Dopo dieci giorni dalla riunione della Direzione Nazionale, eccoci tutti insieme, oltre ai Consiglieri nazionali e ai Presidenti delle sezioni territoriali, per l’Assemblea Nazionale dei Quadri. Siamo a Tirrenia presso la casa vacanze il 29 e il 30 settembre.
I lavori iniziano alle 14,30. Il presidente Barbuto ci fa subito ascoltare il messaggio di saluto di Vincenzo Zoccano che resta pur sempre un componente del Consiglio nazionale anche se impegnato a livello governativo, poi si collega con Alessandro Mosca che motivi di salute tengono anche questa volta lontano dal nostro incontro e che voleva però essere presente (nello sfondo sentiamo il collegamento con la nostra radio web). Quindi si passa ai punti all’ordine del giorno.
Il Presidente premette un momento di riflessione sulla situazione venutasi a creare nel rapporto con la sezione italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità: illustra le ragioni che hanno portato la Direzione ha decidere di chiedere alle sezioni territoriali di svolgere la Giornata nazionale della Vista come Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e non come Agenzia, così come avveniva gli anni scorsi. In sostanza noi chiediamo la parità di rappresentanza tra l’Unione e la Società Oftalmologica Italiana, all’interno della Direzione Nazionale dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, oggi non garantita, dato che questo organismo è composto da 5 rappresentanti dei medici e 3 dell’Unione. Segue il dibattito in cui intervengono: Iafrancesco, Stilla, Ricci, Fattoruso, Santoro, Quatraro, Minincleri, Bazzano, Piras, Vivaldi, Loprete. Viene quindi predisposto un ordine del giorno che sostanzialmente ribadisce il concetto della parità di rappresentanza e che sarà debitamente pubblicizzato, dopo che l’Assemblea lo ha approvato alla conclusione dei suoi lavori, domenica 30 settembre.
Passando a discutere delle celebrazioni che saranno realizzate per il centenario della nostra Associazione, Barbuto fa il punto su alcune iniziative cui si sta già lavorando: francobollo e maglietta commemorativi, una campana delle fonderie vaticane da consegnare alla cattedrale di Genova che si chiamerà Aurelia (in memoria di Aurelio Nicolodi e per la via Aurelia che unisce Roma a Genova), elaborazione di un progetto per un Quirinale accessibile, un libro Cento pagine per Cento anni, un video sull’inclusione scolastica, una grande mostra itinerante. Intervengono: Taverna, che sollecita interventi per la raccolta di storielle e barzellette divertenti coinvolgenti persone con problemi di vista (a tutt’oggi non ne sono ancora pervenute); Condidorio, che espone la necessità di organizzazione, coordinamento e budget; Loprete, che illustra lo stato del progetto per l’accessibilità del Quirinale; Minincleri, che ricorda che la mostra itinerante vedrà l’apporto di tutte le organizzazioni del coordinamento enti coi loro prodotti e che oltre alla mostra si prevedono nelle varie città ospitanti momenti di spettacolo; Stilla, informa che il 20 ottobre l’Assemblea dei Quadri lombardi deciderà le modalità e le realizzazioni di quella regione; Barbuto, aggiunge la realizzazione di cene al buio con rappresentanti politici; Camodeca, attira l’attenzione sull’impegno dei territori nel sostenere le iniziative, soprattutto quella itinerante e sulla necessità di una adeguata comunicazione per i diversi eventi in programma; La Corte, chiede notizie sul possibile testimonial delle nostre iniziative; Esposito, offre la propria disponibilità per inserire nella mostra itinerante la strumentazione elettronica e informatica di cui si occupa; Quatraro, chiede per gli spettacoli della mostra itinerante il concorso degli artisti non vedenti, magari accompagnati da orchestre; Cionna, si propone per una regata velica di persone non vedenti da Trieste a Genova; Di Gesaro, suggerisce di prenotare una pagina su un quotidiano a tiratura nazionale il 26 ottobre raccontando tutto dell’Unione e produrre la terza edizione del codice dei diritti del non vedente; Tozzi propone di inserire una qualche manifestazione relativa ai cani guida e completare la pagina sui quotidiani con il regalo del codice Braille; Perfler chiede a tutte le regioni di prepararsi con atleti nelle varie discipline per le manifestazioni del centenario a livello nazionale; Busetti fa rilevare la differenza fra l’Unione prima degli anni 70 e dopo, in rapporto alla chiusura degli Istituti per Ciechi e alla diversa composizione associativa.
Nella seconda parte del pomeriggio abbiamo esaminato le proposte per la costituzione di un nuovo modello organizzativo territoriale. Sono intervenuto per riportare le decisioni della commissione che ha lavorato su questo tema. In particolare: riprendere i contatti fra sede nazionale e Consigli regionali; svolgere un’inchiesta sulla situazione delle sezioni da parte dei componenti della Direzione, attraverso i presidenti regionali; esaminare proposte per modifiche allo statuto relative alla rappresentanza congressuale di quelle sezioni che eventualmente si unificassero ad altre; proporre iniziative tendenti a far crescere il senso di appartenenza e l’impegno di presidenti e singoli consiglieri nella gestione del territorio. Intervengono nella discussione: Taverna, Santoro, Tortini, Di Gregorio, Cola, Vivaldi, Chinese, Frittelli, Camodeca, Iurlo, Minincleri, Condidorio. Si decide di raccogliere le informazioni comprese quelle sulle criticità delle sezioni e rivedersi nel giro di sei mesi per tirare le somme sulla discussione e sulle proposte concrete.
Si passa quindi ad affrontare il problema della quota associativa. Barbuto fa presente che, al momento, non sarà possibile per il 2019 applicare la decisione del Consiglio Nazionale di portare l’importo annuo a 72 euro, perché non c’è più il tempo di avvisare l’Inps che dovrebbe modificare tutte le trattenute sui soci che pagano tramite delega. Nel dibattito interviene Massa, che chiede che i consiglieri nazionali non intervengano nel dibattito e la richiesta viene accolta come raccomandazione. Quindi intervengono: Giampieri, Di Gesaro, Chinese, Tirelli, Mirabile, Bazzano, Pugliese. Si passa quindi a votare una serie di proposte. Al termine risulta aver ottenuto maggiori voti, 35, la proposta che l’importo della tessera associativa rimanga invariato fino al prossimo Congresso Nazionale.
La mattina del 30 settembre inizia con la breve presentazione del bastone elettronico LetiSmart da parte del vicepresidente Irifor Massimo Vita e del suo ideatore Marino Attini, presidente della sezione di Trieste.
Il 23 agosto scorso è stato firmato l’accordo tra Unione e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in base al quale l’Unione diventa l’organismo che si confronterà col Ministero per tutte le problematiche riguardanti l’inserimento scolastico di chi ha problemi alla vista. A questo punto il Presidente ricorda che il protocollo estende la possibilità di intervenire a tutti gli organismi collegati all’Unione ognuno per le proprie competenze; ci sarà un tavolo di coordinamento fra Miur e Unione con 4 rappresentanti per ognuno; quelli dell’Unione sono stati decisi nell’ultima riunione della Direzione nelle persone di Condidorio, Legname, Notari e Lapietra. Il testo dell’accordo verrà inviato in settimana a tutte le sezioni. Interviene Condidorio che, sulla base dei risultati degli incontri a livello regionale in fase di ultimazione, riporta quanto emerso: l’utilizzo dei fondi messi a disposizione per gli ausili didattici da parte del Governo, la necessità di realizzare momenti formativi soprattutto rivolti agli educatori in accordo con l’Irifor, la necessità di garantire agli studenti libri di testo all’inizio dell’anno scolastico trascritti in Braille o a caratteri ingranditi. Infine informa l’Assemblea che nel documento programmatico sull’istruzione per il prossimo anno scolastico è prevista, tra le altre iniziative, l’istituzione di un numero verde a disposizione del mondo della scuola attivo tre giorni a settimana. Prendono quindi la parola: Masto, Buoncristiano, Paschetta, Santoro, Vita, Taverna, Cola, Galiotto, Mancini. Dopo la risposta di Condidorio ai vari interventi, si passa a discutere del Fundraising.
Prende la parola Linda Legname che illustra gli obiettivi dell’ufficio Fundraising: 1: attraverso l’accordo con Postel, raggiungere i 20.000 contatti di possibili donatori, partendo dagli attuali 2153, il risultato del lavoro di questi ultimi anni; 2: proporre ai donatori interventi a sostegno di iniziative utili a tutta la collettività. In questa Direzione le campagne del 5 per mille della Sede nazionale vanno a vantaggio delle sezioni e quindi l’utilità da presentare ai donatori è per interventi sul territorio. La Direzione ha deliberato l’assunzione di una esperta progettista per poter mettere a punto progetti che ci facciano conoscere anche in Europa, oltre che rendere sempre migliori quelli italiani. Infine dovremo entrare tra le associazioni che lavorano per l’ottenimento di lasciti solidali. Barbuto ricorda che l’ultima Direzione ha stabilito che d’ora in poi tutte le entrate del Fundraising saranno destinate all’attività delle sezioni e dei Consigli regionali. Nel dibattito intervengono: Ricci, Buoncristiano, Calò, Frittelli, Vivaldi, Gallo, Cionna.
Venendo a parlare di lavoro e pensionistica, il Presidente riprende la comunicazione del sottosegretario Zoccano tranquillizzante sulle decisioni relative alla pensione per i lavoratori non vedenti. Prende quindi la parola Tortini che anzitutto relaziona sui contatti avuti col territorio negli ultimi incontri. A tutt’oggi sono stati effettuati 180 interventi su richiesta delle sezioni e 350 consulenze da parte degli uffici che si occupano di lavoro. Si è avviato il lavoro sul progetto di riforma della legge 113-85. È in fase avanzata un progetto con l’Agenzia delle entrate sulla riqualificazione dei centralinisti telefonici. Altrettanto si sta avviando con gli altri enti pubblici. Si sta lavorando per la partecipazione ai corsi per i futuri fisioterapisti, garantendo l’accessibilità delle prove di ammissione. È stato pubblicato il bando per le nuove attività lavorative e siamo in attesa delle iscrizioni. Girardi chiarisce la portata di alcuni emendamenti alle proposte sulla parte giuslavoristica della riforma della 113-85: in particolare, ricorda che per posto operatore deve intendersi qualunque posto con ogni tipo di centrale operante (non solo centralino, ma anche selezione passante, voip, eccetera); modifiche nelle modalità di denuncia da parte dei datori di lavoro sui posti operatore non occupati; messa a disposizione dell’Unione delle graduatorie degli uffici per l’impiego. Nel dibattito intervengono: Quatraro, Callegaro, Modolo, Frittelli, Cancelliere, Cionna, Masto, Bazzano, Lepore, Calò.
Per le questioni internazionali il Presidente riassume i principali interventi, data l’assenza dell’incaricata Sbianchi impegnata in Bulgaria in una riunione dell’Ebu, annunciando per la fine di ottobre 2019 il congresso dell’Ebu proprio a Roma e le attività a sostegno dei Paesi in via di sviluppo che si stanno iniziando a programmare. Le sezioni territoriali saranno interessate ad un accordo con la Cbm Italia per interventi nelle scuole in collaborazione con questa società.
I lavori si concludono alle ore 13.