U.I.C.I. Sicilia – Uici e Irifor, nuovi Campi estivi per l’indipendenza

“Sono certa che, come negli anni passati, questi Campi estivi riabilitativi ci regaleranno forti emozioni e ricordi indelebili che ci accompagneranno per tutta la vita”.

Lo ha detto Maria Francesca Oliveri, presidente del Consiglio regionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, nel Baglio Basile di Petrosino, in provincia di Trapani. Oliveri guida anche la sede siciliana dell’Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione, che organizza queste attività in collaborazione con le sezioni territoriali siciliane dell’Uici e con lo stesso Irifor nazionale.

Proprio nel Baglio Basile, una grande struttura dotata anche di un Centro benessere, si sta svolgendo da ieri il primo Campo estivo riabilitativo del 2024, che, coordinato da Davide Baviera, punta, come gli altri, su relax e inclusività. Vi partecipa una dozzina di bambini dai 3 ai 13 anni, non vedenti e ipovedenti anche con pluriminorazioni lievi, accompagnati da uno o più genitori.

All’incontro di presentazione hanno preso parte, oltre a Maria Francesca Oliveri, Francesca Panzica, vicepresidente di Irifor Sicilia, e Alessandro Mosca e Antonino Struppa, rispettivamente presidenti delle sezioni territoriali dell’Uici di Caltanissetta e di Trapani.

“In questo primo Campo saranno proposti – ha sottolineato Maria Francesca Oliveri – attività come nuoto, orientamento e mobilità, teatro. E attraverso queste vogliamo puntare a potenziare l’autonomia personale e l’autostima dei partecipanti per prepararli a tirare fuori il loro potenziale, che poi sarà utile per trasformare in opportunità quelle sfide che la vita propone”.

Ci saranno altri due Campi estivi riabilitativi ai quali, in questo 2024, potranno partecipare non vedenti e ipovedenti.

Dal 2 all’11 agosto, nel Kikki Village di Modica, nel Ragusano, ci sarà quello riservato a persone fino ai cinquant’anni con disabilità aggiuntive gravi e gravissime (molti sono sulla sedia a rotelle).

Dal 29 agosto al cinque di settembre, infine, ad Amantea in Calabria, il modulo rivolto a ragazzi tra i 14 a 21 anni, sempre non vedenti e ipovedenti anche con pluriminorazioni lievi.

Gli ospiti, dal punto di vista riabilitativo, vengono sottoposti a sedute di stimolazione basale, fisiatria, idroterapia, musicoterapia, arteterapia, e a incontri psicologici e tiflologici. E naturalmente sono numerose le attività finalizzate al relax, alla serenità, al divertimento, e alla inclusività per gli ospiti e le famiglie. “Cito sempre – ha concluso Francesca Oliveri – una meravigliosa frase di Denis Waitley, mito della psicologia statunitense, secondo il quale I più grandi doni che puoi dare ai tuoi figli sono le radici della responsabilità e le ali dell’indipendenza. E mi piace sottolineare come questo valga ancor di più se i tuoi figli hanno disabilità visive”.

U.I.C.I. Sicilia – Occhio alla Salute, per la prevenzione degli incidenti stradali

Che sei incidenti stradali su dieci fossero causati da problemi alla vista era già emerso da studi scientifici diffusi dall’Automobile Club d’Italia fin dal 2012, ma adesso, almeno riguardo alla Sicilia, i dati raccontano anche parecchio altro, come rivelerà l’oftalmologo legale Pietro Alberto Cusimano illustrando l’indagine epidemiologica finale del progetto “Occhio alla Salute – Prevenzione, screening e analisi delle patologie oculari”, finanziato dall’Assessorato alla Famiglia della Regione Siciliana, insieme con il Ministero per il Lavoro e le Politiche sociali.

L’incontro con i giornalisti per la presentazione dei dati – dopo una sintetica analisi degli obiettivi progettuali con riferimento a risultati raggiunti, aree prioritarie d’intervento e linee di attività – avverrà a Palermo alle 10 di giovedì 4 luglio, proprio nella Sala Bonsignore dell’Assessorato, al 34 di via Trinacria.

Dopo i saluti istituzionali dell’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano, l’incontro, moderato dal segretario regionale dell’Unione, Giorgio Silvestro, sarà aperto dalla presidente del Consiglio regionale dell’Uici Maria Francesca Oliveri. Poi prenderanno la parola il già citato prof. Pietro Alberto Cusimano e, da remoto, Mario Barbuto, presidente nazionale sia dell’Uici sia dell’Iapb Italia Onlus, ossia l’Agenzia Internazionale per la prevenzione della cecità.

Il cuore della conferenza stampa saranno i dati proposti dal prof. Cusimano e relativi all’indagine epidemiologica finale sugli screening oculistici effettuati.

Il fatto che il 60% dei disastri sulle strade – investimenti, scontri con altri veicoli e contro muri e alberi, persone travolte, ribaltamenti, tamponamenti, uscite di strada – sia correlato a problemi della vista ha riportato l’attenzione sul tema della prevenzione delle malattie oculari.

“Da oltre due decenni – ha detto Maria Francesca Oliveri – questa è stata un’autentica missione condotta sul territorio siciliano dall’Unione ciechi. E se è vero che il 60% dei disastri sulle strade è correlato a problemi della vista, allora è indispensabile quella prevenzione che da decenni portiamo avanti. Nell’ultimo anno censito, il 2022, si parla di quasi 48.000 visite oculistiche, tra quelle negli ambulatori delle nove sedi provinciali e gli screening con le tre unità mobili, camper dotati di sofisticate apparecchiature diagnostiche”.

E proprio una di queste Unità mobili, nella mattinata della conferenza stampa – come già avvenuto in occasione del lancio dell’iniziativa – sosterà nel piazzale antistante l’Assessorato e consentirà di effettuare screening a giornalisti e personale dell’Assessorato. Tutte persone costantemente esposte agli effetti negativi degli schermi a luce blu di computer e smartphone, causa di problemi della vista.

U.I.C.I. Lazio – “SALIAMO A RIVA”

Parte da Civitavecchia direzione Gaeta il progetto dedicato ai giovani minorati della vista a bordo di Nave Italia

Genova, 7 giugno 2024. Salperà da Civitavecchia martedì 11 giugno Nave Italia, il brigantino a vela tra i più grandi al mondo, per portare a bordo per 5 giorni i giovani del progetto “Saliamo a Riva”, proposto dalla I.Ri.Fo.R. – C.R. Lazio ONLUS (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione – Consiglio Regionale del Lazio ONLUS).

Si tratta della settima tappa per il brigantino di Fondazione Tender to Nave Italia su cui, in compagnia dell’equipaggio della Marina Militare e dello staff scientifico della Fondazione, saliranno quest’anno 21 tra associazioni ed enti no profit del terzo settore provenienti da tutta Italia e una dal Sudafrica, per sperimentare i benefici del metodo Nave Italia, toccandoin circa 6 mesi, 9 porti italiani e 1 estero.

“Giunto alla seconda edizione e voluto daI.Ri.Fo.R Lazio Onlus – Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione del Lazio, – commenta Claudio Cola Presidente dell’I.Ri.Fo.R. Lazio – il progetto prevede la collaborazione di molteplici realtà  quali I.Ri.Fo.R. Presidenza Nazionale, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti del Lazio, l’Ente pubblico ASP S. Alessio Margherita di Savoia, l’Associazione Con I Miei Occhi e l’Associazione Una Macchia per Tutti”.

“Il progetto “Saliamo a Riva” – racconta Simona Fanini Direttrice di I.Ri.Fo.R. Lazio – coinvolge un gruppo di dieci ragazzi con minorazioni visive dai 14 ai 35 anni che avranno l’opportunità di partecipare ad un percorso di crescita individualizzato, personalizzato e di gruppo grazie alle tre fasi di attività pre imbarco, imbarco e post imbarco tipiche del metodo Nave Italia. Il lavoro di squadra a bordo del brigantino, fatto di regole e responsabilità condivise, ed una serie di attività mirate, svolte a terra e poi a bordo, permetterà loro di acquisire la sicurezza e l’autostima necessarie al raggiungimento di una maggiore autonomia.

Novità di questa edizione è il coinvolgimento dell’Agenzia per la Vita Indipendente RM5 che potrà fornire un importante contributo nell’elaborazione dei progetti di Vita Indipendente per i beneficiari”.

“A bordo i ragazzi avranno la possibilità di esplorare un ambiente sconosciuto e di grandi dimensioni come quello del brigantino Nave Italia – commenta Massimo De Felice, capo progetto “Saliamo a Riva”. – Sfruttando questa condizione, faremo realizzare una serie di attività, tattili e uditive in particolare, che permetteranno loro di affinare alcune capacità utili al riconoscimento degli spazi circostanti, alla percezione degli spostamenti, all’ascolto dei movimenti, come le onde del mare o il soffio del vento. Questi esercizi, accompagnati anche da attività più ludiche, come il laboratorio dei nodi marinari e la realizzazione di brani musicali rap in cui potranno esprimere le sensazioni provate a bordo, saranno un punto di partenza indispensabile per lo sviluppo di capacità che a terra risulteranno fondamentali. Portiamo con noi gli apprendimenti e i risultati tangibili dell’esperienza dello scorso anno – prosegue De Felice – nei ragazzi abbiamo riscontrato, infatti, un significativo aumento dell’autostima, la scoperta o ri-scoperta di nuove capacità, il riconoscimento dell’importanza del lavoro di squadra, la volontà di superare i propri limiti, non solo fisici, ma anche caratteriali. Nave Italia è un metodo scientifico ormai consolidato per noi di cui beneficiano non solo i ragazzi, ma anche noi operatori. Un’esperienza che ogni anno ci arricchisce non solo professionalmente, ma anche e soprattutto umanamente e che siamo estremamente felici di ripetere.”

Nave Italia proseguirà poi il suo viaggio solidale da Gaeta il 18 giugno con il progetto “Il Giardino Sul Mare”, rivolto alle apette dell’Alveare di Santa Rita da Cascia, ragazze provenienti da famiglie in difficoltà che, grazie ad una serie di attività mirate a bordo, lavoreranno sul raggiungimento del proprio benessere e la cura di sé.

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I.RI.Fo.R.-C.R.Lazio ONLUS – ISTITUTO PER LA RICERCA, LA FORMAZIONE E LA RIABILITAZIONE

L’ I.Ri.Fo.R Onlus è l’Istituto per la Ricerca la Formazione e la Riabilitazione (I.Ri.Fo.R.) istituito il 22 febbraio 1991 dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. L’istituto progetta ed eroga servizi per la formazione e la riabilitazione rivolti a persone con disabilità visiva ed ha articolazioni regionali e provinciali su tutto il territorio nazionale.
Nel Lazio da diversi anni l’I.Ri.Fo.R. ha un ruolo fondamentale nell’organizzazione di soggiorni abilitativi di 5/8 giorni, per beneficiari con disabilità visive e disabilità aggiuntive di tipo complesso, che prevedono, laddove le condizioni fisiche lo permettono, l’utilizzo dell’attività̀ sportiva per il miglioramento dello schema corporeo, della coordinazione e della sicurezza di sé.

FONDAZIONE TENDER TO NAVE ITALIA

Fondazione Tender To Nave Italia ETS, ente senza scopo di lucro fondato nel 2007, promuove numerosi progetti di solidarietà a favore di Associazioni no profit, Onlus, Scuole, Ospedali, Servizi sociali, Aziende pubbliche o private che sostengono azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie. Mission della fondazione è combattere ogni forma di pregiudizio sulle disabilità e sul disagio sociale, abbattendo il muro dell’indifferenza e ponendosi al fianco di persone fragili che, a causa di quel pregiudizio, rischiano di finire ai margini della comunità. Gli strumenti della Fondazione sono progetti educativi e riabilitativi che vengono realizzati a bordo di un brigantino a vela condotto da un equipaggio militare e battente bandiera della Marina Militare. Su Nave Italia si segue una metodologia specifica: i protagonisti a bordo sono bambini, adolescenti e adulti con disabilità, disagio psichico o disagio sociale e familiare, che hanno ogni giorno grandi ostacoli da affrontare e che a bordo riconquistano la fiducia in sé stessi, attraverso un’esperienza che unisce prossimità e gerarchia. A bordo si vive e si opera fianco a fianco, attorniati dal mare e dal vento. Tutti, indistintamente, ciascuno con un ruolo preciso, marinai, ragazzi, accompagnatori. Si diventa tutti parte di uno stesso equipaggio, senza distinzioni tra chi sale a bordo per una settimana e chi ne fa parte in pianta stabile. Questo, e l’esposizione dei beneficiari a stimoli emotivamente molto forti, sempre in una cornice di massima sicurezza, è il segreto del “metodo Nave Italia” che, sotto la guida del personale scientifico della Fondazione e dell’equipaggio della Marina Militare, si è rivelato particolarmente efficace nel consentire a piccoli gruppi di persone in difficoltà di mettersi alla prova e sfruttare a pieno le proprie potenzialità, superando tutti quei pregiudizi che li accompagnano nella quotidianità. Nel 2023 l’iniziativa ha meritato l’adesione del Presidente della Repubblica. Dal 2007 Nave Italia ha imbarcato 7.355 persone tra passeggeri speciali, operatori e volontari dedicati e ha realizzato 359 progetti cresciuti in questi anni, per numero e qualità, fornendo ai beneficiari percorsi formativi e riabilitativi unici.

U.I.C.I. Marche – Gara di solidarietà di Simonelli e Motoclub Ducati

Donati due contributi destinati all’allestimento della sala per la psicomotricità dei bambini e all’acquisto di una cucina per riabilitare gli adulti, nella nuova sede Uici

In corsa su due ruote per la solidarietà: accade a Macerata, con il doppio contributo arrivato all’Uici territoriale (l’Unione italiana ciechi e ipovedenti) impegnata in questi mesi nell’allestimento della nuova sede di via Carradori.

Protagonisti del bel gesto di generosità sono i dirigenti della “Nuova Simonelli”, azienda produttrice di macchine da caffè, e gli appassionati centauri del Motoclub Ducati Marche. Entrambi hanno donato un contributo che consentirà all’Uici di allestire al meglio gli spazi dedicati ai progetti per le persone con disabilità visiva.

“Siamo molto felici di aver ricevuto questi contributi – racconta la presidente Uici di Macerata, Bruna Giampieri -. I fondi arrivati dalla Simonelli saranno utili per realizzare la sala della psicomotricità per i bambini mentre con quelli del Motoclub acquisteremo una cucina per insegnare ai giovani e agli adulti che hanno perso la vista come ci si muove in un ambiente domestico tanto importante quanto delicato”.

L’aggancio tra le due realtà si chiama Valeria ed è una studentessa universitaria maceratese, cieca dalla nascita, che vanta un curriculum scolastico eccellente.

“Luciano, papà della nostra Valeria – spiega Bruna Giampieri – è stato un dipendente della Simonelli molto apprezzato e stimato e che aveva preso a cuore l’attività dell’Uici, coinvolgendo anche l’azienda per cui lavorava. Quando l’abbiamo contattata, la ditta ha risposto subito inviandoci un contributo per sala motricità della nuova sede. Ma non solo: conoscendo la passione di Luciano per le moto, ha mobilitato anche il Motoclub Ducati, che lui stesso aveva fondato, affinché partecipasse alla gara di solidarietà”.

Detto, fatto, nella giornata di domenica i dirigenti Uici di Macerata sono stati invitati al Santuario di San Liberato, a San Ginesio, al motoraduno organizzato dal Club. Presenti anche Valeria e la mamma. Qui, dopo il pranzo sociale e la messa, è stata organizzata una lotteria con tutti i motociclisti arrivati dal centro Italia e il ricavato è stato completamente devoluto all’Unione.

“Ringraziamo di cuore l’azienda Simonelli e il Motoclub per questo bellissimo gesto – sottolinea Bruna Giampieri -. Abbiamo sentito quanto sia stato fatto con amore e convinzione. Un ringraziamento particolare al presidente del Motoclub, Alberto Scarafiocca, che ha coinvolto anche altri club delle Marche e della vicina Umbria. È stata una giornata che non dimenticheremo”.

U.I.C.I. Sicilia – In Sicilia la Carovana dell’Autonomia urbana

In tre incontri a Caltanissetta, Siracusa e Catania, Marino Attini, componente del Consiglio nazionale dell’Unione ciechi e ipovedenti, ha presentato il progetto LETIsmart, il più avanzato sistema di Smart City che consente la piena inclusione dei disabili visivi favorendone sicurezza, mobilità e indipendenza. Una soluzione elettronica cuore di un progetto dell’Unione a favore dell’autonomia personale che tocca più contesti per dare un forte segnale alle Istituzioni. L’idea di farne, in Sicilia, un volano per il turismo accessibile e la considerazione della presidente regionale Maria Francesca Oliveri, “L’Autonomia, diritto universalmente riconosciuto, è per noi una continua sfida”

“La Carovana dell’Autonomia che ha attraversato in questi giorni la Sicilia, ha la finalità di sensibilizzare le Istituzioni e la Comunità per migliorare l’autonomia urbana per i non vedenti e gli ipovedenti, riconoscendo così anche a loro un pieno diritto di cittadinanza”.

Così Maria Francesca Oliveri, presidente del Consiglio regionale dell’Uici, ha presentato l’ultimo appuntamento della Carovana, che, dopo Caltanissetta e Siracusa, con i presidenti Alessandro Mosca e Carmelo Fangano, ha concluso ieri il suo tour a Catania, con Rita Puglisi a fare gli onori di casa.

Protagonista dell’incontro Marino Attini, componente del Consiglio nazionale dell’Uici, che ha presentato il progetto LETIsmart, il più avanzato sistema di Smart City in grado di consentire la piena inclusione dei disabili visivi favorendone sicurezza, mobilità e indipendenza. Proprio ad Attini, presidente dell’Unione a Trieste ed esperto in elettronica di consumo, si deve l’idea del sistema, brevettato con SCEN, azienda leader nel settore della microelettronica e testato da Uici, Irifor (Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione nella disabilità visiva) e Aniomap (Associazione nazionale istruttori orientamento mobilità autonomia personale).

“LETIsmart – ha spiegato Attini – pesa solo otto grammi, la più leggera soluzione elettronica esistente, e trova posto all’interno del bastone bianco, non collegata ad app o smartphone ed è facilissima da usare: si manovra con due soli pulsanti. E si integra, fornendo anche informazioni e connettendosi con altri sistemi, con ciò che finora abbiamo realizzato per consentire ai non vedenti di muoversi in autonomia in ambito urbano: bastone bianco, mattonelle tattilo plantari, mappe tattili”.

Attini, ieri, nel corso di un vivace incontro con ciechi e ipovedenti nella sede di Catania dell’Uici, ha sottolineato come siano ormai otto anni che l’Unione sviluppa e perfeziona questo progetto coinvolgendo i soci, i quali forniscono riscontri su esigenze e necessità in quell’ambito urbano in cui la complessità coinvolge anche la sicurezza. LETIsmart, attraverso un sistema di radiofari, consente per esempio segnalare all’autista dei bus collegati che un disabile visivo sta aspettando alla fermata. O di prenotare un semaforo sonoro.

“Questo ausilio, insomma – ha concluso Attini – rappresenta oggi lo standard nazionale, il cuore di un progetto che solo l’Unione ciechi poteva portare avanti grazie ad accordi con il Ministero, le grandi realtà, i Comuni: sono già una ventina i centri italiani in cui funziona questo sistema. E, di città in città, impariamo sempre cose nuove”.

“Per come è stato illustrato il progetto – ha aggiunto Rita Puglisi, presidente della sezione etnea dell’Uici – potremmo pensare di realizzarlo insieme con l’Amministrazione comunale catanese, ma non solo, partendo per esempio dalla nostra splendida piazza Duomo e da quel primo tratto pedonale di via Etnea che comprende la piazza Università. Si parla tanto di turismo, risorsa fondamentale per Catania, e quello accessibile diventa sempre più importante. Potrebbe essere dunque una bella occasione abbinare il progetto con l’ottimo lavoro che i Lions hanno fatto in questi anni con le mappe tattili dei monumenti catanesi”.

All’incontro, tra l’altro, ha partecipato, da remoto, Maurizio Gibilaro, governatore di quel distretto Sicilia del Lions che, con l’Uici, ha realizzato oltre duecentocinquanta mappe tattili dei monumenti siciliani.

Anche Massimo Russo, docente di Orientamento, Mobilità e Autonomia personale del Centro Helen Keller di Messina, ha confermato che “ogni radiofaro installato nelle città favorisce non solo l’autonomia dei non vedenti ma anche, in particolare in luoghi come la Sicilia, il crescente turismo degli stessi”.

“Il sistema LETIsmart – ha aggiunto – è una realtà, per esempio, a Trieste, città di Attini, e il filmato proiettato nell’incontro ha mostrato come i disabili visivi, grazie a questo sistema, si muovano con grande disinvoltura e soprattutto in assoluta autonomia. E poiché nelle città siciliane, senza questi ausili, chi ha problemi di vista non si avventura a passeggiare per le strade, bisogna lavorare per la loro inclusione nell’ambiente urbano”.

Una battaglia di civiltà, insomma, come da tempo sostiene la presidente Oliveri: “L’Autonomia – ha affermato – è un diritto universalmente riconosciuto, ma per noi non vedenti diventa una continua sfida. Che siamo pronti a raccogliere per diventare, a pieno titolo, membri di questa società”.

U.I.C.I. Sicilia – Tornano i corsi Irifor per centralinisti

Organizzato dall’Irifor ((Istituto per la Ricerca, la Formazione e Riabilitazione), onlus dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti siciliana, è partito a Palermo e a Catania un Corso di formazione professionale da 954 ore finanziato dalla Regione per far acquisire a non vedenti e ipovedenti quella qualifica professionale di Centralinista Telefonico su Sistemi Informatici che consentirà loro di iscriversi all’albo professionale e aspirare a un’inclusione lavorativa come previsto dalle normative regionali.

“L’Irifor Sicilia Onlus – ha spiegato Francesca Oliveri, presidente del Consiglio regionale dell’Uici – grazie all’Avviso 7 dell’Assessorato alla Formazione della Regione Siciliana, ha già dato il via alle lezioni. I trenta corsisti coinvolti approfondiranno, tra l’altro, l’informatica, le lingue straniere, le tecniche di comunicazione. Così da avere un’adeguata preparazione e svolgere un proficuo lavoro dando un valido contributo alla società civile”.

Il corso – che si sta svolgendo a Catania nella sede Irifor di via Carmelo Abate e a Palermo in quella di via Alessandro Manzoni – prevede settecento ore di lezioni frontali di teoria, 54 di moduli obbligatori e duecento di stage in strutture convenzionate. Gli allievi saranno impegnati fino al maggio del 2025.

Per selezionare le migliori professionalità da impegnare nel progetto formativo, l’Irifor Sicilia Onlus ha emanato un bando pubblico perché ormai il centralinista non si limita più a smistare chiamate, ma deve saper usare gli strumenti informatici (navigazione sui siti web specifici, gestione delle rubriche elettroniche e altro) utilizzando tecniche di comunicazione efficace per gestire adeguatamente le relazioni con gli utenti.

Al termine del percorso formativo è prevista una prova finale di valutazione che, se superata, consentirà l’acquisizione della qualifica professionale certificata da un attestato valido su tutto il territorio dell’Unione Europea.

La Legge Regionale del 2022 sulla riforma del collocamento obbligatorio al lavoro dei centralinisti telefonici e degli altri operatori della comunicazione con disabilità visive dava per la prima volta esecuzione a un decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale del gennaio del 2000, che aveva esteso il collocamento obbligatorio a nuove figure professionali.

Così oggi, in Sicilia, il centralinista con disabilità visive può essere utilizzato anche come “operatore telefonico addetto alle informazioni alla clientela e agli uffici relazioni col pubblico” e per “la gestione e l’utilizzo di banche dati” e per “i servizi di telemarketing e di telesoccorso”.

U.I.C.I. Piemonte – Disabilità visiva: nuove possibilità di lavoro nel settore sviluppo software

Aiutante sviluppo software: una nuova frontiera lavorativa per i disabili visivi

Concluso il corso di formazione, quasi tutti i partecipanti sono stati assunti

Nasce una nuova opportunità lavorativa per le persone cieche e ipovedenti. È una soluzione concreta, tecnologicamente evoluta e in linea con le richieste del mercato, che permette di operare nell’ambito della programmazione informatica e sviluppo software. A lanciare l’innovativo progetto è l’UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) del Piemonte, in collaborazione con Abile Job, Accessiway e l’Associazione Scuole Tecniche San Carlo, e con il partenariato di I.Ri.Fo.R. (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) del Piemonte e FE.D.MAN. (Federazione Disability Management). Il progetto, inserito nel bando “Lavorare per crescere”, finanziato dalla Fondazione CRT, ha permesso di organizzare un corso per aiutante sviluppo software dedicato a 8 giovani con disabilità visive. La proposta si è dimostrata molto efficace: infatti, a poche settimane dalla fine del percorso, quasi tutti i partecipanti si stanno inserendo con successo nel mondo del lavoro. 

La novità

Il mercato cambia in fretta e per tenere il passo bisogna aprire strade nuove, con creatività e coraggio. Alcune professioni, come quella del centralinista telefonico, che per decenni hanno dato lavoro alle persone cieche, ormai appartengono al passato. Che fare, allora? L’UICI del Piemonte, tra le prime realtà in Italia, ha immaginato, per le persone con disabilità visiva, un percorso fortemente innovativo, reso possibile grazie alle tecnologie che oggi consentono a chi non vede di usare in totale autonomia computer e smartphone.

Il percorso

Il corso di formazione, che si è concluso nelle scorse settimane, ha previsto 150 ore di teoria in aula su diverse materie, tra cui informatica, elementi base di programmazione, utilizzo delle tecnologie assistive, elementi di lingua inglese, comunicazione e relazione. A questa prima parte hanno fatto seguito 150 ore di esperienza pratica di stage presso aziende ospitanti del territorio. In molti casi, grazie al coinvolgimento di alcuni disability manager, sono state studiate soluzioni di orientamento individualizzato. Si sono rivelati utili anche i percorsi di potenziamento della mobilità (legati all’uso consapevole del bastone bianco e di altri strumenti specifici), che hanno consentito ai partecipanti di acquisire autonomia e sicurezza negli spostamenti casa-lavoro.

I risultati

Al termine dell’esperienza di formazione e di stage, quasi tutti i partecipanti sono stati inseriti nel mondo del lavoro attraverso tirocini extracurriculari o contratti a tempo determinato. Si tratta di un risultato ragguardevole, che conferma l’utilità della proposta e spinge gli organizzatori a proseguire sulla strada fin qui tracciata. Il progetto ha avuto anche importanti risvolti sul piano comunicativo: infatti, con 5 filmati (che saranno diffusi tramite i canali social dell’associazione), UICI Piemonte ha illustrato le principali tecnologie per l’inclusione che una persona non vedente può usare sul posto di lavoro. Questi contributi, che si rivolgono a tutte le aziende (e non solo a quelle coinvolte dal progetto), possono avere un ruolo prezioso di informazione e sensibilizzazione.

“I ciechi e gli ipovedenti possiedono grandi potenzialità e capacità residue che possono mettere a disposizione delle Aziende – commenta il Presidente di UICI Piemonte, Franco Lepore. – Grazie a particolari tecnologie assistive (hardware e software) i lavoratori con difficoltà visive possono svolgere autonomamente una serie di mansioni in ambito di sviluppo software e consulenza informatica. Ci fa particolarmente piacere sottolineare che il percorso formativo si è concretizzato in un’assunzione per quasi tutti i ragazzi”.

U.I.C.I. Lazio – Progetto Agenzia Vita Indipendente

Autore: Claudio Cola

Le agenzie per la vita indipendente

Per il diritto alla scelta e l’autodeterminazione delle persone con disabilità.

Il giorno 13 maggio presso la Sala Tevere dell’ente Regione Lazio si è svolto il convegno di chiusura dei progetti delle otto agenzie per La Vita Indipendente nel territorio laziale.

La nostra struttura regionale, unitamente alla Sede Territoriale di Roma Capitale, ha collaborato nell’agenzia del territorio Roma 5.

Gli argomenti trattati durante l’evento sono i seguenti:

Le agenzie e la rete istituzionale;

L’intervento di prossimità delle Agenzie, la consulenza alla pari, l’assistenza personale come strumento per la vita indipendente;

Pianificazione delle Politiche per la Vita Indipendente;

Le Agenzie e la rete sociale.

All’iniziativa è intervenuto l’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Dott. Massimo Maselli, mentre le conclusioni sono state trattate dal Presidente della Regione Lazio Dott. Francesco Rocca.

L’auspicio di tutti è che, tenendo conto dei risultati positivi si possa dare continuità alle otto Agenzie per la Vita Indipendente attraverso un nuovo bando allo scopo di rispondere alle esigenze che, grazie a quest’iniziativa, sono emerse. Il convegno è stato utile anche per la trattazione di quelle criticità evidenziate nel corso dei lavori.

Il Presidente Regionale U.I.C.I. Claudio Cola ha auspicato un maggior coinvolgimento dei territori e delle province periferiche nonché una maggiore promozione della rete associativa e del coinvolgimento del Terzo Settore. Inoltre, nel suo intervento, ha sottolineato la necessità di sensibilizzare maggiormente i distretti sulle specificità e peculiarità delle disabilità con particolare attenzione a quelle sensoriali.

Passando ora a descrivere il nostro Progetto di Agenzia per la Vita Indipendente RM5, conclusosi ad aprile 2024, svolto in ATI tra Il Pungiglione Cooperativa Sociale, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Consiglio Regionale del Lazio e COTRAD ONLUS ha visto un lungo e intenso anno di interventi rivolti a persone con disabilità: sportelli fissi e itineranti nel territorio della RM5, consulenze, orientamento alla scelta, supporto nella costruzione di progetti personalizzati che hanno permesso di andare oltre la strutturazione di un intervento temporaneo e parziale, ma hanno posto le basi per una pianificazione a lungo termine in cui ogni tassello della rete che si è costituita al fianco dell’Agenzia, ha mantenuto un ruolo specifico.

Il lavoro sociale che si trasforma in Lavoro di Comunità, con la comunità, a favore della costruzione di un modello che faciliti e affianchi la realizzazione di un percorso fatto di opportunità e miglioramento della qualità della vita per le persone con disabilità.

Persiste la collaborazione tra le Agenzie per la Vita Indipendente che hanno ottenuto evidenti risultati con i loro interventi svolti nel territorio della Regione Lazio.

FAND Piemonte – Persone con disabilità e fine del mercato tutelato per luce e gas: facciamo chiarezza con un incontro

Siamo vicini alla fine del mercato tutelato per i contratti di erogazione di luce e gas e, in questo periodo, le persone con disabilità (come, del resto, tutti gli altri cittadini) vengono bombardate da una quantità di informazioni, proposte, offerte, non sempre accurate e trasparenti, anzi, a volte deliberatamente fuorvianti. Da più parti arrivano segnalazioni di società pronte a far leva sul disorientamento e magari sulla maggiore vulnerabilità delle persone più sole per spingere i cittadini verso scelte non sufficientemente ponderate. Come in ogni passaggio delicato, servono chiarezza e affidabilità. Va proprio in questa direzione l’incontro on-line organizzato dalla Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) del Piemonte e da Federconsumatori per venerdì 17 maggio (ore 15) in diretta sulla piattaforma informatica Zoom. La Fand Piemonte e le associazioni ad essa aderenti – Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili); Anmil (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro); Ens (Ente Nazionale Sordi); Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti); Unms (Unione Nazionale Mutilati per Servizio) – sono legittimate dalla Regione a svolgere incarichi di rappresentanza e tutela nei confronti delle persone disabili e l’incontro del 17 maggio si inserisce in questo contesto. Grazie alla presenza di alcuni esperti, verrà spiegato, in maniera semplice e con esempi pratici, che cosa cambia con la fine del mercato tutelato, chi sono i clienti vulnerabili, che cosa accadrà a tutti gli altri, che cos’è un’offerta Placet. L’incontro si rivolge principalmente alle persone con disabilità e ai referenti delle associazioni che li rappresentano, ma può essere una buona opportunità per approfondire un argomento che riguarda tutti.

Di seguito il link Zoom per avviare il collegamento:

https://zoom.us/j/94552750565 In alternativa, è possibile accedere telefonicamente componendo il numero: 02 00 66 72 45 e successivamente inserendo il codice 94552750565.

U.I.C.I. Lazio – Le Assemblee dei soci nel Lazio

Autore: Claudio Cola

Da pochi giorni si sono concluse le sei Assemblee Ordinarie dei Soci nella Regione Lazio.

Come ogni anno ho cercato di essere presente a tutti gli incontri con il proposito di ascoltare gli interventi dei nostri iscritti. Devo dire che le riunioni sono state partecipate e ricche di spunti come del resto le Relazioni sulle attività illustrative dello scorso anno. È stato un momento di arricchimento reciproco, di confronto sempre sereno.

Gli interventi relativi alla riforma dello Statuto Sociale sono stati pochi e questo un po’ mi ha sorpreso, tuttavia molti si sono ripromessi di scrivere alle Sedi territoriali di appartenenza per offrire il loro contributo di idee.

Le preoccupazioni segnalate sono state molteplici, partendo soprattutto dalla mobilità, l’autonomia personale e le barriere digitali.

Tanti altri sono stati i temi che per brevità di questo scritto non vado a enunciare.

Abbiamo cominciato con Rieti il 23 marzo in uno stupendo luogo ai piedi del Terminillo, incantevole dal punto di vista paesaggistico.

Il 6 aprile siamo stati ospiti presso la Sala Riunioni della Sede di Viterbo, struttura ampia e capiente e accessibile.

Il 13 aprile è stata la volta di Civitavecchia, l’incontro si è tenuto nel pomeriggio presso la Sede intercomunale con un Pizza Party alla fine dei lavori.

L’Assemblea di Roma si è svolta presso l’Auditorium Santa Maria degli Angeli per poi trasferirsi in località Tivoli per il pranzo sociale.

A seguire la Sede di Frosinone ha svolto il proprio incontro in località Posta Fibreno sulle rive dell’omonimo lago, luogo ricco di fauna e flora.

Abbiamo chiuso il giro della Regione Lazio il 4 maggio con la Sede territoriale di Latina. I Soci hanno proceduto all’elezione del nuovo Direttivo uscendo da una breve gestione commissariale. Ai nuovi Dirigenti vanno i migliori auguri di buon lavoro.

Al termine di tutte le Assemblee vi sono stati momenti conviviali apprezzati da tutti, credo quindi che le Assemblee territoriali debbano prevedere sia la parte burocraticamente necessaria ma anche quella dell’incontro al fine di favorire la presenza di tutti.