FISH e FAND incontrano il Presidente Conte

FISH e FAND, le due Federazioni maggiormente rappresentative delle organizzazioni delle persone con disabilità, hanno incontrato oggi il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, presente anche Vincenzo Zoccano, sottosegretario del Ministero per la famiglia e le disabilità. Intento dell’incontro: fare il punto dei temi più urgenti sulle politiche per la disabilità.
“Abbiamo innanzitutto evidenziato al Presidente che esiste già un dettagliato Programma di azione sulla disabilità, approvato con DPR nell’ottobre dello scorso anno. – riporta Vincenzo Falabella, presidente FISH – Esso costituisce il risultato di una elaborazione comune di organizzazioni delle persone con disabilità, Ministeri, Regioni, Istituzioni pubbliche che si sono confrontate con impegno per due anni, all’interno dell’Osservatorio Nazionale sulla Disabilità, con l’obiettivo di attuare anche in Italia la Convenzione ONU.”
In effetti il Programma reca indicazioni operative (linee di azione e azioni specifiche) su moltissimi ambiti che interessano direttamente o indirettamente la qualità della vita delle persone con disabilità: dalla revisione dei criteri per il riconoscimento della stessa, alla vita indipendente, alla salute, al lavoro, allo studio e alla mobilità e altri aspetti.
“Abbiamo chiesto al Presidente di riprendere quel Programma e che il Governo assuma un ruolo centrale per la sua reale attuazione, rilanciando al contempo i lavori e la collaborazione dell’Osservatorio. L’Osservatorio va sicuramente riattivato quanto prima, tanto più vista la vocazione del nuovo Ministero per la famiglia e le disabilità. Il ruolo di raccordo fra i Ministeri e le Istituzioni che esso ricerca può essere ben supportato dall’Osservatorio.”
Oltre al Programma, le Federazioni hanno richiamato anche alcuni altri focus che oggi appaiono urgenti e centrali. Quello dell’inclusione lavorativa: mancano all’appello alcuni provvedimenti (linee guida e banca dati) e un ruolo maggiormente efficace dei nuovi servizi per l’impiego. Correlato alla inoccupazione c’è l’aspetto grave della povertà e dell’impoverimento di cui la disabilità è uno dei primi determinanti.
“Nell’imminenza dell’elaborazione della legge di bilancio, abbiamo sollecitato un adeguato finanziamento del Fondo per il ‘dopo di noi’, del Fondo per la non autosufficienza, di quello per le politiche sociali. Abbiamo ribadito però la necessità di adeguato monitoraggio e verifica sull’impiego reale ed efficace di questi Fondi. In particolare sulla non autosufficienza sarebbe più che opportuno delineare un Piano e livelli essenziali in modo da evitare disparità territoriali quanto mai evidenti.”
Vi sono anche ambiti che necessitano di una specifica azione normativa di sistema: è il tema dei progetti di vita indipendente, che dovrebbero uscire dallo sperimentalismo, e dei caregiver familiari su cui le Federazioni chiedono una norma che non sia al ribasso (solo indicazioni di principio) ma che garantisca tutele e diritti certi.
“Abbiamo anche ribadito la nostra contrarietà sullo stato di applicazione dei LEA. – sottolinea Falabella – A quasi due anni di distanza molte parti dei LEA risultano ancora disattese o solo parzialmente attuate. In particolare i ritardi più significativi riguardano proprio le prestazioni protesiche, cioè quegli ausili che riguardano sia la quotidianità di molte persone che la loro autonomia personale. Occorre intervenire, anche economicamente, e rimuovere queste lacune.”
Ed infine il tema dell’inclusione scolastica: si è attirata l’attenzione su alcune questioni strategiche complessive e che sono spesso connesse alle risorse o alla loro congrua allocazione.
“La riforma delle Province conserva ancora alcune ombre nella distribuzione di alcune competenze; si pensi al trasporto scolastico e agli assistenti educativi e alla comunicazione. Queste incertezze sono state affrontate e risolte temporaneamente con finanziamenti statali spesso frutto di emendamenti sul filo di lana di leggi di bilancio o di altri provvedimenti. La questione va affrontata in modo determinato una volta per tutte.”
Un incontro, quindi, molto denso di elementi, meritevoli di approfondimenti possibili solo se vi saranno realmente gli spazi e le occasioni.
“Da parte del Presidente abbiamo raccolto una attenzione verso le istanze presentate e l’intento di affrontarle progressivamente anche nel quadro del programma del Governo nella sua interezza e dei singoli Ministeri per le loro relative competenze, in particolare con il Ministero per la famiglia e le disabilità.”

14 settembre 2018

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FISH – Comunicato Stampa: Assistenti e badanti, segnali negativi nel “decreto dignità”

Il cosiddetto “decreto dignità”, nell’intento di contrastare i contratti a termine, rischia se convertito di arrecare danni economici alle famiglie e alle persone con disabilità, anche grave, che ricorrano al sostegno di badanti e assistenti personali. Sui contratti a termine, vengono aumentati i costi a carico non solo delle imprese, ma anche delle famiglie: per ogni rinnovo dovranno pagare un contributo aggiuntivo dello 0,5%, che si somma a quello già previsto dell’1,4%.
Al contratto a termine e al loro rinnovo le famiglie ricorrono molto spesso per gestire emergenze, per sostituire personale, per le mille necessità familiari che possono insorgere nella gestione di bambini, anziani non autosufficienti, persone con disabilità anche grave, o anche per rispondere agli altalenanti e incerti contributi pubblici.
In conseguenza del nuovo decreto, il costo stimato aggiuntivo sul contratto standard di una badante assunta per 24 ore a settimana può arrivare a 160 euro in più l’anno. Cifra che si aggiunge, ovviamente, alla retribuzione e ai contributi dovuti.
La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap auspica che si tratti di un errore sanabile in sede di conversione del decreto, tuttavia il segnale non è certo positivo in termini di attenzione alle famiglie, ai minori, alla non autosufficienza. E inoltre conferma il perseverare di una visione piuttosto miope rispetto al lavoro domestico su cui è necessario intervenire.
Si ricorda che, secondo i dati dell’Osservatorio INPS sui lavoratori domestici, nel 2016 sono stati registrati 866.747 lavoratori regolari, per la maggioranza lavoratori stranieri (75,0%) e con una netta predominanza della componente femminile (88,1%). Nonostante il numero dei collaboratori domestici sia cresciuto enormemente, arrivando quasi a raddoppiare nell’arco di un decennio (2002-2012), l’INPS ha rilevato a partire dal 2013 una contrazione del numero dei lavoratori regolari (-14,3% tra il 2012 e il 2016).
Questo calo riflette una reale diminuzione delle assistenti familiari nel nostro Paese? In realtà è esattamente il contrario: le assistenti familiari non solo non risultano in calo, ma anzi aumentano, e in questo momento proprio nel mercato del lavoro irregolare.
Ed infatti complessivamente si stima che le assistenti familiari (colf, badanti …) si attestino ben prudenzialmente oltre il milione e mezzo di unità.
Non è tutto: a fronte delle spese sostenute per il lavoro di cura privato le agevolazioni fiscali alle famiglie risultano assai limitate. Per tutti i contribuenti privati è prevista una deduzione dal reddito fino a 1.549,37 euro e limitata ai soli contributi previdenziali e assistenziali. Nel caso la prestazione sia resa a persone non autosufficienti è prevista, in aggiunta all’agevolazione precedente, una detrazione del 19% della spesa sostenuta, ma solo fino a 2.100 euro di spesa. È inoltre posto il limite reddituale di 40.000 euro. Peraltro su queste assunzioni le famiglie non godono nemmeno del sistema di incentivi di cui godono invece le aziende.
La presenza di una persona con grave disabilità rappresenta uno dei primi elementi di impoverimento del nucleo familiare e le spese di assistenza non compensate ne costituiscono una delle cause salienti.
“In questo scenario – rileva Vincenzo Falabella Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – non abbiamo certo bisogno che il ricorso al lavoro domestico venga ulteriormente vessato, anzi. Abbiamo tutti necessità di un intervento sistematico. E gli obiettivi immediati (oltre a quelli strategici) devono essere due. Il primo sostenere in modo molto più significativo queste spese familiari in una logica anche di supporto alla non autosufficienza e all’inclusione delle persone con disabilità. Il secondo: si usi più saggiamente la leva delle detrazioni e deduzioni anche per contrastare il lavoro nero.”
20 luglio 2018

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Fish – Comunicato stampa: FISH sul Codice delle disabilità

In questi giorni il Presidente del Consiglio Conte ha annunciato l’intento, per ora senza declinarlo negli aspetti operativi, di promuovere un “codice delle disabilità” in cui concentrare tutte le norme in materia. Su tale ipotesi il Sottosegretario per la famiglia e le disabilità, Vincenzo Zoccano conferma che vi è stata una preliminare condivisione fornendo anche i primi dettagli.
Sembra di intendere che non si tratterà solo e tanto di un testo unico, quanto di uno strumento normativo che investa anche nuovi ambiti (caregiver, revisione dell’ISEE ecc.), introducendo nuovi benefici e razionalizzandone altri.
A questa prospettiva, pur non ancora delineata operativamente, fa eco la FISH, per voce del suo Presidente: “Pur apprezzando le prospettive che rilancino i diritti umani delle persone con disabilità, ci permettiamo di ricordare che la relativa Convezione ONU è già stata ratificata nel 2009 dal nostro Paese e rappresenta già il caposaldo e il riferimento per qualsiasi politica e produzione normativa che con quella devono essere congruenti. La stessa Convenzione prevede anche il coinvolgimento diretto delle organizzazioni delle persone con disabilità – “Nulla su di noi, senza di noi” – nelle decisioni e nelle politiche che le riguardano”.
Ma i timori di FISH riguardano anche i tempi per l’elaborazione di un atto verosimilmente ponderoso e complesso, lasso temporale che potrebbe incidere sulle contestuali necessità ed urgenze che sono improcrastinabili. Prosegue Falabella: “Mentre attendiamo e collaboriamo alla stesura di questo codice dopo averne compreso senso e perimetro, il Programma biennale d’azione (Decreto del Presidente della Repubblica 12 ottobre 2017), ampio e condiviso documento che dovrebbe orientare le politiche e i servizi per le persone con disabilità, dovrebbe essere reso operativo e questa è una competenza innanzitutto del Governo cui spetta di assumerne una regia propulsiva. Su questo attendiamo un segnale formale e concreto che al momento non abbiamo ancora raccolto. Ci sarebbero, a ben vedere, anche le prospettive avanzate dal Contratto di Governo che attendono di essere messe in cantiere, ad iniziare dall’aumento delle pensioni agli invalidi civili. Anche per questo beneficio ci auguriamo non si debba attendere il licenziamento finale del codice”.
Lo scenario politico e istituzionale, fluido e incerto, richiede un quotidiano e costante monitoraggio sulle iniziative di Governo, nel suo complesso e a livello dei singoli ministeri, e sull’attività parlamentare. È per fronteggiare questa necessità politica che la Giunta FISH venerdì scorso ha costituito una specifica task force per strutturare, ottimizzare e rendere ancora più tempestive le proprie iniziative e proposte.

18 luglio 2018

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Una nuova pubblicazione: La segregazione delle persone con disabilità

“È con orgoglio e soddisfazione che annunciamo questa pubblicazione, ora disponibile nelle librerie e nei canali distributivi online. Essa rappresenta contemporaneamente un punto di arrivo e, soprattutto, di partenza su un tema centrale nell’attività di FISH: il contrasto ad ogni forma di segregazione delle persone con disabilità.”
Con queste parole Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, presenta il volume “La segregazione delle persone con disabilità – I manicomi nascosti in Italia”, edito in aprile 2018 per i tipi di Maggioli Editore e curato da Giovanni Merlo (direttore di Ledha) e da Ciro Tarantino (Università della Calabria).
Le questioni, le istanze, le riflessioni proposte discendono da una partecipata Consensus Conference sul medesimo tema promossa nel giugno 2017 da FISH e che produsse, contando su un’ampia condivisione, uno specifico Poster contro la segregazione delle persone con disabilità nei servizi per l’abitare.
Il libro, di cui si consiglia la lettura, approfondisce questi temi con interventi di vari esperti che ne affrontano le diverse sfaccettature – esistenziali, normative, psicologiche, sociologiche, storiche ed ideologiche – accomunate dalla condivisa istanza di ripristinare il centrale diritto umano alla vita indipendente e di contrastare la violenza, talvolta anche subdola, che risiede nella segregazione.

La segregazione delle persone con disabilità – I manicomi nascosti in Italia
Maggioli Editore, 2018
A cura di Giovanni Merlo e Ciro Tarantino
ISBN: 8891626738
Pagine: 129
Prezzo: 16 euro (sconto del 15% sugli acquisti on line)
https://www.maggiolieditore.it/la-segregazione-delle-persone-con-disabilita.html

12 giugno 2018

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FISH ha eletto le proprie cariche direttive

La scorsa settimana si è svolto il Congresso dei delegati FISH che, oltre a discutere ed approvare la mozione generale e quelle specifiche che orientano l’attività delle Federazione per il prossimo anno, ha provveduto a rinnovare i propri organi istituzionali.
Ha quindi individuato i 15 componenti della Giunta, il Collegio dei Revisori dei Conti e il Comitato dei Garanti.
Oggi la nuova Giunta, convocata per la nomina delle cariche, ha provveduto ad eleggere presidente, vicepresidenti, segretario e tesoriere.
Conserva la presidenza Vincenzo Falabella (FAIP) che verrà affiancato da Roberto Speziale (ANFFAS), vicepresidente vicario, e da Silvia Cutrera (DPI Italia), altra vicepresidente, entrambi riconfermati nelle loro cariche.
Antonio Cotura (FIADDA), precedentemente segretario, diviene il terzo vicepresidente mentre il quarto è Paolo Virgilio Grillo (AIPD).
La tesoreria è affidata all’esperienza e alla competenza di Mario Alberto Battaglia (AISM), già ripetutamente membro di Giunta.
Infine, Daniele Stavolo (FISH Lazio), nuovo ingresso in Giunta, assume la carica di segretario nazionale.
Ricordiamo per completezza gli altri componenti della Giunta: Luisella Paola Bosisio (FISH Lombardia), Annunziata Coppedè (FISH Calabria), Francesco Diomede (AISTOM), Marco Espa (ABC), Alberto Fontana (UILDM), Giampiero Licinio (FISH Friuli Venezia Giulia), Donata Grazia Pagetti (FISH Toscana), Germano Tosi (ENIL Italia).
A tutti l’augurio di un buon lavoro.

4 giugno 2018

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Fish – Nuovo Governo: primi segnali sulla disabilità

In queste settimane si va consolidando lo scenario istituzionale e politico del nostro Paese e, giorno dopo giorno, si aggiungono elementi che potrebbero impattare sulle future condizioni di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
I primi segnali si sono rilevati nel cosiddetto “Contratto di Governo del cambiamento” che ha aggregato in senso programmatico i partiti che sostengono il nuovo Esecutivo. Su quel documento, nella parte che riguarda la disabilità, FISH mantiene varie riserve e, soprattutto, attende chiarezza sui vari passaggi che appaiono incerti o ambigui.
Ma nel frattempo attorno al nuovo Esecutivo si colgono dichiarazioni non certo rassicuranti e, per certi versi, di conferma di politiche e tentativi già visti e contrastati in passato.
Un esempio preoccupante arriva da “La Repubblica” di oggi che ospita una articolata intervista ad Alberto Brambilla, tecnico (e politico) di punta della Lega e già sottosegretario al Welfare in due Governi Berlusconi e poi Presidente del nucleo di valutazione della spesa previdenziale presso il Ministero del Lavoro (2008-2012). Un nome in pole position per qualche sottosegretariato nel nuovo esecutivo se non addirittura, secondo alcuni, al vertice di INPS.
Brambilla tranquillizza circa la fattibilità della soppressione della Legge Fornero e ridimensiona (di molto rispetto ad altri analisti) le previsioni di spesa: basterebbero, a sua detta, 5 miliardi. Rimane comunque la sfida di dove recuperali e, contestualmente, di come garantire la copertura all’altro punto centrale nel “Contratto di Governo del cambiamento” e cioè il reddito di cittadinanza.
Secondo Brambilla 1,5 miliardi possono essere recuperati con la soppressione dell’Ape Social, cioè quella formula di anticipazione della pensione riservata a pochissime categorie di lavoratori, e in numero già contingentato e con limiti anagrafici, fra i quali quelli che assistono familiari con gravi disabilità o che sono lavoratori con disabilità.
Ma Brambilla propone anche un’altra ricetta (già sentita in passato) che riguarda l’assistenza: “Andrebbe unificato il corpo medico di INPS e INAIL perché vigili su invalidità e inabilità, togliendo il monitoraggio alle Regioni. Risparmiare il 4%, stanando i furbi, su una spesa da 112 miliardi annui non è fantascienza.”
Per inciso i 112 miliardi citati riguardano l’intera spesa pensionistica, mentre il 4% si dovrebbe recuperare solo dalle pensioni di invalidità civile (e sordità e cecità) e anche da quelle di invalidità per lavoro.
La bizzarra unificazione del “corpo medico” di INPS e INAIL, secondo il Brambilla, dovrebbe “stanare i furbi”. Ancora per inciso: le Regioni da un pezzo non hanno più alcuna funzione di monitoraggio su quelle provvidenze. La stessa funzione concessoria delle provvidenze assistenziali è di fatto in capo a INPS da alcuni anni.
Si torna quindi a parlare di “furbi”, a riproporre logiche e ricette tipiche di altre stagioni, incentrate sul pregiudizio e lo stigma, sulla spesa improduttiva di tremontiana memoria.
E ricette fallimentari: INPS e Ministero del Lavoro hanno sancito in modo definitivo che i 450.000 controlli condotti nel triennio 2013-2015 hanno riportato nelle casse dello Stato solamente 13,6 milioni di euro.
Ma Brambilla mette le mani avanti anche sull’altro intento espresso dal citato Contratto e cioè l’aumento delle pensioni di invalidità. Ancora una volta, prevale lo stigma e il condizionale: “Sarebbe altrettanto giusto raddoppiare le pensioni di invalidità. Ma quelle vere.”
Nel complesso, leggendo l’intervista rimane la netta sensazione che la Lega, riprendendo linguaggi e proposte di epoca berlusconiana, stia di fatto dettando la linea al neoministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Luigi Di Maio, e a quello della Famiglia e della Disabilità, Lorenzo Fontana. Da entrambi ci si augura una presa di distanze da questo scenario tutt’altro che positivo.

4 giugno 2018

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Fish – Istituzioni e organizzazioni dell’impegno civile al Congresso FISH

Sarà forse una delle ultime uscite pubbliche come Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: Valeria Fedeli sarà presente alla sessione di apertura del Congresso FISH 2018 che si terrà a Roma il 26 e il 27 maggio presso l’Hotel Aran Mantegna.
Nella sessione “Per un’alleanza civile contro discriminazione e segregazione” (26 maggio, ore 12) si affronteranno infatti anche i temi dell’inclusione scolastica oggetto di frequenti confronti fra il MIUR e la FISH in particolare negli ultimi due anni e ancora elemento di dibattito, confronto, istanze e attese. E la presenza della Ministra uscente contribuirà a fotografare l’attuale situazione, con gli obiettivi raggiunti e quelli ancora sospesi che il nuovo Governo dovrà assumere.
Ma ad esprimersi su discriminazione e segregazione, in una agile tavola rotonda coordinata da Pietro Barbieri (Coordinatore Comitato Tecnico Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità) sono stati invitate, in modo oculato, molte persone che, per ruolo o esperienza, possono riportare punti di vista e considerazioni di sicuro arricchimento.
Fra i referenti istituzionali, non solo per la vicinanza territoriale con la sede dell’evento, parteciperanno Alessandra Troncarelli (Assessore Politiche Sociali e Welfare della Regione Lazio) e Andrea Venuto (delegato del Sindaco del Comune di Roma per la disabilità).
Spazio anche all’ambito del Terzo settore con Giancarlo Moretti (Coordinamento del Forum Nazionale del Terzo Settore), Silvia Stilli (Portavoce AOI), Francesca Danese (Portavoce Forum del Terzo Settore Lazio) e Stefano Granata (Presidente Consorzio CGM).
Silvia Stefanovichj (Responsabile disabilità CISL) e Giovanni Scacciavillani (Ufficio Politiche disabilità UGL) porteranno la testimonianza delle organizzazioni sindacali.
Ed infine sono previsti e attesi gli interventi di Nazaro Pagano (Presidente ANMIC) e Vincenzo Zoccano, Presidente del FID – Forum Italiano per la Disabilità, l’organismo di rappresentanza in Europa delle Federazioni italiane (FAND e FISH) delle persone con disabilità.
Un gruppo di relatori che, senza dubbio, sapranno convergere l’attenzione su due temi centrali per i diritti umani delle persone con disabilità, in fondo il filo conduttore di un Congresso aperto a tutti e che reca come significativo slogan “liberi di scegliere, liberi di vivere, liberi, fra donne e uomini liberi”.
Il programma complessivo dell’evento, che prevede varie interessanti sessioni, è disponibile nel sito ufficiale di FISH.

23 maggio 2018

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Fish – Anche i Parlamentari al Congresso FISH

Molte sono le aspettative da parte di tutti i Cittadini, e quindi anche delle persone con disabilità, verso la nuova Legislatura che ha preso avvio nel marzo scorso e che vede un Parlamento con moltissimi Deputati e Senatori al loro primo mandato. E le aspettative sono ancora maggiori nel momento in cui è in via di formazione il nuovo Esecutivo ed è stato definito un Contratto di Governo che ne delinea gli intenti anche nell’ambito della disabilità.
La FISH ha colto l’occasione del proprio Congresso (Roma 26/27 maggio, presso l’Hotel Aran Mantegna) per invitare una delegazione di parlamentari alla specifica sessione “Per una nuova prospettiva parlamentare sull’inclusione”.
Che cosa si devono e possono attendere le persone con disabilità e loro famiglie su vecchie e nuove istanze, necessità, urgenze, lacune? Potranno contare su un approccio trasversale ai Gruppi sull’inclusione sociale?
Toni Mira, Caporedattore di Avvenire e da sempre attento a queste tematiche, sarà l’animatore della sessione, lasciando anche spazio ad immancabili interventi dal pubblico.
Hanno già garantito la loro presenza Maria Teresa Bellucci (Fratelli d’Italia, Camera dei Deputati), Elena Carnevali (PD, Camera dei Deputati), Massimo Enrico Baroni (Movimento 5 Stelle, Camera dei Deputati), Davide Faraone (PD, Senato della Repubblica).
Un’altra sessione, idealmente collegata a quella precedente, è prevista per il pomeriggio (ore 14.30) e sarà moderata da Carlo Giacobini (FISH). Il tema è tecnico ma con risvolti particolarmente operativi e comprensibili: “Per una protezione sociale fondata sui diritti umani”. Assistenza, contrasto alla povertà, trasferimenti monetari, nuove politiche e servizi di protezione sociale che sappiano raccogliere sia la sfida della sostenibilità che quella dei diritti umani. Interverranno relatori attenti ed autorevoli: Onofrio De Lucia (Vicecoordinatore Medico Legale INPS), Giovanni Fosti (Docente Lecturer SDA Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico dell’Università Bocconi, Milano) e, infine, Pietro Vittorio Barbieri (Coordinatore Comitato Tecnico Scientifico Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità).
Le sessioni sono aperte al pubblico ma è gradita una comunicazione di partecipazione all’indirizzo presidenza@fishonlus.it
Tutte le sessioni sono sottotitolate a cura di FIADDA.

21 maggio 2018

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Fish – Discriminazione e segregazione: se ne parla al Congresso FISH

Il 26 e il 27 maggio si tiene dunque a Roma il Congresso della FISH. Un evento che prevede rilevanti sessioni aperte a tutti, anche alle persone e alle organizzazioni non aderenti alla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.
Il denso programma è disponibile nel sito ufficiale di FISH.
Una delle cinque sessioni (sabato 26, ore 16) raccoglie e rilancia le istanze sempre più consapevoli e circostanziate delle donne e delle ragazze con disabilità. Il titolo della sessione è in sé già significativo: “La doppia discriminazione delle donne con disabilità”. Evidenzia la condizione di discriminazione multipla che le persone subiscono come donne e come disabili. Induce a riflessioni e proposte per realizzare scenari in cui la prospettiva di genere nelle politiche per la disabilità sia compiutamente assunta e, al tempo stesso, la prospettiva della disabilità venga operativamente considerata nei servizi rivolti alle donne.
Su questi aspetti si confronteranno, con il coordinamento di Stefania Dondero (FISH), Federica Porcarelli (Non Una Di Meno, Roma), Simona Lancioni (Responsabile di Informare un’H – Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli, Pisa), Nina Daita (Responsabile dell’Ufficio politiche per le disabilità, CGIL Nazionale), Rosalba Taddeini (Associazione Differenza Donna), Rita Barbuto (DPI – Disabled Peoples’ International Italia).
L’ultima sessione di sabato 26 (inizio alle 17.30) è dedicata ad un tema centrale nell’azione e nell’impegno di FISH: “Contrastare ogni forma di segregazione”. Si riprenderanno le questioni e le istanze già oggetto di una partecipata Consensus Conference sul medesimo tema promossa nel giugno scorso che produsse, contando su un’ampia condivisione, uno specifico Poster contro la segregazione delle persone con disabilità nei servizi per l’abitare.
L’incontro è anche l’occasione per la presentazione della recentissima pubblicazione che proprio dalla Consensus Conference ha tratto ispirazione. “La segregazione delle persone con disabilità – I manicomi nascosti in Italia”, edita in aprile 2018 per i tipi di Maggioli Editore, è curata da Giovanni Merlo e Ciro Tarantino.
Ed è proprio Giovanni Merlo, di FISH e direttore di Ledha, a moderare e animare la sessione con interventi di Ciro Tarantino (Università della Calabria), Giuseppe Arconzo (Università degli Studi di Milano) e Mauro Palma (Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale).
Le sessioni, come detto, sono aperte al pubblico, ma è gradita una comunicazione di partecipazione all’indirizzo presidenza@fishonlus.it
Tutte le sessioni sono sottotitolate a cura di FIADDA.

18 maggio 2018

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FISH verso un Congresso aperto a tutti – Roma 26/27 maggio

Si avvicina il Congresso 2018 della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap di cui sono stati resi noti il programma e i contenuti dell’evento che si terrà a Roma (presso l’Hotel Aran Mantegna) il 26 e il 27 maggio. Un appuntamento contrassegnato dall’apertura all’intero movimento delle persone con disabilità, alle organizzazioni dell’impegno civile, al sindacato, alle istituzioni.

Lo stesso slogan è significativo ed emblematico delle istanze di partecipazione e inclusione che sottendono all’appuntamento: “liberi di scegliere, liberi di vivere, liberi, fra donne e uomini liberi”.
Sarà un’occasione per confrontarsi su temi e raccogliere sfide quanto mai attuali: la discriminazione, in particolare quella multipla, la segregazione e l’isolamento, l’esclusione nelle vecchie e nuove forme, il diritto alla libertà di scelta e ad adeguati livelli di vita.
Solo il confronto e la condivisione – sottolinea il presidente Vincenzo Falabella – al di là delle sigle e delle appartenenze, possono generare i presupposti e lo scenario funzionali alla piena esigibilità e compimento dei diritti umani delle persone con disabilità, delle loro famiglie, delle nostre comunità.”
La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap ha voluto cogliere l’occasione del proprio Congresso dei delegati per offrire uno spazio aperto a tutti, aderenti e non aderenti a FISH, giacché ognuno possa contribuire, con la propria esperienza e il proprio angolo prospettico, a quel cambio di paradigma basato sui diritti umani.
Il giorno 26, in particolare, prevede varie sessioni, aperte a tutti, in cui si confronteranno esperienze e visioni diverse, alla ricerca di una sintesi plurale su temi di estrema rilevanza, come ben si intuisce dal programma ufficiale.
Nella giornata successiva i delegati di FISH sono chiamati al rinnovo delle cariche e a delineare, con specifiche mozioni congressuali, le linee politiche di maggiore impegno per il prossimo anno.
Nel sito FISH è consultabile il Programma ufficiale del Congresso FISH 2018 <http://www.fishonlus.it/files/2018/05/FISH_programma_congresso_2018.pdf> .
17 maggio 2018
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