione, presenterà le sue irrevocabili dimissioni dalla Direzione Nazionale.

 

Proposte in tema di mobilità , di Irene Balbo

Autore: Irene Balbo

Proposte per la definizione degli orientamenti programmatici del XXIII congresso dell’UICI in tema di Mobilità, elaborate nel convegno “Quali idee? Su quali gambe?”(Napoli,  15-16 novembre 2014),   promosso dal movimento Uicirinnovamento.

Hanno partecipato alla stesura di questo documento: Ciro Arnone, Irene Balbo, Vincenzo

Lafrancesca, Roberta Mancini, Andrea Prantoni e Graziella Zuccarato.

Il presente è il secondo dei tre documenti che affrontano il tema dell’Autonomia e della Vita indipendente (nel primo, uscito nei giorni scorsi, si è trattato il tema dell’Accessibilità e della Tecnologia).

Mobilità

1 l’abbattimento delle barriere che ostacolano la mobilità autonoma dei disabili, compresi quelli visivi, ampiamente affrontato dalle leggi vigenti, viene raramente messo concretamente in atto; le sezioni locali si trovano quotidianamente a combattere contro aziende di trasporti e comuni che, pur dimostrando disponibilità a parole, nei fatti disattendono completamente la legge. A livello locale non sempre, per ragioni economiche o di altra natura, si è in grado, una volta verificata l’inutilità di dialogo e manifestazioni, di percorrere le vie legali. Si ritiene utile che a livello centrale l’associazione attivi un ufficio legale che sostenga tali iniziative sia economicamente che con personale preparato.

2 Sul territorio nazionale si nota una grande difformità di trattamento nei confronti dei ciechi per quanto riguarda i trasporti: taxi, autobus, servizi di trasporto organizzati dal comune ecc., si ritiene indispensabile un’azione della sede centrale, per esempio attraverso un incontro con l’associazione dei comuni (ANCI), che porti, anche gradualmente, al raggiungimento di un trattamento il più possibile equo ed uniforme per tutti i ciechi italiani;

3 La mancanza di una legge chiara sui corsi di orientamento, mobilità ed autonomia personale, costringe le sezioni locali a dover continuamente combattere con le aziende sanitarie, i comuni ed i servizi sociali, per far comprendere l’importanza di tali iniziative per il raggiungimento, da parte di un cieco, di un’autonomia che sia, a seconda delle possibilità e delle caratteristiche della persona, il più vicina possibile alle sue reali capacità. È fondamentale quindi che ci si faccia carico di un progetto di legge, anche elaborato con altre associazioni di ciechi, che porti ad una chiarezza maggiore, sulle competenze dei vari enti ed all’individuazione, di un centro adeguato per questo tipo di riabilitazione, almeno in ogni regione del paese.

4 La scelta progettuale che ha portato alla sostituzione, in molte zone urbane, dei semafori, con rotatorie più o meno grandi e più o meno realmente funzionali, ha reso più pericolosa e difficile la mobilità di ciechi ed ipovedenti. Si ritiene che potrebbe essere utile uno studio di quali strategie siano state adottate negli altri Paesi in cui si è optato per questa soluzione e, qualora si riesca ad individuarne una valida, ci si faccia promotori di questa sul territorio italiano. In caso contrario si ritiene utile studiare soluzioni alternative che possano essere proposte alle varie amministrazioni e che siano ragionevoli sia dal punto di vista dei costi che della reale fattibilità.

5 La diffusione sempre maggiore di auto e biciclette elettriche rende più pericoloso per un cieco, percorrere da solo le strade delle nostre città. Sappiamo che a livello europeo si sta cercando di trovare una soluzione che preveda l’implementazione di un suono che sostituisca il rumore del motore, chiediamo che la sede centrale tenga monitorata questa situazione e spinga affinché si raggiunga presto una soluzione al problema, prima che diventi veramente ineludibile. Riteniamo anche in questo che sia fondamentale il ruolo dell’EBU.

6 Nonostante la maggior praticità di installazione e il minor impatto sul territorio, dei semafori sonori dotati di clock, che ne segnala la posizione, questi non sono stati omologati dal nostro ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Riteniamo utile, da parte della sede centrale, una ricerca sempre a livello europeo, per verificare se tali semafori sono stati omologati in altri paesi e, qualora la ricerca desse esito positivo, chiediamo che si riporti all’attenzione del ministero, la questione per cercare di ottenere il nulla osta per l’installazione di suddetti dispositivi.

 

SINTESI DEI LAVORI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 20 novembre 2014, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Come da avviso n.605 del 5 novembre 2014 e n.627 del 14 novembre 2014, il giorno 20 novembre 2014 alle ore 15,00 presso l’Istituto dei Ciechi – Via Vivaio n. 7 – Milano, si è riunito il Consiglio di Amministrazione della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi.

Alle ore 15,15 constatata la presenza dei Consiglieri Michele Borra, Claudio Cassinelli,  Gianluca Rapisarda, Mario Barbuto e Hubert Perfler, il Presidente Rodolfo Masto dichiara aperta e valida la seduta. Risulta assente giustificato il Consigliere Raffaele Ciambrone.

Verbalizza i lavori il Segretario Generale Antonella Cenfi. Sono presenti il Presidente del Centro Regionale S. Alessio Dottor Amedeo Piva e l’Architetto Innocenzo Fenici.

1 – Approvazione verbale della seduta del 26 settembre 2014.

Il verbale viene approvato all’unanimità.

2 – Eventuale ratifica delle Ordinanze adottate in via d’urgenza dalla Presidenza.

Il punto non viene trattato non essendo stata adottata alcuna ordinanza.

3 – Comunicazioni del Presidente.

Il Presidente chiede al consigliere Mario Barbuto se lo svolgimento del prossimo Premio Braille potrà essere l’occasione idonea per la consegna al Professor Tommaso Daniele della medaglia d’oro “Augusto Romagnoli”. Il Consigliere Mario Barbuto informa di non aver ancora pensato al programma e che comunque la presenza del Professor Daniele non è certa.

Su invito del Presidente, l’Architetto Innocenzo Fenici riferisce sulla realizzazione della targa, commissionata dall’Unione, che verrà consegnata a Papa Francesco in occasione dell’udienza programmata per il giorno 13 dicembre p.v.

In ottemperanza a quanto deciso dal Consiglio, il Presidente Rodolfo Masto informa di aver richiesto all’Istituto banchiere la migliore offerta per la proroga del servizio che, per l’anno 2015, sarà solo di cassa e non più di tesoreria. Le condizioni proposte dall’Istituto cassiere rimangono quelle praticate nell’anno precedente. Il Consiglio prende atto e autorizza il Presidente a procedere al rinnovo per sei mesi.

Area ricerca

Il Presidente prega il Vicepresidente Hubert Perfler di riferire sull’incontro tenutosi a Trieste propedeutico alla presentazione e alla realizzazione di progetti in ambito europeo.

Il Vicepresidente Hubert Perfler informa che il giorno 11 novembre scorso, con la partecipazione di n.9 Istituzioni, del Comune di Trieste, dell’Università di Trieste e dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste, si è svolta la Giornata dedicata alle “Procedure per la presentazione di progetti in ambito europeo a favore delle persone con disabilità visiva”. Al termine dell’incontro è stato inviato alle istituzioni partecipanti un questionario che dovrà essere restituito entro il 15 gennaio 2015.

Su invito del Presidente, il Consigliere Michele Borra riferisce sullo svolgimento, a Bologna, della tappa della mostra “A spasso con le dita” tenutasi nel mese di ottobre. La mostra, ospitata presso la Prefettura della città, ha riscosso un considerevole successo di pubblico.

Il Presidente informa che l’Architetto Innocenzo Fenici è in contatto con i referenti del Planetario di Torino, anch’essi interessati ad ospitare la mostra.

L’Istituto di Genova ha programmato per il giorno 19 dicembre il Convegno “Occhio della mente”. Il Consigliere Claudio Cassinelli, oltre ad invitare il Presidente a presenziare alla sessione inaugurale, ha chiesto il patrocinio della Federazione. Il Consiglio concede il patrocinio mentre il Presidente informa che, per impegni precedentemente assunti, non potrà essere presente.

Il Presidente comunica che il Centro di Consulenza Tiflodidattica di Assisi ha avuto un problema al software che ha richiesto l’intervento urgente del dipendente Lucio Zito.

Il Presidente Rodolfo Masto informa che è pervenuta una richiesta di adesione alla Federazione da parte dell’IRIFOR di Trento. Il Consiglio richiamato il regolamento, recentemente approvato, accerta che l’ente richiedente non è in possesso dei requisiti richiesti e dà mandato al Presidente di informare Ferdinando Ceccato, Presidente dell’Ente in questione.

4 – Aggiornamenti relativi alla questione del “Centro Polifunzionale sperimentale di alta specializzazione per la ricerca tesa all’integrazione sociale e scolastica dei ciechi pluriminorati”.

Il Presidente riferisce dei contatti avuti con l’Avvocato Angelo Clarizia, incaricato di verificare, sotto il profilo giuridico, il corretto comportamento tenuto dalla Federazione nei confronti del Ministero dell’Interno. Il Presidente riferisce che l’Avvocato Angelo Clarizia, dall’esame della documentazione, ritiene che la Federazione abbia agito con correttezza nei confronti del Ministero. Pur dichiarandosi pronto a difendere la Federazione davanti al TAR o al Consiglio di Stato, il professionista invita a mettere in atto ogni iniziativa per evitare il contezioso. Infine, il Presidente conferma che l’Avvocato Angelo Clarizia ritiene opportuna la presenza del notaio in occasione dell’insediamento del Comitato di Coordinamento del Centro.

5 – Prima informativa del Consigliere Claudio Cassinelli relativa all’incarico di individuare un immobile da acquisire e da destinare ad unica sede della Federazione.

Il Consigliere Claudio Cassinelli riferisce di aver visitato, insieme all’Architetto Innocenzo Fenici, alcuni locali che però non si sono rivelati idonei alle necessità della Federazione. Informa inoltre della vendita all’asta di un immobile, di grande metratura, sito in Via Pollio, vicino a Via Mirri. Il Consiglio chiede al Consigliere Claudio Cassinelli di approfondire la questione, verificando le possibilità di acquisizione del fabbricato.

Il Dottor Amedeo Piva chiede di poter intervenire sull’argomento informando sulla disponibilità di locali presso l’Istituto San Michele, di proprietà della Regione, situato nei pressi del Centro Regionale S. Alessio. Il Consiglio chiede al Consigliere Claudio Cassinelli e all’Architetto Innocenzo Fenici di prendere contatti e di verificare se esistono i presupposti per un eventuale trasferimento della Federazione.

6 – Primi adempimenti in merito all’adozione della nuova contabilità.

Il Presidente riferisce che in data 19 novembre, il Dottor Giovannucci, Commercialista della Federazione, e il Responsabile della Ditta Dis che gestisce il software della contabilità dell’Ente, hanno avuto un incontro tecnico al fine di verificare l’effettiva agibilità del programma, già in uso alla Federazione, per poter iniziare ad avviare la nuova contabilità riferita alle Onlus per l’esercizio 2015. Il Presidente ricorda che, per l’anno in corso, la nuova contabilità affiancherà la preesistente.

7 – Informativa del Consigliere Gianluca Rapisarda circa lo sviluppo dei progetti in essere.

Il Consigliere Gianluca Rapisarda relaziona sui progetti attualmente in essere ed in particolare: del progetto Tiflopedia, del percorso multisensoriale ubicato nei Giardini Vaticani, della realizzazione di n. 9.000 targhette nero/braille da applicare alle paline del servizio di trasporto pubblico romano. Il Consigliere Gianluca Rapisarda informa altresì dei contatti avuti con il Consigliere Raffaele Ciambrone al fine di ottenere l’accreditamento della Federazione come ente di formazione presso il MIUR e della possibilità di accedere ai fondi per l’editoria speciale.

 4 a) – Presa d’atto delle diverse designazioni espresse dagli Enti previsti ai sensi del comma 2, art.1 della Legge n. 278 del 28 dicembre 2005.

Il Presidente Masto informa che dopo le varie designazioni il Comitato previsto ai sensi del comma 2 – art. 2 della legge n. 278/2005, risulta così composto:

Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi: Cassinelli Claudio;

Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti: Gelmini Luigi;

Regione Lazio: Piva Amedeo;

Fish: Falabella Vincenzo;

Fand: Ventura Annita.

Il Presidente informa che il Comitato di cui sopra si riunirà per la costituzione ufficiale, alla presenza di un notaio, il giorno 26 novembre 2014 alle ore 15.00 presso il Centro di Produzione della Federazione di Via Mirri n. 2 in Roma.

8 – Varie ed eventuali.

Il punto n. 8 all’o.d.g. non viene trattato.

Alle ore 16,45 circa, avendo esaurito i punti posti all’o.d.g., il Presidente dichiara chiuso il Consiglio d’Amministrazione.

Parlami di te , di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Mario Censabella si racconta.

Sappiamo tutti quanto sia bello aprirsi agli altri parlando di se stessi, delle proprie esperienze, del proprio vissuto. Eppure non è così scontato come sembra perché talora accade che sciogliendo il laccio che tiene racchiuso il contenuto della  propria  memoria  vengano evidenziate e trasmesse esperienze personali di notevole importanza soggettiva, memorie che si decide di consegnare apertamente, fatti e circostanze a lungo trattenute come esperienze personali che hanno inciso sulle proprie scelte e conseguentemente sul proprio comportamento.

Mario ci farà dono del suo vissuto come presidente della sezione milanese dell’Unione, dei suoi incontri particolari, delle circostanze che hanno inciso nel colorare il suo lungo viaggio accanto a persone e avvenimenti  che hanno connotato  le giornate del proprio servizio a favore di amici e conoscenti incontrati lungo la strada percorsa con spirito aperto alla comprensione  della gioia e del dolore.

Sembra facile parlare di se stessi, ma non è sempre scontato: per farlo dobbiamo essere motivati profondamente convinti che, in qualche modo, possa risultare utile o almeno interessante consegnare pubblicamente il proprio passato.

In questa occasione la nostra sala virtuale telefonica 98 90 50 diverrà il mezzo migliore per consegnare un tratto di umanità racchiusa nello scrigno della  propria  memoria.

Mario sarà con noi mercoledì 4 febbraio alle ore 18 e sono certo che saremo in molti a condividere questo momento carico di umanità.

Per entrare nella sala della commissione anziani è necessario avere il pin di sicurezza, pin che vi sarà consegnato su vostra richiesta dal sottoscritto e dagli amici Nunziante Esposito  e Pino Servidio.

Chiamateci o scriveteci, siamo a vostra disposizione.

Cesare Barca: email cesarebarca@alice.it tel. 329 20 50 972

Nunziante Esposito: email nunziante.esposito@alice.it  tel. 349 672 33 51

Pino Servidio: email Giuseppe.servidio@alice.it   tel.335 80 82 002