U.I.C.I. Roma – “Braille: punti per la conoscenza”

Autore: Francesco Censon

XVI Giornata Nazionale del Braille – 17 febbraio 2023 – Convegno

La Giornata Nazionale del Braille è una ricorrenza, un rito. Quindi una cosa retorica e un po’ inutile?

Solo chi non riflette può pensare che un rito sia inutile e senza significato. I riti servono alle collettività per dare importanza a ciò che le rende comunità.

E i riti, le giornate nazionali, servono anche a pensare, a riflettere su ciò che si celebra, in questo caso il Braille, perché il Braille non è una cosa scontata.

Non era scontata l’incredibile efficacia con cui già da duecento anni ha cancellato l’esclusione dei ciechi e degli ipovedenti dalla cultura.

Oggi, che tutto questo lo sappiamo e lo mettiamo in pratica, questa Giornata serve solo a dirci quanto siamo bravi?

Purtroppo non è così. In questa ricorrenza salta subito “alle dita” che sulla inclusività non bisogna mai riposare, perché la realtà cela sempre delle trappole, ben nascoste.

Nella realtà contemporanea il Braille ha due antagonisti formidabili: la sintesi vocale e la grande diffusione degli audiolibri, che permettono la fruizione di testi scritti senza apprendimento preventivo, se non della lingua parlata.

Così genitori con un figlio cieco o, ancor più facilmente con un figlio ipovedente, potrebbero pensare: perché sottoporlo a questo training difficile e che sottolinea la sua disabilità quando mio figlio – fortunatamente nato in questa epoca – potrà usufruire di qualsiasi contenuto con l’ascolto?

La lettura di testi scritti e l’ascolto degli stessi testi non sono la stessa cosa.

L’ascolto – lo dicono le ricerche scientifiche, ma può accorgersene chiunque – non è analitico, ma sintetico. Nell’ascolto si è orientati alla comprensione generale del testo e, nella pratica, è più difficile andare avanti e indietro.

Le forme di lettura, e tra loro il tattile Braille, sono ben diverse: sono spaziali, fatte per lo studio e la conoscenza approfondita. Nel leggere, l’approccio alle parole e alla loro comprensione è per qualche verso più letterale, e ci induce alla rilettura. Sono fatte apposta per questo.

Se la sintesi vocale e gli audiolibri possono affiancare, e persino sostituire, il Braille per la fruizione della narrativa o dell’informazione, sarebbero dei dannosi usurpatori per quanto riguarda lo studio e la ricerca.

Il Convegno “Braille: punti per la conoscenza”, che si è svolto il 17 febbraio scorso, al museo Maxxi di Roma, in occasione della XVI Giornata Nazionale del Braille, non ha nulla di retorico perché intendeva proprio sottolineare questa battaglia che il Braille sta ora combattendo.

Per meglio indagare la sua imprescindibilità, gli organizzatori del Convegno hanno voluto percorrere una strada poco battuta e indagare il rapporto tra il Braille e la Mente. Hanno così scelto una impostazione mista presentando interventi che hanno spaziato dagli aspetti specifici dell’apprendimento di tale forma di letto-scrittura agli aspetti teorici e scientifici.  

Tra i primi contributi, il ricco quadro della storia del Braille accompagnata da quella del suo geniale ideatore, raccontato da Giampiero Notari,delCentro Produzione e Stampa Braille di Rieti.

La funzione dei libri tattili è stata diffusamente illustrata dalla Dottoressa  Francesca Piccardi della Federazione Nazionale Istituzioni Pro Ciechi ONLUS; il Professor Iacopo Balocco,dell’Istituto Augusto Romagnoli, ha illustrato – in modo assolutamente originale – la complessità della formazione di docenti sulle disabilità visive; il Professor Antonio Passaropsicopedagogista, ex docente Istituto Romagnoli e Dirigente Scolastico – descrive il percorso dalla comunicazione tattile con esperienza protosimbolica del bambino all’apprendimento della letto-scrittura in braille.

L’approfondimento sulle ricerche scientifiche attuali è stato brillantemente condotto da due autorevoli studiosi: prima, dalla Professoressa Annalisa Valle dell’Unità di ricerca sulla Teoria della Mente, Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che ha tracciato il posto della disabilità visiva nella Teoria della Mente; poi dal Professor Stefano Gensini, docente di Filosofia del Linguaggio dell’Università La Sapienza Di Roma, che ha tracciato una completa ricognizione delle tematiche e delle più recenti ricerche sulla cecità, il linguaggio e il Braille.

Anche il sottoscritto ha contribuito con una introduzione sull’impostazione scelta per il convegno.

Il convegno, organizzato dalla Sezione Territoriale di Roma della UICI e dal Museo Maxxi – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma – ha visto il patrocinio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dell’Irifor Roma e del Consiglio Comunale di Roma.

Ha moderato Giuliano Frittelli, Presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Sezione Territoriale di Roma; sono intervenuti Sofia Bilotta, Responsabile Public Engagement, Fondazione MAXXI, Alessandro Giuli, Presidente Fondazione MAXXI, e Erica Battaglia, Presidente della Commissione Cultura e Lavoro del consiglio comunale di Roma.

Pubblicato il 03/03/2023.

U.I.C.I. Basilicata – Un capolavoro per tutti

Il 24 febbraio 2023 il consiglio regionale UICI della Basilicata ha chiuso le
celebrazioni dedicate alla Giornata Braille con la presentazione del pannello visivo tattile del sarcofago di Rapolla e del progetto “gemelli digitali” dell’Ist. Righetti di Melfi in provincia di Potenza.
Tre gli aspetti fondamentali sintetizzabili in tre parole: rete, accessibilità e
innovazione, che hanno caratterizzato la giornata ben documentata dalla stampa locale.
La rete rimanda al sistema di relazioni tra UICI, APT e Direzione Regionale Musei, già avviato nel 2021 con “Il castello in tutti i sensi” e che quest’anno si è arricchita anche delle competenze e professionalità della scuola.
Il concetto di accessibilità per tutti pone al centro l’approccio multisensoriale del nostro patrimonio storico e artistico. Poter fruire dal vivo dell’esperienza aptica del Sarcofago e fare poi sintesi attraverso la schematizzazione della mappa visivo tattile ha un valore straordinario anche in termini di conoscenza emotiva.
Per quanto attiene, invece l’aspetto innovativo promosso da un gruppo di studenti dell’ist. Righetti i quali con la guida del docente hanno digitalizzato la sala che ospita il sarcofago creando un gemello digitale occorre evidenziare due aspetti importanti.
Il primo è quello dell’approccio trasversale sempre vincente tra la formazione degli studenti e la sperimentazione dell’imparare, facendo in realtà territoriali concrete.
Tale approccio è in grado di favorire il pensiero critico e di orientare gli studenti verso professioni inusuali anche e soprattutto nel settore della disabilità per certi versi ancora vergine.
Il secondo aspetto è l’opportunità straordinaria che il gemello digitale offre in
particolare alle persone ipovedenti che grazie alla visione a 360 gradi sul proprio dispositivo possono vedere e sottolineo vedere i particolari più minuziosi, in questo caso, del sarcofago e della sala, sia in loco che comodamente a casa, sebbene il virtuale non sostituisca la visita reale.
Il feedback dei fruitori è stato molto illuminante per gli studenti, oltre che per il
docente e la dirigente scolastica che hanno preso l’impegno di proseguire e
completare il progetto per l’intero Castello e anche la via Appia nell’area dei comuni del Vulture-melfese.
Ancora una volta la giornata Braille in Basilicata apre ulteriori visioni e spunti di azione e riflessione.
Di seguito i servizi televisi:
• TGR Basilicata ore 14 del 25 febbraio 2023: https://youtu.be/5ONife0oYuM
• Lucanet webTV: https://www.facebook.com/lucanetwebtv/videos/595123985855563/
• Cronache lucane: https://ww w.lecronachelucane.it/2023/02/24/melfi-ilsarcofago-ammirabile-anche-dai-ciechi/

Pubblicato il 02/03/2023.

U.I.C.I. Basilicata – XVI Giornata Nazionale del Braille

Ricco e variegato il cartellone di eventi promosso dall’Unione Italiana Ciechi ipovedenti di Basilicata nella giornata nazionale del Braille.

Quest’anno le celebrazioni del 21 febbraio si sono colorate all’insegna dei palloncini carnevaleschi in coincidenza del martedì grasso, arricchendo così l’esperienza di un valore aggiunto. I festeggiamenti delle ricorrenze si sono aperti il 19 febbraio con la partecipazione della sezione potentina UICI alla carovana #nessunoescluso, nel solco della città concorde, promossa dal Comune di Potenza.

Tutto il gruppo di partecipanti UICI, ha indossato gonnelline e cappelli realizzati con carta Braille e dei pannelli-sandwich sui quali sono stati apposti i punti Braille e le rispettive lettere dell’alfabeto italiano che compongono il nome del noto inventore. La doppia scrittura è stata possibile disegnando sul fronte di ciascun pannello la cella Braille e applicando quindi delle semisfere di polistirolo colorate per comporre i punti della singola lettera. Ad introdurre il gruppo UICI due personaggi ciechi con in mano un “forziere metaforico” contenente i valori della concordia e una lampada, simbolo di speranza e visione comune.

Il 21 febbraio, nella sede del museo archeologico Dinu Adamesteanu di Potenza, si sono realizzate attività ludico-didattiche per i più piccoli nell’ambito del progetto “il Mago delle comete” alla scoperta delle origini dell’alfabeto attraverso le iscrizioni in lingua greca, osca e latina presenti nel Museo. Non sono mancati i laboratori di Braille, con il quale i partecipanti si sono cimentati attraverso le simpatiche formule del gioco dell’Oca e dei lego Braille Bricks.

Sempre nella giornata del 21, presso il Museo nazionale Ridola di Matera si è tenuto un open day dedicato al Braille, nel quale il vicepresidente UICI di Matera, Giovanni Cancelliere, si è cimentato nel racconto della storia dell’inventore del celebre codice universale e della fondazione dell’Unione. Nel corso dell’evento è stata organizzata anche una presentazione dimostrativa dei principali ausili per la scrittura e il calcolo utilizzati dalle persone con disabilità della vista a cura del presidente Provinciale UICI Matera, Giuseppe Lanzillo.

Sempre in occasione di martedì grasso l’IUCI di Potenza si è resa partecipe di un altro simpatico evento all’insegna del Braille all’interno del giardino inclusivo di zia Lisa e nella casa riposo Sacra Famiglia del comune di Avigliano.

Infine il 24 febbraio un’interessante iniziativa presso il Museo archeologico Massimo Pallottino di Melfi ha chiuso le celebrazioni dedicate al Braille con la presentazione del pannello visivo tattile del celebre sarcofago di Rapolla, prezioso monumento funerario di epoca romana. I visitatori hanno potuto accedere ad un’esperienza multisensoriale attraverso l’utilizzo tattile del pannello e l’applicazione digitale del QR Code che descrive nei minimi dettagli storia e struttura dell’opera. L’installazione, realizzata da tactile Vision, rappresenta uno dei numerosi progetti promossi dal museo nazionale Pallottino per rendere sempre più accessibile e fruibile in maniera trasversale il cospicuo patrimonio storico e culturale che custodisce. Il progetto ha visto anche il coinvolgimento dell’Istituto Remo Righetti di Melfi che ha dato il suo contributo con l’impegno fattivo degli studenti attraverso la digitalizzazione della sala del sarcofago con l’applicazione dei “gemelli digitali”.

Pubblicato il 01/03/2023.

U.I.C.I. Enna – XVI Giornata Nazionale del Braille

Autore: Anna Buccheri

Anche quest’anno la Sezione Territoriale U.I.C.I. di Enna ha scelto di articolare la Giornata Nazionale del Braille in più momenti coinvolgendo ancora una volta il Liceo di Scienze Umane Napoleone Colajanni della città. Il progetto è partito il 17 febbraio, quando alcune classi del Liceo si sono recate ad Aidone dove, presso la Biblioteca Scovazzo, dal 13 al 18 febbraio, è stato presentato il TD-BOX Esperienze e Narrazioni Tattili e Digitali all’interno del progetto Non solo libri-Letture per tutti. Il secondo momento è stato il 23 febbraio, presso l’Auditorium del Liceo Colajanni, un convegno con la relazione del Professore Stefano Salmeri, docente di Pedagogia generale e sociale dell’Università di Enna Kore, sul tema Il codice Braille come prassi didattica per l’inclusione e la dimostrazione pratica di trascrizione dal nero al Braille a cura della Dottoressa Adriana Marta Zocco. All’interno del Convegno il Presidente U.I.C.I. di Enna, Santino Di Gregorio, ha annunciato la seconda edizione del concorso rivolto agli studenti del Liceo e che premierà i primi tre componimenti ritenuti migliori per originalità nel trattare tematiche legate a quanto appreso in occasione della Giornata Nazionale del Braille. La premiazione avrà luogo durante l’Assemblea dei Soci della Sezione U.I.C.I. di Enna di aprile. Il progetto si concluderà con la visita guidata al Museo Tattile Borges e alla Stamperia Regionale Braille di Catania.

Al Convegno del 23 febbraio hanno partecipato tutte le classi terze, una seconda e una quarta del Liceo di Scienze Umane di Enna. La Dirigente Scolastica, Professoressa Maria Silvia Messina, ha salutato i ragazzi, i docenti, il Presidente Santino Di Gregorio e il Professore Stefano Salmeri.

Il Presidente Di Gregorio ha voluto sottolineare che la legge che ha istituito la Giornata Nazionale del Braille è di alto senso civico, esprime solidarietà e ha permesso la diffusione del codice nella Pubblica Amministrazione e a scuola attraverso incontri e seminari fornendone la più ampia informazione. Poi ha fatto riflettere gli studenti sul fatto che dal loro Liceo escono i docenti che si occuperanno dell’educazione delle generazioni future e che è importante non il ruolo, ma il modo in cui si interpreta e si svolge quel ruolo.

Il Professore Salmeri ha affermato che il Braille gli ha permesso di essere cittadino come gli altri e che il disabile non deve sentirsi a disagio, fuori posto, e questo dipende dagli altri/dal contesto. Ha poi tracciato una storia della cecità, dal mito con Omero e Tiresia all’educabilità nel Settecento con Haüy e nell’Ottocento con Braille. Ha invitato i ragazzi a non evitare l’uso dei termini legati alla vista quando si parla con un disabile visivo. Ha confermato la imprescindibilità del Braille, sistema creato da un cieco per i ciechi, di cui i nuovi supporti tecnologici ampliano le potenzialità.

La Dottoressa Zocco ha illustrato il funzionamento del sistema Braille, dei sussidi per scrivere e della stampante che rende possibile la stampa in Braille di un testo digitato al PC in nero.

Fuori programma il Presidente Di Gregorio ha mostrato come si riconoscono banconote e monete su richiesta dei ragazzi e del Professore Giuseppe Marino, Collaboratore della Dirigente Scolastica, che hanno domandato come si fanno alcune cose nella pratica di tutti i giorni. I ragazzi hanno scritto al PC e stampato in Braille un loro testo, letto da Alba Di Vita, giovane laureata all’Università di Enna Kore in Lingue, ma poi hanno voluto rendersi conto delle singole lettere e delle parole e in questo sono stati supportati dal Professore Salmeri.

Tutto si è svolto in un clima di attenzione, di partecipazione, di vicinanza e di gruppo, ma anche di divertimento, che dà la misura della riuscita della Giornata e del potere di collante che può avere il Braille.

Pubblicato il 01/03/2023.

U.I.C.I. Frosinone – XVI Giornata Nazionale del Braille

Autore: Nicola Londino

La Sede territoriale di Frosinone ha svolto in località Cassino presso il Liceo delle Scienze Umane, Economico Sociale e Linguistico “Marco Terenzio Varrone” la XVI Giornata Nazionale del Braille.

Il 22 Febbraio infatti, la Manifestazione con il titolo “Dal Braille…ai giorni nostri” ha visto la partecipazione di alunni ed insegnanti. L’incontro è stato inaugurato con i saluti istituzionali della Dirigente Prof.ssa Teresa Orlando la quale ha presentato la tematica ed ha sottolineato come sia proficua una cooperazione con la nostra Associazione.

Il Presidente territoriale Nicola Londino si è soffermato sul ruolo dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, sui servizi, presentando nel contempo l’esperienza del Servizio Civile Universale.

A seguire è intervenuta Enrica Pardi, in qualità di Assistente Tiflodidatta del S. Alessio di Roma, la quale opera presso questo Istituto. La stessa ha presentato il Braille, spiegando come è nato e le modalità di diffusione. Successivamente ha illustrato il sistema stesso, i simboli che lo compongono, spiegando il meccanismo di questa lettoscrittura, della sua efficacia e semplicità.

Successivamente Maria Pia Lanni, responsabile della Sede di rappresentanza di Cassino, ha illustrato l’esperienza di non vedente e l’apporto del braille nella qualità della sua vita. Ha svolto diversi esempi pratici, dal poter riconoscere un medicinale al poter etichettare i cibi, ecc.

Ha illustrato inoltre l’utilizzo e l’utilità di uno strumento come il colorino. Al termine del suo intervento ha spiegato che nonostante la tecnologia oggi sia imperante, l’importanza della scrittura braille, conferisce molta autonomia nel quotidiano.

L’intervento successivo è stato a cura di Daniele Frantellizzi, in qualità di Consulente di Ausili Tifloinformatici e Tiflodidattici, il quale ha sottolineato i progressi della tecnologia, soprattutto nel campo della tifloinformatica e nella gestione di piattaforme informatiche quali smartphone e PC. Ha sottolineato l’esistenza del braille digitale, attraverso il display braille, nonché l’importanza di poter seguire una forma scritta di lettura a fini educativi e didattici.

L’ultimo intervento è stato a cura di Camilla Rea, la quale, in qualità di digitatrice- trascrittrice Braille del Centro Stampa e della Biblioteca Multimediale “Aurelio Nicolodi” in Frosinone, ha illustrato come attraverso la sua opera è possibile trasformare in braille dei testi scolastici, diversamente inaccessibili agli studenti non vedenti.

In conclusione abbiamo il piacere di segnalare che, al termine di ogni intervento, il relatore concedeva uno spazio ad eventuali domande del pubblico, e si è registrata una proficua interazione con gli studenti, i quali si sono mostrati interessati ed incuriositi dall’argomento.

Pubblicato il 01/03/2023.

U.I.C.I. Siracusa – XVI Giornata Nazionale del Braille

Creare una rete solida e permanente con associazioni del territorio, per sensibilizzare gli allievi su temi fondamentali per lo sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva: questo è lo scopo che ha indotto il Liceo Scientifico “Luigi Einaudi” di Siracusa a supportare, in occasione delle celebrazioni della 16esima Giornata Nazionale del Braille (istituita con legge 126 del 3 agosto 2007), un’iniziativa incentrata sulle specificità della disabilità visiva e sulle molteplici  esigenze legate allo studio, alla mobilità e all’accessibilità dei non vedenti. 

Promotori della stessa sono stati la prof.ssa Alessia Sicuso, docente dell’Istituto, insieme al dottor Antonino Amore, delegato all’istruzione della sezione territoriale UICI di Siracusa, alla dott.ssa Martina Cannata, volontaria del servizio civile  universale presso l’UICI di Siracusa e psicologa, al dott. Leonardo Sutera Sardo, tiflologo della Biblioteca Italiana per i Ciechi, Centro di Consulenza Tiflodidattica della Sicilia Orientale, con la collaborazione dei docenti in servizio e del dott. Alberto Scarrozza, ASACOM.

Il laboratorio interattivo si è svolto venerdì 17 febbraio e ha previsto la partecipazione di una classe del Liceo con la finalità di sensibilizzare gli studenti sulle problematiche che le persone con deficit visivo e le loro famiglie si trovano ad affrontare nel corso del lungo percorso scolastico, dalla scuola d’infanzia alle scuole superiori. L’incontro è stato realizzato mediante discussioni guidate, contributi personali, la visione di un video a scopo educativo-didattico sulla figura del tiflologo, ma soprattutto mediante il coinvolgimento attivo da parte degli allievi, opportunamente bendati, a tre proposte inerenti l’orientamento spaziale, la mobilità e il riconoscimento di oggetti, cibi e bevande. 

Tutti, studenti e docenti, hanno dimostrato un senso spiccato di partecipazione e coinvolgimento emotivo rispetto alle attività proposte: “Questa esperienza mi è piaciuta perché mi ha fatto capire il disagio nel perdere la vista, ma anche come persone con deficit visivo riescono a compiere facilmente delle azioni che a noi sono risultate difficili” – “Finalmente i miei compagni hanno capito come ci si sente a non vedere…” – “L’attività di riconoscimento mi ha permesso di comprendere come utilizzare gli altri sensi, che solitamente sono sopraffatti dalla vista”.

La fiducia riposta negli operatori è stata tale da accogliere con entusiasmo anche la proposta del dott. Antonino Amore, persona non vedente, a farsi guidare, dopo essere stati bendati, lungo un percorso ad ostacoli all’interno dell’attività di orientamento e mobilità. 

Maggior conoscenza delle barriere che un contesto fisico e sociale “handicappante” può creare, ma anche maggior consapevolezza delle infinite opportunità e possibilità che possono scaturire da una condizione di cecità: tutto ciò costituisce l’antidoto più efficace al pregiudizio nei confronti delle persone con disabilità visiva.

L’esperienza intrapresa proseguirà, sempre in collaborazione con la sezione territoriale UICI di Siracusa, con altri significativi momenti di conoscenza e sperimentazione durante la visita al Polo Tattile Multimediale di Catania e al Centro di Consulenza Tiflodidattica.

Pubblicato il 01/03/2023.

XVI Giornata Nazionale del Braille – 28 Febbraio, Venezia

Come da tradizione ormai consolidata, anche quest’anno il Club Italiano del Braille, in collaborazione con la Sede nazionale, dedica alla Giornata del Braille un secondo importante appuntamento di riflessione, divulgazione e condivisione che avrà luogo nella incantevole città di Venezia.

La Presidenza Nazionale, il Club Nazionale del Braille, la sede territoriale UICI di Venezia, in collaborazione con l’Università Cà Foscari, martedì 28 Febbraio a partire dalle ore 10:00, presso l’Aula Baratto della prestigiosa Università, ci aspettano per dare voce, ancora una volta, alla XVI Giornata Nazionale del Braille:

“Un tributo al codice Braille: strumento attuale di conoscenza e integrazione”.

L’evento sarà preceduto lunedì dai lavori della Direzione Nazionale, ospitati presso la nostra sezione di Venezia, ai quali sono invitati i presidenti e dirigenti UICI del Veneto, mentre la sera, in concerto, saremo trasportati dalle note del pianista Danilo Rea, presso il Teatro Corso di Mestre, per sottolineare ancora una volta il rapporto tra Braille e musica.

L’incontro/seminario di martedì 28, rivolto direttamente agli studenti e alle studentesse dell’Università di Venezia, tratterà diversi temi tra i quali i meccanismi del Braille nell’apprendimento, le buone pratiche da applicare nei contesti di insegnamento e l’impiego del codice per la scrittura e la lettura delle note musicali.

Le relazioni saranno intervallate da due preziose testimonianze di vita vissuta.

Vi aspettiamo numerosi!

Sarà possibile seguire l’evento anche su:

Locandina dell’evento

Pubblicato il 23/02/2023.

U.I.C.I. Catania – Giornata Nazionale del Braille

Autore: Simonetta Cormaci

Il braille: quasi duecento anni e non invecchia! Proprio così, questo prezioso strumento, inventato dal Louis Braille nel 1829, ha avuto declinazioni e adattamenti importantissimi: testi, spartiti musicali, formule chimiche… 800 lingue e anche gli ideogrammi cinesi. Si aggiungano gli adattamenti più recenti alle tecnologie digitali e informatiche tramite apposite tastiere dette barre braille da connettere ai dispositivi elettronici per leggere e scrivere in autonomia.

Per mettere in risalto tanta versatilità quest’anno la Presidente Rita Puglisi, coadiuvata dai/dalle professionisti/e che quotidianamente seguono i nostri bambini nella riabilitazione insieme con la psicologa e l’assistente sociale della Sezione, ha proposto alle famiglie una bella iniziativa presso il ristorante Spazio quattro di Catania in cui i bambini potessero prendere confidenza con gli alimenti, partecipare alla preparazione di un pranzo di carnevale ed etichettare in braille sia gli alimenti sia l’intero menù del ristorante.

L’iniziativa ha trovato l’accoglienza entusiasta della Direttrice del locale Ornella Laineri e dello chef Saverio Piazza che si sono messi completamente a disposizione. Per diversi giorni le bambine e i bambini dell’UICI hanno potuto fare l’importante esperienza conoscitiva delle materie prime toccando ortaggi, farine, condimenti e impegnandosi a preparare delle etichette in braille su carta adesiva trasparente con la macchina dattilo-braille. Ma non è tutto; con estrema attenzione hanno riscritto in braille l’intero menù del locale applicandolo poi sul menù cartaceo in modo tale che si possa leggere sia in nero sia in braille. E per finire la gioia e l’allegria nella preparazione del pranzo, con prodotti rigorosamente biologici ricercati con cura dallo chef Piazza e la preparazione del menù del pranzo gioiosa e creativa anche nei nomi dati alle pietanze come ad esempio: “i maccheroni a cinque buchi con il sugo della nostra tradizione “o la “Cake Braille”.

Ci piace sottolineare che le quote di partecipazione versate per il pranzo, offerto interamente dal locale, sono state devolute per l’intervento precoce.

L’esperienza sensoriale che ha coinvolto i nostri bambini e bambine è stata di grande importanza sia perché li ha messi in contatto con molte materie prime (attività conoscitive che spesso non vengono considerate neanche dai genitori di bambini normovedenti), sia per l’importanza intrinseca della manipolazione degli oggetti fondamentale per lo sviluppo delle capacità aptiche. Un’altra riflessione merita il fatto che tutti gli alimenti dovrebbero riportare etichettatura in braille compresa di scadenza nel rispetto delle differenze e dei diritti di autonomia dei non vedenti. Trovare il nome del prodotto e la scadenza in braille sarebbe un grande ausilio pur nella considerazione delle difficoltà tecniche che richiederebbe tale operazione su scala industriale. Eppure sappiamo che vi sono già buone prassi anche se a macchia di leopardo… confidiamo che nel futuro si trovino soluzioni e accomodamenti ragionevoli come già avvenuto per i farmaci.

Alla presenza di tv e media locali sono state date conoscenza e visibilità all’evento; alcune mamme hanno espresso pubblicamente grande soddisfazione e gratitudine per il lavoro e l’impegno profuso ogni giorno dall’UICI in favore di bambine e bambini. Così dopo aver pranzato e salutato il Carnevale si è chiusa la nostra giornata nel nome del grande Braille. Non doveroso ma sincero e sentito il ringraziamento della Presidente a quanti, numerosissimi, si sono spesi per la riuscita della giornata dando così testimonianza di come lavorando insieme con entusiasmo e passione si possano realizzare cose buone e belle evidenziando inoltre l’importanza della nostra associazione da sempre impegnata a migliorare la qualità di vita di tanti non vedenti.

Pubblicato il 23/02/2023.

U.I.C.I. Chiavari – Giornata Nazionale del Braille 2023

Autore: Cristina Minerva

Nella Sezione Uici di Chiavari, in data 21 febbraio 2023, si è sentito fortemente, nella giornata dedicata a Louis Braille, l’intensa partecipazione di tanti appartenenti al nostro gruppo e di ospiti a una manifestazione, che ha coinvolto i sentimenti di numerosi Soci anche su tutto il territorio nazionale, ciascuno nella propria realtà.

Siamo molto riconoscenti allo straordinario realizzatore del codice, che da due secoli accompagna la determinazione culturale e personale di moltissimi disabili visivi.

Nella nostra Sede, affacciata sul Golfo del Tigullio, abbiamo sentito vigoroso e impellente il desiderio di stringerci in un abbraccio virtuale con tutte le altre Sezioni nazionali, che contemporaneamente e intensamente, hanno legato a questa giornata tanti eventi di emotiva aggregazione.

La nostra bellissima Sede di Chiavari ha dedicato la giornata al ricordo di un amatissimo amico, che ci ha lasciato alcuni mesi fa, il maestro di musica Luciano Lanfranchi, un grande estimatore e appassionato utilizzatore del metodo Braille.

Tra autorità e personaggi, che hanno avuto il piacere di conoscere questo straordinario maestro di vita, si è sentita possente la corrente umana ed entusiasta, che nel tempo ha animato anche le esperienze personali del nostro carissimo amico, Socio del nostro sodalizio fin dal 1953.

La meravigliosa terrazza, che abbellisce i nostri locali, ora ha la sua targa, impreziosita dalla scritta “Terrazza Luciano Lanfranchi, maestro di braille, di musica e di vita”.

Molti ricordi si sono susseguiti durante la cerimonia, abbinando al soddisfatto piacere di elencare aneddoti gustosi di chi ci ha insegnato ad assaporare ogni momento della vita il rimpianto di non sentire la sua voce gioiosa e ironica, capace sempre di cogliere la piacevolezza dell’amicizia e dell’allegria.

A completamento di tante notizie curiose e godibilissime, è stata la lettura in Braille di Rosaria Capasso, grande ed espressiva padrona di questo strumento di letto-scrittura, di una mia dedica personale, in forma di lettera, a questo impareggiabile e goliardico uomo di non comuni virtù esperienziali.

Il suo amore per il braille è sempre stato un motore infaticabile di molte sue scelte, che lo hanno portato addirittura ad organizzare a Benevento, a circa 680 Km di distanza dalla sua città ligure, Camogli, un Corso di braille, frequentato da numerosi studenti, anche vedenti, degli Istituti Superiori.

Ancora molti suoi allievi, che hanno mantenuto costanti rapporti con il maestro, hanno sicuramente per lui memorie di straordinaria gratitudine.

Vulcanico ideatore di progetti e proposte per promuovere sempre la conoscenza del sistema braille, il maestro Luciano Lanfranchi, con il punteruolo e la tavoletta, con spirito estremamente genuino, lo scorso anno, nella giornata dedicata a Louis Braille, ha avviato alla conoscenza di questo metodo di lettura e di scrittura un gruppo di bambini di una scuola elementare di Camogli, nella piazza affacciata al mare e dedicata, con una squisita cerimonia pubblica da parte del Comune, al grande ideatore francese.

Oggi Luciano non è più con noi, ma il suo contributo alla divulgazione di questo trampolino di lancio verso la cultura inclusiva di chi non vede è sempre per noi determinante.

Nella sua biblioteca, costituita in anni di operosa e instancabile ricerca di spartiti musicali e di testi storici braille, si possono ritrovare tutto l’amore e la cura dedicate a quelli che sono stati i suoi obiettivi irrinunciabili, la diffusione e il consolidamento dell’uso di questo bagaglio inestimabile di conoscenza, che è il codice Braille.

La giornata si è sviluppata tra innumerevoli e bellissimi esempi di amicizia, che ci sottolineano quanto sia urgente per tutti noi il bisogno di sentirci coesi, uniti e capaci di sostenerci vicendevolmente per diventare sempre più consapevolmente e volontariamente quel gruppo, che dona a tutti la sicurezza di far parte di un esempio associativo prestigioso e nel quale il braille offre un contributo decisivo a questo nostro senso di appartenenza.

Pubblicato il 22/02/2023.

U.I.C.I. Mantova – XVI GIORNATA NAZIONALE DEL BRAILLE

Grazie Braille

Ma cos’è di preciso il codice di lettoscrittura Braille? Per cosa viene utilizzato?

Il codice Braille è un codice internazionale di scrittura e lettura per persone cieche ed ipovedenti.

Attraverso l’utilizzo di simboli tattili combinati con soli sei punti, inventati nel 1827 dal giovane studente francese Louis Braille, diventato cieco all’età di 3 anni per un incidente nella bottega del padre, ancora oggi ogni persona con grave disabilità visiva, ha la possibilità di accedere al patrimonio culturale mondiale e di poter vivere una vita autonoma in ogni suo aspetto.

Come ci viene infatti raccontato da Luigi Ravarotto, consigliere delegato dell’UICI di Mantova e storico centralinista presso l’ospedale Carlo Poma di Mantova: “Ho imparato il Braille all’età di 4 anni e mezzo, all’ asilo presso l’istituto per i ciechi Romagnoli di Reggio Emilia. In prima elementare sapevo già scrivere e leggere. Questo mi ha permesso di potermi istruire come tutti i miei compagni, facendo un percorso che mi ha portato ad ottenere tre diplomi. Il Braille è per me un’invenzione eccezionale che mi permette di svolgere in autonomia quasi tutte le attività della mia giornata, come ad esempio: leggere riviste o le ricette da libri di cucina per prepararmi sempre nuovi piatti, salire in ascensore, leggere le scatole delle tisane o delle medicine da prendere nei momenti di bisogno, poter essere autonomo nei pagamenti nei negozi, poter comunicare il mio codice fiscale o il mio IBAN scritto in Braille nel mio taccuino agli sportelli dei vari uffici, leggere libri nel tempo libero, orientarmi da solo nelle stazioni ferroviarie grazie alle scritte in Braille sui corrimano, poter leggere nei musei il titolo delle opere e la loro descrizione, scrivere biglietti di auguri agli amici…

La mia speranza è che il Braille venga usato sempre di più dai giovani, anche se la tecnologia moderna porta sempre di più a trascurarlo o abbandonarlo. Questo sistema dovrebbe essere fondamentale per tutte le persone cieche, anche divenute tali in età adulta, per riuscire ad imparare a scrivere e leggere con un sistema “a portata di dita”, così da poter essere indipendenti e autonomi nella vita di tutti i giorni grazie alla cultura acquisita e in continua evoluzione, un po’ come io stesso cerco di trasmettere ancora quotidianamente con il mio esempio, nelle scuole, ai nostri volontari interessati, oltre che ai ragazzi che devono, e agli adulti che ci si vogliono cimentare.”

Un’altra importante testimonianza diretta è quella di Seirane Jakupi, referente del gruppo giovani e universitari UICI e laureanda in Mediazione linguistica, comunicazione e mediazione interculturale. Come ci racconta Seirane: “Il Braille per me è come una strada che mi ha accompagnata alla conoscenza, anche perché i primi libri della mia vita li ho letti proprio in Braille su carta. Ho imparato a leggere e a scrivere in Braille all’età di 5 anni e per tutti gli anni delle elementari ho usato solo il Braille, prima con la tavoletta e punteruolo, e poi con la Dattilobraille. Dalla scuola secondaria di primo grado ho iniziato ad usare il computer con un ausilio che viene chiamato display Braille. Grazie a questo moderno strumento riuscivo a leggere i file del computer in Braille, specialmente quelli in lingua straniera, che letti dalla sintesi vocale sembravano talvolta incomprensibili, e quelli di matematica, impossibile da svolgere senza questo magico display Braille. Il Braille mi ha permesso di poter frequentare anche l’università! Infatti per leggere i testi in lingua straniera è stato fondamentale l’utilizzo della barra Braille, che mi ha salvata specialmente negli esami di traduzione. Oggi il Braille viene letto molto tramite il display Braille od altri strumenti tecnologici collegabili ad esempio anche al telefono, ma non bisogna dimenticare il piacere e la sensazione indescrivibile di avere un libro in mano, di poter sentire l’odore e lo spessore delle pagine.

Il mio sogno è che questi libri in Braille possano non scomparire mai, motivo per cui nei miei più cari progetti c’è quello di far stampare la mia tesi di laurea anche in Braille, così da poterla far leggere in prima persona ai miei colleghi dell’Unione Ciechi presenti e futuri, e di poter “toccare concretamente con mano il mio lavoro!”

 “L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti”, dichiara la Presidente territoriale Mirella Gavioli, grata al Parlamento Italiano che con la legge 126/2007 ha istituito questa Giornata Nazionale che celebra la straordinaria invenzione del sistema Braille sempre attuale, per l’occasione, ha organizzato e promosso sul territorio nazionale, diverse iniziative anche in collaborazione con il Club Italiano del Braille in particolare nelle città di Ferrara e Venezia.

Il Braille nella sua semplicità, consente una vera scrittura ed una lettura personale, partecipe, ponendo a contatto con le parole, con le emozioni e con la pagina, dà la gioia di conoscere, memorizzare, comunicare, dà il piacere di esprimersi liberamente ed autonomamente, fornendo alla persona non vedente quella libertà di pensiero che la rende uguale ad ogni altro cittadino.

La sensibilizzazione in questo campo è sempre necessaria perché ancora oggi le persone credono che questo sistema di scrittura e lettura appartenga già alla storia, in realtà, ancora oggi, il Braille dimostra tutta la sua freschezza, flessibilità, genialità e insostituibilità perché risponde perfettamente anche alle esigenze tecnologiche ed informatiche. Ecco perché è necessario che tutte le persone che hanno perso la vista, soprattutto se in età scolastica, imparino il Braille per avere uno strumento in più nel percorso formativo, culturale e personale nella vita di tutti i giorni

Nel nostro piccolo, quest’anno abbiamo deciso di investire le nostre energie nel promuovere e nel far conoscere il Braille nelle scuole del territorio, attraverso attività laboratoriali  nell’ambito del progetto in rete “la ricchezza della diversità” affinché, oltre al supporto scolastico e al lavoro che si svolge costantemente a beneficio dei nostri bambini e ragazzi con disabilità visiva, questo diventi un codice conosciuto e considerato anche da chi non ne ha un bisogno primario ma ne può promuovere l’implementazione anche al di fuori della scuola.

Nella foto la scritta “GRAZIE BRAILLE” realizzata con il Lego Braille Brix, il gioco della lego ideato proprio per imparare il Braille giocando.