Rinnovo convenzione con Unitelma Sapienza per il triennio 2018-2021

È stata rinnovata (fino al 19 novembre 2021) la convenzione con l’Università Unitelma Sapienza, che prevede per i soci Uici:
• tassa di iscrizione agevolata, anche per i fuori corso;
• borsa di studio totale per il secondo e terzo anno (esclusi i fuori corso), “qualora gli studenti acquisiscano il 60 per cento dei Crediti Formativi Universitari previsti per quell’annualità, e con una media non inferiore a 25/30” (i titolari di borsa di studio saranno tenuti al pagamento solo della tassa regionale).

Riferimento: Prot. Uici in arrivo 14460 del 12/11/2018.
Per usufruire delle condizioni della Convenzione (riservata a tutti i soci Uici, anche a quelli sostenitori) è necessario presentare alla Segreteria Studenti dell’Ateneo copia dell’Attestato di tesseramento Uici, che verrà rilasciato, a richiesta, dalla Sezione Uici presso cui ci si è tesserati.

Nel tempo, l’offerta formativa dell’Ateneo si è arricchita, andando oltre le Aree Giuridica ed Economica che restano, in ogni caso, il core di Unitelma Sapienza.
Tra i Corsi di studio, si può scegliere tra i seguenti:
Area Giuridica: Giurisprudenza (sei percorsi di studio), Scienze dell’Amministrazione (due percorsi di studio) e Corso magistrale in Management delle Organizzazioni Pubbliche e Sanitarie (tre percorsi di studio)
Area Economica: Economia Aziendale (due percorsi di studio) e Corso magistrale in Economia, Management e Innovazione (tre percorsi di studio);
Area informatica: Informatica (Corso inter-Ateneo con La Sapienza- Uniroma 1)
Area Psicologica: Scienze e Tecniche psicologiche (Corso inter-Ateneo con La Sapienza- Uniroma 1)
Area Archeologica: Classical Archaeology in lingua inglese (Corso inter-Ateneo con La Sapienza- Uniroma 1)
Nota bene: La didattica è completamente telematica, mentre gli esami verranno svolti in presenza a Roma presso la Città Universitaria La Sapienza- Uniroma 1, o, se si è più comodi, in uno dei Poli presenti sul territorio nazionale.

L’offerta formativa completa, comprensiva di Master di I e II livello e Corsi di formazione, è consultabile sul sito: https://www.unitelmasapienza.it/it
Si ricorda che Unitelma Sapienza è la sola università telematica direttamente legata alla più grande università pubblica italiana, La Sapienza- Uniroma 1, essendone socio di maggioranza.

Per maggiori informazioni e ulteriori dettagli, rivolgersi a:
Unitelma Sapienza
contatto telefonico al numero 06-81100288: dal lunedì al venerdì ore 9-13 e ore 14-17; e-mail a: info@unitelmasapienza.it

Uici Presidenza Nazionale
• Emanuele Ceccarelli al numero 06-69988312; e-mail a lavoro@uiciechi.it

Come sono belli i Nonni di un tempo…, di Marco Condidorio

Sembrano essere senza età le nostre nonne e i nostri nonni; padri e madri delle nostre mamme e papà.
I loro volti ci appaiono rassicuranti, come le loro voci ed i il loro profumo, che mescolato al nostro li trasformano in gestualità famigliari, fragranze che segneranno per sempre l’infanzia, l’adolescenza, culla dei ricordi e della fanciullezza.
E ancora, le mani ruvide sui nostri volti di fanciullo; le loro dita tra i nostri capelli di bambino. Le loro braccia forti e sicure attorno ai nostri corpi teneri di fanciullezza. Il loro sguardo rassicurante, tenero e generoso, mai paziente ma libero e gratuito.
La pazienza è di chi deve contenere; la dolcezza è di chi ha solo da donare, senza il timore di dover misurare quel che ha per quel che dà.
Talvolta hanno timore d’essere ingombranti, inutili; forse soli davanti al materialismo dialettico delle cose, non solo di quello della storia.
Non vorrei mai ascoltare il pianto di una persona anziana; mai vorrei guardare gli occhi in lacrime di una donna anziana, significherebbe per me il segno di una colpa, quella di cui ci macchiamo ogni qual volta passiamo oltre la loro presenza, li abbandoniamo a loro stessi senza alcun ritegno con superbia e arroganza.
Gli occhi della nonna, del nonno sono come il cuore di mamma e papà, fragili e presenti, non puoi difenderli, loro però proteggono te ed il tuo timore di fronte alla vita.
Le luci ed i colori dell’albero di natale, che hai creato col loro aiuto, riflettono occhi antichi dal tempo, che improvvisamente si riempiono di lacrime; tu domandi “Perché piangi nonno?”; lui: “…sono felice sai? Quest’albero è davvero pieno di luce e colori!”.
L’ho fatto felice, pensi, ma la verità è che egli pensa al tempo; a quell’istante di gioia, che si ripete nella vita sino a che un giorno smetterà d’essere.
Mistero infinito, che si ripete nel tempo perché è esso stesso tempo, il profilo di un anziano ricurvo perché intento ad accarezzare lo stelo del fiore, natura indifesa di fronte alla fragilità dell’uomo; entrambi sono fermi nel tempo, immersi nello scorrere ciclico del vivere.
E noi raramente ci accorgiamo di loro, oggi son lì, più tardi potrebbero aver deciso di andarsene.
Seduti accanto ad un luogo famigliare ci sono loro, fermi in uno spazio apparentemente mai costruito, eppure lì per loro, per noi.
Il dolore del mondo ha rispetto di fronte allo sguardo che viene dal passato, quello in cui non eravamo per natura, ma solo per idea. La crudeltà del banale non appartiene al semplice, ma al complesso. Che parole tristi son quelle di “vecchio” o peggio, anziano. Le parole, talvolta sono inadeguate e però sbrigative; sintesi concettuali per definire un universo di cose, alcune relegate al mondo della fantasia, altre a quello più concreto, vicino a noi quale è quello della realtà che ci circonda, ci comprende e fagocita istante dopo istante.
Oggi vorrei parlare di loro, delle persone che più di tutte rappresentano e sono il presente d’ognuno per la navigazione nel tempo successivo, lo chiamiamo futuro.
Desidererei scrivere un libro, una enciclopedia e ancora di più, desidererei poter dire che se oggi il nostro pianeta è giunto sin qui è in gran parte merito dell’età oltre la maturità, quella che definiamo “terza età”.
Per loro, oggi, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti avverte trasversalmente la volontà di volerci essere; d’essere presente nel tempo con loro per loro, assieme a loro.
Un semplice atto di gratitudine per le persone la cui voce è quella della storia passata che si avverte, sfiora tattilmente e assapora nel tempo presente, quello di tutti, di chiunque; pochi lo sanno, perché in pochi sono attenti osservatori del tempo, studenti modello dell’età che sovviene priva di giudizi, ma ricca d’accadimenti.
E loro?
Loro son lì, di fronte a te che sei distratto dai colori freschi e non t’accorgi che lo sfondo del mondo ha i colori antichi, che del tempo son stati la vita.
Loro scrivono; Sognano; pensano a te, a me; loro amano e desiderano essere amati, ascoltati, resi importanti in un quotidiano fatto di tempi stretti, veloci, talvolta inutili; essi lì non riescono ad entrare, il passo è lento ed incerto, ma son lì, mentre tu vivi per apparire di inutilità e superficialità.
Loro ci guardano, ti guardano, lo hanno fatto spesso nel loro tempo presente, così come hanno saputo costruire e creare dalla materia del mondo, la casa dell’oggi.
Loro, per me, che non son degno d’essere nemmeno polvere sotto i loro passi, sono i “Nonni del tempo”, quello presente, teso a divenire altro da sé, dunque futuro.
Noi oggi siamo perché loro ci son stati, hanno fatto, dato e pensato.
Quanto rispetto e gratitudine deve l’uomo a questa porzione di umanità, luogo del conforto, dell’ascolto e talvolta del singhiozzo per la disperazione di generazioni meno attente alla costruzione del pensiero, ove soggiace la libertà per l’azione.
Non siamo liberi come lo sono stati loro; noi non siamo capaci a conquistare quel che hanno loro hanno accolto e colto della natura; loro custodiscono, noi gettiamo; loro hanno costruito, noi distruggiamo; noi oggi sperperiamo, ricchezza d’animo e la bellezza delle cose.
Vogliamo tutto e subito! Non conosciamo, peggio vogliamo assumere il sacrificio; la rinuncia pesa come un macigno sui nostri egoismi.
Il giudizio, quale valore di conoscenza del mondo è l’egoismo, il “voglio!”; il “Pretendo!”; “Esigo!”; senza accorgerci che nulla è dovuto all’uomo perché è la natura stessa ad essere dono per ognuno, che ne colga la gratuità e la pazienza.
Loro sono i Nonni del tempo, anche del nostro.
Ma non siamo disposti a guadagnare per loro; peggio poi a concedere qualcosa di nostro per la loro serenità; per il loro diritto a sentirsi ancora persone.
Eppure ci hanno donato la vita attraverso i nostri genitori.
Loro non sono anziani, ma antichi come antica è la storia che ha dato i natali alle civiltà.
Altro che terza età, la commissione avrebbe dovuto chiamarsi “antichità”, perché l’età antica è l’età che ci precede e dunque quella destinata a restare giovane per sempre.
L’anziano non è vecchio per nascita ma, per il tempo che gli gettiamo addosso, attraverso cui guardiamo i suoi occhi, ascoltiamo la sua voce, confondiamo i suoi pensieri.
Fermati un istante nel quale possa respirare una persona anziana; in cui possa parlarti, raccontarti quel che ha dentro e che agita nel bello e brutto tempo, il suo cuore.
Sorridi ad una donna anziana, ella è stata fortezza e garanzia per la vita, prima di quella di tua madre, poi di quella tua; accarezzale i capelli ed il viso, lei lo ha fatto per una vita intera ed ora, ora che conta ogni giorno come fosse l’ultimo tu tienile la mano, scoprirai il tocco di chi riconosce la generosità del gesto, la semplicità dell’esserci. Fermati un attimo; regala anche fosse un solo istante del tuo tempo l’abbraccio ad una persona anziana; regala una porzione di tempo alle persone anziane, loro ti hanno donata la vita.
Sono i nonni del tempo queste nostre “terze età”; sono sentinelle, navigatori consapevoli verso mete impossibili; traghettatori di uomini senza più orizzonti, soli come loro, ma con una differenza: essi hanno una storia, sono la tua storia; tu né hai storia né potrai esserlo per altri dopo di te.
Loro la scuola per noi; il sapere che conduce alla consapevolezza, che sola potrebbe dirimerci se solo fossimo meno egoisti, distratti, lontani; ed invece vicini, molto vicini ad un presente a rischio di futuro; a rischio d’amore; a rischio di vita.
Essi sono semplicemente nonni del tempo, perché presiedono ad una età che ha radici nel passato di cui siamo figli e per questa semplice ragione naturale, debitori.

Un passo avanti fondamentale verso la fine della “carestia” di libri, di Francesca Perretta e Manuela Esposito

Autore: Francesca Perretta e Manuela Esposito

La “carestia mondiale” di libri, così come viene definita la mancanza di accesso a più del 90% dei libri pubblicati nel mondo da parte delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa, sta probabilmente giungendo al termine. Un passo fondamentale in questa direzione è stato infatti compiuto il 1° ottobre 2018 con la ratifica, da parte dell’Unione Europea, del Trattato di Marrakech. In tal modo questo trattato internazionale entra ufficialmente a far parte, attraverso l’adozione di una Direttiva (2017/1564) e un Regolamento UE specifici, del corpus legislativo europeo e, di conseguenza, esso avrà una grande influenza sulle norme nazionali che regolano le eccezioni al diritto d’autore.

Il Trattato di Marrakech, ufficialmente “Trattato di Marrakech volto ad agevolare l’accesso alle opere pubblicate alle persone cieche, ipovedenti o con altre difficoltà di lettura di testi a stampa” è un trattato internazionale sottoscritto il 27 giugno 2013 a Marrakech, Marocco, in occasione della Conferenza Diplomatica dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI). Esso è però entrato effettivamente in vigore solo il 30 settembre 2016, quando è stata raggiunta la necessaria quota di 20 paesi aderenti. Con i 28 paesi dell’UE, sono ad oggi più di 70 i paesi che potranno condividere le proprie biblioteche in formato adattato.

Il Trattato ha ad oggetto eccezioni uniche e di grande rilievo poste al diritto d’autore in favore delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa. In particolare, consente la possibilità di effettuare scambi internazionali non commerciali di materiale librario protetto da diritto d’autore, purché prodotto in formati “accessibili” (con tale espressione, si intendono i testi trascritti in braille, riprodotti in caratteri ingranditi, i libri digitali e audio adattati e le trasmissioni radiofoniche) destinati specificamente a consentire la fruizione dei contenuti da parte delle persone cieche e ipovedenti o con altre difficoltà di lettura, come per esempio le persone con dislessia.

La ratio ispiratrice del Trattato è, dunque, proprio quella di porre fine alla “carestia” di libri nel mondo; esso, inoltre, rappresenta un grande passo in avanti nella ricerca di un equilibrio tra il dovere di rendere la cultura accessibile a tutti e, dall’altro lato, il diritto di ciascun autore di vedere tutelati i propri diritti di proprietà intellettuale. Infatti, il Trattato fornisce garanzie agli autori e agli editori, impedendo un uso e una diffusione impropri delle opere pubblicate e ribadendo che le eccezioni al diritto d’autore devono essere limitate a determinati casi previsti, non pregiudicando in modo irragionevole gli interessi legittimi dei titolari.

Bárbara Martín Muñoz, Vicepresidente dell’Unione Europea dei Ciechi (EBU) e responsabile della sua campagna per la ratifica da parte dell’UE del Trattato, ha affermato che “il percorso verso il Trattato di Marrakech è stato lungo, tortuoso e molto duro”. Infatti, le negoziazioni con l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI) sono durate più di 3 anni e, successivamente, l’Unione Europea ha impiegato quasi lo stesso tempo per mettere a punto la Direttiva e il Regolamento e per ratificare il Trattato.

Ad oggi, gli Stati dell’UE stanno lavorando per adottare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla Direttiva 2017/1564, mentre il Regolamento europeo è immediatamente applicabile nei paesi membri senza bisogno di legislazione aggiuntiva. In Italia, i lavori per la trasposizione della Direttiva sono in fase avanzata.

Nuovo ciclo di Visite – Laboratori multisensoriali: “quando i sensi vedono al di là del visibile”

A partire dal 30 novembre prossimo, presso i Musei del Bargello riprenderà il ciclo di visite e di laboratori multisensoriali, riservati a persone con disabilità visive. Le sedi che ospiteranno tale iniziativa saranno il Museo Nazionale del Bargello e il Museo di Palazzo Davanzati a Firenze. Le visite, gratuite per i disabili visivi e relativi accompagnatori, saranno guidate da un’operatrice dotata di una grande esperienza a riguardo. Ai visitatori che si presenteranno alla biglietteria, previa prenotazione, verrà consegnato un paio di guanti in latex (gli stessi che usano i restauratori in opere d’arte) con i quali potranno toccare l’”intoccabile”, facendo esperienza, attraverso una selezione di opere e di oggetti, della multiforme e variegata “Bellezza”
custodita nei due Musei fiorentini. I sensi, attraverso la storia e i racconti di questi antichi palazzi, saranno stimolati a percepire le atmosfere e le suggestioni di un tempo.

Museo Nazionale del Bargello
“L’Essenziale è invisibile agli occhi”
La visita, dopo un’introduzione storica, si muoverà attraverso gli spazi e le sale del Palazzo.
L’esperienza tattile offrirà ai visitatori la possibilità di conoscere alcuni dei maggiori capolavori della scultura dal XV al XVII secolo, tra le quali opere di Michelangelo, Giambologna, Ammannati; temi, soggetti, stili e materiali diversi contribuiranno a ritrarre figure ed ambiti artistici estremamente affascinanti. Il percorso si arricchirà, inoltre, di una sorta di “laboratorio multisensoriale”, dedicato ad una delle sale che, normalmente, viene esclusa dagli itinerari destinati ai non vedenti ed ipovedenti, quale la Sala degli Avori. Dapprima, attraverso l’esperienza tattile, i visitatori saranno invitati a “toccare per vedere”. Con l’ausilio di una copia tattile della tavoletta eburnea di “Adamo nel Paradiso terrestre” e di un libro tattile sarà loro possibile toccare e “vedere” ciò che, in originale, è custodito in una vetrina; a tale esperienza seguirà quella sonora/uditiva, “sentire per immaginare”, in cui, attraverso l’ascolto di alcuni brani di musica antica e la lettura di brevi passi letterari, si cercherà di evocare le immagini di vita e di costume rappresentate negli avori della collezione Carrand.

Museo di Palazzo Davanzati
“Voci, odori e suggestioni di un’antica dimora fiorentina”
L’itinerario di visita anche in questo caso sarà duplice; innanzitutto, i visitatori saranno guidati attraverso la storia e la struttura di questa affascinante dimora medievale fiorentina; nel contempo, faranno esperienza dei materiali e delle magnifiche collezioni in essa custoditi.
Muovendosi, infatti, attraverso gli ambienti domestici (saloni, studioli, camere da letto, cucina e gabinetti) di questa singolare “casa” e attraverso le variegate collezioni di mobili, maioliche, merletti e sculture contenuti in essa, si cercherà di rievocare, accompagnati dagli odori e dai suoni di un tempo, gli agi ed i modi di vita di una antica famiglia signorile fiorentina.

INFORMAZIONI EVENTO:
CALENDARIO INCONTRI:
Venerdì 30 novembre – Museo di Palazzo Davanzati – ore 10.00 – 12.00
Venerdì 7 dicembre – Museo Nazionale del Bargello ore 10.00 – 12.00
Venerdì 21 dicembre –– Museo di Palazzo Davanzati – ore 10.00 – 12.00
Venerdì 28 dicembre – Museo Nazionale del Bargello – ore 10.00 – 12.00
Venerdì 4 gennaio 2019 – Museo di Palazzo Davanzati – ore 10.00 – 12.00

COSTO BIGLIETTO: gratuito per disabili visivi ed accompagnatori

PRENOTAZIONI: la prenotazione, gratuita, è obbligatoria, scrivendo a:
silvia.catone@beniculturali.it.

Il numero dei partecipanti per gruppo sarà limitato ad un massimo di 3 persone più relativi accompagnatori, in modo da rendere la visita maggiormente
significativa e coinvolgente.

LUOGO: Museo Nazionale del Bargello e Museo di Palazzo Davanzati

ORARIO: secondo gli appuntamenti indicati nel calendario.

TELEFONO: 055/0649444 (Museo Nazionale del Bargello)
055/0649460 (Museo di Palazzo Davanzati)

DOVE: Museo Nazionale del Bargello, via del Proconsolo 4, Firenze
Museo di Palazzo Davanzati, via Porta Rossa 13, Firenze

SITO: www.bargellomusei.beniculturali.it

Beni culturali – Workshop libri tattili tra estetica e funzione

11 DICEMBRE 2018 – Museo Tattile Statale Omero
Conducono: Pietro Vecchiarelli, Paola Terranova, Andrea Delluomo.
Prima parte teorica ore 10-13: per chi nascono e a chi servono i libri tattili? Cosa li rende speciali? Un percorso teorico tra esperienza editoriale e utilizzo dei libri tattili.
Seconda parte tra teoria e pratica ore 15-18: la rilegatura per i libri tattili. Partendo dalla visione di alcuni prototipi, verrà analizzato il potenziale comunicativo ed espressivo del libro come oggetto al di fuori del suo contenuto. I partecipanti avranno poi modo di realizzare, guidati da Andrea Delluomo, un proprio contenitore di suggestioni tattili.
Età: adulti (insegnanti, operatori, grafici, illustratori, studenti di grafica e illustrazione), durata minima di 6 ore (3 ore teoria e 3 ore laboratorio pratico).
Scadenza iscrizioni: 5 dicembre 2018. Costo: 30 euro. Max 25 partecipanti.
Info: didattica@museoomero.it – tel. 335 569 69 85
Info e modulo iscrizione: http://www.museoomero.it/main?p=mostre-2018_a-spasso-con-le-dita
UN RITRATTO DI MUSEO Workshop a cura di Massimo Vitangeli
Un’escursione nel territorio della multisensorialità per approdare ad un’interpretazione identitaria del Museo Tattile Statale Omero. Un’esperienza votata alla realizzazione di video ritratti, raffigurazioni sonore e sinestetiche, storie di rumore, assemblaggi semantici e altro ancora.
Otto incontri di tre ore ciascuno nelle seguenti date del 2019: Gennaio: 15 – 22; Febbraio: 05 – 12 -19 – 26; Marzo: 05 – 12. Gli incontri si terranno di martedì pomeriggio dalle ore 16 alle 19 presso il Museo Tattile Statale Omero.
Al workshop possono accedere tutti, e vista la natura tematica del workshop, ne potranno beneficiare con un maggiore apporto esperienziale i giovani artisti, sound artisti, designers, creativi in generale.

Il workshop è a numero limitato min 8 – max 15 partecipanti previa selezione.

Scadenza presentazione domande: 20 dicembre 2018. Costo 100 euro.

Info email: unritrattodimuseo@gmail.com – tel. 347.4531219
Info e modulo iscrizione http://www.museoomero.it/main?p=news_id_5836

Museo Tattile Statale Omero – Mole Vanvitelliana
Banchina Giovanni da Chio 28 – 60121 Ancona
www.museoomero.it
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Beni culturali – Dalet al Museo E. Chiossone di Genova

Museo d’Arte Orientale E. Chiossone

Domenica 25 novembre
H. 10:00

Visita guidata
(con guida abilitata)

Buddha, lacche, spade, maschere…
Sfioriamo insieme con sguardo leggero la collezione di Edoardo Chiossone

Costo 10,00/5,00 ragazzi fino a 18 anni
Ingresso gratuito per i residenti a Genova

Obbligo di prenotazione entro sabato h. 12:00
genovatracce@gmail.com o WhatsApp 328 4222168

Torino – Conferenza stampa #NONSOLOGGI

Giovedì 22 novembre (ore 12), a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 Torino) vengono presentate alcune preziose iniziative per la Giornata contro la Violenza sulle Donne (25 novembre). Gli appuntamenti sono organizzati da Consiglio Regionale del Piemonte, Regione Piemonte e Polizia di Stato, in collaborazione con UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti).

Di seguito l’invito:
#NONSOLOGGI
I pensieri diventano parole, le parole abitudini, le abitudini valori e i valori il tuo destino.
Tutte le iniziative organizzate per la Giornata contro la violenza sulle donne e per la tutela delle vittime vulnerabili.

Intervengono
Nino Boeti, presidente del Consiglio regionale del Piemonte
Monica Cerutti, assessora alle Politiche giovanili, Pari opportunità, Diritti civili, Immigrazione
Francesco Messina, Questore di Torino
in collaborazione con Uici

Locandina dell'evento #Nonsologgi

Locandina dell’evento #Nonsologgi

UniCredit: lavoro e disabilità, di Valter Calò

UniCredit S.p.A. è tra i primi gruppi di credito Italiani ed Europei, ha sede a Milano. La banca conta oltre 25 milioni di clienti e opera in 18 paesi. La società è quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano.
In Italia occupa circa 43000 persone e circa 45000 nelle sedi estere, tra i suoi dipendenti sul territorio Nazionale sono impiegate circa 2700 persone con diverse disabilità, tra le quali circa 120, con disabilità visiva.
Nei giorni 29 e 30 ottobre, si è svolto un seminario/incontro, tra dirigenti e dipendenti con disabilità visiva di UniCredit, ai quali sono stato invitato come unico speaker esterno, nel ruolo di coordinatore della Commissione Nazionale dedicata alle nuove attività lavorative dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Questo seminario è stato organizzato e orchestrato magistralmente dalla dr.ssa Francesca Bonsi Magnoni, Disability Manager di UniCredit. Francesca ricopre questo ruolo da soli tre mesi, ho riscontrato in lei forte motivazione, ma sopratutto mi ha colpito la sua grande voglia di comprendere e informarsi sulle problematiche inerenti tutte le disabilità, persona energica e dinamica sia nell’organizzazione che nei rapporti interpersonali, rappresenta ottimamente questa innovativa carica manageriale in UniCredit.
Ringrazio la dr.ssa Francesca Bonsi Magnoni e tutti coloro che l’hanno sostenuta, per questo importante incontro.
Farci conoscere, sul tema delle nostre possibilità di interazione nel lavoro, è molto importante: questo è il vero passo in avanti verso l’inclusione. Dobbiamo essere considerati risorse, non un dovere sociale imposto per legge; il nostro compito è quello di sviluppare progetti e possibilità, per crescere come persone e crescere nell’ambiente lavorativo, questo si può avverare solo con una attiva collaborazione dei dirigenti che siano a conoscenza di come operiamo e interagiamo, come ci muoviamo oltre alle nostre capacità individuali. Come dipendenti, il nostro primo compito è il rispetto verso il datore di lavoro in una situazione congiunturale difficile dove deve prevalere la mentalità giapponese di una partecipazione attiva in una qualsiasi azienda, sia pubblica che privata.
I due giorni sono scivolati velocemente, fitti di impegni, senza vuoti ma ben equilibrati tra formazione, sensibilizzazione, informazione, dibattiti, confronti e convivialità per rafforzare lo spirito di gruppo.
Il primo giorno è stato molto stimolante e molto significativo.
Erano presenti 106 persone fra non vedenti ipo vedenti, HR e line manager. Ciascuno ha avuto modo di presentarsi e questo gioco (apparentemente un po’ lungo) è stato utile alle persone cieche per comprendere chi era presente. Dopo una introduzione del ruolo del Disability Manager il gruppo è partito per una visita accessibile al Museo del Cinema, con grande sorpresa dei responsabili, i quali non immaginavano che un cieco avrebbe potuto visitarlo. La visita era stata programmata all’interno di una serie di attività organizzate nel mese della cultura accessibile di Torino.
Il secondo giorno è iniziato alle 8,30 con una riunione di tutti i partecipanti capi (così chiamati da loro) e persone con disabilità visiva nell’aula magna di UniCredit. Subito dopo aver spiegato a tutti, la programmazione della seconda giornata dei lavori, i più di cento partecipanti, tra i quali 45 dipendenti con disabilità visiva, sono stati divisi in due gruppi.
I dipendenti con disabilità visiva, sono rimasti in aula per un corso di formazione aziendale, mentre i responsabili, compreso me, sono stati invitati a salire al terzo piano, dove erano state preparate due ambientazioni che raffiguravano perfettamente come una persona con disabilità visiva concepisce e interagisce sia con l’ambiente che lo circonda che con gli ausili dedicati nelle postazioni di lavoro.
Una sala era completamente al buio e la seconda invece simulava l’ipovisione, in questa seconda ambientazione ai capi sono stati fatti infilare degli occhiali che distorcendo, configuravano artificialmente l’immagine percepita da un ipovedente.
L’introduzione e le spiegazioni, di queste due ambientazioni dedicate ai capi sono state fatte da Antonio Dragonetto del Learning che ha iniziato dicendo:
“I nostri dipendenti con disabilità visiva sono arrivati in ufficio, dopo aver superato una macchina parcheggiata sul marciapiede, aver passato incolumi un nuovo cantiere di lavori ed essere inciampati contro una bicicletta, scesi da un autobus dove la sintesi vocale non funzionava, finalmente si sono seduti sulla loro postazione in UniCredit Sono entrati cosi in scena Tiziano, Vito, Cecilia, Luca ed Elisa che al buio o in ambientazione creata artificialmente, hanno fatto capire, come operano sul posto di lavoro,le difficoltà e l’accessibilità, dimostrando chiaramente le loro capacità d interagire con i sistemi informatici, la loro preparazione e la loro voglia di essere, a pieno diritto inclusi nel loro ambiente di lavoro”.
Ai capi sono state formulate domande se si trovassero a loro agio nei nostri panni e quali fossero le sensazioni e difficoltà che provavano, le risposte sono facilmente immaginabili, sono quelle che noi percepiamo tutti i giorni nel nostro mondo reale e non artificiale, quindi la simulazione è stata molto utile e costruttiva. Dopo una breve pausa caffè, i due gruppi si sono riuniti, capi e persone con disabilità visiva, sono stati suddivisi in 4 gruppi che hanno interagito e si sono confrontati su inclusione e problematiche di vari generi tra dipendenti e capi. Alla fine sono state valutate e considerate tutte le deduzioni concepite dai vari gruppi.
Nel pomeriggio sono intervenuto io, come membro esterno, per portare quanto l’UICI si stia adoperando verso i giovani e le nuove possibilità che sto esplorando assieme alla mia commissione.
Il mio intervento, è iniziato con un messaggio rivolto ai dirigenti di UniCredit, ho voluto sottolineare l’ottimo lavoro di questi due giorni, avendo ascoltato attentamente sia l’operato dei dipendenti con disabilità visiva sia i commenti o le perplessità dei dirigenti, li ho invitati ad interagire con noi senza paura partendo anche con il chiedere quali problemi di vista abbiamo, come arriviamo al lavoro, cosa vediamo o cosa non vediamo; ho raccontato di una frase che ho colto tra i capi, durante l’attività di un gruppo di lavoro, il quale esprimeva soddisfazione in quanto non sapeva che esistesse la sintesi vocale che ci permette di interagire con i PC, soddisfatta al suo rientro lo avrebbe detto ad un suo nuovo giovane dipendente con disabilità visiva il quale non sapeva esistesse questo ausilio, ho sottolineato che per prima cosa avrebbe dovuto chiamare il Presidente sezionale UICI del giovane e informarsi sul perché un giovane non sapeva dell’esistenza di questo ausilio.
I giovani, salvo siano presenti impedimenti, sono obbligati ad interagire con un PC, in primis in quanto il PC, rappresenta il primo strumento per trovare un lavoro e per secondo in quanto per noi è una finestra sul mondo. Con imbarazzo, in rappresentanza di UICI, ho evidenziato che potrebbero anche esserci colpe nostre.
Un messaggio l’ho rivolto anche ai dipendenti di UniCredit con disabilità visiva, complimentandomi con coloro i quali hanno interagito nelle due ambientazioni, riservate ai dirigenti, sottolineando che le difficoltà espresse nelle dimostrazioni erano volontariamente forzate, su programmi inaccessibili, pagine che non si aprivano o programmi che si bloccavano ecc., volevano solo dimostrare la frustrazione di noi disabili visivi in una postazione di lavoro, ma da parte dei dirigenti, questa frustrazione, doveva essere considerata positivamente come la volontà attiva del dipendente di interagire al meglio con UniCredit. Ho invitato i dirigenti a guardare il bicchiere mezzo pieno, invitando anche i dipendenti con pazienza a provare a fare capire le problematiche, magari migliorando le capacità di comunicazione, invitandoli a leggere la teoria dei conflitti, cercando di interagire solo dopo che lo stress di inaccessibilità sia passato.
Per finire ho illustrato quanto sta producendo la mia Commissione NAL:
– opera a 360 gradi per i diversi livelli di scolarizzazione presenti tra i nostri disoccupati;
– uno dei compiti fondamentali è la sensibilizzazione sia dei nostri soci che dei datori di lavoro, con numerose iniziative come incontri in presenza e con articoli sulla stampa interna dell’Unione;
– abbiamo pronto un opuscolo informativo a riguardo che sarà disponibile nel 2019;
– ci occupiamo di cooperative sociali con finalità imprenditoriale, ovvero seguiamo delle progettualità spingendo i giovani a coprire una fetta di mercato poco sfruttata dai disabili visivi;
– a breve, partirà un corso per la figura di perito fonico forense;
– seguirà un corso di trascrittore dialettologo;
– stiamo lavorando per organizzare un corso come accordatore di pianoforte;
– al Ministero di Giustizia, abbiamo presentato un progetto al fine di indirizzare i nostri giovani alla figura di trascrittore di intercettazioni telefoniche ed ambientali;
– numerose altre progettualità in sviluppo;
– l’UICI Nazionale si è prodigata istituendo un bando di gara dedicato a nuovi imprenditori con disabilità visiva, stanziando diverse borse imprenditoriali per un ammontare di 190000 euro;
– abbiamo avviato le procedure, per organizzare in primavera 2019, un Convegno tematico dedicato al lavoro, chiaramente Unicredit sarà invitata: potrà presentare il suo modus operandi e potrà confrontarsi con altre realtà.

Come entrare nel mondo UniCredit?
Ci sono bandi specifici affidati ad un provider esterno JobMeToo, che si occupa della selezione del personale. Se una persona con disabilità visiva vuole candidarsi può farlo seguendo attentamente le caratteristiche e le mansioni richieste oppure si iscrive “in lavora con noi”
www.careers.unicreditgroup.eu.
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UniCredit scrive:
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Buona fortuna
dr. Valter Calò

Disability & Diversity Management a Roma, di Valter Calò

Sotto riportato, pubblicizzo un evento che si terrà a Roma, una figura professionale nuova che va seguita e approfondita.
buona lettura!
Valter Calò

DISABILITY & DIVERSITY MANAGEMENT
Ricerche, esperienze e prospettive a confronto

Roma, auditorium Inail – Piazzale Pastore 6
Giovedì 22 novembre 2018
10:00 – 17:00

Negli ultimi anni in Italia è aumentato notevolmente, da parte di imprese e professionisti, l’interesse per alcuni aspetti della vita lavorativa, centrati sul rispetto e sulla valorizzazione delle differenze individuali.
Tra questi, il Diversity Management è l’approccio multilaterale che riconosce le differenze al fine di gestirle e valorizzarle, non solo per adempiere a obblighi normativi (come, per esempio, nel caso della legge 68/99 per l’assunzione delle persone con disabilità), ma anche come forte elemento di “employer branding” e strumento per aumentare la competitività dell’impresa e le possibilità di successo.

Data l’importanza e la complessità di questi temi, Consuelo Battistelli (IBM), Veronica Mattana (LabLavoro), Paolo Robutti (Abilitando) e Isabella Ippoliti (Cluster Srl), organizzano l’evento nazionale “Disability & Diversity Management: Ricerche, Esperienze e Prospettive a Confronto”, che si terrà a Roma il prossimo 22 novembre.
L’evento si propone come un qualificato momento informativo e formativo (di incontro, riflessione e dibattito) sul Diversity e sul Disability Management. Nello specifico, si propone di:
– presentare le politiche europee sulle diversità e disabilità, nonché il quadro normativo di riferimento;
– evidenziare le best practices nelle imprese italiane e internazionali, nella P.A. e nel terzo settore;
– Favorire lo scambio e il confronto tra diversi punti di vista;
– Individuare le future direzioni e gli ambiti di applicazione del Diversity e del Disability Management.

L’evento sarà articolato in tre momenti
– Mattina: approfondimenti su alcuni temi generali e una round table, dedicata al disability management.
– Pomeriggio: alcuni approfondimenti sui risultati delle ricerche più recenti nell’ambito delle discriminazioni sui luoghi di lavoro e sul welfare aziendale; sessione “Talking about” con esperti, professionisti e imprese, a confronto con il pubblico.
– Area espositiva Poster: parallela al convegno, prevede l’esposizione di lavori, precedentemente selezionati tramite una call for paper, che potranno essere visti durante l’intera giornata.

PROGRAMMA DEL MATTINO
09:30 Registrazione
10:00 Saluti Istituzionali
Saluti del Presidente Inail Massimo De Felice
Flavia Marzano – Assessora Roma semplice, Comune di Roma Capitale
Valentina Grippo – Consigliere Regionale del Lazio e Vicepresidente IX° Commissione
Claudio Durigon – Sottosegretario di Stato Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
Daniele Viotti – Componente Commissioni Bilancio e Libertà, Giustizia e affari Interni del Parlamento Europeo.

Interventi
10:30 “Il diversity management in Italia e in Europa”
Marco Buemi – Esperto di sviluppo sostenibile e diversity management
10:50 “Interventi di sostegno al reinserimento lavorativo delle persone con disabilità da lavoro. Verso l’istituzione del disability manager in Inail”
Stefano Putti – Inail – Dirigente vicario della Direzione Centrale Prestazioni Socio-Sanitarie
11:10 “Diversity management e accomodamenti ragionevoli: il quadro normativo e giurisprudenziale”
Carla Spinelli – Professoressa Associata Università di Bari Aldo Moro

Round Table: Il Disability Management
11:30 “Un “Gruppo” al servizio dell’inclusione”
Paola Pellegrinuzzi, Welfare Intesa Sanpaolo
11:45 “Ascolto e Inclusione”
Sonia Vassallo – disability manager Alstom Italia
12:00 “Servizi e Misure a sostegno dell’inclusione”
Maurizio del Conte – Presidente Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro
12:15 “L’inclusione in rete”
Alberto Lapi – Employee Relations Lead (Italia, Europa Centrale, Grecia) Accenture
12:30 “Disability manager: un ponte per l’inclusione”
Francesca Bonsi Magnoni – Disability Manager Welfare & People Care
Unicredit S.p.A.
12:45 “Neurodiversità, fonte di talento”
Francesc Sistach – Direttore sud Europa e Latam Specialisterne
13:00 “Malattie croniche, lavoro e Disability Management”
Fabiola Silvaggi – Psicologa ricercatore presso UOC Neurologia, Salute Pubblica, Disabilità – Fondazione IRCCS

13:15 “2000 anni di inaccessibilità … e poi?”
Andrea Venuto – Delegato della Sindaca all’accessibilità universale Comune di Roma

13:30 Pausa pranzo – Durante la pausa pranzo sarà offerto ai partecipanti un buffet. Su richiesta dei partecipanti con disabilità è prevista una pausa pranzo servita al tavolo.

PROGRAMMA DEL POMERIGGIO
Interventi
14:30 “Il diversity management nella Pubblica Amministrazione. Una prospettiva internazionale”
Gabriele Giorgi – Professore Associato Università Europea
14:50 “Il welfare aziendale: sviluppi e prospettive”
Franca Maino – Ricercatrice Università di Milano, direttrice Laboratorio “Percorsi di Secondo Welfare”

Talking About
15:10 “La diversità tra la motivazione del lavoratore e la competitività dell’impresa”
Romano Benini – Autore RAI, Giornalista e Docente Universitario
15:25 “Il percorso in Randstad e il valore della diversità con Human Forward”
Valentina Sangiorgi – Chief HR Officer Randstad Italia
15:40 “Persone con disabilità. Un processo di selezione su misura”
Cristina Toscano, Selezione Intesa Sanpaolo
15:55 “Diversity e Comunità emozionali”
Giacomo Piantoni – Head of HR Nestlè Italia
16:10 “L’inclusione inizia da noi. Una sfida possibile”
Paola Pernat – HR Manager & Business Partner Jacobs
16:25 “La gestione della diversità è la normalità per le risorse umane”
David Trotti – Presidente Regionale Lazio A.I.D.P.
16:40 Dibattito e chiusura lavori

Per tutta la durata dell’evento sarà prevista una sezione poster.

Saranno offerti servizio di interpretariato in Lingua dei segni LIS e sottotitolazione.

Lavoro e matematica, di Valter Calò

La matematica, non è materia per tutti, ancor meno per noi o voi studenti con una disabilità visiva.
Nei miei incontri su e giù per l’Italia, ho conosciuto la prof.ssa Anna Capietto dell’Università di Torino che si occupa di accessibilità di formule, teoremi e grafici; ho approfittato subito ponendogli un problema che i Periti fonici hanno sui grafici d’onda dei segnali audio, da Anna ho avuto subito la piena collaborazione per approfondire e studiare questa nostra problematica.
Segnalo sotto l’inaugurazione del Laboratorio per la ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie assistive.
Buona lettura, ma soprattutto chi è nelle vicinanze, vada a riscontrare di persona questa opportunità!
Valter

Chi è Anna Capietto?
Prof. ordinario di Analisi Matematica
Referente per la disabilità nel Dipartimento di Matematica “G.Peano”, Università di Torino
Responsabile del Laboratorio per la ricerca e la sperimentazione nuove tecnologie assistive per le STEM “S.Polin”.

Evento:
Il 20 novembre alle 12 il Magnifico Rettore inaugurerà presso il Dipartimento di Matematica, Via Carlo Alberto 10, il Laboratorio per la ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie assistive per le STEM “S.Polin”

Le attività che fanno capo al Laboratorio sono descritte su http://www.integr-abile.unito.it/

Locandina dell’evento:
Inaugurazione del Laboratorio per la ricerca e la sperimentazione di nuove tecnologie assistive per le Stem “S. Polin”
Logo Università di Torino
Logo Dipartimento di Matematica G. Peano
Logo Progetto Integr-Abile
Partecipano:
Prof. Gianmaria Ajani Magnifico Rettore dell’Università di Torino
Elisabetta Grande Polin
Marisa Rosalba Pavone Delegata del Rettore per la disabilità, Università di Torino
Paolo Prinetto Presidente del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI), Politecnico di Torino
Federico Borgna Sindaco di Cuneo
Luciano Paschetta Direttore I.Ri.Fo.R./UICI Regione Piemonte (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione/Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti)
Carlo Enrico de Fernex Responsabile Segreteria Generale e Comunicazione Istituzionale, Società Reale Mutua Assicurazioni
Federica Patti Assessora all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica, Comune di Torino
Marino Badiale Direttore del Dipartimento di Matematica “G. Peano”, Università di Torino
Coordina:
Anna Capietto Responsabile per la disabilità del Dipartimento di Matematica “G. Peano” e Responsabile del Laboratorio “S. Polin”
20 Novembre Ore 12:00 Aula Magna del Dipartimento di Matematica “G. Peano” dell’Università di Torino