Il lavoro e i fisioterapisti non vedenti, di Giovanni Cancelliere

Autore: Giovanni Cancelliere

La nostra storia di professionisti sanitari nacque negli anni sessanta quando l’attenzione al sociale iniziava a fare i primi passi, il non vedente passava da soggetto passivo della società a risorsa lavorativa per alcune professioni come quella del centralinista e del massaggiatore, in prima istanza, e massofisioterapista successivamente.
Tutto questo avveniva con concetti avanzati per il periodo storico sopra menzionato, quasi un laboratorio sperimentale sottoposto a tutela.
I soggetti non vedenti venivano definiti, per la prima volta, lavoratori integrati nel mondo dei “normali”.
Si pone in evidenza che, prima di questo importante passo, il non vedente veniva considerato soggetto tutelato e protetto dagli istituti speciali, in cui poteva sperimentare la vita fuori dalle mura domestiche, e doveva sviluppare modalità di approccio di relazioni interpersonali. Oggi, gli istituti speciali rimasti attivi, sono visti come ghettizzanti.
Il sistema sociale e lavorativo descritto in premessa, è andato avanti fino alla metà degli anni novanta.
Alla fine degli anni ottanta, come studenti, ci eravamo accorti che era diventato un sistema scolastico e professionale obsoleto. il livello di preparazione era scarso e necessitava di una Riforma Strutturale legata al cambiamento della società, forse perché, chi dirigeva gli istituti, aveva paura di perdere ciò che, con tanta fatica era stato acquisito.
La Riforma che chiedevamo era la riformulazione dei corsi delle scuole professionali di stato da tre a cinque anni, ottenendo così un diploma di Stato con una doppia funzione:
– diploma di massofisioterapista;
– titolo di maturità da spendere come opportunità di accesso all’università per chi avesse voluto continuare gli studi al di fuori della formazione obbligatoria che vigeva in quel periodo.
Persa questa opportunità, il massofisioterapista ha mantenuto la tutela del lavoro che, se per i diplomati pre-99, è rimasta una garanzia, con il cambiamento delle regole in materia di formazione, è divenuta illusoria per la generazione post-99,.
L’unico gruppo che ha voluto sviluppare una proposta nuova è stato quello della Dott.ssa Zecchi dell’UICI toscana e dell’università fiorentina: tutt’oggi ancora l’unico corso con una quota di cinque non vedenti tutelati alla formazione in fisioterapia.
Di contro dobbiamo dire che moltissimi colleghi non hanno voluto relegare la propria professionalità a strumento di sopravvivenza ma, sentendo il bisogno morale di stare al passo con i tempi e di competere con i colleghi vedenti, hanno dimostrato le altissime capacità che l’organo visivo ha negato.
Il motivo di essere professione equipollente alla nuova figura unica del fisioterapista è dovuto dal contesto del titolo statale triennale, ma soprattutto dalla validità dimostrata praticamente sui posti di lavoro, alla storia e all’amor proprio.
Dagli anni novanta ad oggi tante cose sono state modificate, per certo chi ha voluto stare ai tempi e sentirsi riabilitatore ha continuato, in tanti casi, a migliorare la propria professionalità, meglio di molti colleghi vedenti.
Oggi, ci sono personaggi, a vent’anni dalla definizione del profilo del fisioterapista, che mettono ancora in discussione la possibilità che un non vedente possa essere un riabilitatore. Tale figura è stata regolamentata dalle Leggi dello Stato, ha superato le perplessità dell’Associazione più rappresentativa della figura professionale dei fisioterapisti (A.I.F.I.-Associazione Italiana Fisioterapisti), tuttavia viene ancora mal tollerata dal mondo accademico.
Come dovremmo vedere la nostra professione per i ragazzi di oggi?
La mia generazione dei 50 anni e quelle successive hanno la loro storia, che poco possono affiancare ai ragazzi di oggi, sia nei mezzi tecnologici, che hanno permesso loro di avere i percorsi formativi dell’obbligo e della media superiore, sia nelle strutture di sostegno anche se precarie e insufficienti per uno Stato moderno, non in circuiti ghettizzanti quali gli Istituti. Sicuramente bisognerà chiedere loro quali sono le aspettative di autodeterminazione come persone e ragionare, in qualità di adulti, sulle opportunità di facilitazione non limitando le scelte solo nel vincolo delle professioni già esistenti.
Questo ragionamento prospettico è proprio di chi ha vissuto a pieno la forma mentis del riabilitatore di cui dobbiamo vantarci di avere: creare opportunità a 360* e non salvaguardare solo l’esistente. Questa deve essere la mission di chi si impegna a rappresentare la nostra Associazione. Si rende sempre più necessario interagire con la generazione dei nostri figli cercando di evitare che ciò che a noi è stato parzialmente negato venga negato anche a loro. L’ostacolo principale che si manifesta nella scelta di un percorso formativo è determinato, nel caso della fisioterapia, dai test di ingresso, in special modo quelli di logica figurativa e geometrica: l’affiancamento di un tutor durante lo svolgimento, a norma delle leggi che tutelano la possibilità di partecipazione per i disabili visivi, non è garanzia di effettiva valutazione da parte del candidato perché una prima interpretazione viene fatta dal tutor.
Il lavoro è il fondamento di quella autonomia che l’essere umano auspica di raggiungere di tipo economico, professionale e sociale, modificare in collaborazione con chi governa la formazione (MIUR), nel rispetto di tutti ma soprattutto di noi stessi deve essere il cardine o uno dei cardini della mission di dirigenti, permettere la sostituzione di tali limiti ci potrà condurre a una condizione paritetica di competizione nei corsi delle facoltà a numero programmato.
Quello che auspico ai futuri fisioterapisti è che tale professione se la saranno scelta per passione e non come necessità obbligata; le possibilità di rinvigorimento della figura del professionista sanitario oggi dipende dalle probabilità di abbattimento dei test che abbiamo descritto sopra, dalla capacità delle sedi territoriali di interagire con le università presenti nei vari territori per ampliare l’offerta formativa riservata ai fisioterapisti, la capacità di chi ha funzioni esecutive di sfruttare il DDL Lorenzin intervenendo e interagendo con gli organi parlamentari e ministeriali per sfruttare le potenzialità della neo creazione delle nuove professioni sanitarie del chiropratico e dell’osteopata.
il Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dei Fisioterapisti e Massofisioterapisti ha lavorato per creare opportunità lavorative prendendo in considerazione due documenti del passato:
-modificato e proposto un miglioramento compatibile con i cambiamenti del tempo della proposta di legge fatta nel 2009 dal Sen. D’AMBROSIO-LETTIERI riguardante la Legge 29/94 e acquisita negli atti dell’ultima Direzione Nazionale;
-rivalutata la proposta di legge dell’On. GRIBAUDO per coloro che preferiscono intraprendere un percorso professionale non sanitario.
Le sfide che attendono tutti noi potranno produrre un rinnovamento professionale se saremo in grado di interpretare e essere parte dei cambiamenti descritti e auspicati sopra, senza rincorrere vecchi ricordi del passato che poco hanno a che fare con i nostri ragazzi e il loro attuale grado di cultura; la nostra professione può non morire solo se si rinnova e sia attrattiva perché interessa chi la dovrà praticare.
A tale scopo il Comitato Tecnico ha ritenuto opportuno organizzare un corso formativo altamente professionalizzante, restando fedele a quei dettami di aggiornamento e rinnovamento che si è dato nel suo insediamento, proponendo il corso del “Metodo TICCHI e trigger point” in collaborazione con I.Ri.Fo.R Nazionale, sapendo bene che l’aggiornamento delle competenze è e dovrà essere sempre di più la discriminante tra quello che siamo stati e quello che dobbiamo essere: lasciando alle nostre spalle la nostalgica tentazione del crogiolarci, vittime degli anni che trascorrono senza prospettiva per chi ci segue.
I Componenti il Comitato hanno ritenuto che la formazione da noi proposta sarà itinerante, valorizzando i territori, ritrovandoci in città diverse per renderci un po’ più “squadra”; la nostra prima tappa sarà la città di Salerno e si allega il link dove acquisire tutte le informazioni per iscriversi: http://www.irifor.eu/comunicato-n-27-attivita-formative-anno-2018-evento-formativo-nazionale-per-fisioterapisti-e-massofisioterapisti-metodo-ticchi-e-trigger-point-salerno-16-18/
Il nostro agire deve avvalersi di obbiettivi utili per chi rappresentiamo altrimenti è sterile apparenza del vacuo egocentrismo.

 

Matera 12 ottobre 2017
per conto dei Componenti il CTSN

il Coordinatore Dott. Giovanni CANCELLIERE

 

 

 

 

 

 

 

Roma – Giornata Nazionale del cane guida

Come ogni anno, la Giornata Nazionale del cane-guida rappresenta un momento di sensibilizzazione sulle problematiche quotidiane dei non vedenti e sul diritto alla mobilità. Quest’anno l’iniziativa di informazione e sensibilizzazione sarà indirizzata in particolare verso i giovani e gli studenti: promossa dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Provinciale di Roma è stata resa possibile grazie alla collaborazione del MIUR, del I Municipio e dell’istituto comprensivo Regina Elena.

Con partenza dalla sede di via Mentana un gruppo di non vedenti con i loro cani guida percorrerà le strade di Roma fino alla scuola primaria Regina Elena, in compagnia di alcuni bambini della scuola Pestalozzi. successivamente, presso la scuola Regina Elena avrà luogo un incontro con i bambini delle due scuole.

Vi invitiamo a partecipare il 16 ottobre alle ore 9.00 presso la sede dell’Uici provinciale in via Mentana 2b da dove partirà la passeggiata. L’iniziativa avrà termine intorno alle 12,30

 

Sport – Barcolana di Trieste

“Per la prima volta, alla Barcolana di Trieste ha partecipato un equipaggio composto da 4 non vedenti; Giuseppe, Romana di Trieste, Matteo di Ancona e Federico di Ferrara. Sono tutti quattro in grado di portare autonomamente una piccola imbarcazione a vela con l’assistenza esterna vocale fornita dall’istruttore che segue con un gommone a motore. Pertanto, sono stati scelti per formare questo equipaggio che quest’anno ha partecipato alla famosa regata nel Golfo di Trieste. L’equipaggio si è classificato al posto 1036 su 1280 barche arrivate.
Federico frequenta i corsi estivi di vela a Sistiana (Ts); l’istruttore di vela e Presidente dell’Associazione FairPlay è Durso Nordio”

equipaggio di non vedenti di Ferrara

Napoli – Open day vela -24 ottobre e 7 novembre 2017

Il comitato pari opportunità dell’UICI di Napoli, grazie alla collaborazione intrapresa con l’ASD Peepul ONLUS, propone 2 giornate finalizzate all’avvicinamento alla vela. In particolare, il 24 ottobre e il 7 novembre ci saranno 2 open day a cui potranno partecipare i nostri soci, i quali gratuitamente potranno usufruire di una prova in barca a vela con istruttori specializzati e preparati.
Le prove si svolgeranno dalle ore 09,30 alle ore 14 presso la base nautica di molosiglio in Via Acton 1, Napoli.

Per info e prenotazioni è possibile contattare Titti Conte al numero: 3929969248; sarà necessario inviare il proprio documento di identità all’indirizzo e-mail all’indirizzo conteti@gmail.com.

Sport – BXC: Ai Patrini Malnate il TROFEO “MAURIZIO PAVAROTTI”

Dopo aver conquistato il Campionato e la Coppa Italia i Patrini Malnate si aggiudicano anche il torneo di fine stagione di baseball per ciechi, dedicato a Maurizio pavarotti, sconfiggendo il Bologna Cvinta White Sox (4 a 1).
Per quanto riguarda le nostre formazioni, i Thunder’s Five si sono fermati nella prima fase mentre i Lampi Milano hanno raggiunto i quarti di finale rimanendo sconfitti dai Blufire Cus Brescia.

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
Via Vivaio, 7
20122 Milano
tel/fax: +390276004839
Email: info@gsdnonvedentimilano.org
Web: www.gsdnonvedentimilano.org
twitter: https://twitter.com/Gsdnvmilano
Facebook: https://www.facebook.com/GSDNONVEDENTIMILANO

 

Sport- Un “Home Run” per l’inclusione

Nell’ambito della campagna di promozione dello sport della presidenza nazionale, la sezione UICI di Pesaro-Urbino, organizza domenica 22 Ottobre un evento di promozione e diffusione del baseball, una disciplina affascinante e divertente che sta riscuotendo successo tra i disabili visivi. Una giornata in cui atleti professionisti non solo si esibiranno, ma coinvolgeranno tutti i presenti in una sperimentazione individuale del gioco stesso. Il baseball per ciechi è una disciplina riadattata che permette ai disabili visivi di svolgere azioni di gioco come la corsa lungo il diamante in terra rossa in assenza di guida, la battuta e l’intercettazione della palla da parte della difesa in totale autonomia. Quest’evento vuole dare la possibilità di provare in prima persona le azioni che compongono il gioco caratterizzato da autonomia e libertà.

La giornata si svolgerà nello Stadio Comunale di baseball in Via Palestro a Pesaro dalle ore 9:00 alle ore 17:00. L’organizzazione metterà a disposizione il trasporto dalla stazione ferroviaria allo stadio e offrirà un pranzo insieme in allegria e solidarietà. Chi vuol partecipare dovrà portare solo con sé il desiderio di divertirsi e di mettersi in gioco.

Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro il 16 ottobre alla seguente email: uicps@uiciechi.it specificando anche l’orario di arrivo e la necessità del transfert. Le preiscrizioni sono necessarie per una miglior organizzazione dell’evento e per l’accreditamento che darà diritto al ritiro di un gadget.

Qui di seguito il programma della giornata.

 

Programma :

9:00 – 10:00  Accreditamento

10:00 – 10:30  Saluti e ringraziamenti delle autorità

10:45 – 12:45 Dimostrazione di azioni di baseball da parte degli atleti esperti FIBS e AIBXC

13:00 – 14:30 Pranzo

15:00 – 17:00 Prove nelle diverse postazioni corrispondenti alle azioni di una partita per gli invitati

 

I genitori non potranno scegliere l’insegnante di sostegno, di Gianluca Rapisarda

Autore: Gianluca Rapisarda

Nei mesi scorsi, subito dopo la pubblicazione in GU del Decreto attuativo della Buona Scuola n. 66/17, tanti Giornali ed addetti ai lavori avevano salutato con toni trionfalistici e celebrativi l’art 14 dello stesso, ai sensi del quale, si aprirebbe alle famiglie la possibilità di intercedere a favore di questo o quel bravo supplente, che nel corso dell’anno scolastico si sia contraddistinto per il suo lavoro con l’alunno disabile.
Effettivamente, il testo stabilisce che «al fine di agevolare la continuità educativa e didattica e valutati, da parte del dirigente scolastico, l’interesse dell’alunno e l’eventuale richiesta della famiglia, ai docenti con contratto a tempo determinato per i posti di sostegno didattico possono essere proposti, non prima dell’avvio delle lezioni, ulteriori contratti a tempo determinato nell’anno scolastico successivo.”
Tutto sembrava pronto già per questo nuovo anno scolastico ma, qualche giorno fa, la “macchina” organizzativa si è improvvisamente inceppata.
Infatti, la burocrazia ministeriale non sempre è così efficace. Innanzitutto, perché il Decreto è stato inviato al Consiglio superiore della pubblica istruzione solo ad agosto. Nel frattempo il ministero è rimasto in attesa. Alla fine il Cspi si è pronunciato, sentenziando che “occorre una conciliazione tra le esigenze del ministero che vorrebbe garantire la continuità didattica ai supplenti richiesti dalle famiglie e i diritti individuali dei lavoratori.”
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione si incontrerà di nuovo il prossimo mese per approfondire la questione, per poi passare definitivamente la “palla” al Consiglio di Stato ed attendere chissà quanto ancora.
La nuova regola prevista dalla Delega sull’inclusione era stata fortemente criticata dall’ANIEF e dal mondo sindacale, secondo i quali, la scelta su un lavoratore pubblico non può essere fatta da chi non ha competenze per valutare la didattica speciale.
Pur rispettando quanto eccepito dal mondo sindacale e dall’ANIEF, mi permetto di non condividerne le perplessità. Non concordo con loro, perché credo che in merito al provvedimento sull’inclusione licenziato lo scorso aprile, essi abbiano sbagliato clamorosamente “bersaglio”.
Fossi in loro, invece, concentrerei le mie energie e profonderei tutti gli sforzi per impedire ed evitare una volta per tutte che nel mondo della scuola si continui ancora a parlare di «supplenti a contratto determinato», dal momento che il vero “paradosso” del sostegno italiano è che – malgrado la neonata Delega – il Ministero insista pervicacemente con i docenti di sostegno supplenti (spesso privi di competenze specifiche sulla didattica inclusiva).
Tale perverso meccanismo corporativo va denunciato con forza, in quanto va a solo detrimento dei bisogni educativi degli alunni con disabilità e del loro successo formativo.
Anziché inseguire falsi problemi, i Sindacati e l’ANIEF dovrebbero battersi con maggiore decisione per un piano a lungo termine di stabilizzazione e assunzione dei docenti di sostegno, per il loro definitivo passaggio dall’attuale organico di fatto a quello di diritto, per il loro vincolo al segmento formativo dell’alunno con disabilità e per il potenziamento dei CTS (inspiegabilmente cancellati dalla Buona Scuola), tutti interventi strutturali e di sistema che purtroppo non sono previsti dalla tanto pontificata nuova riforma dell’inclusione, con buona pace della continuità didattica.

Napoli – “Three Technology Days, di Sandra Minichini

Le Nuove Tecnologie e la loro importanza nell’ambito della minorazione visiva – questo il tema centrale dei tre eventi organizzati dalla Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilita’ della Sezione Uici (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) di Napoli che ha scelto come sfondo per i tre eventi, l’Istituto “Paolo Colosimo” di Napoli, storico Istituto per ciechi, fiore all’occhiello della bellissima Napoli che ha saputo restituire dignita’ ed orgoglio ai disabili visivi tramite l’istruzione, il lavoro e l’inserimento sociale.
Giovedì 28 Settembre, Horus ha inaugurato i “Three Technology Days”, tre giornate dedicate alla tecnologia: 28 settembre, 7 ottobre e 19 ottobre, nelle quali si presenteranno degli Ausili di nuovissima generazione per favorire l’autonomia e la mobilità delle persone video lese.
Al primo incontro, tenutosi giovedì scorso nella sala conferenze dell’Istituto Colosimo, erano presenti: i due ingegneri ideatori di Horus, Saverio Murgia e Luca Nardelli, i quali hanno descritto le specifiche funzionalità del prodotto; Tiziana Petrosino e Maria Rosaria Perez, Referente e Preside dell’Istituto Colosimo, le quali hanno dimostrato grande entusiasmo nell’ospitare l’evento sottolineando il desiderio di creare una rete tra Istituto, Uici ed Istituzioni; il Presidente della Sezione Uici di Napoli, Mario Mirabile; il Coordinatore Nazionale della Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità, Nunziante Esposito ed il Referente Nazionale della stessa Commissione, Giuseppe Fornaro; alcuni dei Membri della Commissione, Sandra Minichini ed Antonio Maione, i quali hanno messo l’accento sull’importanza acquisita dalle nuove tecnologie, l’importanza della formazioni ed i futuri lavori; l’Assessore ai Giovani e alle Politiche giovanili ed Innovazioni, Alessandra Clemente, la quale ha auspicato in futuri rapporti di intenti con la Sezione Uici di Napoli; ed infine, i numerosi studenti dell’Istituto e gli insegnanti.
Horus nasce dall’idea dei due giovanissimi ingegneri laureati in robotica e bioingegneria, fondatori della startup Eyra con sede operativa a Milano, i quali hanno voluto realizzare un dispositivo che
aiuti i video lesi a leggere e riconoscere volti ed oggetti grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale; esso è costituito da una cuffia indossabile con telecamere e da una parte tascabile che contiene un potente processore e una batteria di lunga durata. Una volta indossata la cuffia, la persona attiva le diverse funzionalità grazie a pulsanti facilmente individuabili, di forme diverse e posizionati sia sulla parte indossabile che su quella tascabile.
Ma cosa può fare Horus? Questo ausilio legge testi su superfici anche non piatte; riconosce i volti delle persone, previo
processo di apprendimento da parte del processore; riconosce oggetti, infatti, dopo averne inquadrato uno, Horus ne impara l’aspetto che, grazie alla percezione 3D, sarà in grado di riconoscere lo stesso oggetto da angolazioni diverse; rileva gli ostacoli lungo il cammino.
Il dispositivo è stato provato dai numerosi utenti che, nei giorni precedenti all’evento, hanno effettuato la prenotazione; svariati sono stati i giudizi e non tutti positivi in quanto il prodotto presenta ancora qualche incertezza.
La Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità, si dichiara fiera del riscontro ottenuto, perché’, grazie al proficuo e costante lavoro dei suoi componenti, si porta a conoscenza dei disabili visivi ciò che la tecnologia offre, non solo in termini di ausili già presenti sul mercato, ma, soprattutto di nuove invenzioni ed applicazioni create per la disabilità in questione; a tale proposito è stata ricordata, durante la conferenza, l’App Cromnia per la discriminazione dei colori, nata dal sodalizio che la Commissione ha stretto con la Developer Academy di Napoli e, con la quale, ha dichiarato di intensificare la collaborazione per portare alla luce nuovissime App che possano rendere sempre più semplificata la quotidianità dei ciechi e degli ipovedenti.
Sono tanti i lavori che, la Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilità della Sezione Uici di Napoli, ha in cantiere e che prenderanno forma nel prossimo 2018; i membri della Commissione, esperti di informatica e tecnologie assistive invitano a credere nel progresso tecnologico, perché, quest’ultimo, dimostra ogni volta di custodire un ottimo potenziale affinché si possa garantire la tanto auspicata autonomia delle persone disabili della vista.
Tutto ciò ci lascia ben sperare e, nell’attesa, ci diamo appuntamento per sabato 7 ottobre alle ore 9,30 presso l’Istituto “P. Colosimo” dove sarà presentato BEL, il bastone per ciechi dotato di sensori.
Per la Commissione Ausili, Nuove Tecnologie e Accessibilita’ della Sezione Uici di Napoli
Sandra Minichini

Sport- BXC: i Patrini Malnate si aggiudicano il Torneo “Fiammella” di Brescia

Si è disputato sabato 30 settembre, a Brescia, il torneo “Fiammella” di baseball per ciechi.
La vittoria è andata ai Patrini Malnate (5 punti) davanti ai Lampi Milano (4 punti), ai Bluefire Cus Brescia (2 punti) e ai Thunder’s Five Milano (1 punto).
Di seguito i risultati:
BlueFire CusBrescia – Thunder’s Five Milano 5 a 0
Thunder’s Five Milano – Lampi Milano 2 a 4
Lampi Milano – I Patrini Malnate 1 a 4
I Patrini Malnate – BlueFire CusBrescia 10 a 0
BlueFire CusBrescia – Lampi Milano 1 a 2
Thunder’s Five Milano – I Patrini Malnate 1 a 1

 

Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS
Via Vivaio, 7
20122 Milano
tel/fax: +390276004839
Email: info@gsdnonvedentimilano.org
Web: www.gsdnonvedentimilano.org

Beni culturali – Prima edizione del Premio “Cultura accessibile”

Venerdì 13 ottobre, con inizio alle 19.45, si terrà a Roma, presso la sala adiacente alla Chiesa Metodista Valdese, sita in Via Firenze 38, la prima edizione del premio” Cultura Accessibile”.
Si tratta di una imperdibile occasione, un evento con il quale, gli ideatori ed organizzatori intendono dar vita ad un momento di incontro e di interazione tra tutti gli iscritti al gruppo di discussione “Whatsapp Cultura Accessibile” e i loro amici e familiari, per conoscersi e consegnare dei premi simbolici a quanti, a parere dei numerosi aderenti al gruppo, hanno contribuito a rendere accessibili taluni servizi, o diverse offerte di carattere culturale.
Nel corso di questa prima edizione, saranno ringraziati e premiati per il loro impegno:
• Vera Arma per l’ottimo servizio di audiodescrizione di opere cinematografiche, mediante l’app “Moviereading” che ha consentito e rende possibile la fruizione di numerosi film già dal primo giorno di uscita nelle sale cinematografiche;
• Barbara Marsala per l’innovativo ed efficace servizio di audiodescrizione di rappresentazioni e spettacoli teatrali;
• Roberto Huner per aver insegnato a numerosi ipovedenti le più idonee tecniche della Fotografia;
• Andrea Miccoli per la ideazione, progettazione e realizzazione di corsi di astronomia, accessibili a ciechi ed ipovedenti, grazie anche ai pregevoli sussidi didattici;
• Alberto Angelini e Daniela Vellucci per aver, tramite i loro corsi, trasmesso a numerosi ciechi ed ipovedenti diverse tipologie di ballo;
Inoltre saranno premiati per gli eccellenti risultati ottenuti nello sport:
• Vincenzo Censi, per il calcetto,
• Giuseppe Checchi, per i molteplici sport praticati.
Nel corso della serata vi sarà un intrattenimento musicale offerto al pubblico da alcuni componenti del gruppo Cultura Accessibile:Veronica Cosimelli, Nicoletta Cambise, Francesco D’Ascanio, Manuela Maiorano e Deborah Sebastiani.
Condurranno Canio Brienza e Veronica Cosimelli.
Al termine verrà offerto ai presenti un buffet.
Per Ragioni legate all’organizzazione dell’evento, è caldamente consigliato registrarsi.
Quì di seguito il link alla procedura di registrazione:
http://www.culturaaccessibile.altervista.org/eventi/2-prima-edizione-del-premio-culturaaccessibile/iscrizione.html
Si aprirà in una nuova finestra o in un nuovo tab del browser.
Si tratta di una procedura semplice. Sarà sufficiente inserire: nome e cognome, una e-mail valida, ed accettare, spuntando la casella di controllo, il trattamento dei dati inseriti e null’altro.
In caso di problemi o di persone non provviste di collegamento ad internet è possibile effettuare l’adesione, chiamando Rosanna D’Amato al numero di cell. 3476479023 anche per richiedere, per la serata, un servizio di accompagnamento.
Partecipate numerosi!