Sport: Lo sci di fondo, un divertimento anche per i disabili visivi, di Antonella Rini

Autore: Antonella Rini

Nella settimana tra il ventuno e il ventotto febbraio il gruppo sportivo Liguria non vedenti anche quest’anno si è prodigato per offrire agli amatori con disabilità visiva l’opportunità di potersi misurare con l’esperienza dello sci di fondo.

Ancora una volta, ci si è avvalsi delle magnifiche piste di Dobbiaco in alta val Pusteria dove non soltanto gli sciatori, ma anche i camminatori hanno potuto godere appieno di quanto questa speciale località offre a chi ama la neve, la quiete e il benefico clima delle alture.

Grazie alla immensa disponibilità dei maestri del C.A.I. di Bergamo, preparati da tempo ad insegnare lo sci di fondo ai non vedenti, abbiamo potuto dedicarci con sicurezza a questa specialità, addentrandoci nelle magnifiche ambientazioni montane che offre questo bellissimo territorio.

Così il piacere e la passione per il passo alternato, tecnica classica dello sci nordico, ci ha portato lontano, facendoci percorrere lunghi tratti nei boschi, costeggiando torrenti e laghetti ghiacciati.

chi Ci ha seguito ed assistito, non ha soltanto fornito supporto istruttivo per la disciplina che stavamo affrontando,ma ci ha anche narrato, immancabilmente, quanto si presentava attorno a noi in un ambiente molto suggestivo. Con le descrizioni che i maestri di sci ci facevano, ci hanno regalato, di volta in volta, una immagine mentale bellissima di tutti i luoghi, destinata a restare indelebile dentro di noi.

A conclusione del periodo che ci ha avvicinati ancora una volta a questa significativa esperienza, esprimiamo la profonda gratitudine ai maestri che, ancora una volta, hanno messo in campo pazienza e generosità.

A loro consegniamo i nostri risultati e progressi, affinché siano motivo di orgoglio per averci consentito di raggiungere questi traguardi da noi tanto desiderati.

Antonella Rini.

Servizio Civile Volontario: Selezione di volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia, di Rita Seddio

Autore: Rita Seddio

L’UNIONE ITALIANA dei CIECHI e degli IPOVEDENTI – ONLUS – comunica che sul sito del Dipartimento della Gioventù e Servizio Civile Nazionale è stato pubblicato il “Bando per la selezione di n. 18.793 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all’estero”.
I progetti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – ONLUS prevedono l’impiego di n. 1011 volontari presso le varie Sedi dell’Unione e degli Enti partner dislocate su tutto il territorio nazionale.

I giovani interessati a tali progetti, in possesso dei requisiti previsti dal bando, possono presentare domanda redatta sull’apposito modulo (allegato 2 e 3 del bando) corredandola della documentazione prescritta e indirizzandola direttamente alla struttura dell’Unione che realizza il progetto entro e non oltre le ore 14.00 del 16 aprile 2015.

Si fa presente che:

?Gli indirizzi delle strutture presso cui inviare la domanda per partecipare alla
selezione sono indicati nei singoli progetti;
?il bando è consultabile sul sito del Servizio Civile www.serviziocivile.gov.it da cui è possibile pure scaricare e stampare il modulo per la domanda (all. 2 e 3); alla domanda dovrà essere allegata fotocopia di un documento d’identità in corso di validità;
?i requisiti e le condizioni per essere ammessi alla selezione sono quelli indicati nel bando (art. 3) e nei singoli progetti;
?le modalità per la presentazione delle domande sono indicate all’art. 4 del citato bando.

Ogni eventuale ulteriore informazione può essere chiesta direttamente alla Struttura titolare del progetto.

Ipovisione: accessibilità del web e delle applicazioni. Problemi in uno scenario in continuo mutamento, di Massimiliano Martines

Autore: Massimiliano Martines

Premessa
Ipovisione ed Internet
L’ipovisione è una forte riduzione dell’acuità visiva causata da patologie sia infettive, sia genetiche o procurata da altre malattie che non coinvolgono direttamente l’apparato visivo.
Più specificatamente l’individuo che si trova ad affrontare tale situazione è sottoposto ad una continua ricerca per trovare la condizione ottimale, in modo tale da sfruttare a pieno il residuo visivo. Questo concetto si applica sia alla visione ambientale, sia a quella ravvicinata.
Non bisogna dimenticare che il processo sopra descritto, si realizza in maniera direttamente proporzionale, in relazione alle condizioni ambientali esterne che la persona si trova ad affrontare in quel determinato momento.
Rendere fruibile il web anche ai soggetti ipovedenti significa dover tenere presente moltissime variabili, quali:
* L’acuità visiva;
* Il campo visivo;
* La percezione dei colori
* Altre patologie collaterali che influiscono negativamente sulla sensibilità visiva.
Inoltre, bisogna tenere conto di come gli ipovedenti configurano i propri pc. Infatti, non tutti utilizzano gli strumenti assistivi, magnifier (ingranditori software). Molti tendono a personalizzare in maniera estrema il proprio desktop, ingrandendo le icone, le lettere ed i menù, altri ancora tendono a modificare la risoluzione dello schermo, cercando di adattarlo alle proprie esigenze.
Infine, ci sono coloro i quali utilizzano l’opzione di ingrandimento caratteri dei browser, e magari usano browser diversi che interpretano la pagina web in maniera differente, privilegiando il dimensionamento dei caratteri.

Il web in questi ultimi anni.
In questi anni il web ha subito una trasformazione frenetica, sia in termini tecnologici che di servizi e contenuti, si è passati dai semplici siti in cui erano immagazzinate informazioni in formato quasi esclusivamente testuali o al limite con l’aggiunta di qualche foto a layout molto complessi, infine gli scopi ed i contenuti almeno per il grande pubblico si limitava quasi esclusivamente alla consultazione.
Con il passare degli anni la situazione è cambiata drasticamente, la tecnologia ha via via permesso di implementare nuovi servizi e contenuti, di conseguenza sono cambiati gli scopi di utilizzo ed è comparsa la così detta interattività, in altre parole il cittadino ha ora la possibilità di agire direttamente usufruendo di una serie di servizi una volta gestiti da un intermediario. Inoltre il web è diventato una grande piattaforma per la fruizione di contenuti multimediali come i filmati e la TV.
Questa trasformazione ha complicato notevolmente la situazione, i siti e le applicazioni web sono ormai diventate complesse ed hanno assunto una caratteristica comune, in cui il layout è più attraente e la gestione degli oggetti non è di immediato apprendimento. La cause di questo risultato possono essere ricondotte alla scarsa sensibilità dei programmatori ad attenersi a certi protocolli di programmazione, la possibilità di implementare i siti grazie a soluzioni software confezionate ormai messe a disposizione di tutti ed allo scarso interesse da parte delle varie aziende a porre la questione accessibilità come contrale, in fase di progettazione di una web application o di un sito web.

Tecnologia assistiva.
Fortunatamente la tecnologia ci aiuta un pochino superare questi problemi, infatti i software di ingrandimento testi e o sintesi vocale riescono a minimizzare i problemi che un ipovedente si trova ad affrontare.
Zoomtext di Ai Squared http://www.aisquared.com/zoomtext/
Magic di Freedom Scientific. http://www.freedomscientific.com/Products/LowVision/MAGic

Principi su cui si basa l’attuale legge.
a) «accessibilità»: la capacità dei sistemi informatici, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari;
b) «tecnologie assistive»: gli strumenti e le soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alla persona disabile, superando o riducendo le condizioni di svantaggio, di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici.
Poiché la legge prescrive (art. 12, comma 2) che il relativo decreto (DM 8 luglio 2005) venga periodicamente aggiornato per il tempestivo recepimento delle modifiche delle normative internazionali e per l’acquisizione delle innovazioni tecnologiche intervenute in materia di accessibilità, e i requisiti facevano inizialmente riferimento alle WCAG 1.0, a seguito dell’emanazione delle WCAG 2.0 da parte dello stesso W3C e dell’invito esteso ai 27 paesi membri da parte della Commissione europea di adottare tali raccomandazioni, si è reso necessario costituire un gruppo di lavoro presso l’Osservatorio dell’accessibilità Web (Formez e DDIT) che ha predisposto la revisione dell’allegato A del citato decreto portando i requisiti da 22 a 12, revisione che è stata pubblicata come bozza ad aprile 2010 sul sito del Ministero. La proposta di adeguamento è stata notificata alla Commissione europea, ai sensi della Direttiva 98/34/CE[9] ed è stata emanata sotto forma di decreto dal Ministro Profumo il 20 marzo 2013 e quindi trasmessa alla Corte dei Conti. Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 16 settembre 2013.

Nella Gazzetta Ufficiale n. 90 del 17 aprile 2013[12] è stato pubblicato il comunicato della circolare n. 61/2013 riguardante i recenti obblighi delle pubbliche amministrazioni in materia di accessibilità e le modalità di redazione degli “Obiettivi di Accessibilità” (ex art. 9, comma 7, del decreto legge 179/2012).
Infine l’aggiornamento normativo pone delle regole più stringenti sia al pubblico in certo senso anche al privato, legando l’obbligo di adeguare le strutture informatiche alla presenza delle persone disabili presenti nei luoghi di lavoro in relazione alla mansione svolta.

Riferimenti.
Gazzetta ufficiale.
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/09/16/13A07492/sg%20della%20legge%2004&2004
Protocolli internazionali delle WCRAG 2.0
http://www.w3.org/Translations/WCAG20-it/
Overvew complessivo sull’attuale norma.
http://www.webaccessibile.org/legge-stanca/obblighi-di-accessibilita/

Difficoltà riscontrate dagli ipovedenti.
Purtroppo vi è una sostanziale sottovalutazione culturale, ancora oggi l’accessibilità è vista come qualche cosa di costoso e soprattutto che riguarda una numerosità sostanzialmente esigua della popolazione cosa per altro non vera. Oggi l’ipovedente deve districarsi con immagini e banner in movimento, inserti pubblicitari, contrasti di colore, logiche di navigazione molto discutibili e non da ultimo font-size incoerenti all’interno della stessa pagina.
Per poter acquistare un biglietto di un treno, di un aereo o usufruire di un servizio della pubblica amministrazione devono essere superati molti ostacoli spesso e volentieri ci si impiega moltissimo tempo per giungere alla meta e molte volte non vi si riesce. Stesso discorso per la fruizione delle piattaforme di e-learning divenute sempre più utilizzate non da ultime le piattaforme e applicazioni web che servono a svolgere attività lavorative.
Fortunatamente vi sono degli esempi positivi, ne cito alcuni per brevità: BMC Remedy, Supermercati Esselunga on line; questi due sono stati oggetto di test da parte della Commissione OSI risultando accessibili, con Esselunga stiamo continuando la collaborazione affinché anche le applicazioni mobili possano essere accessibili. BMC Remedy è una piattaforma utilizzata dalle più grosse aziende pubbliche e private e serve a gestire dei flussi dati e monitoraggio delle anomalie in un sistema informatico, credo che con l’opportuno addestramento, gli ipovedenti potranno essere in grado di usare questa piattaforma web riuscendo così diversificare gli sbocchi professionali. Quindi Amazon.it il sito di E-commerce più famoso ed importante in questo momento a cui va dato merito di aver costruito questa piattaforma ponendo al centro i protocolli di accessibilità.

Conclusioni.
Credo che per il futuro dobbiamo concentrarci su tre obbiettivi.
1. Cambiamento dell’approccio culturale circa la costruzione dei siti e delle applicazioni web da parte di tutti i soggetti coinvolti (aziende, settore ICT università ed associazioni).
2. Maggiore consapevolezza da parte degli ipovedenti che sperimentano questa condizione in età adulta o avanzata, circa la necessità di dover affrontare nuove sfide e quindi il dover mettersi in gioco per essere pronti ad usare le nuove tecnologie.
3. La certezza che il futuro ormai presente è lo spostamento di tutti i servizi offerti sul web verso il mondo del mobile, quindi sarà necessario non ripetere gli errori di sottovalutazione che si sono compiuti in passato con il web.

Anziani: L’urgenza di fare chiarezza sull’acquisto degli ausili tecnico-informatici, di Cesare Barca

Autore: Cesare Barca

Troppo frequentemente ci si trova di fronte ad ostacoli burocratici quando si decide di acquistare ausili utili e talora indispensabili per migliorare la propria autonomia in genere e in particolare la propria cultura e la gestione delle proprie giornate vissute spesso faticosamente nel tentativo di progredire nel processo di inclusione attiva, inclusione sempre più necessaria nel dinamismo del momento postmoderno e tecnologicamente in continua espansione in cui siamo inseriti.
Lo si voglia o no non è più concesso sostare in attese improduttive e alienanti, ma quando si decide di effettuare acquisti di sussidi tecnici e informatici ci si trova troppo frequentemente dinanzi a blocchi burocratici disincentivanti e deludenti.
A quasi venti anni dall’entrata in vigore della prima importante norma riguardante le agevolazioni Iva sull’acquisto degli ausili tecnici ed informatici in favore dei disabili, restano ancora numerosi dubbi, causati, per lo più, da una scarsa conoscenza della legislazione in materia, da parte dei rivenditori, oltre che da procedure burocratiche lunghe e, in qualche caso, eccessivamente rigide, che finiscono per indurre i beneficiari a rinunciare alla fruizione dei vantaggi economici garantiti per legge.
Per cercare di far luce su un argomento divenuto complesso a causa di varie ragioni, non soltanto di carattere burocratico, ci incontreremo nella sala virtuale…98 90 50 della Commissione nazionale anziani venerdì 20 marzo alle ore 18 con il dott. Angelo de Gianni per approfondire l’argomento e chiarire, nel limite del possibile, ogni nostro dubbio.
Sarà utile essere presenti per esporre le proprie necessità e le proprie incertezze, per assumere tutte le indicazioni indispensabili per poterci muovere con correttezza evitando perdite di tempo e rinunce disarmanti.
Dobbiamo conoscere con chiarezza i nostri diritti, ma anche la legislazione che ci permette di poterne fruire.

Come consuetudine per entrare nella sala virtuale dovete conoscere il pin, pin che vi sarà consegnato telefonando al sottoscritto o agli amici Nunziante Esposito e Pino Servidio.
Non perdete questa occasione, un appuntamento scaturito da manifeste necessità ripetutamente esternate da molti.
Vi aspettiamo.
Cesare Barca

Cesare Barca: email cesarebarca@alice.it
Tel. 329 20 50 972
Nunziante Esposito: email nunziante.esposito@alice.it tel.349 672 33 51
Pino Servidio: Giuseppe.servidio@alice.it tel.335 80 82 002

Pluriminorati: un incontro importante, di Angela Pimpinella

Autore: Angela Pimpinella

Incontro della commissione sordociechi EBU

La Commissione Sordociechi dell’EBU si è riunita a Tirrenia (Pisa) dal 6 all’8 febbraio 2015.
E vi hanno partecipato:
Wolfgang Angermann, Presidente dell’EBU, Board link person;
Geir Jensen, membro di Commissione, Presidente della Federazione Mondiale dei Sordociechi ;
Boryana Koskina membro di Commissione;
Angela Pimpinella, Presidente della Commissione;
Sergey Sirotkin membro di Commissione.

Erano inoltre presenti Sanya Tarczaj, Presidente dell’EDBU e Barbara Verna ( in qualità di osservatore), componente del gruppo giovani sordociechi della Lega del Filo d’Oro e del Comitato Esecutivo dell’EDBU.

In questa occasione si è potuto discutere di:

– cooperazione con la European Deafblind Union (EDBU);
– sordocecità come disabilità unica;
– risoluzioni del Forum delle Donne Sordocieche;
– risoluzioni della VII Conferenza Sordociechi dell’Unione Europea dei Ciechi;
– attività previste, assegnazione di compiti ai componenti della commissione;
– attività riguardanti le persone sordocieche nei diversi paesi. Buone prassi dal 2011;
– appunti per le attività da svolgere nel prossimo mandato di lavoro.
Incontrarsi e discutere di tutti questi punti ha fatto emergere aspetti molto importanti, infatti si è sottolineata l’importanza della continuità del lavoro svolto dalla Commissione Sordociechi EBU e che questa abbia anche in futuro l’opportunità di continuarlo. Inoltre è stato importante cercare di impostare una collaborazione più attiva con l’Unione dei sordociechi e la necessità di realizzare eventi congiunti EBU ed EDBU.
Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato a questo evento in particolare l’UICI che ha finanziato questo incontro.
Dott.ssa Angela Pimpinella

Pluriminorati: “Costruzione di un percorso: dalla Legge n. 284 del 1997, alla valorizzazione della persona con pluridisabilità”, di Michele Corcio

Autore: Michele Corcio

Napoli 28 febbraio 2015

Dal 1920 (anno di fondazione dell’Unione Italiana Ciechi) ad oggi, la nostra storia associativa è contrassegnata da date e Leggi, che è bene ricordare e che, anzi, dovrebbero rimanere scolpite nella nostra memoria collettiva, perché non hanno segnato solo il riscatto sociale e culturale di una minoranza, ma ne hanno spesso determinato la qualità di vita. Solo per citarne qualcuna a mo’ d’esempio (senza offesa per le altre):
1923, il R.D. n. 3126, che ha sancito l’obbligo scolastico anche per i fanciulli ciechi;
1934, il T.U. n. 383, Art. 144, obbligo per le Amministrazioni Provinciali di provvedere al pagamento delle rette di convittualità per i ciechi;
1954, marcia del dolore e conquista della pensione per i ciechi civili;
tra la fine degli anni ’50 e la fine degli anni ’80, una serie di Leggi per il collocamento obbligatorio dei centralinisti e dei massofisioterapisti ciechi, nonché indennità di accompagnamento al solo titolo della minorazione;
1975, Legge n. 18, validità legale della firma dei ciechi;
2001, Legge n. 138 “Nuova classificazione delle minorazioni visive”: di fatto, pieno riconoscimento sociale degli ipovedenti.

Ma, ovviamente, quella che qui maggiormente ci interessa è la Legge 28 agosto 1997, n. 284 “Disposizioni per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione visiva e l’integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati”, immaginata, scritta, voluta e conquistata dal grande artefice Presidente Nazionale Prof. Tommaso Daniele. Una Legge che non è soltanto una bella pagina di civiltà del Parlamento italiano, ma anche un autentico capolavoro sociale, che ha di fatto determinato il decollo della cultura per la prevenzione delle patologie oculari, della riabilitazione visiva degli ipovedenti, un cambio di passo delle attività della Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi e, finalmente, dato sostanza alle iniziative per il recupero sociale dei ciechi pluriminorati nelle diverse realtà territoriali.

In Puglia, cominciò così a prendere forma, nell’anno 2000, un percorso comune tra le Sezioni Provinciali dell’Unione Italiana Ciechi, divenuto progetto regionale con capofila l’Istituto per Ciechi “Anna Antonacci”, di Lecce. Con i finanziamenti della citata Legge n. 284, infatti, vennero creati presso quattro Sezioni U.I.C.I. i Centri diurni per il recupero sociale dei ciechi pluriminorati adulti ed assicurate attività domiciliari a tanti pluriminorati impossibilitati a frequentare i Centri diurni.

Un percorso che ha restituito il sorriso della vita a tanti giovani ormai fuori dalla scuola e senza alcuna prospettiva di formazione professionale ed inserimento lavorativo; il piacere di uscire di casa alle 8 del mattino, dal lunedì al venerdì, per recarsi in altra zona della città, incontrare altri giovani e partecipare alle diverse attività di laboratorio, per poi rientrare a casa alle ore 13 e pranzare di gusto, raccontando ciò che era accaduto nella giornata. Una sequenza di tempi e di azioni, che hanno dato significato al trascorrere del loro tempo; attività di laboratorio, che hanno messo in luce le capacità manipolative dei nostri pluriminorati adulti: “rallenta il ritmo”, dicevamo al nostro Gigi, felicissimo di preparare salsicciotti d’argilla, che, sovrapposti e lisciati, diventavano vasi, piatti, boccali ecc..

Ma dopo alcuni anni di serene attività, sono venuti meno i finanziamenti della Legge 284, in qualche misura recuperati poi dalla Legge Regionale n. 19 del 2007, che ha trasferito alle Province ogni competenza assistenziale per i ciechi. E così, ogni Sezione Provinciale dell’Unione Italiana Ciechi ha dovuto seguire un proprio pecorso, a volte con alterne vicende con il cambio delle Giunte Provinciali. Per quel che concerne la provincia di Foggia, non c’è stata soluzione di continuità ed i nostri pluriminorati adulti hanno continuato a frequentare il Centro diurno, vivendo in prima persona le diverse attività, delle quali vi parlerà la nostra Educatrice tiflologica Dr.ssa Annarita Gentile. Dallo scorso anno, il nostro Centro diurno è inserito, con apposito finanziamento, nel piano di zona 2014-2016 del Comune di Foggia.

Come indicato nel titolo di questo mio intervento, ogni nostro progetto ed ogni nostra quotidiana attività sono finalizzati a valorizzare i nostri amici pluriminorati, in quanto persone, aiutandoli a scoprire e riconoscere le proprie capacità, sostenendoli nei difficili momenti di insuccesso, condividendo con loro la gioia per un obiettivo raggiunto e incoraggiandoli a superare anche alcuni momenti critici in famiglia.

E a proposito delle famiglie, mi fa piacere comunicarvi che, proprio per iniziativa di un gruppo di genitori di ciechi e ipovedenti pluriminorati adultyi, da alcuni mesi è ufficialmente costituita e riconosciuta dalla Regione Puglia la Fondazione “Gli occhi del cuore”; essa si propone prioritariamente di offrire, nella provincia di Foggia, Servizi che favoriscano la permanenza in famiglia di queste persone particolarmente bisognose di cura e di affetto. Tali servizi saranno finalizzati a migliorare la qualità della vita e l’integrazione sociale dei disabili visivi pluriminorati adulti, che hanno concluso la frequenza scolastica e non sono inseribili nel mondo del lavoro, offrendo loro :
– opportunità formative
– di riabilitazione e socializzazione
– momenti espressivi e ludico-ricreativi
– interventi domiciliari
– servizi di semiresidenzialità.

Il percorso da noi intrapreso non ha e non potrà avere una fine, ma un divenire continuo e il nostro auspicio è quello di continuare ad avere al nostro fianco “persone” e non semplici Pubblici Amministratori, che abbiano sincera, incrollabile fiducia nei disabili, in quanto persone.

Grazie.
Michele Corcio

Ipovedenti: convegno a Milano 23 marzo, di Samuele Bovienzo

Autore: Samuele Bovienzo

Il prossimo 23 marzo presso la l’aula 40 dell’Accademia di Brera di Milano verrà presentato, in occasione del seminario “Luca Pacioli e i grandi artisti del Rinascimento” il libro “Luca Pacioli a Milano” di Matteo Martelli.
Il libro sarà presentato anche in una versione con testo bianco su carta nera che speriamo possa essere interessante anche per persone ipovedenti.
La realizzazione cartacea con testo in bianco si colloca nel progetto toner bianco Spheritone in collaborazione con M.C. System srl.

Per maggiori info su Spheritone e/o MC System e il progetto contrasto inverso e/o Bianco Digitale questi i riferimenti.

Samuele Bovienzo
web1: www.cbceurope.it
web2: www.spheritone.it

Slashradio: “Lavoro e pensione: lo stato dell’arte. Parliamone con gli amici di centralinoplus”. Mercoledì 18 marzo 2015 – ore 16.00.  

Autore: Redazionale

I settori Informazione e Comunicazione, Stampa Sonora e Libro Parlato, in collaborazione con la lista “centralinoplus” ed il settore lavoro di questa Presidenza Nazionale, organizzano per mercoledì 18 marzo, con inizio alle ore 16.00  su Slashradio,  una trasmissione on line dal titolo: ” Lavoro e pensione: lo stato dell’arte. Parliamone con gli amici di centralinoplus”. La trasmissione sarà condotta da Luisa Bartolucci. Prenderanno parte, tra gli altri, il responsabile del settore lavoro avv. Paolo Colombo, il dott. Emanuele Ceccarelli e, per la lista centralinoplus, i sigg. Luciana Brida, Giuseppe Fornaro, Salvatore Guarino, Giovambattista Fortini, Fabio Fornari e Luca Angelina.
Gli ascoltatori potranno scegliere, come di consueto,  diverse modalità di intervento: tramite telefono contattando durante la diretta i numeri 0669988353, 066791758 o inviando e-mail, anche nei giorni precedenti la trasmissione, all’indirizzo diretta@uiciechi.it  o ancora compilando l’apposito form presente nella pagina di Slashradio raggiungibile dall’home page del sito www.uiciechi.it. Ricordiamo, inoltre, che Slashradio è presente su Facebook con un proprio profilo.
Per collegarsi sarà sufficiente digitare la seguente stringa: http://www.hostingshoutcastpanel4.com:2199/tunein/unione.asx.
Il contenuto della trasmissione  potrà essere riascoltato sul sito dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti all’indirizzo www.uiciechi.it/ArchivioMultimediale.
Vi attendiamo numerosi! Data la particolare importanza dell’argomento trattato, si pregano le nostre strutture provinciali di dare la massima diffusione al presente comunicato e di favorire nelle sezioni la creazione di folti gruppi di ascolto.
Cordiali saluti.

Il Segretario Generale
Dott. Alessandro Locati

Sport: Squadra bolzanina di torball al 3. posto del campionato italiano serie A, di Franz Gatscher

Autore: Franz Gatscher

Recentemente, dopo 6 giornate disputate, si è concluso il Campionato Italiano di Torball maschile, Serie A. La squadra Bolzano 1 si è classificata al terzo posto. La squadra Bolzano 2 invece è retrocessa in serie B. Nelle prossime settimane i giocatori di Torball bolzanini hanno in programma il Campionato Italiano femminile nonché alcuni tornei amichevoli.

Info:
Gatscher Franz, Presidente – tel. 349-6200051 oppure 0471-971117
www.torball.it

IL PRESIDENTE
Franz Gatscher

FOTO sport Mannschaft Bozen 1

L’EDF fa appello per la parità e la piena inclusione delle donne con disabilità, a cura dell’EDF

Autore: a cura dell'EDF

-Comunicato stampa EDF-

In occasione della Giornata internazionale della donna, che si celebra l’8 marzo, il Forum Europeo della Disabilità (EDF) chiede la parità e la piena inclusione delle donne e delle giovani con disabilità in tutte le azioni e le politiche dell’Unione europea e degli Stati membri.

Questo è un anno speciale. Il 2015, infatti, non è solo l’anno in cui il mondo approverà un nuovo “quadro internazionale per lo sviluppo” che farà seguito agli Obiettivi di sviluppo del Millennio, ma anche l’anno in cui si celebra il XX anniversario della Piattaforma d’azione di Pechino, che mira a portare alla luce le disuguaglianze strutturali e le violazioni dei diritti umani cui devono far fronte tutte le donne e le giovani e a preparare il terreno per azioni concrete volte a realizzare la parità di genere.

Oggi, quando guardiamo a questa piattaforma d’azione, ci uniamo alle organizzazioni delle donne in tutto il mondo nel chiedere un maggiore impegno per i diritti delle donne e la parità di genere. Vorremmo inoltre sottolineare quanto sia essenziale rendere inclusiva la Piattaforma e difendere i diritti delle donne e delle giovani di tutte le età, con particolare attenzione alle donne che subiscono discriminazioni multiple, come le donne e le giovani con disabilità e quelle che sono assistenti informali delle persone con disabilità.

Ancora persistono leggi discriminatorie e pratiche tradizionali dannose, così come i consueti stereotipi negativi di genere. Molte donne incontrano ostacoli al godimento dei loro diritti umani e alla piena uguaglianza, a causa di fattori quali la disabilità e possono essere svantaggiate ed emarginate per ignoranza, per il mancato riconoscimento dei loro diritti umani e per gli ostacoli che incontrano nell’accesso alle informazioni e ai meccanismi di ricorso in caso di violazione dei loro diritti.
Molte donne, comprese le donne con disabilità, sono particolarmente colpite da disastri ambientali, da gravi malattie infettive e da varie forme di violenza.
I diritti riproduttivi delle donne e delle giovani non vengono riconosciuti correttamente secondo la loro definizione al punto 95 della Piattaforma d’azione di Pechino e ci sono barriere al loro pieno godimento. Alcune donne e giovani continuano a incontrare ostacoli nel tentativo di avere giustizia e nell’esercizio dei loro diritti umani, a causa di fattori quali la disabilità.

“Quando si tratta di diritti delle donne, dobbiamo fare in modo che le donne e le ragazze con disabilità siano incluse in ogni discussione e in ogni misura adottata per affrontare la disuguaglianza. Perché? Le donne con disabilità sono studentesse, lavoratrici, madri, badanti, attiviste politiche ed esperte dei propri problemi. Sappiamo che le donne e le giovani con disabilità sono a maggior rischio di povertà, hanno maggiori probabilità di vedersi negare l’accesso a un’istruzione di qualità, sono più esposte alla violenza, alla discriminazione e alla privazione della capacità giuridica. Se vogliamo che Pechino + 20 affronti alla radice le cause della disuguaglianza, le donne e le giovani con disabilità devono essere pienamente incluse, conformemente alla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (CRPD), ed è necessario affrontare tutte le forme di discriminazione multipla che esse subiscono” ha dichiarato Ana Peláez, componente del Comitato esecutivo e presidente della Commissione Donne del Forum Europeo della Disabilità, che rappresenterà quest’anno l’EDF al summit Pechino +20.

L’EDF vuole celebrare questa giornata chiedendo la piena inclusione delle donne e delle giovani con disabilità in tutte le azioni per affrontare la disuguaglianza di genere e sollecita l’Unione europea e gli Stati membri a intraprendere un attento esame dei progressi e delle difficoltà incontrate in questo senso.

L’impegno dell’EDF a promuovere i diritti delle donne e delle giovani è affermato nel II Manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nell’Unione Europea

http://cms.horus.be/files/99909/MediaArchive/Members%20Room/women%20committee/2ndmanifestoEN.doc
…..
On the occasion of the International Women’s Day on 8 March, EDF calls for equality & full inclusion of women with disabilities! Read more:
http://bit.ly/1MbMfUh