San Giorgio a Cremano: Luci spente all’Amsterdam: il pub è al buio!, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

giovedì 30 maggio 2013
alle ore 20.30

Visto il successo riscosso nelle tante edizioni della cena  al buio organizzate dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, questa volta, e per la prima volta a San Giorgio a Cremano, arriva la straordinaria e coinvolgente esperienza del pub al buio.
  Questa tipologia di  eventi culturali, da qualche anno raccoglie in tutta Europa, convinti consensi coniugando solidarietà ed enogastronomia in uno stimolante gioco di riconoscimento di odori e sapori dove anche l'incontro con l'altro avviene attraverso un approccio del tutto nuovo e sorprendente.

Nella  sala completamente oscurata, in compagnia di commensali sconosciuti con i quali ci si troverà a condividere impressioni, emozioni ed anche difficoltà, camerieri non vedenti accompagneranno gli ospiti in un particolare viaggio nel gusto per quella che sicuramente sarà una serata diversa da tutte le altre!
Durante la degustazione di cibi e bevande  preparati magistralmente dagli chef dell'Amsterdam, i camerieri non vedenti cercheranno di far comprendere la disabilità visiva attraverso giochi, racconti, aneddoti e un intrattenimento che farà diventare gli ospiti i veri protagonisti della serata.

L'evento è organizzato dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con il patrocinio dell'Assessorato per le pari opportunità e per le politiche giovanili del Comune di San Giorgio a Cremano e con il contributo di: Anthos profumeria (via Galante 37 S. Giorgio a Cremano), Il papiro – cartoleria, gadget e copie (via Galante 66 S. Giorgio a Cremano), Top cell – telefonia pluri marche (via 4 novembre 16 – Ercolano), Password – elettronica (viale L. Da Vinci 201 – Portici, via F. De Lauzieres 5/b – San Giorgio a Cremano), MCS – Malboro classic (viale Michelangelo – Portici), Radio Siani.

La quota di partecipazione è di € 23,00 a persona.
Durante la serata saranno messi in palio premi e buoni sconto da spendere nei su indicati negozi.
Il ricavato dell'iniziativa sarà destinato a finanziare le attività dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sul territorio.

Appuntamento: giovedì 30 maggio 2013 alle ore 20.30 al Pub Amsterdam via Martiri della Libertà 10 – San Giorgio a Cremano (NA)

Per prenotazioni ed informazioni telefonare a:
 Antonella Improta 3346048860;
Lucia Esposito 3385963993;
Rosaria De Angelis 3473420422

La prenotazione è obbligatoria

Napoli: Assemblea sezionale, di Mario Mirabile

Autore: Mario Mirabile

Martedì 23 aprile u.s. si è svolta presso i locali associativi l'assemblea sezionale UICI di Napoli. Un adempimento imposto dallo Statuto Sociale, che diventa una importante occasione per fare il punto della situazione su quanto si è fatto, ma soprattutto per cercare di interpretare le esigenze della base associativa. Dopo gli adempimenti di rito, si è passati alla lettura dei documenti contabili e delle relazioni morale e programmatica che hanno evidenziato come, attraverso il consiglio, i dipendenti e le 10 rappresentanze zonali presenti in tutta la Provincia, siano state e continueranno ad essere organizzate tante iniziative finalizzate al perseguimento della piena inclusione dei disabili visivi nella socetà. Anche per il 2014, come si è letto nella relazione programmatica, si cercherà di migliorare i servizi compatibilmente con le risorse economiche. Ed è proprio questa la nota dolente: purtroppo dagli enti pubblici non arrivano più soldi e sono necessarie massicce campagne per il reperimento dei fondi necessari per il buon funzionamento della Sezione. Durante l'assemblea è intervenuto l'assessore alle politiche sociali della provincia di Napoli – Prof. Filippo Monaco, il quale ha confermato la collaborazione tra l'Unione e il suo Assessorato, soprattutto per quello che riguarda l'assistenza post scolastica e il trasporto scolastico che deve essere garantito agli alunni ciechi ed ipovedenti. Durante il dibattito, accanto alle comunicazioni dei futuri eventi, iniziative e corsi  da organizzare, si è discusso del grave problema dell'inserimento lavorativo dei ciechi e più in generale degli invalidi, causato dalla assoluta assenza di politiche occupazionali messe in campo dagli enti preposti che sono addirittura incapaci di far rispettare le norme vigenti in materia di collocamento obbligatorio. Non potevano mancare, inoltre, interventi di soci che hanno espresso il loro rammarico per la chiusura del centro di distribuzione del libro parlato, che negli anni ha consentito a tanti ciechi di accedere alla cultura. Il momento più emozionante c'è stato quando il Presidente Sezionale Giovanni D'Alessandro ha consegnato all'oculista Vittorio Bongiorno la tessera di socio onorario dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Un riconoscimento che il Prof. Bongiorno ha ampiamente meritato nella sua quarantennale collaborazione con l'unione durante il quale ha messo a disposizione dei non vedenti e degli ipovedenti sia le proprie capacità professionali, ma soprattutto le doti umane.
 

Una occasione da non perdere, di Tommaso Daniele

Autore: Tommaso Daniele

L'Assemblea dei Quadri Dirigenti del prossimo maggio non è soltanto un adempimento statutario, un appuntamento di ordinaria politica associativa, anche se importante e qualificante, bensì un evento che può rivestire carattere e significato del tutto speciali perché coincide con la metà del mandato congressuale.
Vorrei, dunque, che questo evento fosse vissuto come un di più di impegno e di partecipazione e che ciascuno di noi, responsabilmente, si facesse carico di compiere una riflessione sul lavoro svolto dall'intera dirigenza a livello nazionale, regionale e provinciale per stabilire se le strategie poste in essere hanno costituito la risposta giusta alla complessità e alla molteplicità dei problemi che la storia e la vita si sono fatte carico di frapporre sul nostro cammino verso la piena integrazione sociale.
Vorrei, anche, che ciascuno di noi mettesse in moto la propria fantasia per immaginare il futuro e disegnare con la matita rossa sul foglio bianco della nostra storia di domani i cambiamenti strutturali che la nostra associazione deve realizzare da subito se vuole svolgere il delicato compito di tutela e di rappresentanza dei ciechi e degli ipovedenti e se vuole continuare ad essere il capofila nella lotta per la conquista dei diritti dei disabili e dei cittadini più deboli.
Evento speciale, dunque, che richiede una discussione speciale, iniziative speciali, capaci di far compiere alla nostra associazione quel salto di qualità necessaria per farla salire sul treno del cambiamento e impedirle di innalzare bandiera bianca di fronte ad uno Stato sociale che di sociale ha ormai soltanto il nome a causa di una classe politica asserragliata nei palazzi del potere, incapace di percepire il dramma della gente che arriva attraverso le finestre chiuse dalle piazze di Roma.
Ci sono voluti gli spari di un disperato davanti a Palazzo Chigi per scuotere Governo e Parlamento da una colpevole e irresponsabile apatia. Mentre scrivo il Presidente incaricato di costituire un nuovo Governo sta tenendo il suo discorso di investitura nell'aula di Montecitorio. Sento parole illuminanti che aprono il cuore alla speranza: "Governo di servizio, di cambiamento". Peccato però che il nuovo Presidente del Consiglio nel suo intervento, durato quarantacinque minuti, non abbia ritenuto di dovere almeno accennare al tema della disabilità. Governo di servizio e di cambiamento: parole sempre presenti nel lessico della nostra Unione, che non si è fatta mai sorprendere dai mutamenti economici, politici, sociali e culturali. Sarà così anche questa volta.
La prossima Assemblea dei Quadri Dirigenti è un'occasione da non perdere. Confortato dall'intera Direzione Nazionale, mi sono assunto la responsabilità di predisporre un ordine del giorno ricco di stimoli che, dopo aver compiuto un'analisi delle cose fatte nei primi due anni e mezzo di mandato, muove verso obiettivi innovativi, che arricchiscono la prospettiva di un'associazione che ambisce a rappresentare tutti i ciechi e gli ipovedenti italiani e gettare un ponte verso l'intero mondo della disabilità, dei più deboli e della società civile.
Il dibattito politico di questi giorni ha evidenziato la eccezionalità del momento che viviamo, caratterizzato da una profonda crisi economica, morale, sociale, culturale e politica, che ha richiesto la costituzione di un Governo di larghe intese, tra forze politiche tradizionalmente e storicamente antitetiche. La crisi, che in quest'ultimo periodo si è soltanto accentuata, è presente da tempo nel Paese e ha provocato il progressivo disimpegno dello Stato nei confronti dei più deboli.
La nostra Unione, come tutte le altre organizzazioni sociali e forse più delle altre, ha dovuto operare in un contesto estremamente negativo. Ci piacerebbe sapere se, nonostante tutto, i bisogni dei ciechi siano stati sufficientemente tutelati rispetto ai valori fondanti della nostra organizzazione: l'istruzione, la formazione professionale, il lavoro, la riabilitazione, la prevenzione, l'accesso alla cultura, all'informazione, all'autonomia, alla fruizione dei beni culturali e del tempo libero; se abbiamo fatto ulteriori passi avanti rispetto ai temi della partecipazione, della democrazia, della trasparenza, del rapporto con le altre associazioni di disabili, del volontariato, dei lavoratori, dei datori di lavoro, dei consumatori e della società civile nel suo complesso. Ci piacerebbe che su tutto questo si discutesse costruttivamente e si gettassero le basi per fare ulteriori passi nella direzione di una maggiore cultura della solidarietà, della partecipazione, della pari dignità.
L'unità associativa è sempre stato il nostro fiore all'occhiello, la moneta in più da spendere nei momenti difficili della nostra storia, il fiore che ho sempre coltivato con grande passione e infinito amore. "Uniti si vince, divisi si perde": una frase che ho scritto e pronunciato almeno mille volte e che non mi stancherò mai di scrivere e pronunciare, perché certe verità non invecchiano mai.
Ho avuto la gioia di gestire l'Unione per tutti questi anni con il valore aggiunto di un consenso pressoché generale. Ho messo in sinergia le risorse dell'Unione, dell'I.Ri.Fo.R., della Biblioteca, dell'Agenzia, della Federazione, dell'U.N.I.Vo.C. raggiungendo livelli di collaborazione davvero sorprendenti e invidiabili. Ora, però, occorre fare di più. A situazioni eccezionali occorre dare risposte eccezionali, dobbiamo cioè puntare dritti all'obiettivo dell'unità di tutti i ciechi e ipovedenti italiani attraverso la costituzione di una federazione di tutte le associazioni di ciechi e di ipovedenti esistenti nel nostro Paese. Un obiettivo da perseguire con l'ostinazione che ha sempre caratterizzato le nostre azioni. Non sarà facile, ma è bello misurarsi anche con l'impossibile. L'importante è convincersi che l'unità dei ciechi e degli ipovedenti italiani è un valore assoluto a cui non possiamo rinunciare in tempi di "vacche magre". La federazione dovrà essere il primo anello di una più ampia rete di solidarietà che dovrà coinvolgere le associazioni di disabili, del volontariato e di ogni altra espressione della società civile; una grande barriera contro chi vuole abbattere lo stato sociale.
La prossima Assemblea dei Quadri Dirigenti è un'occasione da non perdere anche rispetto al tema delle modifiche statutarie. Non concordo con chi pensa che il nostro Statuto sia completamente da buttare via, da dare alle fiamme affinché dalle ceneri possa emergere l'araba fenice che da tempo aspettiamo. E' innegabile, però, che esiste la necessità di ritocchi, anche sostanziali, che non possono essere più rinviati: l'accentuazione dell'autonomia delle strutture periferiche nella logica dell'unità-distinzione (l'immagine da me usata qualche tempo fa dell'albero i cui rami sono saldamente uniti al tronco dovrebbe rendere l'idea); le modalità di elezione del Consiglio Nazionale, al quale si può estendere la normativa in vigore per l'elezione dei Consigli Provinciali; la eliminazione della norma che sospende il dirigente associativo eletto a cariche politiche; una interpretazione autentica del concetto di apartiticità della nostra Unione; la eliminazione del principio della espulsione come misura disciplinare. Sono solo alcune delle possibili modifiche statutarie.
Un'occasione da non perdere per affrontare il tema dell'impegno associativo, che come tutte le cose ha subito una naturale evoluzione. Quasi sempre nella nostra associazione ha giganteggiato il principio della delega: i soci che delegano il Consiglio Provinciale, il Consiglio che delega il Presidente Provinciale e così avanti nella scala gerarchica dell'impegno associativo… Consiglio Regionale, Presidente Regionale, Consiglio Nazionale, Direzione Nazionale, Presidente Nazionale. Il sistema ha funzionato fino a quando le rivendicazioni associative hanno riguardato i diritti fondamentali dei ciechi e degli ipovedenti: l'assistenza, l'istruzione, il lavoro. E', invece, entrato in crisi quando l'area dei servizi e dei diritti si è allargata notevolmente e quando la complessità ha preso il posto della semplicità. Allora, l'uomo solo al comando, ha sentito tutto il peso della propria solitudine e ha implorato aiuto: "aiutatemi a pensare, aiutatemi a progettare".
Mi ricordai di una bella frase di John Kennedy, il Presidente degli Stati Uniti, rivolta agli americani: "prima di chiedervi che cosa l'America può fare per voi, chiedetevi che cosa voi potete fare per l'America". Fu così che scrissi la circolare 27 del 1999, che conteneva idee per un nuovo modello associativo, fondato sui concetti di collegialità, lavoro di gruppo, coinvolgimento del maggior numero possibile di dirigenti e soci, ampliamento del numero delle rappresentanze zonali, creazione della figura del Referente Comunale. Si chiedeva, in una parola, un di più di partecipazione da costruire attraverso nuove forme di informazione e di comunicazione: la segreteria telefonica, il foglio informativo, il telefono amico, le gite sociali, ed altro.
A distanza di tanto tempo il di più di partecipazione rimane ancora la strada maestra per fare ulteriori passi verso una democrazia mai abbastanza compiuta e verso la trasparenza mai abbastanza cristallina.
Ieri, abbiamo fallito per mancanza di risorse umane ed economiche. Oggi, abbiamo la speranza di riuscire perché le nuove tecnologie ci mettono a disposizione una comunicazione interna ed esterna veloce a costo quasi zero. Penso ad una rete di comunicazione in entrata e in uscita tra la Sede Centrale e i Dirigenti Regionali e Provinciali attraverso e-mail. Penso ad un'analoga rete tra le sezioni e la base associativa. Penso all'utilizzo dei social network per parlare all'opinione pubblica attraverso messaggi scritti e video. Penso che un'adeguata riflessione su questo progetto possa aiutarci a stare dentro la velocità di questo tempo.
Per ultimo, ma non ultimo, il problema più spinoso di questi giorni: il finanziamento associativo. "Senza soldi non si cantano messe", recita un vecchio adagio popolare.
La nostra Unione sta sperimentando sulla propria pelle la cruda verità della saggezza antica. La stragrande maggioranza delle nostre strutture periferiche è sull'orlo del collasso. La Sede Centrale ha ancora un po' di benzina nel motore, ma il rischio di non andare molto lontano è dietro l'angolo. Il risultato di tale stato di fatto sta nella difficoltà di esercitare il diritto/dovere di rappresentanza e di tutela degli interessi materiali e morali dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Abbiamo sempre vissuto di finanziamento pubblico e quando abbiamo tentato di integrarlo con una iniziativa di largo respiro – la vendita della solidarity card – la risposta dell'associazione è stata incerta, per non dire negativa. In fondo era più comodo bussare alla porta dello Stato e degli Enti locali. Ora, però, quelle porte tendono a chiudersi definitivamente. Questo significa che dovremo fare di necessità virtù e inventarci qualche iniziativa per sopravvivere.
Abbiamo effettuato un corso di formazione sulla raccolta fondi riservato ai Dirigenti Nazionali, ma non abbiamo abbastanza soldi da investire a lungo termine. Gli stessi consulenti ci dicono che i risultati potrebbero venire solo dopo il terzo anno di campagna. Non possiamo aspettare tutto questo tempo.
Ho pensato di realizzare un periodico riservato alla raccolta fondi, un trimestrale o un quadrimestrale sul quale pubblicare i progetti per i quali l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti chiede il finanziamento ai destinatari di detto periodico. L'indirizzario si può ottenere abbonandosi ad una delle tante licenze d'uso esistenti sul mercato. L'idea del periodico ha il vantaggio di risparmiare notevolmente sulla spedizione e di partecipare alla ripartizione del fondo sull'editoria speciale.
Ho definito questa Assemblea un evento speciale, che merita una discussione speciale e quindi un ordine del giorno speciale, breve, ma intenso, impegnativo, costituito di argomenti che, se fatti propri dall'intera dirigenza nazionale, possono rappresentare una svolta epocale per la nostra associazione, una svolta che ci consentirebbe di continuare la nostra marcia verso la terra promessa della pari dignità e delle pari opportunità, il sogno proibito di sempre di tutti i ciechi e gli ipovedenti italiani. "Un sogno rimane un sogno se a sognare è uno solo", ma noi siamo tanti e la nostra bandiera ha un'anima speciale, ci guiderà ancora una volta verso la conquista "del diritto ad avere dei diritti", come Stefano Rodotà titola il suo ultimo libro.

 

Reggio Emilia: Pagina Facebook, di Chiara Tirelli

Autore: Chiara Tirelli

Vi invito a cliccare sulla nuova pagina Facebook dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Reggio Emilia al seguente link:

https://www.facebook.com/UICReggioEmilia

e mettere il "Mi piace" per restare informati sulle iniziative organizzate dalla sezione e ricevere notizie sempre aggiornate.

Sperando la nuova pagina FB sia di vostro gradimento, vi saremmo grati se voleste aiutarci a far girare il link anche tra i vostri amici.

Il Presidente provinciale
UICI Reggio Emilia
Dott.ssa Chiara Tirelli

Pordenone: Corso base per l’approccio al sistema operativo Os x su pc Mac e sui dispositivi mobili, Redazionale

Autore: Redazionale

Sabato 20 e domenica 21 aprile 2013 si è svolto, presso i locali della Sezione Uici di Pordenone, un corso base per l'approccio al sistema operativo Os x su pc Mac e sui dispositivi mobili quali Iphone e Ipod. L'iniziativa è stata organizzata dall'U.N.I.VO.C. di Pordenone ed è stata finanziata, oltre che dai partecipanti al corso, anche dal locale Lions Host.
  La docenza è stata affidata a Vainer Broccoli, collaboratore dell'Istituto Cavazza. Al corso hanno attivamente partecipato 7 persone (di cui 5 pordenonesi, un amico di Gorizia e una formatrice vedente che lavora presso l'Istituto Rittmeyer).
Il corso è stata un'utile e preziosa opportunità per entrare nel mondo Apple e capire quanto e come queste nuove tecnologie possano essere utilizzate da un disabile visivo, sia esso cieco assoluto o ipovedente. La diversità di esperienze di ciascuno dei partecipanti ha messo in risalto le capacità e le competenze del docente, che ha avuto risposte, consigli utili e un approccio quanto più possibile individualizzato e mirato per ciascun corsista. Ciò ha superato il problema dell'estrema disparità di prerequisiti e di interessi dei presenti, ognuno con il proprio background e con proprie aspettative.
Alla fine è stata una straordinaria cavalcata di 12 intense ma bellissime ore, con un tasso di interazione molto alto tra i partecipanti e l'auspicio di poterci ritrovare ancora con Vainer, che si è rivelato brillante formatore dalla squisita disponibilità ed un eccellente motivatore. La presenza tra noi di una formatrice dell'Istituto Rittmeyer di Trieste come corsista è stata un suggello di interesse ed umiltà, poiché questa persona ha avuto la capacità di mettersi al nostro livello per apprendere prima e poter distribuire poi, quanto appreso.
Ringraziamo, e non smetteremo mai di farlo, il Lions Host di Pordenone che, riconoscendo al progetto il 23° premio al volontariato nel dicembre scorso, ha colto l'importanza, lo spirito e l'utilità sociale dell'intento, concretizzando sul campo un'opportunità, davanti ad effettivi fruitori, all'interno di una struttura specifica. Conclusa questa esperienza ora si penserà ad un'altra omologa, riguardante i fondamenti del sistema Windows, per rispondere alla "fame" di formazione che la nostra sezione continua a recepire dai soci.
 

L’U.I.C.I. CASERTA, IN COLLABORAZIONE CON LA TELEFARMA S.R.L.,CONSENTONO GRAZIE AL SERVIZIO Farexpress, la consegna dei farmaci a domicilio, Redazionale

Autore: Redazionale

Occorrerà semplicemente richiedere una tessera nominativa e contattare un numero verde, per richiedere la ricetta al proprio medico di base, dall'ottenimento della ricetta gli addetti della Telefarma provvederanno ad acquistare quanto necessario presso le farmacie del territorio e a consegnare i farmaci al domicilio del richiedente.
 tale servizio prevede la sottoscrizione di un abbonamento che per i soci dell'U.I.C.I. CASERTA, è completamente gratuito, mentre avrà un costo di euro 30  per i non iscritti all'U.I.C.I. CASERTA, ma appartenenti al nucleo familiare del socio stesso.
 i non iscritti all'U.I.C.I. CASERTA,invece potranno fruire dei medesimi servizi sottoscrivendo l'abbonamento ad euro 35.

Inoltre i possessori della tessera Farexpress, oltre al servizio di consegna a domicilio dei farmaci, potranno fruire di uno sconto pari al 10% sulla gamma di prestazioni diagnostiche del Centro Igea di Sant'antimo.
 i costi ivi indicati si intendono I.V.A. esclusa e consentono di ottenere una tessera nominativa con validità annuale.

Tale progetto si rivolge in via sperimentale per la zona di Aversa e i comuni dell'agroaversano. qualora l'U.I.C.I. CASERTA,dovesse ricevere manifestazioni di interesse al servizio anche per altri comuni, è impegno della scrivente sottoscrivere analoghi accordi al fine di rendere un servizio così importante per la categoria, anche per altri comuni del territorio provinciale di competenza.
Per ulteriori info e per aderire al servizio è possibile contattare la sezione ai seguenti recapiti:

tel. 0823 35 57 62

fax: 0823 35 53 82

comunicati@uicicaserta.it

L’U.I.C.I. CASERTA e l’U.N.I.Vo.C. CASERTA, in collaborazione con l’associazione Wlamoto organizzano:”IN MOTO SENZA VISTA” SECONDA EDIZIONE!, di Giuseppe Galati

Autore: Giuseppe Galati

In Campania la manifestazione si svolgerà domenica 23 giugno a Lago Laceno (AV).
Si tratta di un evento caratterizzato da uno scambio esperenziale fra ciechi ed ipovedenti e i motociclisti volontari. questi ultimi infatti daranno ai primi la possibilità di vivere le emozioni e le sensazioni che solo le due ruote possono regalare, mentre i partecipanti ciechi ed ipovedenti sensibilizzeranno i centauri alle dinamiche e alle problematiche di chi è privo della vista, nel corso di un goliardico pranzo al buio.
La giornata avrà inizio con un piacevole tour in moto e si concluderà con il pranzo al buio.qualora gli interessati vorranno potranno attivarsi per vivere la medesima giornata sull'intero territorio nazionale, contattando il Presidente dell'associazione Wlamoto – Giuseppe Galati, il quale provvederà ad agevolare l'incontro fra referenti delle strutture periferiche dell'U.I.C.I., con i propri referenti presenti sul territorio.

Per ulteriori info e contatti:
Giuseppe Galati
cell. 3202578869

 

“SienAusili”, Redazionale

Autore: Redazionale

11 maggio 2013

La sezione di Siena organizza la prima edizione di SienAusili
una mostra di ausili per i disabili per la scuola, la vita privata e il lavoro.
Saranno mostrati ausili per tutte le disabilità.
La manifestazione si svolgerà all'interno del centro commerciale "Portasiena" in piazzale Rosselli davanti alla stazione ferroviaria. 
Durante la mostra sarà anche possibile prendere contatto con la sezione ed avere informazioni sulle sue iniziative solidaristiche come il circuito "Cartaiuta" per sconti commerciali e la lotteria di autofinanziamento.
Sarà presente la ditta Club & club di Genova che, in collaborazione con Cartaiuta, offrirà assaggi di prodotti di qualità acquistabili sul sito
www.cartaiuta.org
in collaborazione con Porta Siena

Un esempio di dialogo costruttivo, di Katia Caravello

Autore: Katia Caravello

Sabato 23 marzo 2013, presso il salone a piano  terra della sezione milanese dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, si è tenuto un incontro  proposto dal Movimento UICI Rinnovamento, condotto, in rappresentanza del gruppo di coordinamento, dalla scrivente e dal dott. Angelo Fiocco.
L'evento si inserisce nell'ambito di un'iniziativa, promossa dal Movimento, che prevede la realizzazione di  appuntamenti a livello regionale, come in questo caso, o interregionale, come avvenuto a Torino il 9 marzo u.s. (per i residenti in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta).L'obiettivo di tale iniziativa, rivolta a tutti coloro che credono nella necessità di un rinnovamento della nostra associazione  e riconoscono l'importanza di un dialogo  aperto, franco e costruttivo, è quello di dare inizio ad una comunicazione  diretta e continuativa, non solo con gli iscritti all'Unione e in generale con le persone affette da disabilità visiva, ma anche con i dirigenti  associativi che hanno, da un lato, il compito di rappresentare e di tutelare gli interessi dei ciechi e degli ipovedenti e, dall'altro, l'onere di  far funzionare in maniera efficiente ed efficace le nostre strutture – e sappiamo tutti quanto  al giorno d'oggi ciò rappresenti un'incombenza gravosa.

Sebbene i partecipanti fossero poco numerosi, possiamo dirci soddisfatti dell'incontro: esso si è infatti rivelato assai proficuo, anche grazie alla presenza di parecchi dirigenti, i cui interventi hanno dato vita ad un confronto aperto e sereno sul ruolo che l'U.I.C.I. è e sarà chiamata a svolgere nell'interesse degli ipovedenti e dei ciechi italiani.

Ribadite la genesi e le finalità del Movimento, si è dato conto degli obiettivi fin qui conseguiti:
1. l'interruzione dell'unanimismo che, soprattutto in ambito nazionale,  aveva caratterizzato la gestione del sodalizio fino al Congresso del 2010;
2. l'affermarsi tra gli iscritti e i dirigenti della consapevolezza che la pluralità di opinioni circa le scelte da compiere per una maggiore emancipazione dei ciechi rappresenta non già una minaccia all'unità dell'associazione, bensì un patrimonio comune di conoscenze e di idee alle quali attingere per la salvaguardia delle conquiste tanto difficilmente ottenute e per il raggiungimento di nuovi traguardi;
3. l'affacciarsi – benché ancora timido – anche tra i non vedenti di una nuova cultura della disabilità capace di andare oltre gli steccati degli interessi individuali, al fine di costituire un fronte della solidarietà con gli altri cittadini disabili nel rispetto delle specificità proprie dei diversi stati invalidanti.

Si è quindi insistito sull'opportunità che, alla luce dei mutamenti istituzionali in atto, lo statuto associativo venga riformulato anche avvalendosi del supporto di esperti in materia di amministrazione pubblica esterni all'ente, nonché sulla necessità di addivenire ad una soluzione in grado di ripristinare già dal prossimo Congresso una reale democrazia elettiva per quanto attiene all'attribuzione delle cariche nazionali, reintroducendo la possibilità di presentare più liste.

Ci si è anche soffermati ad osservare che, a fronte delle difficoltà incontrate da un numero crescente di sezioni nel reperire i mezzi sufficienti per garantire ai soci le prestazioni minime, la sede centrale ha finora beneficiato di contributi pubblici ingenti, motivandone la richiesta con l'erogazione di servizi specifici la cui portata noi riteniamo essere stata inversamente proporzionale alle risorse ricevute.
A proposito di risorse, si è riaffermato il parere unanime del Gruppo di Coordinamento riguardo alle iniziative di autofinanziamento adottate sia dalla sede centrale, sia dalle strutture periferiche, sottolineando che:
– tali iniziative debbono essere improntate alla massima trasparenza;
– dichiarare l'esatta destinazione del denaro che proverrà da una specifica campagna di autofinanziamento motiva maggiormente i cittadini a contribuire;
– rendere noto l'esito di una determinata campagna di raccolta fondi a quanti vi hanno aderito è doveroso nei confronti sia dei cittadini sottoscrittori, sia dei minorati della vista che direttamente o indirettamente ne sono stati destinatari.

Si è quindi proceduto ad illustrare il manifesto programmatico del Movimento, aprendo infine il dibattito sulle tematiche trattate.
Più di un intervenuto ha ravvisato la necessità che il manifesto venga aggiornato sulla base della situazione sociale e amministrativa odierna, ed ha avanzato la proposta che il documento sia reso concettualmente e formalmente più accessibile, anche al fine di ottenere un numero di adesioni maggiore.

Colgo, a nome dell'intero gruppo di coordinamento, l'occasione per ringraziare tutti i partecipanti all'incontro, nonché il Presidente della Sezione Provinciale di Milano Rodolfo Masto, il Presidente del Consiglio regionale Lombardo Nicola Stilla e il Dirigente Nazionale Claudio Romano per la cortese accoglienza e il loro significativo contributo di idee.

Napoli: Il goalball ritorna a Cercola, di Giuseppe Fornaro

Autore: Giuseppe Fornaro

Il 04 maggio prossimo in gara la Asd Real Vesuviana

L'inizio della manifestazione è prevista per le ore 14:30 di sabato 04 maggio e domenica 05 maggio dalle ore 08:30, all'interno del Palazzotto dello sport di Cercola, in via dei Platani, si svolgerà una delle gare di campionato di Goalball, o palla rotante, attività sportiva di squadra per i non vedenti riconosciuta dall'I.B.S.A. (International Blind Sport Association Associazione Internazionale dei Ciechi Sportivi, presente ai Giochi Paraolimpici).
L'evento è stato promosso dall'Ambito N.10 con sede nel Comune Di Somma Vesuviana Napoli e dalla società Real Vesuviana.
La manifestazione nazionale rientra nel progetto: sport e accessibilità per tutti. La valorizzazione dell'esistente.
L'attività sportiva in palestra ed all'aperto aiuta i ragazzi abili e diversamente abili a rapportarsi con l'ambiente e ad esprimere l'aspetto cognitivo e relazionale in situazioni di libertà spazio-temporale. Lo sport riveste inoltre un ruolo essenziale nella cura della persona permettendo di riconquistare la fiducia in se stessi.
migliorare lo stato psico-fisico delle persone con disabilità; animare e sensibilizzare il territorio alle problematiche delle persone con disabilità e delle loro famiglie; favorire l'integrazione delle persone in situazione di disabilità nel tessuto sociale.
La pratica dell'educazione fisica e dello sport è un diritto fondamentale per tutti,  ogni essere umano ha il diritto fondamentale di accedere all'educazione fisica e allo sport, indispensabili allo sviluppo della sua personalità (dalla Carta Internazionale per l'educazione e lo Sport, art.1, UNESCO 22/11/1979).
Il goalball è una sorta di pallamano giocata da atleti con disabilità sensoriale, E' uno sport di squadra che fa parte del programma dei giochi paralimpici estivi nei quali ha debuttato nell'edizione di Toronto 1976.
Oggi è praticato in circa 51 Paesi tra cui l'Italia.
Sedi e Gironi campionato italiano Goalball
1° Giornata L'Aquila
2° Giornata 04/05/05/2013 Cercola/NA.
3° Giornata 18/19/05/2013 Avellino
4° Giornata 02/03/06/2013 Bergamo
Squadre che partecipano al torneo:
A.S.D.A.D. L'Aquilone
A.S.D. Real Vesuviana UICI.SANT'ANASTASIA
A.S.Dis. Bergamo 1
G.S. Colosimo A. Napoli
A.S.Dis. Bergamo 2
G.S. ColosimoB. Napoli
G.S. Nuova Realtà Campana Avellino
Il gruppo sportivo A.S.D. Real Vesuviana si è posto da 5 anni la promozione dello sport per disabili attraverso attività agonistiche del CIP (Comitato Italiano Paraolimpico) e attività amatoriali legate a varie discipline.
L'Associazione organizza inoltre attività culturali, e svolge un'opera di sensibilizzazione nelle scuole.
L'associazione sportiva dilettantistica "Napoli REAL VESUVIANA " promuove tra le  attività sportive dedicate ai disabili, il "Torball, Goalball, Show Down, Tiro con l'arco, Braccio di ferro, Calcetto a 5 cat. b1, tandem, tornei di scacchi, giochi di carte, Escursioni guidate e Uscite in barca", partecipando al campionato nazionale serie B di Torball, campionato nazionale serie A di Goalball, campionato di ShowDown e al campionato nazionale di Calcetto a 5 cat. b1.
IL NOSTRO MOTTO:
"Una persona in più in palestra è una persona in meno tra le mani dei servizi sociali".
Sede di Sant'Anastasia: Centro Liguori Via S.Giuseppe 12 – 80048 Sant'Anastasia (Na)
Sede di Somma Vesuviana: Centro Disabili Piazza Vittorio Emanuele III – 80049 Somma Vesuviana (NA) E-mail:
na013@fispic.it
Facebook:
http://www.facebook.com/napoli.realvesuviana/
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