Ciclopedalata Roma-Parigi, di Andrea Perugini

Autore: Andrea Perugini

Egr. Prof”
Tommaso Daniele Presidente Nazionale
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Egregio prof. Daniele,
è con vivo compiacimento che Le comunico l’ottima riuscita della Ciclopedalata Roma Parigi, organizzata dall’Associazione Culturale Pedalando nella Storia, di cui sono l’attuale presidente e patrocinata dall’UlCI, che ha visto 35 ciclisti tra cui 5 atleti non vedenti pedalare da Roma alla capitale transalpina. In concomitanza con la centesima edizione del Tour de France.
All’arrivo a Parigi siamo stati accolti dal console italiano, dott. Andrea Cavallari, presso il velodromo Jacques Anquetil ove era stata organizzata una bellissima e toccante cerimonia d’accoglienza con la partecipazione di molti campioni del passato tra cui Gianni Motta, Francesco Mosered Ercole Baldini.
L’unico rammarico è quello di non essere riuscito a trovare ulteriori due guide per altrettanti ciclisti non vedenti che sono stati costretti a dare forfait.
La presenza costante di atleti non vedenti alle ciclopedalate organizzate dalla mia Associazione è per me motivo di grande soddisfazione per la lezione di vita che essi impartiscono con il loro impegno e la loro serietà a tutti i partecipanti.
Ho già iniziato a programmare la ciclopedalata storica per il 2014 che si svolgerà in Toscana e sarà dedicata al grande campione Gino Bartali nel centenario della sua nascita.
Nel rinnovarle i ringraziamenti per il sostegno che, grazie al Suo interessamento, l’UlCI ha voluto fornire alla Ciclopedalata Roma Parigi, Le porgo i più cordiali saluti.
Dott. Andrea Perugini

Per eventuali contatti:
Andrea Perugini
Via Cassia, 1712 -00123 Roma
Celi. 330/857117
e-roail; a peruginl^datamedlca roma.it
ASSOCIAZIONE CULTURALE “PEDALANDO NELLA STORIA – Maurice Garin”
Reg. n* 7110, serie 3, dei 19.04.2011 – sede legale: vìa Cassia, 1712 – 00123 Roma – C.F. 97647560586 Sito web: www.pedalandonellastoria.net E-maii: info@Dedalandoneliastoria.net

Un passo nel presente, un passo verso il futuro, comunicazione e implicazioni formative e professionali in ambito fisioterapico”, di Mirella Gavioli e Alfio Pulvirenti

Autore: Mirella Gavioli e Alfio Pulvirenti

L’ISTITUTO PER LA RICERCA, LA FORMAZIONE E LA RIABILITAZIONE, A SOSTEGNO DELLA FISIOTERAPIA… DI QUALITA’!
 
Lo scorso 6, 7, 8 settembre, Napoli ha dato accoglienza ad un evento pilota nel settore fisioterapico, che si è potuto realizzare grazie alla mission e alla volontà dell’istituto regionale per i ciechi, Paolo Colosimo, accogliendo il progetto I.RI.FO.R nazionale, dal titolo “un passo nel presente, un passo verso il futuro, comunicazione e implicazioni formative e professionali in ambito fisioterapico”. Il comitato tecnico scientifico nazionale dei fisioterapisti e massofisioterapisti, organo consultivo  in seno all’unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, ha fortemente voluto che l’evento si svolgesse in quello che, storicamente, è da considerarsi un fiore all’occhiello della cultura, della formazione, dello sport e della crescita personale di ciechi e ipovedenti, per parlare di comunicazione, relazione d’aiuto e delle implicazioni formative, normative e professionali.
 L’I.Ri.Fo.r e l’U.I.C.I, hanno dato così concretezza all’evento , deliberando il finanziamento e disponendone l’organizzazione. Il Team organizzativo , costituito dai 5  Componenti del Comitato tecnico scientifico nazionale coordinato dal dott. Giuseppe Antonio Vitale, affiancato da Gavioli Mirella, stimolante referente operativa, Pulvirenti Alfio, responsabile scientifico dell’evento e docente, De Rosa Samantha, referente delle comunicazioni e dell’assistenza ai servizi, nonchè relatrice, Ciardone Francesco, referente delle pubbliche relazioni, hanno così potuto traghettare in porto un evento di valore, per la qualità dei contenuti e la scelta dei docenti quali il Prof. Paolo Giovanni Monformoso, Counselor Clinico, Logoterapeuta e Analista Esistenziale esperto in Umanizzazione e Relazione di Aiuto in ambito socio-sanitario ed educativo, il Proff. Alfio Pulvirenti, fisioterapista, laureato in Scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione, docente di riabilitazione specialistica settore scientifico disciplinare e curatore di editoria riabilitativa, il Dr Donato Cavalluzzo, Presidente nazionale F.N.C.M, esperto in normative professionali.
La giusta forma di rassicurante accoglienza e organizzazione, quale valore aggiunto dell’evento, è stata resa possibile grazie all’impegno del coordinatore delle attività socio educative del colosimo, il dott. Husam Rawashdeh il quale, supportato da un’ottima squadra di collaboratori motivati, ha permesso ai convenuti, di vivere un’esperienza di condivisione e di crescita personale e collettiva del tutto positiva, considerate indiscutibilmente parte del successo percepito e riportato dall’evento, così come espresso da tutti coloro che vi hanno preso parte . . Ai lavori, oltre ad un consistente numero di professionisti del settore afferenti da più regioni dello stivale, dall’alto Adige alla Sicilia, hanno partecipato gli educatori del colosimo che, oltre ad essersi spesi senza riserva per assistere al meglio le esigenze degli ospiti, hanno potuto beneficiare della cultura e dei contenuti affrontati, anche per loro, motivo di crescita personale e professionale.
Ha aperto i lavori, in rappresentanza della direzione nazionale UICI, l’avv. Paolo Colombo che, anche in qualità di coordinatore nazionale del settore lavoro, ha dichiarato:
“è con orgoglio che dò il ben venuto e l’avvio a questo evento, di rillievo non solo per le risorse e le motivazioni investite dall’istituto Colosimo, dall’I.RI.FO.R, dal comitato nazionale dei fisioterapisti UICI ma, soprattutto, per la qualità dei suoi contenuti, facendosi da “portabandiera” del significato dell’attualizzazione del professionista riabilitatore, coinvolgendo a tutto tondo, quegli organismi dedicati alla professione, alla ricerca e formazione e alla tutela degli interessi materiali e morali dei portatori di disagio visivo, quali l’I.RI.FO.R, il libro parlato  e l’UNIONE”.
il vicepresidente del consiglio regionale dell’U.I.C.I Campania dott. Vittorio ciniglio dichiara: “va riconosciuto l’apprezzamento per l’importanza che un tale evento sia stato organizzato proprio nella regione partenopea, esprimo un importante riconoscimento nel sottolineare lo spessore storico e culturale rappresentato dalla location scelta, l’istituto Paolo Colosimo che, come sperimentato anche in altre occasioni, ha da sempre a cuore l’inclusione scolastica, professionale e personale dei non vedenti e degli ipovedenti, siano essi campani, italiani o provenienti dal resto del mondo”. Presenza di rilievo, su delega dell’assessore regionale onorevole Russo, è stata quella del presidente della sauie, la società che gestisce il patrimonio del Colosimo, nella persona del dott. Arturo Delvecchio che, ascoltando parte dei contenuti della lezione tenuta dal proff. Paolo Giovanni Monformoso, non ha potuto che esprimere: ” apprezzo e concordo con i contenuti di attenzione e rispetto dell’altro,sul giusto modo di valorizzare la vita e le sue fasi!” ed esprimo l’auspicio che tali contenuti possano echeggiare non solo dentro le mura del Colosimo ma, possano essere trasmessi oltre le mura, per una crescita personale, culturale e sociale che aiuti a migliorare i rapporti tra le persone, “sane o malate che siano”, mettendo al primo posto il bene collettivo al bene personale.
Ad arricchire i concetti cardine dell’evento, comunicazione, ascolto e relazione, vi sono stati alcuni momenti informali e conviviali, intrisi del folclore e della cultura partenopea, utili a favorire quelle relazioni sociali da cui possono scaturire fatti importanti. Dagli elementi disponibili, ottenuti attraverso il monitoraggio dell’evento, emerge un ottimo livello di soddisfazione e gradimento espressi dai partecipanti, che rispecchia l’efficienza e la motivazione dell’organizzazione e l’adeguatezza delle scelte effettuate da tutti coloro che, nei diversi ruoli, ne sono stati i protagonisti. Per il Comitato fisioterapisti, ciò ovviamente è motivo di orgoglio e di sprono, costituendo un valore aggiunto alla motivazione del fare in cui, da sempre, si è contraddistinto e, certamente, così sarà anche per coloro che vorranno esserne ancora parte.
Tra gli ospiti intervenuti, il dott. Antonio Bortone, Presidente nazionale A.I.F.I, che, dopo aver assistito ai lavori, portando il proprio contributo e valorizzazione fattiva ribadendo la piena disponibilità al procedere comune verso obiettivi condivisi, con lo slogan: “distinti ma non distanti”, ha dato un chiaro segnale di ciò che la categoria professionale si aspetta, ovvero, come sostenuto anche dal dott. Cavalluzzo, collaborazione e considerazione reciproca, unità di intenti ed azioni valorizzanti la categoria professionale interna alla quale trovano piena collocazione anche i professionisti con disabilità visiva.
Un momento suggestivo è stato rappresentato dalla proiezione di alcune immagini commentate da Pulvirenti relative all’evento “maratona di Roma”, e dalla successiva consegna delle medaglie ai 5 partecipanti soci uici Pulvirenti Alfio da Roma, Gavioli Mirella da Mantova, De Rosa Samantha da Udine, Ciardone Francesco da Chieti, La Corte Claudio da Como, da parte del presidente AIFI, in quanto volontari impegnati tra il personale fisioterapico AIFI, operativo per gli atleti durante l’evento capitolino, edizione 2013.
 Altro appuntamento di rilievo, è stato rappresentato dall’incontro associativo condotto dal coordinatore Vitale che, affiancato dall’avv. Colombo, dal dott. Cavalluzzo e dai componenti il comitato, in un interessante quanto partecipato dibattito con i presenti in sala, si sono approfonditi molteplici concetti normativi, formativi e occupazionali, che faranno da stimolo per le attività del comitato e della direzione nazionale uici.
Al termine dei lavori, echeggiano le parole: ” questa è stata un’esperienza ricca ed arricchente per molteplici aspetti, speriamo che al più presto si possa ripetere!” riprendendo  lo slogan: “distinti ma non distanti”, il coordinatore campano del comitato nazionale fisioterapisti non vedenti e ipovedenti, Giuseppe Antonio Vitale, afferma che: “senza collaborazione e considerazione reciproca, unità di intenti ed azioni valorizzanti la categoria professionale e il mondo della disabilità, si blocca di fatto la crescita e l’affermazione nel tessuto sociale e lavorativo”.
A conclusione, il proff. Alfio Pulvirenti afferma: “la sinergia, la concordia ed il convogliamento delle risorse di ognuno verso il medesimo obiettivo, non solo fanno la differenza ma, ne danno la forza”! La referente operativa Gavioli Mirella, conclude: “Dalla meravigliosa accoglienza e consapevolezza che questa esperienza sia stata possibile grazie alla sinergia e all’intesa fra i cultori della materia riabilitativa, e le organizzazioni IRiFor, finanziatori del progetto, il centro nazionale del libro parlato, produttori del materiale didattico in formato audio donato ai corsisti, e l’U.I.C.I., custodi della scienza e della tutela morale e materiale dei ciechi e degli ipovedenti, nonchè dal senso di appartenenza e di volontà esperita dai colleghi, sapendo di poter contare sulla piena ed orgogliosa disponibilità dell’istituzione Colosimo e dei suoi operatori, è possibile, se non certo, auspicare nel proseguimento di analoghe iniziative, utili al raggiungimento di ulteriori obiettivi, finalizzati a favorire la crescita dei professionisti fisioterapisti, contribuendo, di fatto, ad elevare la qualità dell’assistenza rivolta al cittadino, nonchè la giusta percezione del professionista con disabilità visiva nel tessuto sociale”!
“quindi…, a presto ritrovarci!” !
 
IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO NAZIONALE FISIOTERAPISTI E MASSOFISIOTERAPISTI RINGRAZIA IL PRESIDENTE NAZIONALE TOMMASO DANIELE E TUTTI I RESPONSABILI DEGLI ORGANISMI COINVOLTI (i.ri.fo.r, centro nazionale del libro parlato, istituto Paolo Colosimo, univoc di Napoli) ED I RISPETTIVI OPERATORI CHE, CON IL LAVORO PROFUSO, HANNO PERMESSO LA positiva CONCRETIZZAZIONE DELL’EVENTO. 

 

La I.U.L. organizza, per l’a.a. 2013-2014, un Master on line per Assistenti alla comunicazione, di Marinica Mecca

Autore: Marinica Mecca

La I.U.L., ovvero la Italian University Line, organizza, per l’anno accademico 2013-2014, un master di primo livello, finalizzato alla formazione dell’Assistente alla comunicazione e per l’autonomia personale dei soggetti in età scolare con deficit sensoriali, figura che può trovare collocazione nei servizi attivati dagli Enti Locali in favore degli alunni con disabilità.
Il master sarà attivato a condizione che alla I.U.L. pervengano, entro il termine ultimo del 30 settembre 2013, almeno 25 richieste di iscrizione.
Per essere ammessi al Master, occorre aver conseguito la laurea o un titolo equipollente. È consentita la frequenza in qualità di “uditore”, a quanti abbiano conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore; è, inoltre, consentita la frequenza a fini di aggiornamento professionale di uno o più dei cinque moduli, previsti nel piano del Master.
Il corso è annuale e la sua durata è fissata in 1.500 ore, corrispondenti a 60 CFU.
Gli insegnamenti, fruibili on line, sono organizzati nei seguenti quattro moduli: medicina, psicologia e riabilitazione; pedagogia e didattica speciali; materie giuridico-sociali; tecnologie ed informatica. Un quinto modulo è destinato ad attività di laboratorio, da realizzare in full immersion, presso strutture dotate di aule digitali. È, infine, previsto uno stage di 150 ore, presso enti, associazioni e/o scuole.
Il diploma universitario è rilasciato agli iscritti regolari, che, avendo frequentato il 75 per cento del corso on line, superato le verifiche proposte a conclusione di ciascun modulo, partecipato alle attività laboratoriali e concluso lo stage, sostengano, presso la sede legale di Firenze della I.U.L., la discussione di una tesi conclusiva.
Agli uditori, che abbiano frequentato il 75 per cento del corso on line, partecipato alle attività laboratoriali e concluso lo stage, è rilasciato un attestato di partecipazione al master.
Per l’iscrizione al Master, la frequenza e il rilascio del diploma è richiesto il versamento, in tre rate, della somma di 1.200,00 euro; per la frequenza in qualità di uditore è richiesto il versamento, in tre rate, della somma di 1.000,00 euro; per la frequenza a fini di aggiornamento professionale di un singolo modulo è richiesto il versamento, in un’unica soluzione, di 400,00 euro.
Gli interessati possono, per maggiori informazioni, consultare il sito: www.iuline.it
Marinica Mecca

Apertura iscrizioni corso “il gioco sonoro”, Redazionale

Autore: Redazionale

L’Ufficio Formazione del Centro Regionale S. Alessio Margherita di Savoia per i Ciechi, Centro di Formazione accreditato dalla Regione Lazio, informa che sono aperte le iscrizioni al Corso “Il gioco sonoro”. Il corso è finalizzato allo sviluppo di capacità relazionali e comunicative attraverso canali alternativi a quello verbale ed è rivolto ad insegnanti, educatori, operatori che lavorano o lavoreranno con persone con deficit visivo o pluridisabilità.
In allegato la locandina, la brochure e la domanda d’iscrizione (disponibili anche sul sito www.santalessio.org).

Ufficio Formazione
Centro Regionale S. Alessio Margherita di Savoia per i Ciechi
tel: +39.06.513018242 – 301 – 307
fax: +39.06.513018307
email: formazione@santalessio.org
http://www.santalessio.org

Un sogno che diventa realtà, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Quando oltre un anno fa, Marco Marilli, un collaboratore della sezione, mi sottopose la sua idea per insegnare ai ciechi la chitarra in ambiente jazz e altri, ho chiesto aiuto ad alcuni amici musicisti e tutti hanno apprezzato il metodo messo appunto da Marco. Allora decidemmo di brevettare il sistema e decidemmo di farlo, quasi da visionari, con i nostri scarsi mezzi soprattutto con l’inglese.
Le peripezie sono state diverse ma quando oggi è arrivato il comunicato ufficiale del brevetto, la soddisfazione è stata immensa.
Devo esprimere il mio ringraziamento a Marco per averci creduto e a quanti ci hanno aiutato per questo successo. Oggi il metodo Marilli per la chitarra, è una bella realtà per la sezione di Siena e certamente faremo in modo di promuoverlo con tutte le nostre forze.
Sento il dovere di comunicarlo all’associazione e alla cittadinanza tutta perché questo è un esempio di come il lavoro di squadra porta sempre grandi risultati. Bravi a tutti noi, dunque, ma brava la sezione di Siena dell’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti.

Nuove regole per il rilascio della copia del verbale di invalidità, di Alessandro Locati

Autore: Alessandro Locati

Si informa che l’Autorità garante della privacy con il provvedimento n. 331 del 4 luglio 2013 ha stabilito nuove regole per il rilascio della copia del verbale di invalidità, andando ad interpretare una disposizione del 2012 in materia di semplificazioni amministrative per le persone disabili.
Infatti, l’articolo 4 del decreto legge n. 5/2012 prevede, in particolare, che le attestazioni medico legali, richieste per usufruire dei benefici previsti dalla legge, possano essere sostituite dalla presentazione congiunta di una copia del verbale della commissione medica (recante in chiaro i dati sulla propria salute) e da una autocertificazione che ne attesti l’attualità del contenuto e la conformità all’originale.
Peraltro, il Garante ha notato che in numerosi casi consegnare ad una autorità amministrativa o, ad esempio, ad un rivenditore di auto la copia integrale del verbale espone a una grave violazione della riservatezza, perché sul documento sono presenti informazioni delicatissime sullo stato di salute (patologie, tipo di disabilità, informazioni riferite dal paziente), oltretutto non pertinenti e non indispensabili per ottenere i benefici.
Per questo il Garante ha prescritto che, in questi casi, le commissioni mediche debbano rilasciare una copia del verbale priva di informazioni sanitarie.Quindi, al fine di consentire il ricorso alla semplificazione, il verbale non dovrà più contenere la descrizione dei dati anamnestici, né l’esame obiettivo o la diagnosi della persona con disabilità.
Tale decisione, si ricorda, fa seguito al provvedimento del 21 marzo 2007, in cui sono stati introdotti accorgimenti a tutela di chi presenta istanza per l’accertamento dell’invalidità civile. In particolare, in tale provvedimento è stato prescritto alle Aziende sanitarie locali di rilasciare le certificazioni che attestano il riconoscimento dell’invalidità civile per l’iscrizione alle liste del collocamento obbligatorio o per la richiesta di esenzione dalle tasse scolastiche e universitarie senza indicare i dati personali relativi alla diagnosi dell’interessato.

Decreto Dirigenziale n.1862 del 22 maggio 2013 della Regione Toscana – Approvazione delLa figura di “Tecnico dell’educazione e della riabilitazione in orientamento e mobilità e autonomia personale per disabili visivi”, di Paola Cataneo

Autore: Paola Cataneo

Egr. Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus e

Presidente dell’I.Ri.Fo.R. Prof. Tommaso Daniele

 

Erg. Direttore dell’I.Ri.Fo.R. Prof. Luciano Paschetta

 

Egr. Presidente dell’I.Ri.Fo.R. Toscana Dott.ssa Barbara Leporini

Con la presente per ringraziarVi personalmente e a nome dell’A.N.I.O.M.A.P. per il contributo decisivo dell’I.Ri.Fo.R nel percorso di approvazione della figura professionale in oggetto

In virtù della costruttiva collaborazione e del  positivo epilogo della comune iniziativa, intendiamo evidenziare il ruolo basilare sortito dalla convergenza delle risorse associative ciascuna per la propria specificità e competenza; il risultato ottenuto apre ad ulteriori e decisive prospettive per il riconoscimento sull’intero territorio nazionale, al fine di rispondere in modo sempre più adeguato e mirato ai bisogni di autonomia di tutte le persone con disabilità visiva nel quadro e nel rispetto delle istanze nazionali ed internazionali

Il tracciato di collaborazione finora intrapreso dalle rispettive associazioni nazionali si configura dunque come un passo decisivo che deve ora confrontarsi con una comune iniziativa nell’ambito della formazione professionale al fine di garantire uniformità e coerenza con quanto fino ad ora promosso e storicamente consolidato.

.

Sollecitando l’I.Ri.Fo.R. e l’U.I.C.I. ad un contributo di vigilanza e garanzia sul rispetto dei parametri formativi sottesi al Decreto in oggetto, l’A.N.I.O.M.A.P rinnova la propria disponibilità tecnica e di risorse professionali.

Cordialmente

 

 

Lastra a Signa, 2 luglio 2013

per il

Il Presidente ANIOMAP

Paola Cataneo

il Segretario

Giovanni Bosco VITIELLO

 

 

I Rapporto sull’invalidità civile e la burocrazia di Cittadinanzattiva: i veri invalidi penalizzati dalla lotta ai pochi che non ne hanno diritto, di Alessandro Cossu

Autore: Alessandro Cossu

Un anno di attesa per i benefici economici, scarsa informatizzazione e troppi passaggi
burocratici fanno il resto

Mentre si spende e si spande per la lotta ai falsi invalidi, il cittadino che prova a far domanda per l’invalidità si scontra con un percorso labirintico e ostile, con la burocrazia e la scarsa informatizzazione del sistema e attende in media un anno per ottenere i benefici economici connessi contro i 120 giorni stabiliti dalla legge.
Ad esser lento e farraginoso è tutto il percorso per l’accesso alla invalidità civile, con tempi più lunghi rispetto all’anno precedente: solo per essere convocati a prima visita passano in media 8 mesi rispetto ai 6 del 2011, 11 mesi per ricevere il verbale rispetto ai 9 dell’anno precedente.
Secondo la Corte dei Conti (relazione 2012), si attendono in media, dalla presentazione della domanda alla chiusura dell’iter,  278 giorni per accertare la invalidità, 325 per la cecità civile, 344 per la sordità. I costi di tali ritardi ammontano nel solo 2011 a 24 milioni di euro. Se a questi si aggiungono i 34 milioni di spesa per medici convenzionati INPS, siamo ad un totale di 58 mln di euro di fatto “bruciati” dalla cosiddetta caccia ai falsi invalidi che, secondo il Rapporto 2012 della Guardia di Finanza, sono poco più di 1000, pari allo 0,04% degli aventi diritto.
Altrettanto inconfutabile che i medici impiegati per le attività di verifica straordinaria siano stati di fatto sottratti alla attività ordinaria per la concessione della invalidità: nel 2011 essi sono stati regolarmente presenti nelle commissioni Asl in poco più di un caso su tre (tasso di presenza del 37,7% rispetto al 46% del 2010). A tutto ciò si aggiunga la scarsa informatizzazione delle Asl che hanno trasmesso in formato elettronico all’INPS solo il 56% dei verbali. Il restante 44% in formato cartaceo ha comportato un dispendio di risorse e tempo per l’inserimento nella piattaforma INPS. Per contro oltre il 45% dei cittadini che avanza domanda di invalidità, si scontra con la lentezza dell’iter burocratico.
Sono questi i principali elementi del I Rapporto nazionale sull’invalidità civile e la burocrazia, presentato oggi da Cittadinanzattiva, che nel maggio 2011 ha lanciato la campagna “Sono un V.i.P. – Very invalid People” (www.sonounvip.it). Il Rapporto prende in esame 3.876 segnalazioni giunte al PIT Salute nazionale e alle sedi del Tribunale per i diritti del malato nel corso del 2012.
“E’ inaccettabile che, per contenere la spesa assistenziale, si neghi al cittadino il diritto costituzionale alla invalidità civile, aumentando momenti accertativi e rivedendo al ribasso i criteri reddituali e sanitari per l’assegnazione delle indennità, e al contrario non si semplifichi l’attuale iter amministrativo che oltre a produrre forti ritardi, brucia solo per interessi passivi 24 milioni di euro in un solo anno. Né ci è dato sapere quanti siano e quali provvedimenti siano stati presi nei confronti di quei funzionari INPS e Asl che hanno concesso indebitamente quel numero irrisorio di indennità, accertato dalla Guardia di finanza”, afferma Tonino Aceti, responsabile del Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva.
Tempi troppo lunghi, non solo rispetto ai 120 giorni stabiliti dalla legge, ma innanzitutto rispetto alle reali esigenze dei cittadini che nel 45,6% dei casi (rispetto al 28,4% del 2011) segnalano la lunghezza e tortuosità del percorso burocratico da intraprendere per la richiesta di invalidità: in un caso su tre (34% nel 2012 vs 30% nel 2011)  innanzitutto incontrano grandi difficoltà nel presentare la domanda, in un caso su 5 (24,8% rispetto al 23,7% del 2011) lunghe attese per la convocazione a prima visita, in un caso su 4 ulteriori attese per la ricezione del verbale definitivo (19,4% nel 2012, 12,7% nel 2011), da cui conseguono i relativi benefici economici. La necessità di acquistare o affittare protesi ed ausili, di pagare rette altissime in RSA e ticket sanitari sempre più elevati in assenza di una esenzione riconosciuta, l’impossibilità di accedere ad agevolazioni fiscali, sono le conseguenze più dirette di tali ritardi.
Il labirinto, con tutti i disagi che ne conseguono, è affrontato da persone clinicamente e psicologicamente fragili, che non di rado lottano per la sopravvivenza: il 39% di chi si è rivolto a Cittadinanzattiva ha una patologia oncologica, il 26,8% una malattia cronica e neurologica degenerativa, il 12,2% una patologia legata all’anzianità.
Quasi il 30% dei cittadini, in secondo luogo, considera inadeguata la valutazione della propria condizione clinica da parte della commissione medico-legale: o per la mancata concessione o revoca dell’assegno di accompagnamento (48,5%), o per una inadeguata percentuale di riconoscimento dell’invalidità/handicap (42,4%), o ancora perché vien loro riconosciuta una pensione di invalidità rivedibile (9,1%). Come conseguenza di questa “inadeguatezza”, dalle segnalazioni dei cittadini emerge un maggiore ricorso alle vie giudiziarie, avverso i verbali di invalidità civile. Sembra crescente, infatti, la tendenza a considerare come prassi l’accesso al ricorso giudiziario, quasi completasse l’iter amministrativo e fosse matematico dover fare causa per ottenere un diritto. Questa tendenza rappresenta una evidente disfunzione del sistema, nonché una beffa per il cittadino che deve sostenere ulteriori costi e attendere ulteriore tempo per ottenere ciò che gli spetta.
Stabili le segnalazioni sul ritardo per la concessione dei benefici economici e delle agevolazioni: lo denuncia nel 2012 il 18,2% rispetto al 19,1% dell’anno precedente. In particolare pesano i ritardi per l’erogazione delle agevolazioni legate all’handicap (62,9% vs 55,6% del 2011), dell’indennità di invalidità (20,4% vs 17,8%), e dell’assegno di accompagnamento (16,7% vs 26,7%).
Sebbene le problematiche generali sulla rivedibilità calino dal 13,3% del 2011 al 6,4% del 2012, è molto preoccupante l’ascesa delle mancate esenzioni dalla visita (come stabilito dal decreto 2 agosto 2007) segnalate dal 58,8% dei cittadini che, di fatto, nella fase che intercorre tra una visita e l’altra, vedono sospesi i relativi benefici sospesi.
Le nostre proposte Semplificare iter burocratico: meno tempo per i cittadini, meno costi per la collettività (58 mln Euro nel 2011. Rivedere le “linee guida operative” del 2010, già bocciate dal Parlamento, con cui l’INPS rivede al ribasso i criteri di riconoscimento dell’accompagnamento. Approvare DDL 538: il diritto va legato al reddito del richiedente, non del nucleo familiare. Concludere “indagine conoscitiva” avviata nel 2012 sulle procedure di accertamento delle minorazioni civili da parte dell’INPS (Comm. XI e XII del Senato). Ripristinare la possibilità di impugnazione giudizio di primo grado.

Alessandro Cossu

Nel Pacchetto Lavoro il Governo non dimentichi i giovani disabili, di Pietro Cerrito – Segretario Confederale CISL

Autore: Pietro Cerrito - Segretario Confederale CISL

Le notizie relative all’approvazione del “Pacchetto lavoro” da parte del Consiglio dei Ministri contengono diversi segnali positivi per le persone con disabilità, ma al Presidente Letta e a questo Governo chiediamo ancora uno sforzo.
Accogliamo con piacere, finalmente, dopo innumerevoli richieste da parte della Cisl anche attraverso la Federazione dei Pensionati e il Patronato Inas, la definizione normativa del limite di reddito individuale – e non familiare – per il diritto alla pensione di inabilità dei mutilati e degli invalidi civili.
L’incertezza in un settore così delicato non era davvero più ammissibile.
Altrettanto favorevolmente apprendiamo, via twitter, dell’intenzione del Presidente Letta di tornare a dare una dotazione di 22 milioni di euro al Fondo Nazionale per il sostegno all’assunzione dei lavoratori disabili ex legge 68/99, ormai sostanzialmente azzerato. Lo stesso Piano d’azione, che abbiamo concorso a scrivere nell’Osservatorio Nazionale Disabilità, la indicava come una indiscussa priorità. E speriamo che non si limiti ad un cinguettio!
E certamente è condivisibile la volontà di aprire il “Pacchetto lavoro” partendo dagli incentivi all’occupazione giovanile: una necessità per il Paese e per le persone.
Ma chiediamo al Governo di non dimenticare i giovani disabili!
Tra le condizioni che devono avere gli under29 per godere del bonus (essere privi di lavoro da almeno sei mesi, non avere titoli di scuola superiore o avere almeno una persona a carico) va inserita, in alternativa, anche la condizione di disabilità.
La Conferenza nazionale per la Disabilità del 12/13 luglio p.v. di Bologna sarà l’occasione in cui fare il punto insieme delle condizioni di vita delle persone con disabilità nel nostro Paese.
Sarebbe interessante che, in una situazione così difficile nell’ambito dell’assistenza sanitaria e dell’inclusione sociale, che almeno nel campo del lavoro si potessero registrare questi importanti passi in avanti.
Pietro Cerrito – Segretario Confederale CISL

Incontro presso l’Agenzia delle Entrate, di Alessandro Locati

Autore: Alessandro Locati

Il 21 giugno scorso si è svolto un incontro presso l’Agenzia delle Entrate nel quale sono state presentate le principali problematiche concernenti il rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti attualmente impiegati nelle varie sedi territoriali.
Alla riunione hanno partecipato per l’Unione il Consigliere Nazionale Franco Pagliucoli, il Segretario Generale Alessandro Locati, la signora Immacolata di Fiore. Sono anche intervenuti alcuni rappresentanti delle maggiori sigle sindacali.
La Dr.ssa Conforti, responsabile dell’Ufficio Selezione e Inserimento dell’Agenzia, una volta che sono stati illustrati i possibili interventi soprattutto di natura tecnico-informatica necessari ai lavoratori ciechi e ipovedenti, ha convenuto sull’opportunità di costituire un tavolo tecnico con l’Unione, al quale siano presenti le varie strutture dell’Agenzia responsabili sia del rapporto di lavoro del personale dipendente sia della formazione, nonché il principale partner tecnico esterno (SOGEI).
Inoltre, dal momento che il tavolo tratterà anche della formazione sia del personale non vedente che dei tecnici responsabili della rete informatica dell’Agenzia, è stata proposta, ed accettata, la presenza dell’I.Ri.Fo.R. che potrebbe curare un corso di formazione sui principali ausili tifloinformatici.
Nell’incontro è stato anche convenuto di procedere ad un censimento delle effettive capacità e conoscenze del personale non vedente attualmente in servizio, attraverso la somministrazione di un questionario, i cui risultati sarebbero poi esaminati nel tavolo tecnico per individuare le priorità di intervento.
Per quanto riguarda la normativa concernente l’impiego dei non vedenti, in particolare circa le nuove professioni per i centralinisti, si è convenuto di trasmettere formalmente copia del decreto di equiparazione con l’operatore amministrativo segretariale, in maniera da illustrare compiutamente le effettive potenzialità di impiego dei dipendenti non vedenti (ad es. in attività di protocollazione informatica, o simili).
È stata anche valutata la possibilità di utilizzare le risorse del fondo interno previsto dal CCNL di settore per interventi in favore dei lavoratori disabili.
Si spera che il tavolo di confronto possa essere convocato fra settembre ed ottobre prossimi.