Torino – Notiziario audio 011News

E’ in rete la nuova edizione del notiziario audio 011NEWS, n. 41/2015 del 13/11/2015.
Di seguito il link:

Tra gli argomenti trattati
* Congresso nazionale UICI: alla guida dell’associazione riconfermato Mario Barbuto. Francesco Fratta, una colonna della nostra sezione, eletto in Consiglio Nazionale
* Si svolgerà a inizio dicembre la rassegna CinemAccessibile, un’occasione per riflettere sulla disabilità attraverso il linguaggio dei film. L’UICI Torino è impegnata in prima linea
* Cambiano modalità e criteri di assegnazione della tessera regionale di libera circolazione per disabili. Vanno in pensione le tessere gialle, sostituite da nuovi contrassegni. Restano esclusi dal servizio gli ipovedenti gravi: la nostra sezione pronta a lottare per una normativa più equa

Grazie e buon ascolto

Bolzano – 41 Torneo di Torball a Bolzano il 14 novembre 2015

Sportivi provenienti da cinque paesi europei a Bolzano in occasione del 41. Torneo Internazionale VSS-Raiffeisen di Torball

Il Torneo Internazionale di Torball per non vedenti a Bolzano sabato 14.11.2015 vedrà la sua 41esima edizione. 7 squadre femminili e 10 squadre maschili disputeranno in due tornei distinti le loro competizioni. Con la presente Vi invitiamo cordialmente a partecipare alla nostra manifestazione sportiva.
Data: sabato, 14.11.2015
Luogo: competizioni: Liceo Classico “Carducci”, via Manci 8.
premiazione: Centro Ciechi St.Raphael, Bolzano, vicolo Bersaglio 36
Programma: ore 8.45: saluto ed inizio tornei
ore 9.00 – 18.00 circa: disputa delle partite dei due tornei
ore 19.45: cena, premiazione ed intrattenimento
Le squadre partecipanti sono:
Femmine: Maschi:
Clerment-Ferant F ASD OMERO Bergamo I
ISC Viktoria Dortmund D ISC Viktoria Dortmund D
BSV München D BSV München D
BSS Tirol A BSS Tirol A
VBSC Vorarlberg A GS Trento I
GSDNV Bolzano 1 I VBSC Vorarlberg A
GSDNV Bolzano 2 I BSC Zürich CH
GSDNV Bolzano1 I
GSDNV Bolzano2 I
GSDNV Bolzano3 I
Il Torball è uno sport di squadra per persone cieche ed ipovedenti. Ogni team è composto da tre giocatori. Tutti i giocatori portano occhiali neri non trasparenti. Sui due lati corti di un campo di gioco rettangolare viene posizionata una porta. Si gioca con un pallone sonoro (500 g). Il pallone deve essere lanciato in modo da passare sotto tre corde le quali sono posizionate al centro del campo sull’altezza di 40 cm.
L’obiettivo del gioco è di far entrare il pallone nella porta della squadra avversaria, schivando i loro difensori. Con il successivo lancio del pallone la difesa assume il ruolo di attaccante. Durante il gioco in palestra è richiesto assoluto silenzio, data la concentrazione richiesta ai giocatori per potersi orientare tramite il senso dell’udito.
La possibilità di effettuare un goal con ogni lancio, le azioni acrobatiche di difesa e la velocità del gioco fanno sí che il Torball è uno sport molto avvincente.

Info:
Innerhofer Annemarie, responsabile Sezione Torball: Tel. 347-7565700
Gatscher Franz, Presidente: Tel. 349-6200051
www.torball.it

Vallo della Lucania, questa sarà la piazza della Provincia di Salerno dove sarà celebrata la Giornata del diabete, di Vincenzo Massa

Autore: Vincenzo Massa

Il 14 novembre si celebra la Giornata mondiale dedicata a una malattia che colpisce 347 milioni di persone nel mondo si svolgerà a Vallo della Lucania la manifestazione promossa dalla provincia di Salerno
In occasione della giornata mondiale del diabete la sezione provinciale UICI di Salerno, in collaborazione con IAPB Italia, ha promosso una serie di iniziative che vedranno la città di Vallo della Lucania protagonista. Sabato novembre, infatti, si partirà da piazza Vittorio Emanuele della città vallese con la distribuzione del materiale informativo predisposto per questa occasione. Alle 10 ci sarà l’incontro dibattito nella sala comunale, grazie anche al patrocinio dell’amministrazione locale, con il seguente programma: alle ore 10 l’introduzione del presidente provinciale UICI di Salerno darà il via ai lavori. A seguire gli interventi degli esperti dott, Emilio Conti oculista, dott. Dino Liguori   cardiologo, dott. Aniello Nicoletti diabetologo, il tema “ Retinite diabetica”. Ai partecipanti sarà data la possibilità di porre domande agli esperti mentre le conclusioni saranno affidate al presidente regionale UICI Campania Vincenzo Massa. La giornata proseguirà nel pomeriggio con le visite gratuite di prevenzione contro la retinite diabetica. Una giornata intensa e di grande impegno per la sezione salernitana dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti che richiama l’attenzione su un grande tema qual è il diabete e le sue conseguenze sulla vista della singole persone. Appuntamento, dunque, sabato dalle 9 per scoprire che cos’è la retinite diabetica e ricevere qualche consiglio pratico su come tenere sotto controllo questa malattia.

Agrigento – Campagna di prevenzione della retinopatia diabetica (14 novembre 2015)

Molte malattie oculari, tra cui la retinopatia diabetica, possono passare inosservate.
Una visita periodica dal tuo oculista può prevenire o curare eventuali patologie degli occhi.

TI ASPETTIAMO:
Sabato 14 novembre 2015 (ore 9.30)
c/o Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
(Sezione prov.le di Agrigento)
Via Imera 280 – 92100 Agrigento

· Conferenza informativa aperta al pubblico
Verrà distribuito un opuscolo informativo sulla patologia
Si effettueranno gratuitamente anche controlli oculistici
A cura dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – Sezione Italiana onlus in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Sezione prov.le di Agrigento)

Comunicato stampa
Diabete più in vista
Superate le 60 città italiane aderenti alle iniziative dedicate alla prevenzione di una malattia oculare che colpisce moltissimi diabetici

Troppi zuccheri nel sangue possono far pagare un conto salato alla nostra vista. Il diabete, se non diagnosticato, può provocare gravi danni alla retina. Per la prima volta in Italia sono state superate le 60 città aderenti alle iniziative organizzate dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, in collaborazione con le Sezioni provinciali dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.
L’occasione è data dalla Giornata mondiale del diabete che si celebra il 14 novembre. L’obiettivo è la prevenzione e la diagnosi della retinopatia diabetica. Per questo si terranno conferenze informative aperte al pubblico, verrà distribuito un opuscolo informativo sulla patologia e in dodici città si effettueranno gratuitamente anche controlli oculistici.
Il diabete è in forte crescita. Secondo l’Oms nel mondo ci sono 347 milioni di malati e, stando alle stime dell’Istat, in Italia soffrono di diabete oltre tre milioni di persone. Nel nostro Paese e nelle altre nazioni industrializzate la retinopatia diabetica è la prima causa di cecità in età lavorativa (20-65 anni). Però spesso la perdita della vista è evitabile. Dopo 20 anni di diabete più del 90% dei diabetici presenta una retinopatia.
“La retinopatia diabetica – ha affermato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – è una malattia diffusissima in Italia e nel mondo, i cui danni sono però prevenibili: una diagnosi tempestiva consente di salvare la vista, purché si consultino gli specialisti e si osservino rigorosamente le cure. Il diabete è una malattia correlata anche alla cattiva alimentazione, specialmente quando è eccessiva (al contrario della xeroftalmia, legata alla malnutrizione, causata da una carenza di vitamina A).
Ancora una volta, pertanto, teniamo a ribadire che la prevenzione salva la salute e, con essa, anche il bene della vista”.
Quando si è diabetici i controlli medici periodici sono indispensabili non solo per preservare la salute oculare, ma anche altre parti del corpo quali i reni, i piedi, il cuore e i nervi periferici.

Siena – Visto! Numero 8 novembre 2015

Insieme tutto è possibile
C’è la parola “insieme” ad aprire il motto della due giorni organizzata dall’Unione italiana ciechi e
ipovedenti di Siena .
“Insieme” per scalare le vette più difficili, “Insieme” per imparare l’uno dell’altro e l’uno dall’altro. “Insieme” perché, come ha spiegato il presidente Massimo Vita, le cose non si devono fare per i disabili, ma insieme ai disabili”.
E così “Insieme per le pari opportunità” non è più solo uno slogan ma un obiettivo possibile da raggiungere.
Il secondo Memorial Maria Ramira Scarpellini è la dimostrazione di tutto questo. E’ l’unione di persone volenterose per la fase della preparazione, ed è l’unione di cuori disponibili nel giorno della realizzazione. Perché fantini, dirigenti di contrada, carabinieri, polizia, vigili del fuoco, giornalisti e medici, ogni anno dimostrano di averlo davvero questo cuore buono.
Il campo ha decretato la vittoria delle Forze dell’ordine, al termine di una combattuta finale contro i medici oculisti allenati da “mister” Frezzotti, mentre fantini e dirigenti di contrada si sono vendicati a suon di gol sulle penne spesso taglienti dei giornalisti senesi.
Schermaglie, qualche calcio e tanti sorrisi e strette di mano. E la voglia di capire, di immedesimarsi nelle problematiche dell’altro, come quando il presidente dell’associazione stampa Andrea Sbardellati e il fantino Dino Pes si sono cimentati, bendati, in un match di showdown.
Pochi giorni prima il presidente Massimo Vita aveva invitato a riflettere su quanto le barriere più importanti siano proprio quelle ideologiche. “Tra chi vede c’è una paura ancestrale del buio – aveva
detto Vita – ecco perché c’è, di fondo, una mancanza di cultura sulla disabilità visiva”.
Il volerci provare, il volersi immedesimare, è stato forse il gesto più bello di una manifestazione ormai entrata nel cuore dei senesi. Se ci fosse stato qualche posto occupato in più in tribuna sarebbe stato davvero tutto perfetto….
Susanna Guarino

Brick·a·Braille – Sistema didattico modulare
Che cos’è?
Brick-a-Braille è un insieme di dispositivi didattici costruiti con mattoncini LEGO, accompagnati da un metodo didattico specifico, per insegnare ai bambini non vedenti o ipovedenti la spazialità, la lateralizzazione e l’alfabeto Braille. L’idea chiave è rendere tangibile la suddivisione in decadi dei simboli dell’alfabeto Braille e la loro intrinseca struttura modulare, facilitando il processo di apprendimento anche per bambini in età prescolare.
I soliti sussidi didattici per i non vedenti sono spesso datati e poco invitanti.
Invece, usare il materiale LEGO piace a tutti ed divertentissimo per i bambini! I colori degli elementi favoriscono l’integrazione dei non vedenti o degli ipovedenti con gli altri bambini della classe.
Come è nato?
Recentemente c’è stato un certo fermento sul web intorno alle parole “LEGO” e “Braille”, ma in questo caso non stiamo parlando di un dispositivo elettronico, anche se il nome dell’inventore Daniele Benedettelli è per lo più conosciuto nella comunità web per le sue creazioni LEGO robotiche.
Il sistema Brick-a-Braille è l’implementazione di Daniele dell’idea rivoluzionaria di Massimo Vita che, oltre a essere il Presidente della sezione di Siena dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, è un fan dei LEGO e costruisce incredibili modelli originali riconoscendo i pezzi LEGO al tatto.
Il metodo didattico è stato sviluppato da Valentina Morrone, insegnante con grande esperienza con i bambini non vedenti.
Maggiori informazioni sul sito: http://robotics.benedettelli.com/braille/
Come funziona?
Tutti i simboli dell’alfabeto Braille sono composti da una matrice 3×2 di punti che possono essere in rilievo o meno. Questi 64 simboli sono suddivisi in decadi, gruppi di dieci simboli ciascuna.
Nella maggior parte dei simboli Braille, questi 6 punti possono essere suddivisi in un sottogruppo di 2×2 punti, e in un altro sottogruppo dei rimanenti 2 punti.
I simboli Braille del sistema Bricka-Braille sono costruiti usando elementi modulari che possono essere manipolati e assemblati, e sfruttano i tipici bottoncini dei pezzi LEGO come punti in rilievo.
Alcuni di questi elementi modulari presentano su un lato un motivo tattile diverso per ciascuna decade, il che permette ai non vedenti di riconoscere al tatto la decade di appartenenza del simbolo costruito con tali elementi.
Tutti questi simboli possono essere disposti ordinatamente su una tabella dai bordi spioventi.
Per insegnare ai bambini i concetti di spazio, destra/sinistra, alto/basso, il metodo fa uso di una versione ingrandita di una cella Braille per gli esercizi preliminari.
Infine, una volta che i bambini hanno imparato l’alfabeto Braille usando i simboli modulari, possono cominciare a leggere e a scrivere incastrando degli elementi conici LEGO su una tavoletta suddivisa in celle 2×3.
Come averlo?
Il metodo didattico sarà rilasciato gratuitamente in formato stampabile e come sito Wiki, mentre i dispositivi verranno distribuito in kit a seguito di una campagna di crowd funding.

TI CONSIGLIO UN FILM
Cosa succede se mescoli cinque emozioni con un ingrediente segreto?
Gioia, tristezza, rabbia, paura e disgusto, queste le cinque emozioni fondamentali o primarie che lo psicologo statunitense Paul Ekman, individua come guide del nostro sentire e comportarci nel mondo.
Tutti questi elementi vitali danzano nella testa di Riley, una ragazzina di 11 anni, andando a costituire l’avvincente trama dell’ultimo film della Disney Pixar dal titolo “Inside out”.
Proviamo adesso insieme a navigare fuori e dentro queste emozioni che ognuno di noi, in modo più o meno consapevole, attraversa ogni giorno.
La paura ad esempio ci permette di evitare i pericoli, può salvarci la vita, ci fa agire con prudenza, ma se diventa troppa e pervasiva trasformandosi in panico ci paralizza.
Se pensiamo alla rabbia, è indubbio che può essere una preziosa molla per aiutarci a reagire nelle varie situazioni della vita, è un’efficace alleata nella lotta in caso di ingiustizie, quando però è eccessiva e mal gestita diviene ira distruttiva e senz’altro fa del male a noi stessi e a chi ci sta intorno.
Similmente il disgusto potrebbe apparire sconveniente e maleducato in qualche circostanza, ma d’altra parte è proprio questa emozione che ci consente di discriminare ciò che ci piace, togliendo di mezzo ciò che al contrario non ci è gradito, dal cibo che mangiamo fino ad arrivare alle scelte grandi della nostra vita.
Prendendo infine in considerazione il binomio gioia/tristezza, sfido chiunque a non scegliere la gioia: quell’emozione che ci fa sorridere, vivere con entusiasmo e brio, è grazie a lei che apprezziamo gli aspetti della vita quotidiana e gli avvenimenti importanti. Non può però esserci solo gioia, altrimenti essa sarebbe una maschera che copre tutti gli altri colori dell’emotività, un’euforia cieca e incosciente che ci renderebbe più pazzi che pieni di vita. Ecco allora che abbiamo bisogno anche della tristezza, la quale ovviamente non deve essere la costante tinta spiacevole della nostra vita, se così fosse sarebbe solo tutto nero e angosciante, ma nella giusta dose rappresenta un motore essenziale per analizzare le situazioni difficili, facendoci mobilitare risorse e trovare strategie opportune per affrontarle.
Sarà proprio la “collaborazione” tra la gioia e la tristezza a far crescere Riley, ad insegnarle che può cambiare idea, fare scelte giuste e diventare più matura e consapevole.
La danza di queste 5 emozioni nel capolavoro di casa Disney ci schiude uno stupendo spaccato su come funziona il collegamento tra la nostra testa e il comportamento, accomunandoci in parte anche con il mondo animale che condivide con noi tutta la forza dell’emotività.
“Inside out” ci insegna che nessuna emozione è negativa o positiva come ci potrebbe sembrare a prima vista, ma viceversa sono tutte importanti.
In ogni ricetta che si rispetti però, oltre ai 5 elementi fondamentali di base fin qui descritti, non può
mancare l’ingrediente segreto, quel di più rappresentato dal personaggio di Bing Bong: senza di lui Riley resterebbe imprigionata, bloccata, incapace di sbocciare.
Per sapere che cosa si inventerà Bing Bong, versare qualche lacrima e diventare un po’ più consci di come funziona il nostro cervello, non vi rimane altro da fare se non guardare “Inside out”, un film godibile da bambini ed adulti in modo diverso ma ugualmente profondo e arricchente.
Elena Ferroni

IMMAGINI E PAROLE
di Martina Medori e Rossella Miccichè
Due amiche, una comune passione per il cinema, la letteratura e il racconto di come le parole diventano immagini. In questo numero ci parlano del film La casa degli spiriti, tra esoterismo e realtà La pellicola di Bille August “La casa degli spiriti” del 1993 si ispira al primo romanzo della scrittrice cilena Isabelle Allende, pubblicato nel 1982 e tradotto in italiano l’anno successivo.
La storia si ambienta in una non precisata zona del Cile e attraversa un arco di tempo che dagli anni
Venti giunge fino al 1973, anno del colpo di Stato di Pinochet.
La trama ruota attorno al personaggio di Esteban Trueba e alle tre generazioni di donne che hanno fatto parte della sua esistenza.
All’inizio della vicenda Esteban, fidanzato della bella Rosa, figlia della famiglia alto borghese Del
Valle, sogna di costruirsi un futuro solido con lei e lavora duramente in miniera per raggiungere il suo obiettivo. Ma i suoi desideri vengono infranti dalla morte accidentale della ragazza, avvelenata per errore al posto del padre, mira dei suoi oppositori politici. Dunque l’uomo decide di trasferirsi nella sua tenuta di campagna “Le Tre Marie”, restaurata grazie alle fatiche degli anni di lavoro da minatore.
Gestisce la tenuta con pugno di ferro mettendo al lavoro i mezzadri che abitavano i dintorni, approfittando a volte delle loro debolezze e, soffrendo la solitudine, violentandone le donne.
Matura poi l’idea di volersi sposare a ogni costo e torna dalla famiglia Del Valle a chiedere la mano della sorella minore di Rosa, Clara.
Interpretata da Meryl Streep, il personaggio di Clara è sicuramente la figura centrale di tutta la narrazione.
La ragazza è una creatura particolare, con il dono della chiaroveggenza e la capacità di far levitare gli oggetti. Vive rinchiusa nel suo mondo, tra le sue fantasie fuori dall’ordinario. Nella sua vita matrimoniale con Esteban e nell’educazione dei figli che verranno poi, Clara riesce costantemente a tenersi distante e al di sopra della rigidità caratteriale del marito e del suo atteggiamento calcolatore e venale. Trasferitisi alle Tre Marie, la sorella di Esteban, Fèrula, finora dedita totalmente alla cura della ormai defunta madre, entrerà a far parte della loro famiglia. La donna, da sempre privata di qualsiasi tipo di affetto, si lega in modo profondo e quasi morboso alla cognata, dedicandole tutte le sue cure e attenzioni. Esteban, sempre più geloso di questo connubio, arriverà a cacciare di casa la sorella, che morirà in seguito completamente in solitudine. Intanto, Clara aveva dato alla luce Blanca, ma dopo alcuni anni il padre la manda in collegio per farle avere un’educazione consona al suo status sociale e per allontanarla dall’amato figlio del mezzadro Pedro Segundo García. Durante una lite tra i due coniugi, Clara, nell’intento di difendere la figlia, viene colpita in viso dal marito e decide in quel momento di chiudersi nel suo silenzio e non rivolgergli più la parola, trasferendosi definitivamente nella casa dell’ ”angolo” in città.
Blanca continua a incontrare ogni estate Pedro Terzo e avrà da lui una figlia, Alba. Nonostante le controversie tra padre e figlia, la bambina ha un rapporto speciale con il nonno, soprattutto in seguito alla morte di Clara, avvenuta pochi anni dopo la sua nascita.
Nel frattempo Esteban decide di candidarsi per la destra e ottiene la carica di senatore, ma i conservatori subiscono una clamorosa e inaspettata sconfitta che li porterà a organizzare e portare a termine un colpo di Stato, avvenuto precisamente nel 1973.
Si viene a creare nel Paese un clima di terrore causato dal potere dittatoriale delle forze militari che coinvolgerà anche la stessa famiglia Trueba, tanto che Esteban sarà costretto a far fuggire la figlia e il compagno Pedro Terzo in Canada. Abbandonato dalla sua stessa fazione politica e ormai anche dalla famiglia, Esteban finirà per morire in solitudine, con il fantasma di Clara come unica compagnia.
Il film è abbastanza fedele al libro, anche se alcuni dettagli e personaggi di un certo peso sono modificati o omessi allo scopo di rendere più scorrevole la pellicola stessa.
Grazie alle musiche di Hans Zimmer vengono evocate le atmosfere insieme magiche, esoteriche (come nella scena in cui Ferula appare da fantasma a tutta la famiglia riunita) e crude, e la fotografia di Jorgen Persson mediante le infinite e brulle vallate cilene esprime con forza la potenza silenziosa, sublime e terrificante di quella terra e delle vite che si snodano intorno alla sua storia travagliata.

La giornata del cane guida
Una giornata per celebrare un già di per sé nobile compagno di vita che, in questo caso, svolge un compito ancora più nobilitante: essere gli occhi del proprio padrone.
Ecco perché siamo giunti quest’anno alla decima Giornata Nazionale del cane guida.
Un modo per celebrarlo e per rendere i non vedenti consapevoli di una grande opportunità e i vedenti di come rapportarvisi. Ad esempio: sapevate che il cane guida ha il diritto di entrare in qualsiasi luogo aperto al pubblico? Impedire loro l’accesso, significa, come ha tenuto a specificare il Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ONLUS, Mario Barbuto “una violazione dei nostri diritti umani basilari”.
Il cane guida presta il proprio livello di attenzione visiva alla persona non vedente. Diventa uno strumento per orientarsi nel mondo. Potremmo dire che assolve a tre grandi funzioni: visiva, socializzante e affettiva.
Vede e presta attenzione per il padrone. A differenza del bastone bianco non si scontra con l’ostacolo, non fa barriera tra il non vedente e il mondo, ma diventa un tramite. E chiaramente la funzione affettiva. Chiunque di noi, disabile e non, che ha un cane, sa che posto importante occupa nel nostro cuore. Tutti noi quando ci troviamo in difficoltà, o semplicemente ci sentiamo tristi, sappiamo che c’è qualcuno a quattro zampe in grado di strapparci un sorriso. Infatti l’UICI della Toscana, in collaborazione con la Scuola Nazionale cani guida per ciechi di Scandicci, sarà nelle scuola media Dino Compagni per presentare il ruolo del cane guida e i suoi diritti.
Vi aspettano i cani guida e i loro padroni in Piazza della Repubblica, per dimostrare, grazie agli addestratori, come disabile e cane vengano reciprocamente adattati l’uno all’altro e per rispondere alle vostre domande o semplicemente per regalarvi un sorriso e sì, anche una buona dose di scodinzolii!
Selene Bisi Fineschi
L’articolo e la fotografia sono stati ripresi da SienaNews del 16 ottobre 2015 – http://sienanews.it/salute/la-giornata-del-cane-guida/

Sette note solidali nella Chiocciola
E’ stata la contrada della Chiocciola ad ospitare “Sette note solidali”, serata di solidarietà che ha visto l’esibizione del Coro della sezione. “Abbiamo accettato con piacere la richiesta dell’Unione ciechi di usare la nostra sala delle vittorie per una serata di beneficienza, ed è stata un’occasione particolare e molto gradita”, ha commentato il priore Mauro Sani.
“La solidarietà – ha proseguito Sani – è uno dei valori che coltiviamo nella nostra contrada e l’associazione è stata bravissima ad organizzare questo appuntamento”.
Marta Marini, nota mandolinista, e Lisetta Luchini, cantante di musica popolare, hanno incantato il pubblico con la loro graditissima esibizione e Mario Ghisalberti ha fatto ridere con le sue barzellette.
Ma il momento clou della serata è stata l’esibizione del Coro dell’Unione ciechi, che attendeva con ansia questa performance pubblica dopo settimane e settima di prove.
Del Coro fanno parte soci di tutte le età, ed anche due mamme che hanno voluto cimentarsi nel canto insieme ai figli.
Il “Concerto di Musica e Parole” ha riscosso grandi applausi, ed una menzione speciale è andata alla più giovane cantante del Coro, Lucia, al più anziano, Vincenzo, a Federico e alle mamme.
La serata era con ingresso ad offerta e il ricavato sarà destinato ai servizi di accompagnamento, socializzazione e consulenza che la sezione offre a tutti i disabili visivi della provincia di Siena.
Susanna Guarino

SPENNELLATE DI CUCINA
di Fabrizio Mazzieri
Il cavolfiore
Le bianche e compatte giuncate del cavolfiore hanno fatto parte della dieta europea fin dall’antichità.
I romani li conoscevano e li apprezzavano, chiamandoli cauliflora.
Nel XII secolo, in Spagna, venivano coltivati spesso, allo stesso tempo a Cipro e in Italia, venivano selezionate varietà più grosse.
Il cavolfiore sembra essere arrivato dal medio oriente, è tipicamente invernale da novembre a febbraio, anche se oggi in commercio si trova tutto l’anno.
Il cavolfiore fa parte della famiglia delle crocifere, insieme a broccoli e cavoli, e più nello specifico alla varietà brassica oleracea.
Questo ortaggio ha un basso contenuto calorico, in quanto contiene pochissimi grassi e carboidrati; è ricco di sali minerali (potassio, ferro, fosforo e rame) vitamina A e vitamina C.
Alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che il cavolfiore, la verza, i broccoli e i cavoletti di Bruxelles hanno proprietà antiossidanti.
Spesso il consumo di questi ortaggi viene limitato dal fatto che durante la bollitura emanano un odore molto forte e particolare che si diffonde in tutta la casa.
Una curiosità, per evitare questo inconveniente, prendete una fetta di pane con tanta mollica la imbevete di aceto e la mettete insieme all’acqua di cottura.
Crostini con cavolfiore
Ingredienti:
1 cavolfiore di circa 1kg,
8 fette pane toscano,
2 spicchi d’aglio,
olio extravergine di oliva,
sale e pepe.
Preparazione: Lavate e lessate il cavolfiore in acqua bollente e salata, fino a quando risulti cotto ma non spappolato. Abbrustolire le fette del pane strofinarle con l’aglio, metterle in un vassoio adagiarci sopra il cavolfiore tagliato a spicchi. Condire con l’olio sale pepe aceto a piacere

Cavolfiore conservato
Ingredienti:
2 Kg di cavolfiore,
un litro di aceto,
un quarto di vino bianco,
pepe in grani,
una scorzetta di limone,
3 foglie di alloro,
una stecca di cannella,
foglie di dragoncello.
Preparazione: Pulite 2 Kg di cavolo e dividetelo in cimette. Fate bollire un litro di aceto con un quarto di vino bianco, 10 grani di pepe, una scorzetta di limone, 3 foglie di alloro, una stecca di cannella e una presa di sale.
Immergete le cimette e scolatele 5 minuti dopo la ripresa del bollore.
Sistemate in 3 vasi di mezzo litro, unite qualche foglia di dragoncello e coprite di olio. Chiudete i vasetti, unendo, se occorre, altro olio se occorre e conservare per 3 mesi in luogo buio

Polpettine di cavolfiori
Ingredienti: 2 piccoli cavolfiori, oppure uno grosso, 60 g di pecorino grattugiato, un uovo, un ciuffo di prezzemolo, 3 cucchiai di capperi sott’aceto, pangrattato, olio extravergine d’oliva, 2 spicchi di aglio, olio per friggere, sale e pepe.
Preparazione: Dividete i cavolfiori a cimette, lavatele accuratamente e lessatele in acqua bollente salata per circa 8-10 minuti finché saranno tenerissime; scolatele, mettere in una padella antiaderente con l’aglio intero e 3 cucchiai di olio e fatele saltare schiacciandole ripetutamente con una forchetta finche avrete ottenuto un purè omogeneo. Eliminate l’aglio, insaporite il purè con sale e pepe e togliete il recipiente dal fuoco.
Trasferite il purè in una ciotola capiente, lasciatelo intiepidire, poi incorporate l’uovo, il pecorino, i capperi e il prezzemolo tritati, e 4 cucchiai di pangrattato fino ad ottenere un composto abbastanza sodo. Copritelo e lasciatelo riposare per mezz’ora in frigo. Riprendete il composto, prelevandolo a piccole porzioni, e formate con le mani tante polpettine della dimensione di una noce. Passate nel pangrattato mescolato con un po’ di prezzemolo tritato e friggetele in olio ben caldo finché saranno dorate. Servitelo decorandolo con foglie di belga

Dona un’ora del tuo tempo per il volontariato a favore dei disabili visivi.
Per farlo chiama il numero 0577 46181 o visita il sito www.uicisiena.org

Il baseball che ha conquistato l’America vedenti tanto da non essere riconosciuto sport paraolimpico.
Questa è la storia di una donna e della sua passione per un diamante. Lo so, il pensiero va immediatamente alle pietre preziose, quelle così belle da lasciare letteralmente a bocca aperta.
Un altro diamante, però è in grado di suscitare forti emozioni, stiamo parlando di quello tracciato con la terra rossa su un prato verde, specialmente per chi pratica il baseball per ciechi.
Francesca, la protagonista, si è appassionata nel 2004 cominciando a seguire partite e allenamenti per cominciare a giocare l’anno successivo.
“Il BXC è nato da un idea di Alfredo Meli, un ex giocatore di baseball di Bologna, che
radunò alcuni ex-atleti, che
avevano giocato con lui,
assieme ad alcuni non vedenti
della sua città”.
“Tutti insieme cominciarono a
sperimentare come poter adattare
questo bellissimo sport alla
fruizione da parte dei non vedenti.
La sperimentazione andò avanti dal
1994 al 1997, quando venne
organizzato il primo campionato
con tre squadre”.
“Nel 1998 nasce l’associazione Italiana Baseball per Ciechi; questo sport inizia ad essere praticato
sempre di più fino ad arrivare alle otto squadre del campionato attuale” sorride Francesca.
Poi riprende: “Il baseball comincia a diffondersi in tutta Europa: sono nate squadre in Francia, in Germania e pian piano si sta ampliando sempre di più”.
La forza del baseball per ciechi è nelle squadre, che sono formate da un mix di uomini, donne; vedenti e non vedenti.
Racchiudendo così in se stesso un magnifico esempio di inclusione sociale.
“Questo è uno dei motivi che mi ha spinto a praticare il BXC” dichiara la protagonista, a confermare il tutto.
A questo punto si dipana quella che è la parte più interessante di tutta la chiacchierata.
“Due giocatori italiani, uno di Roma e l’altro di Milano sono andati in America, la patria del baseball, ad insegnare il BXC.
Quello praticato negli U.S.A. era uno sport troppo assistito da vedenti tanto da non essere riconosciuto sport paraolimpico.
Quando gli americani hanno giocato il nostro baseball, durante una partita a Central Park (New York); gli statunitensi hanno esclamato: That’s Baseball! (Questo è il baseball!). Un po’ come se un bolognese andasse a Napoli per insegnare a fare “‘a pizz’”. Il BXC è all’80% uguale a quello per normodotati. La squadra in cui gioca la protagonista di questa intervista è la Fiorentina BXC che quest’anno ha vinto il campionato e la Coppa Italia, tanto che è stata ricevuta in Comune e premiata dall’assessore allo sport Andrea Giani.
La squadra parteciperà anche al “gran galà dei diamanti”, manifestazione nazionale dove vengono premiate le vincitrici dei campionati di tutta Italia.
Ora che per impegni personali, come il lavoro e la necessità di avere le domeniche libere da trascorrere con il suo ragazzo e gli amici, Francesca sta per appendere le scarpette al chiodo siamo sicuri che la passione per quel diamante di terra rossa rimarrà per sempre dentro di lei.
In conclusione Francesca invita tutti gli sportivi a provare questa bellissima attività.
Antonio Garosi

Una questione di vita che si fa passione
“Insieme con noi e non per noi.”
Questo è il motto che ho fatto mio da quando sono nella responsabilità di dirigente associativo.
Mi pare un motto che segnala con semplicità la nostra linea di comportamento nel relazionarsi con l’opinione pubblica.
Questo motto è un principio della convenzione O.N.U. sui diritti delle persone con disabilità.
Spesso mi chiedo se ho scelto quello che faccio o se sono stato condizionato da tanti esempi di uomini e donne che ho incontrato nella mia vita.
L’associazione che ha reso Cittadini i ciechi e gli ipovedenti in Italia è per tutti noi una ragione di vita che si è trasformata in passione.
Io frequento questa famiglia dal lontano 1975 e il dirigente che mi fece amare l’associazione fu Enzo Tomatis il quale mi disse: “tu devi dare agli altri quello che altri hanno dato a te.”
Quella consegna fu per me come un vaccino che si inoculò nel mio sangue e ha fatto in modo che io mi impegnassi anima e corpo per il futuro della categoria.
Non so se ho dato tutto quello che potevo ma so per certo che quanto ho dato l’ho dato con il mio massimo impegno e la mia massima passione.
Lavorare con passione è determinante per far fronte alle mille problematiche che i disabili visivi affrontano nel quotidiano.
Oggi che ci apprestiamo a vivere un congresso nazionale importante sento, come tutti i dirigenti, una grande responsabilità che impegna cuore e ragione al fine di dare all’associazione un futuro pieno di soddisfazioni a ciechi e ipovedenti, a sordo ciechi e a ciechi e ipovedenti con minorazioni aggiuntive.
In questi giorni sto anche preparando la relazione programmatica per la nostra assemblea di novembre e sinceramente provo sensazioni contrastanti perché la programmazione è sempre difficile ma lo è ancora di più in mancanza di risorse certe e costanti.
Tuttavia, sono più che convinto che facendo conoscere l’associazione e la categoria, potremo proporre alla gente di scegliere noi per i loro atti di liberalità e per il volontariato a nostro favore.
In questa occasione voglio ribadire quanto l’associazione ha garantito ai disabili visivi dalla sua fondazione a oggi.
Aurelio Nicolodi fu colui che riuscì a comprendere quanto fosse importante riunire i disabili visivi sotto un’unica bandiera per sconfiggere uniti il buio della incapacità giuridica.
Chi non vedeva era considerato incapace di agire e veniva considerato persona da tenere nascosta magari negli ospizi.
Nicolodi e dopo di Lui Paolo Bentivoglio posero al centro della politica associativa l’istruzione e il lavoro.
Non mi soffermo sulle mille battaglie: sull’occupazione di sala Borromini, sui tanti scioperi contro gli attacchi all’indennità di accompagnamento.
Segnalo che tutti i presidenti che hanno guidato questa nostra famiglia e con loro i gruppi dirigenti hanno saputo interpretare l’evoluzione dei tempi guidando la categoria in mari molto tempestosi.
Si sono fatti anche errori spesso poco comprensibili in termini di rapporto tra dirigenti nazionali, dirigenti locali e soci.
Siamo per troppo tempo, rimasti chiusi nel nostro guscio quasi timorosi e non lo abbiamo fatto solo nei confronti di persone non appartenenti alla categoria ma anche nei confronti dei disabili visivi e questo, soprattutto negli ultimi dieci anni ci ha portato a un dimezzamento dei soci.
Oggi però soffia un venticello nuovo perché un nuovo gruppo dirigente si fa avanti e lo vedremo a Chianciano dal cinque all’otto novembre.
Siamo difronte a un congresso molto al femminile e con tre candidati alla presidenza nazionale.
Chi scrive ha da tempo scelto il suo candidato ma certamente tutti i tre candidati sono rispettabili e contribuiranno alla sempre maggiore volontà di riscatto della categoria.
Un’assise congressuale che si rispetti deve programmare il futuro cercando di saperlo anticipare, se possibile, ma certamente cercando di predisporsi a coglierne le sfide che annuncia e noi in tanti anni di storia siamo stati capaci di fare tutto questo.
Abbiamo saputo sostituirci al pubblico quando questo mostrava di non essere capace ad affrontare le emergenze sociali; ci siamo impegnati in attività formative, riabilitative e di sostegno psicologico quando in Italia non se ne parlava ancora e così abbiamo lanciato la sfida della prevenzione per offrire ai cittadini un mezzo per evitare la cecità o l’ipovisione.
Spero che anche questo congresso di Chianciano saprà dire parole chiare sul futuro della categoria e dell’associazione.
Mi piace salutare il congresso con quanto scrisse un amico per l’occasione del mio diploma:
“Caro Massimo, hai superato una delle tante prove della vita e di questo ne sono contento e mi complimento con te. Voglio però ricordarti di non tenere solo per te questo successo ma di condividerlo con chi questi successi fa fatica a conseguirli. Il tuo impegno deve essere a favore degli ultimi perché ultimo non sei”.
Io auguro all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di essere sempre vicina a chi è ultimo in una società che gli ultimi li emargina.
Massimo Vita

Progetto V.I.S.I.ON, di Giovanna Virga

Autore: Giovanna Virga

La sezione provinciale di Palermo dell’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti è partner ufficiale del progetto V.I.S.I.ON insieme all’EBU (European Blind Union).
Dal 10 al 14 novembre Palermo ospiterà gli esperti teatrali provenienti dal Regno Unito e dalla Bulgaria che lavoreranno a contatto con i ragazzi non vedenti e ipovedenti delle attività extrascolastiche dell’UICI, nel primo workshop internazionale, durante il quale sarà messo a punto il metodo, presso i locali dell’Istituto dei Ciechi Florio e Salamone, dove ai dieci ragazzi dell’UICI si aggiungeranno anche un piccolo gruppo di semiconvittori del Florio e Salamone.
V.I.S.I.ON è un progetto ERASMUS+, nuovo programma europeo nel campo dell’educazione, formazione, gioventù e sport per il periodo 2014-2020. Il progetto V.I.S.I.ON mira alla creazione di un metodo per l’insegnamento “dell’autoconsapevolezza e dello spazio intorno a sé” attraverso l’espressione teatrale l’interazione con il palco, la musica, i suoni naturali e il contatto della pelle. Lo scopo è quello di fare in modo che i beneficiari – bambini e ragazzi non vedenti e ipovedenti dagli 11 ai 17 anni – possano superare le proprie barriere attraverso l’approccio teatrale e artistico per migliorare la sicurezza in se stessi e la loro interazione con la società. Il progetto prevede lo sviluppo di un metodo di formazione e allenamento teatrale con la partecipazione di almeno 10 bambini e ragazzi non vedenti di ogni paese partner per poi testarlo in una serie di workshop organizzati nelle scuole dei diversi paesi coinvolti. I workshop di teatro sono stati attivati in Bulgaria (Sofia e Veliko Tarnvo), Galles (Cardiff) e Italia (Palermo). In Italia i referenti e coordinatori del progetto sono Casimiro Alaimo e Stefania Vitale.
Con questo metodo si vuole dimostrare alle autorità e ai corpi pubblici quanto l’uso della formazione teatrale risulti essenziale per il sostegno delle persone non vedenti o con disabilità in generale a livello nazionale ed europeo.
Il progetto continuerà nell’ultima settimana del mese di marzo 2016 con la partecipazione dei ragazzi non vedenti provenienti dal Regno Unito e dalla Bulgaria ospitati presso il Florio e Salamone grazie all’ organizzazione e al supporto dell’Unione Italiana dei Ciechi di Palermo.

Vercelli – Arcobaleno n. 3 autunno 2015

ANNO XXVII n. 3
AUTUNNO 2015
ARCOBALENO – Periodico a cura dell’Unione Italiana Ciechi – Sezione provinciale di Vercelli
Via Viotti 6 – Tel. 0161/253539 – Fax 0161/257290 – INDIRIZZO EMAIL: uicvc@uiciechi.it –
SITO INTERNET: www.uicivercelli.it – Direttore responsabile: Sergio Negri – Autorizzazione
del tribunale di Vercelli n. 265 del 20/01/89 – Spedizione in A.P. – Art.2 Comma 20/C – Legge
662/96 – D.C.- D.C.I./VC. Stampato in proprio – SEDE DI VERCELLI – Orario di apertura al
pubblico: Ufficio di Vercelli, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 17 il lunedì,
mercoledì e venerdì pomeriggio; i soci della Valsesia possono rivolgersi anche al CENTRO
SERVIZI PER IL VOLONTARIATO DI VARALLO, Via D’Adda 4/b (Parco d’Adda) – tel. 0163/
1901494.
– 1 –
Stringiamo Alberto Mugni, nostro consigliere e soprattutto amico, in un abbraccio
forte e commosso per la perdita del Papà.
Il Consiglio, l’Ufficio, i Soci, i Volontari e gli Amici dell’Unione
EDITORIALE
E’ stato molto piacevole per me avere avuto l’opportunità, in queste ultime settimane, di scambiare due chiacchiere con i Soci. Finalmente ho trovato un piccolo spazio e un po’di tempo anche per ascoltarVi e, ad ogni telefonata, mi sentivo sempre più commossa e arricchita nel sentire tanto vissuto. Ho colto ironia, coraggio e speranza nonostante i problemi, soprattutto quelli di salute, prendano spesso il sopravvento sull’umore.
I nostri Soci sono per la maggior parte anziani e, molti di essi, abitano in Valsesia, elemento che fa da deterrente per rapporti interpersonali ravvicinati. Mi conforta però il fatto di sapere che, la maggior parte di essi ha individuato le strategie per gestire il proprio quotidiano ed è sostenuta da familiari o collaboratrici domestiche, non c’è quindi abbandono e solitudine.
Tengo a dire che i colloqui che ho avuto con Voi mi hanno molto toccata e che terrò ben presente le vostre necessità. E quanto mi avete comunicato e trasmesso.
La nostra consigliera, signora Daniela Zanetta è vostra portavoce, essendo stata nominata referente regionale per la sezione di Vercelli, per il comitato anziani; qualcosa si sta muovendo nelle loro riunioni dedicate a voi: se si riusciranno a quindi a concretizzare dei progetti in vostro favore ve ne daremo prontamente notizia.
Per il momento grazie e un forte abbraccio dal vostro presidente.

Cristina Bozzetta

Comunicati dalla Sede centrale
Comunicato n. 171: Tradizionale calendario antoniano
Continuano le iniziative che il Messaggero di sant’Antonio dedica alle persone non vedenti ed ipovedenti. Anche per il 2016, è disponibile il tradizionale calendario antoniano, nelle versioni braille e nero a caratteri ingranditi, per le persone non vedenti e ipovedenti. Il titolo del calendario antoniano 2016 è “i simboli di sant’Antonio”. Il calendario viene spedito gratuitamente a chi ne faccia richiesta mentre chi lo desidera può fare un’offerta a favore della Caritas Antoniana. E’ possibile altresì ricevere la rivista mensile del Messaggero di sant’Antonio in formato word via e-mail o su cd-rom formato MP3 via posta; il costo dell’abbonamento annuale per sé o per una persona amica è di euro 10.
E’ anche possibile corrispondere con i frati e richiedere preghiere anche in braille e ricevere la risposta sia in braille sia in braille a caratteri ingranditi. Sono disponibili alcuni audiolibri e alcune opere in braille e nero a caratteri ingranditi delle Edizioni Messaggero Padova. Su richiesta, vengono organizzate visite guidate gratuite nella Basilica di sant’Antonio, ai Musei e alle Mostre Antoniane; è anche disponibile un plastico tattile del complesso santuariale Antoniano collocato all’ingresso del chiostro della Magnolia. Inoltre nel sito internet www.santantonio.org al link potete trovare le iniziative dedicate alle persone non vedenti.
Per richiedere una copia omaggio del Messaggero di sant’Antonio versione per non vedenti o il calendario e ricevere informazioni potete telefonare al numero verde 800019591, inviare una e-mail all’indirizzo abbonamenti@santantonio.org, o scrivere, anche in braille, a Messaggero di Sant’Antonio, via Orto botanico 11, 35123 Padova.
Comunicato n. 178: FIRMA OK! Il dispositivo di firma digitale accessibile Una nuova opportunità di uguaglianza viene offerta da oggi alle persone non vedenti e ipovedenti grazie all’opera tenace della nostra Unione. Nei mesi scorsi abbiamo ottenuto dai tecnici di Poste Italiane, la totale accessibilità e usabilità del dispositivo di firma digitale denominato FirmaOK. Il dispositivo è costituito da una comunissima chiavetta USB con SIM incorporata sulla quale si trova il software, del tutto accessibile e “portabile”, che ci permetterà di firmare documenti digitali in piena autonomia su qualsiasi computer senza dover ricorrere a ulteriori installazioni o all’aiuto di altre persone. Appena la sede centrale ci fornirà informazioni più dettagliate sull’utilizzo, inoltreremo le dovute notizie.
Lotteria “Premio Louis Braille 2015”
Il 10 settembre scorso sono stati estratti i biglietti vincenti della Lotteria “Premio Louis Braille 2015”: 35 premi per un totale di 1.244.500 euro.
In questa prima edizione sono stati venduti 990.160 biglietti per una raccolta complessiva di 2.970.480 euro; teniamo a sottolineare come essa, nel panorama dei giochi a premi, abbia rappresentato una svolta grazie la finalità benefica del finanziamento delle sezioni provinciali e regionali dell’UICI.
Purtroppo, né la nostra Provincia né la nostra Regione sono state baciate dalla fortuna (la nostra sezione ha avuto cura di esporre l’elenco dei biglietti vincenti ma chi fosse ancora interessato, presso i nostri uffici, è possibile consultare l’elenco dei premi estratti). I 4.000 biglietti che la nostra sezione è riuscita a distribuire non hanno dunque portato ricchezza ma, senza dubbio, per quanto ci riguarda, essi hanno restituito la consapevolezza della generosità di tanti soci, volontari e amici che hanno acquistato e ci hanno aiutato a vendere i biglietti.

I COMITATI AL LAVORO
A primavera, le elezioni dei nuovi Consigli UICI provinciale e regionale, hanno comportato anche il rinnovo dei referenti dei vari comitati che compongono l’Associazione. I Comitati che raccolgono vari settori d’interesse (Anziani, Giovani, Lavoro, Istruzione, Pensioni, …) hanno lo scopo di monitorare a livello regionale la situazione all’interno del proprio ambito di competenza attraverso l’apporto di ciascun referente provinciale, proporre progetti e soluzioni ampliando e completando in modo efficace il lavoro delle sezioni provinciali e del Consiglio regionale.
Dopo la pausa estiva, i Comitati si sono da subito messi al lavoro e in questi ultimi mesi sono state convocate le riunioni dei Comitati Giovani e Anziani, le cui referenti per la nostra sezione sono, rispettivamente, Marta D’Arienzo e Daniela Zanetta.
I primi incontri sono stati essenzialmente conoscitivi comunque anche proficui per le idee e le iniziative che già ne sono sortite; lasciamo quindi la parola a Marta e Daniela che, negli articoli seguenti, sintetizzano la loro esperienza:
Comitato Giovani, 26 Settembre scorso
Nella riunione che si è tenuta il 26 settembre 2015 presso l’Unione Ciechi di Torino si è discusso circa alcune possibili attività da proporre ai giovani. Sono emerse idee di diverso genere, da corsi di autonomia ed orientamento ad incontri sportivi.
Per quanto riguarda il discorso autonomia, si sono proposti dei week-end, per permettere ai giovani di migliorare o imparare ad essere autonomi nei vari ambiti della vita quotidiana (disbrigo delle faccende domestiche, “fare la spesa”…).
Per quanto riguarda invece la parte ricreativa, si è parlato di sport e musica. Nell’ambito sportivo ci sono state proposte di diverso tipo: tiro con l’arco, scherma e lo sci.
Ci sarebbe poi il desiderio di riunire i giovani che hanno la passione per la musica o per il canto condividendoli con altri in un gruppo musicale.
Per ora si tratta solamente di proposte ma speriamo, con la collaborazione dei giovani, di poterle realizzare al più presto.
Marta D’Arienzo
Comitato Anziani, 30 settembre scorso
“Mercoledì 30 settembre scorso ho preso parte alla riunione tra i rappresentanti del Comitato Anziani delle sezioni provinciali della nostra Associazione tenutosi presso la sede del consiglio Regionale Piemontese dell’UICI.
Questo primo scambio di idee è stato utile per costruire un primo quadro relativo alla situazione dei soci anziani nei rispettivi territori; si è anche riscontrato come le sedi provinciali portino avanti i medesimi progetti: telefonate, gite, incontri pomeridiani. Allo stesso tempo, tutti i rappresentanti hanno manifestato il profondo disagio per la scarsa partecipazione agli eventi organizzati; nonostante quest’ultimo punto però tutti hanno manifestato l’intenzione e il desiderio di proseguire accettando di buon grado chiunque voglia partecipare, pochi o tanti. A questo proposito, il Presidente Gilberti, presente alla riunione, ha informato riguardo ad una struttura a Sali Biellese, organizzata per l’accoglienza delle persone con disabilità.
Esprimo la soddisfazione in particolare per lo spirito della riunione connotato dal “voler fare qualcosa di concreto”.
Daniela Zanetta
IN COMPAGNIA DI DANIELA
Ci colleghiamo all’articolo che ci precede, alle iniziative e le intenzioni di cui esso ha parlato per presentare gli appuntamenti che Daniela ha pensato per i prossimi mesi:
Gita a Sali Biellese
Rimandiamo sempre a quanto suggerito sopra da Adriano Gilberti per proporre una gita all’ “Andirivieni”, struttura a Sali Biellese immersa nella natura e accessibile alle persone con disabilità. La data è ancora da fissare ma chiunque sia interessato può chiamare Daniela al 337/830097 per aderire all’iniziativa.
Ricomincia il “Circolino delle Carte” con tornei di briscola (ma anche di dama) chiacchiere, compagnia e merende e proseguono le serate in pizzeria. Per maggiori informazioni e per dare la vostra adesione potete chiamare Daniela al numero soprindicato.

AGENDA DEGLI APPUNTAMENTI E DEGLI INCONTRI
E’ successo…
a Ottobre
3 ottobre ore 16, Vercelli – l’Arca ha ospitato “L’Unica estate” di Cristina Bozzetta Un incontro coinvolgente ed emozionante, chi vi ha preso parte non nasconde le lacrime che le parole di Cristina gli hanno saputo suscitare, Enrico De Maria, giornalista e nostro consigliere, le ha sapute invece cogliere e tradurre molto bene nell’articolo che qui sotto vi proponiamo:
Il libro di Cristina Bozzetta, che si legge d’un fiato, racconta la vita di una ragazza, ora donna, coraggiosa e, oltre all’autrice, ha altri due protagonisti: il padre e il marito di Cristina. Il padre, che le ha insegnato fin da piccola ad affrontare il mondo avanzando decisa “a spada tratta”, e il marito, il campione paralimpico Claudio Costa conosciuto dall’autrice il 7 ottobre del 1985 (il giorno che le ha cambiato la vita, come lei stessa annota nel libro), durante un corso per centralinisti ciechi a Torino. Ma protagonista del libro è anche la malattia di Claudio e di Cristina stessa, la retinite pigmentosa, che sta condizionando la loro esistenza. Cristina Bozzetta racconta la sua lunga battaglia per rallentare la cecità, battaglia che la portò, giovanissima, ad un lungo soggiorno, da sola, a Mosca; battaglia che sta tuttora conducendo per se stessa e soprattutto per gli altri, per il suo Claudio, per tutti gli ipovedenti e per i ciechi, sempre “a spada tratta”, come le ha insegnato il padre. Il libro, che è ricco di pagine di struggente commozione (ad esempio, l’amore per Claudio raccontato con garbo e pudore) contiene anche una stupenda pagina riservata alla cagnolona Fania, il bel pastore tedesco femmina, diventata gli occhi dei coniugi Costa. E poi c’è una pagina d’intensità unica: quella visiva, in cui Cristina Bozzetta descrive “come” i suoi occhi vedono la bella copertina del libro che riproduce, in un’unica immagine, alcuni grandi amori della presidente dell’Unione ciechi: i fiori di montagna, le vette e il cielo. Un libro che informa e commuove. Un’opera importante per capire e aiutare.
Libro più audiolibro sono a disposizione presso i nostri uffici al costo di euro 18,00. Tutto il ricavato della vendita del libro andrà a favore della nostra Associazione.
Nei prossimi mesi…
Novembre
Dal 5 all’8 novembre 2015, Chianciano – XXIII Congresso Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
Dopo un lungo lavoro preparatorio, il 5 novembre prossimo prenderà avvio il XXIII Congresso Nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. All’incontro, per ogni sezione provinciale, prenderanno parte il Presidente e il rappresentante così eletto durante le recenti votazioni; la nostra Sezione verrà rappresentata da Cristina Bozzetta, in qualità di Presidente, e da Claudio Costa.
Il Congresso assume non solo un particolare significato in quanto momento di confronto e di scambio tra le diverse realtà dell’Associazione, nonché su specifiche tematiche d’interesse, ma riveste anche importante valore in quanto durante lo stesso verranno discusse e votate le proposte di modifiche allo statuto sociale e verranno eletti: il Presidente Nazionale e i 20 Consiglieri nazionali. Buon lavoro!
14 Novembre 2015, Trino Vercellese – Giornata Nazionale della Retinopatia diabetica
Il 14 novembre prossimo, la nostra Sezione sarà presente a Trino, dove sono stati presi contatti con le Autorità locali, per due importanti iniziative.
In occasione della Giornata Nazionale dedicata alla retinopatia diabetica, organizzata dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, i volontari, attraverso il volantinaggio, offriranno alla cittadinanza informazioni sulla retinopatia diabetica e sull’importanza della prevenzione, l’opera informativa sulla patologia proseguirà nel pomeriggio, presso il Teatro Civico di Trino, con l’intervento di un medico oculista; grazie poi al comitato “Donne in cammino” di Trino, seguirà la presentazione del libro “L’Unica Estate” di Cristina Bozzetta.
La giornata terminerà con una cena al buio: un’esperienza interattiva di condivisione, di gioco ma con spunti di riflessione, dove potrete mettere alla prova le vostre capacità oltre la vista. Per informazioni telefonare allo 0161/801325 entro martedì 10 novembre (costo euro 25,00).
Sabato 21 Novembre ore 15, Centro di Riabilitazione Visiva di Vercelli – Assemblea
Ordinaria dei Soci
In questi giorni è stata recapitata ai Soci la convocazione per l’Assemblea Ordinaria dell’Unione per l’approvazione della relazione programmatica e del bilancio preventivo del 2016 indetta per sabato 21 novembre prossimo ore 15 presso il Centro di Via Dante 71 a Vercelli. Invitiamo i Soci a partecipare numerosi.
Sabato 28 Novembre ore 11, Vercelli – POESIE SERENE: “ANCHE LI’ E’ PRIMAVERA?”
Sabato 28 novembre alle ore 11 presso la chiesa di S. Giuliano a Vercelli, tra c.so Libertà e via Foa, Rita Cavallone, amica, volontaria e vice presidente U.N.I.Vo.C di Vercelli ha il piacere di invitarvi alla presentazione del suo libro di poesie serene:
“Anche lì è primavera?” pubblicato da Edizioni Effedi. L’autrice discorrerà col prof. Tonino Repetto; all’incontro parteciperà la cantante Gabriella Greco. Al termine, l’autrice sarà lieta di avervi suoi ospiti per il pranzo al Ristorante 20Twenty di Vercelli; è necessario quindi prenotare il proprio posto telefonando a Rita al numero 328/1294912.
Il ricavato delle vendite del libro che costa € 10,00 sarà devoluto in beneficenza secondo la volontà del papà di Rita, recentemente scomparso. Partecipate numerosi!
Domenica 29 Novembre 2015, Trino – Prima Maratona “Città di Trino”
L’A.S.D. Torball Club Vercelli e la Podistica Trinese, con il contributo del comune di Trino e di Zentiva, organizzano la Prima Maratona “Città di Trino”, la Nona Mezza Maratona “Terre d’acqua” e la Trino che corre. Le gare rappresentano ormai delle classiche per gli atleti, ma l’istituzione quest’anno della prima Maratona rappresenta anche una sfida per le società organizzatrici e per la città di Trino.
Vista la grandiosità dell’iniziativa, Claudio ha bisogno di amici e volontari disponibili quel giorno a dargli una mano. Per maggiori informazioni e per offrire il proprio aiuto telefonare a Claudio Costa al 338/6108290 o scrivere a costa.claudio@fastwebnet.it
Dicembre
Sabato 12 dicembre, Vercelli – Santa Lucia
Come ogni anno festeggeremo insieme il giorno di Santa Lucia, protettrice delle persone cieche. Alle ore 11, Santa Messa nella Sala Capitolare del chiostro dell’abbazia di S. Andrea celebrata dai Padri Oblati di Maria e allietata dal coro de “Le voci del cuore”. Dopo la funzione ci attenderà la piacevole consuetudine dell’invitante pranzo presso il Ristorante 20Twenty di Vercelli. Confermate la Vostra partecipazione telefonando in ufficio allo 0161/253539.
NOTIZIE DAL TORBALL CLUB
Tappetino, tuta e scarpe da ginnastica. Ho preso tutto?
Non manca nulla per ricominciare con Gianna Frisari la ginnastica del martedì pomeriggio. Da martedì 6 ottobre, dalle 17 alle 18,30, Gianna ci aspetta alla Palestra Ferrari di Vercelli per aiutarci a togliere un po’ di ruggine dalle nostre articolazioni.
Il corso è gratuito ai soci, mentre per gli amici e i volontari la cifra è invariata a € 60. Il Torball Club ha voluto anche quest’anno riproporre l’attività in palestra e dare a tutti l’opportunità di fare movimento tra amici.

Alcuni giorni fa, Massimo Granellini scriveva nel suo “Buongiorno” su La Stampa della buona pratica del “Buongiorno”; lo riportiamo qui sotto, esso appare infatti oltre a un buon consiglio da accettare e mettere in pratica anche la giusta introduzione al secondo intervento di Daniela Molinari sulle pagine dell’Arcobaleno con la sua rubrica:
La mattina del primo ottobre il professor Tommaso Bertelli, preside dell’istituto «Pralormo» di Empoli, ha scritto una circolare in cui invita i suoi 1675 studenti a salutare. Buongiorno, salve, ciao: quei lubrificanti esistenziali che per strada o in ufficio sono rimasti in pochi a maneggiare, e quei pochi guardati con sospetto, come se dietro la formula di cortesia si nascondesse un secondo fine indicibile o un’invasione della privacy.
La notizia mi ha sconvolto per vari motivi. Intanto per il numero degli studenti. Ho fatto ancora in tempo a crescere in scuole dove il preside regnava su una bottega di allievi che tutti conosceva e di cui conosceva tutto, non ancora su un’azienda di medie dimensioni.
E poi perché pare che il suo sermoncino abbia funzionato. Che i ragazzi abbiano cominciato a salutare chiunque capitasse a tiro: i compagni, i bidelli, persino i professori.
E che il loro umore ne abbia tratto giovamento. Quindi non è che prima non volevano farlo. È che proprio non sapevano che si potesse fare. C’è voluta una circolare per informarli dell’esistenza di questa strana pratica che sta alla base della convivenza tra esseri umani mediamente evoluti. Qualcuno di loro ne aveva sentito parlare di sfuggita, in casi eccezionali addirittura in famiglia, di sicuro mai alla televisione. Ma l’avrà associata a un’ammissione di debolezza o a una sdolcinatura, rimuovendola immediatamente. Finché un giorno, grazie a una circolare del preside, ha scoperto che la buona educazione non è buona perché melensa. E’ buona perché fa bene. (da La Stampa)
La rubrica di Dany
“Buongiorno alle persone che pensano che oggi sia una bella giornata per alzarsi e vivere, senza bisogno di fare grandi cose, ma solo tante piccole azioni positive che faranno stare meglio noi e gli altri. Così facendo, oggi sarà una bella giornata.
Buongiorno a chi pensa che i sorrisi e gli abbracci siano la miglior energia rinnovabile che esista: illuminano il mondo e scaldano i cuori… tutto gratis. E non hanno nessuna controindicazione! Buongiorno alle persone ottimiste e positive che dedicano così tanto tempo a migliorare se stessi che non ne hanno per criticare, invidiare e giudicare gli altri.
A chi sceglie di essere sempre ottimista anziché lasciarsi andare al pessimismo, sceglie di donare agli altri anziché prendere, a chi si ricorda di aiutare chi rimane indietro.
Buongiorno a tutti, ma proprio a tutti, nessuno escluso. Con un sorriso.
“Ho voluto darvi il benvenuto con questa citazione di Agostino Degas, semplicemente perché credo che gli ostacoli quotidiani sono più facili da superare se affrontati con ottimismo, buon umore e un pizzico di ironia. E’ arrivato l’autunno con i suoi frutti, i suoi profumi, i suoi colori, dal giallo all’arancione, dal rosso al marrone, e presto alcuni animali andranno in letargo, altri migreranno verso i paesi più caldi. Sulle nostre tavole arrivano le castagne, le zucche, i funghi, i tartufi che con mille ricette soddisfano il nostro palato. In questa edizione, giusto per rimanere in tema con l’autunno, ho deciso di parlarvi proprio del tartufo, vero e proprio gioiello delle nostre colline piemontesi. I tartufi crescono spontaneamente sotto terra, in simbiosi e in prossimità delle radici di alcune piante come, ad esempio, le querce ed i nocciòli. Una volta acquistato dal vostro tartufaro di fiducia, va avvolto nella carta assorbente, chiuso in un barattolo di vetro e conservato in frigorifero. Prima di consumare il tartufo, va spazzolato per togliere le impurità della terra, e poi va strofinato con la carta assorbente imbevuta con qualche goccia d’aceto. E’ importante ricordare che il tartufo non va mai lavato con l’acqua! Il tartufo nero è adatto alla cottura di sughi, ripieni, brasati e stufati, mentre il tartufo bianco, più pregiato e costoso, va elegantemente affettato a lamelle sottilissime, direttamente sui piatti già cucinati, e distribuiti ad ogni commensale. E’ ottimo affettato su un bel piatto di risotto alla fonduta, oppure semplicemente sulle uova al tegamino.
Yumm… ho già l’acquolina in bocca! A soli trenta chilometri da Vercelli, domenica 18 e 25 ottobre si è tenuta la fiera del tartufo di Moncalvo. Sotto i portici della piazza, cani di razza terrier e i loro padroni “tartufari” hanno esposto i piccoli diamanti culinari! I terrier sono cagnolini simpaticissimi con un fiuto finissimo per la ricerca del tartufo.
Pensandoci bene, da quando ho perso la vista ho migliorato l’olfatto. Chissà, magari sono adatta anche io a cercare i tartufi…Potrei pubblicare un annuncio del genere:
“Volenterosa cieca, amante della natura, offresi per la ricerca dei tartufi.” Così dopo qualche settimana uscirebbe un secondo annuncio, stavolta da parte dei miei familiari:
“Cercasi cieca dispersa sulle colline astigiane. Generosa ricompensa: chi la trova, se la tenga!” Beh… forse è meglio abbandonare l’idea!
Un grazie di cuore a chi ha letto attentamente tutti gli articoli di questa edizione autunnale di “Arcobaleno”. Un grazie di cuore a chi sostiene e lavora con grande impegno per mantenere viva la nostra associazione. Un grazie di cuore a tutti, ma proprio a tutti, nessuno escluso. Con un sorriso.
I miei contatti: e mail daniela.molinari@winguido.it e cell. 333-6803663
Daniela Molinari
Tesseramento 2016
Si ricorda che è possibile pagare la quota associativa relativa all’anno 2016: l’importo è sempre di €. 49,58.
Chi non ha pagato la quota 2015 ed intende rimanere iscritto alla nostra Associazione dovrà provvedere a pagare anche la quota 2015, insieme a quella relativa al 2016.
Si potrà pagare sia presso il nostro ufficio di Vercelli sia con il bollettino postale che troverete allegato.
Ringraziamo fin d’ora tutti coloro che vorranno riconfermare, con l’iscrizione, la loro fiducia all’Unione.
In occasione della festa di Ognissanti, ricordiamo tutti i Soci e gli Amici che ci hanno lasciato in questi anni, mesi o pochi giorni fa.
Condoglianze e sinceri ringraziamenti vanno ai dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e alle Famiglie Allolio, Caligaris, Sommatis, Terlevich e Zamara per i contributi offerti a favore della nostra Associazione in memoria della cara Agostina Pareglio Calzolato, prematuramente scomparsa.

Rinnoviamo le condoglianze e il sentito ringraziamento nei confronti della Fam. Degrandi che ha devoluto un contributo per le nostre attività in memoria del caro, Dante Degrandi.

 

Ascoli e Fermo – Newsletter

Aspettando la Befana!
Estrazione martedì 06/01/2016 ore 19:15 – Casa Albergo “Ferrucci”
1° premio – Fiat Panda
2° premio – bicicletta elettrica
3° premio – Lavatrice, mobilificio Nardinocchi
4° premio – orologio Principes, gioielleria Cacciatori
5° premio – quadro Naif, Carlo Ritrecina
6° premio – smartphone Samsung
7° premio – navigatore satellitare Tom Tom
8° premio – bicicletta
Dal 9° al 20° premio confezione vino + n. 10 gratta e vinci da 2 € (due)

La lotteria della Befana per la sezione dell’Unione ciechi ed ipovedenti di Ascoli Piceno e Fermo è una tradizione che si ripete da anni perché grazie ai fondi che si ricavano con essa possono essere attivate molte iniziative ed eventi associativi. Fornire supporto pedagogico, tiflodiidattco, tifloinformatico, per l’autonomia, l’orientamento, il counseling psicologico, attività ricreative e ludico-sportive, l’assistenza pensionistica per tutti i soci non vedenti e ipovedenti del territorio rappresentano le priorità. I Dirigenti e i Professionisti della sezione si adoperano quotidianamente per rispondere a questi bisogni. Tanto si fa e tanto altro c’è da fare, la lotteria e’ una forma di raccolta fondi, un concreto aiuto. Naturalmente il 6 gennaio 2016 la Befana riserverà particolari attenzioni ai bambini….giochi e dolcetti per tutti coloro che parteciperanno alla festa!! Invitiamo tutti voi ad acquistare i biglietti perché con un piccolo gesto di solidarietà e sensibilità si può rendere meno buia e sola la vita di una persona non vedente o ipovedente. I biglietti si possono acquistare presso la sezione dell’ Unione ciechi e ipovedenti in via Marcello Federici, 87 Ascoli Piceno Tel. 0736 253407 o cell. 3356141629.

Cena al buio: a spasso con i sensi!
Sabato 14 Novembre – ore 20:15 Presso Royal Hotel – Viale Enea Silvio Piccolomini 3 – 63900 Casabianca di Fermo FM Per info e prenotazioni Luigi 3356892516, Marcello 3357604920 Gianni 3355642257 Esperienza Illuminante! La cena al buio è un’ esperienza multisensoriale unica e coinvolgente dove l’unica assente è la vista! Un atmosfera coinvolgente, dove suoni, profumi, forme si scoprono pian piano, sapientemente guidati da camerieri non vedenti. Durante la cena si vivono numerose sensazioni, un esaltante gioco di riconoscimenti e sperimentazioni percettive Partecipate numerosi, perché riceverete emozioni e con il vostro contributo aiuterete l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Ascoli Piceno e Fermo a dare servizi educativi e riabilitativi per i suoi soci.
Per maggiori informazioni chiamate al numero 0736253407.
Assemblea programmatica 2015
22 novembre 2016 – ore 9:00
Ascoli – Sala Vittoria, Piazza Arringo n.7
Ordine del giorno
• Saluto del Presidente Sezionale Cristiano Vittori.
• Nomina del Presidente e del Vicepresidente dell’Assemblea.
• Nomina di tre scrutatori vedenti.
• Lettura della Relazione Programmatica e della Relazione Finanziaria anno 2016.
• Dibattito sulle relazioni.
• Votazione delle relazioni.
• Varie ed eventuali.
Documenti
Comunicazione dalla Sezione 201511 Lettera di Convocazione 201511 Relazione Programmatica e Bilancio Preventivo 2016 Bilancio Preventivo 2016

Napoli – Guardiamo da vicino la retinopatia diabetica

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, con il patrocinio del comune di Sant’Anastasia e con la collaborazione dell’azienda farmaceutica FORA organizza il giorno 15/ 11/2015, dalle ore 9,30 alle ore 14,00, a Sant’Anastasia Piazza Cattaneo – 80048 (NA) una campagna di prevenzione alla retinopatia diabetica in occasione della giornata mondiale del diabete, Sarà possibile quindi ricevere informazioni sulla malattia del diabete e della retinopatia e come prevenirla, ottenere una visita oculistica di controllo ed una misurazione della glicemia; una distribuzione di materiale informativo e gadget concluderà la giornata. L’evento, mirato a tutta la popolazione, in particolare agli anziani e persone a rischio per la malattia del diabete sarà curato con la collaborazione di personale professionista (medico oculista ,ortottista, infermiere).

Ascoli e Fermo – Progetto Socializzazione, Educazione, Integrazione (SEI)

Rispondere in maniera efficiente ed efficace per quanto possibile alle esigenze materiali e morali delle persone non vedenti ed ipovedenti, in maniera da favorirne lo sviluppo dell’autostima e dei rapporti con il mondo circostante, continua ad essere una delle priorità della sezione interprovinciale di Ascoli Piceno e Fermo. Pertanto, a tale scopo, sono state individuate e alcune già realizzate nel tempo, altre ancora da fare, una serie di esperienze, finalizzate all’integrazione ed alla emancipazione sociale del non vedente e ipovedente, alla promozione del loro diritto di cittadinanza ad una libera fruizione degli spazi di interesse storico-artistico, delle offerte culturali e turistiche.

Durante le giornate d’incontri si alternano vari esperti per accompagnare i partecipanti all’interno degli argomenti o eventi tematici, avendo cura di trasmettere sia contenuti teorici sia pratici, curando particolarmente la sperimentazione pratica, senza dimenticare al tempo stesso il divertimento e la socializzazione. Tutto ciò per lasciare un messaggio concreto, da generalizzare ed utilizzare possibilmente nella realtà quotidiana di vita. Diverse, dunque, anche per quest’ultima parte dell’anno, le attività e le iniziative di natura socio-culturale:

  • 18 Settembre – Corso – Attività manuali con materiali di riciclo – Agriturismo la Castelletta – Cupra Marittima.
  • 02 Settembre – Corso – Attività manuali con materiali di riciclo – Agriturismo la Castelletta – Cupra Marittima.
  • 17 Ottobre – Visita Museo della Carrozza e pranzo a Serrapetrona, nel pomeriggio visita ad una cantina che produce Vernaccia – Caldarola-Serrapetrona.
  • 20 Novembre – Tecniche di rilassamento – Agriturismo la Castelletta – Cupra Marittima.
  • 28 Novembre – Visita birrificio e maltificio – Camerano
  • 11 Dicembre – Musica e emozioni – Agriturismo la Castelletta – Cupra Marittima.
  • 18 Dicembre ­– Musica e emozioni più cena – Agriturismo la Castelletta – Cupra Marittima.

Tutti possono partecipare!

Per maggiori info

Presidente Cristiano Vittori (335-8135742)

Dr.ssa Emanuela Storani (335-8135065)

Dr.ssa Erika Valentini (36660216149).