Istruzione – Riparto del “Fondo per l’autonomia e la comunicazione per gli alunni con disabilità fisica o sensoriale”, a cura di Marco Condidorio

In comune intesa tra Stato e Regioni in Conferenza Unificata per il riparto del “Fondo per l’autonomia e la comunicazione per gli alunni con disabilità fisica o sensoriale”; il fondo è stato potenziato, nell’ultima manovra di bilancio, da 75 a 100 milioni di euro per tre anni, 300 milioni di euro complessivi.
L’intesa anticipa largamente l’inizio dell’anno scolastico, per consentire alla Regioni di attivare i servizi per gli alunni con disabilità in corrispondenza dei primi giorni di scuola e senza ritardi.
Si tratta di servizi come il trasporto degli alunni con disabilità, l’assistente all’autonomia e alla comunicazione, la consulenza tiflologica e la distribuzione di materiale didattico e testi scolastici.

La ripartizione riguarda le Regioni a statuto ordinario e ha tenuto conto degli studenti disabili. La regione che conta il maggior finanziamento è la Lombardia, seguita da Campania e Lazio.

Il decreto risulta, nella sua lettura, estremamente partico per la rete dei servizi di cui l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti è capofila alla luce dello stesso Protocollo d’Intesa MIUR/UICI ed enti collegati.
Ho mantenuta la struttura dei documenti normativi e della relativa tabella; al fine di consentirne un’agevole lettura e una conseguente attività.
L’assemblaggio, pertanto, segue la linearità concettuale e dunque operativa rispetto a quella anagrafica del singolo documento.
a cura di Marco Condidorio

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IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Vista la legge 7 aprile 2014, n. 56, che detta, per le regioni a statuto ordinario, disposizioni in materia di città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni al fine di adeguare il loro ordinamento ai principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza e, in particolare, l’art. 1, comma 89, che prevede il riordino delle funzioni non fondamentali delle province;
Viste le leggi regionali di riordino delle funzioni non fondamentali emanate in attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56;
Visto l’art. 1, comma 947, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016) ove si prevede che «ai fini del completamento del processo di riordino delle funzioni delle province, le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali di cui all’art. 13, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e relative alle esigenze di cui all’art. 139, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, sono attribuite alle regioni a decorrere dal 1° gennaio 2016, fatte salve le disposizioni legislative regionali che alla predetta data già prevedono l’attribuzione delle predette funzioni alle province, alle città metropolitane o ai comuni, anche in forma associata»; Visto l’art. 1, comma 70, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, ove si prevede che «Per l’esercizio delle funzioni di cui all’art. 1, comma 947, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è attribuito un contributo di 75 milioni di euro per l’anno 2018 da ripartire con le modalità ivi previste»;
Visto l’art. 8 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, secondo cui «Sono autorizzati l’impegno e il pagamento delle spese del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per l’anno finanziario 2018, in conformità all’annesso stato di previsione (Tabella n. 7)»;
Considerato che nel suddetto stato di previsione Ministero dell’istruzione, dell’università e ricerca è iscritto, per l’esercizio finanziario 2018, il Fondo da assegnare alle regioni per fronteggiare le spese relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali, con lo stanziamento di 75 milioni di euro e che a detto riparto si provvede con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali, di concerto con il Ministro per la famiglia e le disabilità, il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro dell’interno, previa intesa in sede di Conferenza unificata, ai sensi dell’art. 1, comma 947, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, come modificato dall’art. 3, comma 4, lettera l), del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97;
Ritenuto di dover procedere al riparto del contributo in base ad un criterio di ponderazione che tenga conto, nella misura dell’80 per cento, del numero degli alunni con disabilità delle scuole secondarie superiori e, nella misura del 20 per cento, della spesa storica sostenuta dalle province per l’esercizio delle suddette funzioni nel periodo 2012 – 2014;
Considerata la spesa media sostenuta dalle province nel triennio 2012- 2014 per l’esercizio delle funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali e per i servizi di supporto organizzativo; Vista la nota del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca prot. 0018995 del 28 giugno 2018, con la quale sono stati individuati gli alunni con disabilità iscritti nell’anno scolastico 2017/2018, distinti per grado di istruzione e per provincia o città metropolitana;
Considerato che gli alunni delle Province di Barletta-Andria-Trani e Fermo, risultano ancora assegnati nella nota del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca rispettivamente alle Province originarie di Bari e Ascoli Piceno, e che pertanto il riparto fra le suddette province e città metropolitane è avvenuto, come per l’anno precedente, in base ai dati Istat relativi alle rispettive popolazioni scolastiche degli studenti con disabilità;
Visto il documento Repertorio atti n. 86/CU del 1° agosto 2018, recante l’esito della seduta in pari data della Conferenza unificata, dal quale risulta che nella seduta stessa non si sono create le condizioni di assenso previste ai fini del perfezionamento dell’intesa;
Considerato che, nella seduta della Conferenza unificata del 1° agosto 2018, l’ANCI e l’UPI hanno espresso parere favorevole all’intesa mentre le regioni, pur condividendo, a maggioranza, la proposta di riparto presentata dal Governo, hanno espresso la mancata intesa senza l’applicazione della decorrenza dei termini;
Considerato, altresì, che l’ANCI, l’UPI e le regioni hanno sollecitato l’avvio di un tavolo di confronto fra tutti i soggetti interessati, al fine di addivenire a soluzioni condivisibili per la modifica dei criteri per gli anni successivi, chiedendo inoltre al Governo che il Fondo diventi strutturale;
Considerato, altresì, che il Governo, nella medesima seduta della Conferenza unificata del 1° agosto 2018, preso atto della mancata intesa ai sensi dell’art. 1, comma 947, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, ha fatto proprio l’invito alla non applicazione della decorrenza dei termini;
Visto l’art. 3, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, ove si prevede che «Quando un’intesa espressamente prevista dalla legge non è raggiunta entro trenta giorni dalla prima seduta della Conferenza Stato-Regioni in cui l’oggetto è posto all’ordine del giorno, il Consiglio dei ministri provvede con deliberazione motivata»;
Visto l’art. 3, comma 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, ove si prevede che «In caso di motivata urgenza il Consiglio dei ministri può provvedere senza l’osservanza delle disposizioni del presente articolo. I provvedimenti adottati sono sottoposti all’esame della Conferenza Stato-Regioni nei successivi quindici giorni. Il Consiglio dei ministri è tenuto ad esaminare le osservazioni della Conferenza Stato-Regioni ai fini di eventuali deliberazioni successive»;
Vista la delibera del Consiglio dei ministri del 24 settembre 2018 con la quale è autorizzata l’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante «Riparto del contributo di 75 milioni di euro per l’anno 2018 a favore delle regioni a statuto ordinario e degli enti territoriali che esercitano le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali»;
Su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, di concerto con il Ministro per la famiglia e le disabilità, con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro dell’interno; Decreta:

Art. 1
1. Il contributo di 75 milioni di euro per l’anno 2018 di cui al «Fondo da assegnare alle regioni per fronteggiare le spese relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriale», iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ripartito secondo i criteri di cui all’art. 1, comma 947, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è erogato a favore delle regioni a statuto ordinario che provvedono ad attribuirlo alle province e alle città metropolitane che esercitano effettivamente le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali di cui all’art. 13, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Tale contributo, da considerarsi integrativo rispetto alla copertura finanziaria prevista nelle disposizioni regionali attinenti alle funzioni non fondamentali delle province e città metropolitane, è ripartito nella misura dell’80 per cento in proporzione alla presenza degli alunni disabili, limitatamente alle scuole secondarie superiori presenti in ciascuna provincia nell’anno scolastico 2017/2018 e del 20 per cento in proporzione alla spesa media storica sostenuta dalle province per l’esercizio delle suddette funzioni nel triennio 2012-2014, come da allegato A), che forma parte integrante del presente provvedimento.
2. Qualora le funzioni di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali siano svolte, a seguito di specifiche disposizioni legislative regionali, da soggetti diversi dalle province e dalle città metropolitane, la quota del contributo è attribuita alla regione che stabilirà le modalità di riparto tra gli enti territoriali interessati. Il presente decreto verrà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 21 dicembre 2018

Il Presidente del Consiglio dei ministri Conte
Il Ministro per gli affari regionali e le autonomie Stefani
Il Ministro per la famiglia e le disabilità Fontana
Il Ministro dell’economia e delle finanze Tria
Il Ministro dell’interno Salvini
Registrato alla Corte dei conti il 15 gennaio 2019
Ufficio controllo atti P.C.M., Ministeri della giustizia e degli affari esteri e della cooperazione internazionale, reg. succ. n. 67

Legge n.205 del 27 dicembre 2017 comma 70
70. Per l’esercizio delle funzioni di cui all’articolo 1, comma
947, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, e’ attribuito un
contributo di 75 milioni di euro per l’anno 2018 da ripartire con le
modalità ivi previste.

LEGGE 30 dicembre 2018, n. 145
561. L’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 70,
della legge 27 dicembre 2017, n. 205, e’ incrementata di 25 milioni
di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.

Allegato A – RIPARTIZIONE PER REGIONE
Abruzzo:
Chieti
Numero alunni con disabilità: 673
100% alunni: 1.114.368 euro
L’Aquila
Numero alunni con disabilità: 524
100% alunni: 867.650 euro
Pescara
Numero alunni con disabilità: 528
100% alunni: 874.274 euro
Teramo
Numero alunni con disabilità: 453
100% alunni: 750.087 euro
Totale Abruzzo
Numero alunni con disabilità: 2.178
100% alunni: 3.606.378 euro

Basilicata:
Matera
Numero alunni con disabilità: 216
100% alunni: 357.657 euro
Potenza
Numero alunni con disabilità: 499
100% alunni: 826.255 euro
Totale Basilicata
Numero alunni con disabilità: 715
100% alunni: 1.183.912 euro

Calabria
Catanzaro
Numero alunni con disabilità: 334
100% alunni: 553.044 euro
Cosenza
Numero alunni con disabilità: 940
100% alunni: 1.556.472 euro
Crotone
Numero alunni con disabilità: 111
100% alunni: 183.796 euro
Reggio di Calabria
Numero alunni con disabilità: 814
100% alunni: 1.347.838 euro
Vibo Valentia
Numero alunni con disabilità: 189
100% alunni: 312.950 euro
Totale Calabria
Numero alunni con disabilità: 2.388
100% alunni: 3.954.101 euro

Campania
Avellino
Numero alunni con disabilità: 490
100% alunni: 811.352 euro
Benevento
Numero alunni con disabilità: 385
100% alunni: 637.491 euro
Caserta
Numero alunni con disabilità: 1.292
100% alunni: 2.139.321 euro
Napoli
Numero alunni con disabilità: 4.658
100% alunni: 7.712.814 euro
Salerno
Numero alunni con disabilità: 766
100% alunni: 1.268.359 euro
Totale Campania
Numero alunni con disabilità: 7.591
100% alunni: 12.569.338 euro

Emilia-Romagna
Bologna
Numero alunni con disabilità: 1.201
100% alunni: 1.988.64 euro
Ferrara
Numero alunni con disabilità: 513
100% alunni: 849.436 euro
Forlì
Numero alunni con disabilità: 349
100% alunni: 577.882 euro
Modena
Numero alunni con disabilità: 993
100% alunni: 1.644.230 euro
Parma
Numero alunni con disabilità: 574
100% alunni: 950.441 euro
Piacenza
Numero alunni con disabilità: 350
100% alunni: 578.537 euro
Ravenna
Numero alunni con disabilità: 422
100% alunni: 698.756 euro
Reggio Emilia
Numero alunni con disabilità: 853
100% alunni: 1.412.415 euro
Rimini
Numero alunni con disabilità: 381
100% alunni: 630.868 euro
Totale Emilia Romagna
Numero alunni con disabilità: 5.636
100% alunni: 9.332.207 euro

Lazio
Frosinone
Numero alunni con disabilità: 685
100% alunni: 1.134.237 euro
Latina
Numero alunni con disabilità: 809
100% alunni: 1.339.559 euro
Rieti
Numero alunni con disabilità: 239
100% alunni: 395.741 euro
Roma
Numero alunni con disabilità: 4.565
100% alunni: 7.558.823 euro
Viterbo
Numero alunni con disabilità: 425
100% alunni: 705.724 euro
Totale Lazio
Numero alunni con disabilità: 6.723
100% alunni: 11.132.085 euro

Liguria:
Genova
Numero alunni con disabilità: 1.260
100% alunni: 2.086.335 euro
Imperia
Numero alunni con disabilità: 241
100% alunni: 399.053 euro
La Spezia
Numero alunni con disabilità: 207
100% alunni: 342.755 euro
Savona
Numero alunni con disabilità: 349
100% alunni: 577.882 euro
Totale Liguria
Numero alunni con disabilità: 2.057
100% alunni: 3.406.024 euro

Lombardia
Bergamo
Numero alunni con disabilità: 839
100% alunni: 1.389.234 euro
Brescia
Numero alunni con disabilità: 1.124
100% alunni: 1.861.143 euro
Como
Numero alunni con disabilità: 525
100% alunni: 869.306 euro
Cremona
Numero alunni con disabilità: 495
100% alunni: 819.631 euro
Lecco
Numero alunni con disabilità: 236
100% alunni: 390.774 euro
Lodi
Numero alunni con disabilità: 204
100% alunni: 337.787 euro
Mantova
Numero alunni con disabilità: 460
100% alunni: 761.678 euro
Milano
Numero alunni con disabilità: 3.277
100% alunni: 5.426.126 euro
Monza e Brianza
Numero alunni con disabilità: 675
100% alunni: 1.117.679 euro
Pavia
Numero alunni con disabilità: 502
100% alunni: 831.222 euro
Sondrio
Numero alunni con disabilità: 193
100% alunni: 319.573 euro
Varese
Numero alunni con disabilità: 715
100% alunni: 1.183.912 euro
Totale Lombardia
Numero alunni con disabilità: 9.245
100% alunni: 15.308.066 euro

Marche
Ancona
Numero alunni con disabilità: 678
100% alunni: 1.122.647 euro
Ascoli Piceno
Numero alunni con disabilità: 324
100% alunni: 536.486 euro
Fermo
Numero alunni con disabilità: 216
100% alunni: 357.657 euro
Macerata
Numero alunni con disabilità: 461
100% alunni: 763.333 euro
Pesaro-Urbino
Numero alunni con disabilità: 470
100% alunni: 778.236 euro
Totale Marche
Numero alunni con disabilità: 2.149
100% alunni: 3.558.359 euro

Molise
Campobasso
Numero alunni con disabilità: 354
100% alunni: 586.161 euro
Isernia
Numero alunni con disabilità: 69
100% alunni: 114.252 euro
Totale Molise
Numero alunni con disabilità: 423
100% alunni: 700.412 euro

Piemonte
Alessandria
Numero alunni con disabilità: 305
100% alunni: 505.025 euro
Asti
Numero alunni con disabilità: 261
100% alunni: 432.169 euro
Biella
Numero alunni con disabilità: 249
100% alunni: 412.299 euro
Cuneo
Numero alunni con disabilità: 707
100% alunni: 1.170.665 euro
Novara
Numero alunni con disabilità: 473
100% alunni: 783.203 euro
Torino
Numero alunni con disabilità: 2.267
100% alunni: 3.743.746 euro
Verbania
Numero alunni con disabilità: 259
100% alunni: 428.858 euro
Vercelli
Numero alunni con disabilità: 287
100% alunni: 475.221 euro
Totale Piemonte
Numero alunni con disabilità: 4.808
100% alunni: 7.961.188 euro

Puglia
Bari
Numero alunni con disabilità: 1.616
100% alunni: 2.675.807 euro
Barletta Andria Trani
Numero alunni con disabilità: 566
100% alunni: 937.195 euro
Brindisi
Numero alunni con disabilità: 646
100% alunni: 1.069.660 euro
Foggia
Numero alunni con disabilità: 1.236
100% alunni: 2.046.595 euro
Lecce
Numero alunni con disabilità: 1.084
100% alunni: 1.794.910 euro
Taranto
Numero alunni con disabilità: 818
100% alunni: 1.354.462 euro
Totale Puglia
Numero alunni con disabilità: 5.966
100% alunni: 9.878.628 euro

Toscana
Arezzo
Numero alunni con disabilità: 493
100% alunni: 816.320 euro
Firenze
Numero alunni con disabilità: 1.327
100% alunni: 2.197.275 euro
Grosseto
Numero alunni con disabilità: 286
100% alunni: 473.565 euro
Livorno
Numero alunni con disabilità: 348
100% alunni: 576.226 euro
Lucca
Numero alunni con disabilità: 353
100% alunni: 584.505 euro
Massa-Carrara
Numero alunni con disabilità: 274
100% alunni: 453.695 euro
Pisa
Numero alunni con disabilità: 555
100% alunni: 918.981 euro
Pistoia
Numero alunni con disabilità: 622
100% alunni: 1.029.921 euro
Prato
Numero alunni con disabilità: 350
100% alunni: 579.537 euro
Siena
Numero alunni con disabilità: 366
100% alunni: 606.031 euro
Totale Toscana
Numero alunni con disabilità: 4.974
100% alunni: 8.236.054 euro

Umbria
Perugia
Numero alunni con disabilità: 1.138
100% alunni: 1.884.324 euro
Terni
Numero alunni con disabilità: 293
100% alunni: 485.156 euro
Totale Umbria
Numero alunni con disabilità: 1.431
100% alunni: 2.369.480 euro

Veneto
Belluno
Numero alunni con disabilità: 235
100% alunni: 389.118 euro
Padova
Numero alunni con disabilità: 590
100% alunni: 976.934 euro
Rovigo
Numero alunni con disabilità: 290
100% alunni: 480.188 euro
Treviso
Numero alunni con disabilità: 645
100% alunni: 1.068.005 euro
Venezia
Numero alunni con disabilità: 685
100% alunni: 1.134.237 euro
Verona
Numero alunni con disabilità: 768
100% alunni: 1.271.671 euro
Vicenza
Numero alunni con disabilità: 896
100% alunni: 1.483.616 euro
Totale Veneto
Numero alunni con disabilità: 4.109
100% alunni: 6.803.769 euro

Totale RSO
Numero alunni con disabilità: 60.393
100% alunni: 100.000.000 euro

Irifor – Dettagli convenzione con Università Telematica Pegaso

Con riferimento alla convenzione stipulata da U.I.C.I. Onlus A.P.S. (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ) e I.Ri.Fo.R. Onlus (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione), valida per tutti i soci dell’Unione e i loro familiari, i dipendenti, collaboratori dei due enti e loro familiari, si informa che il responsabile e referente a cui far riferimento è il dr. Mario Bosco che seguirà personalmente tutti i fruitori di questa convenzione.
Si ricorda che i benefici della convenzione saranno fruiti solo esclusivamente facendo riferimento allo stesso dr. Mario Bosco ai contatti sotto indicati.
Di seguito alcuni dettagli della convenzione stessa.

“La tua laurea adesso per diventare chi vuoi essere.
Per iniziare un nuovo ciclo di studi, per terminare un percorso interrotto pur lavorando, per frequentare un master di approfondimento, per conseguire attestati linguistici e di capacità informatica e tanto altro ancora…”

Convenzione con l’Università Telematica Pegaso e con l’Università Telematica Mercatorum
L’Università Telematica Pegaso, istituita con Decreto Ministeriale del 20/04/2006 (GU n. 118 del 23/05/2006- Suppl. Ordinario n. 125), svolge corsi di Lauree Triennali, Lauree Magistrali Biennali, Lauree Magistrali a ciclo unico, Master Universitari di 1° e 2° livello, Dottorati di Ricerca nonché ulteriori attività formative sia di livello post secondario sia post laurea, nonché corsi di lingua Inglese e d’Informatica.

L’Università Telematica Mercatorum, riconosciuta con Decreto Ministeriale del 10/05/2006 (GU n. 134 del 12/06/2006) è l’ateneo delle camere di commercio italiane ed è fortemente collegata con il mondo del lavoro.

I titoli accademici rilasciati al termine dei percorsi di studio hanno lo stesso valore legale dei titoli rilasciati dalle Università tradizionali.

DIECI CORSI DI LAUREA UNIPEGASO:
Lauree Triennali:
• Ingegneria Civile (L-7);
• Scienze Turistiche (L-15);
• Economia Aziendale (L-18);
• Scienze dell’Educazione e della Formazione (L-19);
• Scienze Motorie (L-22);

Lauree Magistrali Biennali:
• Management dello sport e delle attività motorie (LM-47);
• Scienze Economiche (LM-56);
• Scienze Pedagogiche (LM-85);
• Ingegneria della Sicurezza (LM-26);

Lauree Magistrali a ciclo unico:
• Giurisprudenza (LMG-01).

OTTO CORSI DI LAUREA UNIMERCATORUM:
Lauree Triennali:
• Gestione di Impresa (L-18);
• Ingegneria Gestionale (L-9);
• Ingegneria Informatica (L-8);
• Scienze del Turismo (L-15);
• Scienze e tecniche psicologiche (L-24);
• Scienze Giuridiche (L-14);

Lauree Magistrali Biennali:
• Management (LM-77);
• Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni (LM-51).

CON LA CONVENZIONE SOTTOSCRITTA CON L’UNIPEGASO E L’UNIMERCATORUM
Tutti gli associati potranno aderire ai corsi di laurea con una retta annua di € 2.000, anziché € 3.000.
Il pagamento potrà essere effettuato in quattro soluzioni da € 500 l’una, secondo la seguente suddivisione:
– € 500 entro il 05/11 o al momento dell’iscrizione;
– € 500 entro il 31/03;
– € 500 entro il 30/06;
– € 500 entro il 31/07.

AGEVOLAZIONI ECONOMICHE OFFERTE DAI CITATI ATENEI
• Per gli studenti con disabilità oltre il 65% è prevista una riduzione della retta annua nella misura del 25%.
€ 1.500,00 anziché € 2.000,00.
Agli studenti con disabilità è richiesta certificazione di invalidità o certificazione di disabilità;
• Chi si iscriverà al PRIMO ANNO dei corsi Online dell’Università Telematica Pegaso potrà partecipare al programma “Class-Form” al costo di € 1.200 anziché € 2.000. ll 2° ed il 3° anno ad € 2.000 ciascuno;
• I giovani studenti neo diplomati, d’età compresa tra i 17 e i 20 anni che si iscriveranno al 1° anno dei corsi di laurea on-line dell’Unipegaso e dell’Unimercatorum, potranno usufruire del programma “Futuro Sicuro” con uno sconto del 50% sulla retta annua pari ad € 1.000;
• Le donne in gravidanza potranno usufruire del programma “Dolce Attesa”, pagando la retta annua € 1.700 anziché € 2.000.

Promotore e Referente della Convenzione è il Dott. Mario Bosco, elemento di raccordo e di riferimento, a titolo gratuito, per tutti i convenzionati.
Consulente per le tematiche didattiche, accademiche, organizzative e assistenza burocratica per favorire una perfetta corrispondenza tra domanda ed offerta Universitaria.

Ulteriori vantaggi offerti dal promotore della convenzione:
• Informazioni ed orientamento per la scelta dei corsi on-line idonei al profilo professionale;
• Valutazione della carriera universitaria pregressa;
• Assistenza all’iscrizione con agevolazioni economiche;
• Assistenza sul funzionamento della piattaforma;
• Assistenza e tutoraggio agli associati ed ai loro familiari per pianificare studi ed esami, fino al raggiungimento del titolo di laurea.

PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI
I convenzionati U.I.C.I. e I.Ri.Fo.R. potranno fare riferimento ai seguenti uffici:
UNIVERSITA’ TELEMATICA PEGASO
UFFICIO CEFUL (Dott. Mario Bosco)
Via Angelica Balabanoff 88, 00155 Roma
Cell. 347 9378580 oppure 328 3268387
Tel/Fax 06 4073890
ecpceful@unipegaso.it
mario.bosco@unipegaso.it

UNIVERSITA’ TELEMATICA PEGASO TERNI
Palazzo Catucci Piazza Risorgimento, 1 – COLLESCIPOLI (TR)
Cell. 347.9378580 / 328.3268387
Tel.0744.800789
infosedeterni@unipegaso.it

IMPORTANTE:
La documentazione di immatricolazione, comprensiva di tutti gli allegati, dovrà essere inviata via email ad uno dei seguenti indirizzi:
• ecpceful@unipegaso.it
• mario.bosco@unipegaso.it

La documentazione relativa all’iscrizione sarà visionata ed eventualmente perfezionata a cura dell’ufficio UNIPEGASO-CEFUL.

Trasmissione di SlashRadio “Scuola alla radio” mercoledì 27 febbraio 2019 ore 15,00

Si comunica che mercoledì prossimo, 27 febbraio dalle ore 15 alle 16, in diretta su Slash Radio Web andrà in onda la terza puntata di Scuola alla radio a cura della Commissione Nazionale Istruzione e Formazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Presidenza nazionale.

Il tema di questa puntata riguarderà i lavori del Comitato paritetico tecnico riunitosi per la prima volta il 6 dicembre 2018 e coordinato dal MIUR dalla Dirigente tecnico dell’ufficio IV Direzione Generale dello Studente prof.ssa Clelia Caiazza.

Il tavolo tecnico si è costituito per effetto del protocollo sottoscritto tra Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti il 23 agosto 2018, art.4.

Interverranno:

– Il Dirigente del MIUR prof.ssa Clelia Caiazza in qualità di coordinatrice del Comitato paritetico;

– la dott.ssa Linda Legname componente della Direzione Nazionale e co-coordinatrice della commissione istruzione;

– il sig. Giampiero Notari Vice presidente della Biblioteca per Ciechi Regina Margherita;

– il prof. Giuseppe Lapietra componente della Commissione Nazionale Istruzione e Formazione.

La trasmissione sarà condotta dal prof. Marco Condidorio coordinatore della Commissione Nazionale Istruzione e Formazione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

Avremo l’occasione di sentire dalle loro voci quello di cui si sta occupando il Tavolo tecnico e se vi siano già dei risultati, frutto del lavoro svolto dal 6 dicembre 2018 ad oggi.

L’istruzione, l’educazione, come la formazione sono temi delicatissimi e di importanza sociale che non coinvolgono solo gli addetti ai lavori, ma ognuno di noi; tutti siamo chiamati in prima persona, non solo per esprimere una propria opinione, ma per poter portare il proprio contributo per un percorso di vita che ci vede protagonisti, prima come studenti, poi come genitori.

Tra i nostri compiti di cittadini attivi vi è quello di seguire con attenzione e cura tutto ciò che riguarda la crescita dei cittadini di domani, che a buon diritto potrebbero rivestire ruoli significativi, dal libero professionista, all’impiegato, al dirigente tecnico o politico.

 

Asti – Al Monti di Asti un corso sulla disabilità visiva nella scuola

A partire dall’11 febbraio, l’Istituto Statale Augusto Monti, in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, organizza il Corso di formazione “La disabilità visiva nella scuola”.
Il Corso è rivolto ai docenti di tutti gli ordini e di sostegno con l’obiettivo di fornire competenze didattiche fondamentali da mettere in campo in presenza di alunni con disabilità visiva.
Durante il percorso formativo della durata di 21 ore complessive, si entrerà nel merito di come affrontare la valutazione delle risorse e del deficit personali dell’alunno e l’individuazione degli strumenti e delle modalità più efficaci per il conseguimento dei migliori risultati.
Il Corso è inserito nel Catalogo del Piano Formativo Docenti Ambito 14 dove è possibile consultare il Calendario degli incontri che si terranno circa 2 volte al mese con orario 14.30 – 17.30.

Per info potete rivolgervi anche all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in via Quintino Sella, 41 (mar-mer-gio dalle 9 alle 12) tel. 0141-592086, email: uicat@uiciechi.it.

Esami di stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione, a cura di Marco Condidorio

Gli esami di stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione tornano sotto i riflettori del cambiamento, per effetto del decreto legislativo 62/2017

Propongo di seguito la lettura della circolare Ministeriale 3050 del 04/10/2018 a cui seguiranno approfondimenti su queste stesse pagine.

Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione:
-individuazione delle discipline oggetto della seconda prova scritta;
-scelta delle discipline affidate ai commissari esterni delle commissioni d’esame: Per l’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione dell’anno scolastico 2018/2019, nel decreto, sono indicate:
– le discipline oggetto della seconda prova scritta dell’esame di Stato conclusivo dei percorsi di studio ordinari e sperimentali di istruzione secondaria di secondo grado;
– le discipline oggetto della seconda prova scritta dell’esame di Stato conclusivo del corso annuale nel sistema di istruzione e formazione professionale nelle Province autonome di Trento e Bolzano, di cui all’articolo 6, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87;
– le discipline affidate ai commissari esterni delle commissioni d’esame.
Il comma 1 del presente articolo trova applicazione anche nelle scuole italiane all’estero, nelle quali è sempre affidata al commissario interno la lingua straniera che è veicolare nel Paese in cui ha sede l’istituzione scolastica. Fanno eccezione le scuole italiane all’estero dove sono attivi i percorsi EsaBac ed EsaBac techno nelle quali, rispettivamente ai sensi dell’articolo 3, comma 1, del decreto ministeriale 8 febbraio 2013, n. 95, e dell’articolo 4, comma 1, del decreto ministeriale del 4 agosto 2016, n.614, è assicurata la presenza del commissario esterno competente per la disciplina di lingua e letteratura francese ovvero di lingua, cultura e comunicazione francese e del commissario per la disciplina di storia.
La fase del colloquio:
Il colloquio è disciplinato dall’articolo17, comma 9, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n.62, e ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa o dello studente. A tal fine, la commissione propone al candidato, secondo le modalità specificate nei commi seguenti, di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, nonché la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in relazione per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera. Nell’ambito del colloquio, il candidato interno espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, previsti dal decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, e così rinominati dall’articolo 1, comma 784, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. Nella relazione e/o nell’elaborato, il candidato, oltre a illustrare natura e caratteristiche delle attività svolte e a correlarle alle competenze specifiche e trasversali acquisite, sviluppa una riflessione in un’ ottica orientativa sulla significatività e sulla ricaduta di tali attività sulle opportunità di studio e/o di lavoro post-diploma. Per il candidato esterno, la commissione tiene conto anche delle eventuali esperienze di cui sopra o ad esse assimilabili che il candidato può presentare attraverso una breve relazione e/o un elaborato multimediale. Parte del colloquio è inoltre dedicata alle attività, ai percorsi e ai progetti svolti nell’ambito di «Cittadinanza e Costituzione», inseriti nel curriculum scolastico secondo quanto previsto all’articolo 1 del decreto legge 1 settembre 2008, n.137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n.169, illustrati nel documento del consiglio di classe e realizzati in coerenza con gli obiettivi del PTOF.
Il colloquio si svolge a partire dai materiali di cui al comma 1 scelti dalla commissione, attinenti alle Indicazioni nazionali per i Licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, in un’unica soluzione temporale e alla presenza dell’intera commissione. La commissione cura l’equilibrata articolazione e durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando però una rigida distinzione tra le stesse. Affinché tale coinvolgimento sia quanto più possibile ampio, i commissari interni ed esterni conducono l’esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente, anche relativamente alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte.
La scelta da parte della commissione dei materiali di cui al comma 1 da proporre al candidato ha l’obiettivo di favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. Nella predisposizione degli stessi materiali, da cui si sviluppa il colloquio, la commissione tiene conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze svolte, sempre nel rispetto delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida.
Per quanto concerne le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (DNL) veicolata in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL, il colloquio può accertarle in lingua straniera qualora il docente della disciplina coinvolta faccia parte della commissione di esame in qualità di membro interno.
La commissione d’esame dedica un’apposita sessione alla preparazione del colloquio. Nel corso di tale sessione, la commissione provvede per ogni classe, in coerenza con il percorso didattico illustrato nel documento del consiglio di classe, alla predisposizione dei materiali di cui al comma 1 da proporre in numero pari a quello dei candidati da esaminare nella classe/commissione aumentato di due. Il giorno della prova orale il candidato sorteggerà i materiali sulla base dei quali verrà condotto il colloquio. Le modalità di sorteggio saranno previste in modo da evitare la riproposizione degli stessi materiali a diversi candidati.
Il colloquio dei candidati con disabilità e disturbi specifici di apprendimento si svolge nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 20 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62.
La commissione dispone di venti punti per la valutazione del colloquio. La commissione procede all’attribuzione del punteggio del colloquio sostenuto da ciascun candidato nello stesso giorno nel quale il colloquio viene espletato. Il punteggio viene attribuito dall’intera commissione, compreso il presidente, secondo i criteri di valutazione stabiliti in sede di riunione preliminare.

Per i candidati delle classi/commissioni interessate dal Progetto EsaBac si rinvia a quanto specificato nel decreto ministeriale 8 febbraio 2013, n. 95. Ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del decreto ministeriale n. 95/2013, il Presidente della commissione può autorizzare la collaborazione di personale esperto, per la valutazione della prova scritta della disciplina della storia, quale il docente conversatore di lingua, già utilizzato durante l’anno scolastico. Parimenti, per l’EsaBac techno, trova applicazione l’articolo 4, comma 2, del decreto ministeriale 4 agosto 2016, n.614.

Articolo 3
Esame di Stato nelle scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta
1.L’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta prevede, in aggiunta alle prove dell’esame di Stato di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, una terza prova scritta e una prova orale di lingua francese, secondo quanto previsto dalla legge della Regione autonoma Valle d’Aosta 17 dicembre 2018, n. Il.
2. La prova scritta di lingua francese accerta la padronanza di tale lingua, nonché le capacità espressive, logico linguistiche e critiche del candidato.
3. La prova orale di lingua francese si svolge in occasione del colloquio, nel corso del quale le competenze linguistiche e culturali acquisite in tale lingua sono oggetto di apposita valutazione.
4. Nel colloquio sono accertate anche le competenze disciplinari acquisite nelle discipline non linguistiche il cui insegnamento sia stato impartito in lingua francese.
5. La modalità di valutazione delle prove di esame è disciplinata dal regolamento di cui all’articolo 21, comma 20 bis, della legge n. 59 del 1997.

Articolo 4
Esame di Stato nelle scuole della Provincia autonoma di Bolzano
1. L’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle scuole della Provincia autonoma di Bolzano prevede, in aggiunta alle prove dell’esame di Stato di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, una terza prova scritta, disciplinata dall’articolo 8 del decreto del Presidente
della Provincia autonoma di Bolzano del 27 aprile 2018, n.13.
2. Ai sensi del citato decreto del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano del 27 aprile 2018, n.13, la commissione può attribuire, per la prima prova scritta, fino ad un massimo di quindici punti; per la seconda prova scritta, fino ad un massimo di quindici punti; per la terza prova scritta, fino ad un massimo di dieci punti.
3. Secondo quanto disposto dall’articolo 9 del predetto decreto del Presidente della Provincia autonoma di Bolzano del 27 aprile 2018, una parte del colloquio è riservata all’accertamento della padronanza della seconda lingua. La commissione d’esame può attribuire, per il colloquio, fino a un massimo di venti punti.

Articolo 5
Esame di Stato nelle scuole con lingua di insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno-italiano del Friuli Venezia Giulia
1. L’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione nelle scuole con lingua di insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno-italiano del Friuli Venezia Giulia comprende tre prove scritte e un colloquio volti ad accertare le conoscenze, le abilità e le
competenze acquisite dai candidati.
2. La prima prova scritta è intesa ad accertare la padronanza della lingua slovena in relazione al corso di studi frequentato, nonché le capacità espressive, logico linguistiche e critiche del candidato. Le prove d’esame per le scuole con lingua di insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno italiano del Friuli Venezia Giulia sono stabilite dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che si avvale dell’Ufficio per l’istruzione in lingua slovena di cui all’articolo 13, comma 1, della legge 23 febbraio 2001, n. 38. La commissione d’esame può attribuire, per la prima prova scritta, fino a un massimo di quindici punti.
3. Le tracce della seconda prova scritta, definite dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, vengono tradotte in lingua slovena avvalendosi dell’Ufficio per l’istruzione in lingua slovena di cui all’art. 13, comma 1 della legge 23 febbraio 2001, n. 38. La commissione d’esame può attribuire, per la seconda prova scritta, fino a un massimo di quindici punti.
4. Ai sensi dell’art. articolo 24, comma 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n.62, la terza prova scritta si svolge il giorno successivo alla seconda prova scritta e tende ad accertare la padronanza dell’italiano – seconda lingua. La prova è finalizzata all’accertamento della competenza linguistico comunicativa degli studenti, ed è riferita alle abilità di comprensione del testo e produzione scritta. Le prove d’esame e il relativo quadro di riferimento vengono definite dall’Ufficio per l’istruzione in lingua slovena di cui all’articolo 13, comma 1, della legge 23 febbraio 2001, n. 38. La commissione d’esame può attribuire, per la terza prova scritta, fino ad un massimo di dieci punti.
5. Una parte del colloquio è riservata all’accertamento della padronanza dell’italiano – seconda lingua. La commissione d’esame può attribuire, per il colloquio, fino a un massimo di venti punti.
6. In sede di prima applicazione del presente articolo, al fine di monitorare gli esiti delle nuove disposizioni, come introdotte dall’articolo 24, comma 3, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, l’Ufficio per l’istruzione in lingua slovena, a completamento degli esami di Stato 2018/2019, produrrà apposita relazione alla competente Direzione per gli ordinamenti scolastici presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, avendo cura di segnalare eventuali correttivi od integrazioni, sentita la Commissione scolastica regionale per l’istruzione in lingua slovena.