Sorrisi, metodo Rittmeyer e pari opportunità

Doppio appuntamento per il progetto sociale di Infomedia nato per proporre sani e corretti stili di vita in alcuni rioni popolari catanesi. Successo per gli incontri con il direttore generale e il presidente del notissimo Istituto per i Ciechi di Trieste, ossia Elena Weber e quell’Hubert Perfler che ha conquistato i bambini quando ha rivelato d’esser stato anche campione paralimpico

Fornire ai ragazzi coinvolti nel progetto Tempesta di sorrisi – nato per combattere dispersione scolastica e proporre sani e corretti stili di vita nei rioni catanesi Angeli Custodi, Tondicello della Plaia e San Giuseppe La Rena – anche “competenze culturali sulle pari opportunità, per potersi relazionare con i loro coetanei che hanno delle disabilità”.

Lo ha spiegato Daniela Chiarenza, responsabile del progetto che ha come capofila la cooperativa catanese Infomedia, parlando della prima finalità dell’iniziativa realizzata ieri e oggi con la partnership dell’Istituto per i Ciechi Rittmeyer di Trieste.

Ieri pomeriggio il primo incontro, quello con i bambini nel teatro dell’Oratorio San Filippo Neri, da parte di Hubert Perfler ed Elena Weber, rispettivamente presidente e direttore generale del Rittmeyer, per un laboratorio dal titolo “Pari opportunità: Studiare e giocare insieme”. È stato Nino Novello, presidente di Infomedia, a presentare queste due “figure importantissime nell’ambito del panorama italiano del Sociale, per aver creato nell’Istituto un’équipe multidisciplinare in grado di dare risposte globali alla disabilità con un efficace percorso a sostegno dell’integrazione scolastica”.

“Il metodo Rittmeyer – ha sottolineato Elena Weber – è stato messo a punto nel corso dei nostri 111 anni di storia per aiutare chi ha disabilità visive e complesse, mettendo al centro dei nostri servizi proprio queste persone. E se siamo qui è perché vediamo i bambini disponibili ad apprendere metodologie nel supportare i disabili nella Società in cui viviamo, come portatori di valori per l’inclusione”.

Nel corso dell’incontro è stato illustrato all’uditorio, formato da una sessantina di bambini e dai loro genitori, in particolare il mondo della disabilità visiva, spaziando da metodo di scrittura Braille a strumenti per il gioco come gli scacchi e un Cubo di Rubik tattile. Ma soprattutto Perfler, 57 anni, alto due metri e tre centimetri, ipovedente e campione paralimpico, ha conquistato tutti raccontando le sue gesta nello sci e nei mondiali di goalball, specialità simile alla pallamano che si gioca con una sfera contenente sonagli metallici. Così molti bambini hanno chiesto di farsi fotografare con lui… salendo su una scaletta.

Poi, nella sede catanese della Infomedia, nel corso della seconda iniziativa, un seminario sulle “Dinamiche di integrazione delle persone disabili nella scuola e nella società”, riservato agli operatori del progetto, Perfler ha sottolineato come “la prima cosa da far sapere a chi lavora per supportare un giovane disabile sensoriale o fisico, è che deve essere trattato il più possibile come un ragazzo perfettamente normale, evitando di negargli l’attività motoria”.

Il progetto Tempesta di sorrisi, come ricordato da Daniela Chiarenza, è stato avviato nell’ambito dell’avviso Educare insieme, finanziato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel novembre del 2021 e si concluderà nel gennaio del 2023.

“Ha interessato – ha spiegato – oltre sessanta studenti dell’Istituto comprensivo Livio Tempesta di Catania, per combattere il disagio sociale con laboratori pomeridiani per sviluppare talenti e far crescere la coscienza dei singoli e della comunità. I ragazzi sono stati così coinvolti in una serie di attività che vanno dallo sport, sia al chiuso che all’aperto, ai laboratori di cucina e per la realizzazione di biciclette in bamboo”.

Oltre alla capofila Infomedia e alla Livio Tempesta, al progetto prendono parte, Filocrate, Cofrin e Staff Relation. E tra i partner ci sono l’Istituto per i Ciechi Rittmeyer di Trieste e anche Laboo, startup che produce bici dal telaio in bamboo coltivato in Sicilia.

U.I.C.I. Ascoli Piceno – Vediamoci al nido

Ad Ascoli Piceno la lotta all’ambliopia inizia dai più piccoli

Terzo settore e amministrazione comunale in rete per garantire la salute degli occhi. Coinvolti Officina dei Sensi, Lions Club, Virtus Coop e Unione ciechi.

Screening visivi da zero a tre anni da svolgere ogni anno, direttamente negli asili nido, attraverso un’ortottista dedicata. Prende il via ad Ascoli Piceno un importante progetto per la diagnosi precoce dell’ambliopia, che vede una significativa sinergia tra l’amministrazione comunale e gli enti del terzo settore del territorio.

Il progetto, dal titolo “Vediamoci al nido”, è promosso dall’assessorato ai Servizi sociali del Comune, cofinanziato dai Lions Club Host di Ascoli Piceno e gestito da ‘Officina dei Sensi-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti’ e asili nido ‘Virtus Coop’.

L’iniziativa, presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa, rientra nella programmazione del progetto nazionale AMGO.

“Un’attività importante – ha detto il sindaco Marco Fioravanti – all’insegna della prevenzione, portata avanti insieme alle associazioni del territorio. La scelta degli asili nido è significativa, perché in questo modo si concentra l’attenzione sui più piccoli e sulla loro salute”.

“I piccoli – spiega l’assessore ai Servizi sociali Massimiliano Brugni – saranno sottoposti ad autorefrattometria binoculare, attraverso uno strumento in grado di indentificare ipermetropia, astigmatismo e miopia. Il risultato, interpretato e valutato da un ortottista, farà scattare l’indicazione per una visita oculistica completa necessaria per fare poi una diagnosi più approfondita”.

L’esame è indolore, non invasivo e dura pochi minuti. Si tratta di una sorta di ‘fotografia’ grazie alla quale sarà possibile effettuare la diagnosi precoce dell’ambliopia. I tempi di visita previsti sono di 15 minuti circa a bambino.

“Questo progetto è un ottimo esempio di sinergia tra l’amministrazione e gli enti del terzo settore del territorio – commenta Mirco Fava, direttore del centro ‘Officina dei Sensi’ -. L’amministrazione comunale di Ascoli Piceno ha la capacità di creare terreno fertile per lo sviluppo di iniziative e di creare rete tra gli attori sociali del nostro territorio. Da sempre dimostra particolare attenzione ai bambini e alle persone più fragili”.

“Abbiamo abbracciato con grande entusiasmo questa causa – il commento del Lions Club Host di Ascoli Piceno – anche perché ci vede impegnati nel nostro territorio, in collaborazione con una realtà come l’Officina dei Sensi che opera per la città e che dà lustro alla città”.

“La Virtus Coop – spiega il presidente Stefano Rosa – ha accolto con piacere ed entusiasmo il progetto di screening che presumibilmente, sarà avviato entro il mese di novembre. Riteniamo che, oltre alla normale attività educativa e pedagogica, per costruire e fortificare sempre di più una Comunità educante che sia in grado di fare rete per il benessere psico-fisico dei nostri bambini, sia fondamentale collaborare con tutte le realtà del nostro territorio per proporre progettualità che siano in grado di agire anche sul lato della prevenzione”.

“È importante ricordare – sottolinea Chiara Mastantuono, coordinatrice del Servizio di riabilitazione dell’Officina dei Sensi – quanto la prevenzione visiva sia indispensabile proprio nei primi anni di vita, periodo chiave per uno sviluppo armonico della funzione visiva. Un difetto visivo o una malattia neuro-visiva se non diagnosticata e riabilitata per tempo può provocare danni importanti al sistema visivo e allo sviluppo globale del bambino. È essenziale anche diffondere la cultura della valutazione precoce delle funzioni visive, uniformando la modalità di valutazione, da ampliare fino all’età prescolare. Il progetto, oltre a promuovere una mappatura preventiva di eventuali deficit visivi, vuole contribuire a facilitare la raccolta e la condivisione dei dati da analizzare e delle valutazioni visive”.

“L’Unione si inserisce all’interno di Officina dei Sensi e degli screening promossi da Iapb e Amgo perché ritiene sia fondamentale prevenire – spiega Gigliola Chiappini, presidente Uici di Ascoli Piceno e Fermo -. E prevenire da 0 a tre anni significa prevenire per tutto il percorso scolastico, permettendo anche un miglior accesso alla cultura. Attraverso questi screening si possono scoprire disturbi che verrebbero alla luce solo durante i primi anni di scuola: intervenendo subito si può dare una grossa mano alla riabilitazione”.

Pubblicato il 23/11/2022.

U.I.C.I. Salerno – “Cena al buio”

Parlare e non soltanto comunicare

Il Rotary club Nocera Inferiore Apudmontem ha organizzato una serata alquanto particolare avvalendosi della doppia collaborazione del prof. Roberto Russo e degli studenti dell’Istituto Alberghiero “R. Virtuoso” di Salerno e della conduzione del dr. Raffaele Rosa presidente della Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Sezione Territoriale di Salerno.

La sala del Ristorante “al Virtuoso” è stata preparata appositamente e oscurata completamente alla vista per poter svolgere dall’inizio, nel buio più totale, tutte le attività (eccetto quelle di cucina).

La sensibilità delle persone, indirizzata da un pizzico di curiosità, ha permesso di coinvolgere 31 partecipanti. Solo uno non ce l’ha fatta.

Spenti i cellulari, allontanato ogni oggetto fosforescente indossato o qualsiasi fonte luminosa, i rotariani e gli amici sono stati accompagnati ai rispettivi tavoli, del tutto impossibili da scorgere, affidando se stessi e ponendo la propria mano sulla spalla dei ragazzi non vedenti.

Quei ragazzi e il loro Presidente, gli unici capaci di muoversi in tali condizioni e di raggiungere specificamente i commensali di riferimento, hanno servito la cena egregiamente ed hanno allietato la serata con il racconto di episodi di vita quotidiana che caratterizzano le loro giornate.

I commensali sono entrati d’improvviso in piena empatia con loro, assaggiando per poche ore ciò che essi vivono quotidianamente e dignitosamente, cercando di essere “persone tra persone”.

È nata una esperienza sensoriale ed emozionale che ha arricchito l’anima e che tutti hanno definito semplicemente “INDIMENTICABILE”.

Il modo di pensare, di agire e quindi di effettivamente “essere” è stato stravolto per oltre 2 ore di cena.

Tutte le certezze a cui si è abituati sono venute meno in un banale istante.

L’ingrediente che ha arricchito le persone è stata la creazione rapida di una socialità totalmente diversa, i protagonisti si sono realmente connessi al presente e proprio alle persone presenti in quel momento.

Non avendo disponibile la vista, non è stato possibile figurarsi lo spazio e nemmeno sapere con certezza cosa ci sia attorno. Le uniche cose certe sono diventate la posizione del piatto, le posate e la voce di chi sta nei paraggi. Anche un semplice brindisi è diventato un atto di coordinazione di gruppo e la voce di chi si vuol raggiungere non sempre consente di arrivarci davvero vicino.

Quando manca la visione, ciò che fa la maggiore differenza è proprio chi è lì accanto.

Il bisogno dell’altro. Di sentirlo vicino e nelle stesse condizioni di difficoltà che imperversano inesorabilmente.

La consapevolezza che le reciproche condizioni rendono un peso più sopportabile sussiste perché l’altro ha bisogno dell’uno esattamente quanto il reciproco.

Questo stato d’animo ha fatto cadere repentinamente il freno ad un impulso estremamente naturale che ogni giorno viene volontariamente e costantemente represso: quello di cercare l’altro “toccandolo” e di parlargli molto da vicino addirittura mentre si è a contatto fisico. Per avere la certezza che sia lì davvero, per se stessi e per non essere soli.

Sottratti poi gli stimoli esterni ed i social, in questa nicchia di personale riserva, gli uomini finalmente hanno iniziato a “parlare” di più con i loro cuori, delle persone e delle emozioni maggiormente che dei fatti”. Non si sono limitati alla consueta “comunicazione superficiale” delle notizie.

Grazie dunque a Raffaele Rosa ed ai suoi ragazzi per aver donato a chi c’era un nuovo modo di considerare il mondo e le persone.

E’ stato possibile comprendere anche che non è il ricavato ciò che conta (eppure tramite l’Unione esso si tradurrà in un aiuto concreto per far uscire di casa dei ragazzi e magari portarli in spiaggia o accompagnarli a un concerto).

Ciò che vale davvero è che chi ha vissuto l’esperimento in qualche inaspettato momento della vita sarà capace di pensare ad un cieco, magari nel mezzo della sua attività quotidiana, quando scrive un articolo, quando progetta un edificio o semplicemente quando va al teatro o in supermercato.

Questo pensiero farà cambiare il modo di agire di quella persona e gli consentirà di porsi diversamente nei confronti degli altri.

Nei confronti certamente di chiunque sia meno fortunato, anche se possiede il dono della visione.

Basilio Angrisani, Salvatore Rosolia

Pubblicato il 22/11/2022.

U.I.C.I. Brescia – Un’opera multisensoriale tra murales e boe sonore

Castegnato (BS)

Murales a cura dei writers di «Skarti d’autore», boe sonore creative realizzate da alcuni artisti ipovedenti e pannelli lungo tutto il Parco del brolo dove poter raccontare a vari livelli comunicativi (anche e soprattutto per gli ipovedenti) il progetto. Si sta sviluppando così «Osservando i sogni», il progetto multisensoriale nato nelle scorse settimane per regalare al Parco del brolo una serie di installazioni tra arte innovativa e inclusione.

L’esecuzione.

Skarti d’autore, collettivo di artisti che ha già abbellito non poco il territorio con i suoi murales, aveva lanciato, ricordiamolo, questo splendido laboratorio che ha visto da subito l’appoggio dell’associazione italiana Uicibs (Unione italiana ciechi e ipovedenti), per una collaborazione che sta dando ora origine a questa grande opera d’arte collettiva.

Nei giorni scorsi gli artisti di Skarti (EliaJungle, IbanilTerribile e Kettypare) hanno così incontrato gli otto artisti ipovedenti presentatisi nel Parco del brolo, per un primo appuntamento che ha dato vita alla nascita, «su carta», dell’opera.

Partendo da un brainstorming dove è stato raccontato dagli ipovedenti ciò che percepiscono con gli altri sensi e l’importanza della «vista» sviluppata nei sogni (con un collegamento importante dunque con il titolo scelto per il progetto), è nata l’idea di creare una sorta di acchiappasogni dove applicare oggetti significativi di recupero e sonagli, importanti per «visualizzare» gli spazi con i suoni.

Acchiappasogni.

Queste piccole opere, costruite dagli ipovedenti seguendo la loro ispirazione artistica, andranno ad abbellire tutto il parco e saranno accompagnate da pannelli per poter rendere «visibile» l’opera agli ipovedenti grazie a braille e qr code speciali.

Un primo passo che porterà l’area verde ad essere vissuta da tutti grazie ad un’opera collettiva in grado di abbattere tutte le barriere.

Maurizio Pasetti (artista ipovedente già molto conosciuto), Cosetta Trapletti, Loredana Bertolo, Silvia Peroni, Monica Taffi, Fabio Bonini, Piera Loda e Matteo Vezzoli sono al lavoro per completare le loro boe sonore, con il percorso che si chiude oggi con l’allestimento dell’opera collettiva e l’inaugurazione.

«Stiamo facendo artigianato artistico funzionale – spiega il presidente di Skarti Elia Gavezzoli, in arte EliaJungle, parlando dell’iniziativa, che ha il patrocinio comunale e il supporto a livello di spazio del Centro anziani, che si trova proprio nei pressi del Parco del brolo -.

Un progetto multisensoriale che permetterà un’esperienza e una percezione diversa di un dipinto murale e di come si possa trasformare uno spazio pubblico rendendolo accessibile e interpretabile.

Uno sfogo della creatività che non sarà «solo» sui muri dunque, ma evocativa considerando quanto si potranno sfruttare il tatto e i suoni».

Pubblicato il 14/11/2022.

U.I.C.I. Salerno – Domenica in moto: un evento di inclusione sociale

Autore: Ciro Risi

In data 06-11-2022, grazie alla collaborazione tra l’Unione Italiana dei Ciechi ed Ipovedenti di Salerno, nella persona del Presidente Raffaele Rosa, l’associazione Salerno in moto, nella persona del Presidente Antonio Aldoino, e l’associazione Club Campania, nella persona del Presidente Edoardo Onorato, siamo stati partecipi di una emozionante esperienza che ci ha introdotti nel mondo del motociclismo. Con nostra grande sorpresa, tale evento è stato seguito dalla Emittente locale (Telecolore).

Ci siamo radunati, presso il Parco Pinocchio intorno alle 9:20;  sin dal principio i membri delle associazioni si sono dimostrati disponibili ed amichevoli nei nostri confronti e per tale motivo la giornata si prospettava sinergica e ricca di allegria.

Subito dopo, tutti insieme, come una grande famiglia, siamo partiti. Abbiamo percorso le strade di Salerno per poi raggiungere Agropoli, per un giro turistico nella zona portuale. Durante il tragitto in moto, noi tutti, ci siamo sentiti liberi di esplorare e comprendere, da un altro punto di vista, la realtà che ci circonda.

Prima di incamminarci verso il ristorante, abbiamo fatto una sosta apprezzando il panorama dal fronte mare e concedendoci il lusso di qualche foto.

Finita la sosta, ci siamo diretti ad Eboli presso il ristorante-pizzeria “Red and Black”, per un momento di convivialità, in cui i motociclisti hanno provato a comprendere il  nostro mondo a tavola, pranzando bendati. Ancora una volta si sono dimostrati collaborativi e compresivi con la solita spensieratezza e naturalezza che li ha contraddistinti per tutta la durata della giornata.

Al momento del ritorno, dire grazie agli organizzatori ed a queste splendide persone sarebbe poco, tutti noi speriamo in un ulteriore incontro in quanto abbiamo avuto difficoltà nello staccarci gli uni dagli altri.

Pubblicato l’11/11/2022.

A Caserta MediaWorld nega il diritto delle persone cieche ed ipovedenti

Autore: a cura di Vincenzo del Piano

All’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta nei giorni scorsi è stato segnalato che presso il famoso negozio MediaWorld, sito nel centro commerciale Campania si “nega il diritto alle persone cieche ed ipovedenti”, in particolare ad un socio U.I.C.I. persona affetta da cecità, nell’acquisto di un elettrodomestico che corrisponde alle caratteristiche di collegamento funzionale alla disabilità in questione.

Il nostro socio ha fatto presente che la normativa è cambiata e nello specifico con il Decreto del MEF del 7 aprile 2021, pubblicato In G.U. n. 105 del 7 aprile 2021, che prevede la presentazione di un certificato del medico curante attestante il collegamento funzionale alla disabilità degli strumenti utili all’autonomia delle persone con disabilità, nonostante ciò, gli operatori hanno risposto: “il certificato del medico curante non può essere accettato per l’applicazione dell’IVA al 4%”. Su richiesta del socio, la U.I.C.I. ha inviato il decreto che è stato esibito all’operatore, il quale ancora una volta ha negato il diritto, licenziando dopo circa un’ora, lo stesso con le seguenti parole: “queste sono le disposizioni che abbiamo”.

Ebbene, l’U.I.C.I. invita la suddetta direzione a prendere nota del Decreto del MEF del 7 aprile 2021, il quale apporta le seguenti modifiche al Decreto del 14 marzo 1998 – Determinazione delle condizioni e delle modalità alle quali è subordinata l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta del 4 per cento ai sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei soggetti portatori di handicap.

D.M. 07/04/2021 – Modifiche al decreto 14 marzo 1998, concernente la determinazione delle condizioni e delle modalità alle quali è subordinata l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta del 4 per cento ai sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei soggetti portatori di handicap.

All’art. 2, del decreto del Ministro delle finanze del 14 marzo 1998 sono apportate le seguenti modificazioni:

a) Il comma 2 è sostituito dal seguente:

«2. Ai fini dell’applicazione dell’aliquota del 4 per cento per le cessioni di sussidi tecnici e informatici effettuate direttamente nei loro confronti, le persone con disabilità, al momento dell’acquisto, producono copia del certificato attestante l’invalidità funzionale permanente rilasciato dall’azienda sanitaria locale competente o dalla commissione medica integrata.

b) dopo il comma 2 è inserito il seguente:

 «2-bis. I certificati di cui al comma 2, dai quali non risulti il collegamento funzionale tra il sussidio tecnico-informatico e la menomazione permanente, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, come modificato dall’art. 29-bis, comma 1, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020, n. 120, sono integrati con la certificazione, da esibire in copia all’atto dell’acquisto, rilasciata dal medico curante contenente la relativa attestazione, richiesta per l’accesso al beneficio fiscale».

Come si può evincere dal nuovo comma 2 del DM 07/04/2021, alle persone con disabilità viene rilasciato dall’azienda sanitaria locale competente o dalla commissione medica integrata, certificato attestante l’invalidità funzionale permanente (verbale di riconoscimento della disabilità); ebbene, in mancanza di tale certificato, le stesse persone con disabilità, secondo il comma 2bis possono presentare il certificato del medico curante che consente ai fini di legge l’applicazione dell’IVA agevolata al 4%; cosa che al socio U.I.C.I. è stato negato in pieno da MediaWorld.

La U.I.C.I. chiede al MediaWorld di presentare le sue scuse al socio U.I.C.I., nonché di rispettare ed applicare le leggi vigenti in materia di IVA al 4% a favore delle persone con disabilità; la U.I.C.I. assolutamente non accetta atteggiamenti di superficialità e discriminatori nei confronti delle persone con disabilità visive e non solo, per questo è pronta a scendere in campo e nelle sedi giudiziarie competenti affinché i diritti di tutti i cittadini ciechi e degli ipovedenti del territorio provinciale di Caserta siano riconosciuti ad horas, come previsto dalla Carta Costituzionale e dalle leggi italiane.

a cura di Vincenzo del Piano

consigliere alla comunicazione e sistemi informatici Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Caserta

Pubblicato il 07/11/2022.

U.I.C.I. Ravenna – Progetto I.RI.FO.R. “Promozione del benessere fisico nella Terza età”

Attività motoria al Parco Teodorico di Ravenna-  maggio e settembre 2022

   Anche il 2022 ci ha visti protagonisti di due serie di giornate all’aria aperta all’insegna del benessere fisico e psichico.

   Assieme a Daina, la nostra strepitosa docente che ci ha guidati in questa rinnovata esperienza di attenzione e ascolto del nostro essere, abbiamo affrontato alcune tecniche utili a conoscere, stimolare e rilassare alcune parti o l’insieme del nostro corpo; tante volte inconsciamente o in modo superficiale, mettiamo “in tensione” alcune di esse per bilanciare situazioni di stress o di nevralgie che avvertiamo: obiettivo principale è stato apprendere piccoli movimenti o trazioni impercettibili allo sguardo che ci possono aiutare a sbloccare o addolcire rigidità di corpo e mente.  Il beneficio non sta certo in un risultato eclatante quanto piuttosto nel fare propria una filosofia dello stare bene con noi stessi.

   Avere coscienza del proprio corpo con i suoi limiti e capacità e prendersi qualche minuto nella giornata per “ascoltarsi” e ripetere le sequenze mirate con naturalezza e mai provocando sforzo o dolore fisico, pian piano ci portano ad una elasticità ed equilibrio utili a fronteggiare momenti di stress o eccessive fatiche.

   Abbiamo usufruito dei tanti spazi dedicati all’interno del Parco Teodorico di Ravenna e fin dagli incontri di primavera abbiamo potuto utilizzare IL PARCO DI ALEX, come “palestra” all’aria aperta. Una donazione alla comunità locale con tanti attrezzi per persone normodotate o con ridotta mobilità, per eseguire esercizi in sequenza per il potenziamento muscolare, doppiamente stimolanti in mezzo al verde.

   Grazie e complimenti agli organizzatori e ideatori, arrivederci al prossimo progetto con Daina come fantastica istruttrice !!!

UICI Enna – L’estate 2022: un’estate piena e intensa

Autore: Anna Buccheri

L’estate 2022 è stata per la sezione UICI di Enna ricca di iniziative, molto diverse e diversificate tra loro, che hanno saputo coniugare l’aspetto ludico-relazionale con quello culturale e con quello abilitativo e riabilitativo nei campi dedicati a bambini e ragazzi.

Il programma delle attività estive è partito il 10 giugno da Aidone con lo screening oculistico per la prevenzione della cecità a cura dell’oculista, dott.ssa Sonia Bannò, e dell’ortottista, dott.ssa Alessia Di Simone, dell’ambulatorio oculistico dell’UICI di Enna, con l’esposizione di monumenti tattili, con l’esperienza del bar al buio e, all’interno delle attività legate al progetto NONSOLOLIBRI del bando LETTURA PER TUTTI del Cepell (Centro per il Libro e la Lettura del Ministero della Cultura) di cui la sezione UICI di Enna è partner, con il reading al buio ispirato al tema della pace che ha visto impegnati i soci Giovanna Bucceri di Caltanissetta, Angela Dispinzieri di Catania, Alba Di Vita di Enna e Ignazio Grillo di Trapani, accompagnati dal pianista Antonino Martorana di Palermo.

Nel mese di luglio le due escursioni sull’Etna, una sul versante Sud-Est e l’altra sul versante Nord, con guida sono state esperienze di inclusione e condivisione. Sul versante Sud-Est è stato possibile: toccare un fronte lavico e le pareti di un hornito (struttura conica formata dalla lava espulsa attraverso un’apertura nella crosta di una colata lavica); identificare alberi, arbusti, licheni e muschi; sentire il profumo dell’achillea, del tanaceto e della resina. La guida ha utilizzato una carta morfotettonica dell’Etna e registrazioni per far sentire la voce del vulcano in eruzione. La seconda escursione sul versante Nord è partita da Milo e dal Castagno dei Cento Cavalli, patrimonio UNESCO. L’albero è il più longevo d’Europa, con i suoi 2000-4000 anni di età, e il più grande del mondo: il diametro del tronco è di 22 metri, quello della chioma di 100 metri ed è alto 22 metri.

Due sono stati i soggiorni climatici: dal 3 al 10 luglio presso il villaggio Altalia di Brancaleone in Calabria e dal 10 al 17 luglio presso il villaggio Calanovella mare a Piraino in provincia di Messina.

L’8 luglio ad Enna si è celebrata la giornata della salute con screening oculistico, esposizione di monumenti tattili e bar al buio.

Tre serate conviviali sono state organizzate scegliendo di volta in volta una località che fosse facilmente raggiungibile dai comuni vicini, con accompagnamenti assicurati dalla sezione UICI di Enna: 28 luglio Enna per i soci di Enna, Calascibetta, Barrafranca, Pietraperzia, Piazza Armerina, Aidone, Valguarnera e Villarosa; 26 agosto Nicosia  per i soci di Assoro, Leonforte, Nissoria, Nicosia, Sperlinga e Cerami; 29 settembre Regalbuto per i soci di Agira, Regalbuto, Centuripe, Catenanuova, Gagliano e Troina. La sezione UICI di Enna ha così consentito a tutto il territorio di essere partecipe, coinvolgendo i soci a largo raggio, perché nessuno rimanesse escluso, cosa fondamentale per il Presidente Santino Di Gregorio.

Dal 20 giugno al 20 settembre, per l’intera stagione balneare, è stato possibile trascorrere una giornata al mare presso il Lido Azzurro alla playa di Catania con cabina, ombrellone, sdraio e accompagnamento quotidiano con le macchine della sezione UICI di Enna in base alle richieste dei soci.

Tra luglio e agosto l’IRiFoR di Enna, aderendo alle iniziative organizzate dall’IRiFoR centrale, ha svolto: un progetto estivo nell’ambito del G.E.S.T.I. dell’IRiFoR centrale, con giochi di spiaggia, attività balneari e laboratorio di cucina per 12 bambini scolarizzati; quattro campi abilitativi e riabilitativi, due per bambini/ragazzi con disabilità complessa e due per bambini/ragazzi con disabilità visive di età compresa rispettivamente tra 3 e 13 anni e tra 13 e 18 anni. La sezione UICI di Enna per le attività da svolgere e vivere a mare si è dotata di una sedia Job che consente alle persone con disabilità motorie di accedere in tutta sicurezza alla spiaggia e di entrare in acqua e poter così fare il bagno in mare come tutti, dal momento che la sedia Job va in acqua e galleggia come un salvagente.

Il 9 agosto ci si è recati a Siracusa per seguire il concerto del pianista Ludovico Einaudi al Teatro Greco.

La sezione UICI di Enna ha quindi favorito in ogni occasione la partecipazione di tutti, anche di coloro che hanno difficoltà motorie. Hanno preso parte alle diverse attività complessivamente tra i 70 e gli 80 soci.

U.I.C.I. Sassari – «Con il tatto vediamo»

La presentazione al museo archeologico

Storia e letteratura sarda in Braille il progetto dell’Uici diventa realtà

Olbia. Il progetto è ambizioso e senza precedenti: pubblicare in Braille le principali opere della letteratura sarda. Sarà come viaggiare sulle ali dell’immaginazione letteraria alla scoperta delle parole, della cultura e della storia della Sardegna. Il progetto sarà illustrato il 4 novembre a Olbia (alle 17 nell’auditorium del museo archeologico) dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (Uici) di Sassari.

Esattamente, si tratta della terza tappa del progetto denominato «Con il Tatto Vediamo», appuntamento a metà strada tra l’evento culturale e il fenomeno sociale, che propone un programma di incontri, musica e letteratura per lanciare la pubblicazione in Braille (Braille sistema di lettura per i ciechi con caratteri a rilievo) dei capolavori della letteratura sarda. Diversi i titoli già mandati alle stampe, come la «Carta de Logu» di Eleonora di Arborea, le «Fiabe sarde» di Sergio Atzeni e «Cosima» di Grazia Deledda, tutti realizzati nella stamperia dell’Uici di Sassari, che si sta specializzando proprio nella produzione di testi in Braille.

Nella tappa gallurese di questo viaggio (che segue quelle di Alghero e Macomer) saranno presentati «Eleonora d’Arborea, una Giovanna D’Arco in Sardegna» di Giovanni Antonio Baragliu, le «Donne della Sardegna prima della Storia» a cura di Anna Depalmas e «Rebecca, le Janas e il carro di Nannai» di Claudia Zedda.

La serata si aprirà con i saluti dei presidenti nazionali e provinciali dell’Uici, Mario Barbuto e Franco Santoro. Quest’ultimo illustrerà il progetto ideato dall’Uici di Sassari e realizzato con il contributo dell’assessorato regionale della Sanità. La presentazione proseguirà con una serie di interventi: si parte dai dialoghi con la giornalista e scrittrice Marella Giovanelli, che ha dato alle stampe pochi mesi fa il suo ultimo lavoro «Oltremare fra incontri e poesie», poi lo scrittore Filippo Pace che presenterà l’ultima opera «Raccontami ancora quell’ultima estate», quindi la scrittrice Donatella Pau Lewis autrice di una riflessione sull’opera e l’eredità di Eleonora d’Arborea e ancora la scrittrice Luisa Cardinale con il suo libro, già stampato in Braille, dal titolo «40 parole».

Tra un appuntamento e l’altro ci saranno gli intermezzi musicali curati da Mauro Mibelli (chitarra e mandoloncello) insieme a Nicole Ruzittu (canto), Gavino Loche (chitarra) e Serenella (canto).

La presentazione del progetto è organizzata in collaborazione con il festival letterario «Fino a leggermi matto» e con il patrocinio della presidenza del Consiglio regionale, della Provincia di Sassari e del Comune di Olbia.

Già pubblicati La «Carta De Logu» di Eleonora d’Arborea e opere di Sergio Atzeni e di Grazia Deledda.

«Da anni stiamo proponendo un percorso fuori dai soliti schemi per riflettere sulla cecità e arricchire i servizi per i nostri soci e le loro famiglie – dice il presidente provinciale dell’Uici Franco Santoro – per questo abbiamo allestito un evento corale capace di mettere insieme suggestioni e stimoli provenienti da vari campi della cultura e del sociale e rendere conto delle idee sviluppate negli ultimi anni. Sarà una serata per riflettere e per dialogare in modo diverso, nonché sensibilizzare sull’importanza di promuovere la lettura in Braille». (m.b.)

U.I.C.I. Roma – Festa del Cinema di Roma

La Festa del Cinema di Roma e Alice nella città a favore di un cinema inclusivo e partecipativo: sono undici i film del programma ufficiale accessibili con audiodescrizione e sottotitoli

La Festa del Cinema di Roma e Alice nella città si schierano a favore di un cinema inclusivo e partecipativo, fruibile per le persone con disabilità sensoriale: sono undici i film del programma ufficiale accessibili con audiodescrizione e sottotitoli. Questi i titoli: 75 – Biennale Ronconi Venezia di Jacopo Ronchi, Il colibrì di Francesca Archibugi, L’estate di Joe, Liz e Richard di Sergio Naitza, Er gol de Turone era bono di Francesco Miccichè e Lorenzo Rossi Espagnet, Guerra tra poveri di Kassim Yassin Saleh (cortometraggio), Kill Me If You Can di Alex Infascelli, Il maledetto di Giulio Base, Morte di un matematico napoletano di Mario Martone, I nostri ieri di Andrea Papini, La porta del cielo di Vittorio De Sica, La ragazza ha volato di Wilma Labate.

“Siamo orgogliosi di questo risultato ma dobbiamo lavorare ancora a favore di un cinema libero e accessibile a tutti – ha detto Francesca Via, Direttrice Generale della Fondazione Cinema per Roma – Ci impegneremo, già dalla prossima edizione, a inserire nel regolamento della Festa del Cinema l’invito affinché i film siano audiodescritti, anche grazie ai finanziamenti del Ministero a disposizione dei distributori”.

“Crediamo da sempre che l’accesso alla cultura e all’arte in tutte le sue forme sia un diritto di tutti, e che esse debbano essere pensate e progettate prendendo in considerazione le diverse abilità, in un contesto di inclusività – hanno spiegato Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, direttori artistici di Alice nella città – In particolare, i bambini e i ragazzi sono la base da cui partire per costruire spettatori con abilità speciali”.

“Apprezziamo che alcuni dei film presentati siano fruibili tramite MovieReading – ha detto Giuliano Frittelli, Presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Sezione di Roma – È importante l’impegno preso dalla Festa del Cinema di Roma e siamo sicuri che diventerà un punto di riferimento per la cultura inclusiva affinché anche i non vedenti possano godere dei contenuti cinematografici all’uscita nelle sale”.

Pubblicato il 24/10/2022.