Assunzioni nel settore pubblico (GU – Serie Speciale – Concorsi ed Esami), di Emanuele Ceccarelli

Autore: Emanuele Ceccarelli

Tipologia di richiesta: Avviso di richiesta di avviamento a chiamata numerica per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 2 operatori tecnici centralinisti non vedenti (rif. GU n. 63 del 9-8-2016).

Sede di lavoro: ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, presso il Centralino unico aziendale del presidio ospedaliero di L’Aquila

Modalità di avviamento: d’ufficio. NOTA BENE: Si avvertono i soggetti interessati di non inoltrare domanda di partecipazione, poiché l’avviamento avverrà esclusivamente per chiamata numerica a cura del Servizio per l’Impiego, secondo l’ordine della graduatoria risultante nelle liste del Servizio medesimo.

Scadenza: 30 giorni, dalla data di pubblicazione

Informazioni utili: presso il Servizio per l’Impiego di L’Aquila per chiedere la posizione utile in graduatoria e presso la Sezione Uici locale (tel. 0862/319904).

Tipologia di richiesta: Avviso di richiesta di avviamento a chiamata numerica per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 5 coadiutori amministrativi disabili di cui alla legge 68/1999 (rif. GU n. 67 del 23-8-2016)

Sede di lavoro: ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, presso i dipartimenti, unità operative, servizi e strutture dell’ASL, situati sul territorio di competenza della stessa

Modalità di avviamento: d’ufficio. NOTA BENE: Si avvertono i soggetti interessati di non inoltrare domanda di partecipazione, poiché l’avviamento avverrà esclusivamente per chiamata numerica a cura del Servizio per l’Impiego, sempre secondo l’ordine della graduatoria risultante nelle liste del Servizio medesimo.

Scadenza: 30 giorni, dalla data di pubblicazione

Informazioni utili: presso il Servizio per l’Impiego di L’Aquila per chiedere la posizione utile in graduatoria.

1 settembre: Visioni Animali.. in città! Itinerario culturale

1 settembre ore 17,30
Ancona, appuntamento piazza del Senato

Il Museo Tattile Statale Omero, in collaborazione con OPERA Società Cooperativa Sociale ONLUS, propone un’iniziativa alla scoperta dei numerosi animali, e dei loro particolari significati, che decorano le facciate di edifici religiosi, civili e le piazze di Ancona.
Appuntamento alle ore 17.30 in piazza del Senato: avrà inizio un itinerario da palazzo del Senato a palazzo degli Anziani, fino ad arrivare alla chiesa di Santa Maria della Piazza attraversando piazza Roma e piazza Pertini.

Il percorso si concluderà con la visita multisensoriale alla mostra “Visioni Animali” organizzata dal Museo Tattile Statale Omero negli spazi della Mole Vanvitelliana: in esposizione 57 opere originali, tra le quali appaiono quelle di De Chirico, Martini, Marini, Fazzini, Trubbiani, che permettono al visitatore un viaggio attraverso la raffigurazione animale nella scultura contemporanea coprendo quasi ottant’anni di produzione italiana.

Al termine della visita, per chi vorrà, verrà offerta la possibilità di gustare un aperitivo di pesce al bar “Baccà”, situato nei pressi della Mole Vanvitelliana.

Costo a partecipante: itinerario e visita alla mostra euro 3,70; supplemento aperitivo: euro 10.

INFO
Prenotazione obbligatoria
Email didattica@museoomero.it
cell. 3381256309 (OPERA Società Cooperativa Sociale ONLUS)

Locandina Visioni animali... in città!

Locandina Visioni animali… in città!

Sport – Arjola Dedaj alle Paralimpiadi di Rio

Ci sarà anche la nostra socia Arjola Dedaj (giocatrice dei Thunder’s Five Milano) a rappresentare i colori azzurri dell’Atletica leggera ai Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro.
L’atleta delle Fiamme Azzurre è stata convocata dalla FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) per effetto della redistribuzione delle slot tra i vari Comitati Paralimpici Nazionali in seguito alla decisione dell’IPC di sospendere la Russia dalla partecipazione ai Giochi.
Alla nostra atleta vanno le più sentite congratulazioni per aver conseguito un così importante risultato e tanta buona fortuna da parte di tutti noi.

Sport – Florinda Trombetta alle Paralimpiadi di Rio De Janeiro

La nostra socia Florinda Trombetta è entrata ufficialmente a far parte dell’equipaggio di canottaggio per disabili (para-rowing) che parteciperà alle prossime Paralimpiadi in programma a Rio De Janeiro dal 7 al 18 settembre 2016.
Venerdì 19 agosto a Sabaudia, presso la sala conferenze della Caserma Piave della Marina Militare, si è tenuto il saluto alla Squadra Nazionale paralimpica di canottaggio.
Nel “4 con LTA MIX”, Florinda, alla sua seconda Paralimpiade, dopo Londra 2012, sarà in equipaggio con Valentina Grassi, Luca Lunghi, Tommaso Schettino e il timoniere Giuseppe (Peppiniello) di Capua.
Ricordiamo che parteciperà ai Giochi Paralimpici, nella disciplina del nuoto, anche la nostra socia Martina Rabbolini.
Alle nostre due atlete vanno le più sentite congratulazioni per aver conseguito un così importante risultato e tanta buona fortuna da parte di tutti noi.

24 agosto: Sensi d’estate 2016 del Museo Omero alla Mole Vanvitelliana

TARGATO H
Contro-mono-logo di DAVID ANZALONE, in arte ZANZA

“Ma perché un handicappato si mette a fare il comico?
E che ne so io? Perché lo chiedete a me?”

SENSI D’ESTATE 2016
Corte della Mole Vanvitelliana, Ancona
Ingresso libero

ANCONA – Mercoledì 24 Agosto ultimo appuntamento con “Sensi d’estate”, la rassegna culturale estiva promossa dal Museo Tattile Statale Omero con un grande ritorno. Alle ore 21,30 nella corte della Mole Vanvitelliana è di scena David Anzalone. Professione: handicappato; segni particolari: nessuno. Così hanno scritto sulla sua carta di identità. Allora, “perché un handicappato si mette a fare il comico? E che ne so io? Perché lo chiedete a me?” esordisce Zanza in “Targato H – Contro-mono-logo”, spettacolo comico da lui interpretato e scritto con Alessandro Castriota, che ne ha curato la regia e composto le musiche.
È un lavoro ironico fatto da chi l’handicap ce l’ha e lo vive prendendosene gioco. Ribaltando continuamente il punto di vista, riportando l’handicap per ciò che è, senza giri di parole e pregiudizi. Per Zanza, origini senigalliesi, gli handicappati (e quindi sé stesso) non sono persone normali ed è importante riconoscere questa diversità. La “H” di una tetraparesi spastica dalla nascita che per tanti è una difficoltà insormontabile, è diventata la forza di Anzalone che in Italia sta spazzando i pregiudizi su handicap e normalità. L’incontro con Zanza, sia a teatro che in televisione (tra tutte la partecipazione a Vieni via con me, il programma di Rai3 condotto da Fabio Fazio e Roberto Saviano), su internet o tra le pagine di un libro (“Handicappato e carogna”, Mondadori 2008), è un’esperienza dirompente perché fa dell’handicap una insolita materia comica. Racconta gli equivoci quotidiani su handicap e normalità senza far leva con facili moralismi o astuzie perbeniste. Anzi, la sua arma è un concentrato di sagacia, di osservazione e riflessione, di capovolgimenti e inattesi colpi sull’ottusità con cui ci accontentiamo di pensare la “normalità” e di giudicare le cose palesemente diverse. Basta osservarlo sul palco per far cadere i pregiudizi sulla disabilità. Lo spettacolo finisce inesorabilmente per parlare di grandi temi: nascita, amore, ricerca delle proprie origini, affermazione della propria dignità.
L’ingresso allo spettacolo è libero. In caso di pioggia si svolgerà al Teatro Sperimentale L. Arena di Ancona.
Foto in alta definizione sono disponibili al link: www.zanza.it/foto/fotoanzalone.html
http://www.zanza.it
http://www.youtube.it/zanzastaff

INFO
Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona
Tel +39 071 28 11 935 info@museoomero.it www.museoomero.it #museoomero #sensidestate2016

Monica Bernacchia, 0712811935, monica.bernacchia@museoomero.it

Primo raduno dei cani guida per ciechi, sarà un esperimento riuscito? di Elena Ferroni

Autore: Elena Ferroni

A metà marzo di quest’anno, durante la prima riunione della commissione dedicata, viene lanciata l’idea di organizzare un momento di svago per i cani guida e di confronto per utilizzatori e futuri utilizzatori di quattro zampe come guide. Si muovono così i primi passi: qualche telefonata, l’iniziale stesura del progetto, alcuni aggiustamenti e poi è vera gioia quando arriva il sì del consiglio di amministrazione dell’I.RI.FO.R. Ero in sede nazionale quel pomeriggio, appena sono arrivata mi è stata data la buona notizia e ricordo molto bene la voglia di scrivere immediatamente agli altri componenti della commissione e a coloro che stavano mettendo insieme a me i primi mattoncini di questo momento tutto nuovo rivolto al cane guida.
A fine maggio parte quindi la diffusione dell’iniziativa, accompagnata dai dubbi di ogni prima volta: Piacerà? Ci saranno adesioni? Chissà… E da lì, ritrovarsi in un caldo sabato, l’ultimo di luglio, seduti in cerchio a presentarci con 7 cagnoni acciambellati ai nostri piedi e gli occhi esperti di due istruttori ed un’educatrice ad accompagnarci, il passo è stato davvero breve. Così, con l’entusiasmo di sapere di aver da condividere giorni insieme e con la timidezza di iniziare a raccontarci le rispettive storie ed aspettative, ha preso il via il primo raduno dei cani guida. Tutto è proseguito in modo molto naturale e spontaneo: la nota ricorrente di ogni giorno è stata senz’altro il tuffo collettivo e ripetuto di tutti i cani nel lago di Barcis, a pochi metri dall’uscita della struttura che ci ospitava, con l’eccezione di un golden che restava invece a prendere le nostre carezze. Abbiamo passeggiato insieme con i quattro zampe alla guida sulle strade di Barcis, lungo il perimetro del lago, sui sentieri per salire ad una malga con il rumore di una cascata nelle orecchie e nella foresta del Prescudin. Abbiamo fatto un’esperienza di breve guida con i quad e ci siamo lasciati portare sulle strade sterrate mentre sole e vento ci accarezzavano e l’acqua della pioggia appena caduta ci passava sotto le ruote. Abbiamo toccato sagome di animali e volatili tipici del luogo, dal camoscio alla splendida aquila reale, dai tronchi alle foglie del faggio, del pino e del tasso. Ci siamo pure improvvisati a pagaiare sui kayak monoposto sotto il controllo di attenti canoisti e abbiamo visitato una meravigliosa forra, raggiungibile solo in gommone. Tutte queste attività sono state intervallate ed accompagnate da una quotidianità direi quasi familiare, in cui chi era più esperto mostrava ai meno esperti come si porta un cane a guinzaglio e in guida, come si spazzola, come si asciuga, come non risponde al richiamo quando lo stimolo distraente è un cestino pieno di scarti di pollo ed anguria. Ci sono stati anche momenti più strutturati di confronto su come ci si comporta con il cane nei vari contesti, sia quando è in libertà sia quando svolge il suo ruolo di guida: abbiamo messo sul piatto difficoltà e possibili soluzioni, portando le esperienze di chi ha il cane da più tempo o di chi ne ha già avuto più di uno e soprattutto i contributi preziosissimi degli addestratori che ci osservavano con attenzione e voglia di scambio reciproco. La conclusione più bella di questi giorni trascorsi insieme è stata senza dubbio questa: fotografare i nostri cani che al comando “Resta!” stavano affiancati, chi seduto chi a terra, sullo sfondo del lago di Barcis e, al nostro successivo richiamo, hanno fatto esplodere un’eccitazione incontenibile manifestando insieme la nostra e la loro gioia.
Con la ferma convinzione che ci potranno essere altre occasioni di incontro e crescita per chi utilizza quotidianamente il cane guida, per chi ha voglia di conoscere tale possibilità di autonomia e per chi lavora con passione per l’addestramento di questi meravigliosi animali, cerco di soffocare la nostalgia che mi porto nel cuore dalla partenza da Barcis e di contenere la gratitudine per i componenti della commissione nazionale UICI dedicata ai cani guida, in particolare Ada Ammirata dalla quale è nata l’idea del raduno e che è stata nostra Social Reporter, pubblicando foto e video quasi in tempo reale, per il consiglio di amministrazione di I.RI.FO.R. nazionale e per la professionalità dello staff di “STUDIO IN”, che hanno reso una realtà bellissima questo primo esperimento tutto particolare di branco.

Samsung Galaxy Note 7, di Giuseppe Fedele

Autore: Giuseppe Fedele

Giorno 2 agosto 2016 Samsung Electronics Co. Ltd. ha finalmente annunciato ufficialmente il nuovo Galaxy Note7 che rappresenta la settima incarnazione del Phablet con pennino più diffuso al mondo.
Si tratta di un nuovo smartphone realizzato con materiali di qualità, resistente all’acqua e alla polvere (resiste all’ingresso della polvere e può essere immerso in acqua fino a 1m di profondità per 30 minuti) e con un esclusivo design a bordi simmetrici.
Il terminale offre molte funzioni avanzate come per esempio la possibilità di usare lo smartphone come blocco note prendendo appunti sullo schermo spento del dispositivo ovvero la nuova funzione di scansione dell’iride oltre alla più classica scansione dell’impronta digitale per accedere ai contenuti memorizzati sul terminale stesso.
La funzione più interessante per gli ipovedenti si chiama magnify. Infatti è risaputo che i sistemi operativi usati sui vari smartphone Android o Apple non sono perfetti sul lato accessibilità presentando interazioni scomode e dalla fruibilità ridotta.
Questa novità implementata in questo dispositivo della Samsung è una cosa importante da far sapere, non tanto per la notizia in se, ma soprattutto per l’importanza che ha per noi disabili della vista, e in particolare per gli Ipovedenti.
Come tutti sanno la funzione di ingrandimento si attiva con tre tocchi veloci e poi per spostarsi si usano 2 dita. Spesso si fanno dei “click” involontari e lo spostamento della finestra di zoom per la fruizione dei contenuti con due dita non è particolarmente comoda.
La funzione Magnify del Galaxy Note 7 permette di usare il pennino per ingrandire una porzione di schermo nei pressi della punta della penna. In pratica si ha uno zoom locale (fino al 300%) della zona intorno alla posizione della penna. Pertanto non si devono più usare i tre tocchi per ingrandire e le due dita per spostarsi ma basta avvicinare la penna sullo schermo per avere lo zoom di una porzione dell’area vicino la punta della penna e spostare la penna stessa per muovere la finestra di zoom rendendo di fatto l’interazione molto più agevole.
Galaxy Note7 sarà disponibile a partire dal 2 Settembre al prezzo consigliato di 879 euro.
Spero di poterlo provare presto dal vivo e riferire qualche impressione più approfondita, ma dai video realizzati dai vari giornalisti devo dire che lo zoom è una funzione fantastica, anche se spacciata come funzione utile per la correzione delle foto o per l’editor di testi complessi.
Purtroppo, e qui la dice lunga la poca sensibilità dei giornalisti verso la nostra categoria, a nessuno è venuto in mente l’utilità di questa funzione per un ipovedente.
Da quello che ho potuto apprezzare dai video, direi che è una funzionalità implementata in modo perfetto che consente veramente di poter usare questo smartphone utilizzando a pieno il residuo visivo.
Giuseppe Fedele gfedele@gmail.com

La pluridisabilità e le prospettive d’inclusione, di Pierfrancesco Greco

Autore: Pierfrancesco Greco

Grandi contenuti e notevole partecipazione al Convegno “Pluriminorati: il lungo cammino sulla strada dell’integrazione, tra dovere dell’assistenza e diritto all’esistenza”, tenutosi in Calabria, presso la Cittadella Regionale di Germaneto (CZ).
Da Germaneto (Catanzaro)
Un momento particolarmente significativo per i ciechi calabresi e per i sodalizi che li rappresentano; un simposio copioso di elementi analitici, culturali, tecnici e scientifici, inerenti alla dimensione della pluridisabilità; un evento importantissimo, insomma, quello promosso dall’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB), e dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) regionali, con l’obiettivo di definire una sorta di mappa ideale in ordine all’attualità afferente alla realtà della pluridisabilità; il tutto, partendo da un’indicazione tematica impegnativa, complessa e argomentativamente stimolante. “Pluriminorati: il lungo cammino sulla strada dell’integrazione, tra dovere dell’assistenza e diritto all’esistenza”: questo il tema del convegno, svoltosi, nelle scorse settimane, presso la Sala Verde della nuova Cittadella Regionale di Germaneto, nei pressi di Catanzaro. Un’occasione di formazione e riflessione, moderata dal vicepresidente nazionale dell’UICI Stefano Tortini e a cui hanno partecipato, unitamente ai rappresentanti della politica regionale, tra cui il Presidente Mario Oliverio, e ai vertici regionali delle summenzionate associazioni, quali Pietro Testa e Luciana Lo Prete, insigni relatori, che hanno focalizzato le questioni, poste in essere dal tema, in maniera articolata ed esaustiva, disvelando un orizzonte di prospettive interessanti e necessità stringenti, in relazione a cui risulta fondamentale un lavoro sinergico di associazioni, istituzioni, consesso civile, che renda la quotidianità di tutti noi, disabili e non, congrua a quella dignità, a quella bellezza, a quella felicità connaturate all’essenza dell’esistenza, nell’ambito di un sistema valoriale integrativo, “in cui la promozione della personalità dell’individuo sia presupposto dell’affermazione di una compiuta coscienza civile della collettività”, ha evidenziato il presidente Testa. “Il luogo in cui quest’iniziativa ha trovato ospitalità – ha affermato il vicepresidente Tortini – rende pienamente il senso del dialogo che deve caratterizzare le istituzioni e la voce delle disabilità; un dialogo che deve essere costruttivo e continuo”. Un dialogo, che, al netto della strada da fare ancora, “ha permesso – ha evidenziato la presidente Lo Prete – notevoli passi avanti a livello legislativo, anche nella tutela degli ipovedenti”. Un’opera di tutela, che, soprattutto nel caso calabrese, deve trovare “sostegno nell’istituzione regionale – ha fatto presente l’avvocato Annunziato De Nisi, consulente legale dell’UICI Calabria, relazionando sul progetto per lo sviluppo di servizi in favore dei ciechi pluriminorati, relativo alla Legge 284/97 – al fine di dare continuità ai vari progetti di assistenza”. “Al riguardo – ha dichiarato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio – la Regione è disponibile ad aprire un tavolo, finalizzato a destinare le risorse del fondo comunitario a favore di chi vive il disagio e la sofferenza. Certo, le difficoltà sono tante, ma tante sono pure le possibilità da cogliere insieme; noi vogliamo dare il nostro contributo, per rovesciare i dati negativi economici e sociali, accumulatisi negli anni nella nostra Regione, e lavorare sinergicamente con la vostra associazione, guardando al comune obiettivo di migliorare l’esistenza di chi, per tanto tempo, non ha goduto di adeguata considerazione nella sfera istituzionale”. In questo senso, “il dovere dell’assistenza e il diritto all’esistenza devono essere effettivi – ha chiarito l’avvocato Antonio Organtini, Direttore Generale del Centro Sant’Alessio- Margherita di Savoia per i ciechi di Roma, che ha parlato della ventennale esperienza maturata dal Centro Sant’Alessio, nella tutela delle persone cieche pluriminorate, a seguito dell’entrata in vigore della già citata legge 284/97 –, attraverso un trattamento onnicomprensivo, che favorisca la socializzazione e la condivisione delle idee e delle esperienze , facendo rete col territorio, con l’ambiente, con le famiglie. Un percorso virtuoso, rivolto a garantire un ambiente a misura d’uomo. E’ questo il principio cardine: creare le condizioni affinché sia possibile ai ciechi pluriminorati lavorare, valorizzare le personali competenze, agire autonomamente e comunicare agevolmente; una garanzia, che è un diritto umano, più che umanitario: il diritto ad esistere, appunto, e, se possibile, tornare a sorridere”. E se la dottoressa Angela Pimpinella, componente della Direzione Nazionale dell’UICI e responsabile della Commissione Nazionale sui Pluriminorati, argomentando sulle caratteristiche e le esigenze della pluridisabilità sul territorio nazionale, ha posto l’accento “sull’eterogeneità della pluridisabilità”, la dottoressa Noemi Magri, Istruttrice per persone pluriminorate, ha portato all’attenzione dei presenti la sua esperienza nel campo fondamentale dell’orientamento e della mobilità. Tutte questioni, quelle trattate, punteggianti “il bel cammino dell’inclusione sociale – ha chiosato il vicepresidente Tortini – che dobbiamo percorrere uniti, per mano, impegnandoci insieme, affinché si dia continuità ad interventi non più procrastinabili e che dovranno avere come snodo primario una legge quadro relativa alla pluridisabilità”. Un cammino lungo, non semplice, ma che sarà possibile coronare attraverso “la collaborazione con le istituzioni pubbliche – sottolinea in una nota, letta durante i lavori, la dottoressa Annamaria Palummo, consigliera nazionale dell’UICI, impossibilitata a partecipare a causa di impegni sopravvenuti –, per portare a frutto le risorse indirizzate al miglioramento della qualità della vita dei nostri amici ciechi e pluriminorati. Il dovere e la responsabilità che l’UICI si assume, come soggetto attivo nella rappresentanza e cura dei bisogni, non può e non deve rimanere un fatto proprio, bensì un’azione armonicamente mirata e condivisa, in primis dalla politica, che non può e non deve rimanere indifferente ad una realtà esistenziale punteggiata da difficoltà quotidiane, afferenti anche a diritti e atti fondamentali, quali lo studio, il lavoro, l’autonomia personale. Il presente simposio, che, non a caso, ha come proscenio questa struttura, centrale nell’ambito istituzionale regionale, vuole essere, sulla scorta degli articolati contributi, che, a breve, saranno illustrati dagli autorevoli relatori qui presenti, uno snodo sinottico rispetto al lavoro già fatto e agli orizzonti versi cui sarà possibile volgere lo sguardo, sulla strada dell’irrinunciabile dovere dell’assistenza e dell’inalienabile diritto all’esistenza dei nostri bambini, delle nostre sorelle e dei nostri fratelli, di tutti coloro i quali ripongono la speranza di una vita migliore nel nostro buon cuore. Se ci pensate è una questione d’amore: amore verso i nostri simili, verso noi stessi, verso la vita, verso il cammino che insieme siamo chiamati a condividere”. Un bel compendio degli argomenti trattati durante i lavori, che hanno registrato un momento particolarmente toccante allorché s’è ricordata la figura di Giorgio Rognetta, l’Avvocato, l’Amico, il fratello, un raggio di luce per i non vedenti italiani e calabresi, che dimorerà sempre nei nostri cuori. Vivere, respirare, sentire la vita: tutto ciò è l’essenza della bellezza… e la bellezza è qualcosa che trascende i limitanti vincoli del quotidiano. La bellezza è la felicità di stare insieme. La bellezza è la voglia di continuare. La bellezza è la poesia d’Amare.
Pierfrancesco Greco

27 luglio: Sensi d’estate 2016 del Museo Omero alla Mole Vanvitelliana

La Macina

Nel vivo di una lunga storia

 

Sensi d’estate 2016

Corte della Mole Vanvitelliana, Ancona

Mercoledì 27 luglio alle ore 21,30

Ingresso libero

 

Mercoledì 27 Luglio secondo appuntamento con “Sensi d’estate”, la rassegna culturale estiva promossa dal Museo Tattile Statale Omero. Alle ore 21,30 nella corte della Mole Vanvitelliana lo storico gruppo folk marchigiano presenta il suo primo disco live, appunto La Macina live! Sul palco l’ineguagliabile voce di Gastone Pietrucci accompagnata da Adriano Taborro alla chitarra, mandolino, violino e voce; Marco Gigli alla chitarra e voce, Roberto Picchio alla fisarmonica, Riccardo Andrenacci alla batteria e percussioni.

Un concerto in cui La Macina farà conoscere il suo ultimo, importante lavoro discografico, una vera e propria antologia musicale del gruppo marchigiano entrato a pieno titolo, nella storia del folk italiano. Tra la canzoni in programma “Bella sei nada femmena…, serenata” (dedicata a Valeria Moriconi), “La va già la va giù pe’ sse contrade…” canto satirico del repertorio delle “filandare” jesine,  “Sotto la croce Mmaria…” passione popolare, “Pasquella /Saltarello”, canto rituale di questua del solstizio d’inverno e saltarello finale.

Oltre 45 anni di attività, la pubblicazione di ben diciassette dischi e del volume “Cultura Popolare Marchigiana” di Gastone Pietrucci (“sicuramente la più ampia e organica raccolta di canti popolari che vantino le Marche” Gastone Venturelli) fanno de La Macina, l’unico autorevole portavoce di quello che è il ricchissimo patrimonio della tradizione e della cultura orale marchigiana.

L’ingresso allo spettacolo è libero. In caso di pioggia si svolgerà al Teatro Sperimentale L. Arena di Ancona.

A partire dalle ore 17 e fino alla 24 alla Mole Vanvitelliana sono aperte, visitabili e ad ingresso libero le mostre estive promosse e organizzate dal Museo Tattile Statale Omero: Roberto Papini Metamorfosi del rifiuto – Il riciclo nell’arte in dialogo con la grande “Italia riciclata” di Michelangelo Pistoletto e Visioni Animali Sculture d’Arte Contemporanea, 57 sculture realizzate da significativi artisti italiani al 1938 ad oggi. Aperta anche la collezione del Museo Tattile Statale Omero che raccoglie 150 sculture dall’arte classica al contemporaneo.

 

INFO

Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana, Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona

Tel +39 071 28 11 935 info@museoomero.it www.museoomero.it #museoomero #sensidestate2016

gruppo folk marchigiano La Macina live!

gruppo folk marchigiano La Macina live!

Sintesi dei lavori della Commissione Nazionale “Beni Culturali e Servizi Librari” – 31 maggio 2016

Il 31 maggio 2016 alle ore 11.00, si è riunita in presenza presso i locali della Presidenza Nazionale, via Borgognona 38, III° piano, la Commissione Nazionale “Beni Culturali e Servizi Librari”. Nell’intento di dare una svolta operativa alle indicazioni già emerse nel primo incontro della commissione, dopo ampio dibattito, valutati i pro e i contro delle diverse opzioni, si conviene sulla scelta di un corso d’aggiornamento, in presenza, rivolto ai Dirigenti regionali e sezionali, finalizzato all’individuazione di criteri uniformi e condivisi per la creazione e la valutazione di progetti di accessibilità ai beni culturali (musei, siti vari di interesse culturale, edifici di valore architettonico, ecc.). Il suddetto corso, della durata di 12 ore circa, sarà da articolarsi in due giorni (da definirsi) tra la fine di ottobre e la fine di novembre e da svolgersi presso il Museo Omero di Ancona, richiedendo un contributo da parte della sede centrale ancora da quantificare  con precisione.

Per quanto concerne il convegno in preparazione a Torino sul rapporto tra parola e immagine nella fruizione dell’opera d’arte, si ribadisce la necessità e l’urgenza di un confronto serrato tra i principali soggetti impegnati teoricamente e praticamente sul fronte dell’accessibilità, per fare il punto su temi come:

1) utilità e criteri d’uso di supporti quali modelli e riproduzioni tridimensionali, disegni in rilievo, audioguide, ecc.;

2) caratteristiche imprescindibili di una efficace descrizione verbale in rapporto all’esplorazione diretta e ai supporti suddetti;

3) se una reale fruizione estetica sia possibile solo con l’esplorazione diretta di opere d’arte di tipo tridimensionale, o se le nuove tecnologie, consentendo percezioni nuove e diverse rispetto al passato, possano anch’esse concorrervi.

Si decide altresì di chiedere alla DN dell’UICI il patrocinio del convegno stesso – che avrà luogo intorno a metà febbraio 2017, nonché un contributo alle spese della sua realizzazione, previa presentazione del progetto che sarà pronto a breve e che contempla la partecipazione di importanti relatori, anche nostri soci e stretti collaboratori, italiani e stranieri.

Si pone quindi l’attenzione sul tavolo tecnico del Ministero dei Beni Culturali che sta elaborando modifiche alle linee guida sull’accessibilità del Decreto del 2008 e si decide di richiedere ufficialmente un interlocuzione con la commissione del Mibact unitamente alla richiesta di inserirvi un rappresentante UICI.

Infine si decide per la creazione di una mailing list, da far nascere alla fine del corso rivolto ai nostri dirigenti locali, di riflessione e di proposta, non solo di rassegna delle attività, da aprire – con tempi e modalità da definirsi meglio – ai soggetti “esterni” attivi a vario titolo sui problemi dell’accessibilità.