Sport – Al via i Campionati Europei di showdown

Si svolgeranno dal 21 al 24 settembre, a Tirrenia, i Campionati Europei di showdown con la partecipazione di giocatori provenienti da 14 paesi europei (Rep. Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia, Russia, Slovacchia, Slovenia e Svezia).

Parteciperanno all’importante evento anche i nostri soci Jessica Buttiglione, Domenico Leo e Luca Liberali.

Sede delle gare:

Hotel and venue: Olympic Beach Le Torri

Via Delle Orchidee 44, 56018, Tirrenia (PI)

Per seguire l’evento:

http://www.fispic.it/showquestion.php?fldAuto=1683&faq=21

Beni Culturali – 24 e 25 settembre: Il Museo Omero partecipa al GEP con visite guidate multisensoriali

24 e 25 Settembre – Giornate Europee del Patrimonio

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio il Museo Tattile Statale Omero organizza visite guidate multisensoriali: un’attività inclusiva e accessibile dagli 8 anni in poi. Appuntamento a sabato 24 settembre alle ore 16,30 e domenica 25 settembre alle ore 10,30.

 

INFO

Prenotazione obbligatoria.

Ingresso al Museo: gratuito.

Costo visita: 4,00 euro a partecipante, esclusi bambini 0 – 4 anni, disabili e loro accompagnatori.

Telefono 071 28 11 93 5

e-mail didattica@museoomero.it

http://www.museoomero.it/main?p=news_id_5466

#GEP2016

#culturaèpartecipazione

Museo Tattile Statale Omero, Mole Vanvitelliana Banchina Giovanni da Chio 28, 60121 Ancona

Scuola: ottimismo della volontà per il futuro, realismo della ragione per il presente, di Silvana Piscopo

Autore: Silvana Piscopo

Ad oltre una settimana dall’inizio dell’anno scolastico, si moltiplicano gli ostacoli al diritto allo studio di tanti alunni ciechi ed ipovedenti nelle scuole di ogni ordine e grado; in molte regioni si sta procedendo a nominare sui posti di sostegno docenti carenti, o addirittura privi di titoli specialistici, segno, questo, di una concezione puramente riempitiva e, perciò stesso, antipedagogica e, contraria al rispetto dei diritti di crescita culturale degli allievi, perché ridotti a persone da assistere, invece che ragazzi da valorizzare in base alle capacità; la continuità educativa si sta riducendo ad uno slogan cui più nessuno crede: eppure la legge 107, ormai in vigore da un anno, non solo introduceva elementi interessanti che riaprivano un dibattito pedagogico, culturale, organizzativo; ma, come spesso accade nella nostra bella e, al tempo stesso, frammentata Italia dei campanili e municipi, la sovrapposizione di interessi delle varie parti in causa, le lentezze burocratiche, il prevalere dell’immagine di velocità a fronte della sostanza delle reali necessità, stanno severamente compromettendo ogni cosiddetta buona intenzione, creando sconcerto e approfondendo solchi tra città e città, regioni e regioni, allargando le fasce di marginalizzazioni soprattutto per ragazzi e famiglie che dovrebbero ricevere sicurezza e garanzie.
Si aggiunga la totale incertezza che permane circa i servizi basilari per andare a scuola, studiare a casa, acquisire gli strumenti per imparare ad essere autonomi o migliorare le proprie esperienze di relazione; non so cosa accada nelle regioni del nord, ma qui in Campania e, mi risulta in altre regioni del sud, non ci sono impegni concreti circa i trasporti per andare a scuola e ritornare a casa, non ci sono criteri per l’attivazione dell’assistenza post-scolastica, né, tantomeno per gli assistenti educativi e alla comunicazione.
Auspico che almeno siano state regolarizzate le convenzioni per le trascrizioni dei testi scolastici e che, ove ciò sia avvenuto, la biblioteca nazionale regina margherita faccia ogni sforzo per fornire i libri in tempi tali da poter essere utilmente funzionali alle necessità di studio dei destinatari.
A fronte di una situazione tanto pesante per i nostri ragazzi e le loro famiglie: possono bastare le lettere che facciamo alle istituzioni competenti che continuano ad ignorare le richieste e tergiversare in quei vaghi incontri che si risolvono con promesse generiche?
Possono bastare le volenterose rassicurazioni di tanti dirigenti periferici che tentano di evidenziare quanto si sta cercando di fare con la preparazione del network per l’inclusione,
quando ti viene richiesto che senza trasporti e senza assistenza allo studio domestico un figlio di famiglia monoreddito, a scuola non può andare?
Ci abbiamo creduto nelle mozioni congressuali e, personalmente, voglio continuarci a credere ed è per questo che contribuisco a dare ciò che posso all’Uici: però occorre pensare ad azioni politiche che coinvolgano ragazzi e genitori nelle trattative con le istituzioni, rendere più snelle le procedure di questi incontri, spesso troppo chiusi nel ristretto giro dei presidenti vari, avere una maggiore fiducia nelle persone che collaborano nei gruppi di lavoro, ripensare alla funzione delle commissioni, al loro grado di autonomia, o alla loro sostituzione ove si ravvisi che servono solo a fare da orpello o a corrispondere ad una necessità di compensazione per persone che non abbiano avuto altri ruoli soddisfacenti nelle compagini associative.
Sono guidata dalla passione per la crescita culturale e l’inclusione sociale di tutti, ma voglio continuare ad impegnarmi senza mai rinunciare allo spirito critico e costruttivo.
Silvana Piscopo

Dal Tribunale di Treviso, una sentenza a favore di una socia, di Mario Girardi

Autore: Mario Girardi

Giovedì scorso, un giudice del tribunale di Treviso ha restituito ad una socia i suoi diritti. La Signora, in possesso da diversi anni di un verbale di cieca assoluta, in sede di visita di revisione si è vista dichiarare cieca parziale, con conseguente sospensione dell’indennità di accompagnamento e richiesta da parte dell’INPS di restituire una cifra non indifferente. La socia, affiancata dalla sua Sezione e assistita dal nostro legale di fiducia, ha deciso di presentare ricorso giurisdizionale, dato che nel tempo le sue condizioni non erano affatto migliorate, anzi! Finalmente, dopo 3 anni di contenzioso, dato che l’INPS non si è accontentato del parere del consulente tecnico, ma ha voluto instaurare una causa vera e propria, è giunta la sentenza, con la quale si è sancito che la Signora cieca era e, purtroppo, cieca è ancora per l’esiguità del campo visivo. Ora ci stiamo attivando affinché l’ente dia rapidamente seguito al pronunciamento del giudice e alla socia sia attribuito quanto le spetta di diritto.
Quello sopra descritto in sintesi, non è che uno dei tanti contenziosi, in cui le nostre strutture territoriali si trovano a soccorrere ciechi ed ipovedenti, soci e non, spesso dopo aver tentato ogni strada per giungere ad una soluzione alternativa. Inoltre, le controversie non vertono solo in materia di errata valutazione dell’acuità visiva, ma spaziano ormai in ambiti diversi. Di recente, la Direzione Nazionale ha deciso di sostenere economicamente un’altra causa, considerata la sua valenza generale, che riguarda una inopinata sopravvalutazione dei redditi della persona da parte dell’INPS, con conseguente revoca della pensione di cieco parziale. Purtroppo, le situazioni in cui si è costretti ad arrivare allo scontro con la Pubblica Amministrazione, attraverso ricorsi amministrativi, o azioni difronte al giudice, sembrano aumentare progressivamente; dobbiamo quindi fare in modo che le nostre strutture, sia di carattere nazionale che territoriale, acquisiscano sempre maggiori competenze, per riuscire a consigliare e ad assistere chi si rivolge a noi, nella speranza di trovare un adeguato sostegno in difesa dei propri diritti.

Mario Girardi

SoundSight Training al Forum della Leopolda e alla Maker Faire 2016

SoundSight Training approda al Forum della Leopolda e alla Maker Faire di Roma 2016. Vedere con il suono sembra sempre più possibile.
Un autunno ricco di appuntamenti importanti per il team di SoundSight Training, che verrà ospitato nella area “Il Futuro della Salute e della Medicina” del Forum della Leopolda e terrà uno spazio espositivo presso la Fiera Europea della Innovazione Maker Faire 2016 a Roma

Reggio Emilia – “Il futuro della Salute e della Medicina” questa è l’area tematica in cui tutti i visitatori del Forum della Leopolda potranno trovare il team di SoundSight Traning e provare cosa significa “vedere con il suono”.
Il 23 e 24 Settembre 2016 SoundSight Training sarà a rappresentare il “Futuro della Salute e della  Medicina” presso il Forum della Leopolda.
Per SoundSight Training questa è una occasione unica, una vetrina di grande pregio ed un ottimo punto di partenza guardando agli impegni del team nei prossimi mesi, infatti SoundSight Training sarà presente anche alla Fiera della Innovazione Europea, la Maker Faire 2016 e competerà alla serata di premiazione  del contest  Make to Care, entrambi a metà Ottobre.
Irene Lanza, project manager di SoundSight Training a soli 26 anni parteciperà attivamente a due dei più importanti eventi a livello nazionale, e sarà la relatrice allo Show Event “ Il Futuro della Salute e della Medicina”
SoundSight Training nasce al CERN di Ginevra da un corso universitario, ma ha la voglia di conquistare il mondo, partendo dall’Italia, il paese natale di tre degli ideatori del software.
Attualmente SoundSight Training è uno dei progetti in corsa per  le fasi finali della Start Cup Emilia Romagna 2016, la business plan competition della Regione Emilia Romagna gestito e coordinato da Aster.
Il progetto mira a diffondere e insegnare la ecolocalizzazione umana, tecnica che ha ottenuto una forte validazione in campo scientifico ma che purtroppo, non è mai riuscita a diffondersi a livello globale.

Questa è una occasione unica per incanalare una conoscenza così preziosa al interno di un software accessibile a tutti, anche ai non vedenti.
Per imparare come ecolocalizzarsi basta avere SoundSight Training ed esercitarsi al interno della piattaforma virtuale che stiamo creando.
Attualmente abbiamo un prototipo che abbiamo testato con un centinaio di volontari, e siamo pronti per compiere l’ultimo miglio e completare la scrittura del codice.
“Devo ammettere che siamo alla ricerca di fondi che ci possano aiutare in questa impresa, da parte di fondazioni associazioni o privati. Le persone ci chiedono di poter avere SoundSight Training e noi siamo impazienti di poterli accontentare.” Dichiara la project manager del progetto Irene Lanza

Come è nata l’idea, come funziona il software, quando e grazie a chi è stata sviluppata?
“In questo momento lavoriamo su un prototipo dimostrativo già testato da non vedenti – risponde Irene – che può essere utilizzato con un normale computer. Servono due periferiche: cuffie e microfono. Grazie al microfono il non vedente dà un input e ascolta il ritorno dell’eco in base all’ambiente simulato all’interno del software. Il principio è lo stesso del sonar, la tecnica del pipistrello. Allenandosi, anche i vedenti possono migliorare le loro capacità. Chiunque potrebbe imparare ad ecolocalizzarsi in base al suono. Per sviluppare il prototipo abbiamo lavorato con un gruppo di tre volontari, tutti non vedenti tra cui Cecilia Camellini di Formigine (già campionessa paraolimpica di nuoto). Un risultato straordinario ottenuto grazie al duro lavoro di tutti.
“Grazie all’università, ho potuto frequentare per 6 mesi il corso CBI (Challenge Based Innovation) di IdeaSquare, Cern insieme a studenti provenienti da università di tutto il mondo. Siamo stati divisi in team. Al mio è stata affidata questa sfida: trovare una soluzione tecnologica per i non vedenti. Durante questa esperienza ho avuto la fortuna di conoscere i miei due attuali compagni di viaggio, Marco Manca (italiano, medico, 37 anni, lavora ancora al Cern) Luca Pedrelli (laureato in Fisica Applicata e Ph.D a Zurigo) e Henrik Kjeldsen (ingegnere informatico tedesco di 37 anni che ha lavorato a San Francisco), con i quali ho iniziato a lavorare nel febbraio 2015”. “Ora abbiamo una sfida – prosegue Irene – vogliamo continuare i nostri studi e rendere SoundSight Training reale e open source: “Stiamo parlando di uno strumento educativo. Sarebbe sbagliato tenerlo chiuso in uno scrigno e non condividerlo”.
Una scelta che fa onore al team di SoundSight Training. Se diffuso su larga scala, questo software potrebbe davvero aiutare milioni di persone.

Per ulteriori informazioni
Website:  www.soundsight.ch
Video: https://www.youtube.com/channel/UC8zhTv7o8OPewhH0DAvKlmw
Facebook: SoundSight Training
Twitter:  @SoundSightEDU

sessione di prova di soundsight

sessione di prova di soundsight training

Cinema senza Barriere – Una nuova città per l’XI edizione

Imprescindibile appuntamento per i disabili sensoriali da oltre dieci anni Cinema senza Barriere® è la prima rassegna cinematografica accessibile a tutti, ideata nel 2005 da A.I.A.C.E. Milano.

Novità della prossima stagione, l’undicesima, l’introduzione del servizio presso il Centro Candiani di Venezia, nuova piazza che si aggiunge alle già attive ed attrezzate Milano (Sala Alda Merini dello Spazio Oberdan della Città metropolitana), Roma (Cinema dei Piccoli) e Bari (Multicinema Galleria).

Cinema senza Barriere® ha cadenza mensile ed è stata la prima iniziativa di cinema accessibile anche ai non udenti e non vedenti, realizzata inizialmente grazie alla collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus di Milano) per la sottotitolazione integrata e UIC (Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti) per il commento audio che si inserisce tra i dialoghi del film per descrivere azioni, stati d’animo dei personaggi e fornisce informazioni utili per seguire al meglio la narrazione.
La parte tecnica è a cura di Raggio Verde Sottotitoli srl.

La rassegna è nata con l’intento di permettere ai fruitori del servizio di godere del grande schermo e potersi relazionare al mondo del Cinema in maniera attiva, partecipando alle discussioni che spesso scaturiscono dalla visione condivisa dei film con amici e colleghi di lavoro.
La selezione dei titoli, infatti, tiene conto anche dei commenti positivi ricevuti dal film e dell’impatto mediatico che hanno avuto sul pubblico. Non a caso, sarà Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael – che ha riscosso gran successo al boxoffice della scorsa stagione cinematografica – ad aprire la stagione a Milano, Roma e Bari.

“Dal Festival di Venezia, importante vetrina internazionale del cinema, lanciamo un appello ai quotidiani italiani, affinché vengano inseriti nei tamburini i simboli di sottotitolazione integrata e audio commento accanto ai film le cui proiezioni siano aperte anche alle disabilità sensoriali”, dichiara Eva Schwarzwald, ideatrice del progetto assieme a Romano Fattorossi, che aggiunge:
“Sarebbe opportuno che ciascun capoluogo proponesse questo servizio e ci stiamo muovendo affinché la tecnologia necessaria sia più accessibile, alla luce dell’attuale situazione economica che rende il processo di ampliamento delle piazze molto lento”.

Cinema senza Barriere® negli anni è stata sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Bari, Comune di Roma, Città metropolitana di Milano – Assessorato allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro attraverso il Piano Emergo e Regione Lazio.
Il calendario completo delle date e dei titoli è disponibile sul sito www.cinemasenzabarriere.it
ROMA – martedì 20 settembre
Film: Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco van Dormael
Dove: Cinema dei Piccoli (Viale della Pineta, 15)
Orario: ore 18.45
Ingresso: gratuito per tutti fino ad esaurimento posti
INFO
Cinema dei Piccoli tel. 06. 8553485 – info@cinemadeipiccoli.it e/o Raggio Verde Sottotitoli: tel. 06.70399241 – info@raggioverde.org

MILANO – martedì 20 settembre
Film: Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco van Dormael
Dove: Sala Alda Merini – Spazio Oberdan della Città metropolitana (Viale Vittorio Veneto, 2)
Orario: ore 20.00
Ingresso: gratuito per i disabili e per gli accompagnatori
Ingresso € 5,50 senza obbligo di tessera
Prenotazione cuffie giorni feriali c/o Cineteca: tel. 02 87242114

BARI – lunedì 26 settembre
Film: Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco van Dormael
Dove: Multicinema Galleria (corso Italia 15/17)
Orario: ore 18
Ingresso: gratuito per i disabili e per gli accompagnatori
Ingresso € 3
Prenotazioni cuffie: presso la segreteria dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) di Bari tel. 080 5429082 – 080 5429058 (lunedì/venerdì) e-mail: uicba@uiciechi.it
Le cuffie possono essere prenotate telefonicamente o via e-mail entro le 12.30 del giorno della proiezione e ritirate prima dell’ingresso in sala, esibendo un documento d’identità.
INFO URP Comune di Bari tel. 080 5238335 Numero verde 800 018291

VENEZIA MESTRE – martedì 27 settembre NUOVA CITTA’

Film: SUITE FRANCESE di  Irène Némirovsky
Dove: Centro Candiani, sala conferenze IV piano (Piazzale Luigi Candiani, 7)
Orario: ore 18
Ingresso: gratuito per tutti fino ad esaurimento posti
Prenotazioni cuffie: presso il Servizio Città per tutti del Comune di Venezia Tel: 041 9655440
INFO  cittapertutti@comune.venezia.it

Gli ultimi risultati da Rio

Si sono conclusi i Giochi Paralimpici di Rio per le nostre socie!
Ieri, venerdì 16 settembre, Arjola Dedaj ha conquistato il sesto posto nel salto in lungo T11 con la misura di 4,51 metri (record italiano di categoria).
Giovedì 15 settembre, Martina Rabbolini, nei 100 metri stile libero S11, ha ottenuto il suo personale 1.18.50 non riuscendo però a qualificarsi per la finale.
Mentre venerdì 16 settembre, Martina, nei 200 metri misti SM11, ha fatto registrare il tempo di 3:15.67.
Tanti e tanti complimenti alle nostre atlete per aver raggiunto un traguardo sportivo così importante.
Per ulteriori info: http://www.rio.comitatoparalimpico.it/index.aspx

Siena – “Persone tra le persone” mostra fotografica di Carlo Pennatini e Carmela Gioi

“Pensi sempre: meno male non è toccato a me! Poveretto, come farà, che vita è ? Li scansi, rapido, e ti allontani con un senso di sollievo malcelato. Qualcuno anche con senso fisico di fastidio. Altri si spingono a spiegarti biblicamente il loro calvario: “segnati da Dio!” quindi, vai a sapere perché, colpevoli. La diversità, da sempre, è vista con sospetto, tutto quello che non si omologa ai nostri ( nostri?) canoni estetici, morali, razziali, politici, religiosi, fisici è altro da noi, quindi, per paura, ignoranza, ci è nemico. E non pensiate che stia a fare un pistolotto corretto, no, parlo anche in prima persona. Fotografo, mi nutro di luce, ho sempre avuto terrore di perdere la vista, di non poterlo fare più. Durante l’infanzia mia sorella più grande doveva aspettare che mi addormentassi prima di spegnere la luce, altrimenti andavo nel panico, pensavo che non avrei più visto. Tanti anni dopo una mia amica fotografa mi ha invitato ad una cena sensoriale, il buio totale, viverlo per capire. E alcuni anni fa una mia cara amica per una rara malattia si è avviata verso l’ipovedenza, progressivamente sempre più forte. Su sua richiesta ho iniziato a fotografarla, a seguirla in un cammino di rivendicazione della sua immagine e femminilità smarrite nell’avanzare delle ombre. ma, soprattutto, ho toccato con mano due reazioni contrastanti: la diffidenza ( o peggio, il pietismo) degli altri, e la tenacia del reinventarsi la vita, del viverla, del nuovo modo di viverla e rapportarsi col mondo, sognarlo, ricordarlo, immaginarlo. Adesso conduce un gruppo di letture ad alta voce, oscilla tra delusioni e soddisfazioni, chiusure e nuovi incontri. Vive. E piene di vita e di passione sono le foto di Carlo Pennatini e Carmela Gioia, “Persone tra le persone”, emozionano, fermano, aiutano a riflettere e esigono rispetto e dignità, per noi tutti. Tutti. Ecco, Carlo e Carmela prestano la loro voce, vista, a chi le ha perse, e a noi tutti donano gioia.” ( Fotografi Contro-Stefano Pacini)
Siena via Pantaneto 128 da Mohsen Sariaslani, inaugurazione 15 settembre ore 19, non perdetevela! Fino al 29 settembre.

Tutti i diritti dei disabili visivi accompagnati dal proprio cane guida, di Franco Lepore

Autore: Franco Lepore

Nelle settimane scorse diverse testate giornalistiche e siti internet hanno riportato il caso di una turista non vedente rifiutata da un hotel poiché accompagnata dal proprio cane guida. La struttura alberghiera si è difesa sostenendo che, per una precisa scelta aziendale, non accettava animali.
Queste tristi storie fanno comprendere quanto la consapevolezza dell’opinione pubblica circa il diritto di accesso e di movimentazione dei cani guida per non vedenti sia ancora molto limitata. Per questo motivo si rende necessario fare il punto della situazione al fine di aumentare la conoscenza dei diritti dei disabili visivi che si avvalgono dell’assistenza di questo amico a quattro zampe. Quelle che seguono sono delle semplici considerazioni di aspetto legale, anche se ci sarebbero molte parole da spendere sulle insormontabili barriere culturali con cui si scontrano tutti i giorni i disabili visivi.
In Italia la normativa è molto chiara. La materia è trattata dalla legge n. 37 del 1974 successivamente integrata e modificata dalla legge n. 376 del 1988 dalla legge n. 60 del 2006. In particolare, la legge n. 37 del 1974 stabilisce che il privo di vista ha diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida nei suoi viaggi su ogni mezzo di trasporto pubblico senza dover pagare per l’animale alcun biglietto o sovrattassa. La legge n. 376 del 1988 ha aggiunto che al privo della vista è riconosciuto altresì il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane guida. La legge n. 60 del 2006 ha precisato che i responsabili della gestione dei trasporti e i titolari degli esercizi aperti al pubblico che impediscano od ostacolino, direttamente o indirettamente, l’accesso ai privi di vista accompagnati dal proprio cane guida sono soggetti ad una sanzione amministrativa pecuniaria consistente nel pagamento di una somma da euro 500 a euro 2.500. Nei casi sopra elencati il privo di vista ha diritto di farsi accompagnare dal proprio cane guida anche non munito di museruola. Tuttavia, sui mezzi di trasporto pubblico, ove richiesto esplicitamente dal conducente o dai passeggeri, il privo di vista è tenuto a munire di museruola il proprio cane guida. In ambito europeo si ricorda il Regolamento CE n. 1107 del 2006 che tratta il tema del cane guida nel trasporto aereo.
Alla luce del combinato disposto delle leggi sopra indicate, il cane guida: può accedere su ogni mezzo di trasporto pubblico; è esonerato dal pagamento del biglietto; può viaggiare alloggiato sul sedile posteriore dell’auto insieme al non vedente; può entrare in ogni esercizio aperto al pubblico; è escluso dai divieti relativi al non permettere l’accesso degli animali in spiaggia; è esonerato dal portare la museruola a meno che non sia richiesto in una situazione particolare; è esonerato dall’obbligo di avere al seguito paletta e sacchetto per la raccolta delle deiezioni (come stabilito anche da molti regolamenti comunali).
Tutti i gestori dei mezzi di trasporto pubblico e i titolari di esercizi aperti al pubblico che impediscano od ostacolino, direttamente o indirettamente, l’accesso ai disabili visivi accompagnati dal proprio cane guida sono soggetti ad una sanzione amministrativa che va dai 500,00 a 2.500,00 euro. Poiché il rifiuto del cane guida è un vergognoso segno di inciviltà e ignoranza, tutti coloro che impediscono l’accesso del cane guida con il proprio padrone sono anche passibili di un’azione giudiziale per discriminazione a persona disabile ai sensi della legge n. 67 del 2006.
E’ bene ricordare a tutti i cittadini che il cane guida rappresenta gli occhi per il non vedente e quindi non deve essere allontanato dal disabile visivo che accompagna. Inoltre, in qualità di cane da lavoro, il cane guida non deve essere disturbato o aggredito. Il cane guida è caratterizzato da un’indole tranquilla ed è sicuramente vaccinato.
In conclusione, occorre evidenziare che i gestori dei trasporti pubblici e i titolari di esercizi aperti al pubblico che accettano il cane guida rispettano semplicemente la legge. In altri termini, il disabile visivo accompagnato dal proprio cane guida ha il diritto di viaggiare sui mezzi pubblici e di entrare negli esercizi aperti al pubblico, senza discriminazione alcuna.

Inclusione di qualità, di Girolamo Rotolo

Autore: Girolamo Rotolo

Il passaggio dall’inserimento all’integrazione e quindi all’inclusione, passa attraverso il superamento dell’idea e della prassi di considerare la presenza del disabile a scuola come un “elemento aggiuntivo” alla classe, senza che invece ne determini la ristrutturazione del campo relazionale e dell’intera attività didattica. Questa diffusa concezione che l’alunno disabile appartenga all’insegnante specializzato e , di contro, che questi è assegnato all’alunno “come figura di angelo custode”(Dario Ianes)e non alla scuola e alle singoli classi, nei confronti dei quali espleta la sua attività professionale sostenendoli processi di integrazione e di apprendimento (per questo il docente specializzato assume la contitolarità della classe e non la titolarità dell’alunno o degli alunni.- art L.104/92art. 13c.6).
Già trenta anni fa si poneva il problema di definire il concetto e la funzione della pedagogia speciale. L’attenzione degli studiosi italiani era agli inizi per indicare, la gergo da usare per “classificare” gli alunni e i soggetti disabili, termini come: deficienti, minorati, anormali, diversi handicappati erano alla base della loro terminologia.
La pedagogia è sempre stata in lotta come scienza che ricorre contro le tendenze a medicalizzare i problemi educativi e a relegare i soggetti nell’ambito della patologia. Anche la formazione degli inseganti risentiva di una profonda medicalizzazione. Sono trascorsi trent’anni dalla legge n.517del 1997 che chiedeva l’avvio dell’integrazione scolastica, considerando le criticità emerse e di ripensare con estrema necessità il sistema scolastico. Soltanto di recente si è iniziato ha parlare di alunni con bisogni particolari in ambito europeo e questo è servito al nostro paese come traino per capire che i bisogni degli alunni sono un bisogno sociale innanzitutto, l’insegnate non ha davanti a se un “alunno malato” ma un alunno. Gli alunni con particolari bisogni formativi “special needs” sono presenti nell’eterogeneità del nostro sistema scolastico, quindi bisogna capire che in primo luogo l’alunno è il punto focale di partenza del nostro modo d’insegnare, dobbiamo essere capaci di programmare una didattica normale con dei bisogni formativi adatti alla sua struttura mentale. È l’insegnate che dovrà accomodarsi al modo di apprendere “dell’alunno speciale” e non viceversa. La personalizzazione dei bisogni dell’alluno è l’obiettivo presente e futuro del nostro sistema scolastico, bisogna adeguare con delle leggi e dei mezzi che vengano incontro ai suoi bisogni. Termini come progettazione, apprendimento, comunicazione, didattica speciale dei bisogni, certamente sono nuovi per la cultura scolastica del nostro paese. Il bisogno educativo si estrinseca non soltanto nel modo di insegnare all’alunno speciale bensì è di esempi per tutti quanti noi perché tutto possiamo essere diversamente abile e speciali allo stesso tempo. Il ruolo e figura dell’insegnate specializzato è quello che egli stesso deve farsi speciale, collaborando con tutte quelle sinergie che sono presenti nel territorio della scuola sia esse interne che esterne. Tutti i docenti sono coinvolti nella riorganizzazione dei curricoli, in funzione dei bisogni della persona, sapendo gestire le attività di aula di apprendimento con mezzi e strumenti inerenti alle caratteristiche degli alunni speciali.
La rete che si sviluppa con il sistema territorio è importante, anzitutto il ruolo apicale della famiglia di origine, subito dopo la scuola con il suo sistema di relazioni interne ed esterne nella quale riesce ad affrontare con le dovute sinergie le eventuali problematiche nascenti. La collaborazione di rete (territorio, enti, associazioni, impianti sportivi, famiglie, centri diurni, centri di ascolto ecc..)sono la ragnatela positiva per un inserimento efficace ed una crescita piena dell’ alunno speciale. Le istituzioni scolastiche sono fortemente impegnate nel creare un progetto scolastico adeguato per gli alunni speciali, i quali permetta loro di affrontare e crescere con un input maggiore per dimostrare a se stessi che sono alunni normodotati e non speciali. Il progetto di vita, quello non compete alla scuola ma alla famiglia e con la collaborazione e il consolidamento di altre figure professionali che possano mettere l’individuo al centro del bisogno di crescita e di Formazione di Vita richiede un analisi di una lunga serie di incognite di non facile risoluzione.
Girolamo Rotolo