Assemblea Sezionale Siena. 24 novembre 2013

Autore: Massimo Vita

Salve, ho il piacere di informarvi che l’assemblea sezionale si terrà il 24
novembre prossimo alle ore dieci in seconda convocazione presso il
ristorante Orto de’ Pecci in via Porta Giustizia nella sede della
cooperativa La Proposta.
I lavori, di cui allego i documenti, si concluderanno con un pranzo dal
costo di 25 euro.
Vi prego di non mancare.
Massimo Vita

 

Prot. N. 17  Siena 04/11/2013

                                                                                                                                                             Ai signori soci

                                                                                                                                             E,p.c.    Al Presidente Nazionale

                                                                                                                                                          Al Presidente Regionale

Alla consigliera regionale Elena Ferroni

                                                                                                                                                          Ai Sindaci revisori

OGGETTO: CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA 24 novembre 2013

Cara socia, caro socio,

con la presente ti informo che è convocata l’assemblea ordinaria della nostra sezione per domenica 24 novemvre in prima convocazione alle ore 9,00 e in seconda convocazione alle ore 10,00 presso i locali della cooperativa La Proposta nel ristorante Orto De’ Pecci in via porta Giustizia, 39; per discutere il seguente ordine del giorno:

  1. approvazione verbali sedute precedenti;
  2. elezione del presidente dell’assemblea e del vice presidente;
  3. nomina tre questori di sala;
  4. discussione e votazione della relazione programmatica per l’anno 2014;
  5. lettura, discussione e votazione della variazione al bilancio preventivo 2013;
  6. lettura, discussione e votazione del bilancio preventivo 2014;
  7. ; varie ed eventuali.

Al termine dei lavori assembleari si terrà il pranzo sociale negli stessi locali al costo di € 25,00 a persona. Si prega di prenotare entro martedi 19 novembre telefonando in associazione.   Vi invito caldamente a partecipare per rendere vivi i lavori assembleari e se avete problemi a intervenire vi prego di comunicarlo in Sezione perché abbiamo una rete di collaborazione per favorire gli spostamenti.

Ti prego di non mancare e, convinto che non farai mancare il tuo contributo di idee e di presenza, ti saluto cordialmente.

Il presidente

Massimo Vita

057746854

 

COMUNICATI IMPORTANTI

 

NUOVI SERVIZI OFFERTI DALLA SEZIONE

 

Informiamo che la sezione svolge le funzioni di patronato e quindi sbriga tutte le pratiche INPS, INAIL, INVALIDITA’ CIVILE E CECITA’ CIVILE.

Svolge anche  servizio di assistenza fiscale CAF, per dichiarazioni dei redditi, stampa CUD, ISEE e ogni altra pratica legata ai redditi.

  • Per i soci è tutto assolutamente gratuito.
  • Per i familiari e gli amici, le tariffe sono tutte più basse di quelle praticate dagli altri patronati.
  • Per il patronato o il CAF, rivolgersi a Martina Giunti al numero: 057746181 oppure al presidente al cell. 3394581400.

Siamo in condizione di attivare la consegna farmaci a domicilio per la quale dovrete ritirare in sezione la tessera e vi saranno date le relative informazioni sul funzionamento.

La tessera è gratuita per i soci e i familiari che vivono in casa (massimo per 4 persone).

Informiamo inoltre che la sezione sta organizzando le seguenti iniziative:

Venerdi 13 dicembre 2013 (Giornata nazionale del cieco): presso auditorium banca Chianti a Fontebecci, Siena dalle 18,30 alle 23 con il seguente programma:

ore 18,30 merenda cena al costo di 15 euro per i soci e un familiare, euro 20 per gli altri;

ore 21,00 concerto coristico gratis per i soci e offerta minima di euro 10 per gli altri.

 

Lunedì 16 dicembre: Incontro con tutti i soci della rappresentanza di Poggibonsi per            incontro di programmazione e per gli auguri di Natale alle ore 15.00 presso la rappresentanza.

 

Venerdì 20 dicembre: incontro con i soci della val di Chiana per gli auguri di Natale e un incontro di programmazione delle attività alle ore 15,30 presso la rappresentanza

 

UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI

SEZIONE PROVINCIALE DI SIENA

Relazione programmatica ANNO 2014

24 novembre 2013

 

 

 

Amiche, amici,

ci piace iniziare questa relazione programmatica ricordando tutti i soci che in questo ultimo anno ci hanno lasciato per passare a miglior vita, spesso in modo inaspettato e drammatico.

A loro va il nostro grazie per aver preso parte alla nostra grande famiglia, ai loro cari assicuriamo la nostra vicinanza.

In questa assemblea abbiamo il dovere di programmare il prossimo anno che ci porterà verso l’anno congressuale, una pagina nuova della nostra storia.

A livello nazionale e regionale molti dirigenti dovranno, come il presidente nazionale, cedere il passo per rispetto al nostro statuto e quindi andremo incontro a un cambiamento epocale.

La storia ci fornisce occasioni e noi dobbiamo dimostrare di saperle cogliere e questo è proprio uno di questi momenti.

Dobbiamo impegnarci perché in questo anno l’intera associazione discuta e si prepari con reale apertura per vivere in pienezza l’anno congressuale e il relativo congresso.

A livello regionale abbiamo il dovere di unire le forze più nuove del nostro corpo associativo per metterle al servizio della causa comune portando aria nuova e nuove idee in consiglio regionale, per avere più voce in capitolo nelle scelte del consiglio regionale della Toscana che negli ultimi tempi non ha dato segni tangibili della sua considerazione nei nostri confronti. Alcuni risultati nonostante tutto sono stati ottenuti ma si deve e si può ottenere di più e di meglio.

Per quanto riguarda la nostra sezione, dovremo far  partire un dibattito interno per costruire il consiglio del futuro, se vogliamo che la sezione viva e che soprattutto viva crescendo e consolidandosi.

Promuoveremo iniziative di dibattito sui vari temi che ci vedono impegnati come: l’integrazione scolastica, la formazione e la formazione continua, l’occupazione, gli anziani, i giovani e lo sport.

Dobbiamo però programmare anche l’attività ordinaria che ci dovrà vedere impegnati in modo corale per la crescita della sezione sia in termini numerici che in termini di qualità.

Allora dovremo essere più presenti in periferia, più vicini ai soci con l’utilizzo delle riunioni telefoniche e della linea amica avallendoci della buona volontà di tutti coloro che possono offrire un’ora del proprio tempo. Le riunioni telefoniche verranno coordinate dalla nostra consigliera regionale Ferroni Elena e così anche la linea amica, dato che la stessa Elena svolgerà un periodo di tirocinio presso la nostra sezione.

Ci dovremo impegnare con forza per individuare gli enti pubblici e le imprese private che non rispettano la legge sull’assunzione dei centralinisti telefonici perché anche nella nostra provincia si vedono i primi segnali di criticità.

Dobbiamo fare di più e meglio per favorire l’integrazione non solo scolastica dei ragazzi. A questo fine, con l’irifor e la provincia promuoveremo un corso di formazione per educatori al fine di supportare l’integrazione scolastica e un laboratorio per l’approccio all’arte e ai vecchi mestieri come i vimini.

Per poter concretizzare tutte queste azioni e per tutto quello che la sezione svolge nel quotidiano dovremo impegnarci in una sempre maggiore raccolta fondi e il consiglio sta pensando di organizzare alcune iniziative come:

‘a cena nel Campo’ per l’assistenza domiciliare, sport e solidarietà per la promozione dello sport, due serate teatrali e una cena in Val di Chiana.

Le varie iniziative mirano a finanziare i nostri servizi e a lanciare anche altre attività sportive o ricreative.

Sapete che oggi la nostra maggior risorsa è costituita dalla donazione della fondazione Linaldo e dalla convenzione con il comune di Siena ma entrambe non sono sufficienti.

In questi giorni abbiamo in atto la lotteria sezionale che necessita di un maggior impegno di tutti perché sia un successo. Se ogni socio vendesse i biglietti nel suo ambito amicale, di lavoro, forse potremmo avere un grande risultato.

Dobbiamo ancora vincere la sfida della corretta integrazione scolastica ma per farlo dobbiamo coinvolgere maggiormente le famiglie dei ragazzi.

Dovremo estendere il servizio di assistenza educativa scolastica anche alle zone fuori dall’area senese.

Per poter realizzare un programma così ambizioso, dovremo migliorare la nostra capacità di lavoro ma dovrà crescere la consapevolezza di tutti rinunciando a qualcosa in termini egoistici per il bene comune.

Un’associazione cresce, migliora le proprie performance, cresce numericamente se riesce a fare sempre meglio in materia di trasparenza.

Dobbiamo dire che non abbiamo mai negato la consultazione dei nostri atti, non chiudiamo mai le nostre porte malgrado le ore di chiusura al pubblico dell’ufficio. Tutto quello che abbiamo proposto di realizzare per il prossimo anno si deve anche coniugare con i servizi ordinari come:

il servizio di accompagnamento, trasporto e socializzazione, il patronato, la consulenza informatica e tiflologica e le relazioni politiche.

Potremo farlo se avremo la collaborazione di tutti. Soprattutto sarà necessario rendersi conto che quando si nega un servizio è solo per una reale impossibilità soprattutto in orari serali, di sabato e domenica e dalle ore tredici alle ore quindici. Abbiamo bisogno di razionalizzare il servizio per gestire meglio le ore del personale e questo potrebbe rendere lo stesso meno flessibile.

Invitiamo chi può a partecipare ai progetti ad personam del servizio civile e ai progetti di vita indipendente o ad altre possibilità che vengono offerte.

Ci piacerebbe che questa assemblea fornisse al consiglio suggerimenti utili sul programma per il prossimo futuro e soprattutto sulle modalità di realizzazione del programma stesso.

Uno dei problemi molto discusso, anche a livello nazionale, è quello del numero dei soci. Si parla di questo tema perché i soci diminuiscono ma soprattutto perché non si attraggono nuovi iscritti.

La questione è annosa ma la nostra sezione non ha problemi di partecipazione, molto lentamente stiamo crescendo ma, tuttavia, abbiamo bisogno di mettere in atto strategie sempre più efficaci per far si che i disabili visivi di questa provincia si possano ritrovare sotto la nostra bandiera. Ci dobbiamo adoperare affinché tutti i ciechi e gli ipovedenti minori si iscrivano alla nostra sezione e sono almeno trenta di cui solo sei sono iscritti ad oggi.

Abbiamo in corso di perfezionamento un accordo con l’Arci provinciale al fine di utilizzare le loro sedi nelle varie località in provincia come punti di riferimento dei nostri soci. Questo ci consentirà di avere altre rappresentanze e dei riferimenti comunali certi.

Sempre con l’Arci stiamo realizzando un progetto che ci consentirà di utilizzare la loro radio web per lanciare informazioni utili alla categoria e per pubblicizzare in forma gratuita le nostre iniziative.

Stiamo cercando di perfezionare il servizio di auguri per compleanni e onomastici e ci scusiamo se qualcuno di voi non ha ricevuto gli auguri telefonici. Un piccolo gesto ma, ci pare di poter dire, molto apprezzato.

Conclusioni

Anche per me che conduco questa complessa organizzazione il prossimo anno sarà un anno difficile perché sarò certamente impegnato nel dibattito nazionale, ma anche in quello regionale, visto che intendo essere presente per portare il mio contributo in esperienza e risultati per il rinnovamento dell’intera organizzazione.

Dobbiamo, in futuro, aumentare il nostro ruolo politico a ogni livello per far pesare la nostra presenza sul territorio. A Siena siamo riusciti a pesare nel dibattito su come rinnovare la deputazione della fondazione Monte dei Paschi e un nostro rappresentante, Agostino D’Ercole, è stato in corsa per la nomina nella deputazione generale su proposta del sottoscritto. Chi vi parla è stato indicato dalle associazioni come loro rappresentante nella fondazione ‘Futura Dopo di Noi’.

Stiamo dialogando con la Società Esecutrice delle Pie Disposizioni affinché un rappresentante dei ciechi possa entrare in quella organizzazione per promuovere, anche in quel contesto, le istanze dei ciechi.

Dobbiamo esserci per evitare che gli eventi ci scavalchino, che riaccada un nuovo fenomeno come quello dell’Associazione di Tutela dei Ciechi.

La presenza politica serve a difendere meglio i nostri diritti e a dare risposte sempre più efficaci ai nostri bisogni.

Questa linea è promossa anche dal nostro presidente nazionale ma il precedente congresso ha creato un vulnus prevedendo una norma rigida in materia di incarichi amministrativi dei dirigenti UICI.

Penso, per esempio, che sulla scorta di quanto accaduto per il parlamento nazionale, per alcune organizzazioni le associazioni dei disabili dovranno chiedere alle forze politiche di ogni colore di candidare dei nostri rappresentanti per il rinnovo del consiglio regionale.

In regione si giocano molte delle partite che ci riguardano come:

scuola, vita indipendente, non autosufficienza, trasporti, riabilitazione e sanità.

Il ruolo della sezione in questa città e in questa provincia è sempre più attivo e la grande adesione alla manifestazione di calcio a 5 lo dimostra perché se così non fosse stato, non avremmo coinvolto una gran parte del consiglio comunale, tanti dirigenti di contrada, tanti fantini e le forze dell’ordine.

Ora, tutti insieme al mio fianco, dobbiamo compiere un passo in più, dobbiamo alzare l’asticella dei nostri obiettivi e far sì che tutti coloro che hanno un problema di vista trovino nella nostra associazione il loro luogo naturale di condivisione e tutti insieme potremo davvero essere orgogliosi di noi stessi.

Quanto tratteggiato in questa relazione potrebbe essere ritenuto utopistico ma, credetemi, possiamo realizzare questi obiettivi se continuiamo a essere uniti, se saremo capaci di supportarci reciprocamente e se avremo una sola voce.

Dobbiamo, insieme, portare avanti il nostro vissuto, i nostri diritti e la nostra dignità di uomini fra gli uomini.

Se sapremo essere davvero Unione, avremo grandi soddisfazioni e potremo vincere la battaglia per le pari opportunità, la lotta per l’integrazione sociale di tutti i ciechi e gli ipovedenti.

Viva la sezione di Siena dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti!

 

Il Presidente

Massimo Vita

 

“Non volevo vedere”

Autore: Redazionale

Dal 6 novembre, è disponibile: “Non volevo vedere” di Avalon (Fernanda Flamigni) e Tiziano Storai.

Prefazione di Susanna Camusso e presentazione di Lella Costa.

Da una storia vera, un romanzo che non giudica ma che fa riflettere. 

Un rapporto distorto fra un uomo e una donna e il dramma che ne è scaturito.

Disponibile nelle librerie, nei book stores on line, sul sito dell’editore www.ediesseonline.it . Info anche su Facebook.

MIRACOLO A MARRAKESH: CADE UN’ALTRA BARRIERA

Autore: Rodolfo Cattani

 Marrakesh, Marocco, 28 giugno 2013: la Conferenza Diplomatica dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI) ha adottato uno storico trattato internazionale che sancisce il diritto delle persone cieche, ipovedenti o con difficoltà di lettura di accedere liberamente alle versioni in formato alternativo delle opere protette dal diritto d’autore. Si tratta di un evento straordinario, un successo che molti ritenevano impossibile. Ci sono voluti sei lunghi anni di faticosi negoziati che hanno messo a dura prova la tenacia e la ferma determinazione delle organizzazioni internazionali delle persone cieche, ipovedenti e dislessiche, ma alla fine l’intelligenza e il buon senso sono prevalsi sulla mentalità economicista, sui pregiudizi e sulle rigidità formali.

 

Il “Trattato di Marrakesh per facilitare l’accesso alle opere pubblicate, da parte delle persone con cieche, ipovedenti o con altre difficoltà di lettura” costituisce un importante riconoscimento del diritto delle persone disabili di accedere all’educazione, all’informazione e alla cultura sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità.

 

Il Trattato ha l’obbiettivo di favorire il superamento della drammatica carenza di libri che affligge le persone cieche, ipovedenti o altrimenti disabili. Infatti, si è calcolato che solo poco più dell’1% dei libri pubblicati nel mondo sono disponibili in formati accessibili, una discriminazione a cui il Trattato intende por fine principalmente in due modi.

 

Primo, impegnare gli stati che aderiscono al Trattato a prevedere delle eccezioni al diritto d’autore a favore delle persone disabili interessate, riconoscendo a queste ultime e alle loro organizzazioni e agli enti preposti la facoltà di realizzare libri in formato accessibile, senza l’obbligo di richiedere l’autorizzazione preventiva dei detentori del copyright, l’autore o l’editore.

 

Secondo, gli stati aderenti devono autorizzare l’importazione e l’esportazione delle versioni accessibili di libri e pubblicazioni soggette al copyright senza il permesso dell’autore o dell’editore. Tale prassi consentirà di evitare che lo stesso libro sia trascritto o registrato più volte in paesi diversi, dal momento che i paesi che dispongono di un maggior numero di libri accessibili li potranno legalmente mettere a disposizione  degli utilizzatori in paesi con minori risorse, il che finora era vietato.

 

I libri accessibili saranno prodotti e gestiti preferibilmente da enti autorizzati, ma anche da singoli individui per proprio uso personale.

 

Il Trattato precisa (articolo 2(a)) quali pubblicazioni possono essere trascritte o distribuite liberamente: opere letterarie o artistiche in forma di testo, notazioni o illustrazioni relative pubblicate o altrimenti rese disponibili al pubblico con qualsiasi mezzo. La definizione comprende quindi libri, periodici e altre opere testuali similari, illustrazioni, grafici e spartiti musicali. Sono esclusi, ovviamente, i libri accessibili disponibili in commercio e i film. Il Trattato non consente di modificare il contenuto dell’opera, ad esempio per facilitarne la comprensione; solo il formato può essere modificato nella misura necessaria per rendere l’opera accessibile.

 

Il Trattato definisce chiaramente (articolo 2(b)) che cosa debba intendersi per “copia in formato accessibile”, ossia la copia di un’opera in una modalità o forma alternativa che consente alla persona beneficiaria di accedere all’opera, in modo efficace e confortevole così come a qualsiasi altra persona senza deficit visivo o altra difficoltà di lettura. La copia in formato accessibile può essere utilizzata esclusivamente dal beneficiario. L’integrità originale dell’opera deve essere rispettata, fatte salve le modifiche necessarie per rendere l’opera accessibile nel formato alternativo rispondente alle esigenze del beneficiario.

 

La definizione di “ente autorizzato” (art. 2.c) è molto importante e precisa, in quanto il ruolo dello stesso è cruciale nel Trattato.  Deve trattarsi di un ente pubblico autorizzato o riconosciuto dal governo che fornisce alle persone beneficiarie istruzione, formazione professionale, forme alternative di lettura e accesso all’informazione senza fini di lucro. Comprende altresì istituzioni pubbliche e organizzazioni senza fini di lucro che forniscono alle persone beneficiarie gli stessi servizi come attività primaria o obbligo istituzionale. Per essere considerato un ente autorizzato non è prevista alcuna procedura di certificazione, ma è sufficiente rispettare gli ampi criteri dell’articolo 2.c.

 

La definizione del termine “persona beneficiaria” è piuttosto ampia e si riferisce a persone in situazioni di disabilità tali da interferire con l’effettiva capacità di leggere un testo pubblicato. Essa comprende persone cieche, ipovedenti, con difficoltà di lettura (dislessia) o affette da una disabilità fisica che impedisce loro di tenere un libro, di girare le pagine o inquadrare il testo.

 

L’articolo 4 stabilisce chiaramente gli obblighi degli stati che ratificano il Trattato (Stati parte). Questi ultimi devono porre in essere le eccezioni nazionali alla legislazione in materia di diritto d’autore che rendano possibile agli enti autorizzati di realizzare copie accessibili di opere pubblicate senza dover richiedere l’autorizzazione da parte dei detentori del copyright. Tali norme esistono, ad esempio, negli Stati Uniti oppure negli Stati Membri dell’Unione Europea per effetto della trasposizione della direttiva sul diritto d’autore 2001/29/CE .

 

Gli articoli 5 e 6 sanciscono il diritto di scambiare libri in formato accessibile tra uno stato e un altro, sia tra enti autorizzati, sia tra enti autorizzati e singole persone residenti all’estero.

 

L’articolo 7 si riferisce alle misure tecnologiche di protezione che hanno lo scopo di impedire la libera circolazione o l’utilizzazione illegale dei libri digitali. Purtroppo questi blocchi possono automaticamente impedire l’accesso legittimo a un’opera da parte delle persone disabili che utilizzano ausili assistivi quali la sintesi vocale o il display braille. L’articolo 7 stabilisce quindi che è legale aggirare o eliminare ove ciò è possibile tali blocchi in modo che una persona beneficiaria possa comunque accedere al libro e solo a tale scopo.

 

Un blocco particolarmente efficace è il cosiddetto “Three-Step Test” (test dei tre passi), che tuttavia è utilizzato solo per testi particolari.

 

L’articolo 8 tutela il diritto alla privacy delle persone beneficiarie del Trattato.

 

La tutela dei ragionevoli interessi dei detentori del diritto d’autore è garantita dal fatto che i libri in formato accessibile cui il Trattato si riferisce possono essere utilizzati esclusivamente dalle persone beneficiarie e che gli enti autorizzati devono verificare la legittimità dell’uso di tali libri e scoraggiare la riproduzione e la distribuzione di copie illegali.

 

Gli Stati parte del Trattato possono, ma non sono tenuti a emanare norme per vietare l’importazione di opere accessibili che sono disponibili in commercio in tale formato nel paese stesso. Gli stati che intendono adottare tali norme devono comunicarlo formalmente all’OMPI. Non vi è alcuna limitazione di tal genere riguardo all’esportazione di libri in formato accessibile.

 

Ora che il Trattato è stato adottato dall’OMPI è necessario che i singoli stati lo ratifichino e lo attuino. Infatti, il Trattato avrà conseguenze significative per quanto attiene all’accessibilità’ di testi fondamentali per l’educazione, la formazione e la crescita culturale delle persone beneficiarie in quei paesi in cui ancor oggi la loro fruizione è condizionata da difficoltà economiche e vincoli legali. Sarà più facile per i centri di produzione rispondere prontamente alle richieste degli utenti, ma sarà anche finalmente legale trasferire fuori dei suoi confini i libri prodotti in un dato paese. Ciò sarà particolarmente importante per i libri prodotti in lingue a larga diffusione, come l’inglese, lo spagnolo, il francese, il portoghese, il russo, il cinese, il bengalese, l’indonesiano, lo swahili ecc.

 

Il Trattato sarà particolarmente importante per quei paesi dove i servizi in favore dei ciechi e degli ipovedenti sono del tutto o in parte carenti. Questi paesi più poveri beneficeranno grandemente dell’accesso alle più ampie collezioni bibliografiche presenti in paesi più grandi e ricchi.

 

In conclusione, il Trattato di Marrakesh consentirà di ridurre la carenza di libri accessibili nel mondo e allo stesso tempo di rendere più agevole la produzione di libri accessibili in molti paesi dove ancora ciò non avviene. La creazione di una vasta area di interscambio ridurrà i costi ampliando il bacino di utenza e favorendo lo sviluppo culturale e sociale dei ciechi e degli ipovedenti.

 

Ma perché ciò accada è necessario che il Trattato sia sottoscritto, ratificato e attuato. È importante che i governi, le istituzioni educative, formative e culturali, i centri di produzione e le  organizzazioni rappresentative si attivino per trarre il massimo vantaggio possibile da questo nuovo strumento internazionale. Perché esso entri in vigore è richiesta la ratifica di 20 stati, dopo di che qualsiasi stato potrà aderirvi.

 

L’Unione Mondiale dei Ciechi è stata l’ispiratrice e la guida della campagna che ha richiesto l’impegno di ingenti risorse umane e finanziarie e l’Unione Europea dei Ciechi non è stata da meno. Il ruolo svolto dal Royal National Institute of Blind People (RNIB – il Regio Istituto Nazionale dei Ciechi) è stato determinante per ottenere il sostegno formale da parte del Parlamento Europeo, vincere l’iniziale freddezza della Commissione Europea e la pervicace riluttanza di quasi tutti gli stati membri dell’UE. Anche l’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti si è impegnata al massimo, inviando innumerevoli lettere ai ministri competenti e ottenendo alcuni utili incontri chiarificatori. Ora possiamo far conoscere  all’estero il ricco patrimonio bibliografico accessibile del Centro Nazionale del Libro Parlato e della Biblioteca Italiana per i Ciechi di Monza; ma anche per i ciechi e ipovedenti italiani sarà più facile richiedere all’estero i libri desiderati.

 

Anche da noi, dove vi è sempre stata una sensibilità positiva riguardo alla possibilità di trascrivere in Braille e registrare su supporto analogico i libri per i ciechi e dove tutte le eccezioni previste dalla Direttiva 2001/29/CE  sono state trasposte correttamente, il Trattato di Marrakesh porta qualcosa di nuovo: anche l’uso del  materiale su supporto digitale accessibile non è soggetto a vincoli o limitazioni e può essere liberamente fruito sia in Italia, sia all’estero.

 

Un’ultima considerazione riguarda l’atteggiamento degli editori, i quali avrebbero preferito risolvere la questione sulla base di una raccomandazione non vincolante che salvaguardasse la discrezionalità dell’autorizzazione. Il fatto è che ormai è ampiamente dimostrato che soltanto norme giuridiche obbligatorie garantiscono risultati certi e il rispetto della dignità intrinseca e dei diritti delle persone disabili.

 

Abbiamo dalla nostra la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità e intendiamo avvalercene con ragionevole determinazione ogniqualvolta siamo chiamati a difendere i nostri diritti..

 

DAVID CHIOSSONE PER I CIECHI E GLI IPOVEDENTI. COMUNICATO STAMPA

Autore: Sezione di Genova

ISTITUTO DAVID CHIOSSONE ONLUS – E’ stata inaugurata oggi la nuova stanza “Snoezelen” nel centro di riabilitazione per l’età evolutiva di Villa Chiossone.

Uno spazio speciale per aiutare con un approccio multisensoriale i bambini disabili visivi a interagire con l’ambiente e i pluridisabili gravi a comunicare non verbalmente.

Genova, 23 settembre 2013 – E’ stata inaugurata oggi alle ore 12, a Villa Chiossone (Corso Italia 10), il centro di riabilitazione per l’età evolutiva dell’Istituto David Chiossone, la nuova stanza “Snoezelen”: uno spazio multisensoriale, con particolari luci, colori, profumi, suoni e musiche, dedicato alla riabilitazione e alla stimolazione sensoriale dei bambini disabili e pluridisabili visivi.

La stanza rappresenta un nuovo strumento, duttile ed efficace, per aiutare sia i bambini disabili visivi a conoscere e ad interagire con l’ambiente, sia i piccoli pluridisabili gravi a comunicare non verbalmente, attraverso esperienze sensoriali in un’atmosfera di fiducia e di distensione.

Il neologismo “Snoezelen” deriva da due verbi olandesi snoffelen (annusare) e edoezelen (sonnecchiare, lasciarsi andare). Questo approccio terapeutico è stato sviluppato in Olanda per sostenere lo sviluppo senso-psicomotorio del bambino con disabilità grave, facilitando il rilassamento, l’orientamento spaziale e temporale, l’interazione con l’ambiente e la comunicazione non verbale.

Realizzata grazie al contributo di sostenitori privati, la stanza “Snoezelen” va ad arricchire la molteplicità di servizi offerti dall’Istituto in Villa Chiossone dove, attraverso l’applicazione delle terapie e attività riabilitative più avanzate, vengono affrontati i problemi di percezione dei neonati, dei bambini e degli adolescenti, in un ambiente sereno ed attento alle loro esigenze. Il centro di riabilitazione per l’età evolutiva di Villa Chiossone – in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale – offre assistenza a oltre 220 utenti all’anno, provenienti da tutta la Liguria e da fuori regione.

E’ questo un importante tassello nel processo di potenziamento dell’Istituto David Chiossone che nel corso degli ultimi anni sta progressivamente coinvolgendo tutte le sue strutture, con l’obiettivo di fornire ai disabili visivi di ogni età un servizio di assistenza di livello qualitativo sempre più alto, confermandosi centro di eccellenza all’avanguardia a livello nazionale.

Per ulteriori informazioni: www.chiossone.it

Incontro con il Vicedirettore della RAI, Antonio Marano

Autore: Presidente Nazionale

Oggi, 2 ottobre alle ore 11,30 il Presidente Nazionale ha incontrato il Vicedirettore Generale della RAI al quale ha esposto il problema delle audio descrizioni come risulta dalla lettera che segue.

Il Direttore pur dando prova di non essere molto informato ha chiesto un resoconto sullo stato dell’arte e  si è impegnato ad occuparsene.

 “Gentile Direttore,

come ho avuto occasione di accennarLe nella mia lettera di ringraziamento per la Sua partecipazione al Premio Braille, le audiodescrizioni per i ciechi rappresentano una modalità importante per fruire dei programmi televisivi per la parte che si riferisce alle immagini.

            Nella imminenza del contratto di servizio RAI-STATO, Le faccio presente che mentre per i sordi all’art. 13 lettere a) e b) si garantisce la titolazione del 70% della programmazione televisiva, per i ciechi alla lettera c) si parla genericamente di un incremento dell’offerta della programmazione garantendone anche la ricezione. Le chiedo di valutare la possibilità che anche per i ciechi si stabilisca la percentuale del 70% come per i sordi.

            Per quel che riguarda la ricezione delle audiodescrizioni, la nostra Unione ha chiesto ed ottenuto che le stesse fossero messe in onda in un canale dedicato; ora, però, accade che i ciechi non riescono ad accedere al digitale ed al canale satellitare per mancanza di decoder accessibili. Mi risulta che produrre un decoder accessibile ha un costo di circa 150.000 Euro. Mi permetto timidamente di avanzare l’ipotesi che la RAI si faccia carico della produzione di tale decoder  che potrebbe essere anche direttamente o indirettamente dalla RAI commercializzato. Nel caso che tale ipotesi non fosse praticabile, La prego di valutare la possibilità di trasmettere, nelle more, le audiodescrizioni su un canale radiofonico ad esempio GR Parlamento le cui frequenze sono generalmente disponibili.

            Nella speranza di essere stato chiaro nella sintesi e nel ringraziarLa per l’attenzione che l’Azienda vorrà dedicare ad una fascia di utenti di circa due milioni tra ciechi ed ipovedenti, La saluto cordialmente.”

Tre giorni densi di impegni

Autore: Tommaso Daniele

Tre giorni densi di impegni

Venerdì 15 alle ore 10 ho partecipato alla trasmissione del TG2 Insieme sul problema dei falsi ciechi. Erano presenti due alti funzionari dell’INPS e due ufficiali della finanza. Hanno proiettato alcuni filmati sui falsi ciechi ed hanno chiesto la mia opinione. Ho sostenuto che noi, da sempre, siamo contro i falsi ciechi perché ciò che viene dato loro viene tolto ai ciechi veri. Ho inoltre lamentato la scarsa cultura sulla realtà dei ciechi  dei finanzieri che svolgono le indagini e che considerano falso cieco ogni persona dotata di un minimo di autonomia: che pianta un ombrellone sulla spiaggia, che infila disinvoltamente la chiave su una toppa e così via… Ho anche lamentato l’atteggiamento persecutorio dell’INPS che, in qualche caso, impiega un anno e mezzo per accertare la disabilità visiva di una persona, mentre dovrebbe farlo in soli tre mesi.
 A fine trasmissione mi sono recato all’aeroporto per partecipare nella mia qualità di Vicepresidente ad Almaza,( Svezia) alla riunione del direttivo dell’Unione Europea dei Ciechi, nei giorni 16 e 17.
I temi trattati, oltre agli adempimenti procedurali quali per es.  l’approvazione del resoconto finanziario ufficiale per l’anno 2011, sono stati i seguenti: 
–  La difficile situazione dei diritti dei non vedenti in Albania, a causa dell’intenzione del governo di azzerare i benefici specifici dei non vedenti per realizzare un quadro previdenziale che preveda le stesse agevolazioni per tutti i tipi di disabilità. Il presidente dell’EBU ha riferito sui suoi contatti con le autorità internazionali presenti in Albania e a mia volta ho riferito dei contatti avuti da me come Presidente del FID con le stesse autorità.
–  Progressi incoraggianti nelle seguenti campagne:
1) verso il cambiamento di rotta della Commissione europea per quanto riguarda l’opportunità di un trattato dell’Organizzazione Mondiale sulla Proprietà Intellettuale (OMPI) per lo scambio internazionale di libri in formato accessibile limitatamente ai non vedenti 
2) l’accessibilità dei siti web realizzati dall’Unione europea
3) l’adozione di un Atto Europeo sull’Accessibilità
Personalmente, ho riferito sulle più recenti attività della Conferenza delle ONG internazionali del Consiglio d’Europa, presso cui rappresento l’EBU. La collaborazione con la Conferenza delle ONG è importante per inserire le questioni della disabilità nel dialogo della società civile con le autorità intergovernative (al Consiglio d’Europa partecipano 47 Stati europei), grazie al mio impegno e a quello delle associazioni dell’EBU da me stimolate, l’EBU ha una buona visibilità in seno alla Conferenza, in particolare in tempi recenti, grazie alla campagna contro le proposte per la riforma della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che mettono a serio repentaglio lo spirito democratico della Corte.  
Tra le notizie relative ai progetti europei a cui partecipa l’EBU è stata annunciata la conferenza “La visione nell’impresa. Sostegno ai minorati della vista nel mondo delle imprese per vincere la recessione” che si terrà a Parigi nel mese di settembre 2012.
Il giorno 18 ho partecipato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali alla riunione dell’Osservatorio, istituito con legge 18/ 2009. E’ stato esaminato il rapporto da inviare al Comitato dei diritti delle Nazioni Unite, che dà conto delle attività svolte nei primi due anni a partire dalla ratifica della Convenzione.
Dopo un’approfondita discussione si è convenuto di mandare per iscritto eventuali osservazioni e suggerimenti.

Si è passati ad esaminare il secondo punto all’ordine del giorno: le proposte da inserire nel piano di azione biennale dell’Osservatorio.
Ho colto l’occasione per segnalare le difficoltà lavorative dei ciechi che si vedono negare le professioni tradizionali, senza approdare a nuovi sbocchi occupazionali, nonostante le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. A chiusura dell’incontro è stato presentato il sito web dell’Osservatorio, che a dire del relatore era stato realizzato in base alle norme sull’accessibilità.

 

Corso on line di informazione e formazione sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilita’.lezioni 6-7 giugno 2012

Autore: Servizio Affari Internazionali

Con riferimento alla circolare 132/2012, si ricorda che nei giorni 6-7
giugno 2012 sono previste le seguenti lezioni:
– 6 giugno h 15,00  – a) Diritto all'accessibilità: articolo 9, articolo 21.
La  relatrice, dr.ssa Barbara Leporini, sarà coadiuvata dall'arch. Luca
Marzi dell'Università di Firenze. b) Diritto all'autonomia e alla
mobilità:articolo 20. Il relatore sarà l'avv. Domenico Sabia dell'Ufficio
Legale dell'ANMIC.  La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci.
– 7 giugno h 10,00 – Diritto al lavoro e alla formazione professionale:
articolo 27. Il relatore avv. Paolo Colombo, componente della Direzione
Nazionale, condurrà egli stesso la trasmissione.
Le trasmissioni si svolgeranno come segue: dopo gli interventi dei relatori,
saranno fornite risposte ai quesiti degli ascoltatori i quali potranno
scegliere diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando
durante la diretta il numero di  telefono 06 69988353 o inviando e-mail
anche nei giorni precedenti la trasmissione all'indirizzo:
diretta@uiciechi.it  oppure compilando l'apposito form della rubrica "Parla
con l'Unione". Per collegarsi al link di Parla con l'Unione sarà sufficiente
digitare la seguente stringa: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp.

Articolo di “Repubblica” – richiesta smentita.

Autore: Tommaso Daniele

CIRCOLARE N.  127
Prot. 6351/2012-05-15
PN (TD/ts)
 
Ai Consigli Regionali
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
 
Alle Sezioni Provinciali
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
 
Ai Componenti il Consiglio Nazionale
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
 
Ai Componenti il Collegio dei Probiviri
dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
 
LORO SEDI
 
 
 
Questa circolare e' presente in forma digitale sul Sito Internet: http://www.uiciechi.it/documentazione/circolari/main_circ.asp
 
OGGETTO: Articolo di "Repubblica" – richiesta smentita.
 
Carissimi,
 
 per conto della FAND ho predisposto una lettera per il Sottosegretario Cecilia Guerra che vi allego da utilizzare anche come comunicato stampa. Mi auguro che il Sottosegretario smentisca.
 Cordiali saluti. 
 
IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele
 
 
 
Alleg. 1
 

Prof.ssa Cecilia GUERRA
Sottosegretario Ministero Lavoro e
Politiche Sociali
 
OGGETTO: Richiesta di smentita.
 
Gentile Sottosegretario,
 
 le diverse associazioni costituenti la FAND hanno ricevuto telefonate e lettere di protesta da parte degli iscritti che hanno letto su "Repubblica" l'articolo a firma di Roberto Petrini nel quale si sostiene: "La seconda operazione, forse la piu' delicata, sara' quella di sottoporre ad una soglia di reddito Isee prestazioni che oggi sono di carattere universale e totalmente indipendenti dal reddito come gli assegni di accompagnamento per gli invalidi. In questo caso sarebbe emersa anche una cifra: sotto i 15 mila euro di reddito Isee gli assegni di invalidita' resteranno intatti, sopra ci saranno delle riduzioni proporzionali al reddito."
 Tutto cio' contrasta con le rassicurazioni ricevute da parte Sua e dal Ministro Fornero circa l'intangibilita' dell'indennita' di accompagnamento che non sarebbe stata sottoposta ad un tetto di reddito ma concessa solo al titolo della minorazione; inoltre, di cio' non e' stata fatta alcuna menzione nell'incontro con FAND e FISH del giorno 14 maggio durante il quale le due Federazioni hanno chiesto, fra l'atro, con forza che le prestazioni economiche esenti da reddito non entrassero nell'ISEE. Anche su questo punto Lei e' sembrata rassicurante; La prego, quindi, di smentire prontamente quanto affermato da "Repubblica", in caso contrario ci vedremmo costretti, nostro malgrado, a portare i disabili in piazza per dar vita ad una protesta contro il Governo a tempo indeterminato.
 In attesa, Le porgo distinti saluti.
 
 
IL PRESIDENTE DELLA FAND
Prof. Giovanni Pagano
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

IL CINEMA PER NON VEDENTI ENTRA ALL’UNIVERSITA’

Autore: Mario Mirabile

Oggi all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, grazie all'impegno dell'UNIVOC locale (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi) e alla disponibilità del Servizio di tale Ateneo per le Attività degli Studenti con Disabilità, verrà proiettato  il film  "Si può fare", diretto nel 2008 da Giulio Manfredonia, con Claudio Bisio, con l'audiodescrizione per i non vedenti. Non è la prima volta che a Napoli e Provincia la locale Sezione dell'UNIVOC, da sempre impegnata a rendere accessibili l'arte, la cultura e il tempo libero alle persone con disabilità e in particolare a quelle con disabilità visiva, organizza proiezioni di film con audiodescrizioni. Arrivare però a farlo all'interno di un'Università è certamente un risultato molto importante. Ed è quanto accadrà oggi alle ore 15.30 alla Sala Proiezioni dell'Università Suor Orsola Benincasa. Il film in programma con audiodescrizione sarà Si può fare, nota pellicola diretta da Giulio Manfredonia nel 2008, con Claudio Bisio come protagonista, ispirata alle storie vere delle coooperative sociali nate negli anni Ottanta, per dare lavoro ai pazienti dimessi dai manicomi in seguito alla Legge Basaglia. Un'opera, poi, scelta anche per lo stesso valore evocativo del titolo, che può certamente servire a far riflettere sulla complessa problematica della fruizione delle varie forme culturali da parte delle persone con disabilità. «Speriamo – commenta soddisfatto Salvatore Petrucci, presidente dell'UNIVOC di Napoli – di scuotere la sensibilità anche di chi può fare di più. Un ringraziamento particolare – aggiunge Petrucci – va al Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, per la sua disponibilità, e a Carmela Pacelli del SAAD, che ha organizzato l'intera iniziativa». Presso la stessa Università l'UNIVOC ha già presentato, qualche mese fa, il progetto "Vediamo di Muoverci".
 

CNU.TAVOLO DI CONSULTAZIONE CNU-AGCOM-ASSOCIAZIONI DI PERSONE CON DISABILITA’.

Autore: Salvatore Romano

Il recente confronto che il Consiglio Nazionale degli Utenti ha realizzato con le associazioni di persone con disabilità ha portato in primo piano la necessità di superare le barriere che impediscono l'accesso alla comunicazione e la piena realizzazione dei processi comunicativi.
Se il problema delle barriere architettoniche per le persone con disabilità può dirsi ormai superato, almeno dal punto di vista normativo, non può dirsi altrettanto per le barriere comunicative che limitano l'effettivo godimento dei diritti di cittadinanza da parte delle persone con disabilità.
Pertanto il Consiglio Nazionale degli Utenti, nell'adempimento del suo compito istituzionale di esprimere pareri e formulare proposte su tutte le questioni concernenti la salvaguardia dei diritti e le legittime esigenze dei cittadini, quali soggetti attivi del processo comunicativo, dando seguito alle iniziative già intraprese dalle precedenti consigliature ed alle istanze espresse dai rappresentanti delle suddette associazioni, istituisce, in collaborazione con l'Agcom, un Tavolo di Consultazione Cnu- Agcom- Associazioni delle persone con disabilità al fine di individuare le priorità del settore e possibili percorsi operativi per l'abbattimento delle barriere comunicative.
A) Principali norme di riferimento
In primo luogo l'art. 3 della Costituzione italiana che stabilisce il principio di uguaglianza   di tutti i cittadini senza "senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
La Legge n.4/2004 , relativa a "Disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici" riconosce e tutela i diritti di ogni persona di accedere a tutte le fonti di informazione ed ai relativi servizi , ivi compresi quelli che si articolano attraverso strumenti informatici e telematici.
Anche in ambito comunitario la questione dell'accesso alla comunicazione delle persone con disabilità è stata affrontata in numerosi documenti, dal Trattato di Amsterdam ( art. 13) del 1997 che ha fissato il principio di non discriminazione alla Carta dei Diritti Fondamentali della Ue del 2000 che riafferma con forza il principio di " non discriminazione " ( Cap. IlI, art.21) e di "inserimento dei disabili"( Cap. IlI, art. 26 ) e alla Dichiarazione di Madrid del 2002 che rappresenta il manifesto culturale e politico di riferimento.