Operatori telefonici non vedenti – Centralizzazione impianto di telefonia – Tutela occupazionale, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Spett.le
INPS
Via Ciro il Grande, 21
00144 ROMA

Gent.mi dottori

C.A. Antonio Mastrapasqua
Presidente
ufficiosegreteria.presidenza@postacert.inps.gov.it

C.A. Mauro Nori
Direttore Generale
ufficiosegreteria.direttoregenerale@postacert.inps.gov.it

C.A. Ciro Toma
Direttore Centrale Risorse Umane
dc.risorseumane@postacert.inps.gov.it

Operatori telefonici non vedenti – Centralizzazione impianto di telefonia – Tutela occupazionale

Egregi signori,

facciamo seguito ai nostri precorsi interventi prott. n. 7911/2012 del 15.06.2012 e n. 11745/2012 del 10.09.2012, relativi alla questione in oggetto.
Come abbiamo comunicato in più occasioni, le condizioni lavorative dei centralinisti non vedenti Vostri dipendenti presso le strutture periferiche INPS sono messe in seria discussione dall'approvvigionamento della nuova infrastruttura VOIP, soprattutto relativamente alla loro autonomia gestionale e al grado di soddisfacimento per il lavoro svolto.
Il rischio più concreto è un vero e proprio disagio esistenziale, che sarà vissuto dagli stessi che potrebbero subirlo come un fallimento personale.
La centralizzazione automatica dei risponditori, se non valutata nelle giuste proporzioni da un punto di vista progettuale, determinerà infatti per i centralinisti non vedenti una sorta di "alienazione" dall'attività lavorativa, perché li esautorerà completamente dalle mansioni quotidiane per le quali, comunque, sono stati assunti.
Lo sappiamo bene: lavorare è il fondamento della civiltà.
Fermo restando il rispetto per le decisioni che codesto Istituto prenderà in funzione delle proprie esigenze logistiche ed organizzative, Vi chiediamo l'opportunità di valutare, con la massima benevolenza, la destinazione del personale non vedente, attualmente al centralino, ad altre attività, sempre compatibilmente all'handicap fisico; parliamo, ad esempio, dell'operatore Ufficio Relazioni con il Pubblico, la cui figura professionale, resa obbligatoria negli uffici pubblici, si confà alle capacità residue dei centralinisti non vedenti, tra l'altro nello spirito normativo del DM 10.1.2000, in applicazione dell'art. 45, comma 12, della legge n. 144/1999.
Pertanto, la nostra volontà di incontrarVi urgentemente è tesa ad affrontare, con una certa sollecitudine, il problema della ricollocazione dei centralinisti non vedenti nell'organigramma INPS, certi della Vostra sensibilità a comprendere la delicatezza della situazione, potenzialmente lesiva dei diritti e degli interessi materiali e morali dei non vedenti.
Questa Unione è a disposizione. Come da nota prot. UIC 13809/2012 del 12/10/2012 in allegato, si legge che la sezione UIC di BOLZANO ha suggerito all'INPS locale una soluzione alternativa che se da un lato comporta una modifica tecnica di ridotto aggravio economico, dall'altro permetterebbe ai centralinisti in servizio a BOLZANO di continuare a svolgere il proprio lavoro (tutte le chiamate dirette all'INPS, per le quali l'utente sceglie la lingua tedesca, potrebbero essere rinviate al centralino telefonico INPS di BOLZANO).
È stato confermato da più parti che i centralinisti non vedenti operatori URP hanno una spiccata attenzione verso la qualità dei servizi ed il rapporto istituzioni-cittadini e sono particolarmente attenti alle esigenze di attuazione delle funzioni di comunicazione istituzionale e al contatto con i cittadini.
Siamo, quindi, a richiederVi una posizione dirimente al riguardo, nelle more della Vostra autorevolezza istituzionale, che individui un percorso professionale alternativo per i centralinisti telefonici non vedenti (il numero complessivo in fondo è esiguo, in rapporto all'organico generale dell'Istituto); l'allocazione presso l'URP è solo una ipotesi, del resto percorribile viste le capacità già in possesso dei soggetti interessati, su cui noi come Unione vogliamo credere, sebbene ciò che più interessa è la tutela delle condizioni dei centralinisti ciechi all'INPS, a rischio emarginazione semplicemente perché non ascoltati.
Per ogni eventuale contatto con noi, si forniscono nuovamente i recapiti dell'Ufficio Lavoro UIC: tel. 335 6094533 (Avv. COLOMBO), tel. 06/69988409 (Dr. LOCATI) e tel. 06/69988312 (Dr. CECCARELLI), e-mail lavoro@uiciechi.it.
Restiamo in attesa di assicurazioni in merito.

L'occasione è gradita per inviare distinti saluti.

         IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele

Monitoraggio delle programmazioni audiodescritte, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

Gent.mo Mariano Peluso
mp@icons.it

 

Monitoraggio delle programmazioni audiodescritte

Nel dare riscontro alla sua cortese lettera, desideriamo, innanzitutto, ringraziarla per essersi rivolto alla nostra Unione.
In effetti, la nostra Associazione esercita, con il riconoscimento dello Stato (D.L.C.P.S. 26 settembre 1947 n. 1047; D.P.R. 23 dicembre 1978), funzioni di rappresentanza e di tutela degli interessi, morali e materiali, delle persone cieche.
Per questa ragione, partecipiamo ai tavoli istituzionali che hanno, per materia, la disabilità e, in più occasioni, pur senza essere componenti effettivi dell'organo, siamo stati invitati ai lavori della Sede Permanente di confronto fra il Ministero dello Sviluppo Economico, cui, con decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, sono state trasferite le funzioni del Ministero delle Comunicazioni, e la Rai.
Nel corso di tali lavori, oltre che con note formali, abbiamo più volte richiamato la Rai ad osservare gli obblighi cui è contrattualmente tenuta, in quanto concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo.
Il "Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici", emanato con decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, dispone, infatti, che servizio pubblico generale radiotelevisivo è svolto sulla base di un Contratto nazionale di servizio, di durata triennale, stipulato tra il Ministero delle Comunicazioni, oggi Ministero dello Sviluppo Economico, e la società concessionaria, che, ai sensi dell'art. 49 dello stesso Testo Unico, è, fino al 6 maggio 2016, la RAI Radiotelevisione italiana.
Il vigente Contratto, valido dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2012, all'articolo 13, obbliga, tra l'altro, la Rai:
1. A garantire l'accesso alla propria offerta multimediale e televisiva su analogico, digitale terrestre e satellite alle persone con disabilità visiva, tramite specifiche programmazioni audiodescritte e trasmissioni in modalità telesoftware.
2. Ad incrementare progressivamente l'offerta di programmazione audiodescritta, garantendo che la stessa, così come quella in modalità telesoftware, possa essere effettivamente ricevuta su tutto il territorio nazionale.
3. A mettere a punto un idoneo sistema di analisi e monitoraggio della qualità e della quantità dell'offerta dedicata all'utenza disabile, sistema da realizzare in collaborazione con enti, istituzioni e associazioni del mondo delle persone con disabilità.
Come dicevamo, abbiamo, più volte e in più forme, richiamato la Rai all'osservanza dei vincoli contrattuali, purtroppo senza esito.
Così, nostro malgrado, non abbiamo parte nelle attività di analisi e monitoraggio della qualità e della quantità delle offerte a noi specificamente dedicate, vale a dire le programmazioni audiodescritte e le trasmissioni in modalità telesoftware, né siamo a conoscenza dei dati rinvenienti da tali attività.
Non siamo, dunque, in grado di soddisfare la sua richiesta.
Ciò che possiamo dire, sulla base delle segnalazioni dei nostri Soci, è che le programmazioni audiodescritte sembrano diminuire, piuttosto che aumentare, sebbene, dopo l'attivazione, in tecnica digitale, di canali televisivi generalisti, semigenarilisti e tematici e del multicanale audio, sarebbe possibile ampliare le programmazioni audiodescritte, in modo tale da assicurare la presenza, in tutte le fasce orarie, di almeno un audiodescritto, ricompreso in uno dei sei generi  predeterminati del servizio pubblico televisivo, ovvero: Informazione e approfondimento generale; Programmi e rubriche di servizio; Programmi e rubriche di promozione culturale; Informazione e programmi sportivi; Programmi per minori; Produzioni audiovisive italiane ed europee (Contratto nazionale di servizio, art. 9, comma 2).
Va, infatti, considerato che il racconto per sole immagini è presente in tutti i prodotti televisivi, e non soltanto in quelli di carattere cinematografico, gli unici che la Rai trasmette accompagnati da commento sonoro, commento che, peraltro, i nostri Soci trovano povero di elementi descrittivi.
Nessun tipo di audiocommento è, infine, offerto da Mediaset, che, come gruppo privato, non è tenuta a produzioni e diffusioni radiotelevisive di utilità sociale.
Per quel che concerne le programmazioni sottotitolate e in lingua dei segni, la invitiamo a rivolgersi all'ENS, l'Ente Nazionale Sordi e, nel restare a disposizione per quanto possa ancora occorrere, la salutiamo, augurandole un sereno e proficuo prosieguo di attività.

IL PRESIDENTE NAZIONALE
Prof. Tommaso Daniele

All’Auditorium della Mole Vanvitelliana concerto del violinista giapponese Namirichi Zawabata, Redazionale

Autore: Redazionale

Sabato 20 ottobre alle ore 21.15 presso l'Auditorium della Mole Vanvitelliana, in occasione dell'inaugurazione della mostra di Valeriano Trubbiani "De rerum fabula", il Museo Omero e l'associazione music Ancona organizzano il concerto del violinista giapponese Namirichi Zawabata.

Con l'esordio discografico da 200.000 copie vendute nel solo Giappone, Narimichi Kawabata si è imposto con grande autorevolezza sulla scena concertistica internazionale. Nonostante il tragico incidente che lo ha reso cieco all'età di 8 anni, Narimichi ha raggiunto un livello tale che gli ha consentito di esibirsi nelle sale più importanti del mondo come la Carnegie Hall di New York, la Suntory Hall di Tokyo e la Wigmore Hall di Londra.

Nel concerto di Ancona lo ascolteremo sia nel grande repertorio sonatistico che in alcune opere di straordinario virtuosismo, tra cui le celebri Variazioni di Paganini su un tema di Rossini, da suonarsi su una corda sola!

Il concerto è il primo evento di musica classica che si svolgerà all'Auditorium della Mole, per cui questo appuntamento, oltre ad offrire un'occasione per ascoltare un meraviglioso violinista segnato da una propria storia insolita, regalerà agli anconetani la prima occasione per scoprire l'acustica di questa nuova sala. Si tratta quindi di un momento importante per la cultura della nostra città.

Per informazioni: www.musicancona.it

Legge di stabilità, si pagherà l’Irpef sulla pensione e anche sulle indennità di accompagnamento

Autore: Redazionale

A tre giorni dal via libera in Consiglio dei ministri, non c'è ancora il documento ufficiale che sarà trasmesso al Parlamento. Ma l'ultima bozza getta luce su un aspetto rimasto finora oscuro: si pagherà l'Irpef non solo sulla pensione di invalidità, ma anche sulle indennità di invalidità, compresa dunque quella di accompagnamento. Si salvano solo quanti hanno un reddito complessivo inferiore a 15 mila euro

ROMA – A partire dal 2013 si pagheranno le tasse sulle pensioni e sulle indennità di invalidità: una sorte che potrà essere evitata solo da quei soggetti che percepiscono un reddito complessivo inferiore ai 15 mila euro. E' una rivoluzione quella che il governo intende operare con la legge di stabilità che sarà presto presentata al Parlamento: assoggettare all'imposta sul reddito delle persone fisiche, l'Irpef, quegli importi di natura assistenziale o risarcitoria che finora erano esclusi da ogni genere di tassazione. Una rivoluzione che toccherà non solo gli importi delle pensioni in senso stretto, ma anche quelli delle relative indennità, ad iniziare dall'indennità di accompagnamento. Una misura, questa, destinata a impattare notevolmente sulla vita di un gran numero di cittadini.

Il testo ufficiale e definitivo che verrà trasmesso al Parlamento ancora non è pronto, ma la lettura dell'ultima bozza disponibile getta luce sulle intenzioni dell'esecutivo e chiarisce i termini dell'annuncio che era stato dato ormai tre giorni fa nel comunicato stampa successivo al Consiglio dei ministri che ha formalmente approvato il testo della legge di stabilità. Si tratta dunque – lo precisiamo ulteriormente – di disposizioni che potrebbero ancora cambiare, ma che giunti ormai a questo punto è probabile che facciano parte del provvedimento che sarà inviato al Parlamento.

Come già scritto altrove, al di là delle parti della legge di stabilità nelle quali si affrontano i temi dei tagli alla sanità, dei tagli al trasferimento agli enti locali e della revisione delle agevolazioni fiscali (deduzioni, detrazioni, e via dicendo), i due temi che più direttamente riguardano le persone con disabilità sono quelli dei permessi lavorativi previsti dalla legge 104/92 e dell'assoggettabilità all'Irpef delle pensioni di invalidità.

IRPEF PER INVALIDITA' – L'articolo 12 della bozza della legge di stabilità prevede testualmente che "l'esenzione dall'imposta sul reddito delle persone fisiche delle pensioni e delle indennità di invalidità si applica esclusivamente ai soggetti titolari di reddito complessivo non superiore a euro 15 mila". Una norma che non si applicherà, specifica sempre il testo del governo, "alla pensione sociale di cui all'art. 26 della legge 30 aprile 1969, n° 153, e successive modificazioni, nonché all'assegno sociale di cui all'articolo 3, comma 6, della legge 8 agosto 1995, n° 335". Lo stesso articolo della legge di stabilità include nella tassazione anche le pensioni di guerra, laddove afferma che "le disposizioni di cui all'art. 34, primo comma, del decreto del presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n° 601, si applicano esclusivamente ai soggetti titolari di reddito complessivo non superiore a euro 15 mila". Quindi, riepilogando: da un lato pensioni di guerra e pensioni di invalidità, con relative indennità, tassate per chi ha un reddito complessivo superiore a 15 mila euro, dall'altro pensione sociale e assegno sociale che rimangono totalmente esenti dall'Irpef.

A rientrare dunque nel campo dell'applicazione Irpef dovrebbero essere (perlomeno) la pensione degli invalidi civili totali e quella degli invalidi civili parziali, le pensioni per i ciechi civili, la pensione per i sordi, ma anche tutte le indennità, quella mensile di frequenza minori, quella di comunicazione per i sordi, quella speciale per i ciechi ventesimisti e anche l'indennità di accompagnamento per i ciechi civili assoluti e l'indennità di accompagnamento per gli invalidi civili totali. E in particolare l'assoggettamento all'Irpef di quest'ultima voce, che viene erogata a chi ne ha diritto senza alcun limite di reddito e che ha avuto una crescita esponenziale di richieste nell'ultimo decennio, rappresenta una novità che non mancherà di causare proteste.

Pensioni e indennità di invalidità saranno dunque tassate se il reddito complessivo del soggetto è superiore a 15 mila euro. Andrà chiarito se nei 15 mila euro si intendono compresi gli stessi importi relativi alla pensione e all'indennità di invalidità, o se – come è più probabile – faranno fede solamente gli altri redditi. In campo applicativo, andrà chiarita anche la tempistica dell'assoggettabilità ad Irpef, anche se è plausibile che esso avverrà alla fonte: è l'Inps che paga e che tratterà dall'importo effettivamente erogato la parte relativa all'Irpef.
Ricordiamo le somme relative alle provvidenze economiche più diffuse: la
pensione di invalidità (invalidi parziali o totali) prevede la somma di
267,57 euro per 13 mensilità, per un totale annuo di 3478,41 euro.
L'indennità di accompagnamento vale invece 492,97 euro per 12 mensilità e un totale annuo di 5915,64 euro. In sostanza, chi riscuote tanto la
pensione quanto l'accompagno riceve una somma annuale pari a poco meno di 9500 euro.

LEGGE 104/92 – La bozza del provvedimento del governo conferma quanto già era noto: "I permessi – si legge nel testo – fruiti ai sensi dell'art. 33 della legge 5 febbraio 1992, n° 104 a decorrere dall'entrata in vigore del presente decreto dai dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni di cui all'art.1, comma 2, del D.Lgs 165/2001, ad esclusione di quelli richiesti per patologie del dipendente stesso o per l'assistenza ai figli o al coniuge, sono retribuiti al 50% ferma restando la contribuzione figurativa".

Dunque, la norma riguarda esclusivamente i lavoratori pubblici, e non anche i privati, che hanno ugualmente accesso ai benefici della legge 104/92 (per quanto la utilizzino in percentuale cinque volte inferiore) e specifica che la retribuzione rimarrà piena solo se il permesso ex lege 104/92 è dovuto a patologie del dipendente o all'assistenza a figli e coniuge. Se l'assistito è un altro familiare, invece (cioè se è un genitore, uno zio, un fratello, e via dicendo: i permessi possono essere ottenuti per assistere parenti o affini entro il secondo grado o entro il terzo grado se i genitori dell'assistito sono over 65 o portatori di handicap) lo stipendio della giornata sarà dimezzato e si manterrà intera solamente la contribuzione figurativa. La norma, in termini quantitativi, colpisce soprattutto i lavoratori che usufruiscono dei permessi per assistere i propri genitori. Ma apre, secondo alcuni, una possibile ipotesi di incostituzionalità per via della disparità di trattamento che determina.
(ska) (12 ottobre 2012)

NAPOLI: L’UNIONE CIECHI PARTECIPA AD “APPARTISSIMA”, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

Venerdì 19 e sabato 20 ottobre prende il via a Napoli appARTissima, occasione irrinunciabile per esporre e mettersi in gioco, per fare arte o semplicemente comunicare. L'idea nasce dalla stretta cooperazione tra IV Municipalità di Napoli e l'Associazione napoletana ArteinMovimento in collaborazione con la torinese Paratissima, ed ha trovato l'adesione di diverse istituzioni ed organismi quali la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, la Regione Campania, il Teatro Bellini e numerosi esercizi commerciali che si sono resi disponibili ad ospitare istallazioni ed eventi artistici.Una serie di performance dinamiche e colorate saranno ospitate a partire dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nonché sotto i portici di piazza Museo, attraverso la Galleria Principe di Napoli e, continuando per le vie Bellini, Micco Spadaro e Conte di Ruvo e proseguendo via Costantinopoli fino a piazza Bellini.Durante la due giorni partenopea, tra i vari progetti molto particolari, c'è sicuramente quello del bar al buio organizzato dalla sezione di Napoli dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. E' una autentica esperienza multisensoriale durante la quale i partecipanti avranno l'opportunità di provare nuove sensazioni utilizzando tutti i sensi tranne la vista, anche con l'ausilio di camerieri e musicisti non vedenti e artisti che metteranno a disposizione sculture da "vedere senza vedere". Il bar al buio sarà realizzato presso il Caffè Liberti sito nella galleria Principe di Napoli nei seguenti orari: venerdì 19 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e sabato 20 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 13.00. Si precisa che i posti sono limitati.
Per info e prenotazioni è possibile contattare il Dott. Giuseppe Ambrosino al numero 3394539198, oppure inviare una e-mail entro giovedì 18 ottobre all'indirizzo uicna@uiciechi.it.

Mario Mirabile

Notizie dal Centro Nazionale del Libro Parlato, Redazionale

Autore: Redazionale

Nell'intento di rispondere sempre meglio alle esigenze degli utenti, il Centro Nazionale del Libro Parlato offre, agli stessi, attraverso la compilazione di un form presente sul sito www.uiciechi.it , la possibilità di richiedere la produzione di opere che, compatibilmente con le risorse disponibili, potranno essere realizzate nei nostri studi di registrazione.

Alla luce del successo riscosso dall'iniziativa in parola, a partire dal 1° ottobre il Centro Nazionale del Libro Parlato, una volta ricevuta la richiesta mediante il form o tramite e-mail o ancora mediante segnalazione inoltrata a mezzo telefono, dopo aver preso in carico la produzione dell'opera provvederà, tramite un proprio addetto, a comunicare via e-mail o telefonicamente all'interessato, la data di inizio e la previsione del completamento della lavorazione. E' fatto obbligo, pertanto, di comunicare al Centro un proprio recapito telefonico od indirizzo e-mail, diversamente le richieste non potranno essere prese in considerazione.

Successivamente, una volta terminata la produzione del libro, l'utente verrà contattato, informato della disponibilità dell'opera e gli saranno fornite le indicazioni per la sua acquisizione (centro di distribuzione  territorialmente competente o sezione di appartenenza se abilitata al download).

Il Centro Nazionale del Libro Parlato resta a disposizione per accogliere ogni suggerimento da parte dell'utenza finalizzato ad arricchire un fondamentale strumento di emancipazione culturale.

“Salviamo dalla cecità decine di migliaia di pazienti con degenerazione maculare senile”, di Lidia Buccianti

Autore: Lidia Buccianti

E' partita nei giorni scorsi la Campagna "SALVIAMO DALLA CECITA' DECINE DI MIGLIAIA DI PAZIENTI CON DEGENERAZIONE MACULARE SENILE" lanciata da Per Vedere Fatti Vedere onlus contro le inaccettabili limitazioni alle cure che il SSN italiano impone ai pazienti con degenerazione maculare senile, una grave patologia che colpisce soprattutto gli anziani e che porta alla perdita progressiva della vista, fino alla cecità.

Al momento le iniezioni intravitreali sono l'unica terapia disponibile per i pazienti colpiti da degenerazione maculare senile umida, ma in Italia purtroppo non tutti i malati hanno le cure gratuite: il SSN rimborsa le iniezioni solamente ai malati con visione residua superiore ai 2/10 e solo per un occhio.

Questo impedisce di fatto a chi ne ha più bisogno di mantenere quella visione residua in grado di garantire un minimo di autosufficienza e una vita dignitosa.

La Campagna chiede che venga pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la delibera del 14 luglio 2011 sull'abolizione del limite dei 2/10, e che venga immediatamente cancellato l'assurdo limite del secondo occhio, allineando l'Italia agli altri Paesi occidentali, dove tali discriminazioni non esistono.

Si può aderire andando sul sito di Per Vedere Fatti Vedere onlus alla pagina indicata qui sotto dedicata alla campagna www.pervederefattivedere.it/campagna_dms2012/
inviando direttamente una mail di protesta o un fax alle Istituzioni preposte alla tutela della salute affinchè vengano eliminati questi inaccettabili limiti.

Sul sito www.pervederefattivedere.it  troverete informazioni, approfondimenti e testimonianze dei pazienti.

Lidia Buccianti

Commento sui falsi ciechi, di Giuseppe Libertella

Autore: Giuseppe Libertella

Caro Presidente,
un pensiero il mio che voglio condividere e commentare apertamente in merito ai falsi ciechi.

Negli ultimi mesi, un giorno sì e un altro pure, c'e' un articolo sulla scoperta di falsi ciechi che percepiscono la loro brava pensione di invalidità da tot anni. Bene, ottimo! Ma non ho mai visto una parola circa le commissioni mediche che hanno avvallato queste false cecità. Dato che in questo campo non vale il principio dell'autocertificazione, ma bisogna passare attraverso una serie di controlli che culmina in una commissione di ben 5 medici, è possibile che tutti questi esimi professionisti abbiano preso un "abbaglio"?

E perché non sono quantomeno indagati per falso e chiamati a rispondere sia dal punto di vista penale che quello pecuniario, per le somme che sono state indebitamente elargite?

Chi le scrive è un cieco, un uomo con dei valori e dei principi! Il mondo è un'ingiustizia, e sperare che qualcuno come Lei possa tentare di migliorare un sistema al limite dell'irrazionale potrebbe essere già un passo in avanti.

Cordiali saluti
Giuseppe Libertella

Conferenza Stampa e invito Mostra TRUBBIANI, Redazionale

Autore: Redazionale

Invito
De rerum fabula
Sculture, ambientazioni, disegni 1965 – 2008
a cura di Enrico Crispolti
Sabato 20 ottobre 2012 alle ore 12.00
Mole Vanvitelliana, Banchina G. da Chio 28, Ancona
A seguire anteprima della Mostra

La S.V. è invitata a partecipare alla inaugurazione della mostra
TRUBBIANI
De rerum fabula
Sculture, ambientazioni, disegni 1965 -2008
a cura di Enrico Crispolti
che si terrà ad Ancona sabato 20 ottobre 2012 alle ore 17,30
presso la Mole Vanvitelliana, Banchina G. da Chio 28
Aldo Grassini
Presidente Museo Tattile Statale Omero
Fiorello Gramillano
Sindaco Comune di Ancona
Andrea Nobili
Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Ancona

 

Roma: Maratona di Roma 2012: AIFI Lazio presente, di Giovanna D’Angelo, Loredana Gigli, Sergio Gigli, Alfio Pulvirenti

Autore: Giovanna D'Angelo, Loredana Gigli, Sergio Gigli, Alfio Pulvirenti

Era scritto nel regolamento: "è garantita l'assistenza medica su tutto il percorso e in zona arrivo, con un pronto soccorso d'emergenza e un servizio di massaggi da parte di fisioterapisti specializzati". E così è stato. Anche quest'anno Aifi Lazio ha contribuito alla riuscita di questo splendido appuntamento di sport, divertimento e solidarietà che si è svolto nella capitale il 18 marzo, grazie alla partecipazione volontaria di circa 70, tra fisioterapisti e studenti dei corsi di laurea in fisioterapia, che hanno trattato circa 1000 atleti, normodotati e disabili, secondo le stime fornite dall'organizzazione Sanitaria della Maratona. L'Aifi Lazio ha ricevuto i complimenti delle altre organizzazioni sanitarie presenti per la qualità dell'intervento e dell'integrazione realizzata nella gestione delle situazioni affrontate, soprattutto quelle di emergenza. Il fisioterapista Sergio Gigli ha coordinato con grande entusiasmo e professionalità tutte le fasi dell'organizzazione dell'intervento di Aifi Lazio alla Maratona, coadiuvato da Sergio Vinciguerra e Giovanna D'Angelo. Un plauso ai colleghi ed agli studenti, che hanno prestato la loro opera con professionalità, passione e disponibilità, affrontando la fatica di una giornata di lavoro intenso e in condizioni a volte disagiate, e dimostrando una straordinaria capacità di adattamento, per offrire delle prestazioni comunque di qualità elevata. La manifestazione sportiva ha rappresentato inoltre l'occasione per realizzare concretamente le intenzioni contenute nel protocollo d'intesa fra l'Aifi e l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (U.I.C.I) presieduta dal prof. Tommaso Daniele. Ai diversi significati dei messaggi, trasmessi dalla manifestazione sportiva e culturale, si aggiunge quindi anche quello dell'integrazione fra studenti e professionisti normodotati e professionisti non vedenti. Ciò è stato possibile grazie alla collaborazione efficiente fra lo staff organizzativo dell'Aifi Lazio e il delegato alla di formazione del Comitato Tecnico-scientifico Nazionale dei Fisioterapisti dell'U.I.C.I., Alfio Pulvirenti. I colleghi non vedenti provenienti da Udine, Gorizia e Varese, si sono integrati senza alcuna difficoltà, superando abilmente i problemi di comunicazione con gli atleti, provenienti dalle diverse nazioni, grazie ad una spiccata conoscenza dell'inglese, del francese, del tedesco e dello spagnolo. Le doti linguistiche e la professionalità negli interventi, hanno, fra l'altro, riscosso l'apprezzamento degli studenti che si sono avvicendati nell'affiancare i colleghi non vedenti. La realizzazione di questo obiettivo, solo in apparenza minuscolo, implica un'ulteriore possibilità di crescita sociale e culturale per una categoria professionale che vuole, a tutti i costi, proiettarsi con maggiore protagonismo nel futuro. Arrivederci alla Maratona 2013!

Giovanna D'Angelo, Loredana Gigli Sergio Gigli, Alfio Pulvirenti