” TURISMO CULTURALE PER DISABILI VISIVI” – Relazione finale, di Orlando Paladino

Autore: Orlando Paladino

Premessa
Il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” ha completato tutte le sue fasi operative ed ha raggiunto la ultima fase, quella di disseminazione dei risultati dell’iniziativa
 In proposito è opportuno rammentare che il progetto rappresenta il punto più avanzato dell’azione dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in tema di fruizione diretta dell’arte da parte dei disabili visivi.
In primo luogo va ricordato l’impegno dell’Unione per ottenere la erezione del Museo Tattile Omero di Ancona in museo nazionale;  il Museo,che ora ha prestigiosa sede nella Mole Vanvitelliana, rappresenta uno dei più rilevanti esempi nel mondo di raccolta di copie in grandezza naturale o in scala di opere scultoree, ma anche di paesaggi, finalmente fruibili dai disabili visivi. Non a caso il motto del museo è “vietato non toccare”.
Successivamente l’Unione ha realizzato, a cura del proprio Servizio Autonomia, il censimento dei siti museali italiani accessibili ai disabili, visivi e non; l’elenco di tali siti è consultabile nel sito Internet dell’Unione (www.uiciechi.it).
L’Unione ha poi realizzato il progetto “I disabili visivi e la fruizione delle arti plastiche”. Il progetto, finanziato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito delle risorse previste dalla legge 383/2000 sulle associazioni di promozione sociale, ha visto gruppi di 10 disabili visivi, ed altrettanti accompagnatori, muoversi da tutte le regioni italiane per una visita al museo Omero di Ancona, per la conoscenza diretta di opere plastiche dei maggiori scultori, riprodotte in scala, ma anche in formato originale, ed anche di siti culturali, mediante l’esplorazione manuale di mappe realizzate a rilievo.
Tali iniziative, tuttavia, erano dirette e riservate ai disabili visivi:L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, il cui presidente, professor Tommaso Daniele, ha negli ultimi anni accelerato e moltiplicato le iniziative dirette al raggiungimento da parte dei disabili visivi delle pari opportunità e della piena autonomia, mirava invece a portare i disabili visivi in nei musei “normali” in mezzo a tutti gli altri visitatori.
 Non a caso il problema della fruizione delle opere d’arte da parte dei disabili visivi è stato argomento di dibattito a più livelli, ed approfondito sotto vari aspetti.
In realtà, nella corretta percezione, cognizione ed interpretazione di opere d’arte, si attuano sistemi di approfondimento strutturali e creativi che svolgono un ruolo importante nella formazione individuale e collettiva. Questi processi orientano la persona e inducono ad utilizzare in modo mirato e cosciente la sensorialità ma richiedono un uso consapevole dei requisiti di base da cui muove.
L’azione dell’Unione in tale direzione, è sempre stata seguita ed apprezzata dal Ministero per i Beni Artistici e Culturali, apprezzamento che si è concretato nella stipula di un protocollo d’intesa fra il Ministero stesso e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per una piena collaborazione con il Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio mirata ad una utilizzazione reciproca delle esperienze e delle competenze rispettivamente maturate nel settore dell’educazione al patrimonio culturale, della pedagogia del patrimonio artistico, della didattica speciale e dell’accessibilità, con l’impegno allo studio di strategie didattiche ed alla elaborazione di progetti destinati alle persone con disabilità visiva.

Il bando “Giovani protagonisti”
L’occasione eccezionale per un più ampio concretarsi delle iniziative avviate dall’Unione è stato il bando “Giovani protagonisti”, emanato nell’anno 2009 dall’allora Dipartimento della Gioventù (ora Ufficio per la Gioventù del Dipartimento delle Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei Ministri), bando che prevedeva il finanziamento di progetti relativi ad attività di promozione sociale, culturale e turistica rivolti a giovani. L’Unione ritenne di riunire in un unico progetto i tre temi proposti dal bando e presentò il progetto”Turismo culturale per disabili visivi”, mirato alla realizzazione di gite di gruppi di giovani disabili visivi, ciascuno con proprio accompagnatore,per  la visita di siti museali unitamente a tutti gli altri visitatori.
Il progetto
 Il progetto, perciò, mirava a coniugare le finalità di svago e di socializzazione, proprio delle iniziative turistiche, con l’arricchimento culturale e spirituale derivante dalla fruizione diretta delle opere d’arte e dei luoghi culturali. Tale obiettivo si presentava favorito dall’azione svolta dal Ministero dei Beni Artistici e Culturali, in particolare attraverso il già ricordato Centro Servizi Educativi del Museo e del Territorio, che aveva indotto gli operatori del settore ad una nuova considerazione sui temi della percezione e della accessibilità, stimolandoli a rendere sempre più accessibili i percorsi artistici.
Il progetto mirava in particolare ad aumentare in modo più che proporzionale la progettazione di nuovi siti museali e culturali attenti all’abbattimento non solo delle barriere architettoniche, ma anche di quelle percettive e sensoriali
Il progetto presentato ottenne una piena approvazione da parte del Dipartimento della Gioventù che lo approvò con una valutazione altissima, tanto da finanziare la spesa (prevista in € 235.000) con il massimo del contributo ammissibile, pari al 90% della spesa.
Le fasi del progetto
Il progetto era costruito su cinque fasi: la prima di pubblicizzazione e promozione dell’evento (durata due mesi); la seconda , della durata di tre mesi, destinata alla selezione dei partecipanti ed agli accordi con le strutture meta delle visite; la terza fase, della durata di nove mesi, dedicata alla organizzazione ed effettuazione delle visite culturali; la quarta fase (due mesi) mirata alla valutazione dell’intervento ed alla elaborazione dei dati di gradimento delle iniziative; la quinta ed ultima fase, destinata alla disseminazione dei risultati, prevista nella durata di due mesi.
L’ambito territoriale del progetto era centrato sui siti museali e culturali delle regioni Lazio, Toscana e Campania, per la presenza in tale contesto territoriale di siti accessibili, anche dotati di percorsi specifici per disabili visivi, nonché di guide sensibili alle problematiche dell’accessibilità.
La promozione
La fase di promozione e pubblicizzazione dell’iniziativa,avviata con una circolare diretta alle strutture territoriali dell’Unione e con la sensibilizzazione dei responsabili dei siti culturali, sensibilizzazione per la quale è stato essenziale l’apporto del Centro Servizi Educativi, è proseguita con la pubblicazione sulla stampa associativa di note informative nonché con la pubblicazione sul sito Internet  dell’Unione di apposite news e si è conclusa con una conferenza stampa, trasmessa anche tramite Webradio, che ha avuto una notevole risonanza , essendo stato il progetto ampiamente pubblicizzato su decine di siti Internet a larga diffusione, non solo relativi alla disabilità (ad esempio: superabile, superando, letturaagevolata, turismodisabili, e molti altri) o al turismo (ad esempio: turistadimestiere, sotterraneidiroma, italia, turismoitaliano, industriadelturismo, e tanti altri) ma anche generalisti (quali: ansa, ilmattino, cronacadiretta, conoscere, tafter, onlinenews, ed altri ancora). Al progetto è stato anche dedicato un numero speciale del periodico “Oltre il confine”,diffuso in particolare a categorie specializzate, o comunque interessate, alle problematiche della disabilità visiva e della accessibilità dei disabili sensoriali, fisici e mentali
Va subito anticipato che l’iniziativa, a seguito di così vasta risonanza, ed a differenza di quanto spesso accade, non solo non ha stentato a raggiungere gli obiettivi programmati, ma li ha ampiamente superati: la previsione era che fossero coinvolti 500 disabili visivi e 600 altre persone, tra accompagnatori personal ed operatori al servizio delle attività progettuali. In realtà l’iniziativa ha visto la partecipazione di ben 690 disabili visivi che hanno effettuato 70 visite guidate, in 88 giorni di impegno.
Tornando all’iter delle attività progettuali, dopo la pubblicizzazione si è provveduto alla raccolta delle segnalazioni di interesse pervenute dalle strutture territoriali dell’Unione, procedendosi alla sollecitazione delle strutture che avevano comunicato segnalazioni di interesse non omogenee per territorio e scelta dei siti museali e culturali da visitare.
Si è poi provveduto alla individuazione degli obiettivi specifici e dei risultati da produrre, alla acquisizione di materiale plastico polimaterico ed in rilievo dei siti maggiormente richiesti dagli aspiranti alla partecipazione al progetto.
Successivamente si è proceduto, con il supporto del Centro Servizi Educativi del Museo e del Territorio, a sensibilizzare i responsabili delle strutture prescelte per una piena collaborazione al progetto.
Dal canto loro i coordinatori del progetto (per il Lazio il responsabile del progetto, per la Toscana la dottoressa Anna Maria Sacchetti e per la Campania l’archeologa Elena Ferone) procedevano alla individuazione degli interventi e dei criteri operativi per la fruibilità degli spazi, alla programmazione dei tempi di realizzazione ed alla stima e pianificazione dei costi per accertare la compatibilità delle scelte operate con le risorse finanziarie a disposizione.
Il progetto nel Lazio
Per la regione Lazio la scelta per le visite culturali è caduta sulle seguenti strutture museali e culturali, nel corso delle quali sono stati trattati i temi ed evidenziati i significati a fianco di ciascuna indicati:
MAXXI: la grande architettura contemporanea: 1)LA VOCE DEI  MATERIALI:la materia come sensibilità tattile, linguaggio metaforico e simbolico della realtà (nel confronto diretto con l’arte contemporanea, materiali usuali e “anomali” consentono di riappropriarsi del reale e restituire all’esperienza artistica la radice estetica che ne fonda l’esistere) – 2)L’ARCHITETTURA  DEI  MUSEI D’ARTE CONTEMPORANEA:l’importanza del contenitore che esprime le nuove tendenze artistiche.
GNAM: pittura e scultura dell’ottocento:IL RITRATTO NELLE COLLEZIONI DELLA GALLERIA  NAZIONALE D’ARTE MODERNA.
BARRACCO: le antiche civiltà del Mediterraneo: 1)C’ERA UNA VOLTA, NELLA LONTANA TERRA TRA IDUE  FIUMI…  conoscersi per rispettarsi ( le origini della nostra civiltà) -2)RELIGIONE, MAGIA, SCIENZA NELTEMPO:  una lettura insolita dei reperti archeologici mesopotamici, greci e romani, visti non solo sotto il profilo storico artistico, ma anche sotto quello mitologico, sacro e profano;3)O SOLO TESTE O SOLI CORPI : lo sviluppo  della scultura antica e delle civiltà che vissero ed  operarono nel bacino del Mediterraneo (mesopotamica, egizia, assira, cipriota, greca, romana

MUSEI CAPITOLINI: Roma nell’antichità e nell’età rinascimentale:1)IL COLLE E I PALAZZI CAPITOLINI: 1)aspetti urbanistici ed architettonici; 2)MESSAGGI DALLAPIETRA:documenti epigrafici utili alla ricostruzione degli aspetti storici, sociali e culturali della Roma antica ( i linguaggi, il sepolcro, le professioni e i mestieri, il gioco, il culto, i militari, l’aristocrazia);  3)I CAPOLAVORI DELLA SCULTURA ANTICA: la collezione archeologica del Palazzo Nuovo: La vecchia ebbra; La Venere capitolina; Caracalla; Pitagora; Il centauro giovane; Il centauro vecchio; il sarcofago con il mito di Selene ed Endimione; il Fanciullo che strozza l’oca; Amore e Psiche; il Galata morente; 4)LA PITTURA  RINASCIMENTALE: Caravaggio –  San Giovannino; Caravaggio – Buona Ventura; Rubens – Romolo e Remo.

MERCATITRAIANEI: monumento antico e luogo di cultura contemporanea:SUGGESTIONI SPAZIALI  ED APPARATI SCULTOREIE ARCHITETTONICI DEI FORI:cosa erano i Mercati in origine, cosa sono stati nel tempo, cosa sono ora.
FORO ROMANO E COLOSSEO: centro della vita politica, giudiziaria, sociale e commerciale della Roma antica per circa un millennio:VIVERE LA STORIA …: percorrendo la Via Sacra dal Palatino al Campidoglio. LE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE: il Colosseo gli spettacoli di gladiatori e di caccia, le rievocazioni di battaglie famose, i drammi mitologici La tradizione che lo vuole luogo di martirio dei cristiani.(per inciso: un gruppo di disabili pugliesi ha assistito alla Via Crucis del venerdì santo)
In tutte le visite sono state messe a disposizione dei partecipanti tavole a rilievo realizzate dal laboratorio della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, che rappresentano uno strumento didattico di eccellenza .
Il progetto in Toscana
Per la regione Toscana sono stati meta delle gite culturali, anche su precisa indicazione degli interessati, i seguenti siti:
GALLERIA DEGLI UFFIZI:”Uffizi da toccare” percorso che coinvolge opere di statuaria classica a cui  si aggiunge un altro elemento “da toccare”:  la replica, in scala, de La nascita di Venere di Sandro Botticelli. La visita guidata alla Galleria costituisce un momento importante per scoprire tattilmente la statuaria antica,
,per conoscere e capire le vicende storiche che hanno portato alla nascita di uno dei Musei più famosi al mondo, per scoprire l’iconografia e la mitologia di alcuni dei capolavori presenti, come la Nascita di Venere o La Primavere di Botticelli, l’Annunciazione di Leonardo da Vinci o il Tondo Doni di Michelangelo.

SEZIONE DI PALEONTOLOGIA DEL MUSEO DI STORIA NATURALE:sono possibili visite tattili.  La visita guidata è stata uno dei mezzi più idonei per conoscere direttamente i fossili, preziosi testimoni del passato della Terra, e rappresenta un importante momento formativo per scoprire i mammiferi fossili che  popolavano la nostra penisola.
GALLERIA DELCOSTUME DI PALAZZO PITTI: 1): Storia di Palazzo Pitti, esplorazione di un modellino in scala del palazzo per scoprirne le dimensioni e le vicende storiche e architettoniche che hanno portato ai vari ampliamenti. 2) Storia del costume, attraverso una serie di modellini ispirati ad abiti del ‘700 e ‘800 e un campionario di stoffe i visitatori vengono a conoscenza delle diverse caratteristiche dei tessuti e delle varie forme dei costumi.
MUSEO MARINO MARINI:collocato nel centro storico di Firenze, all’interno dell’ex-chiesa di San Pancrazio. Il Museo ha dedica attenzione particolare a speciali tipologie di pubblico, prima con un gruppo di volontari, oggi con l’Associazione Culturale l’Immaginario, che svolge questo tipo di visite. Gli spazi del Museo sono luminosi, accoglienti, mai troppo affollati e organizzati in modo da consentire molteplici punti di vista sulle opere (sculture di bronzo di varie dimensioni) dell’artista Marino Marini.
MUSEO DELL’ARTE DELLA LANA: ubicato nel complesso dell’ex lanificio di Stia in Casentino. Dalla metà dell’Ottocento agli anni Cinquanta del XX secolo il lanificio di Stia è stato il perno attorno a cui ruotava l’economia della zona. Nei primi decenni del Novecento era uno dei principali lanifici italiani. Oltre a rappresentare la memoria storica dell’attività del lanificio, questo museo è un luogo vivo, un’esperienza per il visitatore, che può toccare, annusare, ascoltare, imparare, provando in prima persona la manualità di alcuni gesti propri dell’arte di lavorare la lana.
PIAZZE E MONUMENTI DI FIRENZE: Piazza Santa Croce, Piazza della Signoria, Piazza Duomo, Ponte Vecchio. Comprensione della città attraverso una descrizione delle forme geometriche, dei colori, dei monumenti, delle vicende storiche e degli aneddoti legati ai luoghi visitati. In particolare. Piazza della Repubblica dove è collocata una mappa tattile della città. L’opera in bronzo, riproduce la pianta del centro storico con i suoi più celebri monumenti e presenta una legenda in braille cosicché i non vedenti possono avere sotto mano una mappa che aiuta ad orientarsi e  rendersi conto del contesto circostante.
Il progetto in Campania
In Campania le gite hanno avuto come meta, per scelta plebiscitaria dei partecipanti alle gite, gli Scavi di Pompei, cui è stato aggiunto il Palazzo Reale di Napoli
SCAVI ARCHEOLOGICI DI POMPEI: l’eruzione del Vesuvio del 79dopo Cristo. nel seppellire sotto una coltre di cenere e lapilli Pompei, che del resto era stata edificata nel settimo secolo avanti Cristo dagli Osci  proprio su di un pianoro lavico, l’ha conservata come nessun’altra dell’epoca, offrendo ai visitatori un ineguagliabile quadro della topografia e della vita di una città romana, con le sue strade, le sue ville, le sue case, i termopili, gli edifici pubblici e ludici, i  templi, la necropoli. Per non parlare dei mirabili reperti pittorici.
La particolarità di Pompei ha suggerito l’utilizzazione di 41 tavole tattili polimateriche, nonché di un album di disegni a rilievo, tutti realizzati specificamente per il progetto direttamente dalla dottoressa Ferone.
I partecipanti ai numerosi gruppi che hanno visitato gli scavi hanno unanimemente espresso il loro entusiasmo per i luoghi, la professionalità delle guide e dell’assistente tiflologa. L’indice di gradimento di tutte le visite è stato altissimo, ma il massimo è stato proprio raggiunto relativamente alla visita di Pompei.
PALAZZO REALE DI NAPOLI : è una delle quattro regge utilizzate dai regnanti borbonici, ma anche da Gioacchino Murat e, dopo il 1860, saltuariamente dai re d’Italia. Le sue vaste sale sono ricche di mobili del ‘700e ‘800, da arazzi, porcellane, oggetti d’arte, quadri ed affreschi. Notevoli l’appartamento storico ed il teatro di corte.
Nel Palazzo Reale i visitatori disabili visivi possono usufruire del progetto DAI a cura del servizio educativo della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Napoli e provincia. Nella sala DAI i disabili visivi hanno a disposizione una postazione multimediale accessibile. E’ anche a disposizione un modello tattile in scala del palazzo, questo realizzato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Gli operatori museali specialistici hanno predisposto l’esplorazione tattile degli oggetti d’arte, per far conoscere i materiali originali e le opere esposte nel museo, alle quali sono applicate delle schede plastificate in braille, in modo da consentire la comprensione delle opere da parte dei disabili anche autonomamente.

I MUSEI VATICANI
Un discorso a parte meritano i musei vaticani che mettono a disposizione dei disabili visivi un apposito percorso plurisensoriale, ed una equipe di guide specialistiche, nonché di un musicologo.
Il percorso della visita, premessa una descrizione in generale dei musei vaticani è stato il seguente:
– Capolavori selezionati nel Museo Gregoriano Profano: gruppo statuario di Atena e Marsia, statua di Niobide Chiaramonti, sarcofago di Arianna e Bacco.
– Capolavori selezionati in Pinacoteca: Calco della statua della “Pietà” di Michelangelo, Giotto “Polittico Stefaneschi” sala II, Melozzo da Forlì “Angelo con liuto” sala IV, Caravaggio “Deposizione” sala XII.

  -Capolavori selezionati nel Museo Etnologico: il dio “Tu” divinità polinesiana e “Quetzalcóatl” divinità messicana.
FASI DELLA VISITA
Le modalità della visita hanno permesso alle persone con difficoltà visive di conoscere iconograficamente alcuni capolavori mediante l’esplorazione tattile di calchi, tavole termoformate e bassorilievi prospettici realizzati ad hoc(in prevalenza opera del laboratorio della Federazione Italiana delle Istituzioni pro Ciechi) e corredati di legende in braille e in stampa a caratteri ingranditi.
I visitatori hanno ascoltato brani poetici e musicali che, uniti a richiami analogici, sinestetici (acustici, olfattivi, tattili, ecc.), sollecitati dagli operatori didattici, evocano le immagini rappresentate in dipinti e sculture, favorendo il passaggio dalla semplice conoscenza alla percezione più profonda delle opere e al loro integrale apprezzamento.
A ciò si aggiunge la esplorazione tattile, oltre a stoffe e abiti, di un frammento di affresco con il dettaglio dell’aureola dell’Angelo di Melozzo e la porzione di tela con il particolare della sindone della Deposizione  del Caravaggio realizzatida esperti restauratori. in modo  da essere rigorosamente simili agli originali.
IL PROGETTO IN CIFRE
La fredda logica dei numeri a volte risulta più significative di qualunque suggestione verbale.
Vediamo perciò le cifre del progetto relative alla partecipazione dei disabili visivi:
siti romani:            partecipanti:     102            visite:   11            giorni impegnati: 14
musei vaticani:      partecipanti:       64            visite:   14            giorni impegnati: 14
Campania:partecipanti: 342          visite:    33            giorni impegnati: 40
Toscana                  partecipanti:      182          visite:    12           giorni impegnati:  20
Totale                                          690                        70                                            88
Quanto all’indice di gradimento, sono stati raccolti centinaia di questionari che sono stati elaborati statisticamente con tabelle e diagrammi. Tuttavia le risultanze rendono superflua la riproduzione analitica dei dati, poiché l’indice di complessivo gradimento del progetto è nel complesso praticamente pari al 100%.
In ogni caso le statistiche saranno trasmesse al Centro Servizi E l’ducativi del Museo del Territorio del Ministero dei Beni Artistici e Culturali, affinché vengano segnalate alle strutture interessate, poiché i rilievi (peraltro rarissimi) riguardano aspetti organizzativi delle strutture.

CONCLUSIONI
in base a quanto esposto finora possiamo dire che il progetto “Turismo culturale per disabili visivi” ha rappresentato la prima esperienza di massa, non solo nel nostro paese, di fruizione da parte dei disabili visivi di opere museali in strutture aperte a tutti, unitamente ai normali visitatori.
L’esperienza, totalmente riuscita,ha presentato significativi e ragguardevoli punti di forza.
In primo luogo gli operatori museali hanno recepito direttamente dai disabili visivi, senza intermediazioni, le esigenze specifiche e gli accorgimenti da prevedere per una fruizione più avanzata; in sostanza una conoscenza “dal basso” e non derivata  da specialisti, veri o presunti.
Durante lo svolgersi del progetto gli operatori museali hanno potuto introdurre nuove modalità di fruizione, e soprattutto hanno spontaneamente sentita la utilità e necessità di approfondire le loro conoscenze in tema di accessibilità all’arte dei disabili visivi.
Ancora, la presenza di gruppi di disabili visivi, cosa prima non frequente, se non del tutto assente, ha fatto sì che le strutture si siano gradatamente adeguate a ricevere disabili visivi in gruppo, e non come sporadici visitatori.
Si pensi, ad esempio, che il pur mirabile servizio offerto dai Musei Vaticani in origine limitava la visita di disabili visivi a non più di cinque unità, ed in un solo giorno della settimana. Durante lo svolgimento del progetto il numero è via via aumentato fino a ricevere 15 disabili visivi contemporaneamente. Risulta anche che, pur a progetto ultimato, i Musei si apprestano a ricevere gruppi di 20 disabili visivi.
Altro risultato: tutte le strutture visitate, ed anche alcune non comprese nel progetto, hanno ampliato o stanno ampliando i percorsi accessibili e le modalità di ricezione e di visita.
Così la Galleria degli Uffizi, che finora mai aveva visto, nel relativamente breve lasso di tempo in cui si è svolto il progetto, così frequenti e soprattutto numerosi gruppi di disabili visivi, ha manifestato l’intendimento di ampliare i percorsi di fruizione tattile di opere.
Così i Musei Vaticani stanno progettando un ampliamento del percorso plurisensoriale esistente, nonché la realizzazione di un eguale percorso nei giardini Vaticani.
Dal canto loro gli Scavi Archeologici di Pompei hanno accresciuto la conoscenza delle problematiche della disabilità visiva e saranno in grado di aumentare il grado di accessibilità del luogo.
Va anche segnalato che alcune delle guide che hanno accompagnato i gruppi nelle visite si apprestano ad approfondire, anche mediante i corsi organizzati dal Museo Nazionale Omero, le conoscenze in tema di  accessibilità dei disabili visivi alle opere d’arte.
Si deve, infine, sottolineare come il progetto abbia generato fra i disabili visivi una spiccata propensione alle visite museali, tanto che risulta che più di un gruppo, che non ha potuto partecipare al progetto, si appresta a visite autonome.
In sostanza può dirsi che il progetto oltre che assecondare la propensione alla fruizione di opere artistiche da parte dei disabili visivi e la sensibilità degli operatori museali, ha creato esigenze più avanzate.
Nello svolgimento delle attività progettuali non si è manifestato alcun punto di criticità, se non la impossibilità di far partecipare tutti gli aspiranti, e si parla di alcune centinaia.
Infine va segnalato che risulta che molti enti territoriali ed associazioni culturali si apprestano a ripetere, su scala locale, i contenuti del progetto nazionale. E questo è un altro punto di forza dei risultati del progetto.