Irifor – Attività formative 2019: Arte del con-tatto corso base per operatori museali sull’accessibilità dei musei in favore delle persone con disabilità visiva

PREMESSA

L’I.RI.FO.R (Istituto per la  Ricerca, la Formazione e per Riabilitazione per la disabilità visiva) e la Commissione “beni culturali ed artistici dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ONLUS” in collaborazione col la sezione UICI di Venezia, con l’Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna, con l’Istituto dei Ciechi di Milano, col Museo Tattile Anteros, col Museo Tolomeo e col Museo Tattile Statale Omero, presentano il corso base per operatori museali sull’accessibilità in favore delle persone con disabilità visiva.

Il progetto “arte del Con-Tatto” intende promuovere la cultura dell’accessibilità delle opere artistiche come veicolo per l’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità. La parte in presenza del corso della durata di 8 ore precedute da 4 ore di formazione a distanza si svolgerà durante la Biennale di Venezia il prossimo 16 settembre presso il palazzo Tiepolo Passi, S. Polo 2774 30125 Venezia (VE), ove in concomitanza si tiene la mostra dell’artista Caroline Lépinay dal titolo emblematico “Love is Blind, Blind for love”. L’artista ha voluto fortemente che la propria esposizione fosse un’esperienza sensoriale e coinvolgente; un luogo di incontro e confronto. Per queste ragioni e per la straordinaria opportunità concessa gli organizzatori e i docenti del corso ringraziano l’artista Caroline Lepinay senza la quale il progetto “Arte del Con-Tatto” non avrebbe mai avuto luce.

Proprio la stessa artista aprirà le lezioni frontali del corso che avranno inizio alle ore 9,00 di giorno 16 settembre portando il suo saluto a tutti i partecipanti.

ISCRIZIONI

Potranno iscriversi al corso studenti, docenti, operatori museali, iscritti agli Albi I.Ri.Fo.R. e chiunque interessato all’argomento.

Il corso è aperto ad un numero massimo di 25 partecipanti.

Sarà data priorità per l’iscrizione agli operatori museali e agli iscritti negli Albi I.Ri.Fo.R.

L’iscrizione al corso dovrà pervenire ai nostri uffici entro il 5 Settembre 2019 utilizzando la mail: archivio@pec.irifor.eu  e specificando il Nome, il Cognome, la Qualifica e i propri Contatti e allegando ricevuta del pagamento iscrizione.

Il costo del seminario è di € 50  da versare al momento dell’iscrizione sul conto corrente dell’Istituto con IBAN: IT 15 H 07601 03200 000034340000 – causale “Iscrizione corso ARTE DEL CON-TATTO 2019”.

Agli studenti e agli iscritti agli Albi del nostro Istituto è riconosciuto uno sconto del 50% sulla quota di iscrizione e, inoltre, la partecipazione al seminario è valida come attività formativa ai fini del mantenimento dell’iscrizione agli Albi.

Le eventuali spese di vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti.

A completamento dell’iscrizione la Segreteria provvederà ad inviare ai partecipanti comunicazione di ammissione al corso con le credenziali per l’accesso alla piattaforma GoTomeeting, tramite la quale si svolgerà la parte in FAD dell’attività formativa.

Per ogni informazione è possibile contattare l’Ufficio di Segreteria dell’Istituto al numero telefonico 06/69988600 oppure è possibile inviare una e-mail all’indirizzo: segreteria.paladino@irifor.eu .

PROGRAMMA

MODULO 1 (in FAD, 10.09.2019 dalle ore 16,00 alle 17,00) : “Le diverse tipologie di disabilità visiva, cenni e riferimenti legislativi” a cura di Carmelo Gurrieri, Direttore scientifico dell’I.RI.FO.R. Nazionale: Introduzione del corso; differenze fra non vedenti e ipovedenti secondo la legge 138 del 2001; la libera circolazione dei cani guida secondo la legge 37 del 1974.

MODULO 2 ( in FAD, 10.09.2019 dalle ore 17,00 alle 18,00 ) : “Uso delle nuove tecnologie per migliorare l’accessibilità dei musei” a cura di Luca Ciaffoni, esperto in tecnologie assistive (Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna): Come le nuove tecnologie possono migliorare l’esperienza dell’utente con disabilità durante la visita ad un museo. Applicazioni per smartphone, beacon, QR-code, tag NFC ed altro per l’individuazione dei contenuti e la contestualizzazione delle informazioni.

MODULO 3 ( in FAD, 11.09.2019 dalle ore 16,00 alle 18,00 ) : “La tiflologia come primo passo per l’accessibilità” a cura di Fabrizio Sordi, esperto di tifloinformatica (Istituto dei Ciechi di Milano): Cenni sul codice Braille, introduzione agli screen reader e web accessibile.

MODULO 4 (in presenza, 16.09.2019 dalle ore 9,00 alle 11,00 ) : “Come accogliere una persona con disabilità visiva” a cura di Alessandro Trovato, Presidente della sezione di Venezia dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti ONLUS e Caroline Lépinay, creatrice della mostra “Love is Blind, Blind for love”: Inizio dei lavori, saluti e accoglienza. Come accompagnare una persona non vedente o ipovedente; come descriverle un luogo; come aiutarla in caso di firma e pagamento; come relazionarsi evitando imbarazzi e inutili pietismi.

MODULO 5 (in presenza, 16.09.2019  dalle ore 11,00 alle 13,00 ) : “Toccare e creare le forme del pensiero. Funzioni cognitive e conoscitive dell’educazione estetica in presenza di minorazione visiva” a cura di Loretta Secchi, Curatrice del Museo Tattile Anteros (Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna): Lineamenti di estetica e teoria dell’arte applicati ai valori tattili; funzioni conoscitive della pittura tradotta in bassorilievo prospettico e letta al tatto; potenziamento dei processi cognitivi, immaginativi e restitutivi per una condivisione dei sistemi di rappresentazione artistica delle categorie di spazio e tempo; sincronia fra gesto e denunciato; pittura tra tattilità e narrazione per una didattica delle arti funzionale alla comprensione di forme, contenuti e metafore dell’arte; buone prassi al Museo Tattile Anteros: i laboratori di percezione e modellazione delle forme dotate di valore estetico.

MODULO 6 (in presenza, 16.09.2019 dalle ore 14,00 alle 16,00 ) : “L’esplorazione tattile e la fruizione estetica nell’esperienza del Museo Tattile Statale Omero di Ancona” a cura di Aldo Grassini, Presidente del Museo Tattile Statale Omero, e Annalisa Trasatti, coordinatrice del Museo Tattile Statale Omero: Come è nato il Museo Omero; la Cultura dell’accessibilità, l’Estetica del tatto, i Servizi educativi e tiflologici.

MODULO 7 ( in presenza, 16.09.2019 dalle ore 16,00 alle 18,00 ) : “Dove l’opera ha luogo”  a cura di Fabio Fornasari, direttore artistico del Museo Tolomeo (Istituto dei Ciechi Francesco Cavazza di Bologna): Ogni opera d’arte ha una sua dimensione nascosta fatta di spazio. L’accessibilità museale non si può limitare alla sola esperienza sensibile della singola opera d’arte ma coinvolge tutta l’esperienza che ha come inizio da casa quando si progetta la visita. Arrivato alla soglia del museo si entra nell’aula che ci prepara all’esperienza per poi arrivare all’opera. Come per il vedente, l’allestimento è importante in quanto guida alla comprensione dell’opera. Lo spazio, se ben congeniato, aiuta ad accedere all’esperienza dell’opera.

Comunicare con le mani, per superare ogni barriera!, di Mario Mirabile

Sabato 6 luglio, con la prova di verifica e la compilazione del questionario di gradimento, si è concluso il corso per l’apprendimento del metodo Malossi. I 12 corsisti, insegnanti, volontari e semplici curiosi, durante le 28 ore di formazione, hanno conosciuto un mondo ignoto e la realtà delle persone sordo cieche. Antonio Russo e Massimiliano Imparato con la loro umanità e professionalità, hanno saputo trasmettere questo linguaggio così particolare, appassionando i discenti che hanno apprezzato l’operato dell’I.Ri.Fo.R. di Napoli. Il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto, infatti, ha organizzato questo corso nella consapevolezza che le persone sordo cieche e le loro famiglie necessitano quotidianamente di professionalità adeguatamente formate. Molto apprezzati sono stati anche gli interventi di Giovanni Bosco Vitiello, esperto di orientamento, mobilità e autonomia personale e di carlo Barbati, neuropsichiatra infantile dell’Azienda Ospedaliera Santobono Pausilipon di Napoli, i quali hanno messo a disposizione dei corsisti la propria esperienza in campo di pluriminorazione.

Qui di seguito riportiamo un commento di Antonio Russo: “Per me il corso Malossi tenutosi presso la sezione territoriale di Napoli della nostra Unione stata una esperienza importante: il sistema di lettura e scrittura Malossi utilizza la mano e la tattilità per consentire una comunicazione facile e veloce con e per noi sordo ciechi. Con i corsisti mi sono raccontato: ci siamo detti tutto, con entusiasmo, il quotidiano si è trasformato in cultura vitale per allargare la nostra conoscenza che è diventata solida amicizia anche e soprattutto a livello personale. Ci siamo trovati bene insieme parlando non solo dei nostri problemi in quanto disabile,  ma di quello che il vivere di tutti ci propone ogni giorno, ci siamo salutati con la certezza di rivederci e con l’impegno da parte di tutti di migliorare il nostro dialogo in Malossi che resta la modalità quasi unica per parlarci anche con un volontariato intelligente e ben motivato per darci una mano creativa nel mondo che cambia. Grazie a tutti.”

“Autonomia e cooperazione”: campo educativo e riabilitativo per disabili visivi, di Vincenzo Del Piano

L’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Caserta dal 14 fino al 21 luglio saranno impegnati nel campo estivo: “autonomie e cooperazione” II edizione, un progetto sperimentale e nel contempo innovativo che impegnerà ragazzi affetti da patologie invalidanti visive, come la cecità e l’ipovisione, in attività sensoriali, cognitive e di fatica, per il raggiungimento di una autonomia personale.

Il presidente U.I.C.I. di Caserta, l’avv. Giulia Antonella Cannavale spiega: “il campo educativo e riabilitativo dei nostri ragazzi ha scelto come location l’oasi di San Silvestro di Caserta, un’area del WWF casertana tra le più belle del territorio campano. Basta pensare che l’area nel periodo borbonico era la riserva di caccia di re Federico II. Data la sua struttura il progetto è unico nel suo genere, si può dire che sia a livello nazionale che europeo è il primo campo educativo e riabilitativo per disabili visivi con particolari caratteristiche: un campo completamente stile scout”.

Attraverso lo stile scout i partecipanti saranno impegnati a riconoscere l’ambiente circostante, acquisendo le informazioni, elaborando e trasformando dette informazioni in mappe mentali. Dopo questa fase i ragazzi potranno lavorare sulla cognizione dello spazio tempo, comprendendo così la collocazione di oggetti e strutture, come le strutture del campo: tende, refettorio, cucina, ecc., che saranno realizzate dai loro stessi, attraverso il programma della fatica, ovvero della manualità e del movimento.

Il direttore dell’I.Ri.Fo.R. della Campania, Vincenzo del Piano: “il progetto di Caserta è un progetto con una formula del tutto nuova, l’esperienza del 2018 ci ha permesso di poter ripresentare la struttura di un campo educativo e riabilitativo veramente efficacie ed efficiente per l’acquisizione di tutte le competenze e le capacità di poter affrontare la disabilità visiva da un nuovo punto di vista. Sono sicuro che i nostri ragazzi potranno raggiungere una autonomia personale che esercitata quotidianamente, gli consentirà di capacitarsi delle proprie potenzialità, ma a questo si otterrà un valore aggiunto, la gestione di qualsiasi attività al di fuori delle proprie mura domestiche”.

Conclude Cannavale: “voglio ringraziare i responsabili regionali del M.a.s.c.i., dell’Agesci ed i capi gruppo scout Aversa 1, Capodrise 1, Caserta 4 che hanno accolto per il secondo anno il nostro invito per questa sfida veramente importante. I nostri ragazzi troppo spesso sono impossibilitati a conoscere e vivere nuove esperienze, grazie allo scautismo, attraverso la realizzazione del nostro progetto li aiuteremo a crescere, con la consapevolezza di poter affrontare le difficoltà della vita, tramite l’uso di nuove strategie e metodologie che sono funzionali alla loro condizione di cecità”.

Da più di vent’anni l’I.Ri.Fo.R. e l’U.I.C.I. promuovono a livello nazionale e territoriale campi estivi ed invernali per ciechi ed ipovedenti , con l’obiettivo di: uscire da un modello di famiglia che spesso si sostituisce nelle fasi decisionali degli interessati, aiutando così i ragazzi a conoscere e potenziare le proprie capacità, spesso nascoste nell’ambiente familiare ed a loro sconosciute.

Museo Omero – Sensi d’Estate: XVIII edizione

Tutti i mercoledì dal 17 luglio al 21 agosto 2019 alle ore 21,30
Corte della Mole Vanvitelliana, Ancona
Ingresso libero

Anche quest’anno torna Sensi d’Estate, la rassegna culturale estiva organizzata dal Museo Tattile Statale Omero giunta alla XVIII edizione; l’appuntamento è ogni mercoledì dal 17 luglio al 21 agosto alle ore 21,30 presso la corte della Mole Vanvitelliana.

CONCERTI E SPETTACOLI

Mercoledì 17 luglio ore 21,30 NAPOLIDE
Racconto in musica che trae spunto dal libro intitolato, appunto, Napolide, scritto da Erri De Luca e interpretato da Iaia Forte. Le musiche sono affidate agli Anèma. Un viaggio attraverso le bellezze e le contraddizioni di un popolo unico al mondo.

Mercoledì 24 luglio ore 21,30 STEP ON BROADWAY
Venti sono gli artisti della Compagnia Step che cantano, ballano ed interpretano le canzoni dei musical più belli e conosciuti di Broadway: “Chicago”, “Grease”, “Mamma mia”, “La bella e la bestia” e tanti altri, per una serata all’insegna del divertimento. 

Mercoledì 31 luglio ore 21,30 FOGLIO AVORIO DELLA NOTTE DI CATERINA MURRI
L’attrice Stefania Terrè interpreta Caterina, una persona eclettica che racconta se stessa in modo schietto e ironico. Regia di Antonio Lovascio e accompagnamento musicale del Gershwin Quintet. Testo di Caterina Murri.

Mercoledì 7 agosto ore 21,30 LIRICA SOTTO LE STELLE
In collaborazione con gli Amici della Lirica “Franco Corelli” di Ancona, il concerto prevede un cast d’eccezione per una serata all’insegna delle più celebri arie d’opera. Soprano Tatiana Vanderlei, tenore Max Jota e Silvia Ercolani maestro accompagnatore.

Mercoledì 14 agosto ore 21,30 LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL’OCEANO 
La lettura – concerto di Luca Talevi e Federico Paolinelli de “La leggenda del pianista sull’oceano” si colloca a metà tra una versione teatrale ed un concerto vero e proprio. La riduzione operata dal film di Tornatore e gli splendidi brani di Morricone diventano uno spettacolo da godere tutto d’un fiato. 

Mercoledì 21 agosto ore 21,30 TRANSITI ANCONETANI
Rodolfo Bersaglia propone un itinerario nel tempo che affronta con tono narrativo gli spostamenti degli artisti sul territorio della Marca Anconetana. Da Olivuccio a Lorenzo Lotto, i viaggiatori dell’arte che passarono per Ancona qui compiendo le opere che ne compongono il patrimonio museale. 

GLI APERITIVI DI MICA MOLE ore 18

Prima degli spettacoli alle ore 18 sarà possibile degustare gli ottimi apericena del Mica Mole!, nuovo bar della Corte, gestito dalla Cooperativa Sociale “Lavoriamo Insieme” di Loreto.
La chef, Filippa Calafati, preparerà ogni mercoledì un aperitivo in tema con la serata.
Prenotazione obbligatoria al numero 335 65 99 295.

ARTE
Aperte e visitabili le sale del Museo Omero e la mostra “RABARAMA e i giovani artisti” dalle ore 21 alle 24 nei giorni della rassegna.
In mostra sculture da accarezzare, libri tattili da sfogliare e composizioni musicali da ascoltare: opere di Rabarama e i lavori finalisti degli studenti che hanno partecipato alla Biennale Arteinsieme, ispirandosi alla scultrice e al M° Michele Mariotti.

INFO
Gli spettacoli si svolgono all’aperto, nella corte della Mole Vanvitelliana: i posti a sedere sono limitati (si accettano prenotazioni solo per persone con disabilità).  In caso di pioggia gli spettacoli saranno all’Auditorium “O. Tamburi” della Mole.
Come gli anni scorsi il nostro pubblico potrà sostenere l’Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero Onlus“.
La rassegna Sensi d’estate 2019 è realizzata dal Museo Tattile Statale Omero in collaborazione con il Comune di Ancona – La Mole Ancona, Opera Società Cooperativa, Associazione “Per il Museo Tattile Statale Omero” ONLUS e con il supporto dei volontari del Servizio Civile Nazionale.

Ingresso libero agli spettacoli, al Museo e alla Mostra

Orario luglio e agosto
martedì, mercoledì, giovedì e sabato 17-20
venerdì, domenica e festivi 10-13 e 17-20
Sempre visitabile tutti i mercoledì di “Sensi d’Estate” dalle ore 21 alle 24.
Visite guidate gratuite in mostra tutti i giorni alle 18.
Visite guidate al museo su prenotazione: 4,00 euro a persona; gruppi (minimo 10 persone) 3,70 euro a persona.
Gratuito: bambini 0 – 4 anni, disabili e rispettivi accompagnatori.

Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura.
Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio, 28
60121 Ancona
Tel + 39 071.2811935
Email info@museoomero.it
#museoomero #sensidestate2019  Per ulteriori informazioni consultare la pagina http://www.museoomero.it/main?p=news_id_5910

Il Centro Regionale “Helen Keller” consegna quattro cani guida e sei bastoni bianchi

Centro Regionale “Helen Keller” Scuola Cani Guida per Ciechi e Polo Nazionale per l’Autonomia di Messina

Cerimonia di consegna di sei bastoni bianchi e di quattro cani guida per ciechi Venerdì 5 Luglio dalle 15:30 alle 17:30 Palermo Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Il Centro Regionale “Helen Keller”, Scuola Cani Guida per Ciechi e Polo Nazionale per l’Autonomia, venerdì 5 Luglio dalle 15:30 alle 17:30 a Palermo, nella prestigiosa sala Mattarella di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, consegnerà sei bastoni bianchi e quattro cani guida per ciechi.

Alla cerimonia è annunciata la presenza degli Assessori Regionali alla Famiglia Antonio Scavone e all’Istruzione e Formazione Roberto Lagalla, il Presidente dell’ARS Gianfranco Miccichè, oltre al Presidente Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Mario Barbuto.

La cerimonia assume particolare importanza dopo due anni e mezzo di assoluta paralisi del Centro, il nuovo CdA ha ritenuto necessario riprendere le consegne dei cani e dei bastoni, sia pure dovendo affrontare notevoli sacrifici finanziari.

“Le esigenze dei ciechi e degli ipovedenti rimangono priorità assoluta nelle scelte gestionali del Centro” dichiara Linda Legname nuovo Presidente del Centro Helen Keller.

L’evento sarà trasmesso in diretta su Slash Radio a partire dalle ore 15:30. Per ascoltare sarà sufficiente collegarsi alla pagina web: http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp

Univoc – Resoconto “seminario sulle erbe e piante spontanee del territorio trevigiano”, di Giovanni Piovan

Treviso e Padova nei giorni 15, 22 e 29 Giugno 2019.

L’Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi (UNIVOC) ha promosso, sostenuto e realizzato, nel mese di Giugno 2019, un seminario sulla conoscenza di alcune erbe e piante spontanee presenti nel territorio trevigiano con l’obiettivo di offrire a tutti la possibilità di conoscere le pianti comuni, come sono in natura, il loro utilizzo e apprendere una via per il miglioramento della propria salute.

L’iniziativa in oggetto è il desiderio di creare un proseguo e una continuità d’incontri dopo la stagione “sportiva” appena terminata per la pausa estiva. La struttura dell’offerta formativa ha coinvolto sia l’UNIVOC che l’UICI. Il programma sviluppato ha coinvolto tutti i soci delle due associazioni allargando l’invito ad amici e conoscenti su invito. Il progetto appena concluso è stato circoscritto ai non vedenti e ipovedenti in quanto sperimentale per la sezione di Treviso.

La sede utilizzata per il percorso è stata le sede dell’UICI, sezione di Treviso e l’Orto Botanico di Padova. Una frequenza pomeridiana dalle 15 alle 17 per tre sabati consecutivi sono stati i momenti di ritrovo. Il seminario è stato promosso e voluto dall’attuale presidente in carica Roberto Tonini assieme a un socio, Giovanni Piovan, per la promozione di una maggiore diffusione della cultura faunistica e curativa verso le persone con difficoltà visive.

Il seminario è stato tenuto dal Dott. Dino Bortoluzzi e affiancato dal socio promotore.

La metodologia applicata al corso si è sviluppata attraverso un approccio sensoriale affinando la conoscenza delle piante ed erbe proposte con il tatto, l’odorato e il gusto. Parti, quali: foglie, fiori, frutti, rami, corteccia e radici sono stati raccolti e presentati agli invitati per maggior conoscenza. Nelle giornate sono state prodotti alcuni derivati dalle piante, altro punto fondamentale inserito nel programma del seminario per una maggior comprensione di quanto proposto.

Tali prerogative hanno suscitato interesse nei soci e la proposta è stata accolta con piacere. Un buon numero d’iscritti e partecipanti 19 (diciannove) in tutto. La frequenza è stata continua e motivata da ogni componente. Il seminario è stato seguito attentamente da tutti e i presenti sono intervenuti con pertinenza e vivo interesse.

Il dott. Bortoluzzi ha esposto in modo chiaro e comprensibile il programma proposto con particolare attenzione alla modalità esplicativa delle piante così da abbattere eventuali barriere create dalla cecità.

L’esito di questo programma ha evidenziato che: finalità, metodologia, argomenti e creazione di un clima sereno nel gruppo sono stati i fattori fortemente desiderati e raggiunti da questo percorso. I risultati ottenuti dal seminario hanno confermato la bontà della proposta e il desiderio di promuovere nuove proposte formative future. Il presidente, visto il buon esito del percorso e il forte interesse dei partecipanti verso questo settore ha proposto e promosso un proseguo con nuovi incontri che si terranno a Settembre e primavera prossima con il fine di approfondire il tema della prevenzione per le stagioni future.

Si ringrazia l’UICI, l’UNIVOC, il dott. Dino Bortoluzzi e tutti i partecipanti per quanto donato e esperito.

Foto di gruppo

Foto di gruppo

Lavoro: riflessioni dopo il convegno all’Istituto dei Ciechi di Milano di venerdì 30 Novembre 2018, di Franco Lisi

Sono ormai spente le luci sul convegno “Istruzione, formazione e lavoro, un approccio integrato per vincere la sfida dell’occupazione per le persone con disabilità visiva” che ha avuto luogo all’Istituto dei Ciechi di Milano venerdì 30 novembre 2018.

Guardare da qui a quella giornata è come se il tempo non fosse mai trascorso, tali sono ancor oggi vivide le emozioni provate e lusingati come siamo per gli attestati di merito ricevuti dai partecipanti che a vario titolo hanno varcato la soglia della sala Barozzi.

I ritmi frenetici dei preparativi, il compiacimento per le adesioni agli inviti che i relatori confermavano con sorprendente sollecitudine, la selezione degli argomenti da trattare, la composizione dei workshop pomeridiani, le registrazioni on-line che salivano in barba ad ogni più rosea previsione, sono stati momenti indelebili che ora fanno indissolubilmente parte di noi organizzatori.

Formazione, Istruzione, Accessibilità, Normativa, Autonomia, Inclusione, naturalmente Lavoro, non sono già lontane “voci alte e fioche disperse nell’etere senza tempo tinta”, bensì l’intero di un puzzle costruito con tenacia e pazienza, con dedizione e consapevolezza.

Guardare da qui a quella giornata si ha come la sensazione di ascoltare gli strumenti di una composizione, di soffermarsi sulle sue parti, di analizzarne i contenuti.

La certezza che ogni risultato sia frutto di un’azione corale, di una convergenza di intenti, di un’assunzione di responsabilità individuale e collettiva, rappresenta il tesoro più grande, il valore più alto, il regalo più bello che ciascuno dei presenti potrà declinare e conservare a lungo nel proprio bagaglio esperienziale.

La consapevolezza che non esiste “catena più forte del suo anello più debole” è stata la “mano invisibile” all’origine di ogni intenzione e di ogni azione.

Ecco l’arcano del successo dell’iniziativa di quel venerdì all’Istituto: la professionalità e il senso di appartenenza del suo personale.

Allora, quando diverse competenze operano in convergenza per un obiettivo condiviso, quando la spinta prorompente della collaborazione sinergica della Pubblica Amministrazione, del Mondo Accademico, dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, dell’Istituto dei Ciechi di Milano è sostenuta dalla medesima visione, è possibile parlare dell’occupazione dei disabili senza il timore di cadere nella retorica, nella demagogia e in una finta moralità.

Trecento partecipanti alla manifestazione, 40 relatori intervenuti, 10 workshop monotematici organizzati, 20 aziende coinvolte, 50 colloqui individuali, testimoniano la concretezza e l’efficacia dei servizi dell’Istituto dei Ciechi di Milano e, soprattutto, la gioia di sapere che anche le vette dei monti più alti possono essere scalate e conquistate.

Gli intervenuti hanno affrontato il tema del lavoro da diverse angolazioni, mettendo in luce i requisiti indispensabili e le   condizioni necessarie perché i processi di inclusione delle persone con disabilità visiva possano definirsi compiuti e pienamente riusciti.

Ancora una volta, ahinoi, abbiamo “toccato con mano” che alla disabilità non vengono fatti sconti. Abbiamo visto che la persona con disabilità può realizzare il sogno di avere un lavoro rispondente alle proprie competenze e alle proprie attitudini a patto che sia capace di soddisfare le aspettative del mercato. Abbiamo ascoltato che per vincere la sfida dell’occupazione per le persone con disabilità visiva occorre un approccio integrato che sviluppi le credenziali necessarie per presentarsi all’ingresso del mondo del lavoro. Ma tutto ciò non basta!

Non va dimenticato e non va fatto dimenticare, in tutta onestà, che la disabilità porta inesorabilmente con sé, dentro di sé, la grande componente della “fragilità”, dinanzi alla quale non è concesso abbassare la testa in nome dell’uguaglianza, delle pari opportunità, del valore delle differenze. Di qui il perenne conflitto dialettico di questo millennio tra uguaglianza e diversità che si sta peraltro consumando in ogni dove ed in tutti i contesti per rispondere al quesito: uguali o diversi?

Al gruppo Dirigente il compito e la responsabilità di convincere attraverso la forza travolgente del potenziale tradotto in azione, di promuovere l’immagine della disabilità come “differente normalità”, di adoperarci per tessere una rete di relazioni sociali sempre più ampia che condividi gli stessi obiettivi.

Io non so se questa battaglia dovrà essere giocata attorno ad un tavolo, su un campo di battaglia o su entrambi gli scenari. Penso che i non vedenti non debbano correre il rischio di essere lasciati soli per nessun motivo ed in nessun luogo a fronteggiare un futuro disseminato di incognite, di muri, di pregiudizi, di pretese.

È un compito che deve caricare di tensione e di enorme adrenalina il nostro tessuto associativo.

Dobbiamo proteggere, difendere, fortificare i confini che ci aiutano a delineare, circoscrivere e marcare la specificità della disabilità visiva, in campo didattico (nelle metodologie e didattiche tiflologiche), in campo tecnologico (nel disporre di adeguata tecnologia assistiva e nella fruizione di procedure/applicativi accessibili), in campo strettamente personale e psicologico (nelle autonomie, nell’orientamento e mobilità, nell’abbattimento delle barriere architettoniche e nel rispetto della normativa vigente).

Quando ti affacci alla finestra della specificità e ti appresti ad osservare il mondo con gli occhi della mente, è come ritrovarsi sul ciglio di un’autostrada a 8 corsie: vedi gente che va, gente che viene, accelerazioni improvvise e velocità sostenute, sorpassi e rientri. Ti accorgi che ognuno è concentrato sulla propria traiettoria, quasi fosse solo su quel tracciato e quasi non esistesse altro al mondo che quel tracciato; è totalmente ignaro di quel che accade e che si muove oltre la finestra, ormai lontana, sullo sfondo, dietro le spalle.

Dobbiamo sostenere i nostri ragazzi nel farsi largo, passo dopo passo, sulla via dell’integrazione, nell’affilare le “armi” della conoscenza, dell’indipendenza, della competizione.

E’ necessario il sostegno della conoscenza per affermare la ragione dei diritti e per rivendicarli con la consapevolezza e la coscienza di chi sa di poter affermare la propria esistenza quale uomo tra gli uomini con orgoglio e dignità; è necessario possedere l’arma dell’indipendenza, per mettere in luce la ragione dei doveri, per assumersi la responsabilità del proprio ruolo e degli obiettivi prefissati; è necessario affidarsi alla competizione, per reclamare a gran voce la ragione delle pari opportunità, per invogliare a desiderare il superamento dei propri limiti secondo il dilemma “vivere per migliorare o per diventare se stessi” e a porsi in continuazione nuovi traguardi.

Si tratta di punti di forza particolarmente apprezzati da qualsiasi organizzazione aziendale e non preclusi ad alcuno; ragioni da sventolare a quelle finestre spalancate sull’affollato ed anonimo mondo del lavoro, un non luogo, come sembra essere diventato, da umanizzare con i valori della diversità, della solidarietà, della passione; doni, questi ultimi, che la persona con disabilità condivide con il team dei colleghi e la rendono capace di esaltare la propria autonomia (libertà di pensiero) e unicità di persona; strumenti che aprono le porte alla magia dell’incontro, del dialogo, del confronto, della crescita.

Guardare da qui al giorno del Convegno ci fa rivivere l’atmosfera indimenticabile di quegli istanti legati da aspettative, da parole, da prospettive.

L’attenzione rivolta ai candidati non vedenti da Presidenti, Amministratori Delegati, Responsabili delle Risorse Umane, è il primo risultato non casuale di un cammino contrassegnato da studi, fatiche, progetti, ricerche, contatti, sogni! Opportunità da cogliere, da coltivare, da cui imparare. Opportunità che rivestono di uguaglianza e che chiedono di continuare a resistere per proiettarti in avanti, con rinnovata speranza, verso un domani ancora da venire.

L’attesa di una convocazione e di un finanziamento adeguato, l’individuazione della mansione adatta, i sopralluoghi per la verifica dell’accessibilità delle procedure e per la conoscenza del contesto aziendale, la progettazione e la realizzazione di un percorso di formazione mirata, sono alcuni ulteriori passi che separano dal traguardo, da un futuro lontano, forse vicino, vicino ma tanto lontano!

Il fiato incomincia a farsi corto; sono in agguato pensieri depotenzianti del tipo “io non ce la faccio”, “sono uno sfigato”, “è tutta una messa in scena”, ecc.; vengono avanti la rassegnazione e la voglia di mollare.

La capacità di volgere anche in quest’ultimo tratto di salita stati d’animo limitanti in sentimenti potenzianti di determinazione, autostima, fiducia può fare la differenza e sicuramente aiuta a mantenere un atteggiamento positivo verso le cose, verso chi ci circonda, verso la vita.

L’Istituto dei Ciechi di Milano è impegnato ad aprire varchi, a spianare la via, a fornire tutti gli strumenti necessari per rendere il cammino verso la vetta gradevole, stimolante, arricchente.

L’incoraggiamento ad accrescere l’intimo desiderio dell’Uomo di perseguire ciò che più ama è l’aiuto migliore, il servizio più elevato, l’essenza più autentica del ruolo delle nostre istituzioni.

Forse, la vita ci regala l’apoteosi dell’esistenza, la massima espressione di felicità, il godimento della pura e vera bellezza, quando le persone fanno quello che amano di più…

Lavorare è una delle due attività – l’altra è dormire – che facciamo per più tempo nella nostra vita. E’ bello e stimolante pensare al lavoro non come fatica, come necessità, come must, ma come risposta ad una libera scelta, ad una inclinazione, ad una vocazione, la chiamata della passione, di quello che ami, di ciò che ti fa battere il cuore…

“Forse, una grande opportunità del nostro tempo – contraddistinto dall’incertezza più assoluta – consiste proprio nella scelta di quello che ami maggiormente, se non altro per apparire il più bello del mondo, sulle note di una vita felice!” – A scuola di PNL Raffaele Tovazzi.

Quando Dostoevskij scrisse «la bellezza salverà il mondo», forse intendeva proprio questo.

Enna – “La scuola alla portata di tutti”, di Santino Di Gregorio

Giorno 11 giugno scorso, nei locali sociali della sezione territoriale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Enna si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati del corso di aggiornamento denominato “La scuola alla portata di tutti” indetto dall’I.RI.FO.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) di Enna quale unico ente riconosciuto dal MIUR per la formazione del personale docente che opera in favore di alunni/studenti ipovedenti o non vedenti.
Il corso, della durata di 60 ore ha offerto ai dieci partecipanti, l’opportunità di acquisire le competenze didattiche fondamentali da mettere in campo in presenza di alunni con disabilità visiva.
Nello specifico:
– individuazione di strumenti e modalità più efficaci per il raggiungimento di migliori risultati scolastici;
– approfondimento della sfera sanitaria relativa alle patologie della disabilità visiva e del quadro normativo in materia di inclusione scolastica;
– conoscenza della didattica speciale, del codice di letto-scrittura Braille, degli ausili tiflodidattici, tifloinformatici e delle nuove tecnologie assistive nonché delle metodologie tiflopedagogiche;
– attuazione degli accorgimenti e utilizzo degli strumenti necessari all’autonomia, orientamento e alla mobilità dell’alunno con disabilità visiva all’interno della scuola al fine di favorire il processo di inclusione.
Il Presidente dell’U.I.C.I ONLUS – Sez. territoriale di Enna, Rag. Santino Di Gregorio si congratula con i dieci corsisti, Anna Cortese, Mariarita Screpis, Serena Saddemi, Donatella Fonte, Angela Caruso, Maria Luisa Guerriero, Belinda Di Marco, Rossella Scarlata, Maria Assunta Giadone e Dominique Zoda per l’impegno profuso dimostrato durante le fasi dell’apprendimento e con tutti i collaboratori per aver contribuito alla realizzazione di un importante momento formativo che ha potenziato e arricchito il territorio di Enna di figure altamente specializzate in grado di fronteggiare ogni eventuale difficoltà riguardante la partecipazione di alunni/studenti ipovedenti e non vedenti alle attività didattiche curriculari sia in ambito scolastico che universitario.

Corso di formazione avanzato “Il senso e la forma: educazione estetica tra corpo e mente”

Corso di formazione avanzato rivolto a insegnanti curriculari di discipline artistiche, teorico-pratiche, insegnanti di sostegno, educatori e mediatori culturali, operatori museali, responsabili di servizi educativi, tiflologi e audio descrittori di collezioni d’arte, per l’inclusione scolastica e sociale delle persone non vedenti e ipovedenti.

Il senso e la forma: educazione estetica tra corpo e mente.

Il corso di formazione avanzato, della durata di 20 ore complessive, da svolgersi nei giorni 12, 13 e 14 settembre 2019, presso la sede del Museo tattile Anteros dell’Istituto dei Ciechi F. Cavazza, in via Castiglione 71, si prefigge lo scopo di formare il personale in oggetto alla conoscenza e trasmissione dei valori di forma e contenuto delle immagini artistiche, mediante tecniche di descrizione, appropriazione esperienziale e restituzione pratica dei temi del Ritratto e della Figura, soggetti qui assunti quali paradigmi conoscitivi per lo sviluppo del pensiero concreto, astratto e simbolico, entro la vita cognitiva, espressiva e immaginativa delle persone non vedenti e ipovedenti. In questo contesto si forniranno lineamenti di pedagogia speciale delle arti funzionali ai processi di apprendimento delle forme, con particolare attenzione alla costruzione mentale dell’immagine artistica, secondo il principio dell’equivalente estetico. Si forniranno altresì tecniche di guida alla lettura aptica, propriocettiva e cinestesica, di capolavori scelti, con particolare attenzione alla sincronia tra descrizione verbale e percezione tattile delle immagini tradotte in valore plastico. Mediante i laboratori di modellazione della creta si illustrerà una metodologia operativa funzionale al rinforzo delle competenze manuali per un potenziamento delle facoltà cognitive, immaginative ed espressive dei bambini e dei ragazzi non vedenti, ipovedenti e normovedenti. 

Operatori coinvolti:

Per la sezione teorica: 4 ore

Docenti: Loretta Secchi e Collaboratori

Per la sezione pratica: 16 ore

Docenti: Loretta Secchi, Virginia Veratti, Giampaolo Rocca, Stefano Manzotti, Enrico Schirru, Michele Piccolo e Matteo Stefani.

 12 settembre 2019 – ore 9,00/13,00  e  14.00/18,00

1.Comunicare la metafora tra linguaggio verbale e visivo.

1.1) Conoscere la pittura: la visione isolata e la visione di insieme. Tecniche di traduzione dell’immagine artistica, secondo il principio dell’equivalente estetico.

1.2) Storia dell’arte come storia delle idee. Le categorie della rappresentazione per una funzionale codificazione delle morfologie presenti nelle immagini artistiche finalizzate alla strutturazione del pensiero visivo e alla loro estensione di senso ed uso quotidiano.  

1.3) Lettura preiconografica, analisi iconografica e interpretazione iconologica delle opere d’arte pittoriche: dalla forma al contenuto.

1.4) La percezione tattile e le sue funzioni vicarianti la vista. I percorsi selettivi dell’occhio trasformati in percorsi selettivi del tatto.

1.5) Analisi dei prerequisiti e illustrazione delle tecniche cinestetiche e propriocettive funzionali a una efficace educazione estetica inclusiva, dedicata ai bambini e ai ragazzi minorati della vista ma anche ai bambini e ragazzi normovedenti.

1.6) Esercitazioni di lettura tattile di opere e temi scelti, basate sullo studio del ritratto e dell’eloquenza del gesto nella rappresentazione della figura.

13 settembre 2019 – ore 9,00/13,00  e  14.00/18,00

2) Studi professionali di modellazione della creta e copia di un’opera scelta.

2.1)   Illustrazione delle finalità pedagogiche e cognitive della manipolazione della creta, per una educazione alla restituzione, in modellato, dell’immagine mentale costruita grazie alla percezione tattile e uditiva.

2.2)   Fondamenti teorico-pratici della modellazione della creta e loro adattamento alle esigenze specifiche dei bambini e dei ragazzi con minorazione visiva.

2.3)   Significato cognitivo, interpretativo e creativo della copia di un modello di riferimento.

2.4)   Traducibilità e restituzione significata, in modellato, della mimica facciale e delle posture del corpo.

2.5)   Analisi dei manufatti a confronto.

14 settembre 2019 – ore 9,00/13,00

3) Visita presso il Museo Tolomeo e la Pinacoteca Nazionale di Bologna.

3.1) Esercizi di descrizione e rappresentazione delle opere d’arte mediante la tecnica del Tableau vivant con uso di materiali tiflodidattici tattilmente percepibili.

Costo del Corso: 170 euro;

Chiusura iscrizioni: 20 luglio

Termine ultimo pagamenti: 5 agosto

Si rilascia attestato di partecipazione

Programma del Corso:

FB: Museo Tattile Anteros

FB: Istituto dei Ciechi

Francesco Cavazza Onlus

www.cavazza.it

Per info e iscrizioni: loretta.secchi@cavazza.it

Stadio di San Siro, il Milan pensa a un settore per non vedenti, di Marco Rolando

È un’iniziativa davvero meritevole quella che il Milan ha voluto dedicare ai tifosi non vedenti e ipovedenti che frequentano lo stadio di San Siro: un servizio di audio-descrizione della partita fruibili con dei semplici auricolari seduti a poca di distanza dal campo.

A provarlo per la prima volta c’era la delegazione della Fondazione dell’Istituto dei Ciechi di Milano, durante la partita Milan Frosinone disputatasi il 19 maggio 2019. Un match un po’ sofferto per il Milan (anche se chiuso con un bel due a zero a favore dei rossoneri), che però i tifosi non vedenti ricorderanno con particolare gioia.

L’obiettivo del Club Rossonero è realizzare, a partire dal prossimo anno, un settore dedicato a non vedenti e ipovedenti a bordo campo, con audiodescrizioni della partita fatte in diretta da uno speaker sportivo, formato dall’Istituto dei Ciechi. Il servizio dovrà essere poi integrato da un team di steward (anch’essi formati dall’Istituto) che si occuperà di assistere i tifosi non vedenti e ipovedenti durante la partita.

In Italia è la prima iniziativa di questo genere, ma allo stadio Emirates di Londra è già realtà. Non è un caso che l’attuale amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis, provenga proprio dal club dell’Arsenal, di casa all’Emirates.

E così, la sera della sfida con il Frosinone, diciassette persone comprese gli accompagnatori hanno potuto assistere alla partita munite di cuffiette per la radio-cronaca, entusiaste per la possibilità di sentire le urla dei tifosi, di gioire per un gol, di percepire la tensione sportiva dal campo. Certo, alcuni dettagli sono da migliorare, ma la direzione intrapresa è quella giusta. Fra di loro c’erano Rodolfo Masto, presidente della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano, Franco Lisi, direttore scientifico e Francesco Cusati, presidente del gruppo sportivo dei non vedenti milanesi.

«Questo era un primo step e il bilancio è molto positivo», spiega Masto. «Formeremo le persone che dovranno raccontarci la partita. Perché non ci interessa soltanto il fatto tecnico, ma anche la descrizione dell’ambiente, gli striscioni, il comportamento dei giocatori in panchina. Apprezziamo la disponibilità del Milan e speriamo che altri club seguano l’esempio. Una iniziativa del genere fa cultura di integrazione».

Positive le reazioni di tutti gli utenti dei social che hanno inondato di complimenti la società: «Non sono un tifoso del Milan, ma apprezzo tantissimo l’iniziativa e vi faccio i più sinceri complimenti» o anche «iniziativa molto lodevole e complimenti all’AC Milan con la speranza che sia d’aiuto anche a certi arbitri che ci hanno diretto quest’anno» e infine: «Complimenti, no alle barriere di comunicazione e visive».

La delegazione di non vedenti con l’amministratore delegato del Milan Ivan Grazidis. Da sinistra Franco Lisi con in braccio sua figlia Valentina, Rodolfo Masto, Ivan Grazidis, Francesco Cusati, Florinda Trombetta

La delegazione di non vedenti con l’amministratore delegato del Milan Ivan Grazidis. Da sinistra Franco Lisi con in braccio sua figlia Valentina, Rodolfo Masto, Ivan Grazidis, Francesco Cusati, Florinda Trombetta