U.I.C.I. Sicilia – Bloom Again ha dato ali per sognare ai disabili visivi siciliani

Lo ha detto a Roma, durante la presentazione dei risultati nazionali del progetto dell’Uici di contrasto alla povertà educativa minorile, la presidente f.f. del Consiglio regionale dell’Unione, Maria Francesca Oliveri. Davanti al presidente nazionale Mario Barbuto e alla vice Linda Legname, coordinatrice per l’Italia di Bloom Again, apprezzamento per le testimonianze della delegazione siciliana sull’uso degli ausili tiflotecnici e tiflodidattici. Il progetto finanziato da Impresa Sociale con i Bambini, ha coinvolto in tre anni e in cinque regioni cinquecento alunni, insegnanti curriculari e di sostegno e assistenti

Grande apprezzamento per la testimonianza offerta dalla delegazione del Consiglio regionale siciliano dell’Uici, martedì nel salone Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione a Roma, durante la presentazione dei risultati di Bloom Again. Questo progetto nazionale per il contrasto alla povertà educativa minorile dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ha coinvolto per tre anni cinquecento alunni delle scuole di ogni ordine e grado sia nella nostra regione, sia in Campania, Lazio, Lombardia e Toscana.

Nel corso dell’incontro – presieduto dal presidente nazionale dell’Uici Mario Barbuto, con la presenza della vicepresidente Linda Legname, coordinatrice nazionale di Bloom Again, e moderato dalla giornalista Giulia Cerasoli – hanno infatti preso la parola lo studente Alessio Aiello e il tifloinformatico Cristian Falco, entrambi di Palermo. E tutti e due hanno parlato della positiva esperienza del progetto, nato con il fine di “far rifiorire” – questo significa Bloom Again – i disabili visivi.

Introdotti da Maria Francesca Oliveri, presidente facente funzioni del Consiglio regionale dell’associazione, Falco e Aiello hanno strappato al pubblico applausi per il loro toccante racconto. Alessio, infatti, era stato colpito da una progressiva perdita della vista mentre frequentava l’Istituto Nautico, proprio nel periodo in cui il Covid imponeva lezioni da remoto. “E io – ha sottolineato – non vedevo più lo schermo del computer”.

“Grazie all’utilizzo degli ausili tiflotecnici e tiflodidattici” – ha aggiunto Falco -, anche se ha dovuto cambiare completamente il suo modo di studiare, Alessio ha recuperato prospettive e speranze di autoaffermazione. E utilizzando questi mezzi ha ripreso a frequentare quella scuola che si basa sulla Cultura, diplomandosi lo scorso anno”.

Dal racconto è emerso come l’informatica, specie se coniugata al Braille, consenta a non vedenti e ipovedenti non solo di studiare meglio a scuola, ma anche di utilizzare il web con le stesse opportunità dei vedenti, accedendo ai canali d’informazione e a quei social che permettono di accrescere le proprie relazioni.

Commosso l’intervento di Maria Francesca Oliveri, che ha espresso “Emozione e soddisfazione perché questo progetto, facendo conoscere ai nostri ragazzi quegli ausili tiflotecnici e tiflodidattici che contribuiscono ad abbattere le barriere sensoriali, ha migliorato la loro inclusione scolastica e questo ci rende orgogliosi di appartenere a una grande associazione capace di offrire opportunità di crescita e arricchimento ai propri ragazzi”.

Della delegazione siciliana facevano parte anche Giorgio Silvestro, segretario del Consiglio regionale dell’Uici e coordinatore isolano di Bloom Again, e Nando Sutera e Salvo Scaffidi, responsabili rispettivamente della segreteria didattica e della gestione finanziaria dell’iniziativa.

“Questo progetto d’eccellenza, che speriamo diventi stabile – ha concluso Maria Francesca Oliveri – ha fatto crescere i nostri ragazzi in autonomia, autostima, fiducia in se stessi. Bloom Again ha insomma consegnato loro delle ali per inseguire i propri sogni, realizzando i propri progetti di vita. Davvero un grande regalo”.

Bloom Again, finanziato da Impresa Sociale con i Bambini, ha agito sia sugli allievi sia sugli insegnati. In Sicilia è stato realizzato un percorso di formazione tifloinformatica per disabili della vista dagli 8 ai 17 anni, ma anche per i loro docenti curriculari e di sostegno e i loro assistenti per la comunicazione. E alcuni docenti che sono andati a insegnare a casa degli allievi con disabilità visive, ai quali sono stati donati computer portatili dotati di screen reader o software di ingrandimento.

Pubblicato il 01/06/2023.

U.I.C.I. Sicilia – Rilanciare il ruolo degli Istituti siciliani dei ciechi

“È nostra intenzione rilanciare ulteriormente il ruolo degli Istituti siciliani dei ciechi perché si aprano all’Italia e all’Europa seguendo innovativi modelli in materia di istruzione, formazione e riabilitazione per non vedenti, ipovedenti e pluridisabili”.

Lo ha detto Maria Francesca Oliveri, presidente facente funzioni del Consiglio regionale dell’Uici, commentando il successo degli eventi organizzati a Palermo per celebrare i 130 anni dalla fondazione dell’Istituto intitolato a Ignazio Florio e Francesca e Anna Salamone.

Nella scorsa settimana, infatti, si sono susseguiti convegni di altissimo livello, appuntamenti istituzionali, mostre di scultura con artisti del calibro di Gaetano Ribaudo, con la partecipazione del Liceo Artistico Catalano, applauditi concerti sia di jazz, sia di musica classica – con coro, pianoforte, orchestra d’archi di dieci elementi e soprattutto l’appena restaurato organo pneumatico dell’Istituto – e un partecipato open day sportivo.

L’Istituto dei ciechi Ignazio Florio e Francesca e Anna Salamone, guidato da Tommaso di Gesaro, presidente anche della sezione di Palermo dell’Uici, ospita convitto e semiconvitto per studenti delle scuole professionali e corsisti, ma anche vari laboratori: per operatori informatici, per il mondo scolastico e universitario, per attività manuali di disabili visivi adulti e occupazionali per ciechi con minorazioni aggiuntive. L’Istituto ospita inoltre un centro di documentazione tiflopedagogica per insegnanti di sostegno e per il mondo scolastico e universitario.

“Qui, all’inizio – ha detto Di Gesaro –, oltre che la musica, si insegnavano arti e mestieri formando falegnami, cestai, sarti e sarte. Solo successivamente l’evoluzione degli Istituti li condusse a formare la nuova classe dirigente di non vedenti e ipovedenti. E adesso che i disabili visivi sono integrati nella Scuola e nell’Università, il ruolo deve ancora mutare. Siamo dunque a un nuovo punto di partenza”.

“Se ne è parlato – ha sottolineato Maria Francesca Oliveri – in un interessantissimo convegno coordinato da Rodolfo Masto, presidente della Federazione nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi. Una ripartenza da attuare non solo a Palermo ma anche a Catania, con l’Istituto Tommaso Ardizzone Gioeni. Se non ci fosse stato, tanti disabili della vista non avrebbero potuto conquistare autonomia e dignità diventando fisioterapisti, centralinisti, bancari, avvocati. O insegnanti, come il presidente nazionale dell’Uici Mario Barbuto”.

Presente, quest’ultimo, a Palermo, con la vicepresidente nazionale Linda Legname.

L’Ardizzone Gioeni, ha sottolineato Di Gesaro, “per tanti anni ha diviso con noi il tanto lavoro da fare” e, nonostante “la situazione di gravissima difficoltà in cui versa”, è auspicabile che si riprenda, per affrontare insieme il percorso verso obiettivi coerenti con la società che cambia”.

L’idea è quella che gli Istituti siciliani diventino “Centri polifunzionali per l’assistenza, il sostegno scolastico e universitario, la riabilitazione dei pluri-disabili”. Ma anche, utilizzando anche le tecnologie digitali, si mutino in poli per la promozione e la gestione di attività professionali, culturali, artistiche, sportive, ricreative e di turismo sociale”.

Pubblicato il 31/05/2023.

U.I.C.I. Sicilia – Esami finali dei corsi Irifor per centralinisti

Si svolgeranno entro la fine di giugno nelle sedi di Palermo e Catania dell’Irifor (Istituto per la Ricerca, la Formazione e Riabilitazione) dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, gli esami finali per ventidue disabili visivi che hanno frequentato i corsi per Centralinista telefonico su sistemi informatici.

“Una volta superati gli esami – ha spiegato Maria Francesca Oliveri, presidente facente funzioni del Consiglio regionale dell’Unione – gli allievi, che hanno tra i 18 e i 40 anni, potranno essere assunti come centralinisti, secondo quanto previsto dalla modifica, approvata dall’Assemblea regionale siciliana nel marzo del 2022, della precedente legge regionale sulle norme per l’accesso al lavoro dei non vedenti. La nuova norma rappresenta un grande passo in avanti per l’autonomia e la dignità dei disabili visivi”.

Le commissioni esaminatrici (per Palermo, presidente Antonino Vannini, componenti Sergio Rappa e Giuseppe Scaccia; per Catania, Francesca Venanzio presidente, componenti Dario La Paglia e Concettina Maria Rita Torrisi) sono state nominate con decreto di Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali della Regione Siciliana.

Fin dal suo insediamento, Maria Francesca Oliveri aveva inserito tra le priorità dell’azione del Consiglio regionale dell’Uici, “l’applicazione puntuale e tempestiva della Legge Regionale del 2022 sulla riforma del collocamento obbligatorio al lavoro dei centralinisti telefonici e degli altri operatori della comunicazione con disabilità visive”.

Una riforma siciliana che per la prima volta dà esecuzione a un decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale del gennaio del 2000, con cui il collocamento obbligatorio era stato esteso a nuove figure professionali.

Così oggi, in Sicilia, il centralinista con disabilità visive può essere utilizzato anche come “operatore telefonico addetto alle informazioni alla clientela e agli uffici relazioni col pubblico”, per “la gestione e l’utilizzo di banche dati” nonché per “i servizi di telemarketing e di telesoccorso”.

Per prepararsi a questi compiti, i partecipanti ai corsi – organizzati dall’Irifor a seguito dell’Avviso 30 della Regione siciliana – hanno seguito un programma didattico della durata di mille ore improntato alle più moderne e sofisticate tecnologie informatiche e digitali, con approfondimenti riguardanti la lingua inglese e le tecniche di comunicazione sociale.

Pubblicato il 24/05/2023.

U.I.C.I. Sicilia – Maria Francesca Oliveri, nuove sfide al femminile

La Vicepresidente del Consiglio regionale siciliano dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, nell’assumere il ruolo di presidente facente funzioni, ha annunciato che entro il 30 aprile porterà il Bilancio all’approvazione e si adopererà per accelerare l’elezione del nuovo presidente 

Maria Francesca Oliveri, vicepresidente del Consiglio regionale siciliano dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, da venerdì scorso, per volontà della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso, riunitosi a Ragusa, ha assunto il ruolo di presidente facente funzioni dell’organismo.

“Entro il 30 aprile, cioè nei tempi previsti dalle norme – ha dichiarato, nell’assumere il delicato e impegnativo incarico – intendo portare all’esame e all’approvazione del Consiglio il Bilancio consuntivo dell’anno 2022, insieme agli altri documenti amministrativo-contabili, peraltro già pronti. Mi adopererò inoltre, per accelerare l’elezione del nuovo presidente che guiderà il Consiglio regionale fino al 2025, ricercando la massima coesione e collaborazione di tutti i consiglieri, attraverso il metodo del dialogo e dell’ascolto”.

Secondo Maria Francesca Oliveri i prossimi mesi saranno “particolarmente impegnativi per l’Unione in Sicilia anche e soprattutto perché occorrerà affrontare alcune problematiche di interesse della nostra categoria”.

Tra queste la Presidente facente funzioni, parlando di “sfide al femminile”, ha enumerato “il miglioramento delle condizioni di inclusione scolastica e universitaria dei ciechi e degli ipovedenti, l’applicazione puntuale e tempestiva della Legge Regionale del 2022 sulla riforma del collocamento al lavoro dei centralinisti telefonici e degli altri operatori della comunicazione con disabilità visive, l’attuazione delle iniziative di sostegno e sollievo per le famiglie, con particolare riguardo per le persone con disabilità plurime e complesse”.

Altre sfide saranno poi “l’ampliamento e il potenziamento dei servizi socio-sanitari per le persone pluridisabili, anche attraverso il rafforzamento della collaborazione con gli Istituti dei Ciechi di Palermo e Catania, l’ammodernamento dell’organizzazione e dell’accessibilità delle strutture nelle nostre sedi associative, la nuova programmazione e la prosecuzione dei progetti di formazione già avviati dall’I.Ri.Fo.R. (l’Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione) Sicilia, in via di approvazione e di finanziamento nonché lo sviluppo di ausili e applicazioni che la tecnologia mette a disposizione per ridurre le barriere dell’esclusione”.

Maria Francesca Oliveri ha concluso con “un ringraziamento all’ex presidente Gaetano Minincleri per il servizio svolto nel quinquennio 2018-2023”.

Pubblicato il 26/04/2023.

U.I.C.I. Sicilia – Corso Braille alle maestre per promuovere l’inclusione

Si è concluso la settimana scorsa nell’Istituto Federico II di Svevia di Mascalucia, nel Catanese, e ha coinvolto ben venticinque insegnanti. Le quali vi hanno partecipato anche per amore di una bambina che aveva appena perduto la vista. Già in programma un’altra iniziativa nella stessa scuola. Il presidente Minincleri ringrazia la Dirigente scolastica e la Referente del Sostegno

“Un corso Braille nato dall’amore delle sue insegnanti per una bambina che aveva appena perduto la vista non poteva essere che meraviglioso”.

Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale dell’Uici, Gaetano Renzo Minincleri, parlando dell’iniziativa conclusa la scorsa settimana nell’Istituto Federico II di Svevia di Mascalucia, nel Catanese, e che ha coinvolto ben venticinque insegnanti.

“Ringrazio tutto il corpo docente – ha aggiunto Minincleri – a cominciare dalla dirigente scolastica Giusy Consoli, così aperta all’inclusione, e alla referente del Sostegno della scuola primaria Annarita Bonaccorso. E ringrazio anche il tiflologo Nando Sutera e Angela Dispinzieri, la docente non vedente che ha tenuto agli insegnanti un corso pomeridiano da quaranta ore dell’Irifor, l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’Unione ciechi”.

“Quando la bambina – racconta la maestra Bonaccorso – ha cominciato a perdere la vista anche dall’unico occhio funzionante, era in prima elementare e aveva acquisito le competenze di base. La famiglia è stata sempre molto presente e noi insegnanti ci ponemmo il problema, per poterla aiutare meglio, di ottenere le competenze necessarie e di poterle offrire gli ausili tecnologici indispensabili alla didattica. Ci vennero in aiuto l’Uici di Catania e l’Irifor, consentendoci di ottenere gli strumenti in comodato d’uso e fornendoci assistenza per tutte le questioni burocratiche. E oggi siamo nelle condizioni di garantire alla nostra allieva, che adesso frequenta la terza elementare ed è autonoma e al passo con i compagnetti, tutto ciò di cui ha bisogno”.

A cominciare dalle docenti che conoscono il Braille, come ricorda la maestra Bonaccorso: non solo le cinque della classe della bambina, ma tutte le venticinque che hanno frequentato il corso, “a dimostrazione di come questa scuola, grazie anche alla sua Dirigente, sia aperta all’inclusione”.

E nel mese di maggio si svolgerà, per i piccoli allievi, un’iniziativa di informazione sulla scrittura Braille: “È giusto che gli altri bimbi, che ci pongono tante domande, conoscano questa realtà”.

“La bambina, in classe – conclude, con soddisfazione – ha l’insegnante di sostegno, ma si muove anche con il supporto dei compagnetti, che imparano come aiutarla, dandole il braccio e camminando un passo avanti a lei”.

Entusiasta del corso e dell’atmosfera vissuta nella scuola di Mascalucia, anche Angela Dispinzieri.

“Finora – ricorda – avevo tenuto, in enti di formazione, dei corsi di Braille a persone destinate a diventare assistenti alla comunicazione nelle scuole, ma non mi ero mai dedicata agli insegnanti e devo dire che, quando il presidente Minincleri me lo propose ero piuttosto in ansia. Temevo che i docenti, dopo una giornata piena di lavoro, potessero essere stanchi, perdere interesse. Invece erano entusiasti. E si comprendeva quanto, nella loro motivazione, incidesse l’amore per quella loro allieva. Un gruppo bello anche a livello umano, insomma, che mi ha fatto sentire subito accolta”.

Adesso la scuola sta progettando nuovi corsi Braille per approfondire la lettura, la matematica e l’uso di strumenti informatici.

“E dopo questa esperienza entusiasmante – conclude Angela Dispinzieri – suggerirei a ogni istituto scolastico di organizzare questo tipo di corso, così importante per diffondere la cultura dell’inclusione”.

Pubblicato il 28/03/2023.

U.I.C.I. Sicilia – Al Polo Tattile si presenta “Abitare gli abiti”

“Le persone che non vedono, allorché incontrano gli altri sono attente a raccogliere indizi dagli abiti: avvertono il profumo del bucato, leggono nel fruscio delle pieghe la storia di chi li indossa nel presente e nella memoria di un ricordo”.

Con queste parole la docente non vedente Angela Maria Messina ci introduce ad Abitare gli abiti, il libro di Lina Maria Ugolini dal sottotitolo Bucato in versi, pubblicato dalle Edizioni del Foglio clandestino, che presenterà lunedì prossimo, 6 marzo, alle 17, nel Polo Tattile Multimediale di via Etnea a Catania, alla presenza dell’autrice.

“Prosegue così – sottolinea Gaetano Renzo Minincleri, presidente del Consiglio regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – quell’attività culturale nel Polo tattile della Stamperia Braille, dove alla fine del 2022 presentammo, in occasione del centenario di Giovanni Verga, delle seguitissime letture di brani verghiani, curati proprio da Angela Messina e Lina Maria Ugolini. Tutti apprezzarono le novelle interpretate da un attore e regista del calibro di Gianni Salvo e arricchite dalle ballate scritte dalla Ugolini e cantate da Aurora Cimino accompagnata al pianoforte dal maestro Pietro Cavalieri, autore delle musiche”.

E anche la presentazione di Abitare gli abiti, sarà, per così dire, spettacolarizzata: le poesie del volume saranno proposte al pubblico dalle attrici Aurora Cimino e Alessandra Lombardo e canterà Anna Al Contrario accompagnata alla chitarra da Riccardo Privitera.

“Trovo questo libro efficace – afferma Angela Maria Messina – perché riesce a far parlare mediante gli abiti le persone che li hanno indossati: raccontano esperienze, dolori, anticipano speranze mandando segnali che sviluppano l’immaginazione e il senso del poetico. Dare agli abiti la possibilità di narrare ciò che sono e rappresentano è un modo originale per intraprendere un viaggio che coinvolge tutti i sensi dicendo più di ciò che la semplice vista esprime. E tra le pagine si assiste alla personificazione degli abiti, i quali, dopo esser stati vissuti, esprimono una vita propria”.

“Un poeta – aggiunge Lina Maria Ugolini – deve intendersi di sartoria poiché necessita proprio un metro alla misura dei versi. Un gessetto celeste per segnare la stoffa, un Io lirico disposto a svestirsi vestendo e vendendo la propria Poesia. I capi d’abbigliamento si mostrano, si sporcano, si lavano e passano i giorni della vita. Panni appesi al vento delle stagioni, mutande in tripudio, calze, lenzuola, fazzoletti, cappotti, s’impregnano e assorbono nel quotidiano la forza emotiva del canto e del sorriso, del desiderio e dello sberleffo, della nostalgia che s’appunta in ricordi”.

Poiché i posti nell’auditorium del Polo Tattile sono limitati, per assistere alla presentazione occorrerà prenotarsi, telefonando al numero 095-500177 oppure scrivendo all’email visite@polotattile.it.

Pubblicato il 01/03/2023.

U.I.C.I. Sicilia – Polo Tattile – Consensi e lucciconi per “I miràculi d’o Bamminu”

Applausi a scena aperta, nella struttura di via Etnea a Catania, per il recital di cunti e canti popolari natalizi di e con Cinzia Caminiti Nicotra e altri attori e musicisti. Salmeri, consigliere nazionale dell’Uici, “affascinato dagli interpreti, che hanno saputo restituire qualcosa che appartiene al nostro passato ma serve a tener vivo il nostro presente e costruire il nostro futuro”. La commozione di molti nel risentire i canti natalizi della propria infanzia

Un grande successo, nel Polo Tattile Multimediale di Catania, per lo spettacolo di cunti e canti popolari siciliani dal titolo I miràculi d’o Bamminu, che Stefano Salmeri, consigliere nazionale dell’Uici e componente del Cda della Stamperia Braille, presentando l’iniziativa, ha definito “coinvolgente”.

“In quest’epoca – ha detto – viviamo in una sorta di eterno presente, che appiattisce tutto e ci fa dimenticare l’importanza della memoria, andare a scavare nelle nostre tradizioni, specialmente quelle natalizie, ha avuto un forte riscontro nel pubblico. Gli spettatori sono rimasti affascinati dagli interpreti che hanno saputo restituire qualcosa che appartiene al nostro passato ma serve a tener vivo il nostro presente e costruire il nostro futuro”.

Salmeri ha dunque ringraziato il presidente del Consiglio regionale dell’Uici, Gaetano Renzo Minincleri, che aveva fortemente voluto quest’iniziativa e non ha potuto essere presente per una indisposizione, “ma anche tutto il pubblico, che ha saputo apprezzare l’interpretazione sicuramente notevole di questi artisti”.

Il testo de I miràculi d’o Bamminu si deve a Cinzia Caminiti Nicotra, ricercatrice di tradizioni popolari, ma anche regista, attrice e cantante, che ha strappato calorosi applausi al pubblico insieme con quel grande musicista che risponde al nome di Roberto Fuzio e con le attrici e cantanti Raniela Ragonese e Nicoletta Nicotra.

“Si tratta – ha spiegato l’Autrice – di un testo teatrale semplice, che si basa non sulle ricerche dei grandi folkloristi come Giuseppe Pitrè, ma sulle storie che udivo in casa, per Natale. Questi cunti mi sono stati tramandati dalle mie nonne, dalle mie zie. Ho scavato nei miei ricordi e in quelli della mia famiglia, lavorando su racconti che erano patrimonio comune anche di altri gruppi familiari siciliani. Ne è nato, nel tempo, già dagli anni Novanta, un testo che, smontato e rimontato inserendo brani e canzoni, continuo a portare in giro. Cosicché diventa sempre più ricco e apprezzato, grazie proprio alla sua semplicità, che vince sempre”.

“Abbiamo visto – ha aggiunto Fuzio – spettatori commossi, con i lucciconi agli occhi, nell’ascoltare alcuni canti. Vuoi perché sono testi e melodie romantiche, vuoi perché l’atmosfera natalizia fa venire in mente a tutti noi episodi cari dell’infanzia. C’erano poi persone di una certa età che avevano un ricordo proprio di questi canti popolari tramandati nelle famiglie”.

A commuoversi anche Luca Grasso, direttore del Polo Tattile, “per la profondità dei racconti, ma anche per la musica, le canzoni coinvolgenti, cantate con il cuore: sapevo che fossero bravi, ma non immaginavo fino a questo punto”.

“Sono riusciti a trasmettere – ha aggiunto – tutta la dolcezza che un argomento come quello della nascita del Bambinello impone. E mi auguro ci siano altre opportunità di collaborazione con questo gruppo di artisti che ha saputo comunicare al pubblico davvero tanto”.

Pubblicato il 09/01/2023.

U.I.C.I. Sicilia – I miràculi d’o Bamminu nel Polo Tattile

Nella struttura di via Etnea a Catania, il prossimo cinque gennaio un recital di cunti e canti popolari natalizi di e con Cinzia Caminiti Nicotra e altri attori e musicisti. Lo spettacolo chiuderà le celebrazioni delle festività. L’ingresso sarà libero, ma poiché i posti sono limitati occorrerà prenotarsi. Il presidente del Consiglio regionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Minincleri: “Felice di invitare la cittadinanza a questo appuntamento”

Dopo i tre recital del ciclo “Verga, parole da vedere” – che, in ottobre, novembre e dicembre, hanno goduto di grande favore da parte del pubblico – e, qualche giorno fa, la folla per “Notte di luce”, la serata a ingresso libero al museo, il Polo Tattile Multimediale di via Etnea a Catania concluderà le celebrazioni delle festività il 5 gennaio del 2023.

“Anche stavolta – ha detto il presidente del Consiglio regionale dell’Uici (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), Gaetano Renzo Minincleri – abbiamo deciso di chiudere puntando sulla tradizione siciliana con uno spettacolo con canti, musiche e bellissimi racconti dal titolo I miràculi d’o Bamminu. I testi si devono a Cinzia Caminiti Nicotra, ricercatrice di tradizioni popolari, ma anche regista, attrice e cantante. E sono lieto di invitare la cittadinanza a partecipare a questo appuntamento, convinto che, vista la qualità della proposta, si tratterà ancora una volta di un successo”.

“Siamo orgogliosi – ha aggiunto il direttore del Polo Tattile, Luca Grasso – di coinvolgere la città in questo recital in cui, con Cinzia Caminiti Nicotra, si esibiranno un grande musicista come Roberto Fuzio, e le attrici e cantanti Raniela Ragonese e Nicoletta Nicotra. Lo spettacolo avrà ingresso libero, ma poiché i posti nel nostro auditorium sono limitati occorrerà prenotarsi telefonando al numero 095-500177 oppure scrivendo all’email visite@polotattile.it”.

“I miràculi d’o Bamminu”, prodotto da Teatro della Città e Schizzi d’arte, andrà dunque in scena il 5 gennaio del 2023 alle ore 17.30, e rappresenta soltanto un primo step di un processo più ampio.

“Con Stamperia Braille e Uici, attraverso il prof. Minincleri – ha sottolineato Silvia Rigon, di Teatro della Città – intendiamo lavorare a un progetto che, partendo da una collaborazione con i tiflologi, ossia gli studiosi delle problematiche dei disabili visivi, punta a rendere gli spettacoli in generale e quelli teatrali in maniera particolare, sempre più accessibili. E questo recital rappresenta il punto di partenza di un percorso”.

Particolarmente soddisfatta Cinzia Caminiti Nicotra, che ieri si è recata per un sopralluogo nel Polo Tattile, scegliendo il Giardino sensoriale della struttura per eseguire, a cappella, “Maria lavava”, uno dei canti popolari de “I miràculi d’o Bamminu”.

“Finalmente al Polo Tattile – ha detto -, era un mio obiettivo e ci sono riuscita. Narreremo dei miracoli del Bambinello, da quello dei fiori rossi, che compie appena nato, a quelli del ritorno a Nazzarètti, come veniva chiamato dal popolo il villaggio. Li compie anche inconsapevolmente, almeno secondo i Vangeli apocrifi e secondo… i miei ricordi. Lo spettacolo infatti non si basa sui cunti degli studiosi che trascrissero fonti popolari, bensì su racconti donati a me da nonne, zie, vicine di casa. Un patrimonio che adesso ho deciso di portare in scena”.

Pubblicato il 30/12/2022.

U.I.C.I. Sicilia – Da Verga alla “Notte di luce al Museo”

Un grande successo, ieri, per l’appuntamento, il terzo del ciclo, con le ultime due novelle lette dall’attore e regista Gianni Salvo mentre Aurora Cimino, accompagnata al pianoforte dal maestro Pietro Cavalieri, ha eseguito le ballate di Lina Maria Ugolini. Sabato prossimo la struttura di via Etnea a Catania aprirà gratuitamente, dalle 19 alle 23, i propri saloni offrendo una “grande sorpresa”: un plastico del Parco archeologico di Morgantina e della Villa del Casale di Piazza Armerina. L’iniziativa benefica con Telethon

“Con questa terza serata di Verga, parole da vedere si è concluso il ciclo di incontri che, dedicato a sei novelle dell’inventore del Verismo, ha riscosso un grandissimo successo e avviato una nuova fase della vita del Polo Tattile Multimediale, oggi centro culturale e non solo museale”.

Non si era ancora spenta, ieri nell’auditorium del Polo, l’eco degli ultimi, fragorosi applausi per il bravissimo attore e regista Gianni Salvo, per l’attrice e cantante Aurora Cimino e per il maestro Pietro Cavalieri al pianoforte, che Gaetano Renzo Minincleri, presidente del Consiglio regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e della Stamperia Braille, aveva annunciato “tante nuove manifestazioni per il 2023”. E questo proprio grazie al successo del progetto voluto dallo stesso Minincleri e messo a punto da Angela Maria Messina, docente e non vedente, e da Lina Maria Ugolini.

“Abbiamo voluto parlare di Verga – ha spiegato la scrittrice – dedicandoci all’ascolto puro della parola, a quel linguaggio che sottolinea sentimenti elementari, passioni forti, nel bene e nel male. La dinamica di amori e tradimenti ha caratterizzato tutti e tre gli incontri in questo auditorium, fino alle ultime due novelle: l’amante di Gramigna, perdutamente infatuata di questo brigante, e poi i tradimenti di Pentolaccia”.

Lina Maria Ugolini ha ringraziato il presidente Minincleri, Angela Messina, Gianni Salvo, Aurora Cimino “e il maestro Cavalieri, il quale ha messo in musica le mie poesie dando vita alle ballate che sono state un po’ la cifra di questi incontri”.

“Musica e poesia – ha concluso – si inserivano all’interno della narrazione asciutta del nostro Verga. Così le ballate hanno contribuito a suscitare, tra le parole, nuove emozioni attraverso il linguaggio della musica, conferendo un particolare fascino a questi incontri”.

Al termine della serata di ieri il presidente Minincleri ha inoltre sottolineato come per la fine di quest’anno siano in programma ancora delle iniziative nel Polo Tattile, a cominciare dalla Notte di luce al Museo che si svolgerà la sera di sabato 17 dicembre.

“Un evento particolarmente sentito in questo periodo natalizio – ha spiegato Luca Grasso, direttore del Polo – e una maniera di uscire dall’atmosfera dello shopping per puntare sulla Cultura e su ciò che questo nostro museo ha da offrire, con l’accompagnamento delle musiche tipiche del Natale”.

“Sarà l’occasione – ha sottolineato Minincleri – per presentare alcune interessantissime ricostruzioni del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale, a Piazza Armerina. Esporremo un plastico che ricostruisce la zona dell’antica Morgantina, con il teatro, l’agorà, le botteghe. E ci sarà anche un pezzo di mosaico tattile che è stato riprodotto dai nostri tecnici per consentire anche a non vedenti e ipovedenti di apprezzare l’archeologia”.

“Saremo aperti dalle 19 alle 23 – ha concluso Grasso – e siamo convinti che sarà una serata emozionante per tante famiglie, con tanti bambini. Abbiamo anche aderito all’iniziativa di Telethon in favore della Ricerca sulle malattie oculari genetiche. Per raccogliere fondi distribuiremo infatti dei cuori di cioccolata di gran marca”.

Pubblicato il 14/12/2022.

U.I.C.I. Sicilia – Verga, parole da vedere

Per ragioni organizzative spostata di otto giorni l’ultima serata, dopo il successo del secondo appuntamento per celebrare il centenario della scomparsa dello scrittore verista. Si comincerà alle 18 e saranno in programma “L’amante di Gramigna” e “La Pentolaccia” lette da Gianni Salvo mentre Aurora Cimino, accompagnata al pianoforte dal maestro Pietro Cavalieri, eseguirà le ballate di Lina Maria Ugolini. Necessario prenotare per assistere allo spettacolo

“Anche la seconda serata di Verga, parole da vedere è stata un grande successo”.

Lo ha detto lunedì scorso al termine dello spettacolo nell’auditorium del Polo Tattile Multimediale di via Etnea a Catania – sottolineato da applausi per Gianni Salvo, Aurora Cimino e Pietro Cavalieri -, il presidente del consiglio regionale dell’Uici, Gaetano Renzo Minincleri, promotore della manifestazione curata da Angela Maria Messina, docente e non vedente, e dalla scrittrice Lina Maria Ugolini.

Contestualmente, il presidente Minincleri ha annunciato che l’ultimo appuntamento con la manifestazione, inizialmente previsto per lunedì 5 dicembre, è stato spostato per ragioni organizzative a martedì 13, alle 18.

“Ascoltare la lettura di queste novelle verghiane – ha poi affermato Minincleri – ci sta davvero riempiendo di gioia, riportandoci a una Sicilia che non deve essere dimenticata. Credo che con quest’iniziativa il Polo Tattile Multimediale, con la collaborazione di Stamperia Braille e Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, abbia saputo onorare Giovanni Verga. Vi invito dunque all’ultimo atto di questa manifestazione organizzata per celebrare il centenario della scomparsa dell’inventore del Verismo”.

“I tre appuntamenti – ha ricordato Gianni Salvo – sono stati articolati scegliendo due novelle per volta. Lunedì scorso sono state Nedda e Caccia al lupo, e anche stavolta c’è stata una grande accoglienza da parte del pubblico. Un incontro molto interessante, almeno dal nostro punto di vista, proprio perché ha rappresentato l’occasione di veicolare la parola di Verga, prescindendo da quella che potrebbe essere una visione folkloristica. Verga è al di sopra di tutto questo e si rifà alla grande letteratura”.

Prima della lettura di lunedì scorso, Angela Maria Messina ha sottolineato l’importanza dell’ascolto per i non vedenti e gli ipovedenti, mentre Lina Maria Ugolini ha parlato delle ballate da lei scritte e che, musicate dal maestro Cavalieri, sono state interpretate da Aurora Cimino. Canzoni struggenti che si sono alternate, nel corso dello spettacolo, alla coinvolgente lettura di Gianni Salvo che ha emozionato gli spettatori.

La terza e ultima serata del ciclo “Verga, parole da vedere” è fissata dunque per martedì 13 dicembre alle ore 18, con la lettura delle novelle “L’amante di Gramigna” e “La Pentolaccia”. Anche per assistere a questo terzo appuntamento di Verga, parole da vedere, occorrerà prenotarsi, telefonando al numero 095-500177.

Pubblicato il 02/12/2022.