A tutti gli amici non vedenti e non solo!, di Morena Burattini

Autore: Morena Burattini

Nell’ambito delle iniziative programmatiche che la Monlus Onlus vuole portare avanti nel 2014
Staffetta di nuoto solidale.
Una bracciata in più per una speranza da realizzare.
Alla staffetta, possono partecipare bambini, adulti, anziani e persone con disabilità, non è una gara competitiva. I partecipanti non saranno suddivisi in nessun tipo di categorie, in tal modo la Monlus – Promozione arte, cultura, sport e spettacolo per non vedenti Onlus – vuole abbattere le discriminazioni, trovando dei punti di socializzazione, integrazione, nell’ambito della socialità solidale. Auspico che tutti gli amici non vedenti, possano partecipare numerosi per aiutare altri non vedenti meno fortunati di noi.

La staffetta servirà a finanziare, il progetto (ridare la luce) nell’ambito oculistico pediatrico. A favore degli aiuti umanitari, in collaborazione tra ospedale Fatebenefratelli, aeronautica militare e ospedale
S. Camillo-Forlanini di Roma, in africa subequatoriale. Per le operazioni alla cataratta in quei paesi primaria fonte di cecità. A questa meritoria attività si unisce un’importante azione di formazione a favore sia degli operatori sanitari locali che dei giovani chirurghi italiani favorendo l’arricchimento del loro patrimonio culturale e professionale.
presenzierà all’evento, il primario dell’ospedale romano il professor vincenzo Petitti il quale esporrà il progetto che andremo a sostenere. Il ricavato sarà consegnato alla fine della manifestazione al professor Petitti.

Testo locandina

 

Staffetta di nuoto solidale
La gara è aperta a tutti: bambini, adulti, anziani e persone con disabilità senza suddivisioni di categoria. Il ricavato sarà devoluto per contribuire alla missione umanitaria in Africa Subequatoriale per il progetto “ridare la luce”.
In collaborazione con “aeronautica militare” ed Associazione “Fate Bene Fratelli”. Presenzierà il Professor Vincenzo Petitti Primario del S. Camillo di Roma
Domenica 22 Giugno 2014
Dalle ore 16,30 (inizio gara ore 17,30)
Quota di partecipazione € 5,00
Al termine verrà offerto un buffet ed intrattenimento con graditi ospiti del mondo dello spettacolo

UNA BRACCIATA IN Più PER UNA SPERANZA DA REALIZZARE.
Presso la Piscina Comunale G. Passeroni
Via Mar Rosso 68, Ostia lido-Roma tel.06 56 67 660
Direttore responsabile: Marco Braccalenti
Per chi volesse contribuire pur non partecipando può farlo a traverso
C/C bancario: IT37X0832703231000000006792 causale: Staffetta solidale.
Per info e prenotazioni:
presidente.monlus@gmail.com
cellulare 347 18 69 902
si ringrazia:
COMUNE DI ROMA MUNICIPIO X
BANCA BCC ROMA
CONI
COME…TE EVENTI

 

Presentazione libri di Alarico Bernardi, Redazionale

Autore: Redazionale

Mercoledì 26 marzo 2014 alle ore 15:30 presso il Salone d’onore del Comune di Cuneo, Via Roma n° 28, ALARICO BERNARDI, scrittore e poeta non vedente, ha presentato due suoi libri di recente pubblicazione in dialogo con il prof. Ernesto Billò. In apertura il saluto del Sindaco Federico Borgna.
Giunto in Piemonte dopo il sisma verificatosi a L’Aquila nell’aprile del 2009, Alarico Bernardi conferma la sua prorompente voglia di vivere, regalandoci due libri di genere diverso, intitolati ”OCCHIALI DA SOLE” e “RACCONTI DAL BUIO”. Esule in patria, nomade per costrizione, si stabilisce dapprima a Cuneo e successivamente  a Mondovì.
Nato a L’Aquila il 10 aprile del 1953, inizia a farsi conoscere per la naturale propensione alla scrittura, componendo i primi versi a soli dieci anni. Con il passare del tempo, ogni più piccola emozione diviene spunto per creare opere permeate di sentimento e prive d’artificio. Una fantasia indomabile ed una spiccata sensibilità lo accompagnano attraverso le diverse fasi dell’esistenza, senza farlo mai recedere dal suo motto: “Non mi arrendo! La vita è tutta da vivere”. Questo il pensiero di Alarico, che ha trovato in “Arduino Sacco Editore” ed in “Zero1 11 edizioni” la disponibilità a scommettere sulle sue storie “diverse” scritte da un “diverso”.

“OCCHIALI DA SOLE” il romanzo:
Febo Galdini, giovane di famiglia benestante, muove i primi passi nel mondo degli adulti e dell’amore. Istintivo, romantico e dai forti ideali, si innamora di una ragazza che perde la vita in un attentato terroristico. L’esistenza del giovane sembra finire, ma un amico dell’Università di Padova, presso cui Febo frequenta “Psicologia”, lo spinge alla ricerca dei colpevoli. Febo s’inoltra nelle complesse trame dei servizi di Intelligence, del KGB e di associazioni segrete. Di qui un thriller colmo di colpi di scena. Febo riuscirà ad ottenere la sua vendetta, ma il destino si ripresenta con il conto in mano e…

I  “RACCONTI DAL BUIO”, leggiadri, emozionanti e profondi, narrano invece di ragazzi intrepidi sui sentieri del mondo, di persone che non vogliono arrendersi, di uomini non più in grado di vedere…

Un ragazzo in carcere – un vero duro – instaura giorno dopo giorno una bizzarra amicizia con un piccolo topo, unica vera compagnia nella sua cella solitaria.

Un uomo che sta per diventare cieco scopre in un pettirosso un amico e un sostegno inaspettato.

Un vascello fantasma porta con sé anime sperdute e spaventate. E poi, una nevicata singolare, e tanto altro….

Racconti diversi e di varia lunghezza che evocano vicende immagini e mondi molto differenti tra loro. L’autore li stende con tocco delicato e poetico celando nelle loro pieghe riflessioni sull’animo umano e su valori come la fratellanza e la solidarietà che, ai nostri giorni, sembrano affievolirsi ed hanno bisogno di un convinto rilancio.

Recapiti telefonici: 0171.444354 – 0171.444221; 340.9909309

 

Verso la direzione dirimente, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Cari amici,
ci si avvicina alla direzione in cui Mario dovrà avanzare la proposta per il nuovo ufficio di presidenza.
Mi pare che non si muova molto negli equilibri nazionali e io spero che Mario sia in condizione di poter proporre un ufficio di presidenza nel segno della qualità e del rinnovamento ma anche guardando alla geopolitica.
Io penserei che in ufficio di presidenza ci voglia un rappresentante del sud e uno del centro Italia ma solo se si trova una forte condivisione altrimenti convenga scegliere solo per qualità e appartenenza al progetto.
Sarei curioso di sapere se dai signori consiglieri nazionali sono pervenuti a Mario dei suggerimenti.
Spero di scoprire che la direzione e Mario ci diano dei segnali davvero di novità ma…….

Massimo Vita

 

Contributi dei lettori- L’angolo della poesia, a cura di Maria Conte

Autore: a cura di Maria Conte

Poesia… comunicare attraverso versi, rime e figure retoriche. Esprimere emozioni e sentimenti.
Il premio internazionale “G. LEOPARDI” riguarda narrativa, poesia, giornalismo,pittura,scultura,fotografia,teatro,decorazione su vetro e ceramica,insomma l’arte in generale ed è a cura della redazione “Il mio giornalino” di Aversa,organo ufficiale dell’Associazione culturale “Scuola centro Kant”. Nasce libero da qualunque convenienza associativa e opprimente ufficiosità, per una cultura del terzo millennio vera e per puro amore della parola. Si divide in sette sezioni:

1. Racconto in vernacolo (edito ed inedito) a tema libero.
2. Racconto in lingua italiana o straniera a tema libero (edito ed inedito).
3. Poesia in lingua italiana o vernacolo o straniera o silloge a tema libero (edita ed inedita).
4. Articolo giornalistico a tema libero o dossier giornalistico (edito ed inedito).
5. Quadro o collettiva, scultura o una serie di oggetti in ceramica artistica,pittura,decorazione su vetro a tema libero (editi ed inediti).
6. Musica, canzoni o danza a tema libero(editi ed inediti).
7. Fotografia o raccolta di foto e immagini storiche,opere teatrali a tema libero (editi ed inediti).
I giovani fino ai 18 anni di età non pagano la quota di partecipazione,mentre gli adulti dovranno versare un contributo di dieci euro per spese di iscrizione e spese di organizzazione. L’importo dovrà pervenire a mezzo vaglia postale o in contanti al seguente indirizzo:
Segreteria del premio, sita in via Publio Virgilio Marone, 3, Aversa (CE) – 81031 – alla giornalista Maria Conte (e-mail:mariacaonte@libero.it).
La scadenza della presentazione dei lavori è prevista per il 31-05-2014. Gli elaborati dovranno essere consegnati in cinque copie.
Verranno assegnati premi per le varie sezioni, tre per ognuna e sono previste segnalazioni speciali con premi di rappresentanza. Diploma di partecipazione a tutti i concorrenti. Gli elaborati non verranno restituiti. Ai vincitori sarà data tempestivamente comunicazione da parte della segreteria. Si potrà delegare una persona per il ritiro del premio, previa autorizzazione scritta e firmata dall’autore. I lavori premiati verranno raccolti in un apposito fascicolo che verrà distribuito a chi ne farà richiesta pagando una piccola quota di 5 euro per contributo stampa.
Richiesta informazioni: tel. 081-8903375/328-1664378,tel. e fax 081-8150027.
REGOLAMENTO:
1)La partecipazione al concorso è gratuita per gli alunni delle scuole.
2)Gli elaborati non saranno restituiti.
3)I racconti o le poesie o foto di quadri o brani musicali o articoli vari
devono essere consegnati in sette copie, senza generalità dell’autore,
in busta anonima (contenente altre due buste chiuse ed anonime di cui
una contenente la scheda di iscrizione al presente regolamento con le
generalità dell’autore),l’altra contenente un cd o altro supporto informa-
tico in formato word contenente la copia dell’elaborato e l’eventuale
tassa di iscrizione. I concorrenti devono indicare nella busta che contiene
il supporto informatico a quale sezione intendono partecipare.
4)I partecipanti dovranno allegare alla scheda di iscrizione un breve curriculum
ed è gradita una fotografia formato tessera o simile, dando al contempo,
previa autorizzazione al giornale “Il mio giornalino” o nell’antologia degli artisti vincitori con la possibilità di pubblicarla.
5)La premiazione avverrà in data e luogo da destinarsi.
Scheda di partecipazione:
Nome………………………………………….Cognome………………………………………………
Nato/a il……………………………………..a……………………………………………………………
Residente in……………………………………………………………………………………………….
Via……………………………………………………………………………………………………………..
Telefono…………………………………………………………………………………………………….
Scuola………………………………………………………………………………………………………..
Professione………………………………………………………………………………………………..
Si allega un dischetto in formato word………………………………………………………
Firma………………………………………………..
Scadenza partecipazione al concorso:31-05-2014.

Biografia della direttrice responsabile
Maria Conte scrive da molti anni, ne ha cinquanta ed ama la poesia più che mai. E’ residente ad Aversa (CE) ed è nativa di Trentola- Ducenta (CE), sposata con il libraio Paolo Marrone aversano, ha conseguito la maturità scientifica al Liceo Scientifico “E.Fermi” di Aversa, poi la Facoltà di Giurisprudenza a Napoli, Scienze giuridiche a S. Maria Capua Vetere (CE), Scienze religiose al Seminario vescovile di Aversa e Istituto PIME di Trentola- Ducenta. Ha ricevuto anche una specializzazione in lingua inglese presso l’Istituto “The Sound” a Soccavo (Pianura) di Napoli e vari premi letterari, fin dall’età di sedici anni, come il Premio di poesie e narrativa “Arabella Capodieci” indetto da Rai due a Roma con la poesia a tema speciale:”Il nostro pane quotidiano”. Ha presentato il suo primo libro di poesie “Instancabilmente donna” al Teatro Cimarosa di Aversa, mentre all’Aula consiliare del Comune di Aversa, in seguito, ha messo in evidenza un romanzo dal titolo “Donna” contro la violenza sulle donne. Ha iniziato giovanissima a scrivere su numerosi giornali, come il “Mattino” di Napoli in cronaca nera sui problemi dell’Agro aversano insieme al compianto giornalista dott. Giovanni Motti, all’epoca direttore del “Gazzettino aversano”. Poi si sono susseguiti vari quotidiani e periodici come:”Il diario” di Caserta, “La voce” dell’Agro aversano, “Il mio giornalino” edito in tutta la Campania, “Piazze e città” dell’Agro aversano, “Cronache italiane” di Salerno, “Monitor” di Aversa, il famoso quotidiano il “Mattino” di Padova, “Paese sera” di Napoli e Roma, “Manifesta” rivista nazionale femminista, iniziativa nascente di sole donne con l’intervento di scrittrici e registe. Maria Conte ha pubblicato anche alcuni articoli sul quotidiano la “Repubblica” di Roma e Napoli, lo “Spettro” di Aversa, “Roma” redazione di Caserta, “Centocittà” e sul “Giornale” di Caserta. E’ stata per venticinque anni la segretaria dell’Associazione culturale “Giovani poeti ed artisti” di Aversa con il giornale “La voce del poeta”. Attualmente la Conte ha scritto un libro-dossier sulla tossicodipendenza riguardante il caso di un giovane che si è salvato dall’eroina, aversano-padovano ed altri dell’Agro aversano e casertano, raccogliendo un ricco dossier giornalistico dedicato alla prevenzione e alla lotta alla droga dal titolo “Perché ti buchi ancora?”, presentato il 26 Ottobre 2003 al Comune di Aversa. La giornalista Maria Conte è stata iscritta all’Ordine dei giornalisti professionisti di Padova e Venezia negli anni ottanta- novanta, dal 2003 nell’Ordine dei giornalisti pubblicisti della Campania a Napoli. Ha insegnato all’Istituto “Bambin Gesù” di S. Arpino (CE) ed altre scuole dell’Agro aversano; dirige “Il mio giornalino” redazione di Aversa ed ha organizzato otto edizioni del Premio letterario internazionale “G. Leopardi” – città di Aversa con la partecipazione di tutte le scuole della Regione Campania e molti scrittori provenienti da tutta Italia.
“PRIMA CHE IL SOLE TRAMONTI …”(dedicata a mio padre)
Vorrei sentire la pace nel
cuore …
non vorrei più vedere
un uomo che muore …
vorrei rinascere in questo sole
prima che tramonti,
ancor prima, padre,
che ti portassero via da me …
il tuo sguardo verso il cielo
dell’amore infinito, la dolcezza
di un attimo … e, poi, la fine …
prima che arrivi un altro tramonto,
vorrei rivedere la nostra vita
insieme,
papà mio, la giovinezza,
il tuo sorriso, le lacrime che mi asciugavi
da bambina, le corse sulla spiaggia,
le passeggiate al mare o in pineta
o al lago … Dio, come sono volati
i nostri anni verdi!…
Ero sicura con te, avevo paura
di essere donna, ma la tua mano
mi ha stretta fino all’altare come
sposa …
e, poi, fino alla tua scomparsa.
Sei tramontato sole, sei andato via
con i tuoi raggi infuocati,
avevi ancora sorrisi da regalare
e, adesso, non ci sei più …
ma forse mi sbaglio, papà, forse
sei ancora più vivo di prima,
e presto o tardi ti rivedrò …
prima del tramonto della mia sera,
di un’altra notte stellata
che mi condurrà fra le braccia
dell’amore eterno con te, padre! …

MARIA CONTE

 

Contributi dei lettori- Guido al Buio, di Pino Bilotti

Autore: Pino Bilotti

Finalmente, giorni fa sono ritornato dal corso di guida della mia nuova macchina. Un corso davvero interessante che ha illustrato le tecnologie presenti e istruito sulle nuove caratteristiche costruttive del mio veicolo.
Allora, Fanny, portami a via Borgognona 38 Roma e poi vai al parcheggio, ok esegui.
L’auto, parte indisturbata e in silenzio viaggia, rallenta si ferma agli stop e dopo 500 Chilometri giunge la voce sensuale di Fanny che conferma l’arrivo, un Bip conferma la sua fermata e si apre la porta, scendo e lei da sola va al parcheggio.
Questo è ciò che si verificherà nel prossimo futuro.
Oggi:
“Negli ultimi decenni le auto hanno subito una graduale trasformazione dai sistemi meccanici immaginati da Henry Ford a veri e propri computer su ruote.
E questa trasformazione sta progredendo con una nuova ondata di innovazione digitale, a partire dalla guida automatica.
I primi modelli di auto senza guidatore risalgono alla fine del XX secolo.
Ma il recente aumento di sofisticazione dei sensori e la parallela riduzione dei loro costi – che hanno dato vita, per esempio, a sistemi Lidar economici, in grado di “vedere” una strada in 3D in maniera simile all’occhio umano – stanno avvicinando ora questi modelli al mercato.
Come abbiamo visto recentemente, diversi costruttori si stanno dando da fare per integrare questi sistemi nei loro modelli e prevedono di iniziare a vendere vetture dotate di diversi gradi di autonomia già dal 2016.
Un recente rapporto Ihs stima che «poco dopo il 2050» virtualmente tutti i veicoli potranno viaggiare senza guidatore.
Ma quale sistema di guida c’è dietro l’auto senza conducente? Ci sono benefici significativi nel poter staccare le mani dal volante per leggere un libro o mandare un messaggino senza sensi di colpa? Al Ces i giornalisti erano molto presi nello scattare foto dei veicoli senza conducente che viaggiavano sulle strade di Las Vegas.
Se avessero staccato l’occhio dall’obiettivo, avrebbero potuto vedere qualcosa di ben più significativo: il palcoscenico su cui si svolgerà la rappresentazione della guida automatica, la strada stessa.
Le automobili senza conducente promettono di avere un impatto incredibile sulla vita urbana, dal momento che renderanno meno netta la distinzione tra trasporto pubblico e privato.
La “nostra” macchina potrà darci un passaggio per andare in ufficio la mattina e in seguito, al posto di rimanere inattiva nel parcheggio aziendale, fornire un passaggio a un altro membro della nostra famiglia – oppure ad altre persone nelle vicinanze, nella nostra community online o nella nostra città.
I veicoli senza guidatori di domani daranno il via a un’altra ondata di innovazione, dall’ottimizzazione della portata delle strade alla gestione degli incroci.
Immaginate un mondo senza semafori, dove i flussi di veicoli in continuo movimento si incrociano “magicamente” senza il rischio di collisioni.
In altri termini un mondo in cui le sfide globali della mobilità saranno sempre di più risolte con il silicio piuttosto che con l’asfalto.
In questo contesto la spinta per l’adozione generalizzata di queste soluzioni implica la garanzia che le nostre strade abbiano per lo meno lo stesso livello di sicurezza di oggi.
Questo significa che devono essere introdotte ridondanze di sistema per assicurare che se una parte smette di funzionare, un’altra sia pronta a sostituirla senza soluzione di continuità.”
Un futuro dietro la porta che tutti stiamo aspettando come non vedenti per raggiungere così un altro grado di libertà e di autonomia.
Pino Bilotti

L’assemblea dei Soci di Modena, “vista” dagli occhi di un socio Meneghino, di Angela Bruni Vicenzi

Autore: Angela Bruni Vicenzi

Sono Angela Bruni, militante a intermittenza nell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano. Da molto tempo non assistevo più a un’assemblea di soci, troppe lungaggini, troppi battibecchi, troppi discorsi che non portavano a nulla! Ma ogni tanto, la nostalgia prende e così, ho deciso di rituffarmi in questo genere di riunioni. Ma perché proprio a Milano? No, questa volta ho voluto essere trasgressiva, quindi, accettando di buon grado l’invito rivoltomi dal Presidente Ivan, eccomi decisa ad andare a Modena. Da studentessa diligente, mi sono letta tutti i documenti, mi sono caricata di entusiasmo e via!
Il giorno atteso è giunto: con mio marito Roberto, sulla nostra Car-retta, abbiamo cominciato il lungo viaggio. Non sapevamo che sarebbe stata un’avventura a dir poco degna di Ulisse: infatti, usciti a Modena sud, abbiamo seguito il navigatore, e mal ce n’incolse!… Ci siamo trovati a Serra Mazzone! A quel punto, la mia riflessione è stata: “ma se l’assemblea si svolge qui, l’Unione è davvero messa male”! Invece no, è stato solo un caso di omonimia: Viale Leonardo da Vinci esiste anche in quello sperduto paesino dell’appennino modenese e pensate, arriva addirittura fino al civico 460: una vera e propria stradona! E ora, che fare? Non ci siamo fatti prendere dallo scoramento e abbiamo reimpostato quell’ordigno infernale che va sotto il nome di navigatore, constatando che, se anche Ulisse ha usato tale strumento, risulta chiarissimo il perché ci abbia messo dieci anni per tornare a casa.
Questa volta ci è andata bene: al fin siam giunti! Eccoci: una bella saletta raccolta, all’interno di una chiesa modernissima, tanto moderna che non avevamo neppure capito fosse una chiesa. Tutti erano tranquilli, si respirava un clima di serena partecipazione, gli interventi sono stati ben coordinati, quindi tutto si è svolto nella più totale regolarità.
Il Presidente di assemblea, Dottor Salvatore Romano, era davvero soddisfatto dell’andamento della riunione, il Presidente della Sezione, Dottor Ivan Galliotto, era lieto per il numero dei soci partecipanti anche se, cosa del tutto naturale, avrebbe desiderato una presenza un po’ più massiccia.
Alla fine dell’assemblea, ecco il momento conviviale: qui, il mio cuore ha davvero esultato. Ho reincontrato amici che non vedevo da tempo, da quando, dall’Istituto Garibaldi di Reggio Emilia, mi sono trasferita a Milano. Ho rivisto Daniela, Marinella, Giuliano e tanti altri, ho passato momenti davvero sereni con Mirco, il mio storico amico di sempre. Ora voi vi chiederete: “e il marito?” Lui era lì presente, contento di vedermi contenta, contento di prender parte a questo mio mondo in cui non era entrato mai, se non di sfuggita.
Che dire poi del pranzo? Un autentico gioiellino: un’ottima pasta con ragù degno di una buona cuoca emiliana, un ottimo secondo, e una torta che, solo a guardarla, faceva ingrassare sette chili. Era proprio il classico dolce che sta in bocca cinque secondi e sui fianchi e sulla pancia, almeno per dieci anni. Inutile ricordare che tutto il pranzo è stato bagnato da un ottimo Lambrusco. Non va poi tralasciato il servizio: la mamma del nostro Presidente, coadiuvata da altre signore davvero in gamba, hanno servito il pranzo con una maestria e un garbo davvero professionali. Il nostro milanese Don Lisander, certamente non conta nel numero dei suoi camerieri, persone tanto gentili e disponibili, ma soprattutto tanto spontanee e sorridenti.
Naturalmente, non poteva mancare il dopo assemblea. Sempre sulla nostra car-retta, assieme al Presidente, siamo andati a casa di Mirco. Lì, a parte la meravigliosa accoglienza di un cagnolino magnifico, Orsetta, e di due micine tenerissime, abbiamo avuto l’incredibile benvenuto di Leocadia, persona semplice, con un cuore grande come un castello. Ho rivisto anche lei volentieri, da molto non la incontravo. Qui, voglio dire a casa Brunetti, assieme a Leocadia e ai suoi animalini, ci aspettava una torta di mele a dir poco ottima. E vai! Aggiungiamo chili a chili, ma come si può rifiutare tanto ben di Dio, anzi, tanto ben di Leocadia? Purtroppo però, il tempo e tiranno, il momento della partenza è giunto.
Ah, come mi sono sentita a casa! Ah, come ho respirato felice il profumo della mia Emilia!
Ho vissuto davvero una bella giornata, quindi Grazie, Ivan, grazie, Mirco, per avermi dato questa opportunità.
Spero proprio di poter dire: arrivederci al prossimo anno.
Angela Bruni Vicenzi

Colpo di scena: sconfessata la linea politica dell’ex presidente dimissionario prof. Daniele in occasione della elezione del nuovo presidente, di Vincenzo D’Alberto e risposta di Mario Barbuto, Presidente Nazionale

Autore: Vincenzo D'Alberto e risposta di Mario Barbuto, Presidente Nazionale

La linea politica e di programmazione decisa dal Congresso Nazionale e che si sarebbe dovuta concludere l’anno prossimo al termine dei 5 anni, è stata praticamente sconfitta e rinnegata dagli stessi Dirigenti che l’avevano scelta e votata Si chiude un 25ennio di storia associativa all’insegna del lungo periodo Daniele e Co. E’ quanto è emerso dal risultato della elezione a Presidente nazionale dell’Unione che ha visto contrapposti l’Avv. Terranova (continuatore della linea programmatica Daniele) e il Dott. Barbuto (oppositore storico della linea Daniele e Unione).
Sta di fatto che la linea è stata minata soprattutto dall’interno della Direzione N. tradendo così lo spirito congressuale e i risultati raggiunti sul piano dell’unità associativa e dei programmi, per mero opportunismo di maniera e di trasformismo.
Si apre un periodo difficile e pieno di incognite sul futuro dell’ Unione, che un primo risultato lo ha già raggiunto: si presenta spaccata all’opinione pubblica. Si ringrazia per l’ospitalità!

Un giovane aspirante Socio Vincenzo D’Alberto
************
Caro Vincenzo,
ogni opinione, naturalmente, deve avere diritto di cittadinanza e spazio sui nostri mezzi di comunicazione.

I tuoi argomenti mi offrono l’occasione per chiarire a te, e a eventuali pochi altri, che non esiste alcuna spaccatura della nostra Unione dinanzi all’opinione pubblica.

Abbiamo proceduto secondo le indicazioni statutarie, esattamente come si fece ventotto anni fa, quando fu eletto per la prima volta il presidente Daniele.

Non riesco a leggere alcun “mero opportunismo” nell’episodio, ma più semplicemente una leale competizione tra due candidati che ha dato un risultato chiaro, consentendo la prosecuzione del cammino intrapreso non già quattro anni fa, ma ben novantaquattro anni or sono, cioè quando l’Unione è stata fondata per difendere e tutelare i diritti dei ciechi italiani.

Chiunque sia e sarà in futuro il presidente e il gruppo dirigente nazionale, nessuno si sognerà mai di venir meno a questo mandato, ricevuto dai padri fondatori e continuato con successo e onore fino a oggi.

Ti ringrazio e ti auguro ogni bene, con l’auspicio che tu abbia, nel frattempo, trasformato il titolo di “aspirante” in socio effettivo.

Se così è, benvenuto nella nostra grande famiglia.

Mario Barbuto
Presidente

Disabili visivi e impresa, di Gianluigi Ugo

Autore: Gianluigi Ugo

Riceviamo dal socio Gianluigi Ugo:

La neofondata cooperativa sociale SEMPER SALUS, in collaborazione con lo studio di consulenza e sviluppo di GIOVANNI SIRONI e PARTNERS, organizza per i giorni 17 e 18 maggio prossimi presso il Centro “Le Torri” di Tirrenia il primo di tre incontri di un percorso formativo per ciechi ed ipovedenti, già occupati o no, che intendano avvicinarsi all’attività di impresa.
Si tratta indubbiamente di un’esperienza fortemente innovativa e di notevole valore sociale ed umano, che vuole andare oltre i tre incontri previsti mediante la creazione di una rete di consulenza in grado di seguire coloro che avranno deciso di iniziare il proprio cammino di lavoratori autonomi, offrendo loro un’opportunità di crescita relazionale, spesso difficile, per esempio, nell’ordinario lavoro d’ufficio, in un momento in cui, tra l’altro, l’evoluzione tecnologica e normativa sta facendo venir meno professioni che hanno sinora costituito solide garanzie d’impiego per la categoria.
Costo previsto per partecipante: €400,00, di cui i primi 250,00 da versarsi a titolo di caparra al momento dell’iscrizione sul conto corrente bancario della cooperativa, presso Banca RAIFFEISEN, Agenzia di Castelrotto (BZ), codice IBAN IT03A0805623100000300015245, intestato a Semper Salus.
Le iscrizioni, con allegata copia della ricevuta di pagamento della caparra di cui sopra, dovranno pervenire entro l’11 maggio prossimo all’indirizzo di posta elettronica info@centroletorri.it od eventualmente al n. di fax 050.37485, e dovranno recare nome, cognome, indirizzo di posta ordinaria ed elettronica, telefono e, possibilmente, numero di conto corrente bancario o postale, al fine di consentire un’agevole restituzione della caparra in caso di non effettuazione del corso per insufficienza di iscritti od altra causa. Nell’iscrizione dovrà per altro risultare il tipo di stanza prescelto (singola o doppia), precisando se si tratta di persona sola od accompagnata, nel qual caso si invita a fornire le generalità della persona di accompagnamento, la quale non sarà ovviamente tenuta a versare la caparra di €250,00, dovuta unicamente dai partecipanti al corso.
L’arrivo è previsto per venerdì 16 maggio con partenza alle ore 19:00: in pulmino navetta dalla stazione di Livorno Centrale per il Centro “Le Torri” per sistemazione e cena.

Programma indicativo:
Sabato 17 maggio:
ore 8:00: prima colazione,
ore 9:00: presentazione del corso e relazione del dr. Giovanni Sironi su “Competenze personali per diventare imprenditori”
ore 12:30: pranzo
ore 14:30: conclusione del dr. Sironi ed ulteriori interventi e/o comunicazioni,
ore 18:00 chiusura giornata;
domenica 18 maggio:
ore 9:00: presentazione di casi con eventuali testimonianze di uno o più imprenditori non-vedenti,
ore 12:30: pranzo
pomeriggio: saldo e partenze

Per ogni altro dettaglio sul corso scrivere all’indirizzo sempersaluscoop@fastwebnet.it oppure telefonare al n.338.5092901. Per chiarimenti o precisazioni inerenti logistica e sistemazione, rivolgersi direttamente al Centro “Le Torri” al n. 050.32270 od allo 050.32587.

Vi attendiamo numerosi

Il vicepresidente
Gianluigi Ugo

Siena- Quando il futuro è già qui di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

 

Dopo l’elezione a grande maggioranza di Mario Barbuto alla Presidenza Nazionale si è sviluppato un flebile dibattito su come rinnovare l’associazione.

Molto interessante è stato leggere l’intervista di Mario e l’intervento alla riunione online dei Quadri Dirigenti.

Per dire il vero, nella riunione dei quadri dirigenti si sono sentiti anche interventi palesemente adulatori e, a mio avviso, poco sinceri.

Mi sarei atteso qualche stimolo in più dai dirigenti locali visto che l’associazione vive un momento estremamente delicato.

Ora ci apprestiamo ad assistere al prossimo Consiglio Nazionale e spero si chiarisca la situazione di stallo in cui si trova la Direzione Nazionale.

In particolare, ribadisco, che i dirigenti bocciati dal Consiglio Nazionale, dovrebbero rimettere il proprio mandato nelle mani del Presidente per aprire un dibattito serio sulla loro presenza in direzione.

Per essere chiaro, come di consueto, penso che il Vice Presidente dovrebbe essere indicato dal nuovo Presidente Nazionale.

Il prossimo Consiglio Nazionale avrebbe dovuto e potuto nominare la commissione statuto ma temo che sarà un consiglio che si consumerà nella, sia pur importante, celebrazione di Tommaso Daniele.

Spero avremo la possibilità di leggere con qualche anticipo la relazione morale per rifletterci anche se essa è poco rilevante ai fini del nostro dibattito per il futuro.

Il prossimo Consiglio Nazionale dovrà nominare i direttori dei periodici associativi e mi auguro che nello scegliere le persone non si guardi solo alla Direzione o al Consiglio Nazionale e soprattutto che si evitino i cumuli di incarichi.

In conclusione, pongo una domanda:

si è davvero sviluppata una riflessione sull’autofinanziamento?

Questioni di coerenza: il vice viene proposto dal presidente, di Massimo Vita

Autore: Massimo Vita

Cari amici,
provo a riflettere ad alta voce su quanto è stato affermato in consiglio nazionale.
Uno dei termini usati e, a mio avviso, abusati, è stato: Coerenza.
Bene, forse il termine è tra quelli poco in uso nella nostra comunità nazionale e quindi anche nella nostra associazione.
Penso per esempio che, nella prima direzione, coloro i quali hanno apertamente avversato l’elezione di Mario Barbuto dovrebbero quantomeno rimettere nelle sue mani il mandato per poter aprire un confronto che non necessariamente dovrebbe portare alla loro sostituzione.
Penso davvero che sarebbe un bel gesto per dare una nuova unità all’associazione perché io penso che tali dimissioni dovrebbero essere respinte.
Un discorso diverso va invece fatto per il ruolo del vice presidente.
L’attuale vice, è stato di fatto sfiduciato da una larga maggioranza e quindi a mio modesto avviso, sarebbero auspicabili le sue dimissioni.
Io al suo posto le avrei date difronte al consiglio.
Comunque io credo che nella prima direzione dovrebbe aprirsi una discussione in merito.
Forse, questo mio discorso potrà infastidire i mediatori a tutti i costi ma penso che la chiarezza sia indispensabile se si vuole davvero cambiare linea di condotta.
L’unità va perseguita ma nella chiarezza e non nell’unanimismo.
Il nuovo presidente, a cui ribadisco la mia stima, dovrà offrire davvero, segnali di discontinuità.
Devo dire che, con tutto il rispetto per la persona di Tommaso Daniele, mi sono piaciuti poco i toni mielosi nei suoi confronti visto che in realtà molti di noi l’hanno criticato per le scelte degli ultimi anni della sua conduzione.
Nessuno nega i grandi risultati della prima parte della presidenza Daniele ma, come ho detto anche personalmente a lui, non ha voluto o saputo creare un gruppo dirigente che potesse rinnovare l’unione nel rispetto del principio: non svegliare il can che dorme.
Oggi però sono fiducioso perché sono convinto che da oggi al congresso, potremo davvero in modo aperto, dialogare tra noi e costruire un’associazione più vera, più aperta e più al passo con i tempi.
Massimo Vita