Ancona – Hackcessibility Days

Il gruppo DevMarche (gruppo sviluppatori software della regione Marche) in collaborazione alla Sezione Territoriale UICI e IRiFor Ancona in occasione del Global Accessibility Awareness Day (GAAD), il 19 e 20 maggio organizzano una manifestazione di sensibilizzazione sull’Accessibilità e sulle Disabilità Visive rivolta a sviluppatori software, designer, makers e affini. Parliamo di manifestazione perché ci saranno diverse iniziative: – sessioni e laboratori con cui imparare la teoria e fare un po’ di pratica, con il supporto di esperti nelle varie tecnologie e con la possibilità di creare un confronto fra utenti disabili e sviluppatori esperti, per capire se ciò che viene sviluppato è effettivamente accessibile. Parleremo ad esempio di ux e design, sviluppo (web, mobile, desktop), IoT e realizzazione di dispositivi per migliorare la qualità della vita delle persone con delle disabilità. – esperienze “sensoriali” per comprendere meglio, in prima persona, cosa significhi vivere con delle disabilità: tra queste, ci saranno ad esempio una “cena al buio” e delle visite guidate la Museo Tattile Statale Omero. – CoderDojo: dato che i piccoli di oggi saranno gli “hacker” di domani, abbiamo organizzato delle iniziative apposite per trasmettergli, oltre la passione per la tecnologia, anche l’importanza di temi come l’accessibilità! La manifestazione si svolgerà ad Ancona il 19 e 20 maggio (venerdì e sabato). Maggiori informazioni, nonché le modalità di iscrizione (gratuita) all’evento, sono disponibili su http://hackcessibilitydays.it/

Fish – Manovrina: ri-scompaiono i Fondi sociali

“La vicenda dei Fondi Sociali e del loro aumento, poi del loro taglio, quindi della loro reintegrazione, degli accordi fra Stato e Regioni per recuperare la dovuta capienza sembra non avere mai fine ingenerando un clima a dir poco imbarazzante.”
Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, si riferisce ovviamente alla cosiddetta “manovrina”, cioè al decreto legge 50/2017 pubblicato in Gazzetta il 24 aprile scorso e approdato oggi all’esame della Camera.
La sorpresa e la stizza sono motivate dai numeri e dal loro significato politico.
Ci si aspettava infatti che nel maxi-decreto il Governo avrebbe realmente previsto 210 milioni di euro per integrare i recenti tagli che hanno ridotto ad un terzo il Fondo nazionale per le politiche sociali e i 38 milioni per garantire l’assistenza e il trasporto degli alunni con disabilità nel prossimo anno scolastico.
Queste almeno erano le promesse che il Governo, e in particolare il MEF, avevano assunto con le Regioni affinché queste da parte loro integrassero il Fondo per la non autosufficienza per 50 milioni di euro riportandolo a 500. Ma niente di tutto ciò.
“Oltre ad augurarci che il Parlamento ripari a questa bizzarra dimenticanza, restituendo un senso alla lealtà dei confronti istituzionali, confidiamo che le Regioni, forti della lacuna del Governo, ritirino la loro disponibilità frutto di una specifica e documentata intesa.”
Ma la preoccupazione maggiore è l’inaccettabile ipotesi che manchino le risorse per garantire il diritto allo studio delle persone con disabilità: “Su questo, con più forza, la FISH darà battaglia, se necessario anche nelle aule dei tribunali.”

26 aprile 2017

FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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“La Notte dei Musei” al Polo Tattile Borges della Stamperia Regionale di Catania

Cultura, arte e integrazione saranno protagoniste a Catania sabato 29 Aprile per una notte speciale “La notte dei musei”. L’evento organizzato dal comune di Catania interesserà tutti i musei civici e i siti monumentali della città. Anche il  Museo Tattile Borges, sito in Via Etnea 602, aderirà all’iniziativa aprendo le porte ai visitatori dalle 19.00 alle 24.00, senza obbligo di prenotazione, offrendo loro un’opportunità di visita e di scoperta all’interno di una struttura unica nel meridione. Il museo, ospita numerosi plastici architettonici, interamente realizzati dalla Stamperia Regionale Braille di Catania (strumento indispensabile per non vedenti siciliani e non per la loro integrazione culturale e sociale). Le opere tridimensionali di bellezze architettoniche europee e mondiali, in gran parte dei più significativi monumenti della Sicilia, tutte fruibili al tatto, sono esposti in una sorta di passeggiata “virtuale”, suddivisa per sale e sezioni che permettono di scoprire forme, proporzioni, dimensioni e caratteristiche che coinvolgono e incuriosiscono tutti i visitatori, siano essi non vedenti o vedenti. Una inconsueta “duplicazione”di un’opera d’arte e una stimolazione multisensoriale, favorita sia dalla visione sinottica dell’opera sia dalla possibilità di apprezzarla tramite il tatto. Il percorso continua poi con un “Giardino Sensoriale”, ove bendati, è possibile provare nuove sensazioni  ed emozioni attraverso gli altri sensi (tatto, udito ed olfatto), fino a giungere al primo “Bar al buio” permanente e successivamente al laboratorio didattico all’interno dello Showroom “Frammenti di Luce” dove i non vedenti potranno conoscere e acquistare tutti i presidi tecnologici per la loro autonomia.
Costo del biglietto intero €3,50, biglietto ridotto €2,50 per under 12, gruppi oltre 10 persone, studenti, giornalisti, forze dell’ordine ed over 65, biglietto gratuito per disabili e loro accompagnatori, bambini under 10 ed insegnanti in visita didattica.
Un’emozione unica, quella del Polo Tattile Multimediale, che dà la possibilità ai visitatori vedenti, ma anche con disabilità visiva, di vivere una nuova esperienza alla scoperta dei sensi grazie a questa realtà sensoriale che permette altresì di scoprire un modo diverso di fare integrazione.
Link evento: https://www.facebook.com/events/696545280548901/.
Addetto stampa Maria Francesca Greco
STAMPERIA REGIONALE BRAILLE
CATANIA Tel. +39 095500177 – 3488970520
Fax +39 095509881
www.stamperiabrailleuic.it
visite.polotattile@stamperiabrailleuic.it

Univoc verso il futuro. Lettera aperta ai dirigenti e ai soci Univoc, di Mario Barbuto

Autore: Mario Barbuto

Care amiche e cari amici dell’UNIVOC

l’Unione, da sempre, ha sostenuto e supportato le attività di volontariato dell’Associazione, tanto da esserne addirittura fondatrice e animatrice, poiché ritiene che esse costituiscano un bene prezioso per tutte le persone non vedenti e ipovedenti in Italia.

Con questo spirito e questa convinzione, abbiamo sempre fornito all’UNIVOC tutta l’assistenza materiale e strumentale possibile, per consentire lo svolgimento e lo sviluppo delle attività di volontariato, offrendo sede, segreteria e risorse finanziarie a livello nazionale, così come sedi e supporto logistico anche in numerose situazioni locali sul territorio.

Negli ultimi anni, purtroppo, l’UNIVOC a livello nazionale è stata attraversata da turbolenze e contrapposizioni personali di ogni genere che hanno finito per instaurare un clima di sfiducia e di conflitto permanente, con grave danno per la programmazione, la diffusione e il finanziamento delle attività, se non addirittura con il mettere in forse l’esistenza stessa dell’Associazione.

Le conseguenze più vistose e attuali di questa situazione di conflitto permanente si sono avute nelle scorse settimane con le dimissioni dell’intera Direzione Nazionale UNIVOC, come a certificare le condizioni di incapacità e di paralisi associativa che hanno causato anche l’impossibilità di partecipare a bandi pubblici di finanziamento i quali avrebbero di certo portato all’Associazione nuove risorse finanziarie e avrebbero consentito di cogliere nuove opportunità di impegno.

Dalle dimissioni della Direzione Nazionale si giunge necessariamente a una assemblea straordinaria, già convocata per il 28 aprile prossimo a Tirrenia, la quale dovrà interrogarsi sull’attuale stato di crisi dell’UNIVOC e dovrà porre le basi per un rinnovamento strutturale e organizzativo che ci consenta di progettare il futuro, evitando il grave rischio di collassare su un presente litigioso e paralizzante.

In un contesto tanto difficile e delicato, riteniamo che l’Unione abbia il dovere di svolgere la propria funzione equilibratrice a tutela del presente e del destino dell’UNIVOC per salvaguardarne l’integrità e l’esistenza e per favorirne il rilancio in grande stile, al di sopra e al di là delle diatribe personali che dovranno essere ricomposte e superate con pazienza, equanimità e lungimiranza.

Del resto, una elezione ordinaria della Direzione, in un clima così lacerato e contrapposto, finirebbe soltanto per riproporre di nuovo tutto il malessere gestionale causato dagli attuali schieramenti contendenti, indipendentemente da chi dovesse risultare vincitore o perdente nella competizione.

Occorre, a nostro avviso, una pausa di riflessione e di riorganizzazione che possa riportare in seno agli organi nazionali dell’UNIVOC un clima di costruttiva serenità in un contesto statutario riveduto e aggiornato che ci consenta di svolgere elezioni in libertà e serenità, nell’esclusivo interesse dell’Associazione, senza dover obbedire a quelle logiche di contrasto e di conflitto personale che oggi, purtroppo, si sono determinate.

Di conseguenza, riteniamo pertanto doveroso e necessario formulare e rivolgere all’attenzione di tutti, la seguente proposta da attuare nella prossima assemblea del 28 aprile:

nominare, per acclamazione assembleare, una Direzione straordinaria e provvisoria della durata di un anno, i cui componenti saranno proposti dall’Unione, con spirito di equilibrio, costruttività ed equidistanza.
Di tale Direzione, a titolo di garanzia, farà parte anche il Presidente Nazionale dell’Unione o un suo delegato dell’Ufficio di Presidenza.
Il criterio di nomina dei componenti si baserà, comunque, sulla condizione che i membri della Direzione oggi dimissionaria, così come gli altri che ne abbiano fatto parte recentemente, offrano la loro disponibilità personale a prendersi una breve pausa e compiere un piccolo, temporaneo passo indietro fino alla prossima primavera.

La Direzione provvisoria, così costituita, avrà essenzialmente due compiti fondamentali:

elaborare una proposta di nuovo statuto dell’UNIVOC, attraverso un processo di partecipazione aperto a tutti i membri dell’Associazione i quali verranno chiamati a contribuire all’elaborazione del testo, nelle forme, nei modi e nei tempi di più ampio coinvolgimento democratico.

Preparare il congresso elettivo ordinario dell’UNIVOC, da svolgersi entro un anno, per approvare il nuovo Statuto e procedere alla elezione dei nuovi Organi dirigenti nazionali, in un clima rasserenato di collaborazione e comunque di confronto sulle idee, sui programmi, sulle proposte, senza pregiudizi o preconcetti di carattere personale.

Confidiamo che questa proposta venga accolta e fatta propria dall’intero corpo associativo dell’UNIVOC, per consolidare l’Associazione e darle un futuro di sviluppo e per rafforzare il legame di appartenenza con l’Unione che costituisce il presupposto fondamentale per proseguire il cammino comune mano nella mano, dandoci reciproco aiuto e sostegno solidale.

In tal senso, chiediamo a tutti i dirigenti e soci dell’UNIVOC un impegno straordinario e personale perché la proposta dell’Unione venga accolta e resa operativa nella prossima assemblea, convinti che si debba ricostruire al più presto quel clima di solidarietà personale e di reciproca collaborazione, proprio a partire dal buon esito dell’assise che terremo a Tirrenia venerdì prossimo.

Ringrazio personalmente fin da ora quanti vorranno adoperarsi in concreto per sostenere il nostro impegno e confido di incontrare e poter abbracciare tanti di voi venerdì pomeriggio a Tirrenia, dove daremo all’UNIVOC il posto che merita, grazie all’attività da svolgere in favore dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Mario Barbuto – Presidente Nazionale

Museo Tattile Statale Omero Alcuni consigli per il onte del 25 aprile e del 1 maggio all’insegna dell’arte

Per chi preferisce il MARE e la CITTA’:

ANCONA – MOLE VANVITELLIANA
Sabato 22 aprile ore 15.30 – 18.00 e Domenica 23 aprile dalle 9.30 – 12.30 e 15.30 – 18.00.
Gli studenti del Liceo Scientifico Galilei Ancona vi aspettano in veste di guide speciali della Mole Vanvitelliana e della MOSTRA ECCE HOMO (ingresso ridotto 6 euro).

La Mole ideata da Luigi Vanvitelli nella prima metà del ‘700 come lazzaretto, magazzino e pentagono difensivo a mare, è oggi un vivo centro culturale che ospita installazioni, mostre e il MUSEO TATTILE STATALE OMERO. In particolare la mostra Ecce Homo si avvicina alla chiusura prevista per il 7 maggio! Approfitta di questi giorni di festa per osservare da vicino alcuni capolavori della scultura di figura moderna e contemporanea

ORARIO Mostra Ecce Homo
domenica e festivi (25 aprile, 1 maggio e 4 maggio) ore 10 – 13 e 16 – 19. Chiuso: lunedì incluso il 24 aprile. Martedì e mercoledì su prenotazione per gruppi e scuole. Giovedì venerdì* sabato 16 – 19 * Venerdì fino alle 22.
www.lamole.it cell. 3339357454 (attivo solo in orario mostra)

ORARIO Museo Tattile Statale Omero (ingresso libero) domenica e festivi (25 aprile, 1 maggio e 4 maggio) ore 10 – 13 e 16 19. Chiuso: lunedì incluso il 24 aprile. Dal martedì al sabato ore 16 – 19.
www.museoomero.it Tel. 071 2811935

Per chi preferisce LA MONTAGNA e i CASTELLI:

CASTELLO DI FRONTONE (PU)
In uno scenario magnifico, è possibile vivere un’esperienza unica coniugando arte e natura. Nelle sale dello storico Castello di Frontone, baluardo delle verdi colline del Montefeltro (PU), è ospitata la MOSTRA multisensoriale “BELLO E ACCESSIBILE”, ovvero la Sezione itinerante creata del Museo Tattile Statale Omero per veicolare una cultura senza barriere.
Una mostra, a cura della Cooperativa Sociale Opera, da vedere e da toccare, con supporti in Braille anche per non vedenti, che espone 24 opere organizzate per temi tra cui il movimento, il corpo femminile, la guerra, la mimica del volto. Una mostra accessibile e godibile, da esplorare ad occhi chiusi e mani aperte con copie di arte antica, sculture originali di arte contemporanea e modellini architettonici.
Orario: sabato 15-19; domenica e festivi (25 aprile e 1 maggio) 11-13 / 15-19.
Ingresso: euro 4,00. Ridotto euro 3,00 per gruppi sopra le 25 persone con accompagnatore gratuito. Gratuito: 0 – 10 anni, disabili e rispettivi accompagnatori.
Info: 0722/327841; 334 9444020; 347 5633114 http://www.museoomero.it/main?p=mostre-2017_bello-e-accessibile

Museo Tattile Statale Omero – SENTIERI DI ARTE E MUSICA: l’esclusivo itinerario per non vedenti e ipovedenti

Tre serate di LIRICA ACCESSIBILE allo SFERISTERIO DI MACERATA e molto altro.

Il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, lo Sferisterio di Macerata e il Consiglio Regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS Marche hanno deciso di promuovere per il secondo anno un tour guidato all’insegna dell’opera lirica, dell’arte e della natura nelle Marche, pensato esclusivamente per un pubblico non vedente e ipovedente.

IL PROGRAMMA

Venerdì 28 luglio MACERATA
Arrivo con mezzi propri a Macerata. Sistemazione in hotel nelle camere doppie con servizi privati.
Ore 18,30 trasferimento libero all’ARENA SFERISTERIO (circa 10 min a piedi) per la visita guidata dedicata alla Scenografia.
Al termine, tempo a disposizione per uno snack da consumare liberamente nei bar intorno al Teatro.
Ore 21,00 inizio spettacolo “MADAMA BUTTERFLY”
A fine spettacolo trasferimento libero in l’hotel per il pernottamento.

Sabato 29 luglio MACERATA e CASTELFIDARDO Prima colazione in hotel e partenza con bus riservato per Castelfidardo dove si visiterà il Museo Internazionale della Fisarmonica.
Al termine pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio rientro a Macerata per un riposino prima dello spettacolo.
Ore 18,30 trasferimento in bus riservato per l’Arena Sferisterio e visita guidata dedicata ai costumi.
Al termine tempo a disposizione per uno snack da consumare liberamente nei bar intorno al Teatro.
Ore 21,00 inizio spettacolo “TURANDOT”.
A fine spettacolo trasferimento in bus riservato per l’hotel per il pernottamento.

Domenica 30 luglio MACERATA e ANCONA
Prima colazione in hotel e partenza con bus riservato per Ancona e la visita al Museo Tattile Statale Omero. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio rientro a Macerata.
Ore 18,30 trasferimento in bus riservato per l’ARENA SFERISTERIO e visita guidata dedicata alla Musica.
Al termine tempo a disposizione per uno snack da consumare liberamente nei bar intorno al Teatro.
Ore 21,00 inizio spettacolo “AIDA”.
A fine spettacolo trasferimento in bus riservato per l’hotel per il pernottamento.

Lunedi 31 luglio MACERATA e GROTTE DI FRASASSI Prima colazione in hotel e partenza con Bus riservato per l’escursione alle Grotte di Frasassi. Pranzo in ristorante.
Nel primo pomeriggio transfer fino alle stazioni ferroviarie di Fabriano e Ancona per il rientro con mezzi propri nei luoghi di provenienza.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER PERSONA (su un minimo di 12 partecipanti) CAMERA DOPPIA euro 340,00 SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA 70,00 Assicurazione annullamento 10,00

La quota comprende:
sistemazione presso l’hotel Domus San Giuliano a Macerata; biglietti di ingresso all’Arena SFERISTERIO incluse le visite guidate ai settori indicati; accompagnatore per tutta la durata del viaggio con un minimo di 12 partecipanti; trasferimenti in Pullman riservato dall’Hotel all’Arena Sferisterio dal 29 luglio – 2° giorno e viceversa e trasferimento fino alla stazione Ferroviaria scelta, Fabriano o Ancona, per il rientro l’ultimo giorno 31 luglio; escursioni in Pullman G.t. a Castelfidardo al Museo Internazionale della Fisarmonica, ad Ancona al Museo Omero, alle Grotte di Frasassi;
3 pranzi in ristorante incluse bevande ai pasti (1/2 minerale e 1/ 4 di vino); Assicurazione annullamento.

La quota non comprende:
Ingressi, mance, extra di carattere personale; tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”.

Le adesioni andranno effettuate entro E NON OLTRE il 22 MAGGIO 2017 con il versamento di un acconto di 100,00 euro da versare presso la Conero Tour di Corso Stamira n. 31 60122 Ancona e da bonificare presso le seguenti coordinate bancarie:
c/c intestato a Conero Viaggi e Turismo srl Bancapopolare Ancona — Iban: IT80H0311102684000000018091 c/o Banca Popolare di Ancona BPU

Il saldo dovrà essere versato entro e NON OLTRE Il 22 GIUGNO 2017.
Organizzazione tecnica: Conero Tour srl Ancona.
Per informazioni contattare Giulia Cester (Museo Tattile Statale Omero Ancona) tel. 0712811935 segreteria@museoomero.it

Essendo i posti limitati l’accettazione delle adesioni seguirà l’ordine di arrivo dell’avvenuto pagamento dell’anticipo (100 euro pro capite) da trasmettere via fax a Conero Tour srl Ancona al numero 0712073981 specificando nome e cognome dei partecipanti.

La nuova via dell’inclusione scolastica dei disabili visivi, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Lo scorso 8 Aprile, presso l’Istituto dei ciechi “Florio e Salamone” di Palermo, si è tenuto un importante Convegno sull’inclusione scolastica, intitolato “Buona Scuola e disabilità visiva”, organizzato dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi.
Nel corso dell’evento, fortemente voluto da Mario Barbuto, Presidente Nazionale dell’UICI, e da Rodolfo Masto, Presidente della Federazione Pro Ciechi, si è sostanzialmente fatto il punto della situazione sull’attuale stato dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità visiva e delle sue eventuali prospettive di miglioramento. Si è avvertita la necessità di farlo proprio in questo delicato momento per l’istruzione in Italia, anche alla luce delle recenti novità introdotte dalla Delega sul sostegno della Buona Scuola, approvata definitivamente in CDM venerdì 7 Aprile u.s.
Da quanto è stato evidenziato nel corso dell’incontro, secondo i dati in possesso dell’UICI e dei suoi Enti collegati, gli studenti disabili visivi seguiti dai Centri di Consulenza Tiflodidattica della Federazione Pro Ciechi e della Biblioteca per i Ciechi, frequentanti le scuole italiane, sono circa 4000.
Anche i dati ultimamente forniti dal MIUR ci confermano un numero di studenti minorati della vista che si aggira intorno a poco più di 4000 unità (l’1,6% dei circa 235000 alunni/studenti con disabilità del nostro Paese).
Questo dovrebbe far presumere che, considerato che le Istituzioni pro ciechi assistono quasi il medesimo numero di allievi disabili visivi, siamo al massimo della qualità, ma non è così.
Infatti, durante l’incontro palermitano, tutti i “convegnisti” hanno unanimemente “denunciato” i “mali cronici” del processo di inclusione scolastica dei ragazzi ciechi ed ipovedenti e cioè: la scarsa formazione generalizzata del personale scolastico sulla Didattica inclusiva e sulla Pedagogia speciale, l’inadeguatezza del contesto e l’insufficienza di servizi extrascolastici di supporto, la conseguente delega al solo docente per il sostegno degli alunni/studenti con disabilità visiva (il numero medio di ore settimanali di sostegno in favore dei ragazzi minorati della vista, tra insegnanti specializzati ed “assistenti”, si aggira intorno a 27,7 ed il 13% degli allievi disabili visivi segue singolarmente la lezione nell’aula di sostegno) ed infine, l’inadeguata formazione specifica dei docenti di sostegno sulle tematiche della cecità e dell’ipovisione (meno del 50% di loro conosce il braille ed il 77% di essi non ha competenze tiflologiche).
Circa l’ormai “atavica” scarsa preparazione specifica fornita agli insegnanti specializzati dagli Istituti di psicologia e di Scienze della Formazione delle Università italiane, va infatti sottolineato il fatto che, oggi, a causa del già citato esigo numero di studenti minorati della vista (meno del 2% della totalità degli alunni disabili italiani), essa è sempre più “indifferenziata” e “generalista”, riducendo a sole poche ore od addirittura unità gli insegnamenti riservati alla cecità ed all’ipovisione (metodo Braille, Tifloinformatica, uso delle tecnologie “assistive”, educazione all’autonomia personale ed all’orientamento, ecc…).
Se a ciò aggiungiamo che il MIUR, infischiandosene del “contesto” e dell’erogazione di servizi alternativi di supporto, in questi decenni, ha “limitato” le sue energie solo sul docente di sostegno, legittimando di fatto l’ormai consolidato meccanismo della “delega in suo favore del processo di inclusione scolastica, che lo fa considerare dalle famiglie l’unica “risorsa” a loro disposizione, a prescindere dalle competenze specifiche, la “frittata” è servita!
Nel corso dei diversi e qualificati interventi del Convegno dello scorso 8 Aprile, è stato ripetutamente sottolineato che, in questi anni, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e tutti i suoi Enti collegati non hanno di certo abbandonato i ragazzi con disabilità visiva.
Sono stati creati 17 Centri di Consulenza Tiflodidattica (CCT), coordinati dalla Federazione Pro Ciechi e dalla Biblioteca per i Ciechi di Monza, un Centro del Libro Parlato presso la sede centrale dell’UICI, il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) e diverse Stamperie Braille disseminate su tutto il territorio nazionale.
Il problema è che, a causa degli inutili individualismi che hanno caratterizzato la storia passata delle Istituzioni Pro Ciechi, tali strutture sono rimaste isolate dal resto del territorio e non integrate fra di loro.
Ma per fortuna, grazie al nuovo Presidente Nazionale dell’UICI Mario Barbuto, si è posto definitivamente fine a questo grave stato di cose, facendo “risorgere” il Coordinamento degli Enti collegati all’UICI e, soprattutto, dando vita al cosiddetto “Network per l’Inclusione Scolastica“ (NIS).
Il NIS rappresenta il tentativo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di ottimizzare tutte le sue risorse e competenze (finora disperse e poco conosciute), mettendole insieme e realizzando un unico ed omogeneo Servizio Nazionale di supporto all’inclusione scolastica degli alunni/studenti con disabilità visiva, in “rete” con le scuole, con i CTS ed i CTI previsti dal MIUR ed ovviamente con i servizi del territorio.
Le principali Istituzioni che ne fanno parte sono: l’UICI, la Federazione Pro Ciechi, la Biblioteca per i Ciechi “Regina Margherita” e l’I.Ri.Fo.R.
Si tratta di un gruppo tecnico di esperti tiflologi che si sta occupando di definire:
le Linee guida dei servizi di consulenza tiflodidattica;
i Livelli Essenziali delle Prestazioni, gli Indicatori di qualità ed i Criteri di valutazione dell’inclusione scolastica degli allievi ciechi ed ipovedenti (numero e qualifica degli operatori, quali le loro competenze specifiche, quali tipologie di materiali e sussidi didattici e di strutture disponibili presso i CCT e gli ex Istituti dei ciechi, la capacità di formazione del personale scolastico e non, ecc.);
la mappa dei “luoghi” del sostegno dei minorati della vista (è stata ipotizzata una “rete” a tre livelli: Sportelli informativi di base presso i CTS, Centri specialistici regionali presso i Centri di Consulenza Tiflodidattica e gli ex Istituti dei ciechi, ed infine Centri di “eccellenza” a livello nazionale, come ad esempio, il Centro di Documentazione Tiflologica della Biblioteca di Monza, il Centro di produzione del materiale tiflodidattico della Pro Ciechi, il Centro del Libro Parlato dell’UICI, il Museo Statale Omero di Ancona, il Centro per le Ricerche Informatiche dell’ Istituto “Cavazza” di Bologna, il Centro per l’Inclusione degli Ipovedenti dell’Istituto “Chiossone” di Genova, i Centri di Riabilitazione per ciechi pluriminorati del” Sant’Alessio” di Roma e del “Serafico” di Assisi e le principali Stamperie Braille del nostro Paese);
i curricula delle due fondamentali “figure” professionali a supporto dell’inclusione scolastica dei minorati della vista, e cioè: l’Assistente all’autonomia e alla comunicazione(operatore di I° livello) e l’Esperto in scienze tiflologiche(operatore di II° livello), che attualmente sono privi di un loro specifico profilo e percorso formativo.
In particolare, per la formazione di questi operatori necessari al” vero”sostegno degli allievi con disabilità visiva, il NIS ha elaborato un modello basato su Master universitari di I° e II° livello, in grado di fornire loro una formazione adeguata per dare risposte efficaci ed idonee al processo di inclusione dei ragazzi minorati della vista del Terzo Millennio.
Mentre per l’Assistente all’autonomia e alla comunicazione ex art. 13 comma 3 della 104 del 1992 dovremmo presto assistere alla definizione del profilo, previsto dalla Legge 107 del 2015 (anche se la recente Delega sull’inclusione non pare aver risolto la questione), per il ruolo del Tiflologo, a causa della chiusura dell’Istituto Romagnoli di Roma (che era l’”unica” Scuola di metodo per gli educatori dei minorati della vista) a e della conseguente assenza di una cultura tiflologica diffusa all’interno delle Università, siamo di fronte ad un momento di difficoltà, aggravato anche dal suo mancato riconoscimento giuridico.
Per ovviare a tali criticità del Sistema, la Commissione Istruzione dell’UICI, unitamente al “Network”, hanno presentato recentemente al Senato un emendamento alla PDL della Camera n. 2656 dello scorso anno, che istituisce le figure dell’Educatore socio-pedagogico e del Pedagogista. Infatti, le richieste di modifica dell’UICI sono volte ad incardinare la proposta formativa del NIS all’interno della sopramenzionata PDL n. 2656.
Trattasi di due operatori che noi riteniamo indispensabili per il processo di inclusione dei ragazzi ciechi ed ipovedenti, perché in grado di indicare alla scuola tutta (e non soltanto ai docenti di sostegno) ed alle loro famiglie gli itinerari tiflologici più opportuni, le strategie e metodologie tiflodidattiche e tiflopedagogiche corrette e le possibili soluzioni ai loro “problemi” visivi.
Pertanto, sottolineare oggi l’importanza di tali figure professionali non significa voler “medicalizzare” il processo di inclusione degli alunni/studenti con disabilità visiva, ma al contrario riaffermare e riproporre la necessità della specificità tiflologica per una loro “vera” ed adeguata partecipazione nella scuola di tutti e per un loro pieno successo formativo.
Tuttavia, l’unica cosa di cui mi sono fortemente persuaso “sul campo”, in questi anni di faticosa quotidianità didattica, è che non servono innumerevoli riforme e semplici cambi formali di nomi per migliorare lo stato del sostegno in Italia, se questi interventi non si trasformano in reali buone prassi.
Credo invece che l’esempio del NIS dell’UICI, un modello all’insegna della collegialità, della condivisione e dell’impegno comune, che è stato presentato ufficialmente nell’ambito del Convegno di cui sopra, possa autenticamente rappresentare la “nuova” via italiana dell’inclusione, da “esportare” e trasferire in ambito nazionale all’intero mondo della scuola.

Un Convegno della Federazione sull’inclusione scolastica dei disabili visivi, di Gianluca Rapisarda

“La Buona Scuola e l’inclusione degli alunni con disabilità visiva”, è questo il titolo dell’importante Convegno sull’inclusione scolastica che si terrà il prossimo 8 Aprile a Palermo, presso la prestigiosa sede dell’Istituto dei ciechi “Florio e Salamone”, in occasione dell’Assemblea della Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi.
Nel corso dell’evento, moderato dal Presidente della Federazione Rodolfo Masto e dal Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mario Barbuto, avverrà la sottoscrizione congiunta di un significativo e “simbolico” protocollo di intesa tra l’UICI, la Biblioteca per i Ciechi “Regina Margherita”, l’I.Ri.Fo.R. e la Federazione Pro Ciechi, mirante alla “realizzazione di strategie gestionali che favoriscano l’utilizzo delle risorse umane e materiali a disposizione per migliorare e ampliare i servizi resi alle persone con disabilità visiva del nostro Paese”.
E nostra ferma convinzione che tale accordo produrrà solo cooperazione tra gli Enti collegati all’UICI, evitando di far loro sovrapporre stesse modalità operative.
Infatti, consapevoli che da soli non si va da nessuna parte, l’auspicio è che la condivisione di un protocollo tra Enti assolutamente analoghi darà loro finalmente la possibilità di utilizzare risorse maggiori che, invece, in una singola struttura, risulterebbero limitate. In tal modo, gli obiettivi delle varie Istituzioni pro ciechi potranno essere più facilmente raggiungibili, ottimizzando le modalità di lavoro e le risorse umane e finanziarie.
Il tutto, in un clima di fattiva e sinergica collaborazione, nell’ottica della crescita reciproca, rispettosa e produttiva e, soprattutto, nel superiore interesse dei ciechi e degli ipovedenti italiani.
Queste scelte progettuali ci conducono direttamente al tema dell’inclusione scolastica, per il quale la Federazione Pro Ciechi offre il suo contributo anche attraverso la partecipazione al “Network per l’inclusione scolastica” (NIS) dove, insieme ad altre Istituzioni quali l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, l’I.Ri.Fo.R. e la Biblioteca per Ciechi di Monza, cercherà di essere protagonista nelle risposte tiflopedagogiche da dare ai bisogni “specifici” dei ragazzi disabili visivi, alle famiglie e ai diversi attori che intervengono nei loro processi di formazione.
A tal proposito, in ragione della sua storia e della sua finalità statutaria la Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi, considerando questo tema strategico, ha voluto organizzare, proprio in occasione della sua prossima Assemblea di Palermo, il Convegno di cui sopra, al fine di fare il punto della situazione e di individuare i punti di forza e di debolezza dell’attuale processo di inclusione degli alunni/studenti con disabilità visiva, anche alla luce della recente emanazione dello schema di Decreto n. 378.
Il nostro disegno rientra, se facciamo una considerazione più ampia, nella logica del garantire ai nostri ragazzi, su tutto il territorio nazionale, uno “standard uniforme” di supporti, immateriali e materiali, che non si differenzino nell’offerta delle opportunità; il ragazzo siciliano o veneto deve avere gli stessi servizi di quello pugliese o piemontese perché, come è costantemente ribadito dal Presidente Nazionale dell’UICI Mario Barbuto, tutti gli alunni ciechi e ipovedenti del nostro Paese debbono “avvalersi di un sistema di servizi dedicati di qualità e adeguatamente dimensionati”.
Questa vasta materia è – per la Federazione –
motivo di rinnovato impegno a recuperare il massimo delle risorse, ricercandole là dove è già nota la sensibilità verso i problemi dei più fragili, ma soprattutto, attraverso progetti di valore, credibili ed aperti alle peculiarità del territorio e nel segno del rispetto dei diritti civili e culturali dei disabili visivi italiani.
Di fronte al difficile momento storico dell’inclusione scolastica dei ragazzi con disabilità visiva (nonostante l’aumento delle ore medie di sostegno settimanale dalle 15 dei decenni scorsi alle attuali 27,7, dei 4000 studenti minorati della vista frequentanti la scuola dell’obbligo, solo 1 su 4 segue la lezione prevalentemente in classe con i compagni, mentre più del 13% la svolge singolarmente nella cosiddetta “aula di sostegno”, meno del 50% dei loro docenti di sostegno conosce il braille e la tifloinformatica ed il 77,7% dei loro insegnanti specializzati non ha specifiche competenze sulla disabilità visiva), il Convegno promosso dalla Federazione Pro Ciechi per la giornata dell’8 Aprile p.v. si propone di “anticipare” il futuro, individuando e prospettando nuove e più efficaci modalità per la sua attuazione.
L’auspicio è quello di riuscire a sensibilizzare ed a promuovere una maggiore consapevolezza sulle problematiche della minorazione visiva tra i vari attori istituzionali e sociali che interverranno, al fine di realizzare “congiuntamente” a favore degli allievi ciechi ed ipovedenti quanto previsto dall’art 24 della Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006.
È ormai tempo che i sogni e le giuste ambizioni dei cittadini disabili visivi, si concretizzino finalmente nel segno di una società che deve ritrovare il coraggio di essere un po’ più visionaria.

Di seguito, il programma dettagliato del Convegno:
Istituto Florio e Salamone Palermo Via d’Angiò 27
8 aprile 2017
“La Buona Scuola e l’inclusione degli alunni con disabilità visiva”
Ore 9.00 Registrazione dei partecipanti – coffee break
9.30 Saluti di benvenuto Antonio Giannettino Presidente Istituto Florio e Salamone di Palermo, Linda Legname Commissario Straordinario Consiglio Regionale UICI Sicilia
– Saluto autorità locali
10.00 Introduce Mario Barbuto Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Modera Rodolfo Masto Presidente Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi
10.15 “La centralità del Network per l’inclusione scolastica nelle politiche educative dell’UICI” Pietro Piscitelli, Presidente della Biblioteca Italiana per Ciechi Regina Margherita e Michele Borra componente Consiglio di Amministrazione della Federazione
10.30 “La politica dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in materia d’istruzione e formazione alla luce degli schemi di decreto relativi alla Buona Scuola: effetti sull’inclusione scolastica in Italia” Marco Condidorio, Coordinatore della Commissione Istruzione e Formazione UICI
10.45 “L’inclusione scolastica in Sicilia” Tommaso Di Gesaro, Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi di Palermo
11.00 “Il futuro degli Istituti per Ciechi in Sicilia” Antonio Giannettino Presidente Istituto Florio e Salamone di Palermo e Giampiero Panvini Presidente dell’Istituto “Ardizzone Gioeni” di Catania
11.15 “L’I.Ri.Fo.R. quale possibile risorsa formativa per la scuola dell’inclusione.” Gianluca Rapisarda – Direttore Scientifico I.Ri.Fo.R.
11.30 “Le figure professionali specialistiche a sostegno dell’inclusione” Giancarlo Abba, già Direttore Scientifico Istituto dei Ciechi di Milano e componente Commissione Istruzione e Formazione UICI
11.45 “Il codice Braille tra conferme e prospettive future” Stefano Salmeri, Professore associato di Pedagogia generale e sociale all’Università degli Studi di Enna “Kore”
12.00 “Il ruolo della Stamperia nei processi di inclusione scolastica”, Nino Novello, Presidente Stamperia Regionale Braille di Catania
12.15“Autonomia: progetto fondamentale nei processi formativi” Giuseppe Terranova, Presidente del Centro Regionale Helen Keller di Messina
12.30 Dibattito
13.00 Conclusioni Mario Barbuto Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Irifor del Trentino – Cena al buio 12 aprile 2017 Via della Malvasia 15, a Trento

Mercoledì 12 aprile si terrà la cena al buio presso la sede della Cooperativa IRIFOR in via della Malvasia 15 a Trento.
Il ritrovo è previsto per le 19.30 (la cena inizierà alle 20.00) per una breve introduzione della serata.
Il costo è di 35,00 € a persona, per un menu completo e a sorpresa (con possibilità di segnalare allergie, intolleranze ed eventuali esigenze alimentari).
La prenotazione è obbligatoria chiamando lo 0461/1959595 o scrivendo a segreteria@irifor.it
CENE AL BUIO
La cena al buio è un’esperienza in cui i commensali vengono guidati nell’oscurità da camerieri ciechi e ipovedenti.
Una volta al tavolo verrà loro servita la cena, con menu completo, durante la quale potranno conoscere la disabilità visiva, confrontandosi con i camerieri stessi, e al contempo riscoprire il potere degli altri sensi.
Il ritrovo è previsto mezz’ora prima dell’inizio della cena per una breve introduzione alla serata da parte dello staff della Cooperativa IRIFOR.
Per partecipare è necessario prenotare telefonicamente (Tel. 0461 1959595 in orario di ufficio dal lunedì al venerdì) e indicare i nominativi di ogni partecipante ed eventuali allergie o intolleranze alimentari.
Il menù, a sorpresa, comprende: antipasto, primo, secondo, contorno, dolce, acqua, vino e caffè al prezzo di € 35,00 a persona.

Il pagamento va effettuato entro una settimana dalla cena:
in contanti presso la sede della Coop IRIFOR (dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30)
con bonifico bancario intestato a Cooperativa Sociale IRIFOR del Trentino Onlus (IBAN IT 47Q083 0401 8030 0000 2339 646)
Se il pagamento avviene tramite bonifico, è necessario spedire copia della ricevuta via fax al n. 0461/1959596 o via mail a segreteria@irifor.it.

Irifor – Corso di formazione per il sostegno agli studenti con disabilità visiva

L’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione (IRIFOR) Emilia-Romagna e CIOFS FP/ER organizzano un ciclo di incontri per docenti curriculari e di sostegno, formatori, educatori, OSS e operatori del settore.
Reggio Emilia, 30-03-17 – La formazione degli operatori del settore socio-sanitario ed educativo, in particolare dei docenti di sostegno, rende prioritaria la realizzazione di un percorso formativo specifico di qualificazione e aggiornamento per l’assistenza e l’insegnamento agli alunni con disabilità visiva, il cui obiettivo è quello di fornire ai partecipanti competenze educative e didattiche fondamentali da mettere in campo in presenza di alunni con una disabilità sensoriale di questo tipo. Per questo, l’I.Ri.Fo.R. Emilia-Romagna (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione- Onlus), ente accreditato dal MIUR ai sensi della Direttiva n.170/2016, in collaborazione con CIOFS FP/ER (ente di formazione accreditato presso la Regione Emilia Romagna) organizza un corso di formazione sulle tematiche tiflodidattiche e tiflopedagogiche riguardanti l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità visiva, rivolto a docenti, formatori, educatori, OSS ed altri operatori del settore.
Il percorso formativo di qualificazione e aggiornamento per l’insegnamento agli alunni con disabilità visiva, ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti competenze educative e didattiche specifiche. In particolare, si prefigge di fornire gli strumenti indispensabili per consentire di:
– valutare le esigenze formative dell’alunno
– analizzare i suoi bisogni e le sue potenzialità personali (anche sulla base delle esperienze vissute)
– individuare gli strumenti e le modalità più efficaci per il conseguimento dei migliori risultati nell’ambito del percorso didattico e formativo, progettando interventi educativi specifici e mirati.
Il corso è rivolto a docenti curriculari e di sostegno operanti in ogni ordine e grado di istruzione, formatori, educatori, OSS, assistenti sociali, pedagogisti, logopedisti ed operatori del settore, occupati al momento dell’iscrizione, nonché agli studenti frequentanti corsi di laurea inerenti la tematica oggetto del corso. Al termine delle lezioni sarà rilasciato a tutti i partecipanti, che avranno preso parte ad almeno il 70% delle attività formative, l’attestato di partecipazione da parte dell’I.Ri.Fo.R., ai sensi dell’art. 29 dell’O.M. 169 del 1996. Il colloquio finale, riservato ai partecipanti occupati nel settore educativo/scolastico/sociale, darà diritto alla certificazione dell’Unità di Competenze 3 (“Progettazione intervento educativo e
ri-educativo”) relativa alla qualifica di Tecnico degli interventi educativi e ri-educativi per persone con minorazioni visive, ai sensi del DGR 739/2013, figura riconosciuta dal Sistema Regionale delle Qualifiche (SRQ) della Regione Emilia Romagna.
Il corso, della durata di 60 ore sarà erogato in presenza, nelle sedi territoriali I.Ri.Fo.R. di Bologna, Forlì-Cesena e Reggio Emilia e sarà attivato per ciascuna sede al raggiungimento di un minimo di 20 partecipanti, di cui almeno 15 docenti, curriculari o di sostegno.
Le attività formative si svolgeranno dal 21 aprile al 28 maggio 2017 nelle giornate di venerdì pomeriggio e sabato.
Il corso è strutturato in 8 moduli, i cui contenuti verranno approfonditi dai singoli docenti, tutti esperti del settore, anche attraverso attività pratiche di laboratorio.
Unità 1 – Aspetti generali della minorazione visiva: 4 ore Unità 2 – Normativa italiana e europea sull’inclusione scolastica: 2 ore Unità 3 – Diagnosi funzionale, PEI e PDF: 2 ore Unità 4 – Cecità e ipovisione in età evolutiva: 4 ore Unità 5 – Strumenti per l’inclusione di alunni con disabilità visiva: 12 ore Unità 6 – Codice di lettura e scrittura Braille: 16 ore Unità 7 – Tecnologia informatica assistiva: 12 ore Unità 8 – Orientamento e mobilità in ambito scolastico: 8 ore Il corso ha un costo di 400,00 euro (quota intera) per docenti e tutte le figure professionali operanti nel settore e di 250,00 euro (quota
ridotta) per studenti universitari disoccupati.
La quota di partecipazione deve essere versata sul conto corrente del Consiglio regionale I.Ri.Fo.R. Emilia Romagna (IBAN IT70M 05034 12800
00000 0026995) indicando come causale “corso formazione docenti + nome del partecipante”.
Per i soli docenti di ruolo, la quota potrà essere coperta generando un buono elettronico (Carta del Docente) di importo pari alla quota intera, da consegnare in fase di iscrizione.
La richiesta di partecipazione deve essere inoltrata entro il 15 aprile all’indirizzo e-mail emiliaromagna@irifor.eu e deve contenere:
– dati anagrafici del corsista (nome e cognome, luogo e data di nascita, residenza o domicilio, recapito telefonico, e-mail, professione)
– indicazione della sede prescelta per il corso, ricevuta del versamento della quota di partecipazione o copia del buono elettronico
– attestazione della qualità di studente.
PER INFORMAZIONI:
Consiglio Regionale I.Ri.Fo.R. Emilia Romagna Segretaria Veronica Sirsi – cellulare 324-8455616
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13:30 – emiliaromagna@irifor.eu Dott. Alberto Sabatini Journalist, social media & web content Via San Carlo 4 – 42121 Reggio Emilia
P.Iva: 02342440357
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