Fish – Disabilità: riprende l’iter del Programma di Azione

Ieri pomeriggio è stato approvato in Consiglio dei Ministri il “Programma di Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità”.
Il testo passa ora alla valutazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, per tornare poi in Consiglio dei Ministri prima della firma del Presidente della Repubblica.
“Finalmente riprende l’iter di approvazione di questo documento, licenziato dall’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità nel lontano ottobre scorso e già trasmesso da mesi dal Ministero del Lavoro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Programma di Azione è il risultato di due anni di lavoro, condiviso e dettagliato, su aspetti di particolare rilievo e delicatezza, dal riconoscimento della disabilità alla vita indipendente, dalla mobilità al diritto allo studio, dall’inclusione lavorativa alla tutela della salute. Non poteva rimanere ancora in un cassetto.” Cosi commenta Vincenzo Falabella, presidente della FISH, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.
E che la FISH tenesse particolarmente alla pubblicazione del Programma, quale condizione essenziale per la sua attuazione, appariva evidente nelle dichiarazioni, in crescendo, delle settimane scorse, non ultimo uno stringente editoriale nel sito Superando.it (FISH ne è l’editore) che denunciava e dettagliava l’incomprensibile ritardo.
“Ci auguriamo che dopo questo dovuto passaggio, i successivi atti siano molto celeri per restituire alle amministrazioni, alle regioni, ai ministeri, uno strumento essenziale nell’orientamento di politiche e servizi per la disabilità. Su questi passaggi, ovviamente, FISH manterrà la consueta elevata attenzione.”
Nel frattempo si attende anche la ricostituzione dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, luogo strategicamente essenziale sia per il monitoraggio di quanto previsto nel Programma di Azione che per la declinazione di interventi congruenti.
Ma, al momento, manca ancora il decreto ministeriale di nomina.

11 luglio 2017

FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap
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Corso formativo “la via del benessere e della guarigione”

L’IRIFOr (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) della Lombardia, su proposta della Coordinatrice della Commissione Regionale Massofisioterapisti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mirella Gavioli, propone il corso formativo dal titolo “La via del benessere e della guarigione”.
Il Corso, della durata di 40 ore, si rivolge non solo a professionisti sanitari (fisioterapisti e possessori di titoli equipollenti, massofisioterapisti, personale infermieristico), ma anche a tutti coloro che intendano acquisire competenze professionali e personali nell’ambito della gestione dell’ansia, dello stress e del burn-out al fine di migliorare la propria relazione d’aiuto nella professione o in vista di una migliore gestione degli stati emotivi personali.
Il corso è aperto ad un numero massimo di 25 partecipanti, ma la sua realizzazione è subordinata al raggiungimento di un numero minimo di adesioni pari a 20.
Il corso prevede complessivamente 40 ore di didattica teorico-pratica suddivise in 2 moduli da 20 ore ciascuno.
– SEDE DI SVOLGIMENTO
Milano, via Mozart 16 (Sede dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti della Lombardia)
– DATE E ORARI
• 1° MODULO
venerdì 27 ottobre: dalle 8.45 alle 18.30
sabato 28 ottobre: dalle 8.45 alle 18.30
domenica 29 ottobre: dalle 8.45 alle 13.30
• 2° MODULO
venerdì 24 novembre: dalle 8.45 alle 18.30
sabato 25 novembre: dalle 8.45 alle 18.30
domenica 26 novembre: dalle 8.45 alle 14.00

PROGRAMMA DIDATTICO
Il corso, attraverso metodologie innovative basate su respiro, suoni, movimenti, tecniche mentali, tecniche di counceling tecniche di coaching, tecniche psicologiche,tecniche di pensiero positivo, e applicazione delle nuove scoperte delle neuroscienze, consente di ritrovare uno stato di benessere, sciogliere tensioni, allentare lo stress, recuperare più velocemente dai traumi fisici e psichici, ottenere una tranquillità di fondo e l’energia necessaria ad affrontare le piccole e le grandi avversità della vita e delle problematiche di salute, sia per i pazienti che per gli operatori. Un operatore stressato non è in grado di svolgere al meglio le sue funzioni e un paziente stressato non è in grado di procedere verso la guarigione e/o il miglioramento della patologia.
Lo stress e l’ansia non sono di per sé stati emotivi negativi: permettono di proteggerci dalle minacce esterne preparandoci all’azione, o di agire al meglio di noi stessi per affrontare una situazione o un’attività importante. Ci consentono, inoltre, di impegnarci al meglio nell’affrontare le varie attività quotidiane, i processi di guarigione e i compiti che svolgiamo e che dobbiamo portare a termine spesso con e per gli altri.
Tuttavia, può accadere che lo stress e l’ansia diventino così forti da trasformarsi in un blocco per le nostre capacità e per la possibilità di guarigione oppure creare uno stato di allarme esagerato rispetto alla situazione reale, o senza un motivo apparente.
Ognuno di noi risponde allo stress con modalità differenti che possono portare ad accentuare l’ansia; per questo è importante conoscere il proprio modo di affrontare gli eventi della vita.
Nel corso dell’ evento formativo, si acquisiranno: metodi semplici ed efficaci finalizzati alla presa di coscienza di convinzioni, atteggiamenti e abitudini che influenzano il diverso modo di vivere e di reagire ai problemi. Si apprenderanno tecniche per favorire il processo di guarigione del paziente, ed il miglior mantenimento delle abilità professionali dell’operatore sanitario.
Fortunatamente, le abitudini possono essere spezzate, imparando ad esercitare una maggiore consapevolezza del proprio corpo e dei propri stati mentali. Non si tratta quindi soltanto di imparare qualche esercizio meramente tecnico, una sequenza di movimenti o un modo di respirare da attuare ogni tanto, ma un modo più funzionale di vivere, di essere presenti a se stessi nella quotidianità e nella propria professione.
Le tecniche di rilassamento che verranno insegnate sono caratterizzate dalla facilità d’uso e dall’applicabilità in ogni contesto, risultando utilizzabili anche in presenza di altri, in quanto non osservabili dall’esterno, così come potranno essere trasferite anche ai propri pazienti-clienti, interlocutori e/o familiari, per ampliare il risultato terapeutico e personale.
Un corso raccomandato quindi a tutti, professionisti sanitari e non, (anche a chi ritiene di essere immune dallo stress), per essere quanto più efficaci sul lavoro e poter trasferire questa efficacia ai propri pazienti, collaboratori in equipe, oltre che nella comune vita di relazione sociale.
Essendo stato richiesto l’accreditamento E.C.M. per le professioni sanitarie, al termine del corso è prevista una verifica consistente in domande a risposta multipla sugli argomenti trattati e una verifica pratica ove il docente proporrà la simulazione di casi e la corretta esecuzione delle tecniche insegnate.
Per informazioni sulle modalità di iscrizione: sito web http://iriforlombardia.blogspot.it;
contatto email segreteria_irifor@uicilombardia.org
telefono 02/76.01.18.93

Summer school su cultura accessibile ed inclusiva

Lezioni, laboratori, esperienze multisensoriali e casi di studio pratici con esperti provenienti dal mondo accademico e museale sui temi dell’accesso alla cultura e all’ambiente per tutti attraverso le proprie capacità percettive.
La Summer School dedicata a insegnanti, educatori, architetti, studenti universitari, operatori museali, si terrà nell’agricampeggio Le Fattizze, un bosco attrezzato di 5 ettari di pini, querce, carrubi e specie della macchia mediterranea.
Il corso è accreditato per 18 ore per 5 crediti formativi
18-30 LUGLIO 2017
Le Fattizze – Boncore – Nardò (Le)
Dal 18 al 30 luglio l’agricampeggio Le Fattizze a Boncore, frazione di Nardò (Le) ospita una speciale Summer School sulla cultura accessibile e inclusiva per investire in competenze e capacità durante il periodo estivo, in un contesto di benessere e relax immersi nella natura.
Sei lezioni e casi di studio pratici con esperti provenienti dal mondo accademico e museale, laboratori ed esperienze multisensoriali, per il percorso formativo organizzato da Making Sense, gruppo che conduce una ricerca suisensi e le parole nella fruizione dell’opera d’arte,a partire dai principi del design for all. Tra queste, Tactile Vision Onlus, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e I.Ri.Fo.R. onlus (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione).
La Summer School è un’occasione di formazione e approfondimento per tutti sui temi dell’accesso alla cultura e all’ambiente attraverso le proprie capacità percettive. Una vacanza-studio pensata soprattutto per insegnanti, educatori, architetti, studenti universitari e operatori museali.
Ad ospitarla, Le Fattizze, un agricampeggio nella Terra d’Arneo all’interno del giovane bosco di 5 ettari, con circa 5000 alberi di pini, querce, carrubi e specie della macchia mediterranea. Qui si incontrano agricoltura naturale, turismo sostenibile e la sensibilità verso le tematiche dell’accessibilità e dell’inclusione. Dal 2014, è fruibile un percorso didattico plurisensoriale progettato e realizzato secondo i principi del design for all.
Dalle basi teoriche sulla progettazione inclusiva, all’accessibilità della cultura per i disabili visivi, dalla fruizione multisensoriale dell’arte contemporanea alla degustazione di cibo, vini prodotti in terre e con metodi diversi e storie legate alla produzione di olio extravergine di oliva: questi alcuni dei temi del percorso formativo che prevede, inoltre, dei laboratori aperti sulla voce, la percezione sensoriale dell’ambiente e la manipolazione della pietra. In programma il 28 luglio alle ore 21 una cena al buio bendati (su prenotazione). Per il periodo della Summer School sarà possibile fruire di VederToccando. Esposizione delle opere Emilia
La Ferla in cui la percezione artistica passa attraverso suggestioni multisensoriali extra visive. Toccare volti, corpi, gesti, espressioni, scoprire volumi attraverso le proprie mani al buio.
Il corso è accreditato per 18 ore per 5 crediti formativi.
Per informazioni e iscrizioni: info@lefattizze.it – Alice 333 4583336
L’organizzazione garantisce la possibilità di vitto e alloggio per una o due settimane fino ad esaurimento delle disponibilità. Possibilità di pernottare in casette in legno o area campeggio attrezzata.
Per informazioni e prenotazioni vitto e alloggio: Marco 334.7585505.
PROGRAMMA
18 luglio – h.17,30 Presentazione delle attività formative e laboratoriali.
Francesco Fratta – La convenzione dell’ONU per la progettazione inclusiva
Rocco Rolli – Progettare per tutti.
Laboratorio 1 – h. 19,00
Percorso di Barefooting bendati ed eventi sonori a cura di Emiliano Minervino
VISTA – 19 luglio h. 17,30-20,00
Vedere, non vedere.
Fabio Levi – L’accessibilità alla cultura per i disabili visivi
Paola Traversi – Oltre la visione. Il museo da toccare, il cinema da ascoltare
Anna La Ferla: Abili per l’arte
UDITO – 21 luglio h.17,30-19,30
Male parole.
Andrea De Benedetti – Chi di lingua ferisce
Francesco Fratta – Che cosa vedono gli altri sensi? Funzione vicariante e percezione somestesica
Laboratorio 2 – h.19,30 – La voce nella musica salentina a cura di Roberta Paladini
OLFATTO – 24 luglio h. 17,30–19,30
Risvegliare passioni.
Valentino Traversa – Ambienti e percezione sensoriale.
Orietta Brombin – Arte del vivente
Laboratorio 3 – h. 19,30 Wunder Garten
TATTO – 26 luglio h.17,30-19,30
Veniamo alle mani.
Annamaria Cilento – Fruizione multisensoriale dell’arte contemporanea
Rocco Rolli – Nuove forme di percezione multisensoriale
Laboratorio 4 – h. 19,30 Manipolare la pietra leccese, anche ad occhi chiusi.
GUSTO – 28 luglio h.17,30-20,00
Con viva soddisfazione
Massimo Vaglio – Né carne, né pesce
Paolo Nutricato – Negroamaro o Primitivo per me uguali non sono.
Cosimo Rolli – Il volto umano dell’olio. Storie.
Laboratorio 5: h. 21,00 Cena al buio (bendati) ed eventi sonori
COSTI
Il costo per la partecipazione alla scuola è di 100,00€ a partecipante, gratuito per le persone con disabilità.
La quota include il coffee break per tutti i 5 giorni della scuola, la partecipazione ai 5 laboratori,
il corso di Tai Chi Chuan.
EVENTI COLLATERALI
Toccare l’arte
VederToccando. Esposizione delle opere di Emilia La Ferla
Toccare volti, corpi, gesti, espressioni, scoprire volumi attraverso le proprie mani al buio.
Esposizione dove la percezione artistica passa attraverso suggestioni multisensoriali extra visive.
Scoprire il Tai Chi Chuan
5 incontri a cura di Emiliano Minervino
Date da concordare insieme ai partecipanti – h. 8,00-9,00
FESTA FINALE DEL CORSO – 29 luglio h. 17,30 fino a notte fonda
Costruzione e rogo degli spaventapasseri, musica e balli.
DOCENTI:
Orietta Brombin – Attività Educative e Formative PAV – Parco Arte Vivente – Torino
Annamaria Cilento – Dip. Educativo – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – Torino
Andrea De Benedetti – linguista, scrittore
Francesco Fratta – Responsabile Nazionale Cultura UICI Onlus
Anna La Ferla – Servizi Educativi Palazzo Madama – Torino
Fabio Levi – Università di Torino
Emiliano Minervino – Insegnante Tai Chi Chuan
Paolo Nutricato – vignaiolo di Cantina Supersanum
Roberta Paladini – voce
Cosimo Rolli – produttore olio d’oliva
Rocco Rolli – architetto – Tactile Vision onlus
Valentino Traversa – agronomo
Paola Traversi – Servizi Educativi – Museo Nazionale del Cinema – Torino
Massimo Vaglio – chef, scrittore
Ufficio stampa Le Fattizze – Lara Esposito – 347/5745284
Per informazioni e iscrizioni: info@lefattizze.it – Alice 333 4583336

Museo Tattile Statale Omero – Sensi d’estate 2017 Percorsi multisensoriali di Arte, Teatro, Musica, Odori e Sapori

19 Luglio – 23 Agosto 2017
Tutti i Mercoledì dalle 21,30 alle 24,00
ANCONA, Corte della Mole Vanvitelliana
Ingresso libero
Torna Sensi d’estate, la rassegna culturale estiva organizzata dal Museo Tattile Statale Omero.
La rassegna è giunta quest’anno alla XVI edizione.
MERCOLEDÌ 19 LUGLIO ore 21,30

Cabaret
SOLO PER VOI
di e con MAX PAIELLA
Fantasista e cantastorie, Max Paiella, voce rombante de “Il ruggito del coniglio” di Radio 2, si muove tra il serio e il faceto. Imbracciando la chitarra ci guida attraverso le nostre zone più oscure e più radiose, tra rabbia e felicità, malinconia e paura, segnando un percorso spensierato in compagnia dei suoi personaggi più strepitosi, delle sue imitazioni più esilaranti e soprattutto delle sue canzoni più emozionanti.
MERCOLEDÌ 26 LUGLIO ore 21,30

Presentazione del disco e concerto
JUMBLE MUSIC
MASSIMO VALENTINI
Massimo Valentini, sax

Paolo Sorci, chitarra elettrica e acustica
Filippo Macchiarelli, basso
Andres Langer, piano
Gianluca Nanni, batteria, percussioni
Jumble è il nuovo disco del sassofonista Massimo Valentini, una fusione di stili e suoni: dal jazz alla musica sudamericana alla world music.
Un progetto ambizioso e interessante che valorizza il famoso sassofonista Valentini, già noto nel palco di Raphael Gualazzi, Javier Girotto e tanti altri, nella nuova veste di compositore che crea un guazzabuglio, jumble appunto, di suoni, ritmi e melodie da tutto il mondo.
MERCOLEDÌ 2 AGOSTO ore 21,30
Teatro e Musica
LA MUSICA DI GEORGE GERSHWIN
Tutto quello che avreste sempre voluto sapere su George Gershwin…o quasi!
Concerto comico teatrale del Gershwin Quintet  con Clio Gaudenzi
GERSHWIN QUINTET
LETIZIA RAGAZZINI – sax soprano
MARIELLA DONNALOIA – sax contralto
ISABELLA FABBRI – sax tenore
LAURA ROCCHEGIANI – sax baritono
MARIA GIULIA CESTER – pianoforte
L’arte comica e trasformista di Clio Gaudenzi dialoga con le armonie del Gershwin Quintet in un progetto dedicato al famoso compositore newyorkese. Raccontato da voci diverse tanto ricercate, l’innamorata coetanea di George Gershwin, il musicologo intransigente, il presentatore americano ci portano a conoscere la vita e la musica di questo grande artista, dagli albori squattrinati nella Tin Pan Alley fino al palco della Carnegie hall. Dalle celebri songs alla Rapsodia in blu, l’ensemble guida il pubblico alla scoperta dei due volti del grande musicista, da un lato il pianista che amava improvvisare melodie jazz e dall’altro il compositore ambizioso di farsi strada nel mondo della musica colta. Uno spettacolo in cui si ride, ci si commuove, si dialoga con lo spettacolo e ci si diverte ascoltando la musica di Gershwin, ritmata e malinconica allo stesso tempo, reinterpretata con freschezza ed eleganza da un ensemble inedito tutto al femminile.
MERCOLEDÌ 9 AGOSTO ore 21,30
Teatro
DERNA
“C’HO CREDUTO CON TUTTA ME STESSA”
con Stefania Terré
regia di Antonio Lovascio
consulenza musicale di Sauro Cesaretti

tratto dal libro di Laura Volponi, “E le donne scoprirono il sindacato”. Derna Scandali una vita nella CGIL, Quaderni del Consiglio regionale delle Marche, 2007
L’attrice Stefania Terrè è Derna Scandali, una donna che ha dedicato la vita alla lotta per la libertà. Libertà dall’oppressione fascista prima, come partigiana e libertà dall’egoismo dei padroni dopo, come sindacalista. Una vita che è ancora oggi un modello da imitare, un esempio da seguire per le giovani generazioni e soprattutto per le giovani donne.
MERCOLEDÌ 16 AGOSTO ore 21,30
Musica
LIRICA E DINTORNI
Il consueto concerto organizzato dal Museo Omero e gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona.
Cast d’eccezione per una serata romantica all’insegna delle celebri arie d’opera cantate in tutto il mondo. Avremo ospiti il soprano brasiliano Tatiana Vanderlei, il mezzosoprano georgiano Tinatin Nebunishvili, Marco De Felice, baritono e Andrea Silvestrelli, basso.
MERCOLEDÌ 23 AGOSTO ore 21,30
Musica
FISORCHESTRA Città di Castelfidardo
Torna la Fisorchestra Città di Castelfidardo, fondata dal maestro Orfeo Burattini e composta da circa 16 fisarmonicisti, provenienti anche da altre città italiane ed estere, fra cui vari solisti. L’orchestra, usando come base la fisarmonica e speciali strumenti elettronici costruiti appositamente, riesce ad ottenere effetti ricchi di sonorità e timbriche sorprendenti: si ha la sensazione di ascoltare una grande orchestra sinfonica.
La Fisorchestra ha partecipato a tutte le più note trasmissioni televisive e ha eseguito concerti non solo in ogni regione d’Italia, ma anche all’estero in paesi quali Russia, Spagna, Francia, Austria, Jugoslavia, Argentina, ottenendo ovunque un gradissimo successo sia di pubblico che di critica.
Gli spettacoli si svolgono all’aperto, nella corte interna della Mole Vanvitelliana: i posti a sedere sono limitati (si accettano prenotazioni solo per persone con disabilità). In caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Sperimentale L. Arena, via Redipuglia 59, Ancona.
MUSEO TATTILE STATALE OMERO
Sempre visitabile tutti i mercoledì di “Sensi d’estate” dalle ore 21 – 24.
Orario luglio e agosto: martedì, mercoledì, giovedì, sabato 17 – 20; venerdì, domenica e 15 agosto 10 – 13 e 17 – 20.

La mattina aperto su prenotazione per gruppi.
INGRESSO LIBERO.
Visite guidate: 4,00 euro a persona; gruppi (minimo 10 persone) 3,70 euro a persona.
Gratuito: bambini 0 – 4 anni, disabili e rispettivi accompagnatori.
Ogni serata il pubblico potrà sostenere con una donazione le attività dell’Associazione Per il Museo Tattile Statale Omero Onlus.
La rassegna Sensi d’estate 2017 è realizzata in collaborazione con Comune di Ancona – La Mole Ancona, Opera Società Cooperativa, Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero” ONLUS e con il supporto del Servizio Civile Nazionale.
INFO
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio, 28
60121 Ancona
Tel + 39 071.2811935
Fax + 39 071.2818358
Email info@museoomero.it
#museoomero #sensidestate2017

 

Andare oltre l’arcobaleno, di Samantha Pelosi

Autore: Samantha Pelosi

Quando mi è stato chiesto di scrivere qualche riga sul campo riabilitativo dell’IRIFOR appena passato, la mia mente è volata subito ai giorni trascorsi nella sede del BBT. Ho pensato alle prove, ai momenti di svago, alle mattine passate sotto le fronde degli alberi al riparo dal sole cocente; più pensavo e più nella mia testa un punto rimaneva costante ad ogni episodio, chiaro e lampante: il forte senso di unione provato durante quei giorni.
Non riesco a resistere all’idea di essere scontata nell’uso di questo termine, lo stesso che compone il nome dell’associazione, perché semplicemente non ne trovo uno più adatto.
Si può intuire già nel modo in cui è nato il copione: tra le mura dell’UICI, mentre delle teste cercavano di far combaciare le idee, i suggerimenti. È poi grazie all’unione delle voci, della volontà delle nostre attrici e dei nostri attori, se la storia di Dorothy ha preso vita. Per non parlare degli sfondi, nati dall’unione di braccia e talento, di penne, colori e fogli: l’arcobaleno, gli alberi ed il castello diventano tangibili creando quindi il corpo di cui aveva bisogno la storia.
È talmente palese nello spettacolo, poi! Gli attori e le attrici si incontrano con la scenografia, i costumi e gli oggetti di scena, compaiono le musiche, ed ecco che una settimana di lavoro si unisce sul palco per regalare a tutti la storia.
Tuttavia, la vera essenza della parola “unione” la trovo più vivace in ciò che non è palese: nelle prove sotto agli alberi con l’Omino di latta che sveglia tutto il Petriccio grazie al suo modo fiero di recitare; nelle canzoni cantate durante i giochi, nel pranzo; e ancora nelle battute sussurrate per aiutare la memoria, e in quelle sbagliate, saltate e poi recuperate; negli accorgimenti dell’ultimo secondo, nelle mani sporche di vernice, nei cambi di scena. E ancora più invisibile, ma non per questo assente, nelle ansie, nelle paure, nella preoccupazione di chi stava dietro le quinte, alla ricerca di una perfezione che è stata trovata anche grazie alle imperfezioni.
Ho usato, anzi abusato, di questo termine, lo so bene, credo però che sia per colpa di questo senso di familiarità se il lunedì mattina dopo lo spettacolo, un malinconico sentimento di nostalgia si è svegliato insieme a me.
Sono felice di aver fatto parte di questo gruppo, di aver visto nascere e crescere un progetto che sono certa rimarrà nel cuore di tutti coloro che hanno partecipato, visto e toccato cosa siamo stati in grado di fare.
Grazie per avermi fatto andare oltre l’arcobaleno.

Irifor Siena – Quando l’arcobaleno si lascia toccare, si può anche volare oltre le difficoltà, di Elena Ferroni

Autore: Elena Ferroni

Il campo estivo dell’I.Ri.Fo.R. di Siena quest’anno aveva come titolo “Teatrando”. Era fine maggio, quando ho condiviso con poca convinzione insieme al gruppo degli operatori, l’idea di mettere in scena un adattamento del Mago di Oz. Dalla proposta della storia è iniziato un fermento, il quale è andato al di là di qualsiasi previsione di buona collaborazione: fin da subito sono state condivise idee, cercati e ritoccati possibili copioni, finché giunti a pochi giorni dall’inizio del campo, ci siamo messi intorno ad un tavolo ed abbiamo tirato fuori il testo definitivo. È nato così un nuovo copione, aderente alla vicenda originale descritta nel libro di Baum e nel film di Fleming, ma con qualche battuta buffa in più, legata a vini toscani, alla cecità, a cartelli che non si riescono a leggere, ad un tiflomago in nome del quale si assegnano addirittura lauree in “pensierologia”.
Poi il campo è iniziato sul serio, dal solito cerchio della condivisione delle aspettative, si è fatto spazio l’annuncio dell’obiettivo finale dei giorni insieme, la realizzazione della recita del Mago di Oz. Sono state assegnate le parti, con qualche perplessità per alcuni e molto entusiasmo per altri, neanche fosse un cast di Holliwood. Martina è stata la nostra Dorothy, come zii ha avuto Rino e Pia. Una volta atterrata nel regno di Oz, Martina-Dorothy ha incontrato la strega buona Glinda Lucia e la strega cattiva Kushi, quindi è stata la volta di conoscere lo spaventapasseri Alessandro, il leone Enrico, l’uomo di latta Federico, fino ad arrivare alla città di Smeraldo, dove ad accogliere la truppa c’erano addirittura tre custodi, Giacomo, Andrea e Roberta, i quali, dopo qualche resistenza vinta, hanno condotto i visitatori al cospetto del misterioso Massimo mago di Oz.
Dopo una prima lettura del copione tutti insieme, è giunto il momento di dividerci i compiti: chi aiuta a provare e suggerire le parti, chi si dedica alle scenografie, scegliendo materiali e colori. Con l’immaginazione si comincia a vestire ogni personaggio, prima di prepararlo l’ultimo giorno con l’abbigliamento accuratamente scelto, a pochi minuti dall’inizio della recita. Passato il primo entusiasmo, si affacciano anche le difficoltà: in certi momenti si respira la fatica delle prove, la stanchezza di chi suggerisce e di chi non si ricorda, di chi sbaglia, di chi ha fretta e non aspetta il suo turno, la noia di chi deve disegnare i dettagli della foresta, del castello. A conclusione di ogni giornata però, risuona e si diffonde la leggerezza delle note di “Oltre l’arcobaleno”, colonna sonora adattata per l’occasione e cantata sempre di più, anche da chi all’inizio non la conosceva. Con questa melodia in testa, accennata quasi inconsapevolmente già dal mattino quando ci si riuniva, è iniziata la memorizzazione sempre più sicura delle parti. Nel frattempo si è colorato il castello del mago e il cielo con un meraviglioso arcobaleno, una passata decorata è diventata la criniera del leone e cartoni rivestiti di carta stagnola hanno circondato l’omino di latta. Ecco anche la paglia per imbottire lo spaventapasseri ed una scopa per la strega cattiva, fino ad un morbidissimo cane di peluche ad interpretare Toto, l’inseparabile amico della protagonista Dorothy e un paio di immancabili scarpette rosse piene di magia. Ogni giorno qualcuno portava o costruiva un pezzettino, per completare costumi ed ambienti del favoloso regno di Oz.
Con l’emozione di ogni prima volta, è giunto il momento dello spettacolo. Ci lasciavamo alle spalle una prova generale del giorno prima fatta in presenza dell’assessore alle politiche sociali del comune di Siena venuta con diverse incertezze, quando il sipario si è socchiuso ed è partito il nostro Mago di Oz. La narrazione della storia introduce la prima scena, che finisce in un attimo, lasciando il palco a laboriosi cambi di oggetti e scenografia e alle disposizioni più attente da fare, per chi tra gli attori non può salire e muoversi con l’aiuto degli occhi e delle sue gambe, ma ci deve essere con la forza della voce e dell’interpretazione più emozionante e partecipata. Tra chiusure ed aperture del sipario si sono quindi srotolate le otto scene, sfondo costante della storia era la sintonia e la sicurezza di chi provava insieme da giorni. Con molta semplicità abbiamo voluto mostrare come uno spaventapasseri può scoprirsi pieno di ingegno, un uomo di latta con un cuore grandissimo, un leone che non credeva di averlo ricco di coraggio, perché la magia è credere in se stessi. E allora anche un mago un po’ imbroglione si può perdonare e può farci capire attraverso la voce della piccola Dorothy, che nelle nostre radici, nel tornare a casa c’è sempre una gioia nascosta ed una forza da attingere. Quella forza che ci fa volare, come ha cantato tutto il coro degli attori nel finale oltre l’arcobaleno, dove le mie difficoltà non saranno più nulla e dove i sogni si realizzano con il lavoro di squadra, quella del campo estivo UICI Siena di quest’anno. Una squadra unita che a me che non posso più vederlo, l’arcobaleno l’ha fatto toccare e decorato di ricordi dolcissimi, di canzoni e poesie scritte appositamente dal nostro presidente. Così la nostalgia, che pure resta, di non poterne apprezzare i colori, viene messa in secondo piano da questo miscuglio di emozioni e memoria che plasma un arcobaleno molto più brillante.

Treviso – Atletica a Treviso, di Roberto Tonini

L’atletica è uno degli sport più popolari del panorama parolimpico internazionale, è praticato in più di cento paesi in tutto il mondo da atleti con disabilità fisica, sensoriale ed intellettiva. Ipovedenti e non vedenti possono gareggiare insieme ad un atleta guida. L’ UNIVOC di Treviso ha fatto sua la versatilità di questo sport, coinvolgendo un gruppo di 12 soci UICI, di tutte le età: da ragazzi delle Medie a signori e signore over 50. Sono già tre anni che il gruppo si riunisce, con i suoi eccezionali accompagnatori volontari, e si allena tutti i sabati, nove mesi su dodici, presso gli adeguati impianti sportivi Comunali cittadini, indoor e all’aperto.
Cinque atleti del gruppo hanno iniziato a svolgere attività agonistica, correndo gli 80 metri piani in due manifestazioni sportive aperte a tutti, l’ultima a Ponzano il 25 giugno. Tre atleti, si dedicano al lancio del peso, sotto la esperta supervisione di Pierina Furlanetto, che ha partecipato più volte alle parolimpiadi. Impensabile questa importante attività senza il prezioso aiuto di amatori e soprattutto agonisti titolati, che accompagnano i non vedenti, ai quali va il nostro ringraziamento. Per settembre puntiamo ad aumentare gli sportivi che si avvicinano alle gare, con nuove discipline.
Roberto Tonini

Foto di gruppo degli atleti

 

Anche il carcere si “apre” ai libri tattili, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Con il presente articolo, chi scrive intende presentare ai lettori del nostro Giornale il rilevante progetto sperimentale “Leggere con le mani”.
Tale progetto “riabilitativo” è stato realizzato all’interno dell’Istituto di pena di massima sicurezza “Badu e Carros” di Nuoro, in occasione del Concorso Nazionale di editoria illustrata “Tocca a te”, organizzato dalla Federazione Pro Ciechi.
“Leggere con le mani” è stato proposto al carcere nuorese da Daniela Pomata e Cristina Berardi, rispettivamente bibliotecaria presso il Consorzio di Pubblica Lettura “S. Satta” di Nuoro e insegnante-bibliotecaria presso una scuola primaria di Nuoro. Entrambe le operatrici sono esperte di libri tattili, di lettura “accessibile”, e di produzione editoriale per l’infanzia.
L’idea del progetto “Leggere con le mani”, quindi, come detto sopra, ha preso spunto dalla IV Edizione del “Tocca a te!”, ed è nata dalla motivazione e consapevolezza che la produzione di libri tattili illustrati, accompagnati da testi in braille, sia scarsissima in Italia e che invece questa tipologia di libro sia di fondamentale importanza per lo sviluppo del linguaggio verbale nei bambini più piccoli e per lo sviluppo delle abilità intellettive, cognitive e creative.
Daniela Pomata e Cristina Berardi hanno dunque sottoposto il suddetto progetto alla struttura carceraria di Nuoro, coinvolgendone un gruppo di detenuti, al fine di favorire la loro partecipazione al Concorso della Federazione Pro Ciechi “Tocca a te”, se non fisicamente, almeno attraverso la realizzazione di libri tattili e silent-books, motivarli alla realizzazione di libri quali strumenti utili all’apprendimento esperienziale e cognitivo dei bambini con disabilità visiva e di instaurare un rapporto di collaborazione e di condivisione di idee e di esperienze tra gruppi.
Insomma, la grande forza e la splendida “magia” dei libri tattili è quella di favorire attività manuali e di laboratorio in ciascuno di noi, annullando ogni tipo di “barriera” e riuscendo persino a creare pure un ponte di dialogo e di “inclusione” tra la realtà esterna ed il carcere.
Il progetto “Leggere con le mani” è stato accolto con entusiasmo, interesse e disponibilità, dalla Direttrice dell’Istituto di pena nuorese, Dottoressa Luisa Pesante e dal suo staff di educatrici. Le attività si sono svolte durante un incontro settimanale pomeridiano della durata di due ore ciascuno, a partire dal mese di febbraio 2017.
I detenuti partecipanti al progetto si sono mostrati entusiasti della proposta e motivati al lavoro e alla ricerca di soluzioni per la realizzazione delle storie, delle illustrazioni e delle rilegature dei libri, organizzandosi autonomamente in gruppi di lavoro coordinati dalla Dott.ssa Pomata e dalla Prof.ssa Berardi.
L’accesso dei vari materiali (necessari per la realizzazione dei libri tattili illustrati) all’interno di una struttura carceraria non è cosa scontata (non sono consentiti: metalli vari, forbici appuntite, tubetti di latta come quelli dell’attaccatutto e altri materiali ancora). Pertanto, ogni settimana è stato necessario presentare in anticipo al reparto di sicurezza del carcere, l’elenco dei materiali da introdurre, perché fossero autorizzati.
Per la trascrizione dei testi in braille le due responsabili del progetto si sono rivolte all’UICI di Nuoro, che con dedizione e tempismo, ha provveduto a tradurre i testi dei tre libri prodotti dai detenuti del carcere locale.
I tre libri che hanno partecipato al Concorso “Tocca a te” sono stati:
L’Italia e le sue 20 regioni
Gli animali della savana
La giornata di Mario.
In particolare, il primolibro, “L’Italia e le sue 20 regioni” durante la giornata conclusiva del “Tocca a te” dello scorso 18 giugno, è stato premiato ad Assisi con la menzione speciale “Libro del cuore” dalla giuria che lo scrivente ha avuto l’onore di presiedere.
“Le mani ruvide che lavorano, quelle lisce che accarezzano, le mani grandi che stringono quelle piccole”: è questo il forte messaggio “inclusivo” e di libertà che, grazie al “Tocca a te!” 2017, hanno trasmesso a noi tutti i detenuti dell’Istituto di pena di massima sicurezza “Badu e Carros” di Nuoro.
A tutti loro va il nostro più sentito e profondo ringraziamento per averci dimostrato, mediante alcuni semplici ma “preziosissimi” libri tattili, che la lettura è un diritto di tutti, capace di promuovere l’incontro tra persone con origini e abilità diverse.

Di seguito le significative riflessioni delle responsabili del progetto Cristina Berardi e Daniela Pomata:
Entrare per la prima volta in una realtà carceraria ci ha fatto vedere un mondo escluso. Un mondo di sofferenza in cui le persone che abbiamo incontrato ci hanno mostrato grande rispetto, sensibilità umana e desiderio di fare. Fare delle cose, dedicarsi, essere motivati a fare per restituire qualcosa al mondo di fuori. Quest’esperienza, che speriamo di poter replicare in futuro, ci fa pensare che il carcere debba dare delle opportunità di riscatto ai suoi ospiti. In mezzo al freddo di tutto quel ferro cigolante e arrugginito.
Per un fatto di riservatezza e rispetto dei detenuti, negli elaborati e nei moduli di partecipazione al Concorso “Tocca a te!” abbiamo indicato solamente i loro nomi senza i cognomi.

Beni Culturali – Mole contemporanea: Visite guidate e laboratori per famiglie

In occasione della Biennale Arteinsieme e della mostra “Mimmo Paladino e i giovani artisti” in corso alla Mole Vanvitelliana, il Museo Tattile Statale Omero propone una doppia iniziativa in settimana.

Giovedì 22 giugno alle ore 18:30 TRANSporto: visita guidata lungomare, dalla Mole al Porto antico, per conoscere Ancona e due grandi artisti contemporanei: Mimmo Paladino presente alla Mole con le sculture dei Testimoni e del Cavallo ed Enzo Cucchi che ha recentemente inaugurato al Porto antico la Fontana dei due soli. Gli itinerari sono in collaborazione con Opera Società Cooperativa Opera, il Comune di Ancona, l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico Centrale. Partenza: Mole Vanvitelliana – Museo Tattile Statale Omero. Costo: 4 euro a persona; gratuito bambini 0 – 4 anni, disabili e loro accompagnatori. Durata: 1 ora e 30 minuti. Prenotazione: obbligatoria al numero 338.1256309.

Venerdì 23 giugno alle ore 17.30 ARTE in FAMIGLIA: laboratorio per famiglie con bambini dai 5 ai 10 anni alla scoperta di Paladino attraverso i libri tattili scritti dai bambini per i bambini e selezionati nel concorso Arteinsieme. Storie da toccare e ascoltare con mamma e papà che introducono al laboratori pratico finale dedicato alla costruzione dei propri Testimoni custodi della casa di ciascuno. Costo: euro 4,00 a partecipante. Gratuito: bambini 0 – 4 anni, disabili e loro accompagnatori. Prenotazione obbligatoria: tel. 071 2811935. Email didattica@museoomero.it

INFO Sito www.museoomero.it #museoomero #arteinsieme

Monica Bernacchia
Comunicazione
Museo Tattile Statale Omero
Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
tel. 071.2811935 fax 071.2818358
www.museoomero.it
email: redazione@museoomero.it
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Locandina "Transporto"

Locandina “Transporto”

Retro della Locandina "Transporto"

Retro della Locandina “Transporto”

I libri vincitori del Tocca a te! 2017, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Il Concorso Nazionale di editoria tattile “Tocca a te” si è svolto dal 16 al 18 giugno u.s., presso l’Istituto Serafico di Assisi (Pg).
La 4° edizione del Concorso è stata organizzata dalla Federazione Nazionale Delle Istituzioni Pro Ciechi, dalla Fondazione Robert Hollman e dall’Istituto per sordomuti e ciechi “Serafico” di Assisi, in collaborazione con la Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio culturale, Centro per i Servizi educativi del Museo e del Territorio del Ministero dei Beni, delle Attività culturali e del Turismo.
La giornata conclusiva del 18 giugno, con la proclamazione dei vincitori e l’esposizione di tutti gli elaborati in concorso, ha visto la partecipazione di oltre 500 persone provenienti da tutta Italia. Una giornata di festa e di sensibilizzazione sulle tematiche della disabilità visiva, della pluridisabilità (a cui è stata dedicata tale Edizione del Concorso) e dell’integrazione.
Chi scrive ha avuto l’onore di presiedere le due giurie e di coordinare la cerimonia di proclamazione dei vincitori.
In occasione dell’evento conclusivo di proclamazione dei vincitori, sono intervenuti:
Rodolfo Masto, Presidente della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro ciechi Onlus
– Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto “Serafico” di Assisi
– Francesca Sbianchi, Presidente del Consiglio Regionale dell’UICI dell’Umbria
– Eleonora Reffo, Direttrice della Fondazione “Robert Hollman
– Daniele Procacci, Regista cinematografico, esperto di disabilità
– Domenico Sorrentino, Vescovo della Diocesi di Assisi/Nocera umbra/Gualdo Tadino
– Stefania Proietti, Sindaco di Assisi
– Antonio Bartolini, Assessore all’Istruzione della Regione Umbria
– Giuseppe Chianella, Assessore ai Servizi Sociali della Regione Umbria.
Si ringraziano vivamente i componenti delle giurie “Senior” e “Giovani” per il qualificato contributo e l’eccezionale impegno profuso durante l’intero svolgimento della manifestazione. Per la “calorosa” ospitalità, un sentito e doveroso riconoscimento mi sento di rivolgere pure a tutto il personale dell’Istituto “Serafico” e, per la massiccia partecipazione, ai numerosissimi concorrenti del Concorso ed ai tantissimi intervenuti alla giornata conclusiva.
Un sincero e profondo apprezzamento, infine, voglio tributare a Stefano Alfano, Pietro Vecchiarelli e Francesca Piccardi, collaboratori della Federazione Pro ciechi, per l’incessante operato posto in essere per la buona riuscita del Concorso.
L’adesione a questa IV Edizione del “Tocca a te” non solo di artisti, operatori scolastici e genitori, ma anche di Associazioni culturali, cooperative sociali ed Istituti di pena, ha reso ancora più “sorprendente” il suo successo, corroborando in noi la convinzione che il libro tattile è un formidabile “strumento” d’inclusione, capace di abbattere ogni barriera di tipo fisico, linguistico e culturale e di favorire l’incontro tra persone con origini e di abilità diverse.
La lettura è infatti un diritto di tutti, una “magia” che riesce a rendere ognuno di noi “liberi” di immaginare e guardare la realtà anche con occhi e mani nuove.
Di seguito i risultati ufficiali e le motivazioni della Quarta edizione del Concorso ”Tocca a te!:

Premio Miglior libro italiano
Titolo: Tana
Autrice Lucia Macchiarini
Tale opera ha reso possibile l’incontro di chi vede e di chi non vede, con la lettura tattile.
E’ un lavoro “inclusivo” che soddisfa l’esigenza del bambino di vivere approcci sensoriali, stimolanti e coinvolgenti e sollecita, proprio in chi ne ha più bisogno, la curiosità e l’interesse, oltre ad educare l’esplorazione tattile verso la scoperta delle cose.

Premio miglior libro d’artista
Titolo: Il “piccolo circo”
Autrice: Francesca Zoboli
E’ un “lavoro” d’artista curato in tutti gli aspetti, interattivo e con una tasca finale.
E’ un libro “spettacolo” con l’accento posto sul tendone e sulla sua apertura, con possibilità esplorative che favoriscono la partecipazione del lettore e lo conducono a guardare in tutte le direzioni.
La ricerca artistica che emerge in tutta l’opera stimola una certa attenzione da parte del lettore (vedente o non vedente) e un lavoro prolungato delle mani, mentre nutre la curiosità e alimenta la volontà di esplorazione, come pure la fantasia del bambino che può diventare il “protagonista narratore” di nuove storie.

Premio miglior libro didattico
Titolo: E musica sia
Autrice: Maria Grazia Iacobucci
Un libro ad alta valenza educativa, dove tatto ed udito sono pienamente coinvolti in un gioco sensoriale che sollecita la mobilità e la tattilità della mano, che cerca, che esplora, che conosce e produce sonorità stimolanti, “alimento” vivo dello sviluppo della fantasia e della creatività.

Premio miglior libro Prima infanzia
Titolo: Un giorno con le mani in tasca
Autrice: Silvia Sasso
E’ un libro in cui la presenza della tasca implica l’uso contemporaneo delle due mani, con un movimento coordinato, senza che la vista possa anticipare il tatto nel caso di una esplorazione tattile da parte di un bambino vedente.
Pertanto, la tasca non costituisce solamente la possibilità di realizzare l’effetto “sorpresa” e sollecita una maggiore cura nell’attività percettiva, con un maggior coinvolgimento del lettore a livello tanto fisico quanto emotivo.
Premio miglior libro Giuria giovani
Titolo: Anche i microbi fanno le “puzzette”
Autrice: Raffaella Pellegrini
Abbiamo scelto questo libro, perché il titolo è divertente, ci ha incuriosito e non vedevamo l’ora di leggere la storia!
Abbiamo scelto questo libro , perché la storia è buffa e spiritosa, è scritta bene e ci ha fatto ridere!
Abbiamo scelto questo libro perché i microbi li abbiamo finalmente potuti toccare!

Menzione speciale Serafico (pluridisabilità)
Titolo: Tana
Autrice: Lucia Macchiarini

Menzione speciale SED (valorizzazione patrimonio artistico, museale e culturale)
Titolo: L’arte del Novecento
Autrice: Scuola media “Bonfigli” di Corciano (Pg)

Menzioni speciali “Libro del cuore”
Titolo: L’Italia e le sue Regioni
Autori: detenuti dell’Istituto di pena di Nuoro

I diritti a portata di mano
Autrice Scuola dell’infanzia “Cassiani” di Maranello (Mo)
Titolo: Un prato fortunato
Autrice: Associazione “Foglia Colori” di Foligno

Gianluca Rapisarda e i libri tattili vincitori Tocca a te

Gianluca Rapisarda e i libri tattili vincitori “Tocca a te!”