Sensi d’estate 2016 XV edizione Percorsi multisensoriali di Arte, Teatro, Musica, Odori e Sapori

Tutti i mercoledì dal 20 Luglio al 24 Agosto 2016 Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana, Ancona
Ingresso libero

ANCONA – Quindicesima edizione per la rassegna “Sensi d’estate” organizzata dal Museo Tattile Statale Omero: percorsi multisensoriali di arte, teatro, musica, odori e sapori alla Mole Vanvitelliana di Ancona dal 20 luglio al 24 agosto 2016.
Gli spettacoli – dal comico alla lirica, dal folk al pop – si svolgono all’aperto, nella corte della Mole a partire dalle ore 21,30; mentre dalle 17 fino a mezzanotte è possibile visitare il Museo Omero e le sue mostre: “Roberto Papini. Metamorfosi del rifiuto” e “Visioni animali. Sculture d’Arte Contemporanea”.

Mercoledì 20 Luglio ore 21,30 appuntamento con la strepitosa attrice comica Rosalia Porcaro in “Mamme suocere e … vajasse”, uno spaccato comico-musicale della Napoli di ieri e di oggi con monologhi grotteschi e paradossali e musiche dal vivo del trio Ànema. Mercoledì 27 Luglio lo storico gruppo folk “La Macina” presenta il suo primo disco live, una vera e propria antologia dei brani più belli e più conosciuti del quasi cinquantenario lavoro di ricerca e di riproposta della tradizione orale marchigiana. Mercoledì 3 Agosto in scena “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” tratto dall’omonimo bestseller di Mark Haddon con la regia di Antonio Lovascio e Stefania Terrè ad interpretare la quindicenne Christabel Boone, a cui la sindrome di Asperger ha donato straordinarie capacità logiche e matematiche. Mercoledì 10 Agosto concerto lirico in collaborazione con l’Associazione Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona. Mercoledì 17 Agosto torna il “Duo Bucolico”, l’irriverente coppia cantautoriale composta da Antonio Ramberti e Daniele Maggioli per presentare il loro sesto disco: il mondo sottosopra di “Cosmicomio”. Mercoledì 24 Agosto chiude la rassegna David Anzalone con il contro-mono-logo “Targato H”, uno spettacolo comico in cui il filo conduttore è il costante ribaltamento in chiave ironica delle concezioni comuni che si hanno nei confronti dell’handicap e dell’handicappato; regia e musiche di Alessandro Castriota.
Mercoledì 20 Luglio alle ore 18,30 inaugura “Roberto Papini. Metamorfosi del rifiuto”: la mostra documenta l’ininterrotta attività del Maestro dal 2011 ai giorni nostri con opere realizzate con un largo impiego di materiali di scarto artisticamente riciclati. Una girandola di forme, materie e colori nel lavoro di un eclettico artista di Ancona in dialogo con la grande “Italia riciclata” di Michelangelo Pistoletto.
Spettacoli, ingresso al museo e alle mostre sono gratuiti. Possibilità di aperitivi in mostra, su prenotazione, alle ore 20, a pagamento. In caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Sperimentale “L. Arena” di Ancona.
La rassegna Sensi d’estate 2016 è realizzata in collaborazione con Tactus, Comune di Ancona – La Mole Ancona, Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero” ONLUS. Le attività si svolgono con il supporto del Servizio Civile Nazionale e del Servizio Civile Regionale – Garanzia Giovani.

INFO
Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
Tel +39 071 28 11 935 info@museoomero.it www.museoomero.it #museoomero #sensidestate2016
Museo Tattile Statale Omero e mostra “Roberto Papini.  Metamorfosi del rifiuto” (aperta fino al 28 agosto): martedì, mercoledì, giovedì, sabato 17 – 20; venerdì 10 – 20; domenica e 15 agosto 10 – 13 e 17 – 20.
Mostra “Visioni animali. Sculture d’Arte Contemporanea” (aperta fino al 4 settembre):
mercoledì, giovedì, sabato 17 – 20; venerdì 10 – 20; domenica 10 -13 e 17 – 20.
Apertura museo e mostre dalle ore 17 alle ore 24 durante “Sensi  d’estate 2016”.

Manifesto sensi d'estate

Manifesto sensi d’estate

Univoc Napoli – Vedi Napoli e poi… ritorna!, di Silvana Piscopo

Autore: Silvana Piscopo

In tempi di vacanze, di voglia di benessere e buone compagnie, anche noi dell’univoc di Napoli cercheremo luoghi e mete compatibili con i bisogni di ciascuno, ma anche delle esigenze di indipendenza di cui tutti abbiamo diritto:

è proprio su questi principi che si basa l’iniziativa dello sportello turistico ed informativo dell’univoc napoletana, in attività dai primi di maggio e, sperimentato concretamente con un percorso ricco di belle scoperte ed emozioni con un gruppo di simpatici e, culturalmente, curiosi, viaggiatori provenienti da Bologna e altre città d’Italia.

Una bella avventura, fatta di passeggiate un po’ magiche, un po’ folcloristiche nel centro storico di Napoli, di visite guidate a chiese di grande rilievo storico ed artistico, di brevi tour nelle antiche civiltà classiche, come è accaduto ad Ercolano e a Pozzuoli.

Degustazione di cibi tipici e ben preparati, incontri con persone semplici, con le emozioni e le contraddizioni di una città ricca di arte e di tradizioni, ma anche costellata di disagi e contraddizioni. I nostri ospiti hanno vissuto un periodo di cinque giorni, dal primo al cinque giugno, con intensità ma, anche con la serenità di chi si fida di un’organizzazione che, pur non avendo alle spalle sostenitori economici, si sa autopromuovere, perché sa scegliere con senso di responsabilità i percorsi da proporre, la qualità dei servizi da offrire, l’accessibilità dei luoghi di visita e di intrattenimento.

Noi fra poco ci consentiremo un po’ di vacanze individuali, ma presto torneremo a proporre itinerari e soggiorni che spero possiate apprezzare e scegliere per provare, con noi, a coniugare divertimento ed impegno culturale.

Buone ferie a tutti!

La Presidente dell’U.N.I.Vo.C. di Napoli

Prof.ssa Silvana Piscopo

Il Museo Omero una creatura culturale di cui andare orgogliosi

ANCONA –  Il Museo Omero una creatura culturale di cui andare orgogliosi: questa la sintesi dell’incontro tra Mario Barbuto, Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS, e Aldo Grassini, Presidente del Museo Tattile Statale Omero. L’incontro si è svolto oggi alla Mole Vanvitelliana di Ancona, presenti al tavolo anche, l’onorevole Irene Manzi (Camera dei Deputati), i presidenti provinciali dell’U.I.C. di Ancona, Andrea  Cionna, e di Ascoli Piceno,  Cristiano Vittori, e Armando Giampieri in rappresentanza del Consiglio Regionale dell’U.I.C. e Daniela Bottegoni del Comitato di Direzione del Museo Omero.
Si è analizzato in dettaglio il ruolo di rilievo del Museo Omero all’interno del Polo museale delle Marche anche in chiave futura, ribadendo la sua potenzialità turistica attraverso l’attivazione di idonei e specifici pacchetti “accessibili” come quello in corso con lo Sferisterio di Macerata. Obiettivo mettere a sistema la promozione del prodotto turistico avvalendosi anche del contributo delle 107 sezioni dell’Unione a livello nazionale. L’incontro si è concluso con la scrupolosa visita di Mario Barbuto ai tesori tattili della collezione museale.

il Presidente Mario Barbuto in visita alla collezione del Museo

il Presidente Mario Barbuto in visita alla collezione del Museo

13 Luglio: LA POLITICA INSEGNATA A MIO NIPOTE- Spettacolo itinerante

M.A:L.T.E.
in collaborazione con Museo Tattile Statale Omero, con il patrocinio del Consiglio Regionale Marche e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ancona presenta LA POLITICA INSEGNATA A MIO NIPOTE – Spettacolo itinerante Capitolo I – Il Mattino ha l’oro in bocca Romanzo di Formazione Europa

13 Luglio ore 18.00 e ore 21.00
Ingresso gratuito
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria: tel. 071.2811935 – didattica@museoomero.it

Testo, regia, scene e costumi di Sonia Antinori con Desiree Domenici, Giacomo Lilliu, Giulia Salvarani e con Loredana Barbanera e Franco Frezzotti Light Design Angelo Cioci Sound Design Slate Progettazione Grafica Francesca Pavoni Organizzazione Michela Cavaterra Assistente alla regia Bianca Ottaviani

W.I.S.E. (SAGGIO) è un progetto europeo finanziato dal Programma LLP Grundtvig e nato da un confronto europeo. Il primo dei dodici capitoli, “Il mattino ha l’oro in bocca”, è dedicato all’Italia e racconta la generazione dei bambini di guerra, nati all’ombra dell’Impero e cresciuti nell’idea di un’Europa come garanzia di una nuova epoca di pace.
Lo spettacolo è ripensato con nuovo allestimento studiato appositamente per il Museo Omero, il cui fondatore è stato tra i testimoni del progetto con la sua personale storia di resistenza e impegno civile.

INFO
http://bit.ly/29mmsMI
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana Banchina Giovanni da Chio 28 – Ancona #museoomero

Sintesi dei lavori del Consiglio di amministrazione del 7 Giugno 2016, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Come da avviso n. 525 del 16 maggio e n. 550 del 25 maggio, il giorno 7 giugno 2016 alle ore 14, si è riunito, presso la sala consiglio dell’Istituto “Francesco Cavazza” con sede in Via Castiglione, 71 – Bologna, il Consiglio di Amministrazione della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi ONLUS.
Alle ore 14 risultano presenti il Presidente Rodolfo Masto, il Vicepresidente Hubert Perfler, i consiglieri Mario Barbuto, Pier Michele Borra, Claudio Cassinelli, Gianluca Rapisarda; risulta assente giustificato il Consigliere Raffaele Ciambrone rappresentante del MIUR.
Il Presidente dichiara aperta e valida la seduta.
Verbalizza i lavori il Segretario Generale Arch. Innocenzo Fenici.
Il Presidente Masto ringrazia per l’ospitalità il Dottor Elio De Leo, Presidente dell’Istituto Francesco Cavazza.
1) Approvazione dei verbali delle sedute del 17 marzo 2016 e 5 aprile 2016;
Il C.d.A. all’unanimità approva il verbale del 17 marzo 2016 e il verbale del 5 aprile 2016.
2) Comunicazioni del Presidente;
Il Presidente informa riguardo ad una comunicazione che intende inviare al Ministero dell’Interno nella quale viene richiesto il reintegro del contributo annuo istituito con legge 30/12/2004 n. 311 di € 350.000,00 che negli anni ha subito delle decurtazioni fino agli attuali € 288.750,00 senza espressa giustificazione.
Il Presidente comunica che sono pervenute per via telefonica all’arch. Fenici da parte del Prefetto Di Caprio del Ministero dell’Interno, alcune richieste di chiarimento riguardo le procedure che la Federazione ha adottato fino ad ora nell’applicazione della legge n. 278/2005. La preoccupazione della Direzione Ministeriale è relativa all’ipoteca accesa sull’immobile di via Pollio che condiziona l’effettivo titolo di proprietà. Anche il Consigliere Cassinelli in occasione di un colloquio intercorso con la Vice Prefetto Dott.ssa Maura Curcio ha manifestato preoccupazione. Si è pervenuti, pertanto, alla formulazione di una ipotesi di estinzione totale del mutuo ipotecario.
Nella formulazione dell’ipotesi di estinzione totale, si esplicita che la Federazione intende utilizzare il contributo della legge n.278/2005 per € 2.947.440,00 pari al 78% dell’ammontare complessivo di € 3.778.769,00, mentre la restante somma resterebbe a carico della Federazione imputando una voce specifica di bilancio. Il Presidente illustra le eventuali modalità di restituzione della somma prevista al fine di cancellare totalmente l’ipoteca su via Pollio. Il Consigliere Cassinelli espone la nota scritta di risposta della Federazione ai quesiti verbali posti dal Prefetto Di Caprio. Il Presidente informa che ha preso i contatti con il Direttore Generale della Banca Popolare Commercio e Industria per una eventuale possibilità di accendere un prestito in sostituzione del mutuo ipotecario in essere. Il Consigliere Borra ritiene che chiudere totalmente il mutuo utilizzando buona parte del contributo della legge 278/2005 andrà senz’altro a beneficio della Federazione.
Il Presidente informa che sono stati presi i primi contatti con l’Istituto Serafico di Assisi per l’organizzazione del Concorso Nazionale di editoria tattile per l’infanzia “ Tocca a te!” per l’anno 2017.
Il Presidente comunica che l’Arch. Fenici e il dipendente dott. La Francesca parteciperanno alla Manifestazione Giubilare prevista per la giornata dell’11 giugno 2016 nella quale sarà allestito uno stand dove verranno esposti alcuni sussidi e materiali prodotti dalla Federazione sul tema dell’accessibilità e dell’inclusione. Lo stand assegnato si trova presso Castel S. Angelo dove diverse associazioni ed Enti avranno la possibilità di pubblicizzare i servizi offerti. Il giorno seguente domenica 12 parteciperanno, in occasione della giornata dedicata ai disabili, alla SS. Messa del Pontefice Papa Francesco in Piazza S.Pietro.
Il Presidente comunica che è stato concesso all’Unione italiana dei Ciechi ed Ipovedenti di Isernia il patrocinio alla manifestazione conclusiva del progetto “I sensi in gioco per favorire l’inclusione scolastica” tenutasi a Isernia il 1 giugno 2016.
3) Approvazione del secondo assestamento al bilancio preventivo 2016;
Il Presidente evidenzia la necessità di provvedere al secondo assestamento di bilancio indicando anche l’opportunità di versare la quota d’indennità prevista per legge, secondo quanto dichiarato dal consulente del lavoro dott. Enrico Barone, in sostituzione della adesione al fondo est del personale dipendente della Federazione. Il Consiglio decide di approfondire l’argomento e verificare la effettiva obbligatorietà di tale versamento.
Il Consiglio approva all’unanimità la deliberazione n. 18 del 7.6.2016 riguardante la seconda variazione di bilancio.
4) Analisi della situazione economico-patrimoniale propedeutica alla predisposizione del bilancio preventivo 2017;
Il Presidente illustra la situazione economica patrimoniale propedeutica alla predisposizione del bilancio preventivo 2017.
Il Consiglio prende atto della tabella relativa ai costi e ai ricavi.
5) Presa d’atto della tabella ricognitiva e della conseguente ripartizione degli oneri sostenuti dalla Federazione per l’acquisto dell’immobile di Via Pollio;
Il Presidente illustra la tabella ricognitiva e la conseguente ripartizione delle spese effettuate dalla Federazione per l’acquisto dell’immobile di via Pollio. Nella tabella figurano le spese pagate al Custode giudiziario per pagamenti di oneri, accessori e imposte per la procedura esecutiva n. 269/2011 riguardanti gli adempimenti per il trasferimento della proprietà del complesso immobiliare di via Pollio 10 Roma, tra le quali n. 7 annotamenti di cancellazione di ipoteche e n. 1 imposta ipotecaria oltre all’imposta catastale. Inoltre nella tabella figurano gli importi pagati all’avvocato Antonio Testa per la consulenza relativa all’acquisto dell’immobile di Via Alberto Pollio n.10 ROMA.
6) Approvazione della tabella ricognitiva e conseguente ripartizione degli oneri sostenuti dalla Federazione per il prossimo trasferimento nell’immobile di Via Pollio;
Il Presidente illustra la tabella ricognitiva delle spese sostenute e da sostenere per il trasferimento della sede da via Mirri a Via Pollio. Le spese ammontano a € 151.743,14 esclusa iva per un totale di € 181.694,44. Si decide di rinviare l’argomento dopo opportuno approfondimento.
7) Progetto Tiflopedia: proroga dell’incarico di Responsabile Scientifico del progetto al Professor Giancarlo Abba;
Su proposta del Presidente l’argomento viene rinviato in quanto l’incarico del Professor Giancarlo Abba scadrà il 31.12.2016.
8)Proroga dell’incarico di prestazione occasionale dell’Avvocato Giangiacomo Ruggeri in qualità di esperto giuridico in materia di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture;
Il Presidente propone di prorogare l’incarico all’avvocato Giangiacomo Ruggeri fino al 31.12.2016 così da poterlo riconfermare successivamente per un anno dal 1.1.2017 al 31.12.2017.
Il C.d.A. approva all’unanimità la deliberazione.
9) Proroga dell’incarico al Dottor Ingegner Simone Marini per l’incarico di rilievo geometrico, impiantistico e strutturale nell’ambito del progetto preliminare in merito all’immobile di Via Pollio;
Il Presidente propone di prorogare l’incarico al dott. Ing. Simone Marini per i rilievi e conseguenti approfondimenti di natura geometrica, tecnica, impiantistica e strutturale sull’immobile di via Alberto Pollio 10, rilievi propedeudici alla redazione del progetto preliminare. Il C.d.A. approva all’unanimità la deliberazione n. 21 del 07.06.2016.
10) Relazione dei Consiglieri incaricati in merito allo svolgimento dei diversi progetti;

Il Presidente passa la parola ai Consiglieri incaricati, che relazionano sullo stato dei lavori dei singoli progetti assegnati, in particolare: Claudio Cassinelli sulla legge 278/2005 Centro Polifunzionale, Michele Borra sulla istituzione del network sull’inclusione. A tal proposito il Consigliere Borra chiede l’autorizzazione ad acquistare uno strumento necessario al suo lavoro per poter meglio registrare, archiviare ed elaborare i dati derivanti dalle riunioni in programma. Il Presidente autorizza l’acquisto e dà mandato al Segretario Generale di reperire e fornire lo strumento individuato al Consigliere Borra. Il Consigliere Rapisarda relaziona sullo stato dell’arte del progetto Tiflopedia.
Il Consiglio di Amministrazione prende atto dei lavori svolti.
11) Varie ed eventuali
Il Presidente informa in merito alla sottoscrizione del contratto con l’Azienda Speciale Palaexpo con sede in Roma via Nazionale 194. Il contratto prevede la collaborazione alla realizzazione della Mostra “Punti di Vista” che si terrà a Roma presso lo spazio Fontana del Palazzo delle Esposizioni nel periodo compreso tra il 12.11.2016 e il 19 marzo 2017. Unitamente alla mostra, saranno realizzate attività didattiche con laboratori di scrittura Braille e libri tattili. L’azienda metterà a disposizione i locali e gli spazi assegnati per i seguenti tre eventi speciali: 12 Novembre 2016 giornata di studio sull’accessibilità e inaugurazione della mostra; 3 dicembre 2016 giornata Internazionale delle persone con disabilità; 21 febbraio 2016 Giornata Nazionale del Braille.
L’azienda farà eseguire 2 nuovi pannelli tattili per arricchire la mostra “A spasso con le dita” della Federazione e donerà alla Federazione i suddetti pannelli appena terminata la manifestazione. Il Consiglio prende atto dell’interessante iniziativa e autorizza la sottoscrizione del contratto con l’azienda Palaexpo.
Convenzione per il servizio di cassa tra la Banca Popolare Commercio e Industria e la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi ONLUS – attivazione art. 14 – anticipazione di cassa;
Il Presidente illustra la difficoltà economica nella gestione ordinaria della Federazione in quanto ad oggi devono ancora essere accreditati i contributi previsti per legge dell’anno 2016. Quindi per ovviare al problema chiede al Consiglio di poter attivare l’art. 14 della Convenzione sottoscritta con la Banca Popolare Commercio e Industria in data 4 aprile c.a.
In particolare l’art. 14 prevede: “Anticipazioni di cassa – Il cassiere potrà accordare, a proprio insindacabile giudizio, eventuali richieste di anticipazioni di cassa deliberate dai componenti Organi Amministrativi di Cassa comunque per importi non superiori al 25% delle entrate effettive ordinarie desunte dall’ultimo bilancio consuntivo approvato ed esecutivo ai sensi di Legge”.
Il Consiglio dopo ampia discussione approva all’unanimità.
Delibere di carattere organizzativo ed amministrativo;
Il Presidente informa che il Custode giudiziario, Dott. Alessandro Ciccaglione il 5 novembre 2015 ha chiuso la procedura esecutiva lasciando all’interno della nostra proprietà alcuni mezzi immatricolati, pertanto sarebbe necessario procedere con un ricorso presso il giudice dott. De Michele. L’Avv. Antonio Testa ha chiesto per la pratica un compenso di € 5.000,00 più spese generali, Iva e Cassa Avvocati. Il Consiglio dopo ampia discussione approva all’unanimità la deliberazione n. 23 del 07.06.2016.
2) In considerazione del nascente Centro polifunzionale di cui alla legge n. 278/2005, il Presidente sottopone al Consiglio l’opportunità di conferire alla Dott.ssa Ester Delpino l’incarico di consulenza per prestazione occasionale in qualità di esperta nell’organizzazione di servizi per ciechi pluridisabili.
Il Consiglio approva all’unanimità la deliberazione n. 24 del 07.06.2016.
Non essendoci altri argomenti all’ordine del giorno, il Presidente dichiara chiusa la seduta alle ore 16,40.

Museo Tattile Statale Omero – Mostra VISIONI ANIMALI Sculture d’Arte Contemporanea

8 LUGLIO ore 17,30 laboratorio per famiglie BESTIARIO IMMAGINARIO
Un percorso divertente per far conoscere ai bambini animali di ogni specie, appartenenti ai regni della terra, delle acque e del cielo e comporre animali della propria immaginazione in grandi libri-puzzle.
Prenotazione obbligatoria: tel. 071.2811935 – didattica@museoomero.it. Costo: euro 4 a partecipante; gratuito: bambini 0 – 4 anni, disabili e loro accompagnatori.

9 LUGLIO ore 17  e 10 LUGLIO ore 11 VISITE GUIDATE
Un’occasione per conoscere 34 grandi scultori italiani che hanno deciso di raccontare l’uomo contemporaneo anche attraverso sculture a soggetto animale: da Bodini a de Chirico, Cucchi, Fazzini, Martini, Trubbiani, Ceccobelli fino a Nanni Valentini e Giosetta Fioroni.
Una mostra straordinaria con la possibilità di toccare le opere originali.
Costo: 4,00 euro a persona; gruppi (minimo 10 persone) 3,70 euro a persona; gratuito: disabili e rispettivi accompagnatori. Info: tel. 071.2811935 – info@museoomero.it
La mostra è aperta fino al 4 settembre 2016.
Ingresso mostra: libero.
Orario: mercoledì, giovedì, sabato 17 – 20; venerdì 10 – 20; domenica 10 -13 e 17 – 20.
http://www.museoomero.it/main?p=mostre-2016_visioni-animali
tel. 071 2811935

 

Sintesi dei lavori del Network per l’Inclusione Scolastica del 15 Giugno 2016, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Il 15 giugno 2016, alle ore 9.30, presso la sede del Centro di Documentazione Tiflologica, via della Fontanella di Borghese, 23 Roma, ha avuto luogo l’incontro fra i componenti del Network per l’Inclusione Scolastica, come da convocazione del7 giugno 2016.

Erano presenti: il prof. Giancarlo Abba, il prof. Vincenzo Bizzi, il prof. Pier Michele Borra, il prof. Marco Condidorio, il prof. Pietro Piscitelli ed il prof. Gianluca Rapisarda.
Assenti giustificati la prof.ssa Roberta Caldin e il prof. Luciano Paschetta.

Il prof. Piscitelli introduce la riunione, sollecitando la stesura dei documenti previsti nelle precedenti riunioni, in particolare le linee guida ed il protocollo d’intesa. Suggerisce comunque che tali documenti siano sottoposti ai Consigli Regionali UICI per ottenere un avallo dalla base associativa.

Il prof. Borra invita a riflettere sulle prospettive occupazionali dei tiflologi, che, ad oggi, sembrano minori di quelle degli Assistenti alla Comunicazione, che sono figure previste sia dalla L.104/92 sia dalla legge sulla “Buona Scuola”. Occorre fare presenti le nostre decisioni, anche per evitare che possibili iniziative di altri siano portatrici di istanze particolari riguardo alle figure suddette. In tal senso sottolinea la necessità di una maggiore capacità di comunicazione che può avvalersi di una rete in cui siano presenti tutte le strutture UICI.

Si apre una discussione sulle strutture dell’UICI, sulle loro competenze e attività.

Il prof. Condidorio mette in evidenza la necessità di un riconoscimento legislativo della figura del tiflologo: tale figura deve avere una caratterizzazione professionale e deve essere accreditata alle certificazioni. Ricorda che l’Università del Molise ha dato la propria disponibilità ad istituire una cattedra di tiflologia, che potrebbe iniziare dall’anno accademico 2016/2017. Occorre velocizzare eventuali iniziative a livello parlamentare. Per quanto riguarda la figura dell’Assistente alla Comunicazione, occorre partire dai termini: la parola “assistente” sembra determinare una figura che richiede particolari competenze formative (es. non richiederebbe una laurea). Se gli assistenti devono invece avere competenze tiflologiche non dovrebbero essere chiamati “assistenti”.

Il prof. Bizzi sottolinea come nella definizione di Assistente alla Comunicazione sia insita una competenza sulla disabilità che si va a servire. Si tratta di competenze tecniche che lo differenziano da quelle del tiflologo. Una volta si parlava di “assistente-educatore”. L'”assistente-educatore” di rado sta in classe ma deve preparare il materiale.

Il prof. Abba ribadisce come l’Assistente alla Comunicazione sia capace di mettere il bambino nella condizione di stare a scuola. L’importanza della figura del tiflologo è legata al bisogno di istruzione del bambino. Occorre che questa peculiarità della figura del tiflologo sia correttamente comunicata presso il Ministero, in quanto nella discussione odierna in ambito legislativo raramente appare il concetto di istruzione. La figura del tiflologo in tal senso non viene capita. Il tiflologo deve avere un apparato alle spalle per poter operare.

Il prof. Piscitelli ricorda come il MIUR emani circolari e direttive su una normativa. Per questo occorre riuscire a normare la figura del tiflologo.
Il prof. Borra invita a discutere sulle linee guida, sulle competenze delle figure professionali e sulla qualità dei servizi per poter essere in grado di competere con altre iniziative analoghe che si stanno presentando (es. da parte di cooperative). Propone di partire dai documenti presentati nei giorni passati sulla lista di discussione del Network.

Il prof. Bizzi fa presente come la figura dell’Assistente alla Comunicazione si riveli una figura dalle competenze generiche, assegnata in base a ragionamenti di tipo ragionieristico, senza prendere in esame competenze e discorso pedagogico. Invece i diritti sindacali, diritti di continuità di servizio sono fondamentali per gli educatori. Oggi anche le famiglie hanno un piccolo potere sugli educatori, di cui firmano il controllo delle presenze. Ci sono poi i doveri diformazione ed anche i doveri di essere sottoposto a valutazione.

Viene deciso di lavorare sulle linee guida presentate dal prof. Abba.
Il prof. Abba legge il documento e lo spiega.

Il prof. Bizzi sottolinea come ci si debba occupare del bambino in senso globale e non solo nel suo rapporto con la Scuola. In tal senso, parla di “servizio di consulenza educativa”. Occorre conoscere i bambini nella loro specificità e tenere in considerazione che molti di loro possono avere delle lentezze evolutive.

Il prof. Abba riconosce una diversità di figure di tiflologo (ad es. chi è esperto di informatica) e ricorda che il servizio di consulenza deve andare presso le scuole.

Si discute pertanto sulla corretta denominazione del servizio di consulenza educativa e tiflologica e sul corretto concetto di “imparare a vedere”, quale percorso che dura tutta la vita.

Si discute inoltre sugli interlocutori possibili del documento che si sta leggendo (le “linee guida”): accanto alla presentazione della qualità dei servizi, occorre far presente che esistono servizi particolari per i bambini con disabilità visiva, che si pongono a fianco all’insegnante di sostegno. La continuità del sostegno, si afferma, deve essere continuità di competenze. L’Assistente alla Comunicazione fornisce strumenti per l’autonomia.

Il prof. Condidorio si chiede se parlare di “Assistente alla comunicazione” nel caso di un bambino cieco senza altre minorazioni non significhi dare una immagine sbagliata dello stesso bambino. Propone di chiamare l’Assistente alla Comunicazione “Educatore tiflologico”

Il prof. Piscitelli propone di pensare ad un servizio a domicilio che serva alla formazione del bambino.

Il prof. Bizzi, riprendendo alcuni spunti di discussione precedenti, sottolinea come in alcuni casi di bambini non vedenti senza altre minorazioni ci sia bisogno della figura dell’Assistente alla Comunicazione. Tale figura predispone gli strumenti adeguati, organizza assieme allo stesso alunno, aiuta a scoprire nuovi strumenti speciali.

Viene deciso di dare tempo fino al 30 giugno per la discussione delle Linee Guida presentate e lette dal prof. Abba.

Alle ore 13.15 si effettua la pausa.
La riunione riprende alle ore 14.45

Entra il prof. Rapisarda, mentre il prof. Piscitelli lascia la riunione.
Il prof. Borra riassume la prima parte della riunione e si decide di lavorare sul Vademecum inviato in lista nei giorni passati.

Il prof. Bizzi ritiene che il Vademecum presentato non sia di aiuto immediato alle famiglie: le famiglie hanno bisogno di risposte semplici e di conoscere i propri diritti. Propone, per un possibile Vademecum, di presentare per prima l’UICI e i suoi servizi, poi pagine sulla Biblioteca, sulla Federazione, sui Centri di Consulenza e sull’I.Ri.Fo.R. ecc. Propone inoltre di inserire i Centri di oculistica pediatrica tra i luoghi di diffusione del vademecum. Lamenta inoltre che a volte gli ortottisti invadono il campo prettamente pedagogico, che dovrebbe essere di competenza dei tiflologi.

Si discute sul rapporto tra oculisti/ortottisti e tiflologi.

Il prof. Borra ribadisce che nel vademecum debbano esserci solo riferimenti al mondo educativo e formativo.

Alle ore 16.00 il prof. Condidorio lascia la riunione.

Il prof. Rapisarda presenta una ricerca approvata dal CTS dell’I.Ri.Fo.R. sui percorsi di alternanza scuola-lavoro riguardanti l’inclusione dei disabili visivi. Suggerisce che tale ricerca sia sottoposta ai nostri vari Centri di Consulenza Tiflodidattica, per conoscere eventuali percorsi di alternanza scuola-lavoro che abbiano avuto successo od al contrario siano stati in qualche modo fonte di ostacoli ed “esclusione” per i nostri ragazzi. Conclude, affermando che l’obiettivo dell’I.Ri.Fo.R. è quello di individuare eventuali “buone prassi” od altrettante criticità da segnalare al MIUR perché la pratica dell’alternanza scuola lavoro possa diventare veramente una risorsa inclusiva per gli studenti con disabilità visiva.

Anche il prof. Bizzi illustra dei casi di alternanza scuola-lavoro e propone la stesura di indicatori di qualità che li possano riguardare.

Il prof. Rapisarda precisa che la ricerca I.Ri.Fo.R. di cui sopra consta di due questionari da rivolgere rispettivamente ai CCT ed agli studenti coinvolti o che abbiano subito rifiuti e dunque non inseriti in stage di “alternanza scuola lavoro. Chiede ai colleghi del Network di condividerla e che, per la sua comprovata ed indiscussa competenza nel settore, sia l’Istituto Cavazza di Bologna a curare l’aspetto della somministrazione digitale dei questionari in oggetto.

Il prof. Borra, Vice Presidente del Cavazza, s’impegna a far sua la proposta del Prof. Rapisarda, riservandosi di parlarne con la Direzione dell’Istituto bolognese e con i suoi esperti informatici.

Il prof. Rapisarda ringrazia il Network per avere “sposato” l’importante causa della ricerca I.Ri.Fo.R. sull’alternanza scuola lavoro ed auspica un sollecito riscontro alla sua richiesta da parte del Cavazza, in quanto il termine di scadenza di presentazione della ricerca è stato fissato per il 31 Ottobre p.v.

Si discute della possibile utilizzazione di stampanti 3D per la produzione di sussidi. Si discute sulle particolarità e sui limiti dei libri tattili e sulle metodologie di produzione.

Il prof. Bizzi suggerisce un sistema di validazione dei sussidi da un punto di vista tiflologico.

Viene deciso di dare tempo fino al 30 giugno per la discussione del Vademecum.

Viene altresì stabilito che la prossima riunione si terrà il 13 luglio 2016, dalle ore 9.30 alle ore 17.30. Tale decisione viene poi modificata con una discussione sulla lista del Network: pertanto la data della prossima riunione è stabilita nel 12 LUGLIO 2016 DALLE ORE 9.30 ALLE ORE 17.30.

Null’altro essendoci da discutere, la riunione termina alle ore 16.45.

Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale – MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI VULCI – Inaugurazione

Località Castello della Badia, Parco Naturalistico Archeologico di Vulci

Mercoledì 29 giugno 2016, ore 11.00

Il 29 giugno riapre al pubblico il Museo Archeologico Nazionale di Vulci, completamente rinnovato nel suo allestimento.

Il Museo, ospitato nel monumentale Castello della Badia, risalente nella sua prima fase al IX secolo, venne istituito nel 1975 e divenne da subito un efficace presidio di controllo del territorio contro gli scavatori clandestini, che in quegli anni depredavano sistematicamente le importanti necropoli della Maremma laziale. Nel 1999, con la sottoscrizione della Convenzione Stato – Enti Locali, si raggiunse un altro importante traguardo: la costituzione del Parco Naturalistico Archeologico di Vulci, una delle prime esperienze di questo tipo in Italia.

Oggi il Museo del Castello della Badia si presenta con una veste nuova: un Museo per il territorio e un luogo accogliente per i vari tipi di pubblico, dai bambini agli anziani, alle famiglie, alle scuole e ai diversamente abili, senza rinunciare a soddisfare le esigenze degli specialisti. Il percorso museale ripercorre i secoli di storia della città e racconta i diversi aspetti della vita degli Etruschi di Vulci: uno spaccato di campo di urne del IX secolo a. C., le sfarzose camere funerarie dei principes dell’Orientalizzante, la ricostruzione del porto marittimo di Regisvilla fino ad arrivare alle botteghe artigianali di IV secolo a. C.  Sale con colori luminosi e vetrine dotate di un fondale con illustrazioni ad acquarello creano un’esperienza di visita accogliente e suggestiva. Due installazioni multimediali, inoltre, rendono il pubblico partecipe dell’attività che gli archeologi svolgono per restituire alle comunità l’identità culturale di un territorio, a partire dal momento dello scavo e successivamente del restauro e del recupero del patrimonio.
Una App gratuita di narrazione culturale e turistica consentirà anche, grazie alla collaborazione con izi.travel, di inserire Vulci nelle proposte di viaggi offerte ad un pubblico internazionale, stimolando così l’interesse per questo territorio da parte dei viaggiatori di tutto il mondo amanti della natura e dell’arte.

Il Museo, che ancor più nella sua veste rinnovata si pone in un dialogo diretto con le altre risorse culturali e paesaggistiche del Parco Naturalistico Archeologico di Vulci e con i territori della Maremma laziale, intende così riaffermare i valori di una cultura che è un diritto costituzionalmente garantito per tutti e diventare un riferimento preciso per un progetto di sviluppo del territorio pienamente compatibile e condiviso con le comunità locali.

All’inaugurazione sarà presente il Sottosegretario di Stato al Ministero dei beni delle attività culturali e del turismo on. prof. Antimo Cesaro.

L’emozione “unica” dei libri tattili illustrati, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Nelle mie vesti di Presidente di giuria della Terza edizione del Concorso di editoria tattile “Tocca a te”!, organizzato dalla Federazione Pro Ciechi e dalla Fondazione Hollman e tenutosi nel Luglio 2015 presso la bella ed ospitale Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, ho avuto modo di conoscere la brava e “frizzante” esperta di libri tattili per bambini, Dott.ssa Laura Anfuso.

Presentazione di Laura Anfuso, studiosa, formatrice ed esperta di letteratura per l’infanzia.
Laura è una studiosa seria, pacata e dall’etica salda, una ricercatrice meticolosa, una sperimentatrice sensibile e appassionata che pone al centro della sua attività di promozione alla lettura il Bambino in quanto Persona da ascoltare e rispettare sempre. Tutto ciò che fa, lo fa con cura, grazia, impegno.

Di seguito un suo contributo davvero “stimolante” e ricco di spunti di riflessione per tutti coloro che si occupano di letteratura per l’infanzia e della promozione della lettura per bambini.
L’intervista è stata rilasciata all’esperta del settore, Dott.ssa Tamberlani che ha chiesto allo scrivente di volerla cortesemente divulgare a tutti i nostri soci ed ai genitori dei nostri bimbi, anche tramite la nostra stampa associativa.
Non mi resta che ringraziare immensamente la Dott.ssa Tamberlani per la gentile concessione ed augurarVi buona lettura.

Leggere è far emergere i colori del Bambino. Intervista a Laura Anfuso:
Qual è il valore della lettura ad alta voce? Perché, secondo Laura Anfuso, è importante leggere ai bambini?
Credo che la lettura ad alta voce sia un valore quando vengano rispettate la dignità del Bambino e le potenzialità del libro, quando la lettura rivela il progetto etico, la cura (per esempio, per quanto concerne la scelta del libro, il luogo in cui la lettura viene fatta, le modalità con cui viene proposto il libro, la relazione che è in grado di creare l’adulto mediatore tra il libro e il bambino, tra il libro, il bambino e i genitori, tra il libro e il gruppo di bambini, ecc.).
Per me, leggere ad alta voce ai bambini è importante perché sollecita il loro desiderio diesplorazione e di scoperta, sviluppa la costruzione autonoma di un’immagine del mondo e di se stessi, favorisce la conoscenza di qualcosa di cui non sapevano di aver bisogno, nutre la capacità di dare un nome ai sentimenti, consente l’espressione libera e consapevole delle emozioni, nutre il bisogno di silenzio, di ascolto, di accoglienza reciproca, di un confronto aperto con gli altri.
Leggere per me è ascoltare, è accogliere la Persona che sta crescendo, agire come una sorta di moltiplicatore di opportunità di esperienze per il Bambino, destare il suo stupore, suscitare la sua curiosità, offrirgli un’esperienza che possa risultare significativa dal punto di vista emotivo, come pure da quello cognitivo.
Leggere è far emergere i “colori”, favorire la costruzione dell’identità attraverso la consapevolezza dei “colori”. Ho sempre letto e continuerò a leggere la poesia di Shel Silverstein che per me rappresenta una sorta di epigrafe irrinunciabile:
Colori
La mia pelle ha un color di terragiallastro-rosa-bianco; i miei occhi sono grigio-blu sul verde, e antracite quando sono stanco.
Ho i capelli rosso-biondo-bruni, e se li bagno sembrano argentati… Ma i colori, i colori che ho dentro, ancora non li hanno mai inventati.
Shel Silverstein
Leggere ai bambini in famiglia: quando iniziare? Come farlo? Quali letture proporre ai propri figli?
In realtà, nei miei corsi (corsi per future mamme e corsi di sostegno alla genitorialità) ho sempre invitato i futuri genitori, soprattutto le future mamme, a leggere ad alta voce quando il bambino/la bambina/i bambini era/erano ancora in grembo. L’apparato uditivo comincia a svilupparsi intorno all’ottava settimana di gravidanza. Dalla sedicesima settimana di gestazione in poi il feto reagisce agli stimoli sonori, in modo particolare alle voci umane. Tra le ventiquattro e le ventotto settimane di gestazione l’udito è completo. Alcuni studi hanno dimostrato che il bambino nella pancia della mamma non solo è in grado di riconoscere i suoni, ma anche di ricordarli. La voce della mamma, già ascoltata più volte, sarà riconoscibile, quindi rassicurante per il bambino, anche nel momento delicato in cui verrà alla luce.
Dal momento della nascita, sarà poi importante continuare a prendersi cura del bambinocon i canti, le ninnenanne, le filastrocche già proposti durante la gravidanza, anche con cose nuove, sperimentando in modo costante le possibilità della lettura. I libri dovranno essere proposti dopo un’accurata selezione, in modo diverso (i libri non sono tutti uguali!) e graduale (nel rispetto dei tempi del Bambino), studiando sempre le modalità attraverso le quali il Bambino risponderà alle diverse proposte di lettura.
Ogni bambino è una Persona e deve essere rispettato, stimolato senza gratuite forzature o assurde pretese di una precoce adultizzazione. Spesso i libri indicati per la primissima infanzia sono adatti ai bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni. Inoltre, molti libri non vengono progettati in modo coerente per quanto concerne il formato del libro, o il codice verbale, o l’apparato iconico-grafico nella sua interezza, ecc.
Un altro aspetto che meriterebbe una certa attenzione è la qualità artistica delle illustrazioni di molti libri per bambini. Poiché colpiscono gli adulti, vengono acquistati e proposti al bambino piccolissimo come se quest’ultimo avesse già sviluppato un’alfabetizzazione iconica consona al godimento di quelle immagini e un’adeguata capacità di lettura critica della polisemia a cui esse rimandano.

Leggere a un gruppo di bambini: qual è la tua esperienza in questo ambito? Cosa significa leggere a un gruppo di bambini per te? Quali aspetti vanno curati, quale formazione e sensibilità sono necessarie?
Ho avuto la fortuna e il privilegio di leggere a bambini diversi in luoghi molto diversi: nel nido, a scuola (in classe, in palestra, nel teatro, nel cortile), in parrocchia (oratorio), all’università, in biblioteca, in libreria, in ludoteca, nel museo, in luoghi aperti nell’ambito di alcuni festival (sul palco in piazza, ecc.), nelle fiere, in ospedale, anche in una scuola-tenda e in una scuola-container a L’Aquila, dopo il terremoto, e ogni esperienza mi ha dato tantissimo. Certe cose non si imparano solo leggendo i libri. Sono cresciuta grazie all’interazione affettiva e culturale che ogni volta si è sviluppata con tempi e modalità diverse perché non esiste il gruppo di bambini, esistono i bambini, anzi esiste il Bambino. E ogni Bambino ha la sua personalità, il suo carattere, la sua storia, il suo vissuto, ecc.
Ogni volta, ho cercato di sapere qualcosa dei bambini a cui avrei dovuto leggere, del luogo in cui si sarebbe svolto il laboratorio, ho studiato e “ri-cercato” i libri e poi ho selezionato quello che mi sembrava più giusto proporre in quel momento, valutando anche diversi aspetti (l’età dei bambini, il percorso svolto dai bambini prima del mio intervento, il tema del libro, il contesto, ecc.).
Credo che la formazione, l’esperienza e la sensibilità siano aspetti fondamentali, irrinunciabili. Non credo che l’entusiasmo e il cuore possano contribuire a creare eventi significativi dedicati alla lettura, né penso che possa giovare alla promozione dei libri la confusione che un approccio di questo tipo sta contribuendo a creare nell’ambito dell’animazione alla lettura. Sembra che ci sia un’unica ricetta per realizzare l’animazione alla lettura e libri diversi tra loro vengono proposti nello stesso modo, come se questo fosse possibile. Molti libri hanno bisogno di silenzio, di silenzio sensibile, di tempo mediato, e, quando vengono usati in un certo modo, risultano solo sviliti, mortificati nelle potenzialità ed originali peculiarità che li contraddistinguono.
La formazione deve essere continua, deve sviluppare un continuo dialogo tra la ricerca e la sperimentazione, con uno sguardo ampio, pronto a cogliere gli stimoli che possano arrivare da letture diverse (saggi, poesia, teatro, arte, ecc.), dai viaggi, da un attento e costante esame della produzione mondiale per bambini, come pure dal ricco confronto con la disabilità. Essa ci regala la possibilità di spostare lo sguardo, di nutrire il desiderio di “ri-cercare” una “LETTURA” che possa rappresentare un valore per tutti, da condividere.
Come ti prepari a una lettura ad alta voce a un gruppo di bambini? Cosa determina, a tuo avviso, la buona riuscita di una lettura di gruppo?
Se posso, vado a vedere il luogo in cui dovrò leggere. Cerco di sapere il più possibile, di preparare l’accoglienza, di conoscere il libro molto bene in modo da poter leggere soprattutto gli occhi dei bambini, di essere più centrata sul loro ascolto, di essere disponibile e pronta ad aggiustare il tiro in ogni momento, a curare la delicata compresenza degli insegnanti o dei genitori.
Per me è anche importante il silenzio, leggere nel silenzio, leggere il silenzio apparente, creando pause di silenzio, per far emergere lo spazio interiore, la parola che stava appesa alle labbra, lì lì per essere detta, quella parola che, finalmente pronunciata o ascoltata, sarà attesa e rivelazione nel medesimo tempo.
Sento che il laboratorio ha avuto un senso quando, dopo la lettura, emerge la Voce del Bambino, anche quando, in un laboratorio successivo, mi ricordo delle osservazioni del Bambino, di come le parole del Bambino abbiano “compiuto” il Libro e la Lettura.
Un libro per bambini è di qualità se…
…guarda al Bambino con rispetto, se guarda ai bisogni profondi del Bambino, se si occupa delle relazioni che il Bambino pone in essere con se stesso e gli altri. In questo senso, la relazione deve essere vista sempre nel duplice aspetto di rapporto uomo-natura e di rapporto uomo-uomo, del Bambino nel suo essere insieme realtà naturale e realtà culturale-sociale.
Quali libri ami particolarmente?
Ci sono libri che presentano un equilibrio perfetto, che hanno il sapore unico della poesia, che spostano lo sguardo dal torpore dell’abitudine e dell’omologazione. Sono quelli i libri che amo, quelli a cui ho bisogno di ritornare sempre, quelli su cui posso lavorare con modalità diverse, con adulti e con bambini, quelli da cui attingere per la conduzione di corsi di formazione, quelli che io definisco irrinunciabili. Non posso citarli tutti, ma alcuni libri rappresentano, nello stesso tempo, un valore da condividere e da custodire in silenzio comeFammi una domanda! 108 domande per parlare un po’ insieme (Nuove Edizioni Romane, 2005), Sera d’inverno (Bohem Press Italia), L’isola (Orecchio Acerbo Editore),Io, tu, le mani (il libro con il quale Marcella Basso ha vinto due premi: Premio Miglior Libro Italiano, Concorso Tocca a te! 2015 e Premio Internazionale Typhlo & Tactus 2015), anche A cloud e Kakéra. Histoire d’un petit morceau (Les Trois Ourses), due doni della sensibilità artistica di Katsumi Komagata.
Puoi parlarci dei laboratori che conduci legati al TATTO e dell’impiego che fai dei libri tattili illustrati?
Mi occupo da tempo di Educazione al Tatto e ho cominciato a sperimentare i libri tattili illustrati quando erano ancora ignorati da molti, anche tra gli addetti ai lavori. Li ho cercati, acquistati, toccati più volte, analizzati, “ri-cercati”, confrontati, soprattutto alla luce delle potenzialità che emergevano attraverso la conduzione di laboratori con modalità diverse e in contesti differenti per bambini, ragazzi e adulti. La mia ricerca è stata anche sollecitata dall’esperienza preziosa di cui ho potuto godere in qualità di membro della Giuria Senior in tutte e tre le edizioni del Concorso Italiano di Editoria Tattile Illustrata “Tocca a te!”(Padova, 17 giugno 2011; Genova, 20-22 settembre 2013; Reggio Emilia, 19-21 giugno 2015), il concorso organizzato dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi in collaborazione con la Fondazione Robert Hollman, per sostenere e promuovere l’editoria tattile e per stimolare la creazione, la produzione e la diffusione di libri tattili illustrati a livello nazionale.
I libri tattili illustrati hanno rappresentato la possibilità di sperimentare il buio, di far sperimentare il buio, di ideare percorsi al buio che potessero contribuire a sviluppare il tatto e a prendere coscienza delle possibilità del tatto. Uno degli articoli che ho scritto e, a cui tengo molto, è quello dal titolo Educare al tatto: l’importanza del buio che figura nel N. 1 della rivista “LG Argomenti” (gennaio-marzo 2013), pp. 40-46.
Tanti bambini, ragazzi e adulti hanno vissuto i laboratori come se nel buio potessero finalmente “scoprirsi”, porsi in una dimensione di ascolto profonda ed inedita. Per loro è stato anche importante soffermarsi sulle potenzialità del tatto attraverso l’esplorazione di materiali, forme e textures diversi. Per esempio, è stata una piacevole rivelazione la scoperta dei differenti aspetti che la carta può assumere, in seguito alla manipolazione, e la possibilità di soffermarsi sulla differenza non trascurabile tra superficie e texture attraverso la comparazione di materiali diversi. In questo senso, l’esplorazione tattile sensoriale è stata stimolata anche dalla sperimentazione della varietà dei libri tattili illustrati proposti.
Ricerca, sperimentazione e consapevolezza sono cresciute insieme nel tempo. Con alcunilibri tattili illustrati ho realizzato dei progetti concernenti la maternità, altri mi hanno permesso di sviluppare una riflessione sul tatto e sulle sue potenzialità nella conduzione di laboratori per educatori del nido. Certi libri mi hanno permesso di ideare originali laboratori dedicati alla scrittura creativa; alcuni sono stati valorizzati da un dialogo suggestivo della musica con la poesia a cui ho voluto dar vita. Questo solo per dire che la consapevolezza delle potenzialità del tatto e l’analisi dei libri tattili illustrati mi hanno aperto la strada della ricchezza della molteplicità e sollecitato la capacità di ideare esperienze al buio che potessero essere significative per persone vedenti, non vedenti, anche disabili.
Per questo motivo, ho continuato a sottolineare l’importanza di una Educazione al Tatto e a creare una riflessione sul tatto attraverso la sperimentazione del buio e mirati interventi di sviluppo e valorizzazione dell’Educazione Sensoriale.
I libri tattili illustrati sono di difficile classificazione, spesso introvabili e richiedono una ricerca e una formazione ampia (dalla pedagogia alla psicologia, ecc.), la volontà di mettersi continuamente in gioco e in discussione, di confrontarsi con la persona non vedente (bambino e adulto), di guardare in modo ampio ad alcuni mirati espedienti tecnici e alle soluzioni artistiche la cui originalità, rispettosa ed inclusiva, valorizza il tatto e rende giustizia alla sua complessità. Significative esplorazioni tattili sensoriali sono per me quelle in grado di far prendere coscienza all’individuo di quanto il tatto possa stimolare la sua voglia di conoscere e di conoscersi, di come il tatto possa nutrire il linguaggio e le possibilità della relazione fra gli esseri umani (sviluppo della spiritualità).
Ci puoi parlare del tuo lavoro di scrittura nell’ambito dei libri d’artista?
Ricerco, seleziono, colleziono e, soprattutto, sperimento da tempo anche i libri d’artista. Sono libri preziosi su cui mi piace soffermarmi, che uso per cullare i miei occhi, libri da cui parto o prendo spunto per condurre seminari, laboratori, anche corsi di formazione. Il libro d’artista è per me quel mondo vasto, aperto, in cui fa nido la poesia, in cui il lettore si perde all’inizio per ritornare a vibrare, a rinnovarsi, come se quell’opera così speciale, unica, originale avesse saputo scuoterlo dal torpore dell’abitudine. Il libro d’artista è per me una ricerca che sollecita un’altra ricerca, è una sfida, una provocazione brillante, un invito al viaggio, un inno alla vita, un omaggio al mutamento, alla trasformazione, alla differenza, alla molteplicità.
Non sono autrice di libri d’artista, ma di poesie, ed è recente la collaborazione con Le MagnificheEditrici che ha visto la nascita di Parola e di Libro (Collana “LettereinParola”). I miei acrostici poetici sono stati interpretati da Le MagnificheEditrici (Manuela Marchesan e Laura Bertazzoni) che hanno progettato ed ideato due libri d’artista originali, in grado di conquistare la sensibilità di molti. Abbiamo già realizzato due presentazioni che mi hanno offerto molto nel senso di un confronto che è umano, culturale ed artistico insieme: una a Roma, il 13 novembre 2015, presso i locali della casa editrice Empiria, con il Poeta Elio Pecora e l’altra a Firenze, il 12 febbraio 2016, presso la Galleria/Atelier Cartavetra di Brunella Baldi. E andremo anche in altre città in cui i libri hanno destato curiosità ed interesse.
Per quanto concerne il testo, ci tengo a sottolineare che l’acrostico è stata una possibilità, una strada che ho voluto attraversare per trovare, nella sintesi, la pienezza. Dopo tante letture, anche tante esperienze al buio, mi sono affidata alla mia mente senza “costringere” le parole a volersi piegare ad un significato rigido, imposto come tema. Mi sono immersa nella mia mente, per combinare le parole come se fossero autonome di dire quello che sanno esprimere. L’acrostico è un gioco a cui mi abbandono, una sfida piacevole. Continuo a “ri-cercare” le parole, a sentirle, a esplorarle, a scuoterle in modo da “cullare” i significati che si vanno di volta in volta svelando, plasmando, riscoprendo. Anche per questo, sono felice che i miei acrostici siano “diventati” libri d’artista, un “corpo poetico” che accoglie il respiro di parole che non si fermano, che continuano ad essere se stesse pur rimandando ad altro, che richiedono tempo per svelare la magia di cui sono custodi. Perché, per rivelare tutto quello che sanno o che possono dire, la superficie di una pagina bianca sarebbe risultata troppo stretta, soffocante, un limite. Certe parole hanno bisogno di spazi ampi di visione, di percezioni dilatate, di essere lette, attraversate, “toccate con mano”, manipolate, percepite attraverso tutti i sensi per essere comprese, per “ri-comporre” la polifonia di voci a cui si schiudono generose.

Visite guidate tutti i week end mostra VISIONI ANIMALI

Sculture d’Arte Contemporanea dal 25 giugno al 4 settembre 2016
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana, Ancona

ANCONA – I Servizi Educativi del Museo Tattile Statale Omero propongono un ciclo di visite guidate tutti i week end, dal 25 giugno al 4 settembre, alla favolosa mostra VISIONI ANIMALI. Sculture d’Arte Contemporanea alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Ogni sabato alle ore 17 e ogni domenica alle ore 11 guide esperte condurranno i visitatori nella magia e nel fascino di un grande zoo organizzato da Antonello Rubini: 57 animali di ogni specie, appartenenti ai regni della terra, delle acque e del cielo realizzati da scultori italiani dal 1938 ad oggi: da Bodini a de Chirico, Cucchi, Fazzini, Martini, Trubbiani, Ceccobelli fino a Nanni Valentini e Giosetta Fioroni.
Una “galleria onirica” come scrive Simone Dubrovic, autore di un testo in catalogo, dove “gli animali riconducono l’uomo a se stesso”; “Animali imbizzarriti, sofferenti, mutati in esemplari mai visti, terrorizzanti e aggressivi o prosciugati, ridotti a gusci senza nulla dentro, involucri fragilissimi pronti ad essere disintegrati in un istante, senza lasciare, di sé, nemmeno le tracce del proprio fantasma.”
Una mostra straordinaria anche per ulteriore valore aggiunto: la possibilità di toccare le sculture e l’occasione unica di sperimentare la “ricca varietà dei materiali, ciascuno dei quali parla con una voce che soltanto le mani sono in grado di ascoltare”, come scrive Aldo Grassini, Presidente del Museo Omero.

VISITE GUIDATE
Tutti  i week end dal 25 giugno al 4 settembre
sabato ore 17 e domenica ore 11
Costo visita guidata: 4,00 euro a persona; gruppi (minimo 10 persone) 3,70 euro a persona; gratuito: disabili e rispettivi accompagnatori.
Info: tel. 071 2811935 – info@museoomero.it

VISIONI ANIMALI
Sculture d’Arte Contemporanea
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28 – 60121 Ancona
Ingresso mostra: libero.

www.museoomero.it
Seguici su Facebook, Twitter, Instagram,  Youtube, Google+
#museoomero #visionianimali

locandina Visioni Animali

locandina Visioni Animali