I risultati del week-end

Si è aperto domenica, il XX Campionato Italiano di baseball per ciechi.

A Legnano i Thunder’s Five Milano e i Patrini Malnate si sono divisi la posta (6 a 4 e 3 a 6).
Per quanto riguarda l’atletica leggera, Gaia Rizzi (guida Vanessa Palombini) ha conquistato due titoli italiani ai Campionati Italiani Paralimpici di Ancona nella categoria S11 (non vedenti).
Di seguito i riscontri cronometrici:
– 60 MT 10.38 (nuovo primato personale);
– 200 MT 35.85 (nuovo primato personale).
Sempre nel week-end si è svolto, a Casalnuovo di Napoli, il Torneo Nazionale di Qualificazione femminile di showdown.
Le nostre giocatrici Monica De Fazio (seconda), Sonya Tranchina (terza) e Stefania Canino (ottava) hanno staccato il pass per i Campionati Italiani previsti a fine maggio.
Buone notizie giungono anche dal XVIII Meeting PHB di nuoto paralimpico che si è svolto questa domenica a Bergamo.
Martina Rabbolini Nei 100 rana ha stabilito il nuovo record italiano assoluto cat. SB11 con il tempo di 1.36,90, mentre Nei 100 d’orso cat. S11, con il tempo di 1.26,28, ha stabilito il suo nuovo primato personale.

Oltre il conformismo per riscoprire sé stessi, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Vuole essere proprio questo  l’augurio pasquale che la sala telefonica 98 90 50 desidera  offrire a tutti  attraverso il vissuto della sua stessa  denominazione: “parla, un amico ti ascolta.”

Sarà con noi, come consuetudine, Mons. Vittorio Lupi, vescovo di Savona, per offrirci una riflessione che scaturisce dagli insegnamenti di Cristo nella Sua proposta di chiarimento storico, sociale, politico e religioso. Ci condurrà alla riscoperta delle proposte fondamentali per realizzare comunitariamente un progetto di vita aperta all’accoglienza e alla consapevolezza responsabile.

L’incontro è fissato per martedì 22 marzo alle ore 17.30 nella nostra sala telefonica 98 90 50 .

Chi avesse bisogno di conoscere il pin di ingresso o di acquisire ulteriori informazioni può telefonare a me o agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio.

Vi ringrazio per l’attenzione e Vi aspetto numerosi.

 

Cesare Barca

E mail: barcacesare39@libero.it

Tel 368 28 38 21

 

Nunziante Esposito

E mail: nunziante.esposito@alice.it

Tel 349 67 23 351

 

Pino Servidio

E mail: giuseppe.servidio@alice.it

Tel. 335 80 82 002

In archivio anche il terzo stage del corso formativo Cyriax, di Mirella Gavioli

Lo scorso 12, 13 e 14 Febbraio si è tenuto presso il salone della sede del consiglio regionale lombardo in Via Mozart a Milano, il terzo  e conclusivo stage del corso di formazione professionale in medicina ortopedica manuale metodo Cyriax. Tale evento è stato patrocinato dal consiglio regionale UICI della Lombardia, con il contributo di I.RI.FO.R. Il corso, presieduto dal Professor Maurizio Leone, docente di questa metodica riabilitativa e vicepresidente di ETGOM Italia, è stato  ben coadiuvato da Mirella Gavioli, coordinatrice regionale di categoria dei Fisioterapisti e massofisioterapisti della Lombardia che, con il responsabile della segreteria I.RI.FO.R regionale, il dot. Stefano Sartori, si è occupata di tutta la fase organizzativa e della gestione delle varie esigenze in loco. Il docente, ormai esperto nella formazione anche di professionisti con disabilità visiva, si è prodigato nel far conoscere e apprendere i concetti messi a punto dal Dr Cyriax nella prima parte del ‘900 rielaborandoli attentamente per renderli accessibili a 20 professionisti della riabilitazione con differenti disabilità visive provenienti da diverse regioni d’Italia che hanno saputo cogliere in questa proposta, un’opportunità formativa e di crescita non solo professionale ma anche personale.
Tra i corsisti è emersa la soddisfazione e la gratitudine per la disponibilità mostrata dal professor Leone nel trasmettere loro i concetti teorico-pratici con competente pazienza ma soprattutto con una lodevole voglia di mettersi in gioco. Argomenti dei tre seminari, a conclusione dei 4 moduli già realizzati tra il 2014 e il 2015, sono stati l’applicazione dei concetti elaborati dal Dr Cyriax alla colonna cervicale, dorsale, lombare e alla sacro-iliaca, offrendo tecniche, strumenti e competenze spendibili in piena autonomia in vari ambiti del fare professionale. I corsisti hanno potuto così ampliare le loro conoscenze grazie alla pluriennale esperienza di un docente qualificato che ha fornito loro nuovi strumenti da utilizzare nella pratica clinica quotidiana, stimolando il ragionamento e la voglia di essere e di fare, soprattutto per coloro che si avvicinano per la prima volta alla formazione professionale sul campo.
Un’esperienza ottimamente riuscita e di capitale importanza per mantenere i professionisti qualificati e al passo con i tempi, data la fondamentale necessità di ampliare le proprie conoscenze onde risultare sempre più competitivi nel mutevole e in continua evoluzione mondo del lavoro che risulta sempre più selettivo proprio nei confronti dei professionisti con disabilità visiva.
Un grazie particolare quindi va indirizzato ai corsisti che, nonostante la significativa differenza di età e di esperienze, dalle neolaureate  di 23 anni, ai 70 anni dei veterani più esperti ma sempre desiderosi di apprendere e confrontarsi, hanno saputo creare  un piacevole gruppo omogeneo che ha saputo lavorare efficacemente, interscambiandosi in modo ottimale.
La gratitudine va in fine espressa anche a quelle strutture “I.RI.FO.R” che consapevoli dei bisogni della categoria, si mettono a disposizione  a beneficio della specificità e della professionalità degli interessati.
Appuntamento al prossimo corso!

Mirella Gavioli

La sala telefonica virtuale “parla, un amico ti ascolta” 98. 90. 50 della Commissione nazionale anziani spalanca le sue porte, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Sono trascorsi 3 anni e sei mesi da quando la nostra sala 98. 90. 50 “parla, un amico ti ascolta” voluta dalla Commissione nazionale anziani ha iniziato la propria offerta di ascolto e la programmazione di incontri tematici su numerosi argomenti di interesse generale e di informazione.
Due anni di accoglienza e di promozione svolta con sollecitudine amichevole da dodici moderatori che hanno consentito e ancora favoriscono l’apertura pomeridiana cinque giorni la settimana e promuovono la diminuzione dell’isolamento e della solitudine.
Da tempo abbiamo avvertito il bisogno di conoscere le esigenze e le proposte di tutti i frequentatori abituali, ma ancor più i desideri e le necessità di tutti coloro che non hanno ancora gradito l’invito di essere presenti, di quanti non hanno ancora inteso far propria l’offerta del nostro servizio, di vivere comunitariamente momenti di confronto e di dialogo.
La sala spalanca perciò le sue porte per accogliere tutti, ma proprio tutti e, in particolare, coloro che non hanno ancora voluto conoscere la gioia dell’incontro e del contatto che, sebbene telefonico, sappiamo quanto possa agevolare l’apertura personale e favorire l’assunzione di informazioni utili.
Vogliamo soffermarci sulle vostre attese, apprendere le vostre esigenze personali, le vostre indicazioni per rendere sempre più utile e adeguato il nostro servizio.
Sì, perché la nostra sala offre un vero e proprio servizio di ascolto e presta la massima attenzione ai suggerimenti e alle urgenze di tutti e di ciascuno.
Non sembrerà vero, ma durante questo periodo di attività è stato possibile organizzare conferenze di carattere culturale e sociale, aprirci all’attività associativa, conoscere le caratteristiche particolari di carattere informatico, soddisfare il desiderio di conoscere le nostre città, abitudini, costumi e folklore delle nostre regioni, assaporare la gioia della comunicazione e dell’interscambio.
La sala favorisce quindi la massima apertura e sviluppa il bisogno di dialogo, di interscambio e di amicizia.
Le possibilità promozionali sono tante e variegate, ma avvertiamo con sempre maggiore urgenza che questa nostra iniziativa venga conosciuta, utilizzata e integrata dalla partecipazione di tutti.
I giorni scorrono velocemente e ogni occasione perduta difficilmente si potrà ritrovare.
Diviene perciò sempre più necessario che questa iniziativa venga conosciuta, diffusa e valorizzata perché davvero possa raggiungere la sua finalità sostanziale: sconfiggere l’isolamento o comunque la solitudine e favorire lo sgorgare fluente di quell’acqua rigenerante che l’amicizia e i contatti interpersonali sanno offrire per placare la nostra sete esistenziale.
So perfettamente di non dire cose particolarmente nuove, anzi, sono pensieri e situazioni purtroppo antiche, ma so altrettanto che, nel momento di rinnovamento e spesso di disorientamento socio-culturale che stiamo attraversando dobbiamo tentare di rivitalizzare il concetto irrinunciabile di “comunità” e di contatto , di confronto e di effettiva conoscenza.
Chiediamo perciò alle nostre rappresentanze territoriali e a tutti coloro che credono nell’utilità di promuovere davvero il dialogo, l’amicizia e il confronto di venire a conoscere questa nostra attività, di vivere con i nostri moderatori e con molti di noi momenti di incontro e di amicizia. Portateci le vostre esperienze e le vostre situazioni di vita, parlateci di voi e troverete un dialogo aperto e rigenerante.

Per conoscere le modalità di accesso potete scrivermi o telefonarmi: sono a vostra disposizione e sarò lieto di fornire ogni eventuale
informazione. Aiutateci a rendere sempre più efficace il nostro impegno.
Cesare Barca
Email: barcacesare39@libero.it

Risultati della seconda prova di Qualificazione ai Campionati italiani di scherma per non vedenti

Domenica 13 marzo 2016 si è svolta, a Roma, la seconda prova di Qualificazione ai Campionati italiani di scherma per non vedenti (specialità spada).
I nostri soci, che conquistano l’accesso alla fase finale prevista a giugno sempre a Roma, hanno conseguito i seguenti risultati:
– Ilaria Granata, seconda;
– Giuseppe Rizzi, secondo;
– Ilaria Vermi, ottava;
– Pietro Palumbo, nono.

Napoli – Principesse per un giorno – Visita guidata a Villa Pignatelli

Nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Donna , sabato 5 marzo, su proposta della Commissione per le pari opportunità, abbiamo organizzato una visita al museo Pignatelli in Napoli. Nel bel giardino all’inglese che circonda la villa, siamo stati accolti dalla vice-direttrice dott.ssa Rosanna Naclerio, che ci ha dato il benvenuto e ci ha affidato alla dott.ssa Tiziana Beato, specializzata nella guida di visite tattili. Era una bella giornata anche se un po’ ventosa e ascoltare la storia della villa godendo del sole era molto piacevole. Abbiamo toccato i fiori delle camelie per cui il giardino della villa è famoso. Poi siamo entrati nell’edificio dopo aver salito le scale di marmo sorvegliate da due belle statue di cani. E’ stato come fare un salto nel passato. La dott.ssa Beato ci ha fatto sentire come ospiti dell’ultima principessa di casa Pignatelli, come se fossimo appena scesi dalle carrozze e quindi introdotti nella teoria di saloni riccamente arredati e decorati. Un tripudio squisitamente settecentesco di oro, sete, specchi e ancora oro! Consolles di legno finemente scolpite, camini in marmo guarniti da orologi in bronzo dorato, sontuosi candelabri a molteplici fiamme, divani e poltrone tappezzati con preziose sete di San Leucio. Siamo entrati nella bella sala da pranzo con l’enorme tavola imbandita con delicate stoviglie francesi e magnifici bicchieri di cristallo recanti lo stemma di casa Pignatelli: tre pignatte; ebbene sì , tre comuni pentole di coccio!
E ancora la biblioteca dove, durante i ricevimenti, si rifugiavano gli uomini a parlare di cose da maschi, a bere cognac , a giocare a biliardo e a fumare. L’odore sarebbe stato assorbito dagli splendidi pannelli di cuoio lavorato a sbalzo. Nel contempo, le donne si sarebbero trattenute nell’attiguo salottino a bere rosolio e a ciacolare.
Siamo poi saliti al piano superiore dove erano gli appartamenti privati della famiglia. Qui di recente hanno arredato alcune sale con i mobili originali ottocenteschi. Infatti abbiamo potuto ammirare il salottino privato del principe dove troneggia un raro esempio di cassaforte in noce e ancora librerie che ospitano preziosi volumi antichi. La sorpresa è stata la sala da bagno: di incredibile modernità il gusto del mobile con doppio lavabo , ma la meraviglia è stata toccare la vasca del principe ricavata da un unico enorme blocco di marmo completa da delfini da cui usciva il getto d’acqua.
Ma la visita non è finita con gli appartamenti come avrebbe dovuto, la nostra guida infatti, ci ha voluto regalare anche un assaggio del ricco museo delle carrozze che è parte della Villa Pignatelli. Ci ha mostrato dunque, un elegante coupè usato per recarsi a teatro, gli interni sono addirittura tappezzati in seta! Ancora non è stato realizzato un percorso tattile di questo museo, ma appena sarà pronto ci inviteranno a testarlo e noi non vediamo l’ora.
Abbiamo degnamente concluso la visita con una bella pizza a via Partenope dove il nostro presidente ha voluto omaggiare le signore con un apprezzatissimo ramo di mimosa.
Per chi vuole saperne di più su questo luogo ecco il link istituzionale:

Museo Pignatelli – Polo museale della Campania

Roberta Cotronei (Commissione Pari Opportunità)

Il dialetto dei padri: le nostre radici, di Mena Mascia

Autore: Mena Mascia

La commissione per le pari opportunità che il consiglio provinciale di Campobasso mi ha incaricato di coordinare, ieri, otto marzo, ha celebrato la giornata internazionale della donna, chiamando a raccolta i soci per assistere ad un recital di poesie e canzoni dialettali che attori non professionisti ci hanno regalato.
Oltre ogni aspettativa, la partecipazione è stata divertente e coinvolgente al punto che tutti si sono sentiti parte attiva di un fuori programma fissato, che, benché precedentemente deciso, ha subito variazioni che hanno soddisfatto a pieno l’uditorio.
C’era una volta… Fin da quando ci è possibile ricordare, proprio così aveva inizio ogni favola degna di tal nome, ricordate?
Con le tante suggestioni che il titolo di questa manifestazione personalmente mi ha provocato, senza sentirmi un panda in estinzione, come purtroppo la mia età vorrebbe, promuovendola, avevo voglia di ricordare il com’eravamo, per riflettere con gli astanti sul come siamo, per conoscerci meglio, dati i cambiamenti sopravvenuti nella vita di tutti noi.
C’erano una volta i genitori anziani dei quali, accettando i ruoli che mano a mano, impercettibilmente, ma inesorabilmente, andavano cambiando, i figli si facevano un vanto di occuparsi, mentre ora nascono come funghi quegli strani luoghi che eufemisticamente continuiamo a definire case di riposo. Senza nulla togliere a quelle che funzionano, e per fortuna ce ne sono, le cronache ce ne propongono tante altre nelle quali i maltrattamenti sono all’ordine del giorno.
Prima che la massificazione ci consigliasse di non distinguerci gli uni dagli altri, c’era una volta il piacere di comunicare attraverso il dialetto paesano di cui si è perduto l’uso, oltre alla comprensione degli idiomi, ma dei quali ieri, con le calde voci monacilionesi di Nando e di Rita che in dialetto scrivono, dello jelsesi Luigi che attraverso la chitarra ci allietava tutti, recitando con indicibile espressività monologhi di vita vissuta, di Nunzia e Giuseppe che, in oratinese hanno cantato antichi stornelli, della verace campobassana Pina che ha dedicato alla giornata dolcissime constatazioni personali, di Giovanni che nel dialetto di Montefalcone ci ha recitato delicatissime liriche, di Rosaria che, sebbene con voce un po’ cambiata dall’età, ci ha cantato una vecchia nenia molisana, del timido Lucio che ha voluto dedicare alle donne presenti una canzone di De Gregori , senza tema di essere smentiti, abbiamo considerato dei regali preziosi ogni esibizione, attraverso le quali, ognuno di loro hanno voluto darci un saggio della passione per la ricerca delle proprie radici.
Dopo aver brindato all’essere stati insieme tanto piacevolmente, ci siamo lasciati sperando di cuore in un prossimo incontro.
C’era una volta, ma spero ci sia sempre, la voglia di tutti di partecipare alle iniziative che ci proponiamo di promuovere su altri temi, unicamente per il piacere di vederci per stare insieme.
In conclusione, da parte mia mi auguravo ancora un grazie a tutti, nella speranza di rivederci in una prossima, gradita occasione.

Mena Mascia

Trento, giornata della donna 2016, di Luciana Brida

Autore: Luciana Brida

Durante l’incontro tenutosi sabato 5 marzo alla presenza di una trentina di persone, si è sviluppato il tema della violenza sulle donne.
La scelta è caduta su questo argomento in considerazione dei dati statistici presentati a Trento il 25 novembre, i quali dimostrano che il fenomeno è tutt’altro che trascurabile anche nella nostra provincia.
La sociologa Barbara Bastarelli, responsabile del locale centro antiviolenza e l’avvocata Elena Biagioni, che collabora con questa struttura, hanno introdotto il tema inquadrando questa preoccupante realtà ed offrendo alcuni strumenti per conoscerla ed affrontarla con consapevolezza.
Nell’introdurre la mattinata di lavoro, dopo il saluto del Presidente sezionale Dario Trentini, la responsabile delle pari opportunità Luciana Brida ha ricordato come i non ed ipovedenti, e fra loro le donne, debbano non soltanto acquisire la consapevolezza di quanto loro può accadere in termini di violenza subita, ma anche conoscere le possibilità di uscire da tale baratro ed essere veicolo di informazione per chi nel loro giro di conoscenze è vittima di eventi e situazioni di disagio tanto gravi.
Un altro modo insomma, per divenire sempre più cittadini consapevoli e conoscere le opportunità di affrontare attivamente i temi sociali più scottanti del momento.
Quella della violenza sulle donne è una realtà che fatica ancora ad emergere come evidenziato negli
Interventi delle relatrici, perciò anche una maggiore attenzione a ciò che accade intorno a noi può aiutare le vittime ad uscire dall’isolamento, pur trattandosi di un comportamento spesso difficile da mettere in atto.
Luciana Brida

In viaggio con il nostro cane guida, di Valter Calò

Autore: Valter Calò

Da circa due anni la Comunità Europea ha voluto mettere ordine sulla movimentazione degli animali da compagnia, regolamentando con la normativa che riporto sotto, tutte le movimentazioni non commerciali compresi anche i cani guida per i ciechi.
Uniche categorie di cani nominate sono i cani poliziotto e i cani da soccorso, che in ogni caso hanno alcune agevolazioni, ma che in sostanza devono ugualmente sottostare a questa normativa.
Per movimentazioni non commerciale, come facilmente si deduce, si intende un fine di lucro ovvero di compravendita degli animali, che nel nostro caso non interessa, ma lascio questa terminologia affinché sia chiaro il fine della legge e a quali categorie è rivolta.
La regolamentazione è abbastanza complessa e dal 2013 ha avuto già parecchie modifiche attuative, specialmente tra gli stati non comunitari.

REGOLAMENTO (UE) N. 576-577/2013
movimentazione non commerciale tra i Paesi membri dell’Unione europea degli animali da compagnia, in particolare di cani, gatti e furetti, nonché l’introduzione e la reintroduzione, nei Paesi Comunitari, di tali animali, provenienti dai Paesi terzi.
Come descritto dal titolo, la movimentazione riguarda i cani che circolano nel territorio Comunitario, oppure che escano dallo stesso e attenzione, che rientrano nel territorio Comunitario, questo passaggio non è da sottovalutare, in quanto se un cane guida esce dal territorio comunitario, per rientrare viene sottoposto a controlli come se entrasse in zona Comunitaria per la prima volta.

In generale:
Gli animali da compagnia devono essere accompagnati dal proprietario o da persona autorizzata in maniera scritta., gli animali possono viaggiare anche soli ma il proprietario o la persona autorizzata devono dimostrare che accompagnano l’animale massimo 5 giorni prima o dopo la partenza dell’animale stesso.
Il numero massimo di animali ammesso per la movimentazione per ogni proprietario è 5.
Il numero di 5 animali può aumentare solo in caso di gare o esposizioni o stage di allenamento debitamente certificate.
Importante per la movimentazione gli animali devono:
.1 essere marcati con tatuaggio leggibile avvenuto prima del 3 luglio 2011, o impianto trasponditore.
.2 essere vaccinati contro la rabbia, solo dopo la marcatura, conformemente al regolamento.
.3 se adottate, misure sanitarie preventive per malattie o infezioni diverse dalla rabbia.
.4 avere un documento di identificazione, rilasciato dal veterinario ufficiale , passaporto. Oppure certificato o foglio di identificazione conforme a questo regolamento, se proveniente da paesi terzi rilasciato da autorità competenti.
E’ vietato introdurre in Italia, sia dai Paesi membri dell’Unione Europea che dai Paesi terzi,
animali non vaccinati contro la rabbia.

Animali che entrano in uno stato membro da un paese terzo.
Si dividono in due gruppi, uno Nazioni che si attengono scrupolosamente a questo regolamento e un secondo gruppo di Nazioni che non si attengono a questo regolamento.
Al secondo gruppo viene fatto un controllo ulteriore per la prevenzione della diffusione della rabbia, che è la titolazione dei suoi anticorpi (prelievo di sangue).
Gli animali con questo esame della titolazione degli anticorpi, devono entrare in uno stato membro solo attraverso il luogo di ingresso e controllo dei viaggiatori, all”entrata vengono registrati in apposito registro per data e identificazione.
Il prelievo del sangue per la titolazione degli anticorpi si può fare solo dopo 30 giorni dalla vaccinazione e l’esame può essere fatto solo da laboratori autorizzati.
Il certificato di titolazione non può essere più vecchio di tre mesi, se il cane guida è correttamente vaccinato contro la rabbia, la validità della titolazione degli anticorpi segue la copertura del vaccino antirabbico, quindi non scade dopo tre mesi.
Attenzione: se noi con il nostro cane guida andiamo in Russia per quattro mesi e il nostro cane guida non è correttamente vaccinato contro la rabbia, al rientro in territorio Comunitario, ci verrà richiesta la titolazione degli anticorpi, in quanto il certificato fatto in Italia, ha una validità di tre mesi, quindi prima di partire bisogna sapere dove fare la titolazione anticorpale e che soprattutto il laboratorio sia riconosciuto, altrimenti il nostro animale non rientrerà in territorio Comunitario.
Ripeto Nota importante: se il cane è sottoposto regolarmente alla vaccinazione antirabbica, la titolazione anticorpale non scade dopo tre mesi, ma ha validità uguale alla profilassi vaccinale correttamente eseguita.
Questo esempio, spero renda chiaro il fatto che la movimentazione del nostro animale potrebbe risultare al quanto complicata, quindi prima della partenza, informatevi bene, presso gli uffici del Servizio Veterinario ASL più vicini.

PASSAPORTO dei cani
Il documento di identificazione o passaporto è rilasciato solo da un veterinario ufficiale, cosi composto:
.luogo e data di posizionamento del tatuaggio o trasponditore
.codice alfanumerico del tatuaggio o trasponditore
.dati obiettivi di identificazione dell’animale, nome, età, razza, sesso, colore ecc..
.nome, recapito e firma del proprietario
.nome, recapito firma veterinario ufficiale che rilascia il documento
.data e dettagli vaccinazione antirabbica
.data prelievo sangue per titolazione anticorpi quando richiesta
.conformità sulla prevenzione di malattie diverse dalla rabbia quando richiesta
Il passaporto deve avere un codice numerico ISO dello stato di rilascio e un numero alfanumerico unico. Il veterinario ufficiale che rilascia il documento deve mantenere il registro dei dati almeno per 3 anni, deve certificare il numero di identificazione, tatuaggio o trasponditore, che i dati richiesti siano compilati correttamente e ci sia la firma del proprietario.
I documenti di identificazione in bianco vengono rilasciati solo ai veterinari ufficiali del servizio Veterinario dell’ASL.

CONTROLLI
il proprietario deve mettere a disposizione, dell’autorità competente, l’animale per i controlli e i relativi documenti che accompagnano l’animale.
Se gli animali entrano in uno stato membro da uno stato terzo non autorizzato, possono entrare solo dagli ingressi dei viaggiatori e devono presentarsi all’autorità competente.
Se un animale parte da Bolzano e con il suo proprietario va in un paese terzo come la Giorgia, per rientrare in un paese membro deve avere la titolazione degli anticorpi contro la rabbia e tutti i documenti in regola è quindi importante che prima della partenza il proprietario faccia eseguire la titolazione degli anticorpi da un
laboratorio autorizzato. La titolazione degli anticorpi ha una validità massima di tre mesi. Se lo stesso animale parte da Bolzano e va in uno stato membro,
al proprietario è sempre consigliabile di rivolgersi al veterinario ufficiale dichiarando la movimentazione dell’animale, indicando il luogo, la durata del viaggio ed eventuali movimentazioni fuori dallo stato stesso.

Riassumendo:
prima della partenza con un cane verso un paese comunitario o extracomunitario è necessario mettersi in contatto con un med. Veterinario ASL, per tutto ciò che
riguarda il profilo sanitario e le certificazioni necessarie, oltre che far controllare la validità dei documenti in nostro possesso.
La regolamentazione Europea sopracitata è in continuo mutevole aggiornamento, quindi deve rimanere chiaro al lettore che un viaggio con il proprio cane, sia in Paesi Comunitari Che Extracomunitari, deve essere preparato con congruo anticipo.
Rivolgersi sempre ai veterinari competenti dell’ASL, in quanto ci possono essere continui aggiornamenti attuativi della normativa e quanto sopracitato potrebbe avere una dovuta evoluzione.
Come consiglio personale, vi invito anche ad informarvi sulle regolamentazioni interne di eventuali vettori aerei, in quanto non esiste una normativa unica, ma in sostanza fanno quello che vogliono.
Ultimo consiglio che provo a darvi e di informarvi bene sulle normative vigenti nel paese che volete visitare, riguardanti i cani guida.
Potete informarvi autonomamente ricercando qualche associazione di non vedenti del paese che andrete a visitare, scrivendogli una normalissima e-mail, sono convinto che in breve tempo avrete delle risposte esaustive, altrimenti coinvolgete l’ambasciata Italiana o scrivete all’Ambasciata in Italia del Paese che volete visitare o rivolgersi anche all’Ufficio affari internazionali della nostra Unione.

Augurandovi buon viaggio, ricordatevi di portare con voi sempre una borraccia con acqua, un po’ di mangime e le buste per la raccolta delle feci, anche se la raccolta di queste ultime non è obbligatoria, risulta essere se possibile, un forte segnale di civiltà.

Valter Calò
Questo articolo è stato scritto con la supervisione del Servizio Veterinario Aziendale
della Provincia Autonoma di Bolzano

Banana e la sua personale ricerca di felicità – A Cinema senza Barriere il divertente film di Andrea Jublin

Torna l’appuntamento con Cinema senza Barriere®. Martedì 15 marzo alle ore 20 presso la Sala Alda Merini dello Spazio Oberdan della Città metropolitana di Milano (Viale Vittorio Veneto, 2) in programma la commedia italiana Banana di Andrea Jublin, candidato nel 2008 agli Oscar con il suo corto Il Supplente.

Banana è un ragazzino convinto che nella vita si debba a tutti i costi cercare la felicità, almeno per qualcosa, non per tutto. Sicuramente nel calcio, dove i suoi piedi “a banana” non aiutano e nella conquista della sua compagna di classe che rischia la bocciatura. Quale modo migliore per attirare la sua attenzione se non salvarla dall’insufficienza in italiano?

Ideata da A.I.A.C.E. MILANO in collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus di Milano) e UIC (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti) e sostenuta negli anni dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Cinema senza Barriere® è l’unica rassegna cinematografica accessibile a tutti. A Milano è sostenuta dal Settore Cultura e dal Settore Formazione Lavoro, attraverso il Piano Emergo, della Città metropolitana di Milano.
Un servizio culturale continuativo per le persone con disabilità sensoriali, cui è stata resa possibile la visione dei film, grazie all’audiocommento e alla sottotitolatura di film di normale distribuzione in sala. La parte tecnica è a cura di Raggio Verde di Roma. Anche i normodotati possono provare la visione audiocommentata del film, prenotando cuffia e mascherina oscura occhi. (La priorità per la prenotazione cuffie è ai fruitori non vedenti).
Si ringrazia Good Films per la cortese collaborazione.

Prossimi appuntamenti: 19 aprile, 24 maggio, 21 giugno.

Ingresso gratuito per disabili e accompagnatori
Ingresso: 5,50 euro (senza obbligo di tessera)
Prenotazione cuffie giorni feriali c/o Cineteca: tel. 02 87242114
Per informazioni: Cinema senza Barriere® by A.I.A.C.E. Milano tel. 02 76115394 – www.cinemasenzabarriere.it – info@mostrainvideo.com

I materiali stampa sono scaricabili dall’AREA PRESS del sito http://cinecult.scrittoio.com

Uffici Stampa:
– Lo Scrittoio – tel. + 39 02 78622290-91
Alessandra Olivi – cell. +39 347 4305496 – ufficiostampa@scrittoio.net

una scena del film

una scena del film