U.I.C.I. Roma – Incontro Sindaco Roberto Gualtieri

Autore: Giuliano Frittelli

Il 20 luglio 2023 alle ore 15:00 il Sindaco di Roma On.le Roberto Gualtieri, assieme all’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, al Presidente della Commissione Mobilità Giovanni Zannola, alla Presidente della Commissione Politiche Sociali Nella Converti ed altri dirigenti e responsabili del Servizio Trasporto Disabili, ha ricevuto una rappresentanza dei disabili romani FAND – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Roma – Consulta Cittadina e Consulte Municipali, che gli hanno manifestato le difficoltà e lo stato del servizio di trasporto per disabili.

Un servizio che fin dal 1984 ha garantito la mobilità autonoma alle persone con disabilità gravi in una città complessa come Roma.

Il Sindaco, dopo aver ascoltato la situazione attuale del servizio, ha preso i seguenti impegni:

1. Aumento dello stanziamento a bilancio, che garantisca la continuità del servizio a tutte le persone inserite in modalità provvisoria e necessario all’efficientamento del servizio stesso;

2. Adeguamento delle tariffe STID;

3. Modifica del regolamento affinché possano aderire al servizio nuovi vettori;

4. L’impegno che, nell’eventuale aumento delle licenze taxi, sia prioritariamente considerata l’accessibilità delle vetture.

Si informa altresì che le nuove tariffe che il Comune di Roma Capitale proporrà ai vettori non saranno in alcun modo a carico degli utenti.

Le associazioni dei disabili esprimono soddisfazione per gli impegni assunti, chiedendo che vengano assolti nel minor tempo possibile.

Pubblicato il 24/07/2023.

U.I.C.I. Salerno – Campagna “La prevenzione non va in vacanza”

Autore: Raffaele Rosa

Grazie al finanziamento della Sezione Italiana Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità (Iapb) di Roma, anche per l’anno 2023 questa sezione territoriale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti “Luigi Lamberti” di Salerno, attraverso il proprio comitato provinciale Iapb di Salerno ha promosso la 5°edizione della campagna dal titolo: “La prevenzione non va in vacanza”

che si svolgerà nella provincia di Salerno secondo il seguente programma:

1° tappa: Agropoli 20 e 21 luglio dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso il lido “raggio verde”;

2° tappa: Capaccio-Paestum 25 e 26 luglio dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso il lido Nettuno zona Laura;

3° tappa: Camerota 27 e 28 luglio dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso lido;

4° tappa: Pollica-Acciaroli 1 e 2 agosto dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso il lido La lampara;

5° tappa: Casal Velino 3 e 4 agosto dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso lido Milano;

6° tappa: Salerno 24 e 25 agosto dalle ore 9,00 alle ore 13,00 presso lido Mercatello di Salerno.

La presente iniziativa di alto valore educativo e sociale ha la precisa finalità di sensibilizzare le cittadinanze e i vacanzieri che saranno ospiti presso i vari lidi balneari sulla importanza della prevenzione della cecità che non deve essere trascurata neanche durante il periodo delle vacanze estive.

Durante le suddette giornate si effettueranno anche dei controlli visivi gratuiti curati e coordinati dal dottor Francesco Scozia mediante la strumentazione oculistica messa a disposizione dal centro di consulenza oculistica di questa sezione territoriale Uici di Salerno.

Si invitano i signor vacanzieri e le cittadinanze a partecipare alla presente manifestazione.

Pubblicato il 24/07/2023.

U.I.C.I. Catanzaro – Avviato il progetto “La prevenzione non va in vacanza”

L’estate è nel pieno della sua espressione considerate anche le alte temperature registrate negli ultimi giorni ed è pertanto questo il momento migliore perché l’IAPB comitato di Catanzaro con il supporto dell’UICI e dei volontari dell’Univoc possano iniziare a promuovere una serie di iniziative legate alla Prevenzione della Cecità e soprattutto alle cattive abitudini che si assumono durante il periodo estivo con la complicità anche del cambiamento di routine giornaliera.

Quest’oggi le attività dell’estate 2023 hanno visto luce nella zona marina di Gizzeria ed esattamente presso il Lido Mediterraneo che ha ospitato e fatto da cornice al primo incontro aperto al pubblico con annessa somministrazione di screening oculistici grazie alla collaborazione del Dott. Pierfrancesco Mellace che ha sottoposto bagnanti e personale del lido ad un controllo oculistico.

Ad aprire i lavori la Presidente IAPB Luciana Loprete che nel suo benvenuto ai presenti in platea ha subito rimarcato la necessità di dare maggiore attenzione sul prendersi cura della propria vista poiché l’estate è un periodo dell’anno gioviale ma allo stesso tempo puó portare seri disturbi se non vi si pone la giusta attenzione ad alcune abitudini.

Molteplici sono state poi le domande poste al medico oculista che di volta in volta ha dato i consigli necessari ad evitare scocciature e disturbi visivi.

Presenti al tavolo dei relatori la responsabile delle attività di prevenzione della Cecità Mascaro Antonella che ha portato un breve accenno sulle numerose attività messe in campo di anno in anno ed alcuni utenti che hanno posto alcuni quesiti di particolare interesse.

Il prossimo appuntamento è per domani giorno 20 Luglio alle ore 16.30 presso il Valentino Beach di Catanzaro in Loc. Giovino dove saranno dedicati un momento di approfondimento ed un’altra sessione di screening.

Pubblicato il 21/07/2023.

U.I.C.I. Modena – La prevenzione non va in vacanza

Una serata di sensibilizzazione e sperimentazione

Sabato 22 luglio

pub/caffetteria Major Tom via Francesco Selmi 67 – Modena

Nell’ambito della campagna informativa “La prevenzione non va in vacanza” promossa e finanziata dalla Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per sensibilizzarele persone a prendersi cura della salute dei loro occhi anche in vacanza, la Sezione Territoriale UICI di Modena, in collaborazione con gli ottici convenzionati, propone a soci, amici e turisti una serata dove musica, gioco e sperimentazione sensoriale saranno gli assoluti protagonisti.

L’evento, che avrà luogo sabato 22 luglio dalle 18:00 presso il pub/caffetteria Major Tom (via Francesco Selmi 67 – Modena), ha l’obiettivo di invitare le persone a non abbassare la guardia durante la stagione estiva, prestando la massima attenzione agli effetti dannosi che il sole può provocare alla salute degli occhi.

“Con l’arrivo dell’estate, siamo maggiormente esposti agli effetti del caldo e della luce solare. Una giusta esposizione ai suoi raggi ha effetti positivi sulla salute, invece un’esposizione eccessiva senza opportuna protezione può dare fastidio al nostro corpo, in particolar modo agli occhi. – spiega Ivan Galiotto presidente della Sezione Territoriale UICI di Modena. – L’evento che abbiamo organizzato vuole essere un momento originale di festa e di sperimentazione, nel quale verrà chiesto ai nostri ospiti di mettersi in gioco per scoprire qualcosa in più sul modo che hanno le persone non vedenti di percepire il mondo, ma anche per curiosare dentro di sé, con leggerezza e libertà. Lo scopo è di sensibilizzare le persone al tema della disabilità visiva e all’importanza della prevenzione, ovvero sulla necessità di adottare comportamenti corretti per prevenire le eventuali problematiche e patologie oculari legate in particolare all’esposizione al sole, al vento, alla sabbia che durante l’estate possono essere frequenti. Musica, gioco e percezioni sensoriali saranno gli assoluti protagonisti di una serata ‘alternativa’.”

Nel corso della serata si alterneranno momenti di riflessione sull’importanza della prevenzione e momenti di intrattenimento musicale, di allegria e convivialità offerti dal Dj Set. Ai partecipanti durante la serata verrà fatto omaggio della maglietta dell’iniziativa.

Per informazioni e per partecipare potete contattare la Sezione UICI di Modena

Telefono: 059300012 E-mail: uicimodena@uicimodena.it

Pubblicato il 18/07/2023.

U.I.C.I. Enna – Gli studenti scrivono

Autore: Anna Buccheri

Cosa rimane delle parole che vengono dette? cosa rimane dell’evidenza che si presenta ai nostri occhi? possiamo davvero smontare idee preconcette, stereotipi consolidati, credenze comuni, romantiche fantasie? cosa può davvero fare in questo senso una comunicazione mirata, seppure attenta e calibrata su chi ascolta? quanto è possibile se non scardinare anche solo far vacillare una sovrastruttura?

Ecco, queste sono le domande che sempre si affollano nella mente di chi si occupa di comunicazione, di chi cerca di capire come e perché alcune verità/non verità si siano così sedimentate da non ammettere nemmeno di essere messe in dubbio, ottenendo al massimo una reazione emotiva, di slancio immediato, di natura classicamente catartica, un pianto liberatorio, una commozione sincera, partecipata e condivisa. Unica alternativa concessa è al più quella di gridare al miracolo, all’eccezionalità, riconoscendo all’altro, a questo nostro simile che però ha qualcosa di diverso da noi che lo rende sottilmente estraneo, un’aura di superomismo coniugato sia al maschile che al femminile. Allora questo Altro che ci sta di fronte è super, è più in tutto, è qualcuno da cui imparare, è fuori da ogni regola, è oltre ogni limite.

Quello del limite è in effetti un concetto molto ampio e che pone subito una serie di interrogativi: è qualcosa di invalicabile e come tale va accettato o è solo una meta da raggiungere per poi porsene un’altra? è riconoscere di non poter fare tutto per ragioni di tempo, mancanza di energie e di requisiti? è legittima volontà di migliorarsi o è delirio di onnipotenza? è davvero una sconfitta riconoscere un fallimento? e soprattutto: possiamo fissare in modo definito le mete che comunque vanno raggiunte rispetto a quelle che possono invece essere più legate a tentativi di trovare la propria strada nel mondo e una propria identità?

Infine, per tornare agli effetti della comunicazione, quanto pesa la scelta del medium, il mezzo, che si usa: quanto è incisiva la parola scritta rispetto a quella parlata, quanto incide il fatto che il mezzo che veicola il messaggio coincide con il messaggio stesso che si veicola?

Le parole sono importanti, chi parla male, pensa male, diceva Nanni Moretti in Palombella rossa, e allora leggiamole queste parole, ascoltiamole, cerchiamo di capire cosa dicono e come lo dicono. Sono le parole degli studenti del Liceo di Scienze Umane “Napoleone Colajanni” di Enna che hanno partecipato al Concorso (prima e seconda edizione, 2022 e 2023), legato alla Giornata Nazionale del Braille della Sezione Territoriale UICI di Enna, qualificandosi ai primi tre posti.

L’edizione del 2022 ha premiato: al primo posto, Carola Coniglio, Riflessioni; al secondo posto, Maria Mangione, Il buio di Mariupol; al terzo posto, Martina Calvino, “Lingua” Braille.

Nelle sue Riflessioni, Carola Coniglio osserva che il Braille per quanto inventato quasi due secoli fa è giovane, fresco e genuino e che non si può prescindere dalla sua conoscenza per una piena inclusione sociale dei disabili visivi. Il Braille non tramonterà mai, sarà sempre “alba”: necessario e indispensabile perché nessuno debba dipendere da qualcun altro. Leggere e rileggere con le proprie mani permette un’immersione nel mistero della bellezza, che è cultura, che è il piacere di scrivere una lettera ad un amico, ad un fidanzato, ad una persona cara e di riceverne una e poterla leggere.

Sono parole semplici, efficaci e dirette, che dicono che chi le scrive ha ascoltato e osservato e riflettuto su ciò che ha ascoltato e osservato.

Maria Mangione ne Il buio di Mariupol propone una lettera ad un amico non meglio identificato per raccontare della cecità di Nina, la ragazza che scrive, causata da un “pappagallo verde”, una bomba, retaggio della guerra, del primo attacco russo nel Donbas del 2014. Aveva solo otto anni, giocava con i cugini in campagna quando ha trovato quel giocattolo scintillante e tanto grazioso che ha portato a lei e alla sua famiglia invece morte e disabilità. Oggi la sua città conosce di nuovo la guerra e lei è rimasta sola con Red, il suo cane guida, che le sta accanto da otto anni. E per la prima volta è lei responsabile di lui, che sembra preoccupato e si sta lasciando morire, rifiutando di mangiare il poco cibo rimasto, perché ha capito che Nina lo riserva a lui e non mangia da giorni. E allora Nina chiede all’amico di prendersene cura perché è stato addestrato e potrà essere di aiuto ad altri disabili visivi, se lei non dovesse sopravvivere. La corrente elettrica manca da quattro giorni, questo significa niente cellulare e computer. Veniamo così a sapere che Nina è una violinista e compone. Sul PC ci sono le partiture delle sue composizioni, andranno perdute sotto le   bombe? È l’occasione per riconoscere quanto sia utile e insostituibile il Braille. E Nina deve ringraziare la madre per averla costretta a impararlo quel sistema di lettura e scrittura geniale che ha permesso a tutti gli ipovedenti e a tutti i ciechi di leggere, scrivere poesie, romanzi, testi musicali, comporre musica: di coltivare cioè, al pari dei vedenti, il proprio talento. Quando si rifiutava di esercitarsi nella scrittura Braille, la madre le ripeteva: «Impara l’arte e mettila da parte»; lei rispondeva, sbagliando, che il Braille è come le operazioni aritmetiche, noiose e inutili, visto che ci sono le calcolatrici. Ora Nina sta trascrivendo la sua lettera testamento anche in Braille chiedendosi quale delle due versioni, quella informatica o quella scritta a mano, sopravvivrà alla guerra.

Anche qui le parole sono semplici, immediate; descrivono fatti e sensazioni; esprimono sentimenti, paure e speranze; restituiscono la fiducia nel futuro che nonostante una realtà difficile come è quella della guerra trova comunque un suo spazio, perché chi scrive ha la forza della giovinezza e dei suoi sogni, è una ragazza e come tale pensa, scrive, desidera, senza piangersi addosso, amando l’arte, la musica, la vita.

Martina Calvino sceglie la poesia e seppure sembra commettere l’errore di considerare il Braille una lingua e non un codice, in realtà è un espediente per dire che ogni lingua può esprimersi con il Braille che le contiene tutte e che quindi va studiato, insegnato e tutelato.

L’edizione del 2023 ha premiato: primo posto, Suami Caramazza, Ad Alba; secondo posto, Eliana La Porta, Braille: infinita magia; terzo posto, Gabriele Viola, Pagina di diario.

Suami Caramazza si rivolge direttamente ad Alba che ha visto e sentito leggere in Braille per dire quello che ha provato senza freni inibitori, liberamente, mettendo a nudo sé stessa dinanzi all’inatteso, a qualcuno che ti fa dubitare: «non mi era mai capitato di sentire parlare di questo argomento, non mi era mai capitato di sentir esporre o leggere le persone non vedenti, davo tutto per scontato, come si vede nei film o come si sente al telegiornale». Le sue osservazioni hanno la freschezza dell’ingenuo stupore che però è il primo passo per la conoscenza: «Inizialmente pensavo “beata lei che adesso dovendo leggere davanti a tutte queste persone non sentirà neanche un minimo d’ansia perché tanto non ci vede”, e invece no, tu con la tua emozione e la tua voce tremante mi hai trasmesso tutto ciò che sentivi. Perché le persone, io compresa, se non vivono non capiscono». Allora Suami può riconoscere ad Alba la capacità di immaginare, di farsi una propria e personale idea del mondo e delle cose, come succede a tutti, di avere dei sogni e il diritto di vederli realizzati.

Eliana La Porta opta per la poesia per dire che il Braille è apertura al mondo, mezzo di inclusione e possibilità di conoscenza non solo teorica, cognitiva, ma anche di vita. Certo la poesia è un mezzo più difficile da usare specialmente quando si cercano rime e risonanze, ma anche in questo caso si dimostra che il messaggio è passato e che è il pensiero divergente che consente di accogliere e di riconoscere altri punti di vista, altre modalità conoscitive, altri modi di relazionarsi e altri approcci alle cose, alle persone e alla vita in generale.

Infine c’è la Pagina di diario di Gabriele Viola, che mostra in modo divertente il percorso di presa di consapevolezza di chi scrive a partire dall’iniziale fraintendimento del significato della parola Braille: «pensavo fosse il nome di una   batteria di giochi logici per “cervelloni” che parteciperanno alle selezioni per prestigiose facoltà universitarie, che io non supererei mai» e passando per la determinazione: «Mi ero, dunque, predisposto alla mia consueta disattenzione e, per evitare di farmi rimproverare, mi ero diretto sulla poltrona più comoda, già collaudata in questi anni di liceo». Poi però tutto cambia, l’incontro cattura l’attenzione dei presenti e allora: «il religioso silenzio mi ha tenuto sveglio». Così Gabriele fa una rapida ricerca su Internet e scopre l’esistenza di ipovedenti e ciechi scrittori, medici, matematici, fisici, musicisti. E non solo, ascoltando apprende che la Tiflologia si occupa del percorso di crescita e di formazione dei disabili visivi attraverso metodologie specifiche e strategie mirate. E, meraviglia delle meraviglie, esiste oggi la possibilità di trascrivere dal Nero al Braille tramite una stampante di ultima generazione. Insomma, è una realtà che ignorava completamente e da approfondire, iscrivendosi ad un corso di letto-scrittura Braille e studiando per diventare Educatore in Scienze Tiflologiche.

Ecco, questo è quanto scrivono i ragazzi, questo è quanto si raccoglie quando si semina, quando si costruisce con pazienza e professionalità, senza pensare di poter avere il risultato presto e subito, ben sapendo che la cultura e la conoscenza richiedono anche tempi di assimilazione. I ragazzi hanno infatti dibattuto in classe con gli insegnanti e tra loro, e fatto delle ricerche personali. Il confronto e lo scambio di opinioni e di esperienze sono le vie che conducono al cambiamento di mentalità, e questa è la strategia perseguita da anni con costanza, umiltà, tenacia e continua ricerca dalla Sezione Territoriale UICI di Enna.

Pubblicato il 18/07/2023.

U.I.C.I. Reggio Emilia – Iniziativa “A occhi chiusi nel parco”

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 05 luglio un gruppo di soci e accompagnatori della nostra Sezione ha partecipato all’iniziativa “A occhi chiusi nel Parco”, organizzata dai Musei Civici nell’ambito di un progetto regionale più ampio, che prevede proposte per tutte le età di incontri e momenti da trascorrere nel verde e a contatto con la natura. Vi hanno partecipato anche diverse famiglie con bambini senza disabilità di alcun tipo. Questa iniziativa, come dice il titolo, è stata pensata e proposta alla nostra attenzione proprio per fruire di esperienze di vita nella natura, usando gli altri organi di senso e, per quanto riguarda i vedenti, mettendo per così dire la vista un po’ in secondo piano. La prima parte si è svolta all’interno dei Musei Civici, dove è stata presentata e illustrata una mostra fotografica sui Parchi e Giardini d’Europa; qui è stato possibile toccare materiali naturali come pigne, foglie e rametti appartenenti a varie specie arboree. L’iniziativa è quindi proseguita all’esterno, nei Giardini Pubblici, dove l’esplorazione degli alberi è stata arricchita dall’esperto botanico Villiam Morelli, che in modo accattivante ha intrattenuto i presenti con spiegazioni e curiosità sulla vita e le caratteristiche delle cortecce e di tanti altri particolari sugli alberi. Sono state due ore piacevoli e interessanti, durante le quali il nostro gruppo ha dimostrato partecipazione e grande entusiasmo; questo aspetto non è sfuggito agli organizzatori, che sono rimasti piacevolmente sorpresi. Il gruppo si è salutato con l’auspicio di poter accogliere nuove proposte e trascorrere altri momenti interessanti e coinvolgenti. Ringraziamo il personale dei Musei Civici e Villiam Morelli per la bella opportunità.

Pubblicato il 18/07/2023.

Sintesi dei lavori della Direzione Nazionale

Il 13 luglio 2023 alle ore 8:30, si è riunita la Direzione Nazionale in audio conferenza attraverso la piattaforma zoom.

È stato approvato all’unanimità il verbale della riunione del 22 giugno 2023.

Mario Girardi, ha riferito sul confronto del tavolo interministeriale per i decreti attuativi della legge sulla disabilità.

In merito al Congresso straordinario la Direzione nazionale, al momento in maniera prudenziale, ha ritenuto necessario convocare il Congresso solo in modalità a distanza, tenuto conto del ricorso legale con relativa richiesta di sospensione e del cui esito, probabilmente, non sarà noto prima di fine mese.

Secondo le deliberazioni del Consiglio Nazionale, considerando le attività già programmate, con un componente contrario, viene fissata come data di svolgimento del Congresso straordinario il 20 e 21 ottobre prossimo, riservandosi anche una possibile convocazione di persona, se le condizioni legali ed economiche lo consentiranno.

Viene confermato che il Premio Braille si terrà a Firenze il prossimo 19 dicembre. La manifestazione ospiterà uno spettacolo di noti artisti disponibile per l’evento, secondo la proposta della vice presidente.

Sulla Giornata nazionale del Cane Guida 2023 è stata valutata positivamente la disponibilità da parte dell’Istituto dei Ciechi di Milano. La Direzione ha ipotizzato un programma di massima basato sulla creazione di un momento di dibattito e di confronto esperienziale che metta in luce le difficoltà dei possessori di cane guida, ma al contempo sia momento di riflessione e sensibilizzazione sulla tematica, comprese le norme che tutelano gli amici a quattro zampe quando affiancano i non vedenti.

In proposito la Direzione ha costituito un gruppo organizzativo di lavoro con tutte le figure di riferimento a vario titolo, per organizzare l’evento il prossimo 16 ottobre.

Sulla campagna di Natale, si sta sviluppando un progetto sul tema bambini, ambiente scolastico e cani guida. Dopo la presentazione della Vice Presidente, è stato approvato il piano finanziario.

Si è preso atto delle controdeduzioni del Consiglio Regionale UICI Emilia Romagna sul ricorso avverso la deliberazione di scioglimento del consiglio della sezione UICI di Rimini. La Direzione, dopo approfondito dibattito, con l’astensione di un componente, non ha ritenuto di accogliere il ricorso.

Il Presidente ha illustrato il lavoro svolto in merito alle assemblee sezionali straordinarie tenutesi dal 3 giugno al 9 luglio 2023. Valutazione molto positiva. Una nota di plauso al team che si è occupato dei seggi on line composto da 6 tecnici e 6 assistenti. Hanno richiesto il voto on line circa 1400 soci, circa 1500/2000 soci hanno partecipato in presenza alle Assemblee.

Ha poi illustrato alcuni punti critici verificatisi sul voto a distanza con particolare riferimento alla sezione di Bologna, ma non solo.

In relazione a possibili azioni legali da intraprendere, come richiesto anche dal consiglio della sezione di Bologna, la Direzione ha stabilito di svolgere una approfondita inchiesta, affidata al responsabile della tutela e custodia dei dati personali, conferendogli anche il compito di proporre azioni legali, previa definitiva conferma del Presidente.

Sulla vertenza legale UICI-Diomede R.G.1094/2019 si è deciso di ricorrere in Cassazione e liquidare la parte richiesta dopo verifica conteggi.

Il Presidente Nazionale ha comunicato alla Direzione di voler sostituire il proprio rappresentante nel CdA dell’Istituto Cavazza, non sentendosi più adeguatamente rappresentato nella situazione attuale. Proporrà l’incarico al Presidente regionale UICI dell’Emilia-Romagna, secondo una logica rigorosamente istituzionale, augurandosi che egli potrà accettare, secondo le forme e i modi che riterrà più opportuni.

Relativamente al Patrimonio sono state esaminate le richieste della sede regionale del Piemonte e di quelle territoriali di Catania, Lecce, Padova e Verona.

Dopo le comunicazioni dei componenti, il Presidente chiude la riunione alle ore 13:45.

Pubblicato il 17/07/2023.

U.I.C.I. Catanzaro – La prevenzione non va in vacanza

L’ESTATE VIVE NEI TUOI OCCHI

Finalmente è arrivata l’estate!

Una stagione che porta con sé momenti di gioia e divertimento in famiglia e per godere a pieno delle tanto attese vacanze è necessario mettere al primo posto la tutela della salute.  

L’obiettivo che ci si prefigge come Comitato IAPB di Catanzaro è quello fornire una sempre più capillare e corretta informazione da destinare ad un ampio bacino di cittadini pertanto “La prevenzione non va in vacanza” anche per la stagione 2023 insieme all’UICI di Catanzaro l’IAPB Catanzaro ha programmato diverse attività a partire da una folta distribuzione di cartoline, realizzate da IAPB Italia Onlus con i consigli utili, lungo le coste ionica e tirrenica.

Un tour di incontri insieme a specialisti in oftalmologia e momenti di screening oculistici gratuiti per far comprendere quelle che sono le patologie dovute ai fattori ambientali e comportamentali tipici dell’estate.

I seminari informativi si terranno:

  • 19 Luglio ore 10:00 c/o Lido Mediterraneo (Gizzeria Lido) 
  • 20 Luglio ore 16:00 c/o Valentino Beach Club (Catanzaro loc. Giovino).

A seguito di ogni incontro sarà possibile sottoporsi ad uno screening gratuito pertanto la cittadinanza tutta è invitata a partecipare.

Inoltre giorno 28 Luglio dalle ore 18:00 c/o Parrocchia S. Maria di Zarapoti (CZ) gli screening saranno effettuati per i bambini partecipanti al Grest.

La salute dell’occhio è fondamentale per conservare la propria capacità visiva ed è essenziale per la qualità della vita e l’autonomia personale nella vita quotidiana.

Per questo motivo non va trascurata, né sottovalutata.

Sezione Territoriale di Catanzaro

Tel. 0961721427

Fax. 0961797994

mail. uiccz@uici.it

pec. uiccz@pec.it

Pubblicato il 17/07/2023.

U.I.C.I. Biella – In aumento i disturbi della vista per gli alunni delle scuole biellesi

FONTE: Il Biellese del 07/07/2023.

Da 22 anni l’associazione svolge uno screening oculistico per i ragazzi di materne, elementari e medie. Coinvolti oltre 3.000 scolari alle cui famiglie è stata consigliata prevenzione e cura.

Presentata la ventiduesima edizione del progetto “A me gli occhi” che l’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Biella realizza ogni anno per svolgere uno screening sulla popolazione scolastica locale attraverso visite oculistiche che vengono svolte nei vari istituti della Provincia.

Nel corso della conferenza stampa tenuta dal Presidente dell’Associazione Adriano Gilberti insieme alla dottoressa Silvia Gotardo, ortottista, assistente del reparto di Oftalmologia dell’ospedale di Biella, che ha svolto le visite, sono state fornite le cifre di questa iniziativa benemerita che nel corso di più di un ventennio ha consentito di controllare la salute degli occhi dei giovani alunni delle scuole materne, elementari e medie, per offrire alle famiglie indicazione sulla prevenzione e la cura da seguire nei casi in cui sono state ravvisate delle anomalie.

Sono stati 3.161 gli alunni coinvolti complessivamente nello screening: 825 nella fascia di età dei 4 anni in 82 scuole materne; 996 nella fascia dei 6 anni in 65 scuole elementari; 1340 nella fascia degli 11 anni di età in 34 scuole medie.

Questi istituti scolastici sono stati visitati dall’unità mobile oftalmica appositamente attrezzata, mentre le visite di recupero per gli alunni assenti nel giorno della visita sono state effettuate nella sede di via Eugenio Bona dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Il progetto punta a diagnosticare problemi alla vista che di solito non vengono evidenziati nel 5-10% dei casi della popolazione scolastica. Tra questi c’è l’ambliopia, considerata la causa più rilevante di riduzione visiva, che è importante individuare in età precoce in quanto si tratta di una condizione potenzialmente reversibile se diagnosticata in tempo. Lo screening in questi anni ha anche contribuito a individuare patologie ancora asintomatiche nei ragazzi, consentendo alle famiglie di intervenire per tempo per risolvere il problema.

Nel dettaglio le visite svolte dalla Dottoressa Gotardo hanno individuato, nelle scuole materne, la presenza del 2,2% dei bambini che già utilizza gli occhiali per correggere dei problemi alla vista. L’esame della vista e la valutazione ortottica hanno riscontrato situazioni per le quali è stato richiesto alle famiglie un approfondimento oculistico per 111 bambini, il 13,4% del totale, consigliando però un controllo, all’inizio della scuola elementare, per 714 alunni, l’86,5% del totale.

Nelle scuole elementari, dove 66 bambini, il 6% del totale, già utilizzava occhiali, l’approfondimento oculistico è stato consigliato alle famiglie di 151 di questi pazienti (il 15,2% del totale) mentre per altri 845, riscontrati a norma dagli esami praticati, è stato suggerito ai genitori di procedere a un approfondimento prima della fine del ciclo scolastico primario.

Infine, nelle scuole medie, 261 dei 1340 ragazzi visitai portava già gli occhiali. In questo caso oltre all’esame della vista e alla valutazione ortottica è stato svoto anche il test sulla sensibilità cromatica. Nel complesso è stato consigliato un approfondimento a 283 ragazzi (il 21% del totale), mentre la vista del restante 79% è risultata nella norma.

“Nel complesso” hanno riferito il Presidente Gilberti e la Dottoressa Gotardo “sono stati riscontrati 110 casi abbastanza gravi di cui i genitori non si erano resi conto. Il livello di queste problematiche nel corso dei 22 anni in cui abbiamo condotto lo screening è sempre più o meno lo stesso, anche se nel tempo la popolazione scolastica è sensibilmente diminuita. Tuttavia abbiamo riscontrato un peggioramento dovuto con ogni probabilità all’utilizzo prolungato di apparecchi elettronici digitali come smartphone e computer, per regolamentare il quale occorrerebbe promuovere una campagna in collaborazione con l’ASL, che già ha messo in campo in questi anni diversi progetti per questo scopo. La situazione si è ulteriormente aggravata dopo la pandemia Covid, durante la quale il ricorso a queste tecnologie è diventato ancora più elevato anche attraverso la didattica a distanza nel periodo di chiusura delle scuole. Gli adulti dovrebbero gestire meglio queste situazioni in famiglia, ma spesso essi stessi incappano in problemi simili a quelli dei loro figli”.

I dati rilevai dal progetto “A me gli occhi” ogni anno entrano in un database nazionale gestito dall’Agenzia per la Prevenzione delle malattie oculari e della cecità, costituendo una base statistica importante per indirizzare le politiche sanitarie di prevenzione e cura.

“Biella” ha spiegato Gilberti “è una delle poche realtà italiane in cui, grazie alla nostra associazione, viene svolta una campagna così capillare nelle scuole, grazie ai finanziamenti he riceviamo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e ai contributi che ci arrivano dai Comuni. Ogni anno investiamo in questo progetto circa 25 mila euro. Una somma non irrilevante per il nostro bilancio che si alimenta con le quote versate dai nostri 110 soci (30 euro all’anno per ognuno) e con qualche iniziativa di sostegno che organizziamo solitamente proprio per raccogliere fondi. La campagna si svolge da ottobre a maggio, ma se avessimo la disponibilità di avere un medico a tempo pieno potremmo ridurre i tempi e fornire risultati più tempestivi, offrendo così all’ASL indicazioni importanti per organizzare appostiti servizi per la cura della vista per i minori”.

Pubblicato il 12/07/2023.

U.I.C.I. Lazio – “Come D’Aria”

La scrittrice esordiente Ada d’Adamo con il suo potente libro “Come D’Aria”, pubblicato a gennaio da Elliot edizioni, ha vinto il Premio Strega 2023.

Finirò col disciogliermi in te? Sono Ada, Sarò D’aria…” è il suo incipit.

Un racconto di straordinaria forza e verità, una storia colma d’amore tra la figlia, Daria, segnata fin dalla nascita da una diagnosi mancata e una mamma, Ada, che scopre di essere malata a cinquant’anni cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come dono.

L’autrice, venuta a mancare il primo Aprile 2023, è venuta a conoscenza della candidatura al Premio Strega l’ultimo giorno della sua vita.

Il libro, rifiutato dapprima da molti editori, ha avuto il premio più ambito per uno scrittore.

Perché riportiamo questa notizia sul giornale online della U.I.C.I.? Le vicende narrate nel testo sono autobiografiche ed abbiamo avuto il piacere di conoscere l’autrice e sua figlia, vicine al nostro mondo, alle nostre problematiche e difficoltà quotidiane.

Ada, ci racconta Cecilia, sua intima amica e nostra coprogettista dei servizi rivolti ai beneficiari con minorazioni complesse, ha espresso nel suo racconto con estremo coraggio, un vissuto che la maggior parte delle madri di ragazzi con gravissime patologie alla nascita, portano dentro.

In noi, vergogna, senso di colpa, di inadeguatezza, di disperazione, voglia di fuggire coesistono; alimentate ed aggravate talvolta da diagnosi prenatali superficiali o errate o da accanimento terapeutico applicato al di là  di ogni logica…quando avremmo scelto dolorosamente, molto dolorosamente, come appunto racconta Ada, un’interruzione di gravidanza. A tragedia avvenuta  accettiamo questo karma  con tutte le nostre forze residue…anzi diventiamo leonesse nel difendere con denti ed artigli questi deboli figli, venuti al mondo nonostante tutto. Ma a che prezzo?

Che prezzo ha pagato Ada e che prezzo paga ognuna di noi?

Esorbitante ed ingiusto…

Ada ha avuto la forza di metterlo in luce, con lealtà, sincerità e persino con soavità e solo apparente contraddizione, il dualismo in una sola esistenza, quella che ci è  permessa. A Lei, va la nostra infinita gratitudine di sorellanza per scelta e non solo per caso.

Pubblicato il 11/07/2023.